Il passaggio epocale, lo scarto tra un prima e un dopo, il guardare dalla soglia quello che è stato e non è più e quello che non è ancora ma forse sarà. Sono queste le tematiche che, venerdì 1 luglio alle ore 21 presso il suggestivo cortile del Castello della Rancia di Tolentino, muovono "Transizioni", quarta edizione del TEDxMacerata, prima città marchigiana licenziataria del noto format americano.
Il format ospitato all’interno della cornice del Design Terrae Festival, si avvarrà di cinque speakers che inforcheranno gli occhiali della contemporaneità per indagare da angolazioni diverse il tema della transizione. Ad orchestrare gli interventi in chiave di presentatore della serata, Riccardo Minnucci, voce del mondo dello spettacolo, tra cinema, musica, eventi e sport.
L’abbandono di un’epoca e la reimmissione nel flusso, il passaggio da un modo e da una condizione di essere a un altro, da una civiltà all’altra. In questo transito, per quanto faticoso e rischioso sia, maturano nuove forme sociali e di costume, nuove concezioni e produzioni culturali, letterarie, artistiche anche per mezzo della spinta tecnologica.
Per un verso dunque la rinuncia alle certezze, agli schemi interpretativi collaudati. Per un altro, l’apertura al possibile, al nuovo, alla mutazione della soggettività e dei confini pubblico-privato che impattano ambiti quali la politica, l’economi, la religione. Questo sfaccettato e affascinante tema che ci tocca sempre più da vicino, sarà affrontato da tanti punti di vista diversi.
Da questa fase di transizione non si esime la percezione identitaria dell’individuo. La vita nel mondo liquido del digitale apre infatti a nuove problematiche connesse alla consapevolezza di sé. A parlarne nel suo intervento “Lo Specchio Infinito. Riflessioni sull’ identità nell’era del metaverso” sarà Andrea Barchiesi, business e digital strategist, expert nell'interazione tra identità e trasformazione digitale.
“L’inversione di Feuerbach: mangiamo ciò che siamo”, sarà invece l’argomento dell’intervento di Carlo Cambi. Il giornalista, gastronomo ed economista si interrogherà sul cibo in quanto transizione, continua evoluzione in rapporto all’ambiente, alle culture, alle agricolture cercando di indagare quanto il cibo possa indurre un cambiamento sociale e culturale e se distruggere le abitudini alimentari sia un’evoluzione o una compromissione delle identità.
Con la psicologa e counselor Loretta Grassettini si affronterà il tema della fine come stadio di passaggio. Il suo talk “Sulla soglia: fine e cambiamento” infatti, ci porrà di fronte ad una riflessione sul significato e l’importanza del limite e del compimento come possibilità di ridare alla nostra esistenza una verticalità che la riporti in contatto tanto con il nostro sentire interiore quanto con un senso che la trascenda.
Il cambiamento come passaggio dalla sconfitta alla trasformazione in un nuovo modo di percepirsi e vivere è il focus del talk “Transizione come viaggio dal non essere all’essere” che terrà Marina Romoli, ex ciclista professionista vice-campionessa mondiale in linea tra le juniores nel 2006 sopravvissuta ad un terribile incidente che interruppe la sua carriera costringendola sulla sedia a rotelle.
Ma a cambiare non è solo l’uomo ma anche il paesaggio che lo circonda. Ad affrontare questo aspetto sarà Alessandro Tesei, artista visivo specializzato nel documentario investigativo e tra gli autori de “Le Iene”. Con “Eredità di passaggio tra urbex e reportage”, indagherà il passaggio tra lo spazio architettonico utilizzato e la rovina, ossia la fase intermedia in cui ogni struttura costruita dall’uomo può trovarsi sospesa: la fase dell’abbandono.
Ad introdurre e a chiudere la serata il progetto MESCƎ, collettivo di quattro musicisti, Marco Meo (voce e tamburello marchigiano), Serena Abrami (voce), Enrico Vitali (chitarra ed effetti), Cristian Latini (organetto e fisarmonica) che unisce sonorità arcaiche e testi della musica popolare a tessiture elettriche ed elettroniche.
Tra riflessioni, musica ed emozioni, a corollario della serata, l’area bookshop a cura della Mondadori Bookstore di Tolentino dove poter acquistare libri e saggi connessi alla riflessione apertasi sul palco.
La grande favola musicale del Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano, diretto da Sabrina Simoni, sabato prossimo (25 giugno), a partire dalle 21, sarà protagonista di una straordinaria serata di musica in piazza Del Popolo.
