Cultura

"Trump, economia e geopolitica", oltre 300 partecipanti al convegno di Filosofarte a Civitanova

"Trump, economia e geopolitica", oltre 300 partecipanti al convegno di Filosofarte a Civitanova

Filosofarte incassa un altro successo. Il convegno, dal titolo “Il cambiamento politico e finanziario con il ritorno di Trump: la rivoluzione quantistica”, che si è tenuto al ristorante Petè di Civitanova, ha suscitato grande interesse, attirando oltre 300 persone. L’evento ha visto la partecipazione di due relatori d’eccezione: il dottor Gianmarco Landi, analista finanziario ed esperto di geopolitica, e Alessandro Sieni, naturopata, insegnante di kinesiologia dell’inconscio e bioenergetica. Il dibattito si è concentrato sugli sconvolgimenti economici, finanziari, geopolitici e spirituali in corso, con uno sguardo ottimista verso un futuro di pace, prosperità e benessere. “Siamo orgogliosi di supportare Filosfarte, una rassegna culturale nata qui a Civitanova grazie al consigliere comunale Crocetti - ha detto il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica che ha aperto la serata con i suoi saluti istituzionali -  .È un'iniziativa che stimola il confronto su temi di grande rilevanza e promuove una cultura del dibattito e della riflessione. Sostenerla significa favorire la crescita culturale e intellettuale della nostra comunità.” A introdurre la serata è stato il consigliere comunale Gianluca Crocetti, fondatore del progetto Filosofarte, che ha espresso soddisfazione per il grande successo della rassegna: “Ogni evento di Filosofarte continua a superare le aspettative, con un pubblico sempre più numeroso e appassionato. La nostra missione è stimolare la riflessione e il dibattito, mettendo insieme diverse discipline per un confronto che arricchisca tutti". La rassegna Filosofarte continua a crescere, promettendo altri appuntamenti stimolanti in futuro.

04/02/2025 16:12
I Capabrò lanciano 'Educazione cinica': il nuovo album tra crescita interiore e sfide del mondo moderno

I Capabrò lanciano 'Educazione cinica': il nuovo album tra crescita interiore e sfide del mondo moderno

È da oggi online su tutte le piattaforme digitali il nuovo lavoro discografico dei Capabrò, edito da AstralMusic. "Educazione cinica" è un album che offre uno sguardo lucido e disincantato sul mondo. L'ultimo lavoro discografico della band marchigiana è anche un po' un flusso di coscienza che ripercorre le tappe di crescita dell’individuo attraverso le asperità della vita.  Non mancano, infatti, brani più intimistici - che si occupano della crescita interiore dell’individuo - ma si affrontano anche tematiche molto più concrete e pragmatiche (come ad esempio il cambiamento climatico, il sovrappopolamento del Pianeta e l’abuso e l’uso sconsiderato dei social network).  I Capabrò affrontano i vari argomenti con la loro tipica vena ironica che, però, in quest’album (che possiamo definire quello della "maturità artistica" del gruppo) è molto stemperata da uno sferzante taglio critico e cinico sugli spaccati della quotidianità. La band ha presentato in anteprima esclusiva il disco in formazione acustica (chitarra, contrabbasso, cajon) nelle case dei fan sparsi per tutto lo Stivale. Questo particolare format ha preso il nome di "Home Tour" e si è concluso proprio ieri, domenica 2 febbraio, a Belforte del Chienti dopo due mesi e più di dieci date. Durante lo svolgimento del tour i fan che hanno partecipato ai concerti, hanno prestato alla band i primi piani dei loro volti che sono finiti direttamente in un grande collage a formare la copertina del disco in uscita. Un album che è pronto a stupire: passaggi diretti e sfrontati misti a momenti decisamente più intimistici e riflessivi si alternano nello scorrere delle dieci tracce che vanno a comporre il disco.

