Curiosità

Tolentino - Dopo la cassa integrazione, si reinventa su Instagram: la storia di Pierluigi

Tolentino - Dopo la cassa integrazione, si reinventa su Instagram: la storia di Pierluigi

"Questo difficile momento ha messo a dura prova soprattutto il settore della ristorazione, ma non mi sono demoralizzato, anzi, ogni mente originale trova le giuste corde proprio nei momenti più difficili così da accendere le proprie passioni e nel mio caso, l’estro nella cucina". A raccontare la sua storia è il tolentinate Pierluigi Uriani, 27 anni e cuoco di professione. Pierluigi è cultore di un bagaglio culinario che unisce, per nascita, i colori della Campania e l’essenza delle Marche: "Ho avuto la fortuna e la voglia già nella mia giovane età di fare moltissime esperienze in cucina dalla Spagna alle vette più alte del Trentino - dice -. Dai primi di marzo a causa della crisi socio-sanitaria, la struttura in cui lavoravo è stata costretta a chiudere e, di conseguenza, a mettere in cassa integrazione i propri dipendenti, me compreso". "Data la situazione, dopo un primo momento di smarrimento e confusione mentale, ho deciso di non piangermi addosso. Ho iniziato a studiare un settore della cucina che sempre mi ha affascinato ma che per motivi lavorativi non ho mai potuto approfondire: i lievitati ed in particolare, il pane e la pizza - aggiunge Pierluigi -. Entrato in questo magnifico mondo che racconta di mani sporche di farina, lievito madre e inconfondibili profumi, ho sentito la necessità di condividere la mia sempre crescente passione attraverso il social". Nasce così il profilo Instagram “Boutique_de_le_Pierre”. "Ho iniziato a postare, con continuità e caparbietà, foto e video delle mie creazioni con le relative spiegazioni dei procedimenti, riscontrando un sorprendente successo - spiega Pierluigi -. In particolar modo, un video “reels”, dove preparo un impasto per una pizza in teglia ad alta idratazione, ha raggiunto circa 840.000 visualizzazioni!" "Nelle mie creazioni credo che ci sia sempre un po’ di magia e so che, aldilà della passione, nasce direttamente dall’ambiente familiare e dalla qualità dei prodotti della mia terra, le mie amate Marche, prodotti con cui sono cresciuto e con cui ho ormai grande familiarità. Lo scorso marzo ognuno di noi ha dovuto fare i conti con le chiusure e la cassa integrazione, ma resto fiducioso, noi cuochi - auspica Pierluigi - torneremo a deliziarvi e voi, cari clienti, a illuminarci la sala".   

17/04/2021 16:24
Pollenza, Cgm taglia il traguardo dei 35 anni di attività: "Un piccolo miracolo italiano"

Pollenza, Cgm taglia il traguardo dei 35 anni di attività: "Un piccolo miracolo italiano"

Grazie all'intuizione di Peppe Giustozzi, che ha creduto in due giovani "squattrinati" che lavoravano come camerieri nel suo ristorante, e alla determinazione, alla voglia, allo spirito di sacrificio e, perché no, grazie anche alle capacità di Peppino Marinangeli e di Tonino Crocetti, la Cgm festeggia il traguardo dei 35 anni di attività.  L'azienda con sede a Pollenza, che produce surgelati di qualità sia da friggere che da cuocere in forno, oggi conta 23 dipendenti, un fatturato importante e una prospettiva di un ampliamento e allargamento dell'attività, "che solo qualche anno fa sarebbe stato considerato una pazzia" dicono i titolari, aggiungendo come quello della Cgm "si potrebbe chiamare, crediamo senza timori di smentita, un altro piccolo miracolo italiano". "Un grande e sincero grazie va a tutti coloro che ci hanno aiutato e permesso di arrivare fino a qui - sottolineano -: innanzi tutto grazie alle nostre mogli ed alle nostre famiglie che ci hanno supportato e...sopportato. Grazie  a tutti i nostri dipendenti e collaboratori che hanno lavorato, spesso duramente insieme a noi. Grazie a tutti i nostri agenti che hanno creduto in noi, in Cgm, e soprattutto nella qualità dei nostri prodotti. Grazie  ai nostri fornitori, sempre puntuali, seri e costanti". "Ed infine, ultimi ma non ultimi, grazie ai nostri clienti, che per la stragrande maggioranza di loro, sono nostri fedelissimi da tanti anni. Senza di tutti voi e loro, tutto ciò non sarebbe stato possibile, e con la speranza di tornare quanto prima alla normalità, auspichiamo di festeggiare ancora tutti insieme altri importanti traguardi" concludono i titolari. 

17/04/2021 11:12
Civitanova-Croazia in kayak: la traversata di Alessandro Gattafoni per curare la Fibrosi Cistica

Civitanova-Croazia in kayak: la traversata di Alessandro Gattafoni per curare la Fibrosi Cistica