Le piccole grandi voci dello Zecchino d’Oro saliranno sul palco in un evento sostenuto dalla Provincia Picena San Giacomo della Marca dei Frati Minori, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, e organizzato in occasione del terzo centenario della morte di San Pacifico, copatrono della città di San Severino Marche.
Nato a Milano nel 1959 da un'idea di Cino Tortorella e trasmesso in diretta dalla Rai, lo Zecchino d'Oro è approdato ufficialmente all’Antoniano nel 1961 ed è divenuto ben presto uno degli appuntamenti televisivi più attesi dell’anno.
Dal 1963 è il Piccolo Coro dell’Antoniano, fondato da Mariele Ventre e attualmente diretto da Sabrina Simoni, ad accompagnare i piccoli solisti. Negli anni lo Zecchino d’Oro ha sempre raccontato l’infanzia e il mondo attraverso i ritornelli di canzoni celebri quali “Il pulcino ballerino”, “Il Katalicammello”, “Quarantaquattro gatti”, “Il caffè della Peppina”, “Le tagliatelle di nonna Pina”.
Nella classifica delle canzoni più ascoltate dello Zecchino d’Oro anche “L’asinello Nunù” con la quale, nel 2017, la giovane artista settempedana Nicole Marzaroli, a soli 5 anni, sfiorò la vittoria della 60esima edizione del festival. La canzone parlava di dislessia e raccontava la storia di un asinello speciale che pasticcia un po’ con le parole e con le lettere.
Una vera e propria galleria a cielo aperto. Al Lido Cluana di Civitanova Marche, tutti i week-end di luglio e le sere d'agosto dalle ore 19 alle 24, in mostra le opere dell'artista Daria Castelli.
La nota pittrice civitanovese, nasce con l'amore per i colori e sin dalla più tenera erà riesce a produrre su tela i suoi primi dipinti a olio. Crescendo, tra vari impegni e la sua dedizione alla famiglia, trova sempre occasione di riprendere in mano i pennelli per dar sfogo alla sua passione.
Daria inizia a vendere le prime opere, seguendo l'illuminante consiglio di un maestro, e viene premiata in importanti concorsi e mostre. Da qui la decisione di dedicarsi per il resto della vita all'arte: i messaggi di ogni suo dipinto suggeriscono la speranza di una vita migliore.
Ottenuto il diploma di maestro d'arte a Milano, riceve vari riconoscimenti a Roma e all'estero, dove espone le sue creazioni; partecipa alla Fiera Internazionale d'arte “Art 3f Monaco 2020”, che riunisce collezionisti e appassionati provenienti da tutto il mondo.
Impressionati dalle sue opere sono stati, tra gli altri, anche Fulvia Minetti, presidente dell'Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte, e il professor Vito Antonio Laurino.
"Velocità, vertigine e meraviglia spingono all'enfasi, all'ebrezza, fino alla dimensione dionisiaca inconscia", citando Minetti. "Una tecnica espressiva che dà origine a validi risultati, per il sapiente uso delle sfumature cromatiche e della luce. Una partecipazione emotiva e amore per la propria opera; il desiderio di rappresentare sensazioni, emozioni, ricordi e sogni", le parole del professor Laurino.
Grande amante della sua città, Daria organizza da anni a Civitanova 'Spazi senza limiti', un'esposizione d'arte all'aperto con artisti locali presso il Lido Cluana.
Il suo operato ha incuriosito anche il critico d'arte Vittorio Sgarbi, che ha partecipato alla sua esposizione. Un'artista che trasmette tutto il suo pensiero e la sua visione della vita tramite i colori, infondendo nello spettatore la voglia di apprezzare quel mondo.
Si è celebrata quest'oggi, presso la sala consiliare di viale De Gasperi a San Benedetto del Tronto, la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al professor Gerardo Villanacci, ordinario di diritto privato all’Università Politecnica delle Marche.
Villanacci ha ricevuto l’onorificenza dalle mani del sindaco Antonio Spazzafumo per l’impegno profuso nell’istituzione di una sede dell’Università Politecnica delle Marche a San Benedetto del Tronto, oggi divenuta uno dei fiori all'occhiello dell'offerta didattica dell'ateneo dorico. Agli inizi degli anni 2000, infatti, fu tra i principali promotori della proposta.
"Dedico questa onorificenza a mio padre", ha sottolineato commosso il professor Villanacci attorniato dall'affetto, in questa giornata speciale, della famiglia e di tanti amici. Ad iniziare da Gianni Letta, ex segretario del Consiglio dei Ministri nei governi Berlusconi.