03/02/2025 17:10
Sarnano riabbraccia il suo patrimonio artistico: tornano a casa 15 opere restaurate dopo il sisma del 2016

Sarnano riabbraccia il suo patrimonio artistico: tornano a casa 15 opere restaurate dopo il sisma del 2016

Una giornata importante per la comunità di Sarnano: 15 opere d'arte, restaurate dopo il sisma del 2016, tornano finalmente a casa. La consegna ufficiale avverrà domani, venerdì 31 gennaio, alle 11 nelle sale della Pinacoteca (in allestimento) alla presenza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Interverranno l'architetto Giovanni Issini, il dottor Pierluigi Moriconi, il responsabile del laboratorio di restauro e deposito presso la Mole Vanvitelliana e i restauratori dell'Icr. Le opere saranno ospitate nella rinnovata Pinacoteca Comunale, situata nel cuore del centro storico, presso l'ex Convento di Santa Chiara. L’edificio, gravemente danneggiato dal sisma, è stato oggetto di un importante intervento di miglioramento sismico e funzionale, finanziato a livello regionale e concluso a dicembre 2024. I lavori hanno incluso la sostituzione del tetto, il consolidamento delle murature e il miglioramento degli impianti. A Sarnano sono 18 le opere messe in salvo. Tra quelle riconsegnate spiccano quattro dipinti di Vincenzo Pagani che compongono il Polittico del Compianto e una preziosa tela di Pietro Procaccini, San Francesco delinea lo stemma del comune di Sarnano nella figura di un Serafino. Un'opera particolarmente significativa in occasione degli 800 anni dal Cantico delle Creature. I dipinti verranno collocati negli ambienti recentemente recuperati della Pinacoteca, in attesa di poter allestire la nuova collezione e renderla fruibile al pubblico.  "Siamo felici di riavere qui a Sarnano questo patrimonio inestimabile di opere, che dopo anni di restauro tornano nella disponibilità di questa comunità - dichiara il sindaco di Sarnano, Fabio Fantegrossi -. Torneranno a casa 15 delle 18 opere che erano state trasferite a seguito del sisma presso la Mole Vanvitelliana e che ci vengono restituite in questa nuova sede museale recentemente restaurata. Non resta che procedere ad un nuovo allestimento delle opere, per poi permetter a tutti di accedere a questa nuova Pinacoteca: una nuova bella pagina della ricostruzione e per il rilancio di questi territori". "Il rientro in sede di queste opere rappresenta un momento molto importante per il nostro territorio e per la nostra Comunità - commenta Cristina Tartabini, vicesindaco e assessore alla Cultura del comune di Sarnano -. Oggi è un punto di ripartenza e di rinascita dopo le ferite del sisma e il segnale forte che si sta ritornando alla quotidianità e alla vitalità che caratterizza il nostro borgo e la comunità sarnanese che può finalmente riabbracciare veri e propri capolavori di grande valore storico e artistico". "Le opere saranno collocate all'interno della nuova sede museale che è stata ristrutturata con i fondi sisma ancora in fase di allestimento e non può mancare un doveroso ringraziamento al commissario straordinario Guido Castelli per l'impegno e la vicinanza sempre mostrati verso la nostra Sarnano. Stiamo lavorando intensamente per donare a tutta la comunità ed ai tanti visitatori che frequentano Sarnano un luogo accogliente ed adeguato e per valorizzare al meglio questo nostro prezioso patrimonio storico-culturale che va attentamente preservato", conclude Tartabini.  La restituzione delle opere segna un ulteriore passo verso la completa ripresa del territorio sarnanese, restituendo alla comunità e ai visitatori un patrimonio di inestimabile valore storico e artistico.  

30/01/2025 17:30
Macerata, "Fede, Ultima Speranza": Andrea Angeli nel nuovo libro racconta i religiosi nelle zone di guerra

Macerata, "Fede, Ultima Speranza": Andrea Angeli nel nuovo libro racconta i religiosi nelle zone di guerra

