Per chi ha avuto modo, nel corso degli anni, di partecipare ad almeno uno dei corsi indetti dal Minimo Teatro di Sforzacosta, diretto dal Maestro Maurizio Boldrini, che ne è anche il fondatore, sa che si tratta di un'esperienza indimenticabile. Un'esperienza che lascia il segno, soprattutto per ciò che concerne il livello di ricerca interiore, oltre che di sperimentazione teatrale, al quale gli allievi riescono a tendere.Ora, la storica etichetta Minimo Teatro, dopo 39 anni di ininterrotta attività, si arricchisce di una ulteriore realtà operativa. E' infatti nata l’Associazione Amici e Allievi Minimo Teatro, che raccoglie l’eredità culturale dell’Associazione Minimo Teatro, già operativa fin dagli anni ottanta. Non si tratta di un semplice cambio di ragione sociale, ma di un coraggioso cambio di rotta, pur rispettando il senso dell’arte che da sempre contraddistingue il Minimo: studio, ricerca, innovazione. Ciò significa che permarrà l’etichetta Minimo Teatro di Maurizio Boldrini con la gestione della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione e della classe di Ingegneria Umanistica ma in più ci sarà l’AAA Minimo Teatro, che andrà a gestire la neonata Compagnia degli allievi e il Club Amici del M.T.Inoltre, l’associazione si occuperà di promuovere la cultura e l’arte in ogni loro forma in Italia e all’estero, organizzando manifestazioni, eventi, spettacoli, festival e rassegne, mostre, laboratori.Il direttore Maurizio Boldrini, dopo tanti anni operativi, ha fortemente voluto la nascita di questa nuova associazione allo scopo di accomunare la pluralità di artisti, allievi e amici che hanno operato e continueranno a farlo in rinnovata collaborazione. Dopo tutto, si è trattato semplicemente di formalizzare e potenziare con un atto costitutivo e uno statuto quanto già è stato nella pratica: la formazione attraverso il linguaggio teatrale e la produzione spettacolare del Minimo si sono sviluppate sempre con l’apporto delle migliori energie intellettuali ed artistiche. L’associazione è nata il 13 gennaio con atto notarile, il primo consiglio direttivo è composto da Federico Boldrini, presidente, Serenella Marano, vicepresidente e tesoriere, Jennifer De Filippi, segretaria, Lorenzo Vecchioni e Chiara Marresi, consiglieri. La prima formazione della neonata Compagnia Allievi Minimo Teatro annovera nomi importantissimi della cultura territoriale: i poeti Guido Garufi, Giovanni Prosperi, Giampaolo Vincenzi; i musicisti Héctor Ulises e Roberto Passarella, Lucio Matricardi, Carlo Paniccià; gli artisti Silvio Craia, Giuseppe Teobaldelli, Mauro Mazziero; inoltre le consulenti letterarie Maria Carla Romiti e Oriana Nabissi; la consulente filosofica e regista Barbara Mancini; la consulente della comunicazione Lucia Mosca, il direttore tecnico Euro Morresi; e naturalmente gli attori e le attrici tutti e tutte rigorosamente allievi/e o ex allievi/e della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione: Marco Frontalini, Andrea Guidarelli, Roberto Marucci, Luca Mitillo, Jury Peretti, Roberto Valentini, Lorenzo Vecchioni, Carla Camilloni, Jennifer De Filippi, Martina Del Bianco, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elena Paoletti, Marta Santoni. Questa è solo la prima formazione dell’organigramma ma prossimamente altri nomi verranno a rafforzare la compagnia. Per aderire come socio all’associazione o per entrare in compagnia si può contattare la vicepresidente Serenella Marano al numero telefonico 380 3507650, oppure si può scrivere a ass.minimoteatro@gmail.com
Dopo la pausa imposta dall’emergenza Covid-19 da domani (martedì 2 febbraio) torna a riaprire al pubblico la pinacoteca comunale “P. Tacchi Venturi”, una delle pochissime raccolte d’arte di tutta l’area del “cratere” sismico rimasta visitabile dopo la devastazione provocata dalle scosse di terremoto dell’ottobre 2016 ma che la pandemia ha fatto fermare per ben 88 giorni, la pausa più lunga dalla seconda guerra mondiale.
Insieme alla pinacoteca comunale sempre da domani (martedì 2 febbraio), porte aperte anche alla mostra “Remo Scuriatti fotografo e pittore”, curata dal professor Alberto Pellegrino e dedicata al più grande artista settempedano del Novecento in occasione del 120esimo anniversario della nascita.
L’esposizione vanta ben tre sedi: oltre alle opere presenti nella pinacoteca, e dedicate alla “cerchia” di artisti che furono molto vicini a Scuriatti, si possono ammirare anche quelle riferite alla fotografia e alla prima stagione pittorica dell’artista, a palazzo della Ragione Sommaria, e quelle sul paesaggio marchigiano e della serie delle Galattiche, nella chiesa della Misericordia.
Tutte le collezioni d’arte settempedane, essendo la regione Marche in “zona gialla”, saranno aperte solo nei giorni feriali, dal martedì al venerdì, negli orari 9,30 – 13 (lunedì chiuso). Si consiglia la prenotazione telefonica o online. Per info, ma anche per prenotazioni di visite in altri orari, si possono contattare l’ufficio Cultura del Comune di San Severino Marche tel. 0733641309 oppure la Pro Loco tel. 0733638414.
Ritarderà l’apertura, per lavori di ristrutturazione interna, il museo archeologico “Giuseppe Moretti” di Castello al Monte.
“Un lento ritorno alla normalità per il mondo della cultura, tra i più colpiti dalle misure restrittive per contenere il virus e che adesso ancora di più ha bisogno del nostro sostegno” – spiega l’assessore comunale alla Cultura e vice sindaco del Comune di San Severino Marche, Vanna Bianconi.
Dedicata a Padre Tacchi Venturi, la pinacoteca, in particolare, comprende i polittici di Vittore Crivelli, Niccolò Alunno e Paolo Veneziano, l’altarolo di Lorenzo Salimbeni, alcuni dipinti di Lorenzo d'Alessandro ed opere concesse dalla Curia Vescovile. Tra queste ultime figurano la Madonna della Pace del Pinturicchio e la Madonna del Soccorso di Bernardino di Mariotto.