Presenti, tra gli altri, anche il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi; il prefetto di Fermo, Vincenza Filippi; il prefetto di Ascoli Piceno, Carlo De Rogatis; il decano degli industriali marchigiani, Adolfo Guzzini e monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo delegato pontificio di Loreto.
Villanacci è avvocato cassazionista, specializzato in diritto civile, commerciale e fallimentare. Laureato all’Università di Napoli, ha iniziato la carriera di docente accademico alla facoltà di Giurisprudenza dell’università di Macerata, successivamente tenendo corsi in diversi altri atenei in Italia e nel mondo.
È titolare dell’insegnamento di diritto civile presso la scuola di specializzazione per le professioni legali dell’Università di Macerata, nonché coordinatore del dottorato di ricerca in diritto dell’economia dell’Università Politecnica delle Marche.
Docente presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, è inoltre direttore della rivista quadrimestrale di giurisprudenza – dottrina e legislazione regionale “Le Corti Marchigiane” e della rivista online “Il Post-it”. È giornalista pubblicista, editorialista del Corriere della Sera, opinionista in vari programmi televisivi tra i quali Tg1, Tg2, Unomattina, Tg2 Post, Settegiorni di Rai Parlamento. La redazione di Picchio News si complimenta con il professor Gerardo Villanacci per l'onorificenza ottenuta.
Per la 30esima volta gli infioratori di Castelraimondo hanno dato il via alle danze della manifestazione dell’Infiorata Corpus Domini con il tradizionale e certosino taglio dei fiori. Un’operazione preliminare tanto delicata quanto importante per la qualità dei petali da utilizzare per realizzare i 23 quadri fioriti che saranno disposti lungo corso Italia.
Decine di mani impegnate con un progetto ben preciso e scelto da tempo dalle varie associazioni che realizzeranno dei veri e propri mosaici floreali di 9 metri per 5 metri che andranno a colorare il cuore della città, utilizzando la cifra record di oltre 12 milioni di petali e 20 varietà di semi diversi.
Queste le realtà che dopo il taglio dei fiori di ieri sera saranno chiamate oggi, alle ore 21, a realizzare le opere: AIDO, Alpini Alta Valle del Potenza, Avis Castelraimondo, Avis Podistica, Banda Bottacchiari, Campus Magnolie, Carabinieri in congedo, Coro Santa Cecilia, Comitato Crispiero, Quartiere Feggiani, Folgore Castelraimondo, Gruppo Folkloristico, Gruppo Giovani, Immaginarea, Comitato Infioratori, Pro Loco Mogliano, Pro Loco Castelraimondo, Protezione Civile, Quartieri Ripalta – Poggio Annalisa, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di Primo Grado, Tennis Club e Uteam.
Questa sera gli infioratori saranno anche allietati dalla musica e dalle danze dei gruppi folkloristici che si esibiranno in piazza Della Repubblica con gruppi locali e stranieri. L’Infiorata è anche gastronomia: in entrambe le giornate, infatti, sarà possibile degustare i tipici gnocchi con la ricetta dei Feggiani al termine e durante il laboratorio, mentre ogni attività di Castelraimondo porterà i petali direttamente nei piatti con ricette ad hoc.
Lo Shada Beach Club di Civitanova Marche ha fatto da palcoscenico, nella serata di venerdì, al lancio di "Whynow Jewels", nuovo brand di una storica azienda milanese, la Mabina Spa, che vanta una longeva esperienza nel settore dei gioielli.
La presentazione è stata l'occasione per celebrare la collaborazione esclusiva che il brand ha intessuto con Matteo Cartechini, titolare dell'omonima gioielleria sita in pieno centro a Civitanova Marche, in corso Umberto I, che ne sarà concessionario di riferimento per la zona. All'evento ha presenziato anche il sindaco uscente di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica.
Fulcro del brand "Whynow Jewels" è una linea di lucchetti in argento e oro - personalizzabili con nomi, iniziali o date - per celebrare gli attimi più importanti della vita delle persone: l'amore, l'amicizia, la famiglia, un momento speciale.
Una volta inciso con un laser ad alta precisione, il lucchetto viene chiuso per sempre a un bracciale o una collana celebrando così emozioni e storie, legami, passioni, ideali, istanti cristallizzati nel tempo.
