Banca Marche, chiesti sequestri per 15 milioni. Intanto la Fondazione Carisj denuncia Bankitalia per "omessa vigilanza"
Nell'ambito dell'azione di responsabilità da 87 milioni di euro avviata ad Ancona da Medioleasing spa contro 14 persone tra ex amministratori, membri del Cda, sindaci, società di revisione e tecnici, la controllata di Nuova Banca Marche, in amministrazione straordinaria, ha chiesto un sequestro conservativo da 15 milioni di euro a carico di nove soggetti, contestando un "primario ruolo assunto nella causazione del danno" e "gravi indizi di rarefazione della loro garanzia patrimoniale". Il ricorso si discuterà il 21 giugno. L'istanza di sequestro riguarda Giuseppe Barchiesi (ex direttore generale), Michele Ambrosini (ex presidente Cda), Pietro Paccapelo (presidente del collegio sindacale), Tonino Perini, Lauro Costa (presidenti e membri Cda), Massimo Bianconi e Claudio Dell'Aquila (membri Cda), Giovanni Caruso e Francesca Di Marino (sindaci). Nel mirino ci sono 28 affidamenti, deliberati tra il 2006 e il 2012.
"In tre anni si è persa una cifra pari a 123 milioni di euro. Un danno enorme per tutte le Fondazioni, i risparmiatori e il territorio marchigiano, scippati di una cifra incalcolabile". Così il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Alfio Bassotti, ascoltato oggi dalla Commissione d'indagine su Banca Marche. Bassotti ha anche annunciato l'intenzione di procedere per vie legali nei confronti di Bankitalia per omessa vigilanza: "Porteremo in Tribunale Banca d'Italia", ha dichiarato. Il presidente della Commissione d'indagine, Mirco Carloni, ha chiesto a Bassotti di entrare nel merito di eventuali responsabilità, in capo alle Fondazioni, nella vicenda. "Le Fondazioni possono aver sbagliato - ha risposto il presidente della Fondazione Carisj - ma solo limitatamente nell'esposizione oltre misura nel settore delle attività immobiliari. Un eventuale errore che però gli organi di vigilanza non hanno mai evidenziato".
(Ansa)
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