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Bcc, il presidente Bertini analizza i tre anni di mandato e guarda al futuro

Bcc, il presidente Bertini analizza i tre anni di mandato e guarda al futuro

Presidente, tre anni di mandato per guidare la BCC fuori dalle difficoltà; vogliamo fare un bilancio di quanto è stato fatto?

Nel mese di maggio del 2017 questo CDA ha iniziato il proprio mandato e la situazione della Banca era ancora piuttosto difficile. La strada che si prospettava davanti a noi era quella di procedere rapidamente con una aggregazione con una BCC limitrofa. Il primo esercizio e cioè l’esercizio 2017 non è stato particolarmente brillante. Le cose hanno iniziato a migliorare dal mese di settembre del 2018, con l’insediamento del nuovo Direttore Generale Fabio Di Crescenzo.

Particolarmente positivo è stato l’esercizio 2019 che ha consentito alla Banca di chiudere il bilancio con un utile netto di 278.724 euro, nonostante gli importanti accantonamenti effettuati per allineare i parametri del credito deteriorato del nostro Istituto a quelli richiesti dalla Banca Centrale Europea. Questi accantonamenti hanno migliorato sensibilmente tutti gli indicatori consentendo alla nostra BCC di essere promossa recentemente dalla Capogruppo nella categoria delle Banche più virtuose.

Un sistema bancario cambiato profondamente, l’adesione ad ICCREA e la BCC è tornata a ricoprire un ruolo determinante come “Banca del territorio”...

La riforma bancaria attuata dal governo Renzi, che ha portato alla costituzione dei Gruppi Bancari del Credito Cooperativo, ritengo sia stata molto positiva perché da un lato ha lasciato inalterata l’agilità territoriale di ogni singola BCC, dall’altro ha assicurato maggiore solidità patrimoniale, garantita dall’insieme delle BCC attraverso il patto di coesione.

Per sintetizzare possiamo dire che ogni BCC opera singolarmente sul territorio di competenza in modo veloce  e snello come in passato, ma a livello patrimoniale non risponde più singolarmente perché, in caso di necessità, per il patto di coesione sottoscritto, le altre BCC sono tenute ad intervenire in forma congiunta.

L’appartenenza al Gruppo, di fatto, conferisce ad ogni singola BCC maggiore solidità e fornisce più garanzie a soci, risparmiatori e clienti.

Gli obiettivi che il nuovo CdA si era dato nel 2017 sono stati raggiunti?

Beh, direi che non solo i risultati che il CDA si era prefissato sono stati ampiamente raggiunti, ma sono stati largamente superati. La Capogruppo Iccrea, una volta ottenuta l’autorizzazione dalla BCE alla costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo, ha provveduto, in base ai parametri di ogni singola BCC, alla classificazione delle Banche affiliate.

Le BCC sono state suddivise in tre tipologie di gestione ed in sette classi che vanno dalla lettera A alla lettera G. Si è in gestione ordinaria per le Banche più virtuose (lettera A e B), si è in gestione coordinata per le Banche che presentano delle significative criticità (lettere C e D) e si è in gestione controllata per le Banche che presentano forti criticità (lettere E, F, G). La BCC di Recanati e Colmurano era stata classificata Banca coordinata, lettera D.

Grazie agli ottimi risultati conseguiti nell’ultimo periodo, i principali indici della nostra BCC sono migliorati sensibilmente e la Capogruppo in data 13 maggio 2020 ha promosso la Banca dalla gestione coordinata alla gestione ordinaria. In un solo colpo l’Istituto, con un doppio salto di categoria, è salito dalla lettera D alla lettera B, rientrando così nel gruppo degli Istituti più virtuosi.

Recupero del rapporto con il Personale e gli investimenti sullo stesso, quanto hanno inciso sul risultato finale?

Ho spesso detto che il personale è un asset fondamentale per qualsiasi società. Lo è ancora di più per una Banca perché il business di un Istituto di Credito si basa molto sulla professionalità e sulle capacità relazionali dell’intero organico.

È di fondamentale importanza puntare sulla formazione e crescita del personale, così come è indispensabile creare un clima aziendale sereno e propositivo dove tutti possano sentirsi parte integrante di una squadra vincente. L’orgoglio e lo spirito di appartenenza del personale hanno contribuito molto a ricreare quel rapporto cordiale e di fiducia con la Clientela, elementi questi che sono alla base degli ottimi risultati conseguiti.

I consuntivi degli ultimi tre anni come si spiegano, in particolare l’utile del 2019?

In questi tre anni la Banca è migliorata per quanto concerne l’aspetto organizzativo, ha razionalizzato i costi, si è adoperata per motivare il personale ed è tornata a dialogare con il territorio. Ora la BCC di Recanati e Colmurano è una squadra forte e coesa nella quale si è ottimamente inserito e gioca un ruolo importante il nostro Vice Direttore Generale e Responsabile dell’Area Commerciale Davide Celani, con noi dal 1° giugno 2019. In futuro si farà sempre meno banca aspettando il cliente in sede, mentre si farà sempre più banca all’esterno con innovative modalità di lavoro. Visitare aziende e famiglie e partecipare ad incontri ed eventi è ciò che la nostra BCC si prefigge di fare con maggiore determinazione per promuovere i suoi servizi e per allacciare nuove relazioni.

Cosa prevede per il 2020 alla luce di quanto accaduto con la pandemia?

È molto difficile fare delle previsioni per l’anno in corso perché i fattori che incideranno sull’andamento dell’economia sono molteplici. Ci sarà da capire come si comporteranno i consumatori nei prossimi mesi. In genere si tende a fare acquisti quando si è tranquilli e sereni.

Oggi purtroppo questa serenità manca e se la gente è preoccupata per il proprio futuro e per quello dei propri familiari tende a ridurre la propensione al consumo. Comunque, se con l’arrivo della stagione estiva la pandemia tenderà a dissolversi e non comparirà di nuovo in autunno, come purtroppo molti scienziati temono, progressivamente si tornerà ad uno stile di vita più equilibrato, anche se per dimenticare completamente ciò che è avvenuto ci vorrà del tempo.

La Banca ha risposto al meglio al bisogno delle attività del territorio?

A seguito del decreto “Cura Italia“ e del decreto “Liquidità”, la Banca si è subito attivata ed  ha attivato una task force per seguire al meglio e quanto più velocemente possibile le necessità della clientela. Le moratorie, e cioè la sospensione fino al 30 settembre del 2020 delle rate dei vecchi. 

 

 

 

 

 

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