Il pezzo più pregiato della collezione è sicuramente la Madonna della Pace del Pinturicchio, tavola ritenuta da molti il suo capolavoro. Di grande interesse sono gli affreschi provenienti da chiese urbane ed extraurbane che assieme alle opere dei fratelli Salimbeni di San Severino, Lorenzo e Jacopo, costituiscono una vera antologia della pittura sanseverinate tardogotica.
Quella settempedana è realmente una delle raccolte d’arte antica più preziose e ricche delle Marche. Espone opere dipinte per la città fra Trecento e Seicento dagli artisti di quella scuola pittorica locale che al principio del Quattrocento si impose come una delle più avanguardiste d’Europa anche se conserva quadri anche di autori forestieri.
L’emergenza Covid ha costretto i Teatri di Sanseverino ad annullare, d’intesa con l’assessorato alla Cultura del Comune e l’Amat regionale, due spettacoli previsti in cartellone nella stagione di prosa 2019/2020.
Non potendo far recuperare alle compagnie e agli attori protagonisti le date delle rappresentazioni “Parenti Serpenti” e “Non è vero ma ci credo”, il direttore artistico, Francesco Rapaccioni, ha comunicato a tutti gli abbonati l’annullamento delle stesse con la possibilità di devolvere al teatro Feronia il rateo dell’abbonamento non goduto, come sta accadendo nella maggior parte dei teatri nel mondo, oppure di chiedere un voucher compensativo attraverso richiesta on line vista la necessità assoluta di evitare assembramenti, spostamenti e contatti le tra persone.
“In questo momento particolarmente difficile per tutti noi e per i Teatri di Sanseverino - sottolinea il direttore Rapaccioni nella sua lettera - auspichiamo che gli abbonati vogliano farci sentire la loro vicinanza e il loro sostegno aderendo alla campagna “Io rinuncio al rimborso”, che ha già coinvolto altre istituzioni teatrali e musicali in Italia e nel mondo, rinunciando al rimborso degli spettacoli cancellati e aggiungendosi agli spettatori e agli abbonati che ci hanno già testimoniato questa loro volontà. In questo caso non si dovrà fare nulla: scaduti i termini per chiedere il rimborso, il valore del rateo dell’abbonamento sarà devoluto al teatro Feronia. È un gesto importante e concreto di generosità, di impegno sociale, di solidarietà e di sostegno volto a supportare, in un momento di profonda difficoltà, la sopravvivenza dei Teatri”.
In alternativa il rimborso potrà essere richiesto, entro e non oltre il 6 marzo prossimo, sulla piattaforma VIVAforVoucher al seguente link: https://shop.vivaticket.com/ita/voucher.
Per l’abbonato il voucher avrà il valore economico pari al lordo dei ratei non goduti e spendibile per l’acquisto degli eventi messi in vendita dal medesimo organizzatore Amat entro 18 mesi dalla data di emissione.
In conformità agli obblighi di legge previsti dall'art. 7 c. 4 DM 13/7/2000 il titolo di accesso all’evento annullato (tagliando di abbonamento cartaceo) dovrà essere conservato integro in ogni sua parte e presentato alla biglietteria del teatro quando si usufruirà del voucher per un nuovo acquisto.
In caso di difficoltà con la eventuale procedura di rimborso tramite voucher l’Amat ha messo a disposizione i seguenti numeri di telefono: 335 6491510 – 071 2075880 oppure 071 2075326 (dal lunedì al venerdì dalle ore 10 – 16).
Si può inviare anche una mail a biglietterie@amat.marche.it. Per comunicazioni e informazioni la Pro Loco di San Severino Marche (0733 638414) e l’assessorato alla Cultura del Comune di San Severino Marche (0733 641309) rimangono comunque a disposizione negli orari di apertura.
Si riaprono le porte dei musei civici di Macerata dopo lo stop conseguente l’emergenza Covid-19. Da martedì 2 febbraio sarà possibile tornare a godere delle bellezze artistiche e culturali della città con ingresso gratuito e in totale sicurezza. Come previsto infatti dall’imminente ingresso (dalla mezzanotte di domenica) della Regione Marche in zona gialla sarà possibile riaprire i musei al pubblico nel rispetto delle norme anti-contagio.
"Dopo il lungo periodo di chiusura ci auguriamo che i maceratesi, ma i visitatori più in generale, possano tornare ad assaporare la bellezza dell’arte che in questo difficile momento, caratterizzato dalla permanenza in casa, rappresenta anche un piacere per l’anima - ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. Siamo molto felici della riapertura e invitiamo tutti, in totale sicurezza, a scoprire l’unicità dei Musei di Macerata".
"Non vedevamo l’ora di poter riaprire i nostri musei e siamo pronti ad accogliere i visitatori in totale sicurezza – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Metteremo in campo tutte le iniziative che sarà possibile portare avanti per permettere ai cittadini, e non solo, di tornare a godere delle nostre bellezze artistiche e culturali nel rispetto dei protocolli anti-contagio. Siamo già a lavoro per tornare ad accogliere nei nostri musei anche i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado".
I Musei riapriranno, gratuitamente, a partire da martedì 2 febbraio e saranno visitabili, durante la settimana, dal lunedì al venerdì.
Per Palazzo Buonaccorsi l’orario sarà 10-13 e 14:30-18 mentre per la Mostra dei presepi storico artistici nella Galleria delle antiche botteghe dell’arena Sferisterio l’orario di apertura sarà dalle 17 alle 20.
Riapriranno anche l’Ecomuseo di Villa Ficana e la mostra – allestita nelle sale espositive di Palazzo Buonaccorsi dall’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi - dell’artista Serena Vallese “Foglia-Me” (nei prossimi giorni si terrà anche la cerimonia di premiazione del Premio Pannaggi).
L’ingresso per tutti i musei sarà gratuito ed è consigliata la prenotazione.Per garantire la massima sicurezza dei visitatori e del personale saranno adottate tutte le norme anti-contagio nel rispetto delle indicazioni ministeriali. I visitatori avranno accesso contingentato negli spazi e dovranno rispettare alcune semplici regole: indossare la mascherina in ogni sede, igienizzare le mani con i prodotti messi a disposizione, rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro con gli altri visitatori.