La storia di chi lotta per ogni respiro. La storia di chi nelle sfide riesce a sentirsi vivo. Alessandro Gattafoni è un ragazzo trentaquattrenne di Civitanova che convive dalla nascita con la Fibrosi Cistica. Si tratta di una malattia davvero poco nota eppure è la forma genetica-degenerativa più diffusa. Ogni anno in Italia 1 bambino su 2.500 è affetto dalla malattia. Solo il 20% supera i 36 anni nonostante vi siano stati recenti progressi terapeutici ed assistenziali. ll gene CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane Regulator) nei malati risulta alterato e determina la produzione di muco eccessivamente denso. Questo muco chiude i bronchi portando a infezioni respiratorie ripetute, ostruisce il pancreas e impedisce che gli enzimi pancreatici raggiungano l’intestino, bloccando l'assimilazione e la digestione dei cibi. Oggi tutti noi facciamo i conti con la medicalizzazione delle nostre vite e gli ultimi due anni hanno provato duramente tutto il tessuto sociale. Coinvolti più o meno direttamente, risentiamo del contatto costante con la sofferenza, viviamo con angoscia le difficoltà continue e le varie limintazioni sociali, anche se consapevoli della loro necessità. Eppure continuiamo a dimenticare che molte persone combattono da sempre una battaglia quotidiana e silenziosa di cui non si sa abbastanza. È il caso di Alessandro che combatte per avere una vita serena anche con uno stile di vita molto propositivo: “Lavoro come tecnico di impianti fotovoltaici, sono appena diventato papà e pratico sport da sempre. Giocavo a calcio (anche se lo sconsigliavano per le possibili complicazioni di salute) poi ho fatto pugilato e molte gare di resistenza fisica e da qualche anno vado in canoa - sin dalle prime parole è chiara e forte la sua determinazione – già da ragazzino sognavo di arrivare in Croazia via mare ma non ci ho mai pensato sul serio, poi a febbraio di quest’anno un altro ricovero. Ne sono uscito ancora ma a 34 anni comincio a subire seriamente i problemi della malattia e mi son detto è arrivato il momento, ora o mai più. La motivazione definitiva è arrivata quando ha capito di poter portare un messaggio:” ho sempre affrontato la malattia a testa alta, l’idea di vivere sotto una campana di vetro non è mai stata una soluzione, per questo lo sport quando mi veniva sconsigliato, per questo le gare quando mi veniva richiesta cautela, ma non tutti i malati di Fibrosi hanno questa fortuna. Solo recentemente l’attività sportiva è entrata a far parte del protocollo di cura ma finalmente è arrivata la novità che può cambiare la vita delle persone: è stato approvato l’utilizzo del Trikafta, un farmaco potenziatore di vitamina che elimina il difetto genetico all’origine di tutto. È un’arma potentissima, molti potrebbero curarsi. Così ho deciso di lottare ancora, di pagaiare perché tra la possibilità di guarigione e la guarigione effettiva non permanga ancora un mare invalicabile”. Ma il farmaco sembra avere un costo proibitivo. Sfiora i 300.000 dollari annui per paziente: “Per questo attraverserò l’Adriatico in Kayak. Voglio che questa vicenda sia conosciuta, vorrei che il farmaco diventasse accessibile a tutti. Non dovremmo ridurre la qualità della vita di molte persone ad una questione economica”. “Sarà una grande sfida e avrò bisogno di molti consigli – riconosce Alessandro – infatti parlo ancora spesso di tentativo perché non ho la più pallida idea di come poter fare ma ho appena ricevuto una bellissima notizia: Antonio Rossi e Daniele Scarpa (canoisti vincitori della finale olimpica K2 1000 di Altanta 1996 nella gara indimenticabile anche per la telecronaca di Galeazzi) mi aiuteranno a preparare la traversata. Mi stanno già dando consigli per migliorare la tecnica e potrebbero essere i miei illustri accompagnatori, supportandomi anche i giorni della traversata. Poter condividere con loro questa sfida è un’emozione indescrivibile, sono dei campioni eccezionali”. La LIFC (Lega Italiana Fibrosi Cistica) e la LIFC Marche sono già entusiasticamente al fianco di Alessandro come molte altre rappresentanze territoriali. Anche il Sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, si è dimostrato attento ed interessato a supportare la sfida. Alessandro ha anche un altro buon motivo per mettersi in gioco ancora una volta: “Dopo aver abbandonato lo sport sono stato molto male e l’unica cosa bella di quel periodo è stata la nascita di mio figlio, vorrei dargli un esempio, vorrei raccontargli questa storia per dire che nella vita i problemi vanno affrontati con coraggio e che è giusto battersi con tutte le proprie energie e possibilità per ciò che ci sta a cuore – e prosegue scherzando – agli inizi pensavo ad una partenza in stile armata Brancaleone con una canoa giocattolo e pochissime possibilità di arrivare in Croazia ma ora la vicenda sta interessando molti e ne sono davvero felice, sarebbe stupendo sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia e sulle nuove possibilità di cura”. A fine giugno o inizio luglio il Kayak di Alessandro staccherà la costa Civitanovese: “mi sto allenando, dovrò programmare giorno, notte, cibo, riposo e prepararmi a tutte le eventualità”. Non resta che tifare per Alessandro Gattafoni e seguire la preparazione con l’hashtag #roadtocroazia, da costa a costa con lui perché la “malattia invisibile” smetta di essere tale per chi può davvero aiutare a curarla. La sfida con il mare È solo un mezzo Per arrivare ad una destinazione Un obiettivo  Sconfiggere ed abbattere Tutte le barriere Della nostra vita [Sandra Truccolo - Campionessa paralimpica e moglie del canoista Daniele Scarpa]  

15/04/2021 13:06
Montecosaro, l'hair stylist Roberto Acquaroli ha 'messo le mani' sugli attori dell'ultimo film dei Manetti Bross

Montecosaro, l'hair stylist Roberto Acquaroli ha 'messo le mani' sugli attori dell'ultimo film dei Manetti Bross

Roberto Acquaroli, parrucchiere e tricologo, continua a mettere le sue mani sui capelli di attori, artisti e personaggi del mondo dello spettacolo, cinema, teatro e lirica. Anche in questo periodo dove tutto sembra sospeso dal Covid, la sua fama di acconciatore lo porta in giro per set cinematografici. L’ultimo lavoro, terminato da poco, lo ha condotto dietro le quinte del nuovo lavoro dei Mannetti Bross “Io e Spotty”, la nuova produzione Mompracem, con la regia di Cosimo Gomez. Il film è stato girato in un mega attico di Bologna con un cast molto selezionato. "Ho dovuto lavorare da solo a causa della pandemia - ci racconta Roberto Acquaroli -. Sul set poteva starci solo chi lavorava. Quando si è girato in notturna, sono arrivati i controlli per assembramento e coprifuoco, ma era tutto in regola e c’erano tutti i permessi". L’Hair Stylist e formatore coiffeur marchigiano ha curato l’acconciatura della mitica Paola Minaccioni. "Lungi da essere banale, questa ragazza romanesca emana una semplicità dietro la quale si nasconde una qualità comica palpabile – continua Acquaroli -. Volto televisivo, ancor prima che cinematografico è nota al grande pubblico per la sua comicità.  Ho avuto il piacere di pettinare l’attrice Michela De Rossi, già apprezzata interprete in The Many Saints of Newark (2020), La terra dell’abbastanza (2018) e I topi (2018) e il giovane Filippo Scotti, che ha al suo attivo tanto teatro, cortometraggi, film e televisione".  Durante il Festival del Cinema di Venezia è stato in laguna per stringere nuove collaborazioni nel mondo dello spettacolo. L’hair stylist che vuole essere al passo con i tempi non si occupa solo di passerelle e servizi fotografici. La figura del parrucchiere è molto importante anche nelle produzioni cinematografiche e teatrali. Acquaroli, che ha iniziato da piccolo in un salone di Trodica di Morrovalle da tempo è responsabile del trucco di molti eventi nazionali e internazionali di lirica, di produzioni cinematografiche e spettacoli in generale. Inoltre ha curato l’apertura di prestigiosi saloni di bellezza all’estero. "Fare l’hairstylist per cinema e teatro richiede una grande conoscenza storica e costumistica - spiega Roberto Acquaroli - Inoltre, alla propria abilità, va unita una grande empatia per poter rendere reale ciò che registi e costumisti immaginano. Ciò non significa tradurlo necessariamente con un’acconciatura storica, quanto piuttosto trasmettere attraverso l’immagine del capello una specifica sensazione allo spettatore, significa entrare in un mondo parallelo a quello della moda, dove non conta la tendenza, bensì ricostruire la realtà del quotidiano. È necessario fare ricerca per ricostruire uno storico: sia nel cinema sia nel teatro è utile studiare l’opera e imparare a caratterizzare i vari personaggi anche attraverso i capelli".   

