Cinquant'anni dopo:questo e il titolo dell’evento con cui si sono rivisti venti ex studenti dopo i 50 anni trascorsi dal loro diploma. Venti ragionieri dell’istituto Tecnico L. Einaudi di Tolentino si sono ritrovati, domenica 13 ottobre, al ristorante La Contrada di Tolentino dopo 50 anni dal loro diploma (1974 – 2024) per rivivere alcuni momenti della loro storia, ma sopratutto per ritrovarsi dopo anni di vita trascorsi in città diverse con storie uniche ed importanti.
È stata una preziosa occasione per ricordare chi nel tempo è venuto a mancare e anche chi, per diversi motivi, non non è riuscito a partecipare.Uno degli organizzatori,Marco Attili, chiarisce i motivi dell’evento: "Ritrovarsi dopo 50 anni dal diploma, riconoscersi, rivivere alcuni momenti della nostra storia scolastica, raccontarsi le varie storie personali vissute e terminare la serata con la voglia e la certezza che ci rincontreremo presto questo si che significa vivere il presente non dimenticandosi però del passato".
Chiesanuova in festa per Robert Cardella e Roberta Tartarelli. Mamma e figlio hanno partecipato e vinto la puntata della trasmissione "Chi sa chi è?" andata in onda sul Canale 9 nella serata di ieri.
Si tratta del programma che Amadeus ha importato, con un nuovo nome, dalla sua precedente esperienza in Rai. Il funzionamento del game show è rimasto lo stesso: una coppia di concorrenti deve individuare il lavoro degli 8 ignoti di puntata e, nel finale, l'identità del parente misterioso di uno di loro.
Madre e figlio hanno dimostrato una certa capacità nel saper leggere la fisionomia degli ignoti assicurandosi una vincita di 8mila euro. Tantissimi sono stati i messaggi di congratulazioni ricevuti dalla coppia, non solo da Chiesanuova. Entrambi sono molto conosciuti: Robert è parrucchiere e lavora nel centro commerciale di Montecassiano, mentre i genitori di Roberta hanno gestito un bar-ferramenta per 37 anni nella frazione.
Molto più che una regione, ma una culla della più autentica eccellenza Made in Italy che non disdegna fortunate incursioni anche nel mondo sportivo. Tutto questo - e anche di più - sono le Marche che, con i suoi figli più celebri e medagliati, in questo caso, sarà celebrata a Roma il prossimo 15 ottobre da "Le Marche una regione da Podio".
Un evento, giunto alla sua seconda edizione, che vedrà tra i suoi protagonisti anche Tombolini, che ha fatto della sartorialità italiana il suo tratto caratteristico esportando in tutto il mondo il suo dna marchigiano doc e regalando ancora più lustro alla sua regione e al suo territorio, a cui l’azienda di Colmurano è legata a doppio giro.
Nel Salone d’Onore del Coni, al Foro Italico, sarà Silvio Calvigioni Tombolini, direttore commerciale, marketing e comunicazione, a ritirare il premio assegnato dalla manifestazione ideata da Vladimiro Riga.
"Le nostre radici nel territorio marchigiano sono una questione di famiglia e di cuore, come dimostrano le numerose iniziative che, da sempre, portiamo avanti per valorizzarlo, celebrando e tutelando l’apporto delle maestranze che trasmettono il loro know how alle nostre creazioni e mantenendo un legame forte con il suo passato per portarlo nel futuro" ha commentato, a margine del premio, Silvio Calvigioni Tombolini.
E infatti del rapporto con la sua terra Tombolini ha fatto un asset vincente che, negli ultimi tempi, si è tradotto nella riqualificazione della sua storica sede, negli investimenti sul capitale umano locale e nella nascita della Fondazione Eugenio Tombolini che, tra i suoi programmi, prevede anche una scuola sartoriale.
“Le Marche, una Regione da Podio” nasce proprio con l’obiettivo di celebrare personalità e aziende, campioni nei più svariati ambiti ma accomunati dall’origine, che hanno contribuito a portare l’eccellenza marchigiana in Italia e nel mondo.
Tra i premiati della seconda edizione, che vedrà la presenza del Presidente di Regione Marche Francesco Acquaroli e del Presidente del Coni Giovanni Malagò, i campioni olimpici Tommaso Marini, Elisa Di Francisco, Michele Massa e il campione del mondo di vela Alberto Rossi, i premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo Ferretti e molti altri.