Esce domani in libreria "Fede, ultima speranza", il nuovo libro di Andrea Angeli, uno degli italiani più a lungo impegnati in missioni di pace. Angeli, nato a Macerata nel ‘56 questa volta, a differenza dei quattro precedenti, non narra intrepidi comandanti, ambasciatori superstar, caporali coraggiosi o marescialli eroi ma, come recita il sottotitolo, "storie di religiosi in aree di conflitto", vicende il più delle volte poco conosciute. Non è, né pretende di essere, una rassegna completa di chi ha fatto del bene in nome del proprio credo. L’autore racconta i rappresentanti religiosi - cattolici e ortodossi, ma anche rabbini e imam - incontrali lungo il cammino, dal Cile di Pinochet alle guerre nei Balcani, dalla cattolicissima Timor Est all’'Afghanistan musulmano al 100%, passando per Cambogia e Medio Oriente. Non mancano riferimenti marchigiani, dai ricorrenti appelli per la pace dell’annuale pellegrinaggio di monsignor Vecerrica all'onnipresente madonnina di Loreto che i militari dell’Arma azzurra portano anche in ogni base all’estero. E poi la storia di Giuseppe Moretti, illustre barnabita recanatese per vent’anni unica avanguardia cristiana a Kabul. Nella prefazione il presidente della Cei e cardinal vicario di Giovanni Paolo II, Camilllo Ruini, ricorda come l’autore in trent’anni di attività abbia aiutato tanti religiosi a svolgere la propria missione. Significative anche le recensioni in 4a di copertina: Paolo Rumiz plaude ai preti come quelli citati che fermano le guerre piuttosto che a quelli che benedicono i cannoni, Tiziana Ferrario loda i tanti religiosi rimasti al proprio posto in ogni circostanza mentre l’ammiraglio a quattro stelle James Foggo, comandante Nato Sud Europa, lo definisce "a must read", un libro che deve essere letto. Come i precedenti anche questo volume è pubblicato dalla Rubbettino. 

30/01/2025 10:40
Pieve Torina, tra passato e visori per la realtà aumentata: taglio del nastro per il "Museo della Nostra Terra"

Pieve Torina, tra passato e visori per la realtà aumentata: taglio del nastro per il "Museo della Nostra Terra"

"È stato un sabato speciale per Pieve Torina quello appena trascorso perché ha segnato la riapertura di uno spazio tra i più amati dai pievetorinesi e non solo, un luogo di memorie condivise, di antiche tradizioni e valori: il Museo della Nostra Terra". Racconta così il sindaco Alessandro Gentilucci l’emozione di aver potuto riaprire al pubblico un ambiente museale di assoluto prestigio reso ancor più interessante grazie alle innovazioni tecnologiche. "Abbiamo messo insieme il passato con il futuro rendendo disponibile una fruizione di tipo classico, con le visite guidate alla raccolta delle varie collezioni, e una fruizione originale e altamente innovativa: una sala immersiva per la visione di filmati d’epoca e la possibilità dell’utilizzo di visori digitali per la realtà aumentata, due novità che renderanno l’esperienza della visita al Museo indimenticabile", ha sottolineato Gentilucci. Alla cerimonia inaugurale, nel pomeriggio, hanno preso parte in tanti. Tra le autorità presenti il commissario straordinario per il sisma Guido Castelli, il sottosegretario alle finanze, Lucia Albano, l'assessore regionale alla cultura, Chiara Biondi, l'arcivescovo di Camerino, monsignor Francesco Massara, il rettore dell’Università di Camerino, professor Graziano Leoni. Tanti anche i sindaci del territorio intervenuti e i tecnici che hanno seguito il progetto di recupero del Museo e la realizzazione delle infrastrutture tecnologiche. Emozionante il ricordo con cui il sindaco Gentilucci ha voluto omaggiare l'ideatore del Museo, Fernando Mattioni, purtroppo impossibilitato a partecipare, scoprendo una targa a lui intitolata: "È grazie al Maestro Mattioni - ha concluso Gentilucci - se oggi possiamo osservare tutto questo e immaginare cosa poteva essere la vita dei nostri concittadini uno o due secoli fa: un pezzo di Storia popolare e contadina che continua a vivere e ad essere d’insegnamento per le generazioni future".

28/01/2025 10:40
Da "Il Padrino" a "Otto e mezzo": a San Severino omaggio della Form  al premio Oscar Nino Rota

Da "Il Padrino" a "Otto e mezzo": a San Severino omaggio della Form al premio Oscar Nino Rota

