"Alla regione Marche il primato negativo italiano su economia e contenzioso legale"
Arrivando alla fine del 2024 si può affermare che, per la regione Marche, persiste ancora la - purtroppo negativa - tendenza emersa dalle statistiche annuali, che la vedono nuovamente prima nel campo delle diminuzioni del numero delle attività produttive.
In particolare la Regione Marche, che affonda le sue radici nelle piccole-medie imprese manifatturiere ed artigiane, ha visto diminuire nel 2023 di ben 4384 unità le imprese attive nel territorio. A livello nazionale si registra il peggior calo - fra tutte le Regioni italiane, dove la media nazionale è del 0,7% - mentre quella marchigiana è del 3,1%.
Realtà creata dall'innalzamento del costo delle materie prime, collegato certamente alle guerre e tensioni sociali che sconvolgono il mondo ma, guardando più da vicino, troviamo anche altri fattori che purtroppo accompagnano da sempre tale settore, come tasse, burocrazia, inflazione, crisi di liquidità, stretta dei prestiti bancari, clienti insolventi e il conseguente calo dei consumi.
Questo costringe le aziende a navigare a vista, limitando in alcuni casi (anche per mancanza di intraprendenza o competenza), l'iniziativa verso mercati più promettenti all'estero, attraverso investimenti di internazionalizzazione promossi peraltro anche dallo Stato Italiano o dalla Regione Marche. Sono, infatti, operativi diversi bandi che mettono a disposizione un valido supporto economico per quelle aziende che decidono di aprirsi a nuovi mercati internazionali che, per fortuna, sono sempre affezionati al "Made in Italy".
Altro fenomeno da tenere presente è quello dell'insolvenza delle imprese marchigiane. Infatti nelle Marche i fallimenti che si concentrano principalmente nei settori commercio, manifattura e calzaturiero sono sempre in progressivo aumento.
Allianz Trade – leader mondiale nell'assicurazione dei crediti commerciali - ritiene a tal riguardo che le imprese che dichiareranno fallimento nel 2024 cresceranno dell'11% mentre il numero delle insolvenze salirà del 22%. Anche nel settore contenziosi tra le aziende marchigiane ed il fisco, si rileva un un dato che rischia di passare in sordina ma che in realtà evidenzia un'altra questione problematica.
Infatti le nostre ditte registrano un'importante impennata dei ricorsi tributari in primo grado. Nei primi nove mesi del 2024 se ne sono registrati quasi il doppio (circa 2432) rispetto al 2023. Anche il tale settore, le Marche sono al primo posto nazionale.
Le stesse aziende si trovano spesso smarrite nelle molteplici normative fiscali esistenti, plurime interpretazioni degli enti preposti ivi compreso la Corte di Giustizia di Legittimità, procedure burocratiche, anche onerose e senza una adeguata assitenza di professionisti locali specializzati ed esperti in materia.
Un aiuto importante per le imprese marchigiane su tali problematiche è rappresentato dalle associazioni di categoria che affiancano le aziende in questi percorsi pieni di tecnicismi, tra le quali l'Associazione Tutela Impresa – Collegata Casartigiani ed il Consorzio Produttori Italiani locale ch, in collaborazione co importanti professionisti e strutture operanti a livello nazionale, offrono diversi validi servizi e sostegni alle aziende in difficoltà, riuscendo anche a bloccare azioni esecutive in corso.
Per maggiori servizi ed informazioni inquadrare il QRCODE
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