Arena, l'azienda di Tolentino leader negli sport acquatici, è stata protagonista questa mattina di un evento di beach clean up aziendale presso il Monte Conero, nelle spiagge tra Sirolo e Numana.
L’iniziativa è stata organizzata per il secondo anno consecutivo grazie al supporto di Plastic Free Onlus, l'organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica e impegnata nella tutela dell’ambiente con eventi di pulizia di città, spiagge, parchi e fiumi.
Per rinsaldare la profonda connessione del brand con l'acqua, il progetto si è svolto nella fascia costiera di Sirolo, denominata Perla dell'Adriatico per la bellezza mozzafiato del Parco e dei colori intensi del mare.
Prima dell'iniziativa, i dipendenti Arena hanno partecipato a una formazione online sugli effetti dannosi dell'inquinamento da plastica e sulle migliori pratiche da adottare per la pulizia. Quindi, nella mattinata di oggi, si sono recati con un pulmino dedicato presso Sirolo per ripulire il sito dai rifiuti presenti, trasportati dal mare o frutto dell’incuria di alcuni bagnanti della stagione estiva appena trascorsa.
La passeggiata ecologica ha preso il via dopo un saluto di benvenuto che ha coinvolto anche l'assessore ai lavori pubblici, urbanistica e edilizia, gestione rifiuti di Sirolo Giovanna Morresi. I dipendenti, quasi 100, armati di kit composti da guanti, sacchetti e t-shirt forniti da 'plastic free', si sono impegnati a raccogliere 495 chili di rifiuti (di cui plastica 147kg, materiale per indifferenziata 100,3 kg, vetro 171,3, rifiuti speciali 76,4 kg)
Il materiale raccolto è stato pesato e rendicontato da Plastic Free Onlus al termine dell’attività insieme all'azienda locale di gestione rifiuti, mentre l’iniziativa sarà comunicata nel bilancio di sostenibilità 2024 di Arena.
"Nei suoi oltre 50 anni di attività Arena ha preso sempre a cuore l’acqua come elemento che unisce tutti come esseri umani - afferma Peter Graschi, amministratore delegato del gruppo Arena, che ha partecipato in prima persona alla giornata di pulizia della spiaggia -. Proteggere l’acqua rappresenta uno dei pilastri su cui si basa il nostro Community Impact Plan, oltre al tema dell'amore per l'acqua e della promozione e insegnamento del nuoto. Pulire le spiagge significa poter attivarsi in prima linea, non solo come dipendenti ma come persone per migliorare l’ambiente in cui viviamo oltre che favore un impatto positivo sulla comunità.
"Abbiamo deciso di chiedere ancora una volta il supporto di Plastic Free per un’iniziativa aziendale come questa, apprezzando il loro modo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul problema - aggiunge Graschi -. Il problema di inquinamento di oceani e spiagge è ormai un'emergenza che non si può rimandare e su cui tutti siamo chiamati ad intervenire. In linea con la nostra campagna Planet water, siamo stati felici di aver coinvolto molti dei nostri dipendenti in una operazione di beach clean up che ha unito scopi lodevoli a piacevoli momenti di convivialità".
"Siamo entusiasti di collaborare nuovamente con Arena - dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus -. Questa iniziativa sottolinea ancora una volta come sia importante lavorare assieme per un obiettivo che riguarda tutti noi: combattere l'inquinamento da plastica. Per il secondo anno consecutivo, i volontari di Plastic Free saranno a fianco ai dipendenti Arena, sensibilizzandoli sui danni della plastica e sull’impatto sulla nostra quotidianità. Il cambiamento può e deve prevedere un ruolo determinante delle imprese - conclude - nel promuovere nuovi stili di vita che possano liberarci da tutta quella plastica in eccesso che, inevitabilmente, deturpa l’ambiente, ad iniziare da quello marino".
(Credit foto: Courtesy by Arena)
Lo scorso 7 settembre i giovani Silvia Crotti e Giovanni Montagna hanno pronunciato il fatidico “sì” a Brescia, ma il loro viaggio di nozze è stato tutt'altro che convenzionale. La coppia lombarda ha infatti deciso di intraprendere successivamente un pellegrinaggio lungo la storica Via Lauretana, da Assisi a Loreto. Un viaggio a piedi di circa 170 km tra i borghi umbri e marchigiani, che è stato l’occasione per approfondire il loro legame personale e spirituale.
