È passata una settimana esatta dall'inizio della tanto attesa Fase 2 annunciata dal Premier Conte e la voglia di libertà da parte degli italiani si è riversata nelle strade e sulle spiagge di tanti comuni.
Rimangono sempre gli obblighi di non uscire di casa se non per “comprovati motivi di salute, lavoro e necessità”, ma all'interno dei comuni tali restrizioni diventano meno stringenti.
Restrizioni o no, rimane singolare quanto successo questa mattina per le vie di Corridonia dove un cittadino ha girato tranquillamente in sella al suo cavallo per le strade della città.
Una salutare e tranquilla passeggiata in una delle strade più centrali del paese, tra gli sguardi divertiti dei passanti.
Il cavallerizzo ha percorso tutta una strada fino ad arrivare alla Chiesa di Santa Croce, per poi dirigersi verso Villa Fermani, rigorosamente con la mascherina.
Anche questa è una maniera di ricominciare se non altro con un sorriso.
Bar aperto e tavoli gremiti nella veranda.
Una situazione che non è passata inosservata soprattutto a qualche passante che ha subito allertato le autorità
Sul ristorante Mamma Mia di Castellammare sono subito intervenute alcune pattuglie delle forze dell'ordine che, taccuino alla mano si sono addentrati tra i tavoli
Un gruppo di pupazzi, questo quanto hanno trovato gli agenti.
Seduti ai tavoli, infatti, c'erano decine di manichini sistemati dal titolare per rendere meno triste la riapertura che, come prevede la legge, è solo da asporto
La notizia, riportata da Stabia24, è già rimbalzata sui social annoverando migliaia di likes
Continua l’attenzione di Contram verso la salute dei propri dipendenti e clienti. Questa mattina è stato posizionato all’ingresso della sede centrale di Camerino un termo scanner di ultima generazione.
Si tratta di una telecamera termica con stazione di monitoraggio e rilevamento mascherina. Il Totem automatico con intelligenza artificiale consente di rilevare la presenza della mascherina sul volto delle persone (e nel caso invita ad indossarla, tramite un avviso vocale) ed effettua la misurazione automatica della temperatura anche in presenza della mascherina stessa.
Se dovesse riscontrare una temperatura elevata emette un avviso sonoro che invita a non recarsi presso gli uffici. Impiegati e dipendenti Contram, ma anche del Comune di Camerino che dal terremoto del 2016 convivono in un’unica sede hanno accolto con curiosità ed entusiasmo l’installazione di questa nuova tecnologia, utilissima anche per il monitoraggio dei flussi di utenti che si recano presso gli uffici.
Il termoscanner installato è uno strumento di automisurazione in grado di fornire utili indicazioni a tutti gli utenti. Trattandosi di uno strumento di automisurazione, nessun dato viene memorizzato e/o trasmesso dal sistema. L’azienda Contram sta procedendo a posizionare altri Termo scanner presso le altre sedi.
Gioca al Million Day e si porta a casa 1 milione di Euro, centrando la combinazione vincente.
Colpo grosso alla Tabaccheria 'La Dea Bendata' di via Panette a Monte San Giusto, dove nei giorni del lockdown un fortunato ignoto, con ogni probabilità sangiustese dato le restrizioni legate al Coronavirus, ha azzeccato il mix di numeri vincenti che gli ha permesso quindi di mettere le mani sul ricco montepremi.
Grande festa anche per la Tabaccheria di Luca Mansuilli che ha celebrato il lieto momento con foto e spumante, ma ora in paese è già partita la caccia al milionario.
I tempi di coronavirus un altro marchigiano si laurea. E lo fa ovviamente on line sia pur da Milano dove è rimasto per potere studiare meglio.
il civitanovese Riccardo Taffoni, 26 anni, ha conseguito ieri la laurea magistrale in Ingegneria matematica al Politecnico di Milano con tesi dal titolo "Wasserstein k-means per clustering di misure di probabilità ed applicazioni".
Una tesi seguita da un centinaio di persone tra amici e famigliari tramite un doppio collegamento via web su due piattaforme social.
Anche i festeggiamenti del nuovo dottore, rigorosamente on line, sono durati tutti il giorno.