Il prossimo programma della stagione sinfonica dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana è un omaggio al mondo del cinema, più particolarmente al premio Oscar Nino Rota. Ricordato soprattutto per le musiche da film create per alcuni fra i principali registi del secondo dopoguerra, fra cui Fellini (La strada, La dolce vita), Visconti (Il gattopardo) e Coppola (Il padrino e Il padrino - Parte Seconda), oltre che esser stato compositore tra i più influenti e prolifici della storia del cinema, ebbe una lunga e fertile carriera componendo anche per il teatro e la sala da concerto. Per questo omaggio a Nino Rota, la Form viene diretta da Roberto Molinelli, musicista versatile ed eclettico, unanimemente apprezzato, da oltre 20 anni, in campo nazionale ed internazionale, per la sua capacità di creare, comporre e realizzare progetti di ogni genere musicale, dal classico, al jazz, al pop, al rock cercando di costruire un dialogo tra generi e stili diversi. A lui l'Orchestra Filarmonica Marchigiana ha commissionato un’opera per trombone e orchestra che pertanto sarà eseguita in questa occasione per la prima volta in assoluto, da Enzo Turriziani, trombone solista dei Wiener Philharmoniker, una delle più importanti e conosciute orchestre al mondo. Appuntamento lunedì 27 gennaio al Teatro Feronia di San Severino Marche, alle ore 20:45. La serata inizia con il Concerto per archi, composto nel 1964, opera che nella sua armonia sembra quasi suggerire personaggi e immagini del grande schermo; segue il Concerto per trombone e orchestra che Rota compose nel 1966, dedicandolo a Bruno Ferrari; brano considerato uno dei concerti per trombone più importanti del repertorio classico. Ancora Turriziani con la prima esecuzione assoluta dell’opera di Molinelli: Ecos de Tierra Latina. La chiusura è un viaggio tra le meravigliose colonne sonore dedicate al mondo cinematografico - elaborate ed orchestrate per l’occasione dallo stesso Molinelli - che colpiscono per eleganza e limpidezza, per una forza evocativa che illumina l'animo dei personaggi e amplifica l'immaginazione del regista: Romeo e Giulietta – “Ai giochi addio”: Nino Rota Suite: La strada - Il padrino - Parte Seconda - Amarcord - I Clowns - 8½. Biglietti da 5 a 15 euro, info: 0733 634369.

26/01/2025 11:30
Civitanova, il professor Stefano Papetti e la Casa museo Licini ai Martedì dell'Arte

Civitanova, il professor Stefano Papetti e la Casa museo Licini ai Martedì dell'Arte

Prosegue la diciottesima edizione dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte, con il Comune di Civitanova Marche e l’Azienda Teatri. Le lezioni sono in sala consiliare, alle ore 18 con ingresso libero.  Martedì 28 gennaio il professor Stefano Papetti parlerà della Casa museo Licini di Monte Vidon Corrado. La casa dell’Anima. Il calendario di quest’edizione vede salire in cattedra ospiti di altissimo profilo. Sono: Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi, Roberto Cresti.  Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.   

