Non tutti i turisti che visitano la costa marchigiana e i borghi della provincia maceratese, luoghi ricchi di perle di arte e cultura, sono alla ricerca di soli salumi, pecorino e vincisgrassi. I viaggiatori attenti all'ambiente e al benessere animale desiderano anche di poter contare su ristoranti 100% vegetali con una solida reputazione.
Pochi indirizzi, ma certificati da anni di attività, dove sono stati veri pionieri della cucina plant based: ristoranti all’insegna della creatività e della sperimentazione, come gli avventori hanno definito "Lord Bio" a Macerata.
"Molti i turisti che ci hanno individuato come una golosa alternativa alla eccellente cucina maceratese proposta da storici ristoratori in città - sottolinea la titolare di Lord Bio Anna Paola -. Ci sono i piatti della tradizione rivisitati in chiave vegetale, senza proteine animali, come la "vorchetta" accanto a pietanze che fanno scoprire sapori inediti e sorprendenti con ingredienti legati alla stagionalità, biologici o a km 0, come il tortino di zucchine o la mousse di cannellini al tartufo nero. Un vero tripudio di dolci come i classici tiramisù o la Millefoglie o la gelateria artigianale, buoni tutti per tutti, anche per chi, per problemi di salute, risulta intollerante al latte ed ai derivati".
"Questa estate, in modo particolare i clienti stranieri e italiani, soprattutto del Nord Italia, ci hanno riconosciuto la peculiarità di essere presenti in un capoluogo, medio-piccolo, di provincia, con tutti i crismi di un locale mitteleuropeo, sia nell’architettura e nell'arredo in un contesto storico come il Palazzo dei Priori, il più antico nella piazza principale della città, e sia per l'offerta culinaria. Siamo orgogliosi di poter far tornare a casa il turista con un ricordo positivo a tutto tondo per l'ospitalità ricevuta"
Un momento di altissimo valore quello che attende mercoledì prossimo la Banda musicale Giuseppe Verdi, che sarà ricevuta in udienza in Vaticano da Papa Francesco e suonerà per il Santo Padre. Nell'occasione, l'ente guidato dal presidente Gianmario Menatta e dal vice Nazzareno Scoccia donerà al pontefice un’opera realizzata da Pietro Molini incentrata sull’ex convento di San Francesco e sul Miracolo Eucaristico, oltre ad alcuni prodotti offerti da alcune aziende locali.
Stamattina i vertici dell’associazione sono stati ricevuti in Comune dal sindaco Andrea Staffolani. "Il nostro obiettivo è da sempre quello di promuovere la musica sul territorio - ha affermato Menatta - il 2 ottobre partiremo con il nuovo anno con il primo incontro con i maestri: lo scorso anno avevamo avuto 5-6 bambini di 5-6 anni che hanno partecipato ai corsi di propedeutica musicale, abbiamo già richieste per quest’anno, ma abbiamo anche iscritti di 60 anni che vogliono avvicinarsi a uno strumento. Siamo aperti a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla musica e stare insieme".
"L’appuntamento dal Papa è stata una sfida con noi stessi: avevamo un contatto con l’associazione dei Marchigiani a Roma e ci siamo messi in moto per provare ad esibirci al cospetto di Bergoglio - ha aggiunto Menatta -. Ci siamo attivati ad aprile e siamo riusciti a centrare l’obiettivo a settembre, segno che non è così semplice essere ricevuti. Io sono nella banda dal 1968, abbiamo fatto gemellaggi con la Francia, con l'Ungheria e tanti altri incontri, ma in Vaticano non eravamo mai riusciti ad arrivare. Porteremo con noi idealmente tutta Morrovalle, per questo abbiamo contattato diverse aziende per portare alcuni dei loro prodotti con noi a Roma".
"Io voglio ringraziare la Banda musicale Giuseppe Verdi per l’amore che mette in tutte le sue attività a servizio del territorio, allietando molte manifestazioni ma soprattutto aiutando i giovani ad avvicinarsi alla musica - ha rimarcato Staffolani - parliamo di una storia lunga quasi 170 anni, ma guardiamo avanti con gioia alle tante attività che verranno. Il mio plauso e il mio ringraziamento vanno ai vertici attuali della Banda, ma anche a tutti i presidenti che si sono succeduti nel corso degli anni, perché non è scontato riuscire a portare avanti così a lungo questa attività. Il Comune è orgoglioso di avere una realtà del genere con noi, ci adoperiamo per mettere a disposizione, tempo, risorse ma soprattutto la volontà di stare al loro fianco. Togliere tempo a famiglie e lavoro come fanno le tante associazioni del nostro territorio non va considerato qualcosa di dovuto".
Gretel, giovane cantautrice di Corridonia, torna con il singolo "Parti di Me". Il nuovo brano è stato rilasciato su tutte le piattaforme a partire dalla mezzanotte di oggi e racconta il punto di vista di un'adulta che scopre il dolore della vita e si arrabbia con chi, da bambina, l'avrebbe dovuta sorreggere ed accompagnare verso una realtà che a volte sa essere troppo cruda.
La rabbia è un sentimento incalzante e viene espressa attraverso le sonorità rock del brano. "Parti di me" è stato distribuito con Tunescore Milan Italy e scritto insieme a Francesco Palma per la produzione di Stefano Morroni.
Dietro il nome d'arte di "Gretel" si nasconde Greta Palmieri, ragazza di Corridonia appassionata di musica fin da quando era bambina. A dieci anni intraprende lo studio del canto come privatista e da allora non ha mai più lasciato la disciplina. Ha studiato vari generi musicali cimentandosi anche con pianoforte e chitarra.
L’espressione libera di sé stessi è l'obiettivo principale della sua musica. Obiettivo che traspare anche dal suo nome d’arte, ispirato all’omonima protagonista della celeberrima fiaba dei fratelli Grimm. Durante il periodo della pandemia inizia a scrivere i suoi primi brani inediti in cui racconta le sue emozioni e il suo vissuto. Accompagnata dal suono del pianoforte pubblica la sua prima trilogia in acustico: “Pioggia dei ricordi”, “L’eco dei pensieri” e “Il giardino delle parole”, scritto a quattro mani con Francesco Palma.
A queste prime pubblicazioni segue la presenza a diversi contest e arrivano anche i primi riconoscimenti ufficiali: nel 2021 partecipa a "Cantagiro" qualificandosi alle semifinali nazionali; nel 2023 si esibisce con un nuovo singolo nella televisione di Stato per le selezioni di "Una voce per San Marino". Ora un nuovo successo con il debutto su ''Rai Radio 2' previsto nei prossimi mesi.