15/04/2021 09:45
Da 2 anni gira l'italia contro la sclerosi tuberosa: Elio Brusamento fa tappa a Montecosaro

Da 2 anni gira l'italia contro la sclerosi tuberosa: Elio Brusamento fa tappa a Montecosaro

Elio Brusamento, il camminatore solitario che gira l'Italia a piedi e in totale percorrerà 13mila chilometri, lascia l'Abruzzo e arriva nelle Marche.  Questo personaggio unico, un alpino padovano 69enne, sta tornando a piedi a Udine, dopo essere partito il 25 aprile del 2019, dalla zona di confine di Trieste. Ad accompagnarlo uno zaino rosso in spalla, da 25 chili, che - in caso nessuno dovesse generosamente ospitarlo per la notte - costituisce il suo riparo per la notte. Nel percorso marchigiano toccherà Monteprandone, Montefiore dell'Aso, Fermo, Montecosaro, Loreto e Ancona.  Elio arriva dalla Sicilia, quindi ha percorso la Calabria ionica, la Basilicata, poi la Puglia, mettendosi alle spalle più di 7000 chilometri. Dopo la partenza aveva lasciato il nord d'Italia, scendendo per il litorale tirrenico. Una puntata in Sardegna e poi ancora più a sud fino a raggiungere, procedendo la costa occidentale, il Mezzogiorno. Brusamento è anche diventato testimonial volontario dell'Associamone Sclerosi Tuberosa (Ast). E' stato accolto generosamente da parrocchie, conventi, sindaci, associazioni di pubblica assistenza e senza dubbio da club di alpini che sono presenti ovunque. "Una grande esperienza - dice il podista veneto - sono certo che crescerà la mia accoglienza anche nelle Marche. Le gambe reggono e ringrazio tutti coloro che mi aiutano”.  

14/04/2021 16:40
Visita a sorpresa di Malika Ayane a San Ginesio: il sindaco fa da Cicerone

Visita a sorpresa di Malika Ayane a San Ginesio: il sindaco fa da Cicerone

Graditissima sorpresa questa mattina a San Ginesio. Malika Ayane, la cantautrice recentemente protagonista all'ultimo Festival di Sanremo con la canzone "Ti piaci così", ha visitato il borgo accompagnata dal Sindaco Giuliano Ciabocco e dall'assessore Giordano Saltari.  Malika è stata ospite - intorno all'orario di pranzo - del Centro "Wabisabiculture" gestito da Serenella Giorgetti e Ricky e reso celebre dalla partecipazione all programma "Quattro Hotel" condotto dallo chef Bruno Barbieri.  Primo cittadino e assessore ginesini, al termine del giro turistisco del paese, hanno dato nuovamente appuntamento alla cantante per il prossimo mese di agosto, quando si spera di averla come ospite alla "Festa della Pace".   

11/04/2021 16:45
Dante Ferretti non dimentica le origini: il primo Festival sulla scenografia sarà a Macerata

Dante Ferretti non dimentica le origini: il primo Festival sulla scenografia sarà a Macerata

Dante Ferretti firma la direzione artistica di Scenaria il primo Festival internazionale dedicato alla scenografia che nasce a Macerata, sua terra natale. Un viaggio dedicato alla creazione degli spazi diretto dal più grande Maestro italiano nell’Olimpo dalla scenografia mondiale con tre Premi Oscar vinti per la scenografiadi The Aviator di Martin Scorsese (2005) Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street di Tim Burton (2008) Hugo Cabret, regia di Martin Scorsese (2012).  “La scenografia è arte abitata, è la rappresentazione di un mondo – ha dichiarato Dante Ferretti – mi fa piacere aver ispirato e partecipare al progetto Scenaria, il primo Festival che si occupa di scenografia nei vari settori. Sono felice inoltre che prenda il via proprio dalla mia città natale, Macerata. Spero che la scenografia possa essere il mezzo per una rinnovata stagione delle arti."  Un Festival che si propone di far conoscere l’arte magica della scenografia in tutte le sue forme artistiche, da quelle storiche artigianali a quelle tecniche, fino ad arrivare alle ultime innovazioni tecnologiche e spettacolari dei grandi allestimenti cinematografici, teatrali e televisivi. Scenaria nel 2022 assegnerà un premio per la migliore scenografia nei settori cinema, teatro e televisione e un riconoscimento dedicato ai giovani studenti. “È con un profondo senso di orgoglio che il Comune di Macerata ha accolto Scenaria - ha affermato il Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli – un grande progetto che coinvolge il territorio nel nome dell'arte della scenografia. Macerata saprà essere punto di riferimento per questa nobile arte, le cui radici sono ben piantate, oggi come ieri, nella storia della nostra città.” Negli anni la scenografia ha ricoperto sempre di più un ruolo sostanziale in tutto il mondo artistico, dal teatro all’opera, dal cinema alla televisione, nata da un’idea dall’artista Mauro Mazziero, Scenaria si pone l’obiettivo di mettere a confronto i grandi scenografi e promuovere i giovani talenti. “Scenaria è il racconto dello spazio che si fa arte, il luogo che da sfondo diviene elemento importante nella vita dell’uomo - ha spiegato Mauro Mazziero, Presidente di Scenaria - Lo spazio e i suoi autori diventano così protagonisti di storie e processi creativi che acquistano un valore autonomo rispetto ai contenuti di film e spettacoli.” Scenaria apre la sua attività con la presentazione del corto documentario "Marche una terra di scenografi", visibile sul sito www.scenariafestival.it, un viaggio ispirato da Dante Ferretti e dedicato ai grandi protagonisti della scenografia di ieri e di oggi della terra cento teatri, diretto dal regista Tommaso Malaisi, a cura di Cristina Tilio, accompagnato dalla voce di Luca Violini, realizzato con la consulenz  dell’Assessore alla Cultura del Comune di Macerata Katiuscia Cassetta, David Miliozzi, Federico Lelli Ferretti e Renata Lelli Ferretti. Una Regione che ha dato i natali a tanti scenografi ch e dal 1600 ad oggi hanno fatto la storia del teatro, del cinema e della televisione italiana, tragli ultimi più noti ricordiamo Carlo Cesarini da Senigallia, autore delle più famose scenografie televisive degli anni 50 come Studio Uno o Canzonissima, Mario Garbuglia, vincitore di numerosi David di Donatello e Nastri d'Argento per le scenografie di grandi film tra cui Il Gattopardo, Rocco e i suoi Fratelli, La grande Guerra, e Ferdinando Scarfiotti, premio Oscar nel 1988 per la scenografia de L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci. Alla scoperta di questa antica arte i racconti e le visioni dei personaggi che lavorano oggi nel mondo del teatro, del cinema e della scenografia moderna, legati dall’amore per la regione Marche, dove sono nati o dove hanno lavorato con grande successo e scelto di vivere tra cui Giancarlo Basili, Franco Malgrande, Raffaele Curi, Giancarlo Colis, Henning Brockhaus, Benito Leonori, Pierfrancesco Giannangeli, Anton Giulio Mancino, Enrico Pulsoni e Emanuele Scorcelletti.  ra.  

