L'economia marchigiana è ancora sotto di 11 punti di pil rispetto al 2007 (-4% Italia) e presenta, al di là del peggioramento congiunturale diffuso, un problema di "capacità competitiva". A dirlo sono i dati del rapporto sull'andamento dell'Economia nelle Marche stilato dalla sede di Ancona della Banca d'Italia. Allargando la finestra temporale la debolezza è ancora più evidente.
Nel 2018 la crescita è rimasta "moderata": la stima è di +0,7%, inferiore a quella nazionale; l'export è diminuito (-0,9%; +3,1% in Italia): non ha mantenuto le quote sui mercati né agganciato la domanda potenziale dovuta al balzo mondiale di transazioni degli ultimi anni. Tra i settori, male le calzature, meglio meccanica e nautica con l'edilizia il lieve crescita (+10% transazioni) per il post sisma. Qualche barlume di luce per crescita di redditi e consumi famiglie, solidità finanziaria imprese, meno prestiti deteriorati, occupati in rialzo (64,7%). In calo invece prestiti (-0,3%) e gli imprenditori prevedono meno investimenti nel 2019.
(Fonte Ansa)
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