Nella musica Gretel racconta di sé e delle sue fragilità, cercando di trasmettere emozioni a chi si riconosce nei suoi testi. "Nella scrittura delle canzoni riesco ad essere libera di esprimere me stessa e la mia emotività", dice.
In un contesto come quello marchigiano dove innovazione e impresa sono spesso legate solo al mondo della calzatura, si distingue l'immagine di Andrea Pizzarulli uno degli imprenditori più influenti a livello internazionale nel settore dei sistemi high tech.
Nato a Civitanova Marche, laureato in ingegneria Elettronica all’Università Politecnica di Ancona, giovanissimo approda in Silicon Valley dove per cinque anni lavora presso la Terawave Communication. Ritornato poi nelle Marche, mette a frutto le competenze maturate negli Usa fondando nel 2012, insieme a Michael Perlmutter Civitanavi Systems un’azienda con sede a Porto Sant’Elpidio che rappresenta uno dei principali player nel settore dei sistemi high tech di navigazione e stabilizzazione inerziale.
Oggi Civitanavi Systems conta circa 220 dipendenti e nell'agosto 2024 il colosso statunitense Honeywell, ne ha acquisito l'intero capitale sociale tramite un’OPA valutandolo 200 milioni di euro.
Ho incontrato il dottor Pizzarulli per capire come da una realtà piccola come quella marchigiana si possa arrivare, a soli 51 anni, a diventare un imprenditore corteggiato dalle più importanti multinazionali del mondo.
Dottor Pizzarulli come è possibile da Porto Sant’Elpidio farsi conoscere da un’azienda come l’Honeywell leader del mondo dell’informatica?
"La Honeywell ci ha riconosciuti come competitor dopo averli superati in una gara internazionale all’estero. Incuriositi ci hanno contattati e da quel momento è iniziata la nostra collaborazione".
Nell’agosto 2024 la Honeywell acquisisce Civitanavi System con un’offerta pari a 200 milioni di euro. Perchè proprio voi?
"Per attrarre un colosso come l'Honeywell occorre avere qualcosa nell’ambito delle tecnologie da porre nel mercato. Qualcosa di cui loro hanno bisogno. Grazie a noi, Honeywell sarà in grado di offrire un insieme più ampio di tecnologie a tutti i suoi clienti. Il nostro obiettivo è quello di creare una struttura indipendente da quella degli Stati Uniti. I clienti europei, sopratutto nel campo della difesa, vogliono fornitori europei e noi copriremo quella parte del mercato non solo nel settore aerospazio difesa ma anche aerospazio civile".
Nello specifico cos'è Civitanavi?
"Civitanavi si occupa della progettazione, sviluppo e produzione di sistemi ad altissima precisione per la navigazione e stabilizzazione inerziale senza l’utilizzo del Gps. Per fare un esempio in caso di situazioni particolari come guerre o nel caso dei sottomarini i nostri sensori inerziali permettono di propagare la posizione anche dove il Gps non è disponibile".
Un’invenzione, la sua, che non ha uguali. Ma come nasce quest’idea?
"Tornato dall’America ho avuto un’intuizione: utilizzare i componenti in fibra ottica usati nel mercato delle telecomunicazioni, che hanno costi ridotti, in un settore di nicchia dove tipicamente vengono utilizzati componenti molto particolari che ovviamente hanno costi molto alti e richiedono macchinari molto sofisticati per produrli. Noi invece abbiamo utilizzato materiali facilmente reperibili come la tecnologia a fibra ottica e ne abbiamo fatto un prodotto unico. Insomma siamo gli chef stellati della tecnologia. Utilizzando questo approccio siamo riusciti a raggiungere livelli di eccellenza".
La sua è la storia di un ragazzo che realizza il sogno americano in Italia. Una storia che dà speranza e fa sognare.
"Io sono partito da Civitanova con un biglietto per l’America comprato con i 6000 euro vinti in un business plan contest organizzato dai prime venture capitalist italiani. Ricordo che inviai più di 200 richieste in tutto il mondo e tra questo venni contattato da una sola azienda la Terawave Communication, ubicata nel polmone dell’innovazione, la Silicon Valley. Sono partito con nulla e sono rimasto negli USA per cinque anni. Poi l’Italia mi mancava e volevo che i miei figli crescessero qui, nel nostro paese. Nel 2012 contro il parere di tutti, nasce come start-up Civitanavi. Avevo già due figli e una famiglia. Il rischio era enorme. Ma ci ho creduto. Ho scelto il mio team ed ora, sopratutto grazie a loro, abbiamo raggiunto grandi risultati".
Nelle sue interviste parla spesso del suo team. Come sceglie i suoi collaboratori?
"È stato possibile raggiungere i risultati mostrati ed emergere dallo start-up iniziale grazie al team d’eccellenza e alla visione condivisa dalla squadra. La Civitanavi conta circa 220 dipendenti tutti giovanissimi. Nel settore produzione i ragazzi hanno dai 18 ai 23 anni e anche in ambito di progettazione, i nostri ingegneri, tra i quali circa il 20% donne, sono neo laureati che in poco tempo diventano manager".
La produzione avviene tutta a Porto Sant’Elpidio?
"In sede viene prodotto solo ciò che ha valenza strategica per il resto la nostra filiera è comunque molto corta. Viviamo e lavoriamo nelle Marche, cerchiamo fornitori di fiducia nel nostro territorio dando la priorità al consolidamento del rapporti umani".
Come si definirebbe, un imprenditore, un visionario o un inventore?
"In realtà mi sento un innovatore perchè inventare significa avere un'idea, magari originale ma fine a sé stessa. Innovare invece significa far sì che la tua idea generi profitto, sia utile a qualcosa e ciò che noi produciamo è qualcosa di importante non solo per l’Italia ma per il mondo".
Interno Marche Design Hotel, la struttura che racconta 60 anni di design italiano, ideata dal cavalier Franco Moschini, e che nasce nella villa liberty di Tolentino che fu sede di Nazareno Gabrielli e Poltrona Frau, il cui progetto architettonico e di interior design è stato curato da ORAstudio, ha ottenuto due certificazioni di eccellenza per la sostenibilità, entrambe con il massimo del punteggio.
La cerimonia di consegna delle targhe della doppia certificazione - che rende Interno Marche un unicum a livello internazionale - avverrà sabato 14 settembre, a partire dalle 10:00 con un evento di presentazione in programma al teatro Politeama alla presenza straordinaria di Guido Castelli, senatore e commissario per la ricostruzione post terremoto del centro Italia.