Li abbiamo incontrati durante la loro tappa a Macerata: «Volevamo intraprendere un cammino insieme da tanto tempo – ha raccontato Silvia –, quando è arrivato il momento di decidere il viaggio di nozze abbiamo pensato che questa fosse l’occasione giusta. Un modo speciale per realizzare questo nostro desiderio partendo da Assisi, dal “perdono”, fino a giungere alla Santa Casa di Loreto, per affidare alla Madonna la nostra nuova famiglia».
Giorni intensi che i due sposi non dimenticheranno: «Ad Assisi ci siamo lasciati cullare dalla città della pace e dalla testimonianza dei Santi Francesco e Chiara, oltre che dall'esempio del beato Carlo Acutis, pregando insieme a loro, che sono stati poi nostri amici di cammino – ha spiegato Giovanni –, abbiamo superato anche la pioggia attraversando Spello, sentendo un po’ di fatica in quella lunga tappa che ci ha condotto a Colfiorito».
Il cammino li ha così messi alla prova: «Ci ha legato e aiutato a superare insieme le difficoltà – ha aggiunto ancora Silvia –, abbiamo incontrato tante storie e volti con accoglienza ogni volta davvero calorosa».
Per affrontare il viaggio la coppia si è affidata anche a strumenti tecnologici, come la app “Cammini Lauretani”, facendo timbrare la loro “Charta Peregrini” in ogni luogo visitato. Per Silvia e Giovanni ogni tappa verso Loreto è stata metafora del loro nuovo percorso di vita insieme: «Il cammino apre porte prima di tutto verso di noi e nel dialogo con Dio – hanno concluso i due giovani sposi bresciani –, lo consigliamo come viaggio di nozze anche per le bellezze culturali e naturalistiche che si possono scoprire. Si tratta soprattutto di un’occasione unica per conoscersi meglio e costruire insieme un percorso, sia interiore che di coppia».
Giornata di festa, quella di ieri, per la comunità francescana matelicese. Si è celebrata infatti la Festa di San Francesco, patrono d’Italia, presso l’omonima chiesa di Matelica. In realtà le celebrazioni erano iniziate già in settimana, con una serie di appuntamenti religiosi tra il 3 e il 5 ottobre.
Venerdì si è svolta invece la festa liturgica, mentre domenica la festa solenne iniziata con la Santa Messa con omelia alle ore 9, seguita da un'altra Santa Messa alle ore 11:15 con la partecipazione della corale San Francesco.
Nel pomeriggio si è tenuto anche un momento di animazione dedicato ai bambini della scuola primaria e dell’infanzia dal titolo "Gli acquarelli del Creato". Alle ore 18 la Santa Messa conclusiva a cui, come sempre, ha partecipato il sindaco di Matelica con un discorso incentrato proprio sulla figura di San Francesco.
"Ci ha insegnato il valore della semplicità, della pace e del rispetto per tutte le creature - ha riferito il primo cittadino Denis Cingolani parlando del patrono d’Italia -. Questi principi sono ancora oggi fondamentali, non solo per la nostra crescita personale, ma anche per la salute della nostra comunità e del nostro territorio. La festa di San Francesco ci ricorda l’importanza di essere solidali, di tendere la mano a chi è in difficoltà e di lavorare insieme per costruire un futuro migliore".
"Guardando proprio al futuro, ci impegniamo a portare avanti i valori di San Francesco nella nostra quotidianità, promuovendo iniziative che tutelino l'ambiente e che favoriscano il benessere della nostra comunità. Insieme, possiamo fare la differenza, ispirandoci all’esempio del nostro santo patrono. Ed è a questo esempio che stiamo guardando anche in ottica ricostruzione post-sisma - ha aggiunto Cingolani -. Il convento di San Francesco è un bene centrale della nostra città di cui dobbiamo al più presto riappropriarci. I lavori di ricostruzione post sisma sono in corso e come amministrazione comunale stiamo seguendo da vicino questo cantiere per fare in modo che la comunità possa presto tornare al suo interno a celebrare momenti religiosi importantissimi come quello di oggi. Si tratta di una struttura che ha grande significato per la città e che grazie ai lavori tornerà fruibile in sicurezza ci auguriamo il più presto possibile".