Per le prenotazioni è necessario inviare una mail a pinacoteca@comune.macerata.it
“Si fa sentire sempre più forte in città la vocazione al Turismo, dopo i tanti investimenti nel settore avviati sia dall’Amministrazione comunale con la riqualificazione della città e la programmazione degli eventi, sia dai privati che negli ultimi anni hanno aperto numerosi locali nel centro, ammodernato le strutture balneari o inaugurato nuovi locali per la ristorazione e il dopocena. Una vitalità turistico-commerciale a cui si affianca un incremento della popolazione, che caratterizza Civitanova nella regione Marche e di cui hanno parlato anche diversi organi di stampa”. Sintetizza così l’incontro di ieri pomeriggio a Palazzo Sforza con i balneari il sindaco Ciarapica, convocato per avere un primo confronto su come potrà essere organizzata la prossima stagione estiva.
Il Sindaco ha ricevuto Marco Scarpetta, Aldo Ascani e Gianni Lorenzetti che insieme a Giuseppe Calza rappresentano il gruppo di lavoro turismo in seno all’Abat balneari di Civitanova, che vuole raccogliere le istanze dell’intero litorale da Fontespina alla zona stadio, coinvolgendo anche le altre attività del centro.
“Iniziamo a gennaio a parlare di programmazione perché non vogliamo improvvisare nulla, ma farci trovare preparati, ora più che mai – spiega il sindaco e assessore al turismo Fabrizio Ciarapica. Siamo ogni giorno alle prese con l’emergenza Covid, ma non possiamo e non dobbiamo dimenticare quello che sarà l’immediato futuro, perché è forte il desiderio della ripresa in ogni settore. L’Amministrazione vuole fare la sua parte, stare al fianco degli operatori e concordare con loro ogni strategia per la ripartenza”.
Conferma la volontà di portare avanti un lavoro unitario il vicepresidente Abat Marco Scarpetta. “I balneari Civitanovesi sono già al lavoro, uniti, per l’estate 2021 – ha detto. Lavorare in sinergia lo scorso anno ha prodotto buoni frutti e ora accendiamo i motori per predisporre la migliore accoglienza possibile per turisti e bagnanti. Ringraziamo l’Amministrazione comunale per il sostegno e la collaborazione”.
“Abbiamo già diverse idee per affrontare la bella stagione – riferisce Ascani – e questo primo tavolo testimonia quanta voglia ci sia di lavorare in una città, dove il mare fa da traino a tutte le altre attività. E sulla prossima stagione non mancano certo le aspettative, visto quanto abbiamo affrontato sinora e stiamo ancora affrontando”.
Entusiasmo e speranza condivisi in questo primo tavolo di lavoro da Gianni Lorenzetti, che rappresenta il litorale nord, spiaggia che per diversa configurazione ha necessità diverse rispetto all’altro braccio del sud. “Non dobbiamo scoraggiarci, ma pensare a quanto di meglio potremo offrire, nel rispetto di tutta la normativa che ci sarà indicata nei prossimi mesi”.
Il Comune di Macerata, grazie a una delibera approvata dalla Giunta, ha aderito al progetto di promozione turistica “Noi Marche”, la rete interprovinciale di Comuni del Maceratese e del Fermano, uniti in un protocollo d’intesa, promossa dal Comune di Civitanova Marche nel 2012, che si occupa di creare progetti di promozione legati al territorio e offre diverse soluzioni con pacchetti specializzati ed eventi.
I Comuni coinvolti fattivamente nel progetto, unico nel suo genere per concretezza e partecipazione attiva di tutti i sindaci e gli assessori al Turismo, sono Appignano, Montegranaro, Morrovalle, Sarnano, Cingoli, Fiastra, Penna San Giovanni mentre molti altri Enti sono in fase di adesione.
Contestualmente, nell’ambito di “Noi Marche”, il Comune di Macerata ha aderito anche al progetto “Noi Marche Bike Life” finalizzato alla costruzione e promozione di itinerari turistici legati al cluster del cicloturismo attraverso la mappatura di itinerari, eventi di formazione dedicati agli operatori turistici per la creazione di bike hotel e servizi bike friendly, la realizzazione di prodotti editoriali cartacei e la partecipazione a eventi e fiere dedicati al cicloturismo che pubblicizzino il progetto stesso.
“Si tratta di due iniziative per promuovere le nostre eccellenze in un modo particolarmente originale, - afferma l’assessore al Turismo Riccardo Sacchi -. Mi riferisco soprattutto al cicloturismo che rappresenta una percentuale considerevole nel campo dell’attività turistica naturale, oltretutto destagionalizzata, che si può praticare quasi tutto l’anno, eco-sostenibile, sulla quale crediamo e vogliamo investire così come previsto nel nostro programma che dà spazio al turismo sportivo. In sinergia con l’assessore ai Parchi pubblici Paolo Renna, infatti, vogliamo incrementare i percorsi ciclabili perché convinti che possano costituire un elemento importante nella scelta della destinazione di numerosi turisti e favorire il loro flusso verso le strutture ricettive, i musei, i ristoranti e ogni altro luogo d'interesse culturale anche se al momento, e probabilmente anche nel futuro prossimo, potremo parlare di turismo di prossimità, e non certo europeo o internazionale, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19”.
'Cena con Delitto' e' il nuovo Film/Corto metraggio dell'Associazione Essere Felici, Scritto e Diretto da Monica Picciafuoco, Co regista Lorenzo Baldini.
Un Nuovo Progetto Culturale che tocca un argomento importante, la psicologia di un Assassino. Il Film fa parte di un Sequel di Tre film, nasce dalla semplicita' di voler mettere in gioco la formula Cena con Delitto, un gioco ad Evento che si usa spesso per divertire durante una vera cena nei Locali o Ristoranti. Il tutto nasce quindi dalla volonta' dell'Autrice di voler rappresentare questo gioco, ma nella stesura del copione vengono alla superficie molti elementi, come appunto la psicologia di un Assassino, cosa spinge un Assassino ad uccidere. Da quest'analisi, nasce il Progetto del Sequel, dove in Cena con Delitto, conosciamo l'Assassino, nel secondo si andra' indietro nella storia di come lo sia diventato.