Nello specifico, si tratta della certificazione LEED®V4 for Hospitality di livello Platino con ben 87 punti, che attesta Interno Marche come primo Hotel LEED Platinum in Italia nel settore e terzo nel mondo, e della certificazione GBC ®Historic Building, protocollo per la conservazione, riqualificazione, recupero e integrazione di edifici storici che attesta Interno Marche come il primo edificio certificato livello Platino al mondo con 95 punti e lo pone anche come uno dei migliori esempi della Conservazione Post Sisma Centro Italia 2016.
Il protocollo GBC Historic Building di Green Building Council Italia è dedicato agli edifici storici che costituiscono "testimonianza materiale avente valore di civiltà". La certificazione Leed è lo standard mondiale di riferimento per le costruzioni eco-compatibili (viene oggi applicato in 40 paesi diversi). Consente, meglio di altri strumenti, di esaltare le caratteristiche "green" degli immobili, conferendo un valore aggiunto.
"Siamo fieri di poter annunciare di avere ricevuto ufficialmente le certificazioni LEED®V4 for Hospitality e GBC Historic Building, entrambe di rilevanza internazionale - spiega l’ingegner Barbara Capecci, responsabile del progetto per la Moschini spa - Interno Marche è il primo edificio al mondo a potersi vantare di aver conseguito entrambe le certificazioni e lo ha fatto al massimo livello possibile, quello platino. Si tratta di un risultato frutto di un processo lungo e articolato che ha coinvolto progettisti, tecnici e fornitori, una sfida vinta e un bellissimo risultato per il nostro territorio e per l'Italia".
"Siamo intervenuti in un bene monumentale adottando un modello di 'ricostruzione sostenibile', dimostrando come coniugare architettura contemporanea ed edificio storico, mettendo a sistema gli aspetti tecnici con quelli poetici ed estetici", affermano Cristiana Antonini e Claudio Tombolini, fondatori di ORAstudio con Federico Pisani e Michele Bonfigli, e responsabili del progetto architettonico e di interior design.
Particolare attenzione e cura è stata posta sul compimento di un progetto rispettoso non solo dell’architettura complessiva, ma anche di ambiente e territorio. Il doppio primato di eccellenza nella sostenibilità è il risultato cercato e perseguito fin dall’ideazione del progetto, grazie al contributo di tutte le maestranze, pari a circa 2mila professionisti e tecnici tra consulenti strategici, restauratori, geologi, agronomi, progettisti 3D, light ed interior designer e fotografi.
In questi giorni il Centro Ottico Ercoli di Tolentino ha festeggiato 50 anni di attività. Infatti, lo storico negozio di ottica dei fratelli Claudio e Ivano Ercoli ha aperto i battenti nel settembre del 1974 e ha operato su due sedi ubicate in via della Pace e successivamente anche al centro commerciale.
“L’esercizio è da sempre un punto di riferimento per chi deve acquistare occhiali da sole o da vista e in tutti questi anni è sempre stato al fianco della comunità tolentinate sostenendo e sponsorizzando tantissime manifestazioni, eventi e associazioni sportive”, si legge in una nota del Comune.
“Tantissimi i clienti, amici e familiari che hanno partecipato alla festa organizzata per celebrare il cinquantesimo anniversario dell’attività”. Il vicesindaco Alessia Pupo, il presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi Gentiloni Silverj e l’assessore al Commercio e Attività produttive Fabiano Gobbi si sono complimentati con tutta la famiglia Ercoli e con i dipendenti e hanno consegnato ai titolari una targa ricordo su quale è stata riprodotta la licenza rilasciata dal Comune di Tolentino 50 anni fa.
Pomeriggio di festa, in piazza Del Popolo, per l’ultima edizione della rassegna dedicata ai più piccoli "Una Piazza da Bimbi", iniziativa promossa dall’associazione Help Sos Salute e Famiglia e dal comune di San Severino Marche in collaborazione con la Fondazione Geronimo Stilton e con Piemme Edizioni.
Ospiti d’eccezione il topo intellettuale Geronimo Stilton e sua sorella Tea, l’inviata e fotografa dell’Eco del Roditore. Il topo giornalista ed editore, direttore del quotidiano di Topazia, ha presentato proprio a San Severino Marche, in anteprima nazionale, la sua ultima fatica editoriale dal titolo "Il piccolo libro dell’Amicizia" in cui propone una bellissima sfida da vivere giorno dopo giorno: coltivare l'amicizia con piccoli gesti di accoglienza, collaborazione e solidarietà per contribuire a rendere il mondo un posto migliore.
Nel corso dell'iniziativa l'associazione Help Sos Salute e Famiglia, presieduta da Cristina Marcucci, ha anche annunciato che donerà all’Istituto comprensivo "P. Tacchi Venturi", rappresentato dalla dirigente scolastica professoressa Catia Scattolini, 100 copie del libro.
Una festa nella festa, l'attesa presentazione della pubblicazione che sarà disponibile proprio da oggi in tutta Italia. Per "Una Piazza da Bimbi", edizione 2024, gli organizzatori ringraziano anche la Fondazione Geronimo Stilton, nella persona della presidente, Elisabetta Dami, e del vice presidente, Giuseppe del Vecchio.
Presente in piazza anche la polizia di Stato e gli agenti della Questura di Macerata con uno stand della Polizia Scientifica, per parlare di legalità e prossimità proprio attraverso il tema dell’amicizia. Meta di tanti bambini lo stand della truccabimbi Ireyu. Infine tanto divertimento grazie ai gonfiabili e ai giochi che hanno animato il pomeriggio al quale, per portare il saluto dell'amministrazione comunale, sono intervenuti il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale alla Famiglia, Michela Pezzanesi.
Sabato 14 settembre a Mogliano, alle ore 17, avverrà la cerimonia di riapertura del Tempietto posto all’interno della Chiesa del SS. Crocefisso D'Ete e risalente al 1500. Situata nel mezzo dell'incantevole parco fluviale, il luogo di culto è da sempre proprietà della Confraternita del S.S. Sacramento. I lavori di restauro del Tempietto sono iniziati nel luglio 2023 e hanno permesso di riportarlo al suo originario splendore con i pregevoli affreschi e stucchi che ornano gran parte delle pareti e del tetto.
La cerimonia prevede gli interventi del Priore Enrico Ginobili, di autorità religiose e civili, dell'architetto Michele De Angelis, che ha diretto i lavori, e di un rappresentante della ditta Pisani Restauro. Infine verrà proiettato un video divulgativo dei lavori effettuati in corso d'opera curato da Andy Timi.