Cingolani ha poi ricordato l’ex sindaco Baldini: "Per me oggi si tratta del primo discorso da sindaco in occasione di questa festività che coincide con gli 800 anni delle sacre stimmate. Non nascondo una certa emozione vista l’importanza della ricorrenza. Emozione che si amplifica nel ricordare quanto il nostro ex sindaco Massimo Baldini era legato al convento di San Francesco e alla comunità francescana in generale - ha detto commosso -. Ogni anno in occasione di questo momento religioso era solito partecipare con un bellissimo discorso e con tanta vicinanza al Santo Patrono d’Italia a cui era molto legato. Anche grazie a lui era stata realizzata questa struttura in cui oggi ci troviamo a celebrare San Francesco. Sono sicuro che oggi, anche se impossibilitato ad essere presente per i motivi che tutti sappiamo, per lui sarà una giornata speciale".
Una serata di allegria e spensieratezza quella di sabato 5 ottobre alla pizzeria “Le tre Spighe” di Urbisaglia, per i festeggiamenti dei cinquantacinque anni dei “ragazzi” di Colmurano ed Urbisaglia.
Una serata per ricordare i momenti insieme in compagnia. La cena è stata animata da buona musica, balli e karaoke. Ovviamente non sono mancati aneddoti e ricordi.
Un bellissimo momento per ritrovarsi tra compagni di scuola e non, di due paesi confinanti che da sempre condividono scuole e amicizie.
Tolentino accoglie con entusiasmo "BarbeRò", il nuovo salone di barbieria in via De Gasperi che promette di portare freschezza e stile in città. BarbeRò non è solo un gioco di parole: il nome del salone è infatti un omaggio alla passione per il mestiere e al nome del proprietario, Rovin.
Un giovane ragazzo di 23 anni, già con le idee chiare e grande determinazione. Al taglio del nastro, oltre alla famiglia e agli amici di sempre, presente anche la vicesindaco di Tolentino, Alessia Pupo.
"Questo è un sogno che rincorro da quando ero piccolo - ha dichiarato Rovin durante l’inaugurazione svoltasi nel pomeriggio di oggi -. Ringrazio di cuore tutte le persone che mi hanno sostenuto e aiutato a far nascere BarbeRò”.
La sua dedizione e il suo entusiasmo in effetti sono palpabili in ogni angolo del salone, curato nei minimi dettagli e con uno stile moderno e contemporaneo. Da martedì 8 ottobre, il via ai lavori in una giornata che è andata sold out nei pochissimi minuti successivi al taglio del nastro.
Rovin ha poi voluto rendere omaggio a due figure che sono state fondamentali nel suo percorso: "Un ringraziamento speciale va a Paolo Ruffini, che purtroppo non è più con noi, ma che ha avuto un ruolo importante nella mia crescita personale e professionale e a Michele Sandri, dove ho svolto la mia ultima esperienza lavorativa, che mi ha sempre sostenuto e insegnato tanto”.
BarbeRò offre un’esperienza completa di relax e benessere. Ogni servizio, dal taglio tradizionale alla modellatura della barba, è pensato per garantire la massima qualità, grazie all’utilizzo di prodotti selezionati e una meticolosa attenzione ai dettagli.
L'apertura di questo nuovo spazio non è solo una vittoria personale per Rovin, ma anche un contributo positivo per la comunità di Tolentino. Nel pomeriggio molte persone hanno accolto con calore la nuova attività, pronte a farsi coccolare dalle giovani mani, ma già esperte, del titolare.
Un famoso detto popolare recita "una mela al giorno toglie il medico di torno". Forse la saggezza popolare non aveva poi così torto. Sono infatti sempre più numerosi gli studi scientifici che confermano quanto la mela sia un vero toccasana per il nostro corpo.
La grande varietà offre davvero un ampio ventaglio di caratteristiche diverse, non a caso infatti è il frutto più consumato al mondo, nonché fondamentale per una sana e corretta alimentazione. Ma cos’è che rende questo alimento così prezioso?
Si tratta di un frutto ricco in acqua e povero di zuccheri, perfetto quindi per i regimi dietetici ipocalorici. Presente anche la fibra, che rappresenta una componente importante: la tipologia maggiormente contenuta è la pectina, che regolarizza la motilità intestinale, contiene i picchi glicemici e l’assorbimento del colesterolo.
Non ultimo, nello stomaco la pectina forma un gel che aumenta la distensione delle pareti gastriche, che funge da segnale di sazietà per il cervello. La maggior parte della fibra si trova nella buccia, perciò, non andrebbe eliminata ma consumata lavandola bene.