Difficilmente in neo laureato tornerà breve nelle Marche visto che sta già sostenendo dei colloqui di lavoro con aziende del nord , che con la prossima riapertura post Covid potranno tornare a svolgersi dal vivo.
Anna Gentiletti raggiunge quota 100 anni. Si tratta della terza centenaria di Treia, dopo Ida Impecora (105) e Ida Barbetta (104).
Anna, nata il 29 aprile 1920 a Treia, ha vissuto sempre in campagna (zona Conce) e si è trasferita nella Frazione di Camporota; si è sposata con Gino Matteucci nel 1945 quando la guerra finì (dopo 10 anni di fidanzamento, appena Gino tornò dalla guerra).
Nella vita ha sempre lavorato i campi, ha avuto una figlia Marisa Matteucci che vive a Macerata, sposata con Mario Giustozzi, due nipoti Valentino e Donatella e i pronipoti Sara e Michele. Anna è la sesta di nove figli, i genitori erano Filippo Gentiletti e Maria Crocioni.
Ha vissuto una vita nella preghiera, con un solo hobby: il lavoro. Dall’Amministrazione Comunale di Treia i migliori auguri ad Anna e ai suoi familiari per questo grande traguardo raggiunto.
Questa mattina a Macerata si è svolta la celebrazione del 75° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo, con la deposizione di una corona d'alloro presso il Monumento alla Resistenza di Via Cioci.
La cerimonia, che si è tenuta come in ogni Comune in forma ristretta, è iniziata sulle note dell'Inno di Mameli cantato dai presenti. Tutto nella norma se non fosse che dopo qualche istante le casse hanno smesso di funzionare lasciando così il Sindaco Romano Carancini a portare a termine, con un improvvisato assolo, la parte mancante dell'inno nazionale.
L'evento poi è continuato con la deposizione della corona d'alloro con annessa banda tricolore e il saluto finale delle istituzioni presenti che hanno chiuso la giornata intonando la canzone Bella Ciao sempre senza casse, oramai fuori uso.
La Fase 2 ancora deve prendere il via ma per alcuni maceratesi la voglia di uscire per assaporare quella sensazione di libertà che manca oramai da più di 40 giorni sembra essere più forte del rischio di incorrere in una sanzione pecuniaria.
E' il caso di due ragazzi che questa mattina hanno pensato bene di godersi il caldo sole seduti sul prato nel parchetto antistante il parcheggio Sferisterio, improvvisando un pic-nic.
Una piccola scampagnata all'area aperta senza mascherine e senza distanziamento sociale ma anche una situazione di ordinaria normalità che in questo però momento costituisce una violazione del decreto governativo relativo alle misure di contenimento e gestione dell'emergenza Coronavirus.
L'Associazione Amici dello Sferisterio da sempre affianca alla propria attività di approfondimento dedicati all’opera, al teatro musicale e al Macerata Opera Festival anche incontri e percorsi formativi appositamente ideati per i più piccoli. Oggi, in cui il tema della stagione MOF2020 “#biancocoraggio” sembra più opportuno che mai e il bisogno non perdere il contatto con la bellezza si fa più urgente per tutti, l'associazione fa un passo in più e lancia la sezione Kids&Young, inaugurando un apposito profilo su Facebook e proponendo una serie di incontri in formato digitale, che incuriosiscano piccoli e giovani. Le storie, le trame, i personaggi, i segreti e le curiosità delle opere finalmente a portata di mano dei più piccoli di casa.
“Sin dall’inizio – racconta la presidente Lucia Rosa - l’associazione Amici dello Sferisterio ha inserito nel suo programma di divulgazione e diffusione della storia dello Sferisterio, del Festival e dell’opera lirica un percorso dedicato ai più “giovani” perché è la lirica è magia pura, emozioni, meraviglia e con questi incontri negli anni abbiamo accompagnato i bambini alla scoperta, in modo divertente e diverso, del bello della musica e del teatro musicale.
Nel 2019, nell’ambito degli appuntamenti collaterali del Macerata Opera Festival, con cui collaboriamo regolarmente, abbiamo organizzato i tre appuntamenti del percorso “Martedì kids” grazie ai quali i bambini hanno avuto occasione di avvicinarsi alle tre opere del cartellone #rossodesiderio. Speriamo che le circostanze ci permettano di poter proseguire anche nel 2020.