08/04/2021 19:00
L'arte di reinventarsi: intervista a Lizzie, eclettica Art Director

L'arte di reinventarsi: intervista a Lizzie, eclettica Art Director

“Art Director” o in alternativa “Decor Designer”, traslitterabile come “artista dalle numerose competenze in grado di coordinare più figure in più campi d’azione”: così si presenta Elisa, in arte Lizzie. In dirittura d’arrivo per la tanto sospirata laurea di specializzazione, porta con sé un bagaglio decennale di esperienze che spaziano dal fashion design alla decorazione artistica. Conosciamola meglio. Parliamo un po’ delle tue creazioni: da dove trai maggiormente ispirazione? Inizialmente la mia ispirazione era il mondo musicale, in particolare quello cosiddetto “underground” in cui sono cresciuta e che mi porterò sempre dietro. In seguito, poco alla volta, è subentrata la mia passione per la moda: credo infatti che quest’ultima sia lo specchio della società, una società in cui tutto diventa moda, persino l’andare controcorrente è considerabile come moda. Perché colui che indossa un abito che verrà fotografato e visto da milioni di persone è definito “modello”? Perchè diventerà un modello che rispecchierà un’intera società. Ora invece sono io la mia ispirazione, prendere me stessa è come prendere uno scheletro di un qualsiasi corpo umano e utilizzarlo come specchio del mondo: in mancanza di stimoli esterni ti trovi da solo con te stesso, e se in precedenza mi rinchiudevo per rappresentare il mondo ora è il contrario, mi apro per essere da stimolo anche per altri, in modo che chiunque si possa rispecchiare. Come stai vivendo questo periodo di chiusura forzata? È molto difficile, impossibile negarlo; soprattutto per chi come me fonda il proprio lavoro sulla praticità, che si tratti di decorazione o makeup e acconciature. Tuttavia non impossibile. Parliamo quindi della necessità di reinventare sé stessi e il proprio lavoro cercando di destreggiarsi tra le restrizioni. Per quanto riguarda il mio percorso artistico, da diversi anni ho iniziato ad approfondire le mie competenze grafiche con programmi che permettono di disegnare direttamente al computer, e questo mi ha dato il grande vantaggio di sapermi relazionare con un’interfaccia digitale. Mi sono dovuta reinventare per rendere fruibili le mie creazioni attraverso i social network: se prima si trattava di produzioni materiali, che si trattasse di dipinti o stampe, ora che non è possibile esporre “dal vivo” costituiscono una vetrina che permette di raggiungere chiunque, anche individui che normalmente non frequenterebbero mostre o fiere d’arte, con immagini digitali. Certo, non ho abbandonato la produzione a livello pratico, ma ho trovato altri sbocchi: ad esempio alcuni miei lavori sono stati selezionati per essere stampati su articoli di vestiario. Prima e dopo il Covid: che ne pensi della tendenza di dividere la propria storia in due come se fosse un trauma? Effettivamente si tratta di un evento traumatico a tutti gli effetti, ma c’è da specificare che viviamo tutti nel ricordo da sempre, solo che se prima si trattava di chiacchiere da bar e semplici pretesti per commentare eventi passati, ora questa tendenza sta diventando più palese e sentita, come se al momento non stessimo vivendo una vita vera. Lo scopo dell’arte è cercare di scardinare questa idea. È necessario quindi sensibilizzare la popolazione ad una cultura artistica in modo che la possa riconoscere nel proprio quotidiano. L’uomo non è fatto per stare in gabbia, e ciò che ci fa sentire ingabbiati ora non sono le quattro mura di casa, ma il fatto di non avere possibilità di scelta. Per noi giovani questo è ancora più difficile da sopportare: se noi siamo il futuro abbiamo bisogno di voci, e l’arte in tutte le sue forme è la nostra voce.

07/04/2021 15:15
Mogliano, alla Casa di Riposo arrivano gli abbracci: inaugurato lo spazio dedicato a famiglie e ospiti

Mogliano, alla Casa di Riposo arrivano gli abbracci: inaugurato lo spazio dedicato a famiglie e ospiti

Questa mattina è stato inaugurato lo 'Spazio dell'Abbraccio' alla Casa di Riposo di Mogliano. "Uno spazio tutto dedicato agli incontri fra gli ospiti e i loro familiari, completamente accessibile ai disabili in carrozzina, un grande divisorio con specchiature vetrate e tamponature in legno, arredato con tavoli e sedie, tutto gentilmente donato dalla proprietà dell’immobile “ la Maestà “ a cui va il più sentito ringraziamento da parte dell’Amministrazione - illustra in una nota il Comune di Mogliano - Lo Spazio dell'Abbraccio è stato allestito al fine di realizzare un luogo in cui gli ospiti della Casa di Riposo potessero tornare ad incontrare i propri familiari in tutta sicurezza. I familiari che intendono usufruire del servizio possono prenotarsi chiamando alla struttura".