L’amministrazione comunale di Castelraimondo celebra un nuovo ingresso nel "club dei centenari" con il compleanno di Luigi Paoletti. Il momento di festa è iniziato con una messa tenuta da don Mariano accompagnato da don Gilberto.
I due sacerdoti hanno ricordato come Luigi abbia vissuto una vita di fede e amore per il prossimo, nonostante le difficoltà che la vita gli ha presentato, come ad esempio la perdita di due figlie e della moglie.
Circondato dall’affetto dei nipoti, presenti al compleanno e da una signora che lo assiste, il centenario ha celebrato questa bella giornata insieme anche all’amministrazione comunale, con il sindaco Patrizio Leonelli, il vicesindaco Roberto Pupilli, l’assessore Ilenia Cittadini e il consigliere Paolo Cesanelli che hanno portato il saluto di tutta la cittadinanza e gli auguri per i 100 anni.
Il sindaco ha ricordato come il signor Luigi sia sempre stato vicino alla comunità e al territorio con gentilezza e umiltà. Al signor Paoletti è stata consegnata una targa ricordo prima del bel momento finale della torta in cui ha potuto spegnere le 100 candeline.
Nel pomeriggio di venerdì 6 e nella mattinata di sabato 7 settembre scorsi, presso la sede centrale di Macerata, si è svolto il seminario formativo "Sentirsi al sicuro" rivolto al personale operativo del Comando dei vigili del fuoco di Macerata.
Il corso è stato organizzato nell'ambito del progetto approvato dalla regione Marche denominato "Sias - Sensibilizzazione, Accessibilità e Indipendenza delle persone sorde - Marche 2.0", finalizzato all'abbattimento delle barriere alla comunicazione.
Il seminario, presentato dal comandante provinciale Mauro Caprarelli, alla presenza del presidente provinciale di Macerata dell'Ente Nazionale Sordi, Evangelista Maria, è stato trattato da Luca Rotondi, plurilaureato ed esperto nella gestione delle emergenze per le persone sorde e con lunga esperienza di collaborazione anche con le strutture di protezione civile.
Il tema avente per titolo "Sentirsi al sicuro" è stato apprezzato da tutto il personale dipendente del Comando che ha seguito le lezioni nelle due giornate dedicate sia in presenza sia in collegamento audio-video. Mediante l’utilizzo dei collegamenti audio-video è stato possibile raggiungere il personale operativo in servizio anche nelle altre sedi della regione.
Il comandante, al termine del seminario, ha ringraziato il relatore che ha collaborato con il Comando "al fine di dare un contributo e un supporto al personale operativo chiamato ad intervenire in situazioni di emergenza in modo tale che l'utilizzo di buone prassi di comunicazione con persone sorde permetterà di colmare quel ritardo nel passaggio delle informazioni che può essere determinante".
Gabriele Sbattella, originario di Porto San Giorgio, ma noto ai più soprattutto come "Uomo Gatto", si è sposato nella mattinata di sabato a San Benedetto del Tronto.
Sbattella è stato protagonista e campione nei primi anni 2000, per ben 79 puntate, con il soprannome di "Uomo Gatto", del quiz tv "Sarabanda" condotto da Enrico Papi e trasmesso su Mediaset.
Giornalista sportivo e musicale, tifosissimo del Bayern Monaco e del Milan oltre che, ovviamente, grande amante e conoscitore della musica italiana ed internazionale, Gabriele Sbattella ha detto sì ad Elena Ciubotariu nella sala consiliare del comune di San Benedetto del Tronto, città a cui i novelli sposi sono molto legati.
Nella mattinata di sabato, centinaia di migliaia di fan si sono trovati incollati ai loro computer, sperando di accaparrarsi un biglietto per uno dei 17 concerti del tour degli Oasis tra Regno Unito e Irlanda nell'estate del 2025. Quella della celebre band britannica è sicuramente una delle reunion tra le più commentate e attese della storia del rock, con Liam e Noel Gallagher che torneranno a suonare insieme a 15 anni dall’ultima volta.
Per riuscire ad assicurarsi un posto, i fan hanno dovuto collegarsi al sito di Ticketmaster all’ora stabilita: le 9 italiane per i concerti in Irlanda e le 10 per quelli nel Regno Unito. La vendita si è protratta fino alle 20, con molti che hanno vissuto un’esperienza di acquisto lunga e stressante, fatta di ore trascorse virtualmente in fila. Altri invece sono stati più fortunati, riuscendo a ottenere il biglietto con un solo clic. Pochi giorni prima della vendita ufficiale, i Gallagher avevano infatti annunciato una grande lotteria (pre-sale), in cui i vincitori avrebbero avuto accesso alla prevendita, a patto di rispondere a domande sulla storia della band.
Tra i fortunati vincitori della lotteria c’era anche Federico Puglielli, musicista di Falconara conosciuto come Dj Puje, che da qualche tempo ha intrapreso anche un progetto solista in chiave rock e folk. Grande appassionato di musica e super fan degli Oasis, Federico non poteva lasciarsi sfuggire l’opportunità di partecipare alla prevendita. E siccome la fortuna aiuta gli audaci, è riuscito ad assicurarsi il tanto desiderato biglietto.
In un’intervista, Federico ci ha raccontato la sua esperienza d’acquisto: “Acquistare il biglietto è stato relativamente facile. Sono stato molto fortunato, in quanto selezionato per la prevendita. Mi sono messo in coda per gli spettacoli di Londra e Manchester. L'importante era prenderne uno, poco cambiava la location. Il procedimento è stato lineare e facile”. Federico ha condiviso l’entusiasmo e l’ansia vissuti fino alla conferma: “Fino a che non ho ricevuto la mail di conferma non ho voluto cantare vittoria. Anche quando sono stato selezionato per la pre-sale, le probabilità erano aumentate, ma la richiesta era senza precedenti”.
Quando ha realizzato di aver ottenuto il biglietto, la sua reazione è stata di pura gioia: “Ho iniziato a saltare! E a scrivere ‘OASIS’ per messaggio a varie persone che conosco. Mi hanno risposto ridendo, perché non lo avevo detto a nessuno. A dirla tutta ci ho messo un po’ per realizzare che ci andrò davvero”.
Come detto, Federico è fan degli Oasis da tempo, avendo vissuto l’ultimo periodo della band prima dello scioglimento: “La musica assume un valore enorme quando diventa un ricordo, in questo caso una leggenda. Quindi la reunion è un evento straordinario, un sogno che si realizza. Sono felice anche per loro, i Gallagher, che si siano riavvicinati. Sarà la prima volta che li vedrò insieme dal vivo; prima ho visto solo Noel”.