Dal primo incontro nel 2017 “Pomeriggio horror all’opera - Don Giovanni” è nato il programma “I mestieri all’Opera” per la Scuola Primaria che lo scorso anno scolastico ha coinvolto oltre 26 classi, ovvero circa 450 bambini tra i 6 e i 10 anni. Purtroppo la situazione ha fermato i nostri incontri e quindi abbiamo pensato di attivarci su canali alternativi per non fermare il nostro percorso.”
In collaborazione con la CTR (Compagnia Teatrale Calabresi Tema Riuniti) con la quale prosegue una bellissima sinergia - le voci narranti sono di Fulvia Zampa e Louis Marreiros - sono stati predisposti e pubblicati su Facebook e Instagram i due primi video, una panoramica sulla musica e sulla lirica. A che serve? Perché nasce? Come mai si fa così?
L’ultimo ‘video-teaser’ pubblicato fa da goloso aperitivo alla storia di tre “bambini-supereroi” nati in tre città diverse e mai incontrati, che invece diventeranno tre dei più importanti compositori d’opera di tutti i tempi: un tuffo nelle appassionanti vite dei tre grandi geni protagonisti quest’anno della stagione lirica: Verdi, Puccini e Mozart.
Si prosegue con Giuseppe Verdi raccontato in tre “puntate” dal giovane baritono Gianluca Ercoli, protagonista dell'atteso "Nino ovvero Don Giovanni lo scapestrato bambino" che aspettiamo di vedere presto in scena. Gianluca Ercoli è amico speciale degli Amici dello Sferisterio e da sempre collabora nei progetti scuola.
Nel calendario delle future puntate degli Amici Kids&Young: Mozart e Puccini, video, incontri, giochi, contests e tante sorprese per i piccoli curiosi.
Laurearsi ai tempi del covid 19, non è il nome della tesi di laurea ma il traguardo raggiunto dalla treiese Agnese Gigli,: laureata in scienze infermieristiche all'università Politecnica delle Marche di Ancona, Facoltà di Medicina e Chirurgia, corso di laurea in infermieristica (sede distaccata di Macerata) con un ottimo 108/110.
Dall'amministrazione comunale di Treia le più vive congratulazioni! Dopo Gloria Astolfi e Vittorio Farabollini abbiamo la nostra terza laureata in modalità telematica! A lei complimenti dei genitori, dei fratelli Giacomo e Filippo e degli amici!
Laurearsi ai tempi dell’emergenza del Coronvirus. Potrebbe essere il titolo di una tesi di laurea e invece è la realtà che tanti studenti universitari stanno vivendo, soprattutto imìn questo periodo dove di solito si festeggiano i nuovi dottori.
Un momento sicuramente carico di gioia e aspettative per tutti i laureandi ed è stato così anche per Valeria Salvucci che questa mattina ha conseguito la laurea in infermeristica, presso la Facoltà Medicina e Chirurgia all'Università Poitecnica delle Marche, direttamente dal salone di casa ,discutendo la sua tesi dal titolo "Processo educativo nei setting chirurgici: analisi degli outcome" con valutazione di 110/110.
I genitori si congratulano con Valeria per il traguardo raggiunto “da remoto” in questa straordinaria sessione digitale.
Ha avuto buon esito l’iniziativa benefica lanciata durante il periodo di Pasqua dalla commerciante pollentina Manuela Brugnoni proprietaria del negozio Mew Manuela Eventi & Wedding . La commerciante aveva promesso ai suoi clienti che per ognuno di loro che avesse acquistato uova pasquali, bouquet di cioccolatini ed ogni altro articolo avrebbe devoluto parte dell’incasso per l’acquisto di mascherine da mettere a disposizione della casa di riposo di Pollenza.