05/04/2021 15:36
Macerata, la Pasqua non ferma i vaccini: uova e dolci in dono al personale sanitario

Macerata, la Pasqua non ferma i vaccini: uova e dolci in dono al personale sanitario

Una Pasqua all'insegna della solidarietà per i volontari dell'Associazione Volontaria Onlus Macerata Soccorso, che oggi si sono presentati al centro vaccini di Macerata, in via , con uova pasquali e dolci a destinare, come ringraziamento a tutto il personale sanitario che in questo periodo si sta impegnano alla buona riuscita del servizio vaccini.  Questa mattina, a sorpresa, anche l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ha fatto visita al centro vaccinale di Macerata, esprimendo la propria vicinanza e riconoscenza verso quegli operatori che - con abnegazione e professionalità - stanno portando avanti il loro lavoro anche nel giorno di Pasqua, affinché la vaccinazione viaggi in maniera più spedita possibile. 

04/04/2021 12:36
Camerino, l'incanto della città ducale negli scatti di Camillo Paparelli

Camerino, l'incanto della città ducale negli scatti di Camillo Paparelli

Camerino è una città le cui origini si perdono nella notte dei tempi, in epoche più recenti ci sono tracce in letteratura di accordi stipulati tra Camerino e Roma, ciò testimoniava una grande forza politica di Camerino tale da poter giungere a simili patti con Roma. La città ducale è per lungo tempo stata anche legata ai da Varano che hanno governato per molto in questa città, dominio interrotto da Cesare Borgia, detto il Valentino. In questo momento storico chi visita la città di Camerino, può fare sia del turismo naturalistico, che culturale che gastronomico; per avere informazioni dettagliate di questo si può consultare il seguente sito: cliccate qui Fu poi capoluogo dell’antica marca di Camerino, ed entrò infine a far parte dei possedimenti della Chiesa. Nel mio tour fotografico sono partito da San Venanzio, mi sono inerpicato per le vie fino a piazza del Duomo ove a tenermi compagnia c’era la statua di Sisto V. Da lì mi sono spinto verso via Camillo Lilli, ove la strada è interrotta. Recatomi poi in Santa Maria in Via ho trovato l'atmosfera di una città ferita a causa della zona rossa conseguente al sisma 2016. I numerosi danni provocati dalle scosse si possono vedere, peraltro, in tutta la città. Mi sono poi spostato alla rocca del Borgia dove ho trovato panorami di profonda e maestosa bellezza.  

04/04/2021 10:20
Montefano, sorpresa per gli anziani della casa di riposo: un abbraccio dentro l'uovo di Pasqua

Montefano, sorpresa per gli anziani della casa di riposo: un abbraccio dentro l'uovo di Pasqua

Questa mattina alle ore 10, il Sindaco di Montefano, Angela Barbieri, ha inaugurato Lo Spazio dell'Abbraccio alla Casa di Riposo "A. Cristallini" di Montefano.  Alla presenza della Giunta, del Comandante della locale Stazione dei Carabinieri, di Don Ignazio e di Francesco Prioglio, Direttore Generale IRCR Macerata - nel rispetto di tutte le normative antiCovid - è stato tagliato il nastro ed è stata impartita la Santa Benedizione al locale. Uno spazio tutto dedicato agli incontri fra gli ospiti e i loro familiari: oltre 13 metri quadri di superficie, completamente accessibile ai disabili in carrozzina, un grande divisorio in alluminio con specchiature vetrate e tamponature in legno, arredato con due bei tavoli e due sedie gentilmente donati dalla GiessegiSpA di Appignano. Lo Spazio dell'Abbraccio è stato realizzato anche grazie alla generosità degli Ultras Montefano, presenti all'inaugurazione con un rappresentante insieme al Presidente della S.S.D. Montefano Calcio: alcuni mesi fa i tifosi hanno indetto una raccolta fondi - alla quale il paese ha risposto con grande generosità – proprio al fine di realizzare un luogo in cui gli ospiti della Casa di Riposo potessero tornare ad incontrare i propri familiari in tutta sicurezza. Sindaco e Vicesindaco hanno poi scoperto la targa commemorativa fra gli applausi dei presenti. “Un giorno felice, oggi. Grazie alla generosità e al lavoro di tanti possiamo finalmente aprire questo spazio, nuovo, bello, pulito e sicuro. Ringrazio tutti, ma proprio tutti, per questa splendida iniziativa, perché abbiamo lavorato insieme. Grazie ai tifosi e alla S.S.D. Montefano Calcio per l’iniziativa, grazie a Francesco Prioglio perché questa Casa di Riposo funziona bene e – voglio sottolinearlo – è sempre stata Covid free, grazie ai dipendenti degli Uffici Comunali che hanno fatto un ottimo lavoro di progettazione tecnica e un grazie speciale agli operai del Comune che hanno profuso davvero un grande impegno per realizzare al meglio questo luogo. Ringrazio anche l’Arma dei Carabinieri che tengono sotto un controllo costante ma discreto il nostro territorio e Don Ignazio, che con la sua presenza ci fa coraggio e ci rincuora sempre” le parole del Sindaco Barbieri. Il ringraziamento del Sindaco all’Infermiera e alla OSS della Casa di Riposo - presenti all’inaugurazione - non è stato verbale ma un vero e proprio abbraccio attraverso la vetrata e i manicotti: pur sempre un lungo abbraccio altrimenti impossibile, davvero molto commosso da entrambe le parti. Già da giovedì sono stati fissati gli appuntamenti con i familiari degli ospiti: tutti potranno incontrare i loro cari già in questi tre giorni di festa.  

03/04/2021 16:08
San Ginesio, il "re della montagna" ha un ospite fisso a tavola: la volpe Pierina (Foto)

San Ginesio, il "re della montagna" ha un ospite fisso a tavola: la volpe Pierina (Foto)