Se consumata cruda, specialmente a fine pasto, grazie all’alta idratazione e alla consistenza croccante, è un "segnale di stop". Inoltre, aiuta a rimuovere i residui di cibo (ma contiene comunque zuccheri cariogeni, quindi non dimentichiamo di lavare bene i denti!).
La cottura, invece, cambia le caratteristiche della fibra, rendendola lassativa. Quindi, una mela cotta, magari con cannella, alla sera può sicuramente giovare a un intestino pigro.
I benefici di mangiare la mela con l’involucro esterno non finiscono qua. Il frutto contiene un’enorme quantità di polifenoli che si concentrano proprio sulla buccia. I polifenoli sono composti già noti alla scienza per le proprietà antiossidanti, capaci di prevenire diverse malattie legate all’invecchiamento e con una azione anche antitumorale.
Inoltre, un ruolo importante sembra essere svolto dai microrganismi intestinali che, nutrendosi delle fibre della mela, producono metaboliti che hanno un impatto positivo anche sulla salute del cuore.
Attenzione però, perché per qualcuno la mela si rivela un alimento particolarmente "mal tollerato". Proprio perché i microrganismi intestinali fermentano la fibra contenuta sia nella polpa che nella buccia, producono gas che può esacerbare i sintomi in chi soffre di intestino irritabile o colite, scatenando dolore e gonfiore.
In questo caso, è bene sostituire questo frutto con alternative con un contenuto più basso di fibre, e reintrodurlo gradualmente in un momento successivo.
Avvistato quello che sembra essere un bell’esemplare di lupo a Porto Recanati. La curiosa osservazione è stata fatta da un passante, nella mattinata di oggi, in via Del Sole nei pressi dell’ex capannone Montecatini.
L’uomo è poi riuscito ai immortalare l’incontro con alcuni scatti, prima della fuga dell’animale tra i campi circostanti. I lupi si spostano principalmente per motivi legati al cibo e difficilmente si fanno avvicinare. Spesso possono essere confusi con i cani randagi o con una particolare razza canina quale il cane lupo Cecoslovacco. Nel caso si tratti di un esemplare di lupo, esso costituisce un avvistamento più unico che raro per la zona.
Cronometristi in festa per i 60 anni di matrimonio tra Fabio Moretti e la consorte Marisa.
La famiglia dei Cronometristi di Macerata, rappresentata dalla presidentessa Alberta Zamboni e dal responsabile tecnico, Patrizio Piccini, ha voluto omaggiare l’associato Fabio Moretti e sua moglie Marisa, incontrandoli in occasione della felice ricorrenza delle loro nozze di diamante il 5 ottobre.
Fabio, tesserato della Federazio Italiana Cronometristi dal gennaio 1956, ha insegnato a generazioni di giovani maceratesi la cosiddetta "arte del tempo" partecipando alle maggiori manifestazioni sportive locali e nazionale, ivi compresi i giochi olimpici del 1960 a Roma.
Sono in corso le operazioni di demolizione dello stabile che ospitava l'ospedale SS. Salvatore danneggiato dal sisma e interessato da un complesso progetto di ricostruzione. Contestualmente hanno preso il via le prime operazioni di trasloco dei vari ambulatori e uffici a servizio della popolazione di Tolentino e dei comuni limitrofi che si protrarranno fino al prossimo 18 ottobre, come concordato tra Ast (Azienda sanitaria territoriale) e amministrazione comunale di Tolentino.
Stamattina la direzione sanitaria dell’Ast di Macerata ha effettuato un sopralluogo presso la nuova struttura prefabbricata che ospiterà la cittadella sanitaria, nella zona ex villaggio container, che si estende una superficie di circa 1400 metri quadrati, suddivisa in tre blocchi.
All’interno vi saranno trasferiti il punto di primo intervento, i servizi ambulatoriali, territoriali e Cup attualmente presenti nella struttura ospedaliera di Tolentino. "La nuova cittadella sanitaria è una struttura accogliente e funzionale alle nuove attività che dovrà ospitare e rappresenta un bel segnale di ripartenza", dichiara il direttore sanitario dell'azienda sanitaria territoriale di Macerata Daniela Corsi.
"Tutta la Direzione strategica è molto soddisfatta per l’opera realizzata nel rispetto dei tempi previsti dal cronoprogramma dei lavori, soprattutto perché durante la demolizione dell'spedale ai cittadini saranno garantiti i servizi sanitari in ambienti idonei e confortevoli, dove gli operatori sanitari saranno in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni di salute della popolazione tolentinate", conclude Corsi.
