Un nuovo e importante sponsor a sostegno della Raci. Si tratta del gruppo marchigiano Fileni, oggi per importanza la terza azienda in Italia del settore avicolo e primo produttore italiano di carni avicole biologiche, che ha deciso di partecipare attivamente alla rassegna, vetrina ideale per le produzioni di qualità.“Per la prima volta – commenta soddisfatto il sindaco Carancini - il gruppo Fileni entra come sponsor alla Raci. Un segno importante del valore che la manifestazione rappresenta per tutto il territorio regionale e del Centro Italia. Investire attivamente nella rassegna da parte di Fileni significa condivisone di un progetto di qualità e sottolinea la vicinanza e l’attaccamento del gruppo al territorio e alla sua economia”.
Sabato 7 Maggio presso il Duca D’Ascalona Store di Civitanova Marche si è svolto il primo di una lunga serie di eventi rivolti a tutti gli ospiti. "La nostra idea" dicono dall'azienda "è quella di far sentire coccolati i nostri clienti nel momento dello shopping deliziandoli con un calice di vino e del sushi per rendere ancora più piacevole ed unico questo momento, esaltando le sensazioni di piacere. Per l’occasione è stato possibile ammirare la nuova collezione Primavera Estate 2016. Ogni settimana i nostri clienti troveranno qualcosa di nuovo. Per scoprirlo non vi resta che venire a trovarci". I titolari del brand Duca D’Ascalona sono i due fratelli Mirko e Francesco Rosati , le loro creazioni sono 100% made in Italy. Negli ultimi anni il marchio ha avuto una forte crescita e ad oggi sono presenti in tutta Italia.
Si è tenuta questa mattina, presso il ristorante “Orso” di Civitanova Marche, l’Assemblea Ordinaria dei Soci della Banca di Credito Cooperativo di Civitanova Marche e Montecosaro.Un momento, quello dell’Assemblea dei Soci, di grande rilevanza in cui i Soci prendono parte ai passaggi nevralgici della Banca.L’appuntamento si è aperto con le relazioni del Presidente del Consiglio di amministrazione, della Direzione Generale, degli Amministratori e del Presidente del Collegio sindacale sull'andamento della gestione e sulla situazione della Banca.E’ stato discusso ed approvato il bilancio al 31 dicembre 2015 e la relativa ripartizione dell’utile di esercizio, pari a 3.758.915 euro.Ma al centro dell’attenzione dell’Assemblea non poteva non esserci la recente riforma del Credito Cooperativo.Dal 15 aprile scorso, infatti, è in vigore la legge di riforma delle Banche di Credito Cooperativo, ossia la legge 8 aprile 2016, n. 49 che ha convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge 14 febbraio 2016 n. 18.Per affrontare adeguatamente tutti i temi trattati nella fase di confronto del progetto di riforma, la BCC di Civitanova Marche e Montecosaro, una delle pochissime in Italia, ha delegato un suo Amministratore, il Vice Presidente Marco Bindelli, a seguire con attenzione certosina ogni passaggio del suddetto processo di riforma.“Un processo – dice Bindelli - di cui si è molto dibattuto nei mesi scorsi e che ha visto la nostra Banca prendere una posizione netta a favore della trasparenza e delle meritocrazia e a tutela dei principi della cooperazione e della mutualità, principi che consideriamo baluardi imprescindibili della relazione di lungo periodo e di reciprocità con il territorio e le comunità locali”.“Si è chiusa una fase storica – ha aggiunto Bindelli, informando dettagliatamente i Soci - che ha visto operare per oltre 130 anni le banche di credito cooperativo (che in passato si chiamavano Casse Rurali ed Artigiane), in completa autonomia e nell’esclusivo interesse del territorio nel quale operano. Certamente il sistema del Credito Cooperativo, pur rappresentando tuttora un sistema solido a tutela delle famiglie e delle piccole e medie imprese, necessitava di una riforma, di un cambiamento e di un rinnovamento. Ma a nostro avviso la riforma potrebbe prendere un indirizzo inopportuno con il rischio di trovarsi al cospetto di un paradosso: ci troviamo di fronte, infatti, alla possibilità che le Bcc in difficoltà, che comunque vanno aiutate e che abbiamo già aiutato in passato, possano decidere per quelle virtuose”.Molto significativi gli interventi in Assemblea di alcune Associazioni di volontariato del territorio, tra cui la Croce verde di Civitanova, quella di Morrovalle e l’associazione Amadown di Porto Potenza, contro il progetto di riforma nazionale del credito cooperativo e in difesa della territorialità storica della Bcc civitanovese.In Assemblea sono anche stati forniti alcuni dati: “Tra la fine del 2013 e tutto il 2015 – ha aggiunto il Presidente Sandro Palombini - la nostra Banca ha versato circa 734 mila euro per soccorrere consorelle in dissesto appartenenti ad altre regioni, ha sottoscritto 1 milione 450 mila euro di prestiti subordinati di alcune BCC marchigiane in difficoltà ed è stata chiamata ad intervenire con un contributo straordinario di 345 mila euro per il noto “salvataggio” delle 4 banche non appartenenti al sistema, a fronte dei complessivi 225 milioni di euro erogati dall’intero sistema del Credito Cooperativo. Inoltre, la nostra Banca ha rafforzato la propria posizione patrimoniale, ha mantenuto una positiva capacità reddituale e non ha mai abbandonato il sistema”.“L’anno 2015 – ha detto il Direttore Generale Giampiero Colacito - si è concluso con un bilancio positivo, in termini sia assoluti che relativi fra i migliori della regione, con un patrimonio che ha quasi raggiunto quota 70 milioni di euro e con un CET1 del 21,37%, fra i più alti in campo nazionale.Alle difficoltà che tutti conosciamo di ordine economico globale, la nostra Banca ha risposto con dedizione e serietà nel lavoro svolto, continuando a favorire e finanziare le realtà a noi vicine: famiglie, imprese, attività commerciali e artigianali del territorio. Sono stati messi in atto nuovi progetti ed iniziative creditizie indirizzate ai nostri Soci e Clienti, continuando a migliorarci ed a rinnovarci per garantire servizi efficienti in termini di qualità e competitività, restando sempre fedeli ai nostri valori. Un particolare ringraziamento va rivolto al personale tutto, che con attaccamento e professionalità ha consentito il raggiungimento di detti livelli”.L’Assemblea è proseguita con l’assegnazione delle borse di studio “Arnaldo Pistilli” ai Soci e ai figli dei Soci diplomati o laureati nell’anno 2013/2014 con il massimo dei voti.Di seguito i nomi dei ragazzi premiati: Arianna Balboni, Silvia Cardinali, Silvia Catinari, Alessandro Catini, Elena Giulia Dall’Acqua, Elena Girotti, Sofia Gismondi, Giulia Marinelli, Francesco Mazza, Alice Romagnoli, Gloria Sardini, Leonardo Traini, Giorgia Vallesi, Laura Broccolo, Alessio Gerboni, Francesca Mancini, Silvia Mignanelli, Serena Piozzi, Michele Scipioni, Susanna Scoppa, Marta Talamonti, Valentina Alexia Corvaro.Per il Collegio dei Probiviri sono stati nominati Mario Pirro e Francesco Statti, quali membri effettivi, Giuseppina Iommi e Francesca Zeppillo, quali membri supplenti.Alla discussione dei vari punti all’ordine del giorno è seguita la consueta, partecipatissima, conviviale alla quale hanno preso parte circa 1.000 Soci.