Domenica 19 giugno, alle 18, in via Silvio Pellico 5, a Civitanova Marche, sarà inaugurato il primo hubworking delle Marche. Una struttura di circa 600 metri quadrati che offrirà alle categorie produttive del territorio umbro-marchigiano uno spazio e dei servizi multimediali per la crescita di ogni tipologia di partita iva.
In una città dinamica che non smette mai di crescere come Civitanova, la società start up innovativa Go-Working Srl guidata da una donna altrettanto dinamica come Maria Luce Centioni (civitanovese doc), grazie alla collaborazione di uno staff di professionisti diretto dall’architetto Raffaella Cuppoletti, propone questa nuova sfida al nostro territorio inaugurando il primo hubworking umbro-marchigiano.
Grazie all'hubworking sarà possibile organizzare spazi di lavoro oltre il semplice coworking con l’idea di creare un vasto campo, al di là degli spazi fisici, di interconnessioni nella società contemporanea.
Attraverso occasioni di melting pot dentro una società plurale, nel rispetto delle regole, il nuovo hubworking organizza e permette la commistione di individui, imprese, occasioni e di business nazionale ed internazionale, avendo cura di tutelare origini, tradizioni, religioni e culture diverse, focalizzando l’obiettivo di costruire un campo largo di opportunità condivise dove crescere tutti insieme.
Per l’occasione sarà presente all’inaugurazione un parterre ricco di nomi: il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, il presidente dell’Istituto Nazionale per gli scambi culturali con l’Asia ed il Medio Oriente Mario Morgoni, le associazioni di categoria. Le conclusioni saranno affidate all’onorevole Martina Nardi, presidente della X Commissione Attività Produttive, commercio e Turismo.
Tavoli da giardino per bambini donati alle scuole dell’Infanzia di San Severino e Cesolo in memoria della maestra Angela Recchi, prematuramente scomparsa pochi mesi fa e ancora nel cuore di tanti amici e colleghi.
L’acquisto e la donazione sono arrivati dall’associazione Help Sos Salute e Famiglia Odv, di cui Angela era stata una delle colonne portanti. E i fondi sono quelli raccolti in sua memoria durante e dopo le esequie. In particolare sono stati consegnati materiali, tavolinetti e sedie da cortile per bambini a tutti e quattro i plessi dell’Infanzia: “Gentili”, “Luzio”, Virgilio” e Cesolo, che vanno ad integrarsi con le pavimentazioni antitrauma realizzate sempre recentemente dall’associazione.
Alla cerimonia di consegna – svolta simbolicamente presso la scuola "Gentili"/"Luzio" – hanno partecipato, fra gli altri, i familiari di Angela Recchi, a cominciare dalla figlia Alessandra, il marito Carlo e i cognati, la presidente di "Help", Cristina Marcucci, assieme ad altri rappresentanti dell’associazione, la rappresentante del Consiglio di Istituto Tiziana Ruggeri, le insegnanti responsabili dei quattro plessi dell’Infanzia e altri docenti dell’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi” di cui è reggente il preside Sandro Luciani che, assente causa malattia, ha fatto pervenire il suo messaggio di ringraziamento e di saluto ai promotori dell’iniziativa.
L’associazione Help si conferma così una realtà di riferimento importante per il tessuto socio-educativo locale, avendo già in passato compiuto analoghe azioni di sostegno all’attività scolastica di bambini e ragazzi di San Severino. Stavolta la sensibilità dimostrata aveva un doppio valore, perché s’ispirava alla figura di Angela Recchi, insegnante sempre pronta a prodigarsi per i più piccoli e per la loro migliore formazione.
Cena spettacolo a Passo di Treia per l’Idylle Centro Fitness. Una serata per festeggiare il 22esimo anno di attività nel luogo dove tutto è iniziato, prima di spostare la propria sede nella vicina Pollenza.
Sono accorsi in oltre duecento all’invito del proprietario e anima dell’Idylle Renato Fratini, tra iscritti alla palestra, familiari e amici. Una vera e propria festa che ha animato il paese grazie alla musica e all’intrattenimento di Giusi Minnozzi e Fabio Fiorini di Multiradio, che ha accompagnato le varie esibizioni delle attività proposte dal centro fitness.
"Non è stata una semplice cena della palestra, ma una grande festa all'insegna della voglia di vivere, dell'amicizia e dell'amore per le cose belle e sane - ha commentato il titolare e storico maestro di karate Fratini -, una serata stupenda, sotto le stelle di questa estate appena iniziata".