25/01/2025 12:00
Ciak d'oro, due registi marchigiani sul podio

Ciak d'oro, due registi marchigiani sul podio

Due marchigiani sul podio del Ciak d’oro 2024, l’unico premio del panorama cinematografico assegnato dal pubblico, nella categoria Miglior esordio alla regia:  Gianluca Santoni di Monte Urano, Fermo, secondo classificato  per il film “Io e il secco”, e Damiano Giacomelli di Tolentino terzo classificato per il film “Castelrotto”. "La Fondazione Marche Cultura -Film Commission esprime grande entusiasmo per il riconoscimento ottenuto dai registi marchigiani al Ciak d’oro 2024. – Hanno commentato Andrea Agostini Presidente di Fondazione Marche Cultura e Francesco Gesualdi direttore della Marche Film Commission - Il successo di Gianluca Santoni e Damiano Giacomelli testimonia la vitalità, la creatività e la professionalità della nostra Regione nel panorama cinematografico nazionale. Continueremo con forza a supportare e promuovere il talento locale e i nostri territori, contribuendo così alla crescita dell'industria cinematografica nelle Marche ". Gianluca Santoni ha conquistato il secondo posto del podio grazie ai voti del grande pubblico per la regia del film “Io e il secco”: la storia di Denni, 10 anni, con la missione di salvare sua madre dalla violenza del padre. Denni assolda il Secco, lo crede un superkiller, ma  il Secco di criminale ha solo lo sguardo. Attraverso il loro incontro, i due affronteranno insieme il senso di essere uomini e la paura e il mistero che unisce e separa padri e figli. “Il risultato raggiunto con il Ciak D’oro è un'occasione per far conoscere il nostro film a nuovi spettatori. – Ha detto Gianluca Santoni - Abbiamo partecipato con lo stesso spirito con cui io e il cast stiamo viaggiando da ormai 9 mesi per incontrare il pubblico nelle proiezioni in Italia e all'estero. Nel corso di questo tour abbiamo partecipato a molti festival, vincendo fin ora 24 premi, tra cui il premio Sguardo sul futuro alla miglior regia di Alice nella città, il premio come miglior sceneggiatura del Riviera Film Festival. Ci sono poi moltissimi premi del pubblico, di cui siamo veramente felici, perché attestano le emozioni che il nostro film è capace di far vivere a chi lo guarda. Infatti, più che del secondo posto, quello che mi ha emozionato di questo Ciak d’oro è sentire il calore del nostro pubblico, che si è attivato con passione per sostenerci e farci raggiungere questo risultato. A tutte queste persone io sono infintamente grato”. Damiano Giacomelli si è aggiudicato il terzo posto della classifica per la regia del film “Castelrotto” interamente girato sull'appennino marchigiano, precisamente a Torchiaro, una frazione di Ponzano di Fermo, a Macerata, a Tolentino e a Ponte d’Arli di Acquasanta Terme. Il film narra di Ottone un pensionato, ex cronista e maestro elementare di Castelrotto, paesino situato negli Appennini. La routine quotidiana e monotona del paese viene sconvolta da un crimine misterioso. Ottone decide di approfittare dell'occasione per portare a termine una sua vendetta personale contro le persone che gli hanno rovinato la vita. Il suo piano è semplice: riprendere in mano la penna da cronista e manipolare la narrativa di questo misfatto per far ricadere le accuse sulle vittime designate. “Sono molto contento della comunità che si è creata intorno al film e che anche in questa occasione ci ha sostenuti fino all’ultimo. – Ha affermato Damiano Giacomelli - Iniziative come i Ciak d’Oro sono importanti per dare maggiore visibilità al film e aiutarlo a raggiungere il suo pubblico. Per quanto riguarda il rapporto con il territorio in cui abbiamo girato, ci tengo a ribadire che tutti i capireparto attivi nelle riprese e gran parte del cast e della troupe risiedono nelle Marche. Per questo, tra le altre cose, considero questo film anche un contributo importante allo sviluppo del comparto in questa regione". 

24/01/2025 16:18
Montelupone - Ornella Muti, Pamela Prati e il Doppiatore Marchigiano: la stagione teatrale del “Nicola degli Angeli”

Montelupone - Ornella Muti, Pamela Prati e il Doppiatore Marchigiano: la stagione teatrale del “Nicola degli Angeli”

Il sipario del suggestivo teatro “Nicola degli Angeli” è pronto ad alzarsi per una nuova, imperdibile stagione teatrale che unisce risate, emozioni e grandi interpreti. Grazie alla collaborazione tra il Comune di Montelupone e la Pro Loco, il cartellone propone cinque appuntamenti di altissimo livello, capaci di incantare il pubblico con spettacoli che spaziano dalla commedia brillante al dramma, dalla poesia alla celebrazione del grande cinema. A inaugurare la stagione, il 9 febbraio alle 17, sarà l'irresistibile comicità di Leonardo Manera con "Homo Modernus", uno spettacolo che fotografa con ironia le contraddizioni della nostra quotidianità. A seguire, il 23 febbraio alle 17, il Doppiatore Marchigiano porterà in scena "Ridi Poeta", un omaggio al dialetto e alla poesia marchigiana arricchito da momenti di pura comicità. La stagione continua domenica 9 marzo, alle 21.15, con il fascino di Pamela Prati, protagonista di "Senza Respiro", un giallo a tinte noir tra ironia e colpi di scena, diretto da Francesco Branchetti. Un’avvincente trama che tiene il pubblico con il fiato sospeso, tra realtà e immaginazione, fino a un finale inaspettato. Il palcoscenico del “Nicola degli Angeli” si illuminerà ancora venerdì 21 marzo, alle 21.15, con la magia di Shakespeare e la sua commedia più brillante, "Molto rumore per nulla". Con un cast d’eccezione, tra cui Lorenzo Marziali e Stefano Tosoni, lo spettacolo offre un vortice di equivoci, passioni e comicità, trasportando gli spettatori in un mondo dove amicizia e amore si intrecciano tra ritmo e poesia. A chiudere questa straordinaria stagione sarà giovedì 3 aprile, alle 21.15, Ornella Muti con "Racconti di cinema". Un viaggio emozionante nella sua prestigiosa carriera artistica, arricchito da aneddoti, segreti e ricordi di una vita dedicata al grande schermo. L’attrice sarà accompagnata da Espedito e Marta De Marino, per una serata che celebra l’arte e la cultura cinematografica. «La stagione teatrale 2025 del teatro ‘Nicola degli Angeli’ si presenta come un vero fiore all’occhiello della nostra programmazione culturale. Siamo orgogliosi di offrire ai cittadini e a coloro che ne avranno piacere un cartellone di grande qualità, capace di unire divertimento e riflessione, leggerezza e profondità. Il teatro è il luogo dove le emozioni prendono vita e dove la comunità si incontra per condividere cultura e bellezza» commenta il sindaco Rolando Pecora che aggiunge: «La principale novità di quest’anno è il teatro per ragazzi: un’originale proposta di circo-teatro in quanto espressione avvincente e contemporanea che cattura piccoli e non con storie poetiche, comicità e numeri magici» Oltre alla stagione per adulti, la programmazione si arricchisce con una rassegna dedicata alle famiglie, la domenica pomeriggio, dal titolo Il Bianconiglio, che vedrà andare in scena tre spettacoli con centinaia di repliche in tutto il mondo. La rassegna partirà il 2 marzo con Alice e il Mago, uno spettacolo di magia, giocoleria e ventriloquismo. Si prosegue il 23 marzo con Gustavo la vita, storia di un clown virtuoso e dolcissimo che, con ironia mette in luce i fragili equilibri dell’animo umano e si chiude con il 6 aprile con Savoir-faire, spettacolo di clown contemporaneo e visual comedy, un esilarante viaggio tra follia, comicità, equilibrismo e le note di una fisarmonica innamorata.   .