Le operazioni di trasferimento saranno concluse entro il 21 ottobre. Nel frattempo i servizi saranno operativi nelle seguenti modalità:
- dal 7 ottobre alla Palazzina Comi (di fianco all’ex ospedale) saranno presenti il punto prelievi; segreteria Adi; Cassa, Cup, ufficio Protesi; servizio veterinario; ambulatorio di Cardiologia e Radiologia (già presenti);
- al Consultorio di Tolentino (viale XXX Giugno): consultorio; ostetriche; UMEE.
Si precisa che la diabetologia rimarrà operativa al terzo piano del vecchio stabile non essendo interessata dal trasloco fino al 16 ottobre. Tutte le altre specialistiche verranno dislocate tra il distretto e l'ospedale di Macerata, il distretto di Treia e l'ospedale di comunità di Treia mantenendo stessi orari e giorni (il Cup potrà dare maggiori informazioni).
"Il Punto di Primo Intervento invece non avrà interruzioni - informa il Comune in una nota - e sarà sempre attivo e il primo ad essere trasferito. Infatti il 7 ottobre mattina sarà operativo sia nella vecchia che nella nuova sede e nel pomeriggio inizierà le proprie attività alla cittadella della sanità". L'ambulatorio chirurgico senologico sarà sospeso solo per due sedute e subito proseguirà le proprie attività senza interruzioni.
L’Accademia Primo Dialetto "A.M. Guarnieri" dona all'amministrazione comunale una ricerca storica su un piatto tradizionale civitanovese "Lo pulendò ‘ngo li furbi, l’abbiti e le patate". Uno studio approfondito che contiene la ricetta, con le materie prime necessarie alla sua realizzazione, secondo la vera tradizione.
"Ho voluto incontrare Primo Recchioni per ringraziarlo personalmente per questo dono fatto con spirito di generosità e condivisione con la città - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Nostra volontà è quella di raccogliere questo dono e valorizzarlo, forti anche del fatto che la Regione riconosce e valorizza la diffusione delle ricette e dei menù della cucina marchigiana quale espressione del patrimonio enogastronomico e culturale della comunità marchigiana".
"Un dono che ho fatto con il cuore", ha detto Primo Recchioni, storica figura civitanovese, conosciuto per la sua attività legata alla pesca, ma anche per la continua ricerca della storia, delle tradizioni e del dialetto civitanovese.
Tante le idee su cui lavorare e per le quali lo stesso Recchioni si è messo a disposizione. "Per il momento - ha spiegato il Sindaco - perseguiamo l'obiettivo di presentare la richiesta per ottenere l’iscrizione al Registro regionale delle ricette della cucina marchigiana e stiamo provvedendo alla realizzazione di un logo ufficiale cittadino da concedere alle realtà ristorative che realizzeranno il piatto tradizionale".
Il Sindaco va oltre: "Stiamo lavorando anche all' istituzione di un grande appuntamento annuale legato a questo piatto. Vogliamo promuovere la tradizione enogastronomica civitanovese per rafforzare la nostra identità".
Nella serata mercoledì, 2 ottobre, nel salone parrocchiale di Grottaccia, le comunità di Avenale, Troviggiano e Grottaccia di Cingoli hanno festeggiato i 50 anni di Don Gabriele Crucianelli, insieme ai parroci Don Fabrizio Perini e Don Paolo Felice. Don Gabriele ha spento le candeline e tagliato l'immancabile torta insieme ai parrocchiani.
"Mantieni il tuo grande spirito e i tuoi nuovi impegni nelle nostre comunità pastorali di Cingoli", la dedica dei parrocchiani a Don Gabriele.
Domenica 6 ottobre si va in bicicletta lungo la ciclovia adriatica da Civitanova Marche a Marina Palmense per testimoniare la propria solidarietà a Emergency. L'organizzazione fondata da Gino Strada, che ha creato ospedali e curato gratuitamente 13 milioni di persone nel mondo, Italia compresa, vittime della guerra e della povertà, propone la pedalata solidale in collaborazione con la Fiab e con il patrocinio dei comuni di Civitanova Marche, Porto Sant'Elpidio e Fermo.