Ad arricchire l’evento la cena all’aperto organizzata dal ristorante “Veri D’Italia” nella cornice di piazza Bachelet: "Un ringraziamento speciale va al proprietario del ristorante Davide Curzi e agli amici di Multiradio - ha aggiunto ancora Fratini -, a fare da cornice, poi, alcune esibizioni dei nostri atleti nel Bodybuilding, nella Zumba fitness e nel Brasilian fitness. Insomma, una serata indimenticabile per ritrovarci ancora una volta finalmente tutti insieme".
Record di visitatori, buyers italiani e internazionali per Tombolini a Fortezza da Basso a Firenze che ha presentato il legame forte e autentico che lo unisce al mondo dello sport, che nasce dalla condivisione dei medesimi valori e di una filosofia naturalmente inclusiva per diventare modo di vivere.
Perché moda e sport fanno squadra e Tombolini affida il racconto del loro magico connubio a un video, “Tombolini Fair Play Match”, che vede protagonista il campione olimpico Antonio Rossi e che è stato presentato in anteprima a Pitti Uomo mercoledì 15 giugno.
Un manifesto di autentico fair play a cui hanno assistito molti ospiti che gravitano intorno all’universo sportivo, a partire dallo stesso canoista Antonio Rossi per continuare con giovani campioni italiani come le gemelle del basket Matilde ed Eleonora Villa, l’ostacolista Lorenzo Perini e il saltatore con l’asta Alessandro Sinno. Insieme a loro Massimiliano Rosolino, Fabio Galante, Iacopo Volpi, Nicola Nicoletti, Gianluca Rocchi, Nicolò Cotto, l’inconfondibile Federico Buffa, maestro nel raccontare lo sport e i suoi protagonisti e l’attore Paolo Ruffini, che ha sempre preferito guardare lo sport più che praticarlo.Un modo originale con il quale Tombolini sottolinea, una volta di più, quella relazione unica tra moda e sport che traduce, stagione dopo stagione, nel suo tailoring identitario che fa suoi i concetti chiave del mondo sportivo e li trasforma in stile al maschile.
Come ogni anno, l’Amministrazione comunale di Recanati, in occasione della festa di San Vito, ha premiato i cittadini recanatesi e non che si sono messi in evidenza per la loro attività professionale, nel volontariato, nell’imprenditoria, nella cultura, nello sport e nei settori in cui, con il loro operato, hanno contribuito allo sviluppo sociale della città.
Tra i riconoscimenti assegnati quest’anno spicca quello attribuito a Lorenzo Scocco, dipendente del Cosmari da oltre dieci anni e gestore del centro di raccolta sito in via Volponi. A Lorenzo è stato conferito il premio quale “Cittadino Benemerito”.
Nella motivazione scritta dal sindaco Antonio Bravi si legge: "Per l’impegno, la disponibilità, l’umiltà e lo spirito di collaborazione che lo hanno contraddistinto in tanti anni di lavoro presso l’isola ecologica della città, a servizio dei cittadini si è sempre reso collaborativo con l’utenza. La simpatia, la professionalità, l’umanità e la competenza lo hanno caratterizzato nell’ambiente lavorativo del riciclaggio, svolgendo un servizio molto importante per il territorio".
Scocco, visibilmente emozionato, ha ritirato il premio e ha ringraziato il sindaco, l’amministrazione comunale, il Cosmari e tutti i cittadini recanatesi per la stima dimostrata.
Il famoso quiz televisivo condotto da Paolo Bonolis, “Avanti un altro!”, apre le porte dei casting per i concorrenti: il 5 luglio a San Benedetto del Tronto si terranno le selezioni per partecipare al programma, riservate ai maggiorenni.
Queste le modalità per partecipare: inviare una email a avantiunaltro@sdl2005.it con dati anagrafici, recapito telefonico e una fotografia, completo della seguente liberatoria: “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo 679/2016, così come da informativa privacy presente sul sito www.sdl.tv); Compilare l’apposito form sul sito www.sdl.tv; Lasciare un messaggio in segreteria telefonica allo 06 62 28 69 00
“Conoscere un territorio significa anche studiarne i sapori, comprendere il valore delle sue tradizioni. Per questa ragione abbiamo offerto ai nostri collaboratori un corso di alta formazione volto ad ottenere il diploma di tecnici assaggiatori di salumi.” A spiegarlo è Genny Monterotti dell’omonima azienda sarnanese del gusto e produttrice di alcuni degli insaccati pìù premiati d’Italia. che ha promosso e messo a punto un originale itinerario formativo organizzato dai maestri dell’Onas. L’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Salumi rappresenta una vera e propria istituzione dei sommelier dei salumi che conta circa tremila soci in tutta la penisola.