Tornando a Cena con Delitto, una storia avvincente, che non svela fino alla fine la verita' dei fatti ma vi fara' divertire a scoprirlo ! La scelta e’ stata di girare il film negli anni 40, la sfida quindi di ricercare tutti i dettagli di un’altra epoca e da qui l’aiuto e il supporto di altre Associazioni come il Club AutoMoto Storiche Ancona. Il Progetto nasce anche dalla volonta’ di poter far conoscere e valorizzare il Territorio Marchigiano, infatti il primo film sara’ girato a Cingoli, presso la splendida Location Badia di San Vittore, e dar modo, come appunto progetto Culturale, di far partecipare ai Casting persone che vogliono mettersi in gioco, che hanno un sogno nel cassetto, che hanno magari fatto teatro o cinema o doppiaggio o danza o canto e non hanno mai avuto prima occasione di metter a frutto questi talenti.
L’Associazione Essere Felici nasce con l’idea di dedicarsi al benessere a 360 gradi e lo fa attraverso spettacolo, eventi, cinema, teatro, laboratori, corsi, formazione ed ogni progetto e’ rivolto alla crescita di se stesso e collettiva attraverso il piacere, la condivisione e lo sviluppo dei talenti. Conoscerla e’ facile, basta seguirla sui social, come Facebook Essere Felici Associazione o sul sito www.esserefeliciassociazione.it .
Tornando al Sequel, conosceremo territori Marchigiani, talenti Marchigiani e un tour di scene interessanti piene di carica e suspense, l’Associazione aprira’ presto online i prossimi Casting e in collaborazione con strutture, Associazioni, Scuole, Circoli, Comuni, la Presidente dell’Associazione Essere Felici con sede Ancona e Macerata e Autrice del Sequel ringrazia tutti i supporti e partner di questo primo passo, citandone alcuni : La Location Badia di San Vittore di Cingoli, Oasi Ristorante Pizzeria ResidenceIl Gusto Genuino Alimentari, Dental Studi Dentistici
Potete trovare il Trailer di Cena con Delitto gia’ online : https://www.youtube.com/watch?v=Qq3FT3O-NFE
C’è tempo ancora fino al 25 gennaio per aderire alla 'Cara Giuria dei Lettori' del Premio Annibal Caro alla traduzione, giunto alla quarta edizione.
Il Premio al letterato civitanovese conferma la sua scelta di coinvolgere gli appassionati di letteratura per formare la giuria popolare. Nella passata edizione sono stati ben 150 gli iscritti, provenienti da tutta Italia, e con una sezione under 24. Il 6 giugno scorso, giorno in cui ricorre la nascita di Annibal Caro, la Cara Giuria ha decretato la vittoria di Scilla Forti per la traduzione dal tedesco di “Quel che si vede da qui” di Mariana Leky, Keller editore.
L’impegno dei giurati è quello di leggere i tre libri finalisti scelti dal Comitato Tecnico, tra le migliori traduzioni in italiano di narrativa pubblicate nel 2020.
Ci si iscrive inviando una mail a premiocaro@gmail.com
Stessa data di scadenza per partecipare al contest “Leggere – Scatti e vinci”, un invito a fotografare tutto ciò che è legato alla lettura, anche autoscatti. I premi per gli autori e le autrici delle foto ritenute migliori sono ovviamente libri: i titoli finalisti 2021 per gli iscritti alla giuria, i titoli vincitori delle scorse edizioni per tutti gli altri. I dettagli e il regolamento sono nel sito del premio (https://premiocaro.wordpress.com).
Il Premio Annibal Caro Civitanova Marche nasce con l’intento di valorizzare in chiave contemporanea il grande lavoro di mediazione culturale svolto dal letterato civitanovese, dando il giusto riconoscimento alla figura e al ruolo del traduttore che ci permette oggi di conoscere autori e autrici di altri paesi e di aprirci ad altre culture.
L’esperienza della scorsa edizione, che ha ricevuto il patrocinio della Regione Marche e del Comune di Civitanova, ha confermato quanto sia stimolante addentrarsi in altre letterature con autori e traduttori di altissimo livello. La Giuria dei Lettori ha potuto “viaggiare” navigando per terre e per mari con Mircea Cartarescu, approdare in Germania con Mariana Leky e salpare verso gli Stati Uniti con Valeria Luiselli. Questi viaggi sono stati condivisi in pieno lockdown, e i libri hanno rappresentato un supporto, riconosciuto anche dai giurati, per superare una fase così drammatica della nostra storia recente.
Il Comitato promotore del Premio Annibal Caro è formato da Federica Alessandri, Maria Grazia Baiocco, Anna Maria Domenella, Rosetta Martellini, Lorella Quintabà e con la collaborazione del giornalista Antonio Prenna.
L’Azienda dei Teatri di Civitanova Marche annuncia il nuovo direttore che ha ricevuto, dal primo gennaio scorso, un incarico pro tempore: Andrea Castellani.
Castellani sostituisce Cristina Gentili che ha ricoperto il ruolo negli ultimi due anni.
“Come presidente - ha dichiarato Aldo Santori - do il benvenuto al nuovo direttore, augurando un proficuo lavoro e, al tempo stesso, esprimo a nome del CDA e di tutti i dipendenti dell’Azienda dei Teatri di Civitanova Marche gratitudine a Cristina Gentili per il lavoro svolto in questi due anni. Un biennio caratterizzato da un rilancio importante della nostra attività culturale, purtroppo condizionata dall’avvento del Covid, e dei conseguenti e numerosi DPCM che da marzo 2020 ci hanno costretto per legge a interrompere la nostra programmazione. Nonostante l’emergenza pandemica, in estate, con le riaperture delle attività, avevamo avuto un grande successo con la rassegna cinematografica all’aperto Cecchetti tra le stelle e con le iniziative di Civitanova Alta in festa. Senza parlare in precedenza dell’exploit della rassegna teatrale del Rossini, con una serie di tutto esaurito che ci testimoniano come il percorso intrapreso sia quello giusto. L’auspicio per tutti noi è tornare il prima possibile nei luoghi della cultura e poter rivivere gli spettacoli in presenza”.