Quando gli è stato chiesto del costo dei biglietti, Federico ha ammesso che il prezzo era alto, ma giustificabile: “Ormai i costi sono lievitati per tutti. Considerando l’evento epocale, il prezzo più alto della media ci sta. Ho speso 151 sterline per il parterre, vicino al limite massimo che mi ero posto. L’importante sarà evitare il bagarinaggio spudorato”.
Liam e Noel Gallagher si erano separati 15 anni fa in seguito all’ennesimo litigio prima di un concerto. Federico si è cautelato anche in caso di una nuova clamorosa spaccatura. “Se dovesse succedere ci rimarrei molto male per il concerto, ma per ogni evenienza ho fatto l’assicurazione per l’annullamento. Speriamo di non doverla usare per niente al mondo!”.
Alla domanda su quale canzone non veda l’ora di ascoltare dal vivo, ha risposto senza esitazione: “Tante, troppe. Però impazzirò per Supersonic e Live Forever”.
E se gli proponessero uno scambio? Una cosa è certa: Federico non cederebbe mai il suo biglietto per nulla al mondo: “Il countdown è partito e io non vedo l’ora che sia il 3 agosto per urlare a squarciagola le canzoni della mia band preferita”.
(Oasis, profilo ufficiale Facebook)
Dopo il primo posto conquistato in Brasile nel 2022, l’Italia e le Marche tornano a volare sul tetto del mondo. Dal 3 al 10 agosto, l'aeroporto di Manston, nel Kent in Inghilterra, infatti, è stato il palcoscenico del primo Campionato Mondiale Endurance di Paramotore, un evento che ha visto la partecipazione di nove nazioni e oltre 80 piloti, suddivisi tra la classe con decollo a piedi e quella trike.
Nonostante le difficili condizioni atmosferiche e una competizione serrata, l'Italia ha dimostrato ancora una volta la sua eccellenza in questo sport, conquistando un meritatissimo secondo posto con Pasquale Biondo, equipaggiato con un Moster185 EFI della Vittorazi Motors, celebre azienda marchigiana leader nella produzione di motori per paramotore.
Sul gradino più alto del podio è salito il francese Romain Mauban. Ma c’è un po’ di Italia e un po’ di Marche anche nel trionfo francese, poiché Mauban ha volato con un Moster185 EFI Vittorazi, lo stesso motore utilizzato dal quarto classificato, il tedesco Benedikt Bos.
Il campionato ha introdotto un format innovativo, che ha permesso ai piloti di scegliere autonomamente quando svolgere le prove di navigazione, economia e precisione, sfruttando una finestra di 5-8 ore in base alle condizioni meteo e alle loro preferenze.
Per il pilota azzurro, il siciliano Pasquale Biondo, il secondo posto in un campionato con un format completamente nuovo ha un sapore particolarmente dolce. "Dopo il trionfo in Brasile, tornare sul podio è stato bellissimo. Il nuovo format, che dà priorità alle task di navigazione, ha rappresentato una sfida significativa. Sono molto soddisfatto del secondo posto, soprattutto perché era un format nuovo per me che solitamente prediligo le task di precisione. La tecnologia EFI del Moster185 Vittorazi ha giocato un ruolo cruciale perché, consumando poco carburante, mi ha permesso di volare per 5 ore consecutive e, grazie al display, di pianificare al meglio la mia navigazione".
Grande emozione anche per il francese Romain Mauban, fresco campione del mondo, che ha voluto sottolineare quanto il supporto tecnico italiano sia stato determinante per la sua vittoria: "Vincere un campionato del mondo è una sensazione unica! Dietro questa vittoria c’è tutto il mio impegno in questo fantastico sport e un motore italiano in grado di offrire prestazioni straordinarie".
Matteo Orazi, general manager di Vittorazi Motors, ha sottolineato l’eccezionale reattività dell’Italia nell’adattarsi al nuovo format Endurance, nonostante una tradizione consolidata nel format Classic.
"L’Italia, abituata a eccellere nel format Classic, ha dimostrato una straordinaria capacità di adattamento. Nell’ultimo anno, abbiamo lavorato intensamente per allenare i nostri piloti al nuovo format Endurance, consapevoli delle sfide che questo avrebbe comportato. A giugno scorso, a Castiglion del Lago, si è svolto il primo Campionato Italiano Endurance, frutto di confronti con i nostri amici inglesi, che praticano questo format da anni. Questo risultato è la prova della nostra prontezza a reagire ai cambiamenti e a portare a casa risultati eccellenti, grazie alla determinazione e alla capacità di innovare".
Il prossimo appuntamento imperdibile sarà il 5 e 6 ottobre a Fermo, all'Aviosuperficie del Fermano di San Marco alle Paludi, per la seconda edizione del Campionato Nazionale di Accuracy. Organizzato dall'Aero Club d'Italia e dall'Aero Club di Ancona, questo evento si terrà nuovamente nelle Marche, confermando la regione, già sede di eccellenze come la Vittorazi Motors e la Fly Products, come centro nevralgico del paramotore. Una occasione per vedere in volo i migliori piloti del mondo in una competizione che esalterà precisione e abilità, offrendo a tutti uno spettacolo indimenticabile. L’ingresso libero.
Ogni anno, il 31 agosto, la città di Macerata si anima per onorare San Giuliano, il santo patrono noto per la sua ospitalità e protezione. Tradizionale è la processione, che attraversa le vie della città, un momento di grande devozione e partecipazione popolare ed è proprio durante questa processione che i cacciatori di Macerata assumono un ruolo centrale, poiché sono loro a portare la statua del Santo.
“Questo gesto simbolico non solo rappresenta un atto di fede, ma anche un tributo alla tradizione e alla storia della città, nonché una forma di integrazione tra mondo venatorio e società”, si legge in una nota di Federcaccia Macerata .
“La presenza dei cacciatori nella processione è un segno di continuità e di legame con il passato, essi incarnano i valori di comunità e solidarietà - sottolinea il presidente della Federcaccia di Macerata Virginio Micozzi - ricordando a tutti l’importanza di mantenere vive le tradizioni che definiscono le proprie identità”.
“Molto sentiti anche i ringraziamenti del vicepresidente provinciale di Federcaccia Macerata Michele Merola, per l'impegno e la dedizione che i Cacciatori dimostrano in questo tipo di attività”.