Dopo le prime cinque lezioni online, la tappa conclusiva - come affermato da Flavio Vai, maestro assaggiatore ONAS Marche, si è svolta proprio nella sede della storica azienda marchigiana e ha condotto all’analisi sensoriale di circa 10 insaccati, alla presenza del sindaco di Sarnano, Luca Piergentili. Si è discusso dei 56 salumi tipici delle Marche, di cui solo due hanno ottenuto gli ambiti riconoscimenti europei: il prosciutto Carpegna DOP e il Ciauscolo IGP. Hanno trovato posto, nel corso dell’iniziativa, anche gustose curiosità storiche come l’origine del detto popolare “del maiale non si butta via niente” e la data a cui risale l’allevamento marchigiano del suino: il grufolante animaletto è un fedele compagno dell’uomo dal neolitico, ovvero da quasi ottomila anni fa.
L’edizione 2022 del Palio dei Castelli, appena archiviata, consegna alla storia, oltre alla vittoria di Colleluce, l’opera d’arte di un giovane settempedano, Lorenzo Paciaroni, che ha messo mano, cuore e testa per realizzare uno straordinario e prezioso stendardo andato ai vincitori nella giornata finale come ambito premio.
Non un qualcosa di realizzato alla bene e meglio ma un qualcosa di studiato, vergato e poi donato perché diventasse anch’esso memoria come la corsa delle torri, la sfida con l’arco, lo spettacolo col fuoco, le fiamme che hanno bruciato il ricordo di un altro anno arrivato, per la rievocazione storica cittadina, dopo un lunghissimo stop forzato imposto dal Covid.
Lorenzo Paciaroni, che nel Palio dei Castelli come racconta lui stesso ci è cresciuto, ci ha messo davvero anima in quel che ha fatto. Con una calligrafia, una bella grafia, d’altri tempi, ha riscritto in appena tre ore, un frammento di un diploma di Eudo, vescovo di Camerino, che nel 944 fece “edificare dalle fondamenta una chiesa in onore della Vergine Maria e di tutte le celesti schiere” nel “castello detto di San Severino”.
“Questo documento, conservato nell’archivio capitolare di Sanseverino, è la prima traccia che si ha nella storia della città in cui compare il toponimo San Severino ed è anche la testimonianza che assegna al Duomo vecchio, intitolato appunto al Vescovo Patrono di Septempeda, il primato di chiesa più antica di Sanseverino” – spiega l’artista autore del Palio 2022 su di un sito dedicato, non a caso, alla bella scrittura.
Eccolo il testo che Lorenzo Paciaroni ha ripreso con le sue sapienti mani: “Ego Eudo divina favente gratia et mercede Domnorum regum seniorum meorum, sancte Camerine sedis hu(mi)lis episcopus, in onore beate Marie Verginis et omniorum celestium agminum, in castello qui dicitur ad sanctum Severinum super flumen Potentie”.
La scelta è ricaduta sul gotico texture. Il risultato finale ha strabiliato tutti. Impugnando un Borciani e Bonazzi piatto da pochi millimetri, con un acrilico nero e un po’ di rosso, Lorenzo ha riprodotto una rarità consegnando la storia a chi si è portato a casa l’edizione 2022 del Palio dei Castelli.
Rinnovamento nel segno della tradizione per la Pro Loco di San Severino Marche che, in occasione dell’elezione nel corso dell’ultima assemblea generale dei soci, ha scelto di confermare alla propria guida la presidente uscente, Paola Miliani.
Al vertice dell’associazione turistica settempedana sono stati eletti anche Luciano Angeletti, Mauro Capaldi, Silvia Cipolletti, Giulia Panebianco Pacini, Gessica Ruggeri, Barbara Vagnoni che sono i nuovi entrati nel coordinamento, insieme a Cadia Carloni, che è stata riconfermata nel ruolo di cassiera, Serenella Eugeni, Adriana Feliziani, Angelo Papa e Angelo Possanzini.
Del nuovo direttivo, che sarà chiamato ad approvare un nuovo statuto tra una quindicina di giorni, faranno parte undici componenti. Nel nuovo statuto non dovrebbero comunque essere previste le nuove figure degli organi di controllo.
“Abbiamo bisogno di validi aiuti per sostenere il lavoro importante già avviato e per affrontare nel migliore dei modi il nuovo lavoro che già ci attende" ha sottolineato la riconfermata guida della Pro Loco, Paola Miliani, invitando tutti alla collaborazione di un sodalizio “che lavora e lavorerà per il bene della città”.