Il porticato al primo piano del chiostro del complesso monumentale del Duomo antico di Castello al Monte si rifà il look. Il Comune di San Severino Marche ha avviato i lavori per la chiusura delle arcate con infissi di vetro.
Un intervento assolutamente non invasivo e da anni atteso per consentire il recupero di nuovi spazi espositivi e per migliorare la funzionalità dei luoghi.
I lavori, per un importo complessivo di circa 70mila euro, sono stati affidati alla ditta Laboratorio del Ferro Srl con sede a Piediripa di Macerata. Il cantiere prevede l’installazione di infissi con anta unica e a doppia anta.
Le opere, una volta ultimate, consentiranno lo svolgimento di iniziative a carattere culturale in contiguità con il museo archeologico “Giuseppe Moretti”.
E’ stato siglato ieri un protocollo d’Intesa che prevede concrete collaborazioni per attività di carattere culturale, formativo e progettuale, tra il comune di San Ginesio e l’Università di Camerino: il sindaco Giuliano Ciabocco e il Magnifico Rettore Claudio Pettinari hanno firmato l’accordo nella residenza municipale.
In particolare, come citato nell’art. 1 del documento sottoscritto “le Parti, al fine di una migliore realizzazione dei rispettivi fini istituzionali, riconoscono l'interesse comune a mantenere e sviluppare proficui rapporti di collaborazione per lo svolgimento di iniziative e attività di formazione e di ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione”.
Tra le attività che potranno essere sviluppate, ci sono l’attivazione di collaborazioni culturali, sportive, scientifiche e/o didattiche su temi specifici di comune interesse; l’organizzazione di convegni e seminari; la promozione di tirocini formativi, di orientamento e di altre attività didattiche e divulgative; l’eventuale messa a disposizione di borse di studio per progetti culturali ad hoc; e l’eventuale possibilità di mettere a disposizione uno spazio gratuito informativo/promozionale per l’Ateneo in particolari eventi organizzati dal Comune, oltrechè la possibilità di partecipare in progetti nell’ambito di bandi che vedano il coinvolgimento di più enti.
“Questo Protocollo di Intesa- dichiara il Sindaco Ciabocco – segna un importante traguardo verso quel percorso di “rinascita culturale”del borgo che non può non includere la vitalità dell’Ateneo camerte quale realtà tra le piu' interessanti ed innovative in ambito nazionale. Con i suoi quasi 700 anni di storia, l’università di Camerino ha la forza e lo slancio per evolversi continuamente ed affrontare le sfide del tempo pur rimanendo sempre fedele a se stessa, ai propri valori, alla propria lunga tradizione.”
"All’inizio del mio mandato rettorale, - afferma il Rettore Unicam Pettinari - ho scelto simbolicamente l’hashtag #universitas per caratterizzare la politica universitaria che avremmo intrapreso come governance. Nella sua accezione più ampia, l’universitas è un insieme, una totalità di azioni da intraprendere, da condividere. Unicam è da sempre #universitas e ne sono un esempio le azioni di terza missione che stiamo intraprendendo e portando avanti, come il protocollo appena siglato. Il sapere, la conoscenza, non possono rimanere chiusi nella turris aeburnea di aule e laboratori, deve essere trasferita in primis attraverso la didattica agli studenti, ma deve anche trovare concreta applicazione nel sostegno allo sviluppo di territori, enti ed istituzioni con i quali si possa collaborare. E’ solo collaborando tutti insieme, infatti, che si possono vincere le sfide che siamo chiamati ad affrontare, per il benessere ed il progresso di questa società. Sono certo che la collaborazione con il comune di San Ginesio sarà vivace e fattiva e porterà ben presto a risultati concreti.”
La Giunta di Recanati approva il progetto esecutivo del secondo lotto dell’allestimento del MuM - Museo della Musica e l’implementazione degli apparati tecnologici e dei contenuti multimediali grazie al contributo delle aziende del territorio che hanno aderito all’Art Bonus.
A cavallo tra la tradizione e l’innovazione il Museo della Musica di Recanati rappresenta un omaggio alla figura del grande tenore Beniamino Gigli, illustre cittadino recanatese e alle realtà musicali del territorio, fiori all’occhiello del panorama musicale italiano. Un vero e proprio polo della musica che amplierà l’offerta museale della città dell’Infinito.
“Il provvedimento dell’Art Bonus è uno straordinario strumento per agevolare sotto forma di credito d’imposta chi effettua erogazioni in denaro per la realizzazione di nuove strutture legate alla cultura come il nostro Museo della Musica - ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi -. I mecenati della musica che sono intervenuti nel finanziamento hanno saputo valorizzare e innovare nel tempo gli strumenti tanto da creare un vero e proprio distretto musicale, un eccellenza del nostro territorio riconosciuta in tutto il mondo”.
Il progetto di allestimento del MUM è stato approvato per un importo complessivo di 76 mila euro totalmente finanziato con le entrate del’Art Bonus, le erogazioni liberali in denaro che danno diritto al credito di imposta, effettuate dalle principali aziende del territorio che hanno reso famoso il distretto musicale recanatese: FATAR Srl, FBT Elettronica, Fisarmoniche Castagnari Srl, Pigini Group e Algam EKO Srl.
“La cultura a Recanati non si è mai fermata e riuscire a terminare questo nuovo spazio culturale ne è la riprova tangibile - ha detto l’Assessore alla Cultura Rita Soccio - Recanati vuole guardare avanti ed essere pronta per la ripartenza con un'offerta culturale e turistica ancora più forte e variegata che possa valorizzare il nostro innato Genius loci. Ringrazio i nostri imprenditori della musica per questo art bonus e per aver creduto come noi nel valore identitario della cultura e di sviluppo economico per una comunità”.
Il MuM avrà un allestimento museale che nasce dall’idea di far entrare il visitatore all’interno di uno strumento musicale, con pareti sinuose tipiche della cassa armonica di uno strumento e ambientazioni sonore e scenografiche in grado di catturare l’attenzione attraverso la stimolazione di tutti i sensi.