Si parte alle 10:30 da Varco sul Mare a Civitanova e già a Porto Sant'Elpidio sarà offerta dagli sponsor una merenda. Iscrizione al prezzo di 10 euro per sostenere gli ospedali e i progetti umanitari di Emergency. Partecipare è facile, si può arrivare in treno trasportando la propria bicicletta oppure si può noleggiarla sul posto a prezzi scontati prenotando in anticipo a Massetani (0733/564965).
Oltre a questa bellissima iniziativa il gruppo dei volontari Emergency di Macerata sta avviando altre attività per i prossimi mesi. Nelle scuole di ogni ordine e grado si proporranno incontri con le classi e poi, da fine novembre al 24 dicembre, per il terzo anno, aprirà il negozio di Natale a Macerata. Per il tesseramento a Emergency sabato 5 ottobre i volontari sono disponibili dalle 16.00 alle 20.00 in piazza Annessione/corso Garibaldi a Macerata.
Il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi e l’assessore alle attività produttive Fabiano Gobbi hanno partecipato all’evento celebrativo dei 50 anni di attività della Cooperativa Valle del Chienti. La realtà tolentinate, da mezzo secolo, riunisce tanti agricoltori che portano avanti le loro attività all’interno della Cooperativa.
Il primo cittadino, a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la città, ha consegnato al presidente Giuseppe Biagetti una pergamena in cui si celebrano i cinquant'anni di attività della costituzione della Cooperativa Valle del Chienti.
"Con dedizione, professionalità e competenza - ha scritto l’amministrazione comunale in una nota - tutti hanno lavorato insieme per la crescita economica e sociale del comparto agricolo e anche della comunità tolentinate, per raggiungere un unico obiettivo: il bene comune. Cooperare significa credere, condividere gli stessi valori e principi quali solidarietà, sviluppo sostenibile, valorizzazione del territorio. Vuol dire essere solidali gli uni con gli altri per condividere un cammino fatto di passato, presente e futuro".
I Vigili del Fuoco di Macerata salutano il collega Maurizio Prenna che, per raggiunti limiti di età, li lascia per godersi la meritata pensione. Entrato a far parte del Corpo Nazionale nel 1993 ha prestato servizio al comando di Milano, Bologna e di Macerata (per anni al distaccamento di Camerino) per trasferirsi poi in centrale, con la qualifica di Capo Squadra.
Esperto autista di mezzi pesanti e mezzi movimento terra, ha partecipato a numerose missioni di soccorso: il terremoto del '97 nelle Marche, L'Aquila, il terremoto Emilia, Marche-Abruzzo, le alluvioni di Senigallia e Forlì sono le più significative, senza dimenticare l'esperienza nella missione umanitaria in Kosovo nel1999.
I colleghi lo definiscono una persona sempre "solare ,disponibile, un grande amico prima di essere un grande collega. Anche nei momenti difficili è sempre stato all'altezza della situazione tirando fuori la sua bandana dalla tasca e indossandola in testa. Era il chiaro segnale che il momento meritava la massima attenzione e professionalità". Un grazie speciale da tutto il comando in modo speciale dal turno D per i tanti momenti belli vissuti insieme ascoltando i suoi racconti di vita".
"Un saluto e un affettuoso abbraccio, Ciao Maurì, Ciao socio" , il messaggio dei colleghi".
Poltrona Frau e il Gruppo Tenute Capaldo-Feudi di San Gregorio hanno collaborato per la realizzazione di una bottiglia esclusiva, in edizione limitata, simbolo dell'artigianalità e del design italiano.
La prima collaborazione tra queste due eccellenze italiane risale al 2004, quando Poltrona Frau realizzó una seduta ed altri arredi ad hoc, disegnati da Lella e Massimo Vignelli per la cantina Feus di San Gregorio.
Questa poltroncina, chiamata "Luna", era caratterizzata da linee essenziali e venne realizzata in pelle rossa, unendo insieme funzionalità e comfort. Mentre la collaborazione tra i designer italo-americani e Poltrona Frau risale alla fine degli anni '80 quando la Rai affida a Lella e Massimo Vignelli la progettazione degli studi da cui trasmettere il telegiornale.
Fu un nuovo modo di fare informazione: non più il cosiddetto "mezzobusto" ma la ripresa delle persone a figura intera. Nacque per questo la poltroncina "Intervista": un'evoluzione della tipologia a pozzetto, attentamente disegnata per consentire il massimo comfort all'ospite e addirittura una postura che non condizioni il timbro della voce.