Gli ospiti con disabilità della cooperativa sociale "Di Bolina" sono salpati in mare con la nave "Italia". Un gruppo di 15 persone, composto sia da operatori che da ragazzi con disabilità provenienti dal centro socio educativo gestito dalla realtà di Treia, è salito a bordo coadiuvato dal Comandante e dai marinai della Marina Militare.
Tre giorni a bordo del veliero partito dal porto di Civitavecchia e approdato a Gaeta: un'occasione unica in cui la persona con disabilità ha avuto l’occasione di sperimentarsi in varie attività di bordo, come la manovra delle vele, lezione in notturna sulle stelle, il laboratorio nodi. L'evento è stato possibile grazie alla Fondazione "Tender to nave Italia" (Ttni), che dal 2007 realizza progetti educativi a bordo del brigantino più grande del mondo e che ha come scopo la solidarietà, la cooperazione e lo spirito di gruppo.
Un vero e proprio sogno per gli ospiti di "Di Bolina", reso possibile dalla generosità del dottor Carlo Croce, il quale ha realizzato e promuove il progetto. «Il nostro personale ringraziamento va anche a Oliviero Carducci e alla sua azienda "Olicor" di San Severino Marche - affermano i responsabili di "Di Bolina" -, impresa che si occupa di sicurezza aziendale e, con il brand U-SAIL, di abbigliamento e calzature specifiche per la nautica.
Un amico da sempre vicino alle esigenze ed ai bisogni dei ragazzi della Cooperativa. Questa esperienza rimarrà impressa nei nostri cuori. Grazie, inoltre, a tutti i membri dell’equipaggio, capaci di farci sentire accolti attraverso Antonella Tosetti di Fondazione Ttni, rimasta sempre al nostro fianco; e al Comandante Antonio Loggia che ci ha fatto sentire al sicuro».
La cooperativa sociale "Di Bolina" gestisce un centro socio educativo riabilitativo per conto del Comune di Treia. Prende il nome dalla canzone di Cristiano De Andrè “Di Bolina”, termine nautico che indica l’andatura controvento delle barche a vela, che permette all’imbarcazione di risalire il vento sfruttando le forse aerodinamiche che si generano sulle vele: «Dritta, avanti tutta, questa è la rotta. Questa è la direzione, questa è la decisione».
Nasce Sibillino, il primo biscotto ufficiale del Festival RisorgiMarche. Ideato e prodotto dai ragazzi del "Microbiscottificio Frolla" con la collaborazione della campionessa del mondo di pasticceria, Sara Accoroni, e con un ingrediente di assoluta eccellenza: il miele Giorgio Poeta.
Non chiamatelo solo biscotto però. Sibillino, questo il nome del cookie di Frolla, cooperativa sociale di Osimo gestita da 18 ragazzi diversamente abili, è un progetto nel progetto: l’idea di parlare di territorio, musica e integrazione con la ‘dolcezza’.
Frolla e RisorgiMarche si sono incontrati nella scorsa edizione ed è stato subito amore, ma non è un caso che il biscotto sia stato sfornato nel 2022: questo vuole essere, infatti, un anno di svolta per il Festival che ha deciso di dar voce al territorio in un modo ancor più inclusivo, ecosostenibile e solidale.
"A 6 anni dalla nascita, RisorgiMarche vuole continuare ad abbracciare le comunità colpite dal sisma - rimarcano Neri Marcorè e Giambattista Tofoni, ideatori della manifestazione -. La nuova edizione vuole essere ancora più articolata e capace di focalizzare quei temi che costituiscono le fondamenta del nostro festival. Dal rapporto con l’ambiente all’inclusione sociale, ogni singolo appuntamento darà modo a tutti di respirare un’atmosfera speciale, basata sull’incontro con le comunità locali".
Sibillino sarà la dolce nota finale di chi deciderà di seguire la carovana di RisorgiMarche e la perfetta sintesi del progetto. A cominciare dal packaging realizzato in materiale riciclato, passando per gli ingredienti, tutti del territorio, fino ad arrivare all’elemento principale: il fattore umano. Questa la ricetta per una produzione sostenibile, inclusiva e artigianale, in cui la lentezza è il valore aggiunto.
Nell’idea di Francesco che, insieme a Jacopo, Gianluca, Silvia, Mirko e tutta la famiglia Frolla, ha progettato Sibillino e grazie a Danilo (in arte Nilo), autore dell’immagine utilizzata per la grafica, questo vuole essere molto più di un singolo prodotto.