La 32^ edizione della RACI si terrà nel quartiere fieristico di Villa Potenza dal 13 al 15 maggio. Grazie al confronto e alla collaborazione con la Provincia di Macerata e la Regione Marche quest'anno si sono create le condizioni affinchè il Comune di Macerata abbia potuto prendere in mano le redini di questa importante manifestazione.La 32^ edizione della Rassegna Agricola è stata presentata oggi in una conferenza stampa nella sala consiliare del Comune di Macerata. Sono intervenuti Romano Carancini, sindaco di Macerata, Antonio Pettinari, presidente della Provincia di Macerata e i rappresentanti di Enti, associazioni di categoria, scuole, università e sponsor che contribuiscono alla realizzazione della Rassegna Agricola. "Sono particolarmente emozionato oggi. La presentazione della 32^ edizione della RACI è un momento molto importante per me nel quale si evince lo spirito di coralità di questa manifestazione- ha detto Carancini- "Anticipo che la 33^ edizione della RACI si svolgerà il 21,22 e 23 aprile 2017. Ci piace dare il senso del futuro a questa manifestazione, la volontà di continuità istituzionale. Riceviamo da parte della provincia un testimone importante. Questo è un vero e proprio atto d'amore del presidente Pettinari verso il territorio. La provincia ha il desiderio di essere al fianco dei nostri produttori locali, vuole risollevare le sorti di una manifestazione alla quale partecipano migliaglia di persone. Raccogliamo una RACI nel pieno dello splendore. Carancini ha poi presentato il programma della manifestazione: anche per l’edizione 2016 un’ampia offerta di proposte con oltre 400 aziende coinvolte, tra agricole, agroalimentari e zootecniche mentre sono stati assegnati tutti gli spazi espostivi di cui 40 presenteranno macchine agricole. Sono previsti laboratori culinari e degustazioni di ogni genere, curati dall’Istituto Alberghiero Girolamo Varnelli di Cingoli, dall’associazione cuochi Antonio Nebbia, dai sommelier dell’AIS, dagli artigiani agroalimentari, da industrie del settore bar e non solo. Alla Raci sarà presente anche un grande mercato agricolo di filiera corta con oltre 80 aziende mentre altre 25 daranno vita a un secondo mercato dedicato all’agricoltura biologica. Ben organizzata anche l’area didattica per accogliere i bambini che parteciperanno alla RACI a cui verrà insegnato come nascono alcuni tipi di cibo e come si coltiva rispettando la natura. Spazio anche all’attività equestre con 60 cavalli in pista e, sempre per i più piccoli, il cosiddetto Battesimo della sella. Punto di forza della RACI sarà come tradizione l’area zootecnica con la 32^ Mostra Nazionale dei bovini della razza marchigiana, che quest’anno vedrà anche la partecipazione di allevatori brasiliani. Non mancherà di stupire poi la 14^ Mostra Colombofila del medio Adriatico che riproporrà l’affascinante magia della “schiusa delle uova” e ancora 1.000 pecore da tosare, asinelli, le attività di un maniscalco e tanto altro. In questo vasto panorama di offerte, novità assoluta nella storia della RACI, da segnalare la nascita del Risto-RACI, un punto ristoro curato dalla Pro Loco di Piediripa, dove sarà possibile degustare i prodotti agroalimentari protagonisti della rassegna cucinati dalle sapiente mani delle vergare impegnate anche a tirare la sfoglia a mano. Ha poi aggiunto"ringrazio tutti coloro che quotidianamente si impegnano per la realizzazione di questa manifestazione, tutto lo staff, tutte le aziende che ci hanno aiutato con spirito di squadra ed entusiasmo, in particolare Paolo Pinciaroli. Confidiamo di raggiungere risultati ottimi. Sarà una bella occasione per ritrovare il territorio e per stare insieme" . Pettinari ha ringraziato a sua volta l'amministrazione comunale che ha dato tutta la sua disponibilità per migliorare l'iniziativa. "Dobbiamo riavvicinare i ragazzi all'agricoltura ed insegnare loro come si produce, come si trasformano i prodotti. La RACI è un'ottima vetrina per il territorio, per mostrare tutto quello che c'è di bello nella nostra terra, tutte le nostre eccellenze. Inoltre dobbiamo incuriosire le altre provincie, dobbiamo spingerle a visitare la fiera e a ritornarci. Il nostro mondo rurale deve essere rilanciato: anche il folklore ci richiama ai valori tradizionali. La RACI è un'occasione non solo per il comune di Macerata ma anche per tutti i comuni che si sono messi a disposizione" ha dichiarato.Infine sono intervenuti i rappresentanti di Enti, associazioni di categoria, scuole, università e sponsor che contribuiscono alla realizzazione dell'evento. La Nuova Banca Marche è orgogliosa di ritornare a far parte della RACI e si dimostra vicina alle famiglie e alle imprese, l'Oro della Terra vuole aiutare il territorio a farsi conoscere, la GMS dichiara:" siamo vicini alla RACI e vogliamo portare più conoscenza sul mondo dell'acqua". L'istituto albelghiero di Cingoli parteciperà con enfasi alla Rassegna con 5 laboratori nel quale si studierà il benessere a tavola e il concetto di street food. Inoltre grazie alla Coldiretti, all'Area bio, all'associazione cuochi Antonio Nebbia, ai sommelier dell'AIS si potranno gustare prodotti locali come la polenta, la vernaccia, il formaggio, saranno presenti fattorie didattiche nell'ambito del progetto "Contadini per un giorno" e laboratori dedicati ai bambini. Sarà presente anche l'associazione Giacche Verdi che si occuperà dei cavalli e dell'equitazione tramite degli istruttori qualificati. Infine sono intervenute le proloco di Villa Potenza, Macerata e Piediripa che hanno ribadito il loro piacere di partecipare alla Rassegna e saranno presenti con dei servizi di infopoint e con piatti tipici della tradizione. La conferenza stampa è terminata con la caratteristica esibizione del Gruppo folklorico dei "Pistacoppi".
Luciano Ramadori è il nuovo Direttore Provinciale della Cna di Macerata.Ramadori, in Associazione dal 1985 ricoprendo diversi incarichi sindacali di cui in ultimo quello di Vice Direttore, succede a Silvano Gattari. Nel suo curriculum si registrano tra gli altri, gli incarichi di Presidente Gal Sibilla, Presidente Ersu di Camerino, mentre attualmente è il Presidente della Ex.It. Azienda Speciale della Camera di Commercio di Macerata.“Ringrazio Silvano Gattari – dichiara Luciano Ramadori – per il lavoro svolto fino ad oggi, oltre al Presidente Giorgio Ligliani e a tutti i dirigenti dell'associazione. Un sentito ringraziamento va alla struttura CNA, sia di Macerata che delle sedi zonali, per l’impegno quotidiano nell’offrire i nostri servizi alle imprese, sia quelli tradizionali che quelli più innovativi, e per la vicinanza al territorio.Tra le priorità della nostra associazione di categoria ci sono: l’aggregazione tra imprese per accedere a nuovi mercati, nuovi servizi a sostegno dell’export, delle start up e dei processi di innovazione e digitalizzazione, senza dimenticare l’artigianato dei servizi e della produzione, spina dorsale del nostro sistema economico”. “Proseguiremo – continua il neo Direttore - nell'impegno per la costituzione di una associazione unitaria con le CNA di Fermo e di Ascoli Piceno.”