Puntualmente sabato mattina è avvenuta la consegna di 100 mascherine prodotte dall’azienda GI & GI International di Morrovalle nelle mani del Sindaco di Pollenza Mauro Romoli che ha elogiato la commerciante per la sensibilità dimostrata in un periodo di sicuro non facile per il commercio in generale ed ha auspicato che tale gesto funga da esempio per tanti altri che vorranno emularla. Al momento della consegna erano presenti anche l’assessore ai servizi sociali Antonella Menichelli e Francesco Prioglio direttore dell’APSP Ircr Macerata che gestisce la casa di riposo di Pollenza. Altre donazioni nei giorni scorsi erano avvenute a cura di singoli cittadini che l’Amministrazione Comunale ha intenzione di ringraziare pubblicamente una volta terminata l’emergenza
"Vorrei uscire sul terrazzo e fare un applauso ai bambini. Vorrei che lo facessero tutti, chi ha figli e chi non ha figli. Perché noi abbiamo spiegazioni, cerchiamo informazioni, viviamo appesi ai bollettini della Protezione civile, cerchiamo di fare previsioni. Loro no”. È felice Daniela Zepponi che le sue parole abbiano raggiunto un enorme pubblico, perché con quelle parole può essere vicina ai bambini e alle loro famiglie. Infatti è diventato immediatamente virale il post della blogger marchigiana (di Appignano, conosciuta in rete come “C’era una mamma”), post emozionante che in due giorni è stato visto quasi da un milione di persone con oltre centomila interazioni.
Le sue parole che, al tempo del COVID 19, chiedono un applauso a tutti i bambini, sono parole di fiducia e di incoraggiamento per noi tutti. Il post, scritto di getto pensando ai suoi bimbi Tommaso e Matilde ma anche a tutti i piccoli meno fortunati, è un post che ha scatenato centinaia e centinaia di commenti commossi, di mamme e di papà, ma anche di nonni e di zii che sperano di riabbracciare presto i nipoti. Marchigiana, digital strategist, blogger, mamma di Tommaso e Matilde, Daniela ha un tono che unisce intensità e dolcezza e proprio per questo entra nelle case degli italiani con tanta facilità. Dice ancora Daniela: “Tutti assistono ai nostri sbalzi d'umore, alle nostre ansie, alle nostre paure nascoste dietro un sorriso che cerchiamo di rendere meno triste. Non chiedono nulla e alla fine della giornata il loro sorriso c'è sempre. Meriterebbero ore di applausi, questi figli. Ma magari non serve nemmeno quello. Invece di battere le mani, spalanchiamo le braccia e stringiamoli forte.
Cittadini e Comune insieme anche ai tempi del Coronavirus. La risposta dell’Amministrazione a una richiesta girata sui social non si è certo fatta attendere neanche stavolta. Dopo che, approfittando di questi giorni di chiusura totale, qualcuno ha pensato bene di sistemare un’area adibita a verde pubblico tra le Sae del villaggio terremotati Campagnano, nel rione San Michele, il sindaco ha autorizzato la messa a dimora di nuove piante per rendere ancora più bello e fruibile lo spazio.
Nei prossimi giorni dall’ufficio Manutenzioni saranno sistemati alcuni alberelli in attesa che chi vive nelle strutture abitative emergenziali possa tornare ad uscire e a relazionarsi.
Corona d’Alloro venerdì 17 aprile 2020 alle ore 10,30, durante la seduta telematica, come previsto dalle disposizioni Covid-19, la Dottoressa Ilenia Arbusti, di Avenale di Cingoli, è stata più forte del terremoto 2016 e del CoronaVirus che tutt’ora ci affligge; ha raggiunto il traguardo della Laurea in Lingue, culture e traduzione letteraria,all’Università di Macerata On-line dal suo salotto, discutendo la Tesi: "Lingua e Truduzione Tedesca".
E’ tornata nel suo salotto con il massimo dei voti: 110 e Lode. Meritato ed eccezionale il risultato, conseguito in un’atmosfera sicuramente nuova ed unica fino ad ora, ottenuta on-line e in un momento sicuramente non sereno dovuto alla Pandemia in corso (meritevole oltremodo la Laurea Biennale ottenuta nel 2016, conseguita sempre con il massimo dei voti, in una situazione di disagio e tensioni, per il terribile terremoto di quel periodo).
Gli auguri più speciali e sentiti da papà Corrado, mamma Serenella, dal fratello Marco, dal fidanzato Mattia, dalle nipotine Aurora e Agnese.