Il biscotto, che verrà presentato in anteprima al concerto del 17 giugno a Treia, sarà acquistabile in una prima fase esclusivamente durante tutte le tappe del festival, poi sullo store ufficiale (www.frollalab.it). E chi sa se questo non sia solo il ‘primo assaggio’ per cambiare un po' il mondo, morso dopo morso.
Grande soddisfazione per i partecipanti dello stage di formazione “GRAMMELOT, laboratorio creativo su corpo e dialetti” proposto dalla Uilt Marche nei giorni 27, 28 e 29 maggio a Macerata.
“Il grammelot è una forma di recitazione, un modo di esprimersi – ha affermato Gianfranco Fioravanti, consigliere Uilt e responsabile regionale del Centro Studi - Noi lo conosciamo grazie a Dario Fo che per la prima volta ha usato questo vocabolo ma a recitare in quel modo non è stato il primo."
"Quando si fa commedia dell'arte si lavora molto con il corpo - ha aggiunto Fioravanti. - Con il grammelot succede allo stesso modo: si emettono suoni che poi, al pubblico, devono arrivare con un senso, con una disciplina, con un messaggio inusuale."
“Un’altra occasione per sondare i differenti ambiti e linguaggi teatrali, – ha dichiarato il presidente della Uilt Marche, Mauro Molinari – e anche una bella sfida che proponeva novità attoriale e momenti di confronto fra tantissimi addetti ai lavori provenienti dalle compagnie amatoriali."
Il "Salon Man" di Urbisaglia, diventa partner del progetto "Contro il cancro mettici la testa”. Il titolare della parruchieria, Giorgio Buongarzoni, è l'unico barbiere della provincia di Macerata ad essere stato coinvolto nell'iniziativa, che - attraverso la solidarietà - mette a disposizione dei pazienti oncologici, che ne facciano richiesta, parrucche organiche e inorganiche gratuitamente.
"Mi sono ritrovato, come molti, ad affrontare il triste dramma di avere un caro affetto da malattia oncologica - spiega Giorgio -. Una delle conseguenze che la malattia comporta durante la terapia è la caduta dei capelli, un dramma psicologico in più che la persona deve affrontare".
"Questo mi ha spinto a diventare promotore del progetto 'Banca dei capelli' - aggiunge -. Come parrucchiere chi meglio di me può coinvolgere e sensibilizzare le persone a donare una ciocca di capelli, la quale andrà a creare una parrucca da donare a chi è in terapia?".
"Dietro ogni idea si nasconde una storia, un racconto che parla di emozioni, paure e casi della vita che ci lasciano increduli - sottolinea Yvette Portelli, fondatrice dell'associazione 'Banca dei capelli' -. Ciò che è scattato in me spingendomi verso questa iniziativa è stata la morte prematura di una ragazza maltese, Nirvana Azzopardi. Non ho mai avuto il coraggio di dirle addio".
"Ho trovato, però, la forza di mettere insieme un gruppo di amici e avviare un’opera di sensibilizzazione attraverso un atto semplice come il taglio dei capelli - conclude Yvette -. Un gesto che fa capire ai pazienti e ai loro familiari che non sono soli e che ogni giorno qualcuno in un angolo di un villaggio o in una città lontana sta pensando a loro".
Lo scorso martedì 31 maggio, gli studenti delle classi prime dell’I.T.E. “A. Gentili” di Macerata, si sono recati a Porto Recanati per partecipare all’attività didattica proposta da Legambiente Spiagge e Fondali puliti, nell’ambito del progetto triennale “Educazione alla sensibilità ambientale: regole di civiltà e buone abitudini”.
Gli studenti armati di guanti e sacchetti, si sono messi all’opera ed hanno ripulito un tratto di spiaggia di Porto Recanati affiancati dai docenti accompagnatori e dalle operatrici di Legambiente.
"I ragazzi hanno trovato sull’arenile materiale di ogni genere, dalla plastica, alla microplastica, ferro, legno, mozziconi di sigarette, materiale per la pesca e reti per la miticoltura. Dopo aver scaricato a terra il contenuto dei sacchetti gli studenti hanno separato i vari rifiuti, contati per tipologia, registrato il numero nel modulo e reinseriti negli appositi sacchetti", si legge ina una nota dell'Istituto scolastico.
"I ragazzi hanno apprezzato molto l’esperienza. Essi hanno potuto constatare con stupore la quantità di rifiuti raccolti, benché ad una prima e superficiale vista la spiaggia sembrasse addirittura pulita".