Un vero e proprio viaggio nella cultura del suono e della musica del territorio che va dalla storia del grande tenore Beniamino Gigli a Musicultura, passando per il distretto musicale della zona.
Un importante progetto frutto dell’accordo tra il Comune e la Regione Marche reso possibile grazie ai Fondi Europei e all’Art Bonus dei privati.
La neve caduta in Lombardia ha solo ritardato, ma non fermato, le operazioni che riporteranno a casa, nei prossimi mesi, uno dei capolavori di Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio.
Si tratta dell’opera “La Beata Vergine Maria col Bambino e i Santi Rocco e Severino”, collocata originariamente nella chiesa di San Rocco, uno dei luoghi di culto nel centro storico di San Severino Marche. Nel lontano giugno 1811 il dipinto era stato requisito dal governo napoleonico e trasferito a Milano per finire, da ultimo, nella chiesa di Santo Stefano di Osnago. Stamattina la tela da qui è partita alla volta di un laboratorio specializzato con sede a Milano a seguito di un’autorizzazione ministeriale al restauro funzionale al ritorno della stessa opera in città. Ad occuparsi del recupero sarà la bottega di Luigi Parma.
Il Comune di San Severino Marche ha lanciato nei mesi scorsi una campagna di fundraising tra enti, associazioni e privati e ha collaborato alle pratiche per la stipula di una convenzione tra Comune, Pinacoteca di Brera e Arcidiocesi di Camerino - San Severino, destinata a regolare le condizioni per il trasferimento, il deposito, la custodia e la valorizzazione della prezioso gioiello d’arte.
Fin dal 2001 l’Arcidiocesi di Camerino - San Severino Marche, chiedendo la collaborazione del Comune, ha avviato un dialogo con la Pinacoteca di Brera e le Sovrintendenze per i beni architettonici e artistici competenti, al fine di trasferire in custodia, proprio presso la chiesa di San Rocco, il dipinto di Roncalli la cui proprietà risulta essere della Pinacoteca di Brera.
Insieme al restauro del dipinto sarà sottoposta al recupero anche la cornice che attenderà il ritorno del capolavoro a San Severino Marche.
Dopo aver preso atto della delibera del Consiglio comunale n.111 del 21 dicembre 2020 con cui è stata sciolta l’Istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei, a partire dal 31 dicembre prossimo, la Giunta ha costituito ai sensi dell’art. 29 dello Statuto, un organismo di natura tecnico-scientifica, di supporto alla sua attività e a quella dell’assessore alla Cultura, con funzioni propositive, di consulenza e ricerca per l’attuazione delle politiche culturali dell’Amministrazione comunale e per lo sviluppo di specifici progetti, composto da personalità di spiccate competenze culturali, artistiche nonché organizzative, operanti con i mezzi e le risorse resi disponibili dal Servizio Welfare e Cultura dell’Ente.
Per il nuovo Organismo Tecnico Scientifico denominato “Macerata Cultura Biblioteca e Musei” la Giunta, al fine di preservare il supporto e dare continuità alle attività già intraprese dagli esperti in precedenza incaricati con decreto sindacale n.13 del 6 novembre 2020, ha confermato quali suoi membri Paola Ballesi nella veste di Presidente, Maria Stefania Gelsomini, Francesca Coltrinari, Sofia Cingolani, Mauro Mazziero, per i quali era stato già stato acclarato il possesso di specifica e documentata competenza culturale, artistica ed organizzativa
Con questa delibera la Giunta dichiara di manifestare "la volontà di perseguire obbiettivi di politica culturale mirati al consolidamento della rete museale, alla tutela e valorizzazione del patrimonio della città confidando in una qualità progettuale e di ricerca che guardando al futuro possa essere punto di riferimento per il territorio, attrattiva sia per i privati, per associazioni ed enti, che per le industrie culturali anche nella prospettiva di accesso ai finanziamenti europei".
Il Sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, e l’Assessore alla Ricostruzione, Giordano Saltari annunciano l’avvio degli interventi di recupero e miglioramento sismico del bellissimo Teatro Comunale G. Leopardi chiuso a seguito del terremoto del 2016.
In una recente delibera di giunta è stato infatti approvato il progetto di fattibilità tecnica- economica determinando un importo complessivo di 1.650.000,00 euro calcolato sulla base del rilievo dei danni subiti dall’edificio e delle indagini svolte sulle strutture.
L’iter che segue prevede che entro il mese di gennaio 2021 ci sarà la predisposizione e la pubblicazione del bando di gara per l’affidamento dei servizi tecnici di ingegneria e architettura per la redazione del progetto definitivo ed esecutivo, coordinamento sicurezza e direzione lavori. Entro il mese di febbraio verrà individuato il professionista che dovrà redigere i due livelli di progettazione.
Al netto di tutti i tempi tecnici necessari per l’acquisizione dei dovuti pareri,autorizzazioni e nulla osta, i progetti saranno approvati entro metà del 2021. Va precisato che solo col progetto esecutivo in mano si potrà avere una ricognizione più accurata e dettagliata sia dell’importo dei lavori, sia dei tempi per la realizzazione degli stessi.
Inoltre, una volta approvato il progetto esecutivo, sarà poi possibile indire la procedura di gara per l’affidamento dei lavori che in base all’obiettivo che si è posto l’amministrazione comunale dovrà avvenire entro la fine del 2021.
Il Teatro ha una valenza importantissima e centrale in questo meraviglioso borgo della provincia di Macerata , oltre che Paese Bandiera Arancione, dove il Santo eponimo è il Santo Protettore degli attori e della gente di teatro. A questo proposito il Comune ha ideato, come strategia di rilancio culturale, un festival e un premio, il Ginesio Fest e il Premio San Ginesio dedicati all’Arte dell’Attore che consentirà di far conoscere e promuovere San Ginesio come il Borgo degli attori.
Dedica speciale "le Marche nel cuore" La presentazione è avvenuta in diretta streaming con gli interventi del vicepresidente della regione Marche Mirco Carloni, la presidente di Cia Ancona Maria Giuditta Politi, il giornalista Carlo Cambi e il direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini.