Appena finito tutto, ci ha dichiarato Ilenia, farò una grande festa con amici e parenti.
L'amministrazione Comunale di Appignano, la Fondazione Falconi e i famigliari, sono lieti di festeggiare il 101° compleanno di Fogale Bigi Bigi, uno degli appignanesi più longevi, al momento ospite della casa di riposo comunale.
"Cogliamo l'occasione per ringraziare tutto il personale della casa di riposo per le attenzioni e le cure rivolte ai nostri anziani, in particolar modo nel difficile periodo che stiamo vivendo durante il quale i famigliari non possono accedere alla struttura" sottolinea il sindaco di Appignano Mariano Calamita.
Corona d’Alloro questa mattina mercoledì 15 aprile 2020 alle 09,45 durante la seduta telematica.
Come previsto dalle disposizioni legate all’emergenza Covid-19 il dottore Andrea D’Ascanio di Grottaccia di Cingoli ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso l’Università di Camerino online, in collegamento dal soggiorno di casa, materia della Tesi Diritto Ecclesiastico, dal titolo: "Simboli Religiosi Indossati con terzi in contesto regolamentato: ambito lavorativo e ambito giudiziario"
E’ tornato in salone con un bel 109 - per brindare con papà Luciano, mamma Elisabetta e la fidanzata Cinzia collegata da Torino. "Al momento giusto faremo una festa come si deve cpn amici e parenti", ci ha detto Andrea.
Laurea da casa a Macerata per la giovane Francesca Sampaolesi, che oggi si è laureata in traduzione letteraria nel corso magistrale di studi umanistici dell'Università di Macerata. Rigorosamente dal salotto di casa ha discusso la tesi sulla femminilità degli anni 50, epoca in cui è esplosa la Beat generation.
Racconta la ragazza: «E' stata un'esperienza strana rispetto alla laurea triennale, è stata un'esperienza on line, è stato diverso, bello lo stesso, emozionante lo stesso, avevo la stessa ansia degli anni precedenti, i professori sono stati carini e comprensivi allo stesso modo, anzi molto più comprensivi rispetto ad una laurea normale». Accanto a lei tutti i familiari hanno seguito con trepidazione la discussione, in attesa della proclamazione.
Racconta la giovane: «La cosa interessante della mia laurea è stato lo studio della mia tesi, ovvero la femminilità all'interno della camunità beat. Ovvero come le donne della beat generation degli anni Cinquanta, americane, sono riuscite ad entrare all'interno di una cultura maschilista sono riuscite ad affermarsi come donne che come scrittrici, come artiste, nelle loro carriere professionali». Un tema tutto al femminile quello scelto dalla giovane maceratese, che ha concluso in bellezza un brillante percorso di studi, festeggiando da casa con i familiari, che le hanno donato fiori e l'immancabile corona di alloro. Il brindisi e la festa con amici e parenti è solo rinviato a dopo l'emergenza.
Chiusi per inagibilità, aperti per vocazione. È questo lo slogan creato dai musei di Camerino dopo il sisma del 2016, che ne aveva reso non fruibili le strutture. Uno slogan che, ora, può purtroppo accomunare tutti i musei italiani, a causa delle misure restrittive che ne hanno determinato la chiusura per agevolare il contenimento del contagio da Covid19. Ecco, dunque, che molte realtà più o meno vicine hanno fatto riferimento proprio a Camerino per capire come si può “essere aperti pur stando chiusi”. Un’esperienza, quella dei Musei di Camerino, maturata con il sisma e che, ora, è esempio per molti. “Un'esperienza che porta a una visione territoriale – spiega l’assessore alla cultura, Giovanna Sartori - è importante fare rete. Se c'è una cosa di cui sono ancora più convinta, anche dopo la grande emergenza che stiamo vivendo, è che la cultura e il turismo possano e debbano essere un punto di ripartenza fondamentale”.