Sarà presente anche il Maestro Andrea Bocelli alla cerimonia di inaugurazione dell’ABF HUB Educativo 0-11 a Sforzacosta che si terrà lunedì 23 settembre. L’intervento Lotto B del progetto, realizzato dalla Andrea Bocelli Foundation in collaborazione con il comune di Macerata, ha visto la ristrutturazione della scuola primaria "G. Natali" e del giardino circostante ed è stato realizzato in 150 giorni: si tratta del secondo step dell’ampio progetto iniziato lo scorso anno con la costruzione del Polo per l’Infanzia 0-6 inaugurato lo scorso 22 novembre.
L'Abf nell’ambito del suo impegno per la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 2016, ha scelto Macerata e la frazione di Sforzacosta per la realizzazione, in tempi record, dell’ABF Hub Educativo 0-11, un’opera di riqualificazione e rigenerazione urbana che darà vita alla rinnovata scuola.
A presenziare alla cerimonia di inaugurazione e al taglio del nastro dell’Abf Hub Educativo 0-11, come avvenuto anche per le scuole di Sarnano, Muccia e Camerino, ci sarà il fondatore, il Maestro Andrea Bocelli, insieme alla moglie Veronica Berti e ai vertici Abf.
La cerimonia di inaugurazione avrà inizio alle ore 18:00, negli spazi pubblici adiacenti la sede della nuova scuola in via Natali - Sforzacosta, e prevede un ricco programma di intrattenimento e attività pensate per grandi e piccoli. Non mancheranno tanti ospiti amici della Fondazione che insieme ad autorità e donatori, condivideranno con la comunità questo importante traguardo. La cerimonia è aperta al pubblico ed è possibile registrarsi gratuitamente per accedere all’area dell’evento al seguente link: clicca qui.
La città di Macerata, in virtù dell’importanza dell’opera della Andrea Bocelli Foundation, ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria ad Andrea Bocelli; la cerimonia si svolgerà in occasione dell’inaugurazione della nuova scuola.
Tra le motivazioni ci sono "l’inestimabile contributo offerto alla diffusione nel mondo della cultura e della musica italiana; lo straordinario talento e le assolute qualità artistiche che Andrea Bocelli esprime e che ne hanno connotato il percorso umano e professionale e gli hanno consentito di ottenere riconoscimenti e premi ai più alti livelli internazionali e, infine, la generosa vicinanza che ha dimostrato alla città di Macerata, attraverso l’impegno della Fondazione che porta il suo nome, profuso con dedizione e professionalità, nella realizzazione del nuovo polo scolastico".
"Accolgo con gioia tale alto riconoscimento che mi onora e che idealmente condivido con l’intero team della fondazione che porta il mio nome - ha dichiarato il Maestro Bocelli -. Grato e commosso per le pregnanti motivazioni espresse nella mozione d’assegnazione, desidero sottolineare il forte legame che io e mia moglie percepiamo con la vostra regione, con la vostra provincia e la vostra città in particolare: Macerata, luogo d’arte e di cultura, centro dalle importanti tradizioni musicali e sede di un festival cui lego tanti preziosi ricordi".
Il conferimento della cittadinanza onoraria, massimo riconoscimento che la comunità maceratese può assegnare al grande artista, alla sua generosità e al suo impegno civile, si traduce in un solido legame che unirà indissolubilmente Andrea Bocelli alla città, anche in nome dell’altissimo valore della sua carriera artistica che rappresenta per Macerata, città della lirica, un ulteriore motivo di orgoglio e prestigio.
Prima di tornare a Forte dei Marmi, il campione del mondo di arti marziali, Bruno Danovaro, ha visitato Civitanova Marche. Si è mostrato sorridente al ristorante, dopo due mesi in barca ospite di amici,in giro per la penisola, tra mare, incontri e decisioni da prendere.
Il campione, che tornerà a combattere in autunno in Costa Azzurra a Villeneuve Loubet nella specialità di karate full contact stile kyokushinkay all around, sembra ormai deciso. Convinto dagli sponsor e dal suo staff medico, si è concesso una parentesi nelle prove di forza.
Il campione negli anni Novanta costruì una vera fortuna stabilendo vari records mondiali ufficiali nella pesistica pro, fu ricevuto da due Presidenti Usa Clinton e Bush jr, essendo il primo italiano a vincere tutto in uno sport americano pro. Inoltre i suoi records vennero trasmessi in esclusiva tramite l'emittente televisiva americana CNN in tutto il mondo.
Una curiosità che identifica il campione: ha voluto visitare Torre di Porta Sant'Angelo e via XX settembre, location dove anni fa hanno girato "Un Poliziotto Scomodo", interpretato dall'attore Maurizio Merli, di cui il campione è da sempre un grande estimatore. Ma ora Danovaro si gode Civitanova Marche, e, domani mattina alle 5, sarà come sempre a correre come ogni giorno della sua straordinaria vita.
Macerata è in festa per San Giuliano, il suo patrono. La città si è svegliata ieri tra colori, suoni e profumi che annunciano una giornata all'insegna della tradizione e della comunità. La Pro Loco, ancora una volta, ha lavorato con grande impegno per offrire alla cittadinanza un weekend all’insegna delle celebrazioni.
Leonardo, il cuoco della Pro Loco Macerata, racconta i preparativi con grande entusiasmo: “Ci siamo organizzati nel migliore dei modi. Abbiamo preparato un buon numero di papere arrosto, oltre che nel sugo,” ci spiega mentre sorride tra i fornelli. La papera è il piatto simbolo di San Giuliano, una tradizione che si rinnova ogni anno, ricordando i tempi in cui, subito dopo la trebbiatura, le papere erano cucinate con il nuovo raccolto di patate e abbinate agli gnocchi freschi. "Per questo c’è la storica tradizione degli gnocchi con il sugo della papera", aggiunge.
Il menù della festa, anche quest’anno, è un omaggio ai sapori locali. Oltre alla papera arrosto, saranno serviti stinco di maiale, olive e creme all’ascolana prodotte artigianalmente da un’azienda agricola della Val d’Aso. “Abbiamo cercato di valorizzare i prodotti locali, quelli della nostra ruralità,” sottolinea Leonardo, con un occhio sempre attento a soddisfare i gusti di tutti: "Fra gnocchi e tagliatelle, dovremmo preparare circa 1.500 porzioni".
La giornata si concluderà in grande stile con lo Z-Chalet Tour, un evento che promette di animare piazza della Libertà con musica e tanto divertimento. "Vi aspettiamo per la serata finale," invita Antonella, una delle organizzatrici della Pro Loco. "Ci saranno tanti giovani pronti a scatenarsi e a portare energia in città".
