Covid-19, 'Tutela Impresa': "Troppo complesso accedere ai finanziamenti salva-aziende"
"Come già preannunciato e ipotizzato in precedenza, si devono purtroppo rilevare gli ostacoli e le complessità riscontrati attualmente dalle aziende per la richiesta e l’accesso ai finanziamenti Covid. Infatti, per ricorrere alla garanzia statale a sostegno dei finanziamenti, bisogna scontrarsi con la “discrezionalità”, concessa dallo Stato agli stessi istituti di credito". Così il Cav. Rag. Giuseppe Tosoni, presidente dell'Associazione Tutela Impresa, denuncia il blocco delle risorse destinate alle imprese per fronteggiare la crisi derivante dall'epidemia del Covid-19.
Ad oggi, rileva l’Associazione Tutela Impresa, nessuna pratica è stata evasa e occorre attendere almeno un paio di mesi per i finanziamenti fino a 25 mila euro ed almeno il doppio per quelli di importo superiore: "Di ostacolo sono i documenti da allegare ai moduli nonché le ulteriori informazioni richieste dalle banche per verificare il possesso dei requisiti dalle stesse ritenuti indispensabili. Inoltre le banche, allo stato attuale, negano i finanziamenti a chi è iscritto alla centrale rischi, anche se aziende sane (che sono in difficoltà in un momento del genere in una situazione che non ha precedenti) e che hanno un immediato ed improcrastinabile bisogno di ripartire".
Ciò è illegittimo, sostiene il presidente dell’Ass. Tutela Impresa, che ritiene impensabile che il governo indirizzi un finanziamento un’azienda in difficoltà e la banca lo blocchi.
"Ma a tal riguardo - sottolinea Tosoni - possiamo dare una positiva indicazione e cioè che è intervenuta una Commissione di inchiesta statale, sul sistema bancario per ribadire il diritto di accesso al credito e pertanto le aziende possono segnalare alla stessa Commissione eventuali ostacoli riscontrati nel comportamento poco corretto delle banche".
Nel maceratese, nel primo trimestre di quest’anno, peraltro con una minima incidenza del coronavirus, si sono registrate maggiori chiusure, rispetto alle nascite, di quasi 400 aziende.
"Il persistere delle difficoltà sopracitate e l’andamento molto più penalizzante dopo tale trimestre - prosegue Tosoni -, fa prevedere soltanto maggiori danni per il futuro delle aziende. Consigliamo alle aziende strumenti alternativi di sostegno finanziario, nonché di focalizzare l’attenzione all’accesso ai vari crediti di imposta previsti nel precedente periodo, nonché ai nuovi riguardanti, per esempio, i costi di sanificazione e di pubblicità.Tali crediti possono essere utilizzati per il pagamento di tasse e tributi di vario genere".
Post collegati

Offerta di lavoro a Macerata: cercasi montatore di mobili professionista per azienda di design d'interni

Banco Marchigiano lancia “Insieme per il bene comune”: formazione e cofinanziamento per il Terzo Settore

Commenti