Esce in questi ultimi giorni del 2020 il libro “Uno su mille…..come farcela da soli. Le 100 regole per arrivare al successo”, l'ultima fatica di Giuseppe Cristini, presentato ad Ancona in diretta streaming, come è consuetudine in questi tempi ma con il cuore e l’entusiasmo di chi è innamorato della sua terra: le Marche. Giornalista marchigiano, narratore del gusto e della bellezza, sommelier, presidente dell’”Accademia italiana del tartufo”, Giuseppe Cristini racconta se stesso con l’obiettivo di aiutare gli altri a seguire un percorso che li porti al successo e alla serenità.
A celebrare la sua ultima fatica sono intervenuti autorevoli rappresentanti delle Marche. A cominciare dal vicepresidente della Regione Mirco Carloni che ha espresso la sua vicinanza al messaggio dell’opera: “La marchigianità è un sinonimo di eccellenza e di grande orgoglio perché noi abbiamo davvero tutto. Quella raccontata nel libro è una storia per noi sempre incoraggiante: il successo si può raggiungere partendo dalle origini, dalle tradizioni, dalla terra, cercando di dare l’esempio”.
Un libro che ha una chiave di lettura a livelli diversi, come ha sottolineato la presidente di Cia Ancona, Maria Giuditta Politi: “Giuseppe Cristini è testimone del nostro territorio, in particolare delle aree interne, e delle sue produzioni di qualità, come il tartufo, il vino, l’olio. Grazie alle sue parole, piene di conoscenza e di ardore, un’esperienza fugace diventa una esperienza di benessere”.
Il noto giornalista Carlo Cambi ha sottolineato: ” Il cibo è evento culturale e strumento di socializzazione e traspare la necessità che la competenza diventi patrimonio culturale collettivo. Non si possono approcciare i prodotti marchigiani senza conoscere personaggi e territori. Cristini nel suo libro realizza un catalogo, fornisce una serie di input per far si che la nostra curiosità gastronomica diventi consapevolezza culturale. Non solo bisogna essere attenti a cosa mangiamo, ma anche al suo perché, al come lo facciamo e al lavoro di coloro che lo permettono”.
Infine è intervenuto Alberto Lupini, direttore commerciale di Italia a Tavola: ” Non possiamo disperdere la grandissima varietà italiana presente nei campi come nelle ricette, aspetti che storicamente hanno differenziato gli staterelli italiani prima dell’unificazione nazionale. Il tartufo bianco, in tal senso, rappresenta un elemento distintivo che praticamente si trova solo in Italia. Le Marche, regione con la maggiore produzione italiana di tartufi, rappresenta una sorta di sintesi di tutta la diversità italiana a livello culturale, enogastronomico e storico, svolge da sempre un ruolo di traino per il Paese. Il libro di Giuseppe Cristini, trasferendo la conoscenza della marchigianità, indica a sua volta una strada per la ripresa”.
È stata la sala consiliare a ospitare questa mattina la cerimonia voluta dall’Amministrazione comunale per ringraziare ufficialmente tutti i Mecenati che hanno contributo con l’Art Bonus a restituire alla fruizione pubblica preziose opere d’arte.
Ai protagonisti il sindaco Sandro Parcaroli, alla presenza di tutta la Giunta, ha consegnato una targa per simboleggiare il riconoscimento dell’Amministrazione e della città.
Grazie a una proficua sinergia tra pubblico e privato e con uno splendido esempio di cittadinanza attiva - con l’auspicio che questi esempi di generosità possano essere seguiti da altri e nuovi mecenati per interventi futuri - da oggi sono state restituite alla città, dopo un accurato lavoro di restauro, tre statue che fanno parte della pregevole raccolta archeologica conservata nel cortile del Palazzo comunale e quattro dipinti provenienti dalle collezioni civiche.
Gli interventi conservativi del patrimonio archeologico, eseguiti da Eleonora Vittorini Orgeas, assistita da Irene Giovacchini, sono stati finanziati in Art Bonus cui si aggiunge il service dell’associazione MaceratArcheo e la Soprintendenza archeologica e storico artistica delle Marche che ha seguito il lavoro di ogni singola opera.
Nello specifico la ditta Co.Bo.S.r.l. della Famiglia Procaccini mediante lo strumento dell’Art Bonus, ha finanziato il restauro delle due sculture affiancate, collocate entrambe su basamenti accanto ai pilastri del cortile. Si tratta di una figura maschile togata con capsa, e una femminile (I secolo D.C) mentre al service di MaceratArcheo si deve il restauro della statua rappresentante Esculapio, il dio della medicina che proviene dal sito di Urbs Salvia.
Sempre per quanto riguarda l’Art Bonus la signora Francesca Loreti ha finanziato il lavoro di recupero del dipinto raffigurante Francesco Mornati, olio su tela del XVIII secolo, presente nella collezione della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti.
Alla Famiglia Luchetti Pietroni, invece, si deve il restauro di tre dipinti raffiguranti Bartolomeo Mozzi, olio su tela (XVIII secolo), Giuseppe Mozzi, olio su tela, XVIII secolo, entrambi parte della collezione della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti e infine Ritratto del cardinale Alessandro Farnese, di Pulzone Scipione, olio su tela del 1579, opera che appartiene alla collezione dei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi dove tornerà ad essere esposta nella Sala del Caminetto o Degli Dei.
“A tutti voi - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli - vorrei rivolgere un grazie a nome dell’intera Amministrazione e di tutta la città, perché, con i vostri contributi, avete ridato vita a opere d’arte e sculture che avrebbero avuto un futuro incerto. Invece, grazie a questo impegno diffuso e all’Art bonus che rappresenta un nuovo impulso e dà vita a forme moderne di valorizzazione dei beni culturali, la città torna a godere e ammirare pezzi di storia”.