La festa di San Giuliano è un momento di grande partecipazione per la comunità maceratese. Antonella esprime la soddisfazione degli organizzatori: "Ringraziamo il Comune di Macerata che ci permette di organizzare questa festa e un grazie speciale al presidente della Pro Loco Luciano Cartechini. Vi aspettiamo tutti in piazza".
Ha unito l'etica sportiva all’esperienza acquisita proprio nel mondo dello sport, dalla gestione dei tempi all’ambito comunicativo relazionale. Cristiana Monina è una velista e manager d’azienda originaria di Civitanova Marche ma con uno spirito cosmopolita, figlio della sua passione di una vita, il mare.
Dopo la carriera sportiva ha deciso di utilizzare la sua esperienza per essere di supporto a team aziendali e sportivi, soprattutto nell’ambito del team building, della gestione dei tempi di lavoro e dell’organizzazione. Con la sua azienda, la Monina Corporate Sailing, organizza eventi, corsi di formazione, meeting aziendali e esperienze di vela per collegare quel modo di fare, rigoroso ma libero, al mondo aziendale.
L’abbiamo intervistata per chiedergli delle sue esperienze e per parlare un po’ di America's Cup, che inizia oggi, giovedì 29 agosto, con la prima fase, la Louis Vuitton Cup, e che la vede impegnata come fornitore del team francese Orient Express Racing Team.
Come sei entrata nel mondo della vela?
"Sono cresciuta a Civitanova e al circolo velico di Civitanova. Tutta la mia famiglia abita lì e la mia carriera è iniziata in quel mare. Sono molto legata a quel Club Vela. Ho iniziato a 9 anni. È un circolo che ha sfornato tantissimi velisti di alto livello. Sono ormai più di 40 anni che vado per mare. Ho iniziato con l'Optimist, il 420, poi sono passata al Laser, con il quale ho vinto un campionato europeo femminile. Sono cresciuta poi sempre di più di classe e categoria. Ho fatto varie esperienze di match race, di regate in altura fino ad arrivare a due traversate oceaniche".
Quando si è trasformata la tua attività da sportiva a comunicativo-gestionale?
"Quando sono stata scelta come testimonial della Tim, ho vissuto dall’interno grandi eventi. Da lì l’idea di fondare questa società, Monina Corporate Sailing e di organizzare attività aziendali e di comunicazione nel mondo della vela. Ho iniziato nel 2007 le prime attività comunicative. Mentre facevo le campagne olimpiche pensavo a come poter mettere a disposizione di team aziendali e professionisti la mia esperienza. Un’esperienza che avevo acquisito non solo nello sport ma anche nella gestione di tempi e spazi e nell’organizzazione di una stagione sportiva. Come si può immaginare in tanti anni di regate ci sono stati tanti successi ma anche tante sconfitte. Sconfitte anche nel cercare uno sponsor o nel comunicare un messaggio, nell’interagire con la squadra, nel preparare una stagione, nella logistica. È un mix vasto di conoscenze che è applicabile sia a livello sportivo che aziendale. Ho cercato di creare la metafora tra vela, mondo sportivo e azienda. Sono un po’ uscita dal solo corpo di sportiva e attraverso esperienze di coaching e di formazione, ho appreso come un mondo può essere di supporto all’altro".
Hai parlato di campagne olimpiche, raccontaci questa esperienza.
"Ho vinto le selezioni italiane per le olimpiadi. Questo ti dà accesso alla campagna olimpica. Sono varie gare preliminari di accesso all’Olimpiade che si svolgono durante gli anni precedenti in giro per il mondo. Per otto anni ho partecipato a questi eventi, ragionando su come gestire le forze e programmare un susseguirsi di gare così importanti. Nella mia categoria accedevano 14 nazioni. Purtroppo non sono riuscita ad accedere alla fase finale. Ma è stata comunque un’esperienza enorme. Non è facile gestire un percorso del genere. Convivere con la "sconfitta" di non essere arrivata alle Olimpiadi all’ultimo gradino, per me è stata una grande fonte di insegnamento, perché ho fatto molti errori e ho capito come dosare le forze, ho capito soprattutto che bisogna chiedere aiuto e lavorare di squadra".
Arriviamo all’America’s Cup. L’impegno di Monina Corporate Sailing nell’evento qual è?
"Come Monina Corporate Sailing, abbiamo due compiti. Siamo fornitori del team francese, l’Orient Express Racing Team, di un grande catamarano per ospitare fino a 75 persone al giorno. Quindi tutte le loro aziende e tutti i loro sponsor saliranno sul catamarano che gli abbiamo fornito per seguire le regate da vicino. In più abbiamo altre barche che ospitano i gruppi aziendali che vogliono vedere le gare. È un modo unico per fortificare le relazioni con i propri dipendenti e clienti e vivere da vicino questa grande metafora tra il mondo dello sport e l’azienda, perché l’America’s Cup è innovazione, progettazione e raggiungimento dell’obiettivo attraverso l’adattamento e il cambiamento".
Tornando ad indossare le lenti sportive, un tuo commento sulle regate preliminari e su questa 37esima America’s Cup.
"Noi che abbiamo una certa età, siamo abituati a vedere delle barche più lente e tradizionali. Facciamo ancora spesso fatica ad abituarci a questo nuovo mondo velico. Anche gli equipaggi si sono adattati per seguire questa innovazione. Prima erano formati da 17 persone, ora solo 8, di cui solo 4 velisti, gli altri sono ciclisti o canoisti. Il lavoro per creare un equipaggio competitivo e diverso. Se prima cercavi il miglior timoniere e il miglior prodiere, ora tutto è legato alla velocità. Questa è davvero la formula uno del mondo della vela".
Questo nuovo modo di intendere la vela può allontanare o avvicinare più persone al mondo della vela?
"Credo che sia una competizione che segue anche le generazioni. Ci una suddivisione, c’è chi ama la velocità e chi ama l’avventura. La generazione di giovani d’oggi predilige la velocità. È molto coinvolgente vedere queste barche che sfrecciano e volano a 50 nodi. Ovviamente la velocità non è tutto. Queste sono barche che rischiano costantemente di rompersi. Infatti i nuovi timonieri devono essere bravi a capire quali sono i loro limiti".
Una figura che ha saputo quindi ampliare e adattare il suo bagaglio esperienziale ad un nuovo contesto, senza abbandonare la sua passione per il mare e per la vela.