Questa mattina presso la sala della Giunta del Comune di Macerata si è tenuto un incontro tra i rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Macerata e la delegazione di Taicang in visita nella città di Macerata.La visita della delegazione cinese segue quella effettuata dal gruppo maceratese nel gennaio scorso a Taicang dove è avvenuta la firma dell’accordo di partnership tra le due città. L'obiettivo del viaggio a Macerata delle delegazione di Taicang è la possibilità di creare scambi in ambito sportivo e scolastico. La delegazione è arrivata a Roma sabato 30 aprile e dopo una breve visita della città ha incontrato Simona Reschini, presidente dei Giovani imprenditori e Andrea Passacantando, vice presidente Exit per stringere rapporti in campo imprenditoriale. Ieri invece è arrivata a Macerata e ha visitato il palazzo Buonaccorsi, lo stadio, l'outlet Tod's e la cantina "Il Pollenza". Questa mattina ha visitato il Liceo Classico di Macerata, l'Accademia delle Belle Arti e questo pomeriggio incontrerà il direttore artistico del Macerata Opera Festival, Luciano Messi. All’incontro sono intervenuti per il Comune di Macerata il sindaco Romano Carancini e il vice sindaco Stefania Monteverde mentre per la delegazione cinese sono intervenuti Zhao Jianchu, vice sindaco di Taicang, Zhang Jinye, vice direttore del Dipartimento educazione, Chen Zhiqiang, e il vice preside dell' istituto di tecnologia Chien-Shiung di Suzhou.Il sindaco ha esordito ringraziando la delegazione e affermando "con questa visita si chiude un primo cerchio di questa amicizia che corre molto veloce. In pochi mesi siamo stati in grado di programmare progetti che presto diventeranno realtà. La conoscenza della delegazione di Taicang ci fa immaginare punti comuni di sensibilità quali lo sviluppo ambientale e culturale. Per noi è un onore ricevere una delegazione di grande autorevolezza. Il gancio che ci ha fatto aprire questa discussione è il calcio, in merito a ciò ringrazio Dario Marcolini che ha fatto da tramite tra noi e il fronte cinese". Il vice sindaco di Taicang Zhang Jinye ha poi ringraziato a sua volta tutta l'amministrazione comunale che li ha accolti in modo molto caloroso. "La città di Macerata ha molta storia, il paesaggio è molto bello, caratteristico, la gente è gentilissima. Siamo orgogliosi di collaborare con Macerata dal punto di vista calcistico. Ad ottobre ritorneremo e la collaborazione si farà più stretta e si allargherà prendendo in esame vari settori. La Monteverde ha invece descritto gli eventi che si terranno questa estate e che vedranno protagonisti gli studenti di Macerata e del Taicang. "Il primo luglio gli studenti si conosceranno prendendo parte ad un campo estivo dedicato al calcio, mentre successivamente gli studenti del Taicang conosceranno il modo di vivere italiano, quindi l'arte, la cultura e le bellezze di Macerata. Vogliamo costruire un focus sulla cultura. Inoltre accompagneremo gli studenti nelle aziende industriali del territorio, nelle cantine di vini della zona. Tutto questo rappresenterà una bellissima chance per Taicang. È poi intervenuto il vice direttore del Dipartimento dell'educazione Zhang Jinye "tramite lo sport speriamo di coinvolgere la nuova generazione. L'Italia è la nazione che ha più da offrire al movimento calcistico cinese"- ha detto. Infine è intervenuto Chen Zhiqiang il vice preside dell' istituto di tecnologia Chien-Shiung di Suzhou che ha dichiarato come Macerata sia molto interessante dal punto di vista culturale: "Siamo orgogliosi di collaborare con Macerata".Infine il sindaco ha regalato alla delegazione delle specialità del territorio tra cui una raffigurazione del palazzo Buonaccorsi e una pubblicazione del 50° anniversario della stagione Aida. La delegazione a sua volta ha regalato all'amministrazione dei prodotti tipici del Taicang.https://youtu.be/GXDTqkSIvLk
La spiaggia di Civitanova tra le ‘top 25’ selezionate in tutta Italia dal portale di Booking Hotel Info per partecipare al contest ‘Top Coste Italiane 2016’. Si vota on line fino al 4 maggio e con un clic è possibile far vincere la città preferita. Civitanova è in gara con ventiquattro big e tra queste, oltre all’altra spiaggia marchigiana Senigallia, ci sono Alassio, Caorle, Carloforte, Castelsardo, Castiglione della Pescaia, Cefalù, Comacchio, Grado, Lerici, Maratea, Muggia, Orbetello, Otranto, Polignano a Mare, Procida, Sciacca, Scilla, Sestri Levante, Sorrento, Taormina, Vieste e Vietri sul mare. La scelta è stata fatta da Hotel.info che “dall’Adriatico al Tirreno – si legge nel portale - ha scovato i centri abitati più affascinanti tra quelli che hanno più di 5 mila e meno di 50 mila abitanti. Il risultato delle votazioni si conoscerà il 5 maggio e la città più cliccata vincerà il riconoscimento del portale per il contest Top Coste Italiane 2016. In palio anche cinque vaucher da 100 euro ciascuno per i 5 votanti più fortunati. Il contest Top Coste Italiane 2016 fa parte del progetto più ampio Top City Award 2016, di portata internazionale.Per votare: http://www.hotel.info/it/citymoments/top-coste-italiane/“Si tratta – commenta l’assessore al Turismo Giulio Silenzi - di un riconoscimento importante alla città', al suo turismo, che premia le scelte dell’Amministrazione comunale e l'impegno e gli investimenti messi in campo dagli operatori privati. Far parte di questa classifica significa che Civitanova è una città che alla bellezza della sua spiaggia e del suo mare abbina anche la qualità dei servizi. Questo ci spinge a fare sempre meglio, in sinergia con i privati, per rendere Civitanova sempre più bella e attrattiva”.
Continua il calo, stante blocco del turn -over, dei dipendenti comunali a livello nazionale e regionale con progressivo invecchiamento dei lavoratori. Lo certifica il V Rapporto ANCI-Ifel “Il personale dei Comuni italiani, edizione 2016” con dati al 31 dicembre 2014, presentato a Roma la scorsa settimana.I dipendenti del comparto, esclusa la dirigenza, nelle Marche risultano essere 10.112 (9.388 a tempo indeterminato e 694 con rapporti flessibili ) suddivisi tra i 236 comuni della regione di cui ben il 72% con meno di 5.000 abitanti (rispetto alla media nazionale del 69,7% ). Rispetto alla popolazione vi sono 6,5 dipendenti ogni mille abitanti rispetto alla media nazionale di 6,77 abitanti.Le Marche confermano anche la bassa presenza di personale femminile , appena il 48,7% rispetto alla media nazionale del 53,2%, mentre , grazie anche ai percorsi di stabilizzazione effettuati negli anni, il lavoro precario è "solo" il 6,9% del totale rispetto ad una media nazionale del 9,3%.Ancora purtroppo lento non solo il travagliato percorso delle fusioni dei comuni , ma anche quelli delle Unioni che vedono coinvolti solo il 19,5% dei comuni nazionali contro una media nazionale del 29,2% .Cala , stante il prolungato blocco dei contratti, il salario annuo lordo medio che passa dai 27.862 del 2011 ai 27.507 del 2014, salario accessorio compreso , e continua anche il progressivo invecchiamento dei lavoratori, quasi la metà dei quali ormai con oltre 50 anni di età.Se a quanto sopra si aggiungono i tagli costanti dei trasferimenti si conferma una situazione preoccupante per i comuni marchigiani ed i lavoratori, alle prese con carichi di lavoro sempre maggiori per dare una risposta alle sempre maggiori necessità dei cittadini.
Presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Macerata, in attuazione del Protocollo d’Intesa sottoscritto dal Ministero del Lavoro il 10 ottobre 2007 con le Parti Sociali, opera l’Osservatorio Provinciale sulla Cooperazione della Provincia di Macerata (Opc), presieduto dal Direttore della stessa Dtl e composto dai rappresentanti designati delle Centrali Cooperative (Confcooperative, Legacoop e Agci), delle Organizzazioni Sindacali (Cgil, Cisl, Uil), nonché delle Direzioni territorialmente competenti di Inps e Inail.L’Osservatorio fra i propri compiti istituzionali ha quello di realizzare sul territorio una efficace azione di contrasto al fenomeno delle “cooperative spurie”, le quali nei rapporti di lavoro con soci e lavoratori omettono di assicurare il trattamento economico complessivo, e contestualmente di promozione del “fare cooperazione” in modo regolare e sano.In questa prospettiva negli ultimi anni l’Opc ha promosso momenti di confronto tecnico e di incontro con gli organi di informazione, per contrastare ogni fenomeno di abusivismo e sviluppare modelli di dialogo sociale che, nel rispetto delle regole, consentano di affrontare al meglio anche la grave crisi economico-finanziaria, con una specifica azione di divulgazione circa le norme in materia di cooperazione mediante apposite pubblicazioni rese disponibili ai cittadini-utenti nel sito web istituzionale.Si muove su tale filone di azioni promozionali, a contrasto del sommerso e dell’abusivismo, dunque, anche la pubblicazione del volume “Lavoriamo in cooperativa” presentato oggi.Si tratta di una pubblicazione ideata dall’Opc, redatta dalle Centrali cooperative congiuntamente alla Direzione Territoriale del Lavoro, con il contributo delle Organizzazioni sindacali e delle Direzioni Inps e Inail, finanziata dalla Camera di Commercio di Macerata.Fin dal titolo si comprende agevolmente come “Lavoriamo in cooperativa” miri ad essere un’agile guida operativa volta ad illustrare sinteticamente, ma compiutamente, i profili normativi e contrattuali che regolano i rapporti di lavoro nelle società cooperative, allo scopo di informare i lavoratori soci e dipendenti delle cooperative, ma anche di fornire ai disoccupati e a quanti cercano lavoro una prospettiva interessante per affrontare l’ingresso o il reinserimento nel mercato del lavoro.In particolare il volume si compone di 56 pagine e si struttura in sette sezioni di cui le prime sei espositive, articolate nello schema “domanda/risposta” per agevolare la comprensione e la conoscenza anche ai livelli più elementari di approccio, nonché un’ultima meramente informativa.Nella prima sezione “La Cooperazione” (pagg. 5-11) si sviluppa la spiegazione di che cosa sia, di quali requisiti abbia e di come sia organizzata e strutturata una società cooperativa, con gli essenziali riferimenti normativi (anche costituzionali) e storici.La seconda sezione “Tipologie contrattuali” (pagg. 12-23) illustra in forma sintetica e semplificata le principali tipologie contrattuali di lavoro: lavoro subordinato (a tempo indeterminato, a tempo determinato, part-time, intermittente), lavoro autonomo, collaborazioni coordinate e continuative, lavoro accessorio (voucher), appalto e somministrazione di lavoro.Nella terza sezione “Il rapporto di lavoro” (pagg. 24-25) viene spiegata la costituzione del rapporto di lavoro e i principali diritti e doveri.La quarta sezione “Le organizzazioni sindacali e il rapporto socio-lavoratore” (pagg. 26-28) illustra il ruolo e le funzioni del sindacato e le particolarità, anche regolatorie, del rapporto socio-lavoratore in una società cooperativa; uno spazio particolare è dedicato al fenomeno del “workers buy-out” con il quale i lavoratori già dipendenti di una azienda cessata per fallimento o posta in liquidazione possono riunirsi in cooperativa per rilevare i bei aziendali e proseguire o riavviare la produzione.Nella quinta sezione “Lavorare in sicurezza. Prevenire è meglio che rischiare” (pagg. 29-31) sono evidenziate le principali informazioni in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riguardo alla prevenzione e protezione.La sesta sezione “Gli organismi di controllo e tutela istituzionale” (pagg. 32-38) contiene la presentazione dei compiti e delle funzioni di protezione, di controllo, di vigilanza e di tutela della DTL e degli Istituti assicuratori (Inps e Inail).L’ultima sezione a carattere informativo contiene gli allegati normativi, la legge n. 142/2001 che regola il lavoro nelle società cooperative e la proposta di legge presentata dalla Alleanza delle Cooperative Italiane (ACI, costituita da Agci, Confcooperative e Legacoop) contro le false cooperative (pagg. 39-47), e a seguire i recapiti e i contatti di tutti i componenti istituzionali e sociali dell’OPC (pagg. 48-56).In definitiva, con questa pubblicazione, l’Opc ha inteso mettere a disposizione dei lavoratori, dei disoccupati e degli operatori del territorio uno strumento agevole e maneggevole che contiene tutti gli elementi essenziali per conoscere e sperimentare il lavoro in società cooperativa.
Questa mattina, nella sala del consiglio della Camera di commercio di Macerata, si è tenuta una conferenza stampa per illustrare il percorso formativo “In volo per l’Europa”. Sono intervenuti il presidente della Camera di commercio Giuliano Bianchi, il vice presidente della provincia Paola Mariani, la responsabile dell’Area promozione della Camera di Commercio Lorenza Natali, il referente scuola del Polo Asl della provincia di Macerata Dario Matteucci, la responsabile dell’Ufficio rapporti internazionali dell’Università di Macerata Antonella Tiberi, la referente Esn per il progetto Erasmus in Schools Serena D’Amato e la dott.ssa Sabina Riatti responsabile dell'ufficio EURES della provincia di Macerata.Il Presidente ha esordito affermando che "già il nome del percorso "In volo per l'Europa" va a designare una situazione in cui insieme a tutte le istituzioni la Camera di Commercio riesce a fare questo lavoro, in un periodo di risorse limitate bisogna concentrarle tutte sui giovani. I giovani rappresentano il nostro patrimonio umano, dobbiamo concentarsi sui giovani, la mobilità è un fattore essenziale attraverso il quale i giovani capiscono e sperimentano il vero senso della libertà". Il vice presidente Mariani ha proseguito il discorso ribadendo l'entusiasmo della Camera di Commercio nell'affrontare questo percorso insieme al Laboratorio territoriale per l'Alternanza Scuola Lavoro. "La provincia di Macerata aderisce nel 2008 al progetto dopo una convenzione nell'ottica di offire agli studenti un'opportunità all'estero che permetta loro una formazione e una crescita personale che li arricchisca di un bagaglio importante.La dott.ssa Riatti ha descritto i quattro progetti formativi "Avvio d'impresa", "In volo per l'Europa", "Futuro al verde o in verde", "Futuro in digitale: l'e-commence, il web, i social" con rispettivamente 528, 1100, 204 e 316 studenti iscritti che testimoniano l'interesse forte dei giovani ai progetti. Domani la Camera di Commercio di Macerata celebra il trentennale dell'Internet day con una giornata dedicata ai temi della rete, della digitalizzazione e del loro impatto sul presente ed il futuro delle nuove generazioni. "Attraverso la rete dei partner i progetti risultano vincenti sul territorio e il Laboratorio Territoriale per l'Alternanza Scuola Lavoro registra 28.000 ragazzi iscritti che svolgono stage e laboratori formativi" ha affermato. La dott.ssa Tiberi ha sottolineato come l'Università appoggi questi tipi di progetti per favorire la ricerca e l'insegnamento nell'ottica di un Umanesimo che innova. "L'università investe fondi per far acquisire ai giovani delle competenze nel mercato globale. In particolare l'Erasmus plus permette agli studenti di acquisire competenze trasversali che i datori di lavoro cercano" ha concluso. Matteucci invece ha ribadito l'importanza dell'Erasmus già nelle prime classi della scuola superiore. "Gli studenti che ritornano dall'estero sono soddisfatti, raccontano la propria esperienza con gioia, il loro è un ritorno positivo, arricchito di nuove esperienze. Dobbiamo dare risalto ai progetti come In volo per l'Europa e fornire sempre maggiori input nell'ottica di una formazione valida" ha affermato.Infine la referente Esn per il progetto Erasmus in Schools Serena D’Amato ha descritto la propria associazione dove l'acronimo ESN sta per Erasmus Student Network ed opera in 49 sezioni in Italia e in 38 paesi europei. Successivamente ha illustrato l'attività dei suoi collaboratori che operano nelle scuole parlando con gli studenti e raccontando la propria esperienza personale all'estero. "I miei volontari sono dei veri e propri ambasciatori. Ci tengo a far capire ai giovani che far parte dell'Europa è un'opportunità, un'opportunità positiva e non negativa come ai giorni d'oggi può sembrare" ha concluso.(Foto Si.Sa.)