Si dice non arrivi all’uva per poi dirla acerba. Questa volta ci arriva e rimane a far compagnia per tutto il pranzo. La volpe di cui si parla si chiama Pierina e Vittorio Ciliegi è colui che è riuscito a guadagnarsi la sua fiducia. Nella località di San Ginesio, a contatto con il Parco dei Sibillini, c’è una casa tutta colorata circondata da più di 150 pini che ospita un'amicizia molto particolare. L’abitazione è del signor Ciliegi, da molti conosciuto come “Il Re della Montagna” o “Il Re dei Montioli”. Ciliegi vive a Macerata per molti anni. Lavora come vigile del fuoco, imbianchino, volontariato, ciclista professionista, dipendente comunale, attrezzista e restauratore in alcuni centri culturali di Macerata come il Teatro Lauro Rossi e la Biblioteca Comunale. Si dedica anche all’ artigianato. Ma in questi anni di vita frenetica in lui cresce un sogno: “Volevo vivere da solo nella natura incontaminata, tra le montagne. Con l’arrivo della pensione ho preso la palla al balzo”. Compra un terreno dove non arriva nemmeno la strada a 1300 metri di altezza, vicino al Monastero di San Liberato. Inizia a costruire e intanto pianta centinaia di pini tutt’attorno per il rimboschimento: “La zona è splendida, dopo il terremoto solo gli eventi di Risorgi Marche hanno aiutato a farla conoscere alle perosne ma con il Covid è di nuovo buio.” Nel periodo da maggio a ottobre inizia quindi a viverci, prima con la famiglia poi solo: " Le condizioni non erano all’insegna del confort - ironizza Vittorio Ciliegi - il supermercato più vicino si trovava a 10 km e l’acquedotto è tutt’ora lontano. Andavo a fare la legna anche con le bufere di neve, ma era esattamente quello il senso del trasferimento: vivere secondo il ritmo della natura". Il primo dei tanti incontri ravvicinati con gli animali però non è con una volpe. Uscito per cercare funghi, una mattina, Vittorio trova un montone e lo porta a casa con lui. Lo alleva e predispone uno spazio all’aperto perché viva sempre in libertà ma è lo stesso animale ad avvicinarsi sempre di più. Presto i turisti ne sentono parlare e capiscono che c’è solo una regola per avvicinarsi a lui: presentarsi con un biscotto. L'animale gioca con il cane e si avvicina gentilmente a Vittorio, come a volergli dare un bacio: “Aveva imparato a bere dalla canna del rubinetto perché vedeva me farlo. Era diventato parte della famiglia, l’abbiamo chiamato Pippetto. Sin da quando gli davamo il biberon vedevo nei suoi occhi tanto affetto e riconoscenza. Capiva quanto gli volessimo bene, ne son convinto e restituiva l’affetto coi comportamenti. Quando è morto è stato terribile.” A questo punto arrivano le volpi. Le vede girare attorno casa e aspetta con pazienza che siano loro a presentarsi. Dà da mangiare ad una di queste e scopre che si tratta di una mamma volpe. Questa fa nascere i 3 cuccioli in zona e presto imparano a fidarsi anche loro di Vittorio, una in particolare è Pierina: “Ora quando vado in montagna la trovo ad aspettarmi sull’uscio di casa. Nelle lunghe passeggiate tra i boschi giochiamo a rincorrerci per poi rincasare e mangiare insieme. C’è chi ancora non ci crede, per questo ho moltissime foto! - racconta sorridendo Ciliegi – ho perfino fatto tazze e magliette con il musetto di Pierina e sono richiestissime”. “Gli anni più belli della mia vita li ho trascorsi lì, ero libero e in salute, non poter tornare per le limitazioni anti-Covid mi dispiace molto – conclude Ciliegi – spero nei mesi estivi. Piante, fiori, animali e aria buona fanno star bene l’anima. E son convinto che quel che doni alla natura, la natura restituisce". 

03/04/2021 12:49
Civitanova, il Cosmopolitan veste il '10' ma l'assist è di Ciarapica: "al via i lavori per due attese rotonde" (FOTO)

Civitanova, il Cosmopolitan veste il '10' ma l'assist è di Ciarapica: "al via i lavori per due attese rotonde" (FOTO)

“Volevamo realizzare una cosa bella e ce l’abbiamo fatta, ” Il Cosmopolitan Hotel di Civitanova compie 10 anni e Giuseppe Giustozzi, amministratore unico del 'Gruppo Giustozzi Hotels', celebra questo traguardo raccontando la fatica e la dedizione che l'hanno portato a vantare una struttura recettiva tra le migliori del centro Italia. "Nella vita ci vuole un inizio e l’inizio comporta sacrifici poi serve grande costanza e chi la dura la vince. Festeggiamo un progetto pensato 28 anni fa, siamo felici e in salute anche se un pò amareggiati dalla situazione ma speriamo in meglio - dice emozionato Giustozzi - ho organizzato due matrimoni la settimana che sono uscito dall'ospedale per una brutta malattia, lavorare non mi spaventa". "L'idea dell'Hotel nasce nel 1994, l'anno dopo abbiamo comprato il terreno ma solo nel 2009 siamo riusciti a far partire i lavori. Ci siamo subito dati un gran da fare e in appena 18 mesi è nata la struttura - spiega orgogliosamente il proprietario - la crisi economica imperversava e nessuno immaginava che saremmo arrivati fin qui" Il Cosmopolitan Hotel rappresenta un punto di riferimento per il territorio, per tutti coloro che vengono nella costa da ogni parte d'Italia, per lavoro o vacanza. Ospita cerimonie, conferenze e incontri professionali da anni con l'eleganza che gli è valsa ottimi riconoscimenti. "I punti di forza delle struttura - ricorda Giustozzi -  sono la raggiungibilità, l'ampio spazio a disposizione, gli ottimi servizi e un padrone di casa simpatico, che non guasta mai". Fabrizio Ciarapica, Sindaco di Civitanova, intervenuto per le celebrazioni, ha espresso soddisfazione e sostegno: "L'Hotel Cosmopolitan ha portato servizi fondamentali in città, facendola crescere e sopratutto ha offeto lavoro a tante famiglie. Queste eccellenze imprenditoriali vanno premiate". Alla festa si è aggiunto un gradito annuncio. Il Sindaco, nel brindare all'attività, ha colto l'occasione per comunicare importanti lavori di viabilità sul territorio Civitanovese: " Ci tenevo ad essere presente nonostante l'emergenza sanitaria ancora pressante. Riconosco a Giuseppe la caparbietà che l'ha condotto sin qua. Nella vita ha sempre dimostrato volontà di andare avanti. Ci auguriamo tutti di tornare a vivere presto in sicurezza ma intanto la buona notizia è che tra pochi giorni partiranno i lavori per realizzare due rotonde (una al termine della statale 77 e una davanti all'Hotel). Queste miglioreranno la viabilità di Civitanova e l'Hotel sarà così ancor più raggiungibile". (Foto di Lucia Montecchari)

01/04/2021 20:40
Lo scenografo Giancarlo Basili firma 'Light for Future': il centro di Recanati avrà una nuova luce

Lo scenografo Giancarlo Basili firma 'Light for Future': il centro di Recanati avrà una nuova luce