Nelle giornate del 26, 27 e 28 agosto si sono tenute le giornate conclusive del Campus Allenamente, finanziato dalla Fondazione Girolamo Colonna e organizzato dal Centro Clinico Pedagogico Victor di Corridonia grazie al lavoro della dottoressa Ludovica Laurini.
Il progetto che si trova alla sua undicesima edizione, ha avuto il suo cuore nella settimana dall'8 al 12 luglio. Durante questa settimana 15 bambini dai 6 ai 13 anni con difficoltà riconducibili a disprassia e dislessia si sono esercitati e divertiti ad affrontare proposte di neuroattivazione e stimolazione cognitiva volte a rendere più efficaci le proprie prestazioni scolastiche e le funzioni esecutive e sequenziali che vengono esercitate ogni giorno.
I bambini dalle 9:30 alle 16:00 hanno affrontato proposte motorie, ludiche e pedagogiche nella sede del Centro Sportivo Green Planet, inoltre hanno anche avuto la possibilità di approcciarsi con delle proposte di Pet Reading, cioè momenti di lettura assistita con i cani che tendono ad abbassare le emozioni negative legate alla lettura ad alta voce.
Nelle giornate dal 26 al 28 agosto i bambini si sono trovati presso i locali del Centro Victor di Corridonia dalle 9:00 alle 12:00 per rinfrescare e esercitare nuovamente le stesse funzioni allenate a luglio, con lo scopo di affrontare l’inizio della scuola in modo più attento e reattivo.
Il progetto, giunto ormai alla sua undicesima edizione, rientra nelle storiche collaborazioni della Fondazione Girolamo Colonna che accoglie la proposta ogni anno mostrandosi vicino alle famiglie con bambini che incontrano questo genere di difficoltà.
La fondazione si è fatta vivamente partecipe al campus l’8 luglio in occasione di un incontro tra i rappresentanti della Fondazione Girolamo Colonna e le famiglie dei bambini partecipanti al progetto, in tale occasione forte si è sentita l’assenza di Nicola Colonna, venuto a mancare improvvisamente ad agosto 2023.
Infatti Nicola Colonna nelle dieci edizioni precedenti del campus aveva sempre avuto un’accortezza speciale per le famiglie dei bambini che partecipavano al campus e ha sempre fortemente sostenuto il progetto con affetto e attenzione.
Nell’incontro di quest’anno purtroppo la mancanza della sua presenza ha risuonato nei genitori e negli organizzatori del progetto, ma la partecipazione all’incontro del figlio Filippo Colonna, in rappresentanza del direttivo della fondazione Colonna, e del dottor Gianni Giuli e del dottor Pierfrancesco Gentilucci, per il comitato tecnico scientifico, ha sottolineato la continuità collaborativa della fondazione e, nello specifico, i tre rappresentanti, nel ricordare Nicola, hanno ribadito di voler continuare ad appoggiare il progetto.
Un festival per riscoprire il territorio e rinforzare i legami. Venerdì 30 e sabato 31 agosto torna "ULtimo Kilometro", la rassegna dedicata al turismo lento che si svolgerà nella splendida cornice dei prati di San Vicino in località Pian dell’Elmo. L’evento, alla sua seconda edizione, è un viaggio di scoperta e un invito a vivere la natura con lentezza e consapevolezza.
Lo start dell’iniziativa, come sempre, verrà accolto nel territorio settempedano con una passeggiata lungo i sentieri della terza tappa del Cammino dei Forti. Dai prati di San Vicino si arriverà ad Elcito attraverso un percorso che intreccia storia e natura, unendo i partecipanti in un abbraccio simbolico con il paesaggio.
Si proseguirà poi per l’Elmo camping e una serata insieme alla blogger Nadia Stacchiotti di "Racconti di Marche" e Luca Tombesi che fa parte di Igers Macerata. In programma una cena con i prodotti del territorio per concludere con una piccola escursione "Star Trekking" con Alessandra Vitanzi guida esperta di Aigae.
La cerimonia d'inaugurazione del festival si aprirà alle ore 9:30 con gli interventi delle autorità locali e la presentazione del progetto "ULtimo Kilometro". Subito dopo, prenderà il via la giornata ricca di appuntamenti, una giornata interamente dedicata alla riscoperta del territorio attraverso attività che ne valorizzano l'autenticità ovvero incontri dedicati ai cammini con Francesco Senatore, referente di Feder Trek e del Cammino Terre Mutate, e Ruben Marucci, co-fondatore dell’Alta Via delle Marche e del Cammino "Anello della Val di Fiastra".
Saranno condivise storie e aneddoti su cammini che raccontano il cuore più vero delle Marche. Poi appuntamenti di folklore con il gruppo teatrale "L’Alternativa" che delizierà la giornata con spettacoli all’aperto in dialetto marchigiano, per rivivere insieme le storie e le leggende che hanno plasmato l’identità del territorio e laboratori per bambini con Claudia Antonelli e il suo Drum Circle, un laboratorio di percussioni per immergersi nel ritmo della natura e sentirsi parte di una comunità e laboratori, sempre per bambini, con l’associazioone Luci e Pietre e la pittura creativa nella natura.
Altre attività per bambini anche con Marco Pelagalli e "La Torre degli Smeducci" dedicate agli scacchi. Cecilia Guerri condurrà un workshop sulle tecniche di sopravvivenza e bushcraft, per scoprire i segreti della vita nei boschi e apprendere le competenze essenziali dell’escursionismo sostenibile. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16, escursione con l’Occhio Nascosto dei Sibillini e la realtà dei ragazzi di Jake Jam: un viaggio a passo lento nei sentieri nascosti, per scoprire la natura più autentica e intatta delle Marche nel ricordo di un caro amico.
Infine Claudia Antonelli e Paolo Roganti guideranno un’esperienza di meditazione mindfulness e immersione nella natura, un percorso di scoperta interiore che favorisce il benessere e la connessione con l'ambiente circostante. Il festival si chiuderà con un concerto della Prode Società Merende al tramonto che unirà pane, vino e popular punk, per celebrare insieme la bellezza del territorio e la gioia di condividerlo.
Ospiti della due giorni i migliori rappresentanti del territorio: Nadia Stacchiotti di Racconti di Marche, Luca Tombesi di Igers Macerata e Riparti dai Sibillini, Deborah Iannacci di TrippaAdvisor.
Per tutta la giornata del 31 agosto ci saranno stand di artigianato con i ragazzi di Artisan, artigiani del legno, Campagna Magna con prodotti tipici del territorio, C&E Italian Distillery con i loro distalliti.