Nei primi due mesi del 2016 le aziende marchigiane hanno assunto 20.878 persone, -12% rispetto allo stesso periodo del 2015. La maggior parte dei neo assunti ha un contratto a termine (74%), il 20% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato e solo il 6% come apprendista.Le trasformazioni di contratti di apprendistato in contratti a tempo indeterminato sono state 653 (+41%). Le trasformazioni dei tempi determinati in contratti stabili ammontano a 1.735, -9% rispetto al gennaio 2015. Emerge dai dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps, elaborati dall'Ires Marche. Le cessazioni di lavoro sono state 15.164 con la creazione di un saldo positivo assunzioni-cessazioni (pari a 5.714 posti di lavoro) ma solo in termini complessivi: il saldo tra assunzioni e cessazioni per i contratti a tempo indeterminato continua ad essere negativo (-1.606). Il numero di voucher venduti a gennaio e febbraio 2016 nelle Marche è di oltre 805 mila, il 36,8% in più rispetto al lo stesso periodo del 2015. (Ansa)
Con il Patrocinio del Comune di Monte San Giusto, venerdì 22 aprile 2016 si svolgerà l´ormai consueto workshop dedicato alle Tendenze moda organizzato dall'Unione Stilisti Marche in collaborazione con Ars Sutoria Research Team di Milano, nel corso del quale verranno presentate le anticipazioni per la stagione Autunno-Inverno 2017/2018. Come ogni stagione il Workshop rappresenta un momento di incontro per stimolare stilisti e designer presentando le nuove tendenze, in termini di moda a 360 gradi, concetti, colori, linee, forme, volumi, materiali, accessori, lavorazioni, finissaggi, analisi dei mercati, ecc.Anche in questa edizione ci sarà l'opportunità di partecipazione attiva da parte di alcune aziende del nostro territorio, le quali avranno a disposizione un piccolo spazio espositivo per presentare i risultati delle proprie ricerche ed innovazioni, questo al fine di creare nel cuore del distretto calzaturiero marchigiano un'occasione di comunicazione fra aziende, designer e realtà locali, di spunto creativo, esaltando la centralità della nostra area per ciò che riguarda lo sviluppo della moda calzaturiera. Al contrario delle fiere nazionali, che oggigiorno risultano essere solo una "vetrina obbligatoria" per i marchi che lavorano sul mercato nazionale ed internazionale, il Workshop vuole rappresentare un evento che offra realmente agli studi dei designer l´opportunità di trovare nuove idee presso le aziende marchigiane, le quali a loro volta potranno incontrare nuovi partner commerciali. L'evento avrà luogo presso l'Auditorium Sant'Agostino in Via Vittorio Emanuele a Monte San Giusto. Il Programma della mattinata prevede: alle ore 10,00 inizio della presentazione dei quattro principali Trends della stagione, ore 12,30-aperitivo/buffet “Genius Loci” a base di prodotti locali, offerto dal Centro Italiano materiali di applicazione calzaturiera CIMAC.Un ringraziamento è doveroso al Sindaco Andrea Gentili, da sempre molto vicino a questo “mondo”, il quale ha fortemente voluto il workshop Tendenze Moda a Monte San Giusto, riconoscendo alla prestigiosa Associazione il grande merito di aver istituito oltre 20 anni fa questo particolare evento.L'Unione Stilisti, inoltre, ha stipulato una convenzione per i suoi associati con una società leader mondiale nella ricerca ed analisi delle tendenze per l’industria della moda, stile e design e con altre importanti aziende come Elitron di Monte Urano. E' in collaborazione con CNA Fermo e Macerata anche a diversi progetti di formazione professionale nel settore calzature, sia presso la sede a Villa Baruchello di Porto Sant'Elpidio che all'estero. Tutti gli addetti ai lavori compresi studenti di fashion design sono invitati a partecipare confermando alla segreteria: info@unionestilisti.it
Nell'ambito dell'azione di responsabilità da 87 milioni di euro avviata ad Ancona da Medioleasing spa contro 14 persone tra ex amministratori, membri del Cda, sindaci, società di revisione e tecnici, la controllata di Nuova Banca Marche, in amministrazione straordinaria, ha chiesto un sequestro conservativo da 15 milioni di euro a carico di nove soggetti, contestando un "primario ruolo assunto nella causazione del danno" e "gravi indizi di rarefazione della loro garanzia patrimoniale". Il ricorso si discuterà il 21 giugno. L'istanza di sequestro riguarda Giuseppe Barchiesi (ex direttore generale), Michele Ambrosini (ex presidente Cda), Pietro Paccapelo (presidente del collegio sindacale), Tonino Perini, Lauro Costa (presidenti e membri Cda), Massimo Bianconi e Claudio Dell'Aquila (membri Cda), Giovanni Caruso e Francesca Di Marino (sindaci). Nel mirino ci sono 28 affidamenti, deliberati tra il 2006 e il 2012."In tre anni si è persa una cifra pari a 123 milioni di euro. Un danno enorme per tutte le Fondazioni, i risparmiatori e il territorio marchigiano, scippati di una cifra incalcolabile". Così il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Alfio Bassotti, ascoltato oggi dalla Commissione d'indagine su Banca Marche. Bassotti ha anche annunciato l'intenzione di procedere per vie legali nei confronti di Bankitalia per omessa vigilanza: "Porteremo in Tribunale Banca d'Italia", ha dichiarato. Il presidente della Commissione d'indagine, Mirco Carloni, ha chiesto a Bassotti di entrare nel merito di eventuali responsabilità, in capo alle Fondazioni, nella vicenda. "Le Fondazioni possono aver sbagliato - ha risposto il presidente della Fondazione Carisj - ma solo limitatamente nell'esposizione oltre misura nel settore delle attività immobiliari. Un eventuale errore che però gli organi di vigilanza non hanno mai evidenziato".(Ansa)
Con uno spettacolo che ha incantato le tante persone invitate, è stato presentato ufficialmente nei locali della concessionaria Radicci di Ancona, "Levante", il nuovo suv targato Maserati.Luci, colori, un'ambientazione straordinaria hanno fatto da corollario all'evento promosso da una delle concessionarie più prestigiose della costa adriatica, riferimento per marchi di lusso come Maserati, Ferrari e Jaguar.Oltre al titolare Vito Radicci, era presente Giulio Pastore, direttore generale vendite per l'Europa.Le origini del Gruppo Radicci risalgono al 1957 con l’acquisizione da parte del suo fondatore Vittorio Radicci del mandato FIAT, diventando da subito punto di riferimento per Bari e Provincia per il settore Automobili. Nel 1963 nacque il sodalizio con Ferrari, sodalizio che permane tuttora e ha visto sfilare in concessionaria tutte le più belle auto della Casa del Cavallino Rampante. Il Gruppo Radicci, guidato ora da Vito Radicci, figlio di Vittorio, ha operato nel segno della continuità e della tradizione, ma con un occhio costante all’innovazione ed alla dinamicità, focalizzando la sua attenzione sulle auto di lusso. Infatti, le tre società del Gruppo: Radicci Automobili, V.R. e S.VE.A., vantano nella loro gamma marchi storici come Ferrari, Maserati, Jaguar e Land Rover, noto in campo automobilistico per la sua innovazione tecnologica. Il Gruppo Radicci, negli anni, ha ampliato anche i suoi confini geografici che lo portano oggi ad essere concessionario ufficiale Ferrari e Maserati per Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Marche e Abruzzo.(Foto Guido Picchio)
Si è svolta con successo la premiazione della seconda edizione del concorso nazionale “Innovare, la calzatura in divenire” rivolto ai giovani creativi e designer di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Organizzato in occasione di CreaModaExpo – evento fieristico bolognese dedicato ai componenti e agli accessori dei settori Pelletteria, Abbigliamento e Calzature – il contest aveva l’obiettivo di stimolare l’estro dei partecipanti e spingerli a reinterpretare la calzatura da un punto di vista "non convenzionale".Ad aggiudicarsi il podio la pugliese Paola Preziosa (1° classificata con “La pianta del piede”) seguita dalle due concorrenti marchigiane Annie Fabbioni (2°classificata con “Wanderlust”) e Miriam Passeri (3° classificata con “Smartwalk”). Tre le menzioni speciali rilasciate alle finaliste Antonella Angeloro (“Canapa Shoes”), Eleonora Acclavio (“Scarpa Bouquet”) e Nelly Gennuso (“Eco Social Boots”).Innovative, eclettiche, moderne, raffinate, entusiasmanti: sono state davvero variegate le proposte presentate ieri mattina a CreaModaExpo, richiamando l’attenzione non solo della numerosa platea ma anche degli espositori presenti. “CreaModaExpo si propone come trampolino di lancio per le nuove idee dei giovani creativi ma anche come occasione per creare sinergie fra stilisti, designer e i nostri espositori ovvero aziende specializzate in accessori e componenti – commenta il Direttore Generale Eliseo Monaco –. È proprio la collaborazione fra queste figure, infatti, che rende possibile la realizzazione di un prodotto moda made in Italy che si differenzi nel mondo per innovazione e creatività. Grazie a questo concorso, che riteniamo essere un plus aggiunto alla nostra manifestazione, scopriamo ogni volta progetti interessanti; questo anche perché esistono Istituti di formazione che credono, come noi, nei giovani e li spronano ad esprimere se stessi senza mai arrendersi”. Oltre ad aver ospitato la premiazione del concorso “Innovare, la calzatura in divenire”, l’Agorà ViviModa curata da MAP Communication ha visto susseguirsi una serie di eventi e performances live di artisti e stilisti operanti nel settore moda e design, condotte dalla presentatrice tv Jo Squillo. L’Istituto professionale Aldrovandi Rubbiani di Bologna ha proposto un laboratorio di moulage tenuto da alcune studentesse che, con l'aiuto di tessuti, spilli e forbici, hanno realizzato abiti dal vivo direttamente sui manichini. Protagonista di ViviModa anche l’Accademia Belle Arti di Bologna con una serie di sfilate durante le quali sono state presentate esclusive capsule collections realizzate da alunni già diplomati. Approdato a Bologna inoltre il progetto RecuperiAmo, proposto da un gruppo di giovani designer di Foggia, che hanno creato scarpe e bustierre in carta e tessuto. Per le Marche, invece, si sono esibiti il Liceo Artistico di Macerata, che ha presentato una selezione di curiosi cappelli e borse, e tre giovani artiste e stiliste, ciascuna presente per mettere in mostra la propria peculiarità: le sorelle Miriam e Barbara Passeri hanno riprodotto particolari accessori attraverso l’utilizzo di materiali come neoprene, scuba e stecche in rigilene, mentre Fosca Tittarelli (Fosca's Batik) ha mostrato una tecnica alternativa di pittura su tela applicata anche a borse e sneakers.