La Giunta recanatese approva il progetto di light design urbano per la partecipazione al bando regionale “Contributi per installazioni artistiche di light design per la valorizzazione dei borghi e dei centri storici” nell’ambito del progetto triennale volto alla valorizzazione  delle realtà storiche urbane attraverso l’ integrazione delle tematiche dell’arte contemporanea che prevede per l’anno 2021, il tema del  ‘light design’. Un bando volto a sostenere la valorizzazione dei borghi e centri storici  destinato ad installazioni artistiche di light design, una nuova forma di creazione artistica che riesce a coniugare soluzioni innovative di illuminazione, dando vita a effetti spettacolari con l'impiego della luce. Light for Future, questo è il nome del progetto approvato dalla Giunta per la partecipazione al bando regionale, firmato dal noto scenografo del cinema italiano d’autore Giancarlo Basili, in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Macerata e con l’eccellenza del territorio in tema di luce, l’azienda de iGuzzini illuminazione, leader nel settore degli apparecchi di illuminazione ad alto contenuto tecnico e tecnologico, da sempre impegnata con la luce nella valorizzazione del patrimonio culturale italiano e mondiale. Il progetto dal costo complessivo di 63.300 euro, finanziabile nella misura dell’80% dalla Regione Marche,  prevede interventi di illuminazione architetturale di luce creativa  nelle area  del centro storico  di Recanati.  

01/04/2021 19:24
Recanati, le luci di iGuzzini illumineranno l'Australian Technology Park di Sydney

Recanati, le luci di iGuzzini illumineranno l'Australian Technology Park di Sydney

Nato nel 1995 come spazio dedicato a start-up nell’ambito hi-tech e a spin-off dell’università per creare un incontro sinergico tra questi mondi, l’Australian Technology Park è oggi di proprietà del gruppo australiano Mirvac nonché sede di diverse aziende tra cui la Commonwealth Bank of Australia. Nel 2015 inizia un importante lavoro di riqualificazione architettonica che ha visto coinvolti gli studi CO AP Architects, Francis-Jones Morehen Thorp, Sissons, Woods Bagot e Davenport Campbell. Un intervento che ha previsto la costruzione di tre nuovi edifici commerciali e una ridefinizione dei percorsi, oltre che una rivitalizzazione degli spazi pubblici che circondano gli edifici fra cui un parco pubblico, un campo da tennis, negozi e un centro benessere. Una vera e propria trasformazione volta a consolidare l’area come distretto tecnologico smart e realmente connesso che possa superare il divario tra le diverse comunità, start-up, scale-up e aziende e che possa sostenere la creazione di nuovi modelli di business e tecnologie rivoluzionarie. Il gruppo Mirvac ritiene, infatti, che l'Australian Technology Park possa consentire all'industria tecnologica di prosperare e crescere, contribuendo così a creare nuovi posti di lavoro. Il progetto illuminotecnico è stato firmato dallo studio Westudioau, che si è occupato dell’Interchange Pavillion situato di fronte alla sede della Commonwealth Bank, e dallo studio IGS che ha curato invece la zona dei camminamenti. Per queste due aree si è scelto di installare soluzioni iGuzzini. In generale, per il progetto di riqualificazione, l’illuminazione artificiale ha avuto un’importanza notevole poiché uno degli obiettivi era quello di rendere lo spazio un luogo attrattivo anche in orario notturno. In particolare, l’illuminazione dell’Interchange Pavillion è stata progettata creando quattro effetti luminosi - The Switches (gli scambi), The Drama Spots (gli spot drammatici), The Inner Shell (la conchiglia interna) e The Outer Shell (La conchiglia esterna) - ciascuno dei quali si inserisce all’interno della regia luminosa complessiva. Come elemento caratterizzante del padiglione si è ricorsi a linee scure che ricordano i binari di un treno: a terra, nei punti in cui esse si intersecano come scambi ferroviari, sono installati apparecchi a incasso Light Up Orbit per creare l'effetto The Switches. Mentre, per The Drama Spots sono stati installati sulla sommità interna del padiglione un gruppo di proiettori iPro al fine di creare cerchi di luce sul pavimento sottostante. Le linee scure della pavimentazione continuano lungo le costolature interne del padiglione dove sono installati i proiettori iPro che forniscono un delicato effetto wall washer a evidenziare la curvatura e la texture del caldo rivestimento in legno, dando vita all’effetto luminoso The Inner Shell. Giocando sui contrasti, l'illuminazione della parte esterna del padiglione è stata realizzata con temperatura colore più fredda; l’intensità della luce diminuisce, inoltre, man mano che si raggiunge la sommità. Una serie di proiettori Palco InOut, posizionati nelle aiuole attorno alla struttura, incrociano i loro flussi luminosi per ottenere un effetto uniforme, evitando punti di eccessiva luminosità sulla superficie. Si crea così il quarto effetto: The Outer Shell. Inoltre, per l’illuminazione dei percorsi maggiori, sono stati installati proiettori MaxiWoody con speciale finitura nera per essere applicati su pali dello stesso colore.

01/04/2021 17:27
Petriolo guarda alla Pasqua: un albero con le uova dipinte dai bimbi colora la piazza (FOTO)

Petriolo guarda alla Pasqua: un albero con le uova dipinte dai bimbi colora la piazza (FOTO)

"La Pasqua di questo anno assume come non mai il suo vero e concreto significato di 'passaggio'. Il passaggio da un periodo caratterizzato da paure, incertezze, disorientamento e sfiducia ad un periodo nuovo di rinascita che ci stiamo preparando ad intraprendere con l'inizio della campagna di vaccinazione". È quanto evidenzia il sindaco di Petriolo Matteo Santinelli, commentando l'avvicinamento alle festività pasquali.  "L'albero, addobbato dalle uova dipinte dai bambini e dai ragazzi di Petriolo che domina la piazza è proprio il simbolo di speranza e fiducia che ci deve pervadere. La riconoscenza più profonda va quindi ai bambini dell'infanzia e della primaria e ai ragazzi delle medie, verso i quali abbiamo il dovere morale di lasciare un mondo più dignitoso guardando il futuro con i loro stessi occhi e il sentimento di stupore e passione disincantata che li anima. Proprio loro che forse hanno pagato il prezzo più alto di questa crisi pandemica" ha aggiunto il primo cittadino. "Un grazie particolare all’associazione Genitori Petriolo, promotrice di questa splendida iniziativa che ha creato un clima di collaborazione e di unione; grazie, inoltre, alla Proloco Petriolo, all’associazione culturale L’Orastrana, al Coro Giovani Note”A.B”, alla Parrocchia Ss. Martino e Marco, alle insegnanti e ai genitori dei ragazzi che materialmente hanno contribuito alla realizzazione degli addobbi" ci ha tenuto a ribadire Santinelli. (Foto di Serena Natali)     

