Recanati, l'ex porcilaia prende nuova forma: la ristrutturazione finanziata dal Centro Fonti San Lorenzo
I lavori di ristrutturazione della vecchia porcilaia, annesso della sede dell’associazione Centro Fonti San Lorenzo nonché centro di aggregazione giovanile e ludoteca, sono partiti nel mese di novembre a "spron battuto".
In meno di un mese, alla demolizione sono seguiti i lavori di fondazione, ed è in via di ultimazione la realizzazione della struttura portante in legno: prende forma il progetto di dare a tutta la comunità un luogo di educazione alimentare, cultura e socialità attorno al cibo, un luogo col quale combattere le nuove solitudini e costruire una cittadinanza consapevole e in grado di prendersi cura di sé.
L’intervento ha destato fin da subito in città grande interesse e curiosità, che sono cresciuti con l’avanzare dei lavori e con il delinearsi del nuovo skyline della zona. Tantissimi gli attestati di stima all'associazione per aver deciso di rigenerare un piccolo immobile inservibile, situato nel bel mezzo di uno degli spazi verdi più frequentati a Recanati.
Raccogliendo voci e parlando con tante persone, ci sono però ancora molti che non hanno chiaro chi stia realizzando l'opera e attraverso quali fondi. Sulla questione è stato interrogato il presidente del Centro Fonti San Lorenzo Marco Morbidoni, che ha risposto con estrema chiarezza: "Il comune ci ha concesso in comodato d’uso gratuito l’ex-porcilaia, che aveva un valore di mercato prossimo allo zero ed era praticamente inutilizzabile. La nostra associazione ha elaborato il progetto di rigenerazione con il supporto di professionisti abilitati e pagherà per intero l'opera".
"Il Comune non partecipa in alcun modo all’investimento economico - ha proseguito Morbidoni -, che ricade al cento per cento sull’associazione, così come non c’entrano i fondi Pnrr: in città sembra ci siano altri progetti di rigenerazione cui saranno destinati questi fondi. Stiamo invece facendo il possibile per accedere al superbonus, anche se oggi le condizioni sono peggiori rispetto al passato, le prospettive incerte e l’accollo sarà ingente".
A ben vedere, sono i preventivi di spesa a parlare: l'opera finita costerà oltre 270 mila euro. Di questi, allo stato attuale, oltre 80 mila euro rimarranno in accollo al Centro Fonti San Lorenzo. La cifra potrebbe aumentare fino quasi a raddoppiare qualora le voci dei tagli fossero confermate nella manovra di bilancio del governo. E poi ci saranno le spese per le attrezzature del nuovo spazio e per gli arredi.
È lo stesso Morbidoni ad aggiungere: "È probabilmente uno degli investimenti più importanti mai realizzati in città da un’associazione. Investimento che va a rigenerare e a restituire alla città un immobile nuovo, efficiente e multifunzionale che è, e rimane, un bene comune della città e dei suoi cittadini. Le incertezze finanziarie non mancano, ma siamo solidi, da anni stiamo mettendo qualcosa da parte per realizzare questo sogno e contiamo sulla vicinanza sempre più forte della comunità per questo rush finale".
A tal proposito, proprio in virtù della straordinarietà dell’intervento, il Centro Fonti San Lorenzo sta lavorando all’avvio di una campagna di raccolta fondi dal titolo "Parla come mangi" che sarà destinata alle imprese, ai commercianti e ai singoli cittadini e cittadine.
La campagna inizierà il prossimo 23 dicembre al Teatro Persiani con l’evento "Il nostro caro Lucio - concerto di Natale", il cui intero incasso sarà devoluto proprio al progetto dell’associazione. Se il buongiorno si vede dal mattino, le speranze non mancano visto che l’evento è andato sold out in meno di una settimana e ci auguriamo che tanti possano essere gli investitori locali che vogliono decidere di sostenere un progetto ad alti impatto come quello di Fonti Ask.
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