“Sono diverse le iniziative e le idee progettuali portate avanti in questi anni - dice la dottoressa Barbara Mastrocola, curatrice delle collezioni civiche e direttrice del museo arcidiocesano - e che hanno permesso di dimostrare quanto sia possibile “non fermarsi”, poiché il museo non è solo un susseguirsi di sale espositive, un posto in cui conservare e mettere in bella mostra tele e sculture. È possibile - continua - perché non è solo un contenitore di opere d’arte, ma è esso stesso un contenuto d’arte e soprattutto di storie. È un luogo vero, dotato di una propria identità. Perché i musei non solo custodiscono capolavori, ma ci raccontano esperienze e, spesso, sempre più spesso, sono essi stessi parte della storia”. La storia che i musei di Camerino raccontano anche quest’anno, dopo il progetto “Dalla polvere alla luce”, è stata premiata dalla Regione Marche, che ha approvato e finanziato ben tre progetti. Il primo, la bellezza ritrovata, in occasione del ritorno del ritratto di Giulia da Varano, l'altro di carattere espositivo, con una mostra che si svolgerà in autunno (Coronavirus permettendo) e che, senza svelare troppo, muoverà proprio dal prezioso ritorno del ritratto di Giulia da Varano, e l’altro di natura gestionale e organizzativa. Si tratta, infatti, di un progetto di aggregazione tra le strutture museali cittadine, Pinacoteca e Museo Civici, Museo Arcidiocesano “G. Boccanera” e Sistema museale d’Ateneo che, nello specifico, è finalizzato a incrementare e migliorare la soglia di efficienza finanziario-gestionale delle strutture e l’ottimizzazione nell’erogazione dei servizi della rete dei musei, attraverso una serie di iniziative mirate che vanno dal marketing alla didattica, passando, ovviamente, per l’individuazione di orari e aperture che garantiscano una sempre migliore fruibilità.
“I musei cittadini – prosegue l’assessore Giovanna Sartori - sono riusciti a stare in piedi, ma, ora, cominciano a camminare in maniera più spedita grazie anche a una gestione in sinergia tra Comune, Arcidiocesi e Ateneo".
Proprio da questa sinergia, inoltre, si sviluppa l’ambizioso, ma già avviato, progetto di procedere contemporaneamente alla ricostruzione del Rettorato, del Duomo e del Palazzo Arcivescovile. “Quest’ultimo – ha ribadito l’arcivescovo di Camerino, Francesco Massara - è già in fase progettuale e, quindi, da deposito delle opere dei due musei cittadini civico e diocesano, potrà essere futura sede museale. È chiaro, infatti, che nessuno dei tesori di Camerino o che hanno trovato custodia a Camerino dopo il sisma, almeno per quanto riguarda quelli arcidiocesani, sarà mai trasferito in luogo diverso. L’arte è identità e l’identità non prescinde dalle radici. Radici che, però, possono essere messe ulteriormente in rete. E’ opportuno lavorare, quindi, verso quello che è a tutti gli effetti un mio sogno e una opportunità per l’intera area del cratere, ossia mettere a sistema una rete museale che comprenda tutte le strutture espositive di Camerino, San Severino Marche, Castelraimondo con il Castello di Lanciano e Matelica con il Museo Piersanti, in modo da far ammirare ad un pubblico sempre più vasto i tesori che custodiamo da secoli su queste terre”. Una precisazione, questa, che mette definitivamente fine alle paure, infondate, di quanti hanno accolto la bella e importante notizia della realizzazione del nuovo Museo di San Severino Marche (dove saranno custodite le opere di San Severino e delle strutture arcidiocesane del territorio settempedano) come una minaccia per le opere d’arte di Camerino e del suo territorio.
A Macerata l’emergenza epidemiologica da Covid-19 non ha fermato la tradizionale processione del Venerdì Santo.
Il cammino di fede è partito dal Monumento ai Caduti di piazza della Vittoria ed è continuato per il classico percorso della Via Crucis Giubilare del Centro Storico fino a raggiungere la chiesa della Madonna della Misericordia alla quale ci si è affidati chiedendo la Sua intercessione per affrontare la lotta contro l’epidemia che tante vittime miete.
Gli unici partecipanti alla Processione erano il Vescovo Nazzareno Marconi e il Sindaco di Macerata Romano Carancini che per l’occasione, sono stati "scortati" lungo tutto il tragitto da due auto e due moto della Polizia Locale con in testa il Comandate Danilo Doria.
Oltre a loro presenti anche fotografi e cameraman delle testate e televisioni locali, che hanno immortalato il singolare momento.