Le novità dell'attuale situazione economica del Paese si sono caratterizzate per una serie di interessanti questioni che toccheranno da vicino i cittadini e i privati. La congiuntura contemporanea ha portato a una modificazione delle clausole dei prestiti bancari e dei mutui.
L'insieme delle nuove prospettive monetarie dell'Italia, infatti, si traduce in una riduzione dei tassi dei prestiti, così da invogliare i privati e le banche a far circolare il denaro a condizioni particolarmente favorevoli. La penalizzazione di somme economiche parcheggiate presso le Banche Centrali, infatti, ha portato a tassi sempre più negativi che saranno bilanciati da agevolazioni sia per le imprese sia per i cittadini. Ma cosa succede quando il tasso di interesse arriva a toccare lo zero o addirittura a scendere al di sotto di questa cifra?
Come funzionano i prestiti a tasso zero
Vista la mancanza di chiarezza su questo tema, è bene sottolineare fin da subito che il prestito personale a tasso zero (0%) presenta degli elementi su cui fare luce per i consumatori e per i privati interessati alla richiesta di finanziamento. Se esistono mutui e prestiti privi di tasso d’interesse, dove risiede il guadagno per banche e creditori?
Il tasso d'interesse è un costo che il debitore sostiene per ricevere nell'immediato la liquidità richiesta a qualunque creditore; quest'ultimo ha diritto a una remunerazione variabile sul capitale al fine di assicurare sé stesso nel periodo di tempo impiegato per la restituzione della somma.
Il servizio offerto presenta due sottocategorie che ne caratterizzano in larga misura la ragion d'essere:
- il TAN (Tasso Annuo Nominale) ovvero l'interesse applicato dal creditore al prestito erogato annualmente;
- il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) ovvero la percentuale comprendente non soltanto la quota d'interesse del creditore, ma anche i costi accessori inerenti a imposte e spese notarili (spese di perizia, spese d'invio rate a domicilio, spese di gestione pratica e di copertura assicurativa, etc).
Detto questo, i prestiti a tasso zero si riferiscono al TAN, in quanto nessun istituto di credito potrebbe mai pagare di tasca propria le spesse eventuali e accessorie a favore del cliente.
Aver chiarito questo aspetto è fondamentale per rivolgersi consapevolmente a banche in grado di proporre condizioni vantaggiose direttamente online, come nel caso dei prestiti a tasso zero da richiedere sul sito di Younited Credit ad esempio. Questo sistema va incontro alle esigenze dei privati cittadini, che in questo modo possono richiedere un prestito senza doversi recare fisicamente in banca.
I mutui a tasso sotto lo zero esistono?
La risposta può essere trovata all'estero, in particolar modo esaminando la situazione economica danese. La Danimarca sta iniziando a offrire prestiti a tasso negativo: l'iniziativa lanciata dalla Jyske Bank mira a offrire ai propri clienti mutui a 10 anni con tasso fisso a -0,5%. La scelta deriva dal rischio che le banche si assumono nel ricevere indietro il denaro - a costo di una piccola perdita - senza per questo rischiare di non ottenere indietro la somma totale impegnata.
In Italia però la situazione è molto diversa: se la Danimarca è coperta dall'emissione di apposite obbligazioni garantite che consentono di guadagnare anche a tasso zero, in Italia le banche si finanziano con depositi familiari che non permettono di portare avanti il medesimo discorso economico.
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