“Tornare a crescere” si può, con una concreta strategia prima ed una serie di singole ed efficaci misure poi. Questa la risposta del Vice Ministro dell’Economia Enrico Morando, protagonista dell’incontro organizzato da Confartigianato Imprese Macerata nei giorni scorsi presso l’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche. Un interessante e partecipato incontro riservato alle imprese, a cui hanno partecipato autorità del territorio tra le quali l’On. Irene Manzi, il Sen. Mario Morgoni ed i consiglieri regionali Luca Marconi e Francesco Micucci, nel quale, nella sua relazione introduttiva, il Vice Ministro ha preliminarmente sottolineato le criticità della situazione economica del nostro Paese e i punti di forza delle riforme in atto.Ad aprire la manifestazione i saluti del Presidente di Confartigianato Imprese Macerata Renzo Leonori e gli interventi di Graziano Di Battista, Presidente di UnionCamere e della Camera di Commercio di Fermo, e del Segretario di Confartigianato Marche Giorgio Cippitelli, che hanno tutti ribadito l’importanza per le piccole e medie imprese di avere il sostegno concreto delle Istituzioni attraverso una politica economica che sappia attuare le giuste misure per rimettere in moto il nostro Paese.“L’obiettivo del Governo è quello di aiutare il Paese a tornare a crescere in modo significativo e duraturo nel tempo – ha dichiarato il Vice Ministro Morando - e la politica, il cui ruolo è decisivo per fornire gli impulsi che rendono proficui gli sforzi dei soggetti da cui dipende la crescita, ha il dovere di tornare a progettare il cambiamento del Paese attraverso delle strategie unitarie a lungo termine. Occorre quindi rimuovere i tanti fattori frenanti dello sviluppo, uno su tutti l’elevata pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese, che compromette la nostra capacità competitiva creando un gravissimo handicap al nostro paese. Per arrivare ai livelli di pressione fiscale come quelli ad esempio della Germania, dobbiamo rinunciare a circa 36 miliardi di euro di gettito annui, una cifra importante che corrisponde più o meno a 2 punti percentuali del Pil, ma che comunque rimane un obbiettivo realistico. Obbiettivo raggiungibile con una qualificata operazione di riduzione della spesa, ad esempio attraverso la riforma della Pubblica Amministrazione, che vada poi a finanziare proprio la riduzione della pressione fiscale. Altro fattore frenante della crescita è sicuramente il cattivo funzionamento di una delle Istituzioni economiche fondamentali, ovvero la Giustizia Civile, sistema che presenta i costi più alti d’Europa e i rendimenti, in termini di efficienza, più bassi e che quindi va profondamente riformata. Tra gli aspetti determinanti per la crescita c’è poi sicuramente il “capitale umano”, e senza un rafforzamento degli investimenti nella sua formazione, non potrà esserci futuro. A questo Paese serve una maggiore qualità e quantità di capitale umano, ecco perché puntiamo molto su misure come quelle previste dal decreto sulla “Buona Scuola”, e sul rinnovamento del sistema universitario e della ricerca. La crisi economica degli ultimi anni – ha concluso il Sen. Morando - ha amplificato le difficoltà del sistema di finanziamento di tutte quelle imprese che, lavorando principalmente per il mercato interno, si affidano normalmente al credito offerto dal sistema bancario, accesso ormai diventato estremamente difficoltoso. L’Esecutivo sta a tal proposito lavorando affinché le imprese tornino a respirare mettendo gli artigiani e gli imprenditori nelle migliori condizioni per ripartire e tornare a crescere.”
Transitare la città di Macerata da “città museale” a “città impresa”, restituire un ruolo alle piccole e medie città, sviluppare nuove tecnologie che diano un senso alla SENSEable city, per agevolare la vita di cittadini consapevoli. Queste le visioni strategiche entro cui si collocano le sette azioni del progetto In-Nova Macerata, per realizzare la “Macerata che sarà”.Il progetto, inviato alla regione Marche il primo aprile per concorrere ai fondi ITI, è stato illustrato venerdì 15 aprile alla città, durante una serata all’Ostello Asilo Ricci dal team InnoThink, dal sindaco Romano Carancini, ospiti il vescovo Nazareno Marconi, il rettore dell’Unimc Luigi Lacchè, il direttore centro studi e ricerca iGuzzini Piergiovanni Ceregioli, il presidente dell’Accademia di Belle Arti Evio Hermas Ercoli.La comunità fatta di persone, la qualità della vita e dell’ambiente urbano, la capacità di produrre reti e ponti, di costruire una coscienza condivisa sono gli ingredienti per produrre oggi nuova ricchezza, che che non passa più per i distretti industriali ma all’interno della stessa città. Su questi presupposti si fondano le sette azioni del progetto e il lavoro svolto dal team Innothink e dall’ufficio Europa del Comune.“Macerata ha cominciato a pensare in grande e per chi come me percorre la penisola da nord a sud non è difficile vedere che non è più vero che siamo nella periferia” ha detto l’analista economico Marco Marcatili del team InnoThink che, insieme a Emanuele Frontoni, Andrea Giaconi e Massimiliano Colombi, ha illustrato il lavoro svolto.“Macerata Che Sarà” declina la città all’indicativo futuro: un futuro sempre aperto che trae indicazioni da ciò che oggi come “con-cittadini” facciamo, pensiamo e sogniamo. In questa prospettiva In-Nova Macerata” rappresenta una traiettoria di lavoro che è anche frutto di un prezioso laboratorio di progettazione comune e che impegna tutti noi a “fare nuova” la città”- ha detto il sindaco Romano Carancini.Con il lavoro svolto in questi mesi, gli incontri con le istituzioni, la città e gli stakeholder, il confronto sulle visioni per il futuro, il lavoro del team e dell’amministrazione comunale forse è nata una nuova start-up a Macerata, un nuovo cervello, un urban center in grado di pensarsi e progettarsi nel futuro, anche se non ci dovessero esse nuovi bandi, è stato sottolineato nel corso della serata.Tre le direttrici su cui si muovono le sette azioni previste: la micro-senseable city, un laboratorio a cielo aperto per sperimentare in una piccola città i processi di infrastrutturazione innovativa messi in campo dal “Senseable City Lab” del MIT di Boston, una nuova visione della città attraverso la luce grazie al progetto cui stanno lavorando lo scenografo Dante Ferretti e l’azienda leader della luce iGuzzini, coniugando creatività e valorizzazione della città con l’innovazione tecnologica al led degli ottomila punti luce cittadini. La città come “luogo dinamico” di produzione dell’innovazione di processo, di prodotto, di modelli di sviluppo e crescita del settore culturale.Queste le azioni:1. Un cluster in cui la vocazione culturale del territorio produca una nuova impresa dove sviluppare soluzioni e tecnologie per la produzione culturale.2. Le start-up e rafforzamento competitivo delle PMI culturali e creative, con output incentivi per le imprese, sostegno delle start-up e percorsi formativi.3. La rifunzionalizzazione dell’auditorium San Paolo, struttura nel cuore di due direttrici culturali importanti che vanno dallo Sferisterio agli spazi dell’Ex Mattatoio e da palazzo Buonaccorsi a palazzo Ricci che l’amministrazione spera presto di inserire in questo circuito culturale.4. Lo sviluppo e la promo-commercializzazione di prodotti turistici e culturali.5. L’Illuminazione per la riqualificazione del paesaggio urbano e per l’efficienza sul piano ambientale.6. Impianti tecnologici per la connessione a banda ultra larga.7. Interventi per la mobilità e l’accessibilità al sistema urbano.Presentati ieri anche alcuni rendering dello studio di Dante Ferretti per la nuova illuminazione della città “che è anche un’operzione di pulizia dall’attuale inquinamento luminoso” ha detto Piergiovanni Ceregioli della iGuzzini che ha spiegato il ruolo della luce nella strategia di crescita urbana.Il passaggio importante ora è quello della realizzazione dei progetti “siamo in competizione e dobbiamo pensare che possiamo farcela” è stato sottolineato. “La sfida per la nostra comunità - ha detto il vescovo Marconi - è essere portatori di memoria e portatori di utopia, pensare alla storia proiettata verso il futuro. Due sono gli strumenti, - forti contenuti della cristianità – la provvidenza che costruisce il bene e la speranza che da la forza di portare il piede oltre gli ostacoli”.“In questa comunità ci sono elementi di futuro, alcuni troppo fragili, altri dispersi tra loro. La sfida del governo è coordinare gli attori” ha detto il rettore UNIMC Lacchè,mentre Ercoli dell’ABAMC ha espresso disaccordo sull’operazione San Paolo invece del quale vedrebbe meglio la chiesa di San Giovanni nell’omonima piazza.Il lavoro della InnoThink sulla Macerata del futuro costituisce un'analisi della città, mettendo a fuoco minacce, opportunità e sfide che la riguardano e sarà uno strumento di lavoro per guardare anche alla programmazione dell'Europa 2020