24/01/2025 13:02
I teatri del Centro Italia candidati patrimonio Unesco: 5 sono del Maceratese

I teatri del Centro Italia candidati patrimonio Unesco: 5 sono del Maceratese

Il “Sistema dei teatri condominiali all’italiana nell’Italia centrale fra XVIII e XIX secolo” è ufficialmente candidato per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale UNESCO. La decisione è stata presa durante una riunione interministeriale, in attesa del rinnovo degli organi della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. “Un grande risultato frutto di un enorme lavoro portato avanti in questi anni, per il quale ringrazio tutti coloro che si sono adoperati, principalmente gli uffici regionali, il Ministero della Cultura e il Ministero per gli Affari Esteri – ha commentato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. – Voglio ringraziare anche Giorgia Latini, già assessore regionale alla Cultura, che ha avviato questo dossier, e l'assessore Chiara Biondi per aver portato avanti il lavoro. Parte così la corsa per Parigi, dove la candidatura sarà sottoposta all’esame degli organismi consultivi del Comitato del Patrimonio Mondiale e poi, nel 2026, alla valutazione finale. I teatri all’italiana, di cui il centro Italia, con le Marche capofila, possono vantare una densità unica ed esempi di eccezionale valore architettonico e culturale, rappresentano una testimonianza del genio italiano racchiusa in luoghi meravigliosi che sono il cuore pulsante delle nostre comunità. Un altro grande risultato per il nostro territorio, ora lavoreremo per l'obiettivo finale”. La candidatura è stata promossa dalla Regione Marche, coordinata dal Servizio UNESCO con l’assistenza degli uffici territoriali del Ministero della Cultura e il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, insieme alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UNESCO. Si compone di diciotto teatri distribuiti in tre regioni (Marche, Emilia-Romagna e Umbria) e coinvolge 18 comuni. Le Marche sono protagoniste assolute di questa candidatura, con ben 14 teatri rappresentati. Tra questi, spiccano cinque gioielli della provincia di Macerata, la più rappresentata: il Teatro Lauro Rossi di Macerata, il Teatro Vaccaj di Tolentino, il Teatro Feronia di San Severino Marche, il Teatro Persiani di Recanati e il Teatro Mugellini di Potenza Picena. Questi luoghi non solo rappresentano un patrimonio architettonico e culturale di straordinaria importanza, ma testimoniano anche il profondo legame delle comunità locali con l’arte e la tradizione teatrale. A completare il quadro marchigiano ci sono i teatri di Ascoli Piceno, Offida, Fermo, Porto San Giorgio, Urbania, Pesaro, Fano, Fabriano e Jesi. A questi si aggiungono Bagnacavallo e Sant’Agata Feltria in Emilia-Romagna, e Spoleto ed Amelia in Umbria. L’assessore alla Cultura delle Marche, Chiara Biondi, ha sottolineato l’importanza di questo risultato: “Siamo di fronte a un traguardo straordinario, che riconosce il valore unico e irripetibile del nostro patrimonio culturale. Ora ci aspetta una fase cruciale, in cui continueremo a lavorare con determinazione e visione mantenendo viva la speranza che questo patrimonio possa ottenere il riconoscimento che merita, come simbolo universale della nostra cultura. Anche da parte mia, infine, i ringraziamenti al presidente Acquaroli, all’onorevole Giorgia Latini, al Ministero della Cultura, al Ministero degli Affari Esteri, agli uffici UNESCO del MIC, agli uffici regionali, alla Fondazione Links e a tutti coloro che hanno lavorato con impegno e dedizione per raggiungere questo primo, importantissimo risultato”. La provincia di Macerata, con i suoi teatri di rara bellezza e storia, si conferma come un territorio ricco di eccellenza culturale e di bellezza. La candidatura a Patrimonio mondiale UNESCO rappresenta un passo fondamentale per la valorizzazione di questi luoghi e per promuovere il ruolo centrale delle Marche come cuore pulsante della tradizione teatrale italiana.