"Lella e Massimo Vignelli dal 1988, con la loro visione unica come art director, hanno trasformato il logo e l'immagine di Poltrona Frau, hanno creato prodotti emblematici e senza tempo come la poltrona 'Intervista' e la scrivania 'Ceo', ancora parte del nostro catalogo. La loro influenza ha portato alla progettazione innovativa dello showroom e dell'auditorium dell'azienda a Tolentino e alla reinvenzione dello store di Soho a New York, stabilendo nuovi canoni di minimalismo", commenta Nicola Coropulis, ceo di Poltrona Frau.
"Grazie alla indiscussa creatività e leadership, abbiamo avuto l'opportunità di collaborare con tanti nomi illustri dell'architettura come Frank O. Gehry che per il Guggenheim Museum Bilbao, ha usato le loro poltroncine Pitagora Theater System dei Vignelli per Poltrona Frau - aggiunge Coropulis -. Siamo fieri di collaborare con Feudi di San Gregorio per questa limited edition e di celebrare l'impronta distintiva che i Vignelli hanno lasciato nel mondo del design, contribuendo a rafforzare il nostro impegno verso l'eccellenza e la qualità".
A distanza di 20 anni, Poltrona Frau rinnova la collaborazione con Feudi Di San Gregorio per il lancio della bottiglia di Dubl, uno spumante Metodo Classico ottenuto da uve autoctone campane. Le forme e l'etichetta iconica sono state disegnate da Lella e Massimo Vignelli agli inizi del 2000. Per l'occasione è stato scelto un vino speciale: un millesimato 2016, con oltre otto anni di affinamento sui lieviti, prodotto da uve Greco, un vitigno pregiato sin dall'antichità romana e oggi uno dei più prestigiosi d'Italia.
Poltrona Frau ha realizzato una innovativa etichetta in Pelle Frau ColorSphere, in tonalità rossa (SC Garnet) recuperando gli sfridi di produzione che riprende le linee essenziali dell'etichetta originale e richiama i materiali e il colore usati in occasione della realizzazione della poltroncina. Ogni etichetta viene applicata a mano con la cura artigianale che contraddistingue sia il processo di lavorazione del pellame sia il lungo processo di affinamento del vino.
Santa Maria in Piana si conferma capitale del Gusto. Va in archivio con il massimo dei voti la 13esima edizione del Festival della carne bovina di Razza Marchigiana, tre giornate all’insegna di aggregazione e divertimento, organizzate in maniera impeccabile dai volontari del comitato Nuova Santa Maria in Piana guidati dal presidente Oreste Carnevali.
Quest’anno il festival ha registrato il tutto esaurito, con grande soddisfazione degli organizzatori. La protagonista indiscussa è stata la carne, eccellenza del territorio. Buon menù, buona musica, giochi di squadra e tanta voglia di stare insieme in allegria e serenità, tant’è che si sono festeggiati vari compleanni e anniversari di fidanzamento.
Stand gastronomico sempre operativo: qui un particolare ringraziamento va ai grigliatori, camerieri e cuochi senza dimenticare tutte le altre attività e spettacolo che hanno fatto in modo che questa festa arrivasse al risultato ottenuto.
"Ha colpito la presenza attiva di tanti giovani, bambini ieri ed oggi già ragazzi, che hanno distribuito piatti e sorrisi e la loro contentezza traspariva in ogni movimento, una bella gioventù che fa guardare avanti con fiducia",sottolinea il direttivo nel ringraziare quanti hanno contribuito allo sforzo organizzativo che ha reso possibile il festival, divenuto un appuntamento fisso di inizio autunno.
Un weekend da incorniciare per Marco Cappelletti, 49enne originario di Recanati, che ha vissuto due giorni all'insegna di emozioni indimenticabili. Sabato, Marco si è laureato campione regionale di lancio del disco nella categoria Master, e domenica...è salito all'altare per sposare Melissa.
Il primo trionfo del weekend è arrivato al campo d'atletica Conti di Ancona, dove Marco ha partecipato ai campionati regionali di atletica leggera. Con un lancio di 30 metri, ha conquistato il primo posto nella categoria M50, portando a casa il titolo di campione regionale.
Il giorno successivo, Marco è salito all'altare nella Chiesa del Santissimo Crocifisso di Ancona per dire "sì" alla sua Melissa. "Diverse persone mi hanno chiesto: 'Ma domani ti sposi e oggi gareggi?' Ho risposto: 'Almeno allievo la tensione'", ha raccontato con un sorriso il neosposo.