Nota di Marco Bindelli, vice presidente della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro e consigliere delegato ai rapporti con il Movimento del Credito CooperativoE’ stata appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale, con entrata in vigore dal 15 aprile 2016, la Legge 8 aprile 2016, n. 49, contenente la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 febbraio 2016, n. 18, recante misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, ed è scattata la fase due della riforma, quella più importante e che doveva essere affrontata già diversi anni fa: la definizione del modello industriale del credito cooperativo, ossia del Gruppo Bancario Cooperativo (GBC) o dei Gruppi Bancari Cooperativi.Stiamo parlando della vera riforma del Credito Cooperativo, ossia della capacità delle BCC di adattarsi alle nuove sfide del mercato che il nuovo quadro normativo dovrebbe agevolare, ma che, invece rischia, addirittura, di peggiorare, perché è bene ricordare che, seppur continueranno ad esistere ed operare tutti i consigli di amministrazione delle BCC eletti dall'assemblea dei soci, il GBC e le singole banche aderenti saranno considerate esattamente alla stregua di tutte le altre banche vigilate dalla BCE e, per delega, dalla stessa Banca d'Italia.Tralasciando le 3 o 4 BCC che usufruiranno della “particolare” way out creata appositamente per loro, tutte le altre 360 BCC avranno 18 mesi di tempo dall’entrata in vigore delle norme attuative del MEF e della Banca d’Italia per costituire la potenziale banca capogruppo (o le potenziali capogruppo) ed inviare all’organo di vigilanza la documentazione prevista.Conseguentemente, la sfida, di non facile soluzione, che le BCC si apprestano ad affrontare è, sia di natura tecnica, che politica.Le resistenze al cambiamento sono notevoli e la legge appena approvata in via definitiva rischia di aggravare una situazione già difficile qualora il credito cooperativo, chiamato ora a confrontarsi e a competere con i grandi gruppi bancari, non riesca a risolvere i veri problemi che si segnalano da tempo: governance, efficienza ed innovazione!Con l’introduzione, da parte della Camera dei deputati, della norma che consente al MEF di ridurre (sotto il 50%) la soglia di partecipazione delle BCC al capitale della capogruppo per esigenze di stabilità del gruppo stesso, la necessità di cambiamento del credito cooperativo diventa ancora più attuale ed urgente se non si vuole consegnare in tempi brevi l’intero sistema ai grandi gruppi bancari e finanziari internazionali. In altre parole, anche grazie all’introduzione della predetta norma, il credito cooperativo è costretto a produrre un progetto industriale serio, efficace e, soprattutto, scevro da quelle logiche politiche che hanno caratterizzato sino ad ora, nel bene e nel male, l’intero sistema. Occorre, cioè, riformare la riforma delle BCC appena approvata, o quanto meno coloro che l’hanno proposta, introducendo concetti di meritocrazia, competenza e trasparenza nella governance della capogruppo e, conseguentemente, delle BCC aderenti al gruppo.Tra le numerose modifiche apportate nel corso dell'esame da parte della Camera dei deputati e che attengono alla nuova ripartizione dei poteri tra MEF e Banca d’Italia, ce n’è una, in particolare, che lascia intravedere uno spiraglio positivo perché obbliga ad intraprendere la direzione indicata.Si tratta del nuovo comma 7-bis dell’art. 37-bis con il quale si prevede che la Banca d’Italia, al fine di assicurare la sana e prudente gestione, la competitività e l’efficienza del GBC, detta disposizioni con riferimento ai requisiti minimi organizzativi ed operativi della capogruppo, al contenuto minimo del contratto di coesione, alle caratteristiche della garanzia in solido delle obbligazioni assunte dalla capogruppo e dalle BCC aderenti, al procedimento per la costituzione del gruppo e all’adesione al medesimo.Indubbiamente, l’aver previsto concetti di competitività ed efficienza per il GBC sui quali la Banca d’Italia fornirà disposizioni specifiche di attuazione, costringe il sistema a convergere verso un’unica o più capogruppo aventi i predetti requisiti.Al momento, l’unico piano industriale concreto contenente i citati requisiti resta quello presentato da Cassa Centrale Banca lo scorso anno alla borsa valori di Milano durante il processo di riforma.In attesa di conoscere quello di Iccrea Holding SpA, la quale ha dichiarato il 4 marzo scorso di attendere l’approvazione definitiva della legge di riforma delle BCC, è iniziato il braccio di ferro tra i due soggetti per imporre il proprio modello industriale e tentare di evitare la costituzione più gruppi.A prescindere da quella che sarà la scelta finale, gruppo unico o più gruppi, è ovvio che la possibilità di successo del credito cooperativo ed il mantenimento della maggioranza del capitale della capogruppo o delle capogruppo in mano alle BCC dipenderà dalla capacità di elaborare ed attuare piani industriali in grado di preoccuparsi, non solo del requisito minimo del patrimonio imposto dalla normativa, ma anche della capacità prospettica di produrre reddito in un contesto di tassi di interesse particolarmente bassi e, dunque, della capacità di incidere sia sul mercato (competitività e innovazione) che sul cost-income (efficienza), inteso quale rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione.Ecco allora che, nonostante l’inusuale assenza dei sindacati registrata sino ad ora, saranno proprio i lavoratori dipendenti a dover sopportare i maggiori sacrifici richiesti dalla nuova legge di riforma delle BCC.L’unica speranza, per questi e per l’intero sistema del credito cooperativo, è che (a) si inizi a distinguere tra BCC virtuose e banche deficitarie, il cui numero, tra l’altro, è in continuo aumento, e che (b) si interrompa quell’antica ed obsoleta pratica che ha visto mescolare le piccole mele marcie insieme a quelle più grandi nella convinzione di migliorarne la qualità media (anche in considerazione del fatto che le BCC medio-grandi stanno mostrando maggiori problematicità rispetto a quelle piccole o medio-piccole) .Solo attraverso specifici piani di risanamento portati avanti con trasparenza e competenza da chi non ha prodotto situazioni di dissesto (o comunque da chi non ha operato in un’ottica politica), si potrà tentare un’applicazione positiva della nuova legge di riforma, atteso che anche le BCC virtuose saranno costrette a ristrutturarsi per riuscire a resistere al nuovo contesto competitivo internazionale.In altri termini, si intende affermare che, un conto è procedere con tagli occupazionali trasversali uguali per tutte le BCC, altra cosa è, invece, incidere, caso per caso, in funzione dell’andamento gestionale e prospettico di ciascuna banca, analogamente a quanto accade per tutte le altre aziende non bancarie.A tal proposito, il corretto utilizzo del fondo temporaneo introdotto con l’art. 2-bis segnerà il primo spartiacque tra la fine del credito cooperativo e la sua possibilità di sopravvivenza.Proprio sul corretto utilizzo del fondo temporaneo, la BCC di Civitanova Marche e Montecosaro vigilerà e presterà particolare attenzione, sia nel proprio interesse che di quello dell’intero sistema.