23/01/2025 19:28
Il Midac: un ponte globale per l'arte contemporanea a Belforte del Chienti

Il Midac: un ponte globale per l'arte contemporanea a Belforte del Chienti

Il MIDAC - Museo Internazionale Dinamico di Arte Contemporanea è un progetto di Terra dell’Arte, associazione culturale internazionale, nato grazie alla collaborazione con il Comune di Belforte del Chienti. Ospitato nell'ex Chiesa di San Sebastiano, il Museo raccoglie una vasta collezione di opere di arte contemporanea, tra pittura, scultura, fotografia, arte digitale e video-arte, realizzate da artisti di tutto il mondo. Diretto da Alfonso Caputo e Laura Castanedo, curatori e fondatori di Terra dell’Arte, il Museo è un centro dinamico di sperimentazione e dialogo culturale, che ha dato vita a numerosi progetti internazional. In questa intervista, Alfonso Caputo ci racconta la visione e il percorso che hanno reso il MIDAC una realtà di riferimento nell'arte contemporanea globale. "Terra dell'arte opera a livello internazionale in diversi Paesi del mondo. Nel corso degli anni ha creato una rete relazionale tra molti artisti sparsi per il mondo. Da questo è nato il progetto del Midac, che è una collezione permanete esposta fisicamente dal 2016 nell'ex chiesa di San Sebastiano, nel centro storico di Belforte del Chienti in visione di una convenzione tra Terra dell'arte e il comune di Belforte - spiega il direttore Alfonso Caputo - Si tratta di un museo provato in uno spazio pubblico. La collezione comprende artisti di tutto il mondo ed è in continuo aggiornamento. Visitando il sito midac.wordpress.com è possibile prendere la visione di tutti gli eventi e anche del catalogo digitalizzato della collezione museale". Continua poi Caputo: "Oltre la collezione permanente nel sito è possibile informarsi sugli eventi che ogni anno organizziamo e al tempo stesso mostre personali di artisti che ospitiamo. In questo momento nello spazio dedicato alle mostre temporanee è visibile ancora la personale di Annalisa Grassi, incentrata sul concetto dell'urbex".  "Abbiamo deciso di adottare un sistema di prenotazioni perché sarebbe oneroso per noi tenere il  museo sempre aperto. Chiunque voglia visitarlo può trovare i contatti sul sito midac.wordpress.com".

22/01/2025 11:37
Tolentino, Castelrotto in lizza per i Ciak d'Oro 2024: Damiano Giacomelli tra le nomination per il miglior esordio

Tolentino, Castelrotto in lizza per i Ciak d'Oro 2024: Damiano Giacomelli tra le nomination per il miglior esordio