“Ringrazio tutti i mecenati per questo prezioso dono – ha affermato l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta - che abbiamo voluto condividere e presentare alla città proprio nel periodo di Natale per dare un ulteriore esempio di generosità e condivisione in un periodo difficile quest’anno, ma sicuramente il più significativo dell’anno. La lista dei beni di cui prendersi cura è ancora lunga e in accordo con la Soprintendenza stiamo elaborando un progetto per il 2021 al quale ci auguriamo parteciperanno altri e tanti cittadini generosi. Un nuovo Rinascimento in cui tutti si sentono responsabili in modo forte delle proprie ricchezze artistiche e per la loro salvaguardia e cura si impegnano in un comune accordo tra pubblico e privato”.
Da remoto hanno portato i propri saluti e sono intervenuti nel merito delle operazioni di riqualificazione effettuate, Stefano Finocchi per la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e, in collegamento da Torino, Eleonora Vittorini Orgeas che ha eseguito il restauro delle statue collocate nel cortile municipale.
Gli interventi di recupero dei dipinti sono stati eseguiti dal laboratorio Restauro Dipinti di Maria Pia Topa.
Il Governo nazionale sta facendo naufragare la cultura e il turismo visto che nel Recovery plan sono previsti soltanto 1,3 miliardi di euro a fronte dei 196 miliardi complessivi per due settori fondamentali per il nostro Paese”.
A sottolinearlo è l’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini evidenziando “la miopia politica del Governo Conte, privo di visione strategica verso regioni come le Marche che hanno nella cultura e turismo uno dei motori trainanti dell’economia marchigiana. Le Marche per la sua bellezza e unica regione italiana nella guida Best in Travel 2020 di Lonely Planet, dopo il dramma del sisma e del Covid debbono avere la giusta considerazione nel ricevere interventi finanziari a sostegno di questi settori che danno occupazione a tantissime persone. Il Governo nazionale deve focalizzare gli interventi sul territorio e le Marche ricca di musei, piazze, aree archeologiche e teatri offrendo una prospettiva di sinergie tra ambiente, turismo, cultura e spettacolo e di un ritorno economico produttivo”.
“Al momento l’Italia – ha proseguito Giorgia Latini - è tra i pochissimi Paesi europei che non stanno programmando la riapertura dei luoghi della cultura. È inaccettabile che nel nostro Paese la Cultura non venga considerata. Mentre è di nuovo possibile frequentare negozi e centri commerciali, bar e ristoranti, non è comprensibile perché non si possa visitare in tutta sicurezza un monumento o un museo visto che questi sono ritenuti per decreto servizi pubblici essenziali, indispensabili alla promozione culturale e alla crescita umana e civile”.
Dopo l’apertura delle visite didattiche digitali alle scuole, Casa Leopardi apre ai singoli visitatori, la possibilità di effettuare le visite guidate in streaming nei luoghi dove il Poeta è cresciuto e ha sviluppato il suo genio.
“E’ entusiasmante vedere come le scuole stiano partecipando con passione al nostro progetto.” – Ha detto la contessa Olimpia Leopardi discendente del Poeta –“ Proprio sulla scia delle richieste ricevute anche dai singoli visitatori, Casa Leopardi ha deciso di permettere a tutti coloro che in questo momento non possono spostarsi, di accedere virtualmente ai nostri luoghi. Questa modalità di visita, nuova anche per noi, si è rivelata differente, ma altrettanto accattivante di quella in presenza. La straordinaria sensibilità di Giacomo, capace di toccare le corde più profonde della nostra anima, lo rende un compagno prezioso a cui rivolgerci in questo periodo particolare”.
Accompagnati dalle guide di Casa Leopardi, si potranno esplorare in diretta streaming, le sale della Biblioteca in cui il Poeta ha studiato che contengono oltre 20 mila volumi. Si mostreranno al pubblico diversi preziosi testi, attraverso i quali il genio recanatese ha potuto approfondire le materie che più lo appassionavano.
La visita, attraverso i luoghi della gioventù, degli affetti e dello studio, ripercorre le tappe principali della sua formazione: dal pensiero alla poesia, dalla passione per le lingue alle “sudate carte”, dalla ricerca di un antidoto alla noia al desiderio di gloria.
Il viaggio in streaming con le guide prosegue al Museo, in un’immersione nella vita di Giacomo Leopardi, tra gli oggetti a lui più cari, amorevolmente custoditi nei secoli dai suoi discendenti: il calamaio con cui è stato scritto L’infinito, la culla, l’abito di Battesimo, i suoi i giochi d’infanzia e gli autografi puerili.
Un viaggio esperienziale nel pensiero Leopardiano a portata di schermo. Un regalo di Natale diverso da vivere in famiglia e con gli amici. L’emozione di scoprire uno dei più grandi geni della nostra storia comodamente da casa.
Il mondo di Giacomo non è mai stato così vicino.
Per info www.giacomoleopardi.it
Entro in redazione...le luci sono spente, a quest’ora oramai sono solo.
Cammino al buio verso la scrivania, accendo la lampada da tavolo e sprofondo nella mia poltrona.
Guardo un punto avanti a me: il fascio di luce illumina le fotografie appese alla parete, quelle di una vita che mi sono inventato, sempre sopra le righe, spesso al limite…da inviato di guerra a paparazzo d’assalto.
Ed ora...in cosa mi sto infilando? Una giornata adrenalinica, non meno di altre giornate, ma questa volta arrivo a sera tarda che non riesco a dormire: quello che ho ascoltato oggi mi ha travolto.
Eppure sono stato sequestrato dai serbi, durante la guerra balcanica, per 48 lunghissime ore, cosa mi può scuotere più di quell’esperienza? Forse l’ignoto, forse ciò di cui non mi sono mai occupato in tutti questi anni di carriera?
Ciò che ho ascoltato seduto all’aperto per tre interminabili ore, in cui neppure il gelido vento del nord è riuscito a farmi alzare da quella sedia e a distogliermi dallo sguardo magnetico del mio interlocutore , si è trasformato in immagini. Immagini terribilmente vere nella loro crudezza che a fatica riesco a sostituire con le luci del Natale che filtrano dalla mia finestra.
Cosa fare ? Scordarmi della forza travolgente di ciò che ho ascoltato e visto? Incontrarmi nuovamente con questo oscuro personaggio per farmi raccontare ancora di più della sua vita? E poi? Per farci cosa? E se ci scrivessimo un libro? Già...questa potrebbe essere un’idea....un libro.