Il Gruppo Poltrona Frau e Haworth hanno oggi annunciato il raggiungimento di un accordo per l’acquisizione della quota di maggioranza del gruppo americano JANUS et Cie, azienda leader nel settore dei prodotti da esterni di altissima fascia e stile contemporaneo nonché del più ampio settore dei prodotti per l’arredo di interni.L’acquisizione trova naturale collocazione all’interno della divisione di Haworth denominata “Lifestyle Design” che già comprende i brand Cassina, Cappellini e Poltrona Frau. Fondata a Los Angeles nel 1978 dall’ecclettica designer ed imprenditrice Janice Feldman, JANUS et Cie sviluppa oggi un fatturato annuo di circa 100 milioni di dollari grazie ad un continuo e solido tasso di crescita. L’azienda opera principalmente attraverso 16 negozi di proprietà e 40 uffici vendita che coprono tutte le principali aree geografiche e mercati, impiegando circa 240 persone. JANUS et Cie continuerà ad operare in maniera indipendente. La fondatrice Janice Feldman manterrà un’importante quota di minoranza nell’azienda e continuerà a ricoprire la posizione di amministratore delegato. Paul Warren, direttore generale, manterrà anch’egli l’attuale ruolo in azienda. Sia Janice Feldman che Paul Warren riporteranno direttamente a Dario Rinero, amministratore delegato del Gruppo Poltrona Frau. Dario Rinero, amministratore delegato del Gruppo Poltrona Frau, ha commentato: “Sono particolarmente felice di aver raggiunto questo accordo dopo un lungo viaggio di conoscenza reciproca. Grazie all’acquisizione di JANUS et Cie entriamo nell’importante segmento di mercato dell’arredo per esterni, raggiungendo una posizione di leadership globale grazie al valore del brand ed alla dimensione dell’azienda”. Rinero ha continuato: “Quello che mi affascina maggiormente è l’enorme potenziale di espansione geografica di JANUS et Cie, un brand oggi fortemente presente in Nord America ma ancora sostanzialmente da sviluppare in Asia ed in Europa. Questa acquisizione genererà un grande valore grazie alla possibilità per JANUS et Cie di utilizzare le piattaforme distributive e le strutture commerciali internazionali del Gruppo Poltrona Frau e di Haworth”. Janice Feldman, fondatrice ed amministratore delegato di JANUS et Cie ha detto: “Sono molto fiera di poter annunciare la creazione di una partnership straordinaria. Il Gruppo Poltrona Frau e Haworth hanno fatto un investimento importante in JANUS et Cie. Oltre ai nostri valori fortemente condivisi nelle persone, nella crescita e nel patrimonio storico, le nostre aziende hanno sinergie importanti nell’ambito di una comune espansione globale. La decisione di entrare a far parte del gruppo Poltrona Frau è stata ispirata dalla sua straordinaria reputazione in tutti gli aspetti del design e della leadership. Il Gruppo, collettivamente ed individualmente, ha sempre dimostrato un continuo interesse ed impegno verso business gestiti in maniera imprenditoriale e con grande attenzione alla crescita per molte generazioni. In ogni aspetto queste qualità descrivono anche le persone straordinarie che negli ultimi 38 anni hanno fatto e sono parte di JANUS et Cie. Grazie a tutto questo noi oggi operiamo con successo in molteplici settori di mercato: residenziale, hospitality, contract, spazi pubblici e navale”. Feldman ha continuato: “Siamo fortemente impegnati nell’ottenere il massimo vantaggio dalle risorse e priorità che abbiamo in comune con il gruppo Poltrona Frau e Haworth. La solida ed importante dimensione globale del gruppo Poltrona Frau e di Haworth faciliterà i nostri piani di rapida crescita negli anni a venire. JANUS et Cie ha portato innovazione ed una qualità di lunga durata nei materiali utilizzati, permettendo di distinguere ognuno dei suoi 6.000 prodotti in offerta come un esempio di design distintivo ed accuratezza manifatturiera. Inoltre JANUS et Cie è stata premiata con grande soddisfazione da innumerevoli riconoscimenti internazionali e viene considerata da designer, architetti, aziende e consumatori più esigenti di tutti i Paesi come: La migliore fonte per prodotti d’arredo per l’esterno, il giardino ed il tempo libero”. Franco Bianchi, amministratore delegato di Haworth, ha sottolineato: “Sono onorato che JANUS et Cie ci abbia scelto per continuare la sua straordinaria storia di successo. Questa acquisizione rinforza il nostro continuo desiderio di investire nella nostra divisione denominata “Lifestyle Design” che ha appena completato con grande successo il secondo anno di proprietà di Haworth. Il nostro focus rimane concentrato su innovazione e design superiore che si traduce in soluzioni che anticipano i bisogni dei nostri clienti. L’acquisizione di JANUS et Cie offrirà anche ulteriori opportunità di crescita ai nostri distributori in Nord America”. Il completamento dell’operazione è soggetto ad alcune condizioni previste contrattualmente, compreso eventuali approvazioni da parte delle autorità governative competenti. Il ricevimento di queste autorizzazioni nonché la conclusione della transazione è previsto avvengano entro i prossimi 30 – 60 giorni.
“20.280 volte grazie. Ai 20mila visitatori e ai 280 espositori che hanno decretato un grande successo per Macerata Aziende Expo. Con questi numeri abbiamo dimostrato che le nostre produzioni possono avere un futuro così come il Centro Fiere di Villa Potenza”.Con parole entusiastiche Gianluca Di Iorio, titolare dell'agenzia di comunicazione Cirix che ha organizzato la fiera, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, ha voluto ringraziare espositori e visitatori per il grande successo di presenze ottenuto dalla sua manifestazione giunta alla terza edizione ed andata in scena lo scorso week end. “Ho investito molto in questa fiera perché credo in Macerata e nel fatto che questa città può offrire ancora cose interessanti e nel 2017 riproporrò una nuova edizione, ma sto già preparando altre iniziative per il prossimo autunno”. Di Iorio ha dimostrato anche che manifestazioni di questo genere si possono realizzare ad ingresso gratuito: “Chi organizza – ha aggiunto – sa che tutto ciò si può fare ed è molto importante perché i visitatori sono attratti maggiormente e sono anche più disposti ad acquistare i prodotti esposti. In questa edizione ci sono stati soprattutto visitatori locali, ma anche tante persone da fuori provincia che hanno apprezzato il Made in Marche”. Alla conferenza stampa hanno partecipato diversi espositori, che hanno mostrato grande soddisfazione. A cominciare dall'Ipsia “Frau” di Sarnano con i suoi tre indirizzi di meccanica (ma anche moda, benessere e arredo con succursali a San Ginesio e Tolentino), rappresentato dai professori Roberta Carucci e Andrea Canzonetta. L'Istituto ha proposto in fiera un'Alfa 156 twin spark in allestimento nell'ambito di un progetto scolastico sul tema della sicurezza. E già si sta valutando la possibilità di una nuova collaborazione tra scuola e Cirix per un'altra fiera. Marika Moretti del Moto Club Moretti di Macerata ha sottolineato la presenza di tantissimi ragazzini che nei due giorni della fiera hanno potuto provare in sicurezza le due ruote messe a disposizione e quindi valutare uno sport qual'è il motociclismo che affascina grandi e piccoli. Forse l'ambito gastronomico è stato quello che ha riscosso più successo. Fabio Carancini (dell'omonima macelleria di Macerata) ha parlato di bellissima esperienza con possibilità di far conoscere i prodotti locali “fatti in casa”. Anche il settore degli hobbisti ha avuto una risposta positiva dalla fiera. “Macerata risponde sempre bene – ha commentato Paolo Iommi - ottima l'organizzazione anche grazie ai nuovi stand che l'organizzazione ci ha messo a disposizione”. Gli hobbisti vorrebbero creare un'assocazione ad hoc che li tuteli, ma che tuteli soprattutto i loro prodotti fatti a mano.