30/03/2021 19:25
Treia, riconoscimento Unesco per il "gioco del bracciale": si entra nella fase finale dell'iter

Treia, riconoscimento Unesco per il "gioco del bracciale": si entra nella fase finale dell'iter

Arrivato alla fase finale il percorso di riconoscimento Unesco di Aga e Tocati di Verona per la comunità ludica "gioco del pallone col bracciale" di Treia e le altre comunità italiane con i propri giochi antichi; un lungo iter iniziato con le giornate del patrimonio immateriale di Verona del novembre 2017, proseguito con quelle di Roma del maggio 2018, poi Mede a dicembre 2018, Santa Fiora a giugno 2019, Verona al Tocati del settembre 2019 e nel 2020 Venezia a gennaio e ancora Verona a settembre. Un grande impegno portato avanti in modo sinergico dalla precedente amministrazione e proseguito dall'attuale e l'Ente Disfida (Giorgio Bartolacci e Alessandro Verdicchio), coadiuvati, nella partecipazione agli incontri, dagli atleti e dirigenti dell'Asd Carlo Didimi, presenti fisicamente alle giornate del Tocati di Verona nel 2014, 2016 e 2018. “Una vetrina splendida per la promozione del territorio attraverso il nostro eccellente biglietto da visita” così l’amministrazione comunale di Treia. Inoltre la comunità ludica di Treia parteciperà al progetto “Erasmus+ SPORT” di cui AGA é partner. Il progetto si chiama “Opportunity: Promuovere l'inclusione sociale e la parità di genere in contesti di educazione formale e non formale attraverso i Giochi e Sport Tradizionali” e i partners, oltre ad AGA, sono quattro organizzazioni che si occupano di Giochi e Sport Tradizionali in Croazia, Polonia, Tunisia e Francia e due università in Spagna e Portogallo. Il coordinatore del progetto è Pere Lavega, presidente di AEJeST, l’Associazione Europea dei Giochi e Sport Tradizionali. Alcuni questionari creati dall’Università di Lleida, aiuteranno a capire la relazione tra gioco e inclusione, tra gioco e parità di genere. Il contributo di Treia sarà prezioso per contribuire ad individuare le Buone Pratiche che permetteranno di sviluppare una metodologia sull’applicazione dei Giochi e Sport Tradizionali, per promuovere l'inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva e per favorire la parità di genere, coinvolgendo studenti/esse, insegnanti, educatori/trici, allenatori/trici in tutti i paesi partner.

29/03/2021 19:14
Sant'Angelo in Pontano, un angolo di paradiso perduto negli scatti di Camillo Paparelli (FOTO)

Sant'Angelo in Pontano, un angolo di paradiso perduto negli scatti di Camillo Paparelli (FOTO)

Sant’Angelo in Pontano oltre ad essere la terra nativa di San Nicola (detto da Tolentino) è un gioiellino di paese situato nella valle del Fiastra. E’ un borgo, dove nonostante le le gravi ferite del sisma del 2016, è possibile instaurare una vita ecosostenibile e con i ritmi lenti tipici di una comunità raccolta, cosa impossibile oggi in qualsiasi altro agglomerato non di piccole dimensioni. In questo angolo di paradiso perduto, si apprezzano il borgo storico, il buon cibo e percorsi naturalistici che presentano scorci da film. Si apprezza anche una buona produzione di vini, famoso quello “cotto”. E’ un paese che fondamentalmente va vissuto per la sua particolarità, come detto, con ritmi lenti e con la possibilità di riscoprire la storia che c’è dietro il suo centro storico e le zone limitrofe, capaci di offrire scorci di abbagliante bellezza. Nel mio tour fotografico, ho girato per le vie del borgo storico, inerpicandomi per le viuzze di Sant’Angelo, ho avuto modo di riscoprire una calma ed una tranquillità d’altri tempi e che mi mancava; mentre praticavo la mia ascesa ho fotografato edifici e vie ricche di storia, per poi giungere ad un paio di scorci tronca-fiato. Ridisceso ho avuto modo di notare le molte ferite del sisma che questo paesello porta ancora su di sè. Fare questo tour fotografico è stata un'esperienza più distensiva del solito, data la particolare tranquillità che vi regnava.  

28/03/2021 11:20
Valfornace aderisce alla campagna "M'illumino di meno": inaugurata la Casa dell'Acqua

Valfornace aderisce alla campagna "M'illumino di meno": inaugurata la Casa dell'Acqua

E’ stata inaugurata oggi a Valfornace, in Piazza Vittorio Veneto, La Casa dell'Acqua, che consentirà la fornitura di acqua liscia e gasata all’intera popolazione, alla presenza del Sindaco Massimo Citracca, del Vicepresidente e Amministratore Delegato dell’ASSM Graziano Natali, del Responsabile Commerciale di Blu Pura Srl Stefano Gambella la “Casa dell’Acqua” e del Vice Sindaco Simone Marchetti. L’acqua, che proviene dall’acquedotto del Nera, risulta essere di qualità superiore rispetto alle migliori acque minerali: l’impianto è infatti dotato di un sistema a carbone tale da eliminare l’eventuale retrogusto di cloro, mentre una lampada UV avrà il compito di eliminare l’eventuale presenza di batteri. Il tutto ad un costo in assoluto minore rispetto alle più economiche acque in vendita: quando il servizio sarà fruibile con l’apposita tessera infatti, il costo per litro sarà di soli 5 centesimi. L’erogazione, così come avvenuto negli altri paesi, sarà per il primo periodo gratuita, mentre da giugno prossimo sarà possibile fruirne attraverso l’uso di una tessera ricaricabile, fornita dai negozi locali che verranno individuati. “Con l’inaugurazione di oggi” - afferma il Sindaco- “Valfornace prosegue sulla strada della salvaguardia della natura. La Casa dell’Acqua infatti consentirà alla popolazione di poter fruire di un’acqua di indiscussa bontà, eliminando così il consumo di plastica. L’obiettivo infatti è quello di un cambio di abitudini da parte di istituzioni e cittadini e l’acquisizione di una nuova sensibilità, attenta all’ambiente ed al futuro dei nostri figli. La data odierna è doppiamente importante: in adesione alla campagna “M’illumino di meno” infatti, il Comune ha disposto il temporaneo spegnimento delle luci pubbliche di Piazza Vittorio Veneto, a simboleggiare l’attenzione per un tema altrettanto importante quale quello del risparmio energetico.”

26/03/2021 18:21
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