Il regista Damiano Giacomelli, fondatore di Officine Mattòli e già noto per il suo lavoro nel campo del documentario e dei cortometraggi, è stato inserito tra le nomination finaliste della categoria “Miglior esordio alla regia” ai prestigiosi Ciak d’Oro 2024. Il suo film Castelrotto ha già superato i primi due turni di selezione, raggiungendo le ultime 5 posizioni in lizza per il grande premio popolare del cinema italiano, che sarà assegnato direttamente dal pubblico. I Ciak d'Oro, che rappresentano un'importante vetrina per il cinema italiano, mantengono la tradizione di essere il “premio del pubblico”, con spettatori e lettori di Ciak Magazine chiamati a votare i propri preferiti direttamente sul sito ufficiale della rivista, ciakmagazine.it. Un'opportunità unica per i fan del cinema di esprimere la loro preferenza e influenzare il destino dei film e dei registi in gara. Damiano Giacomelli ha percorso un lungo cammino nel mondo del cinema, iniziando con gli studi universitari in comunicazione e un master in scrittura cinematografica. Dopo aver lavorato come filmmaker indipendente su inchieste televisive a tema sociale, Giacomelli ha fondato nel 2010 il centro di formazione Officine Mattòli a Tolentino, dove ha dato vita a numerosi progetti cinematografici che spaziano dal documentario al cortometraggio, con un’attenzione particolare per temi sociali e culturali. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto riconoscimenti in festival nazionali e internazionali, consolidando la sua reputazione nel panorama cinematografico. Il successo ottenuto con il documentario Noci sonanti e con i cortometraggi La strada vecchia e Spera Teresa ha preparato il terreno per il suo esordio alla regia, avvenuto nel 2023 con il film Castelrotto. Questo progetto ha suscitato l'interesse di pubblico e critica, portando Giacomelli a essere candidato a uno dei premi più ambiti del cinema italiano. Il regista di Castelrotto invita tutti gli appassionati di cinema e i suoi sostenitori a partecipare al voto per i Ciak d’Oro 2024. È possibile esprimere la propria preferenza per Damiano Giacomelli nella categoria “Miglior esordio alla regia” visitando il link ufficiale della votazione. Ogni utente può votare una sola volta al giorno, un’opportunità che consente di sostenere concretamente il talento di un regista che, partendo dalla sua terra, ha saputo portare la sua visione artistica a un pubblico sempre più vasto.   L’ingresso di Castelrotto tra le nomination ai Ciak d’Oro è un segno del crescente apprezzamento per il lavoro di Giacomelli, che ha saputo raccontare una storia che tocca temi universali con uno stile unico e autentico. Il film è il frutto di anni di esperienza e passione per il cinema, e rappresenta un importante passo avanti per un regista che ha sempre puntato su una narrazione profonda e coinvolgente.  

20/01/2025 16:38
Dante Ferretti ricorda Pasolini: la 'Bellezza imperfetta' che ha segnato il cinema in un libro curato da David Miliozzi (VIDEO)

Dante Ferretti ricorda Pasolini: la 'Bellezza imperfetta' che ha segnato il cinema in un libro curato da David Miliozzi (VIDEO)

La bellezza non è perfezione. È il segno dell'umanità, l'eco delle emozioni, la traccia lasciata dagli errori. È questa la lezione più grande che Pier Paolo Pasolini ha trasmesso a Dante Ferretti, scenografo maceratese tra i più grandi della storia del cinema, che oggi celebra quel rapporto unico con il libro "Bellezza imperfetta. Io e Pasolini", curato dallo scrittore David Miliozzi. Dopo il successo della sua prima autobiografia, "Immaginare prima. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar", in cui Ferretti ha raccontato la sua vita dagli anni '40 fino al suo arrivo a Hollywood, ora lo scenografo regala al pubblico un memoir dedicato al legame speciale con Pasolini. Il libro è infatti dedicato al racconto del rapporto di Ferretti con Pier Paolo Pasolini, suo primo maestro e mentore, con cui ha lavorato per 12 anni, realizzando 8 film che hanno segnato un'epoca. La collaborazione iniziò nel 1964 con "Il Vangelo secondo Matteo" , un'esperienza che avrebbe tracciato la strada per una carriera straordinaria. A soli 25 anni, Ferretti firmò la sua prima scenografia per Pasolini con il film "Medea" , interpretato da Maria Callas. “Pasolini aveva il dono di riconoscere il talento nei giovani e sapeva valorizzarlo” racconta Miliozzi. Da quel momento, Pasolini volle Ferretti in tutti i suoi film, dalla "Trilogia della vita" (Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore delle mille e una notte) fino al controverso "Salò o le 120 giornate di Sodoma" , ultima opera del regista prima della sua tragica scomparsa nel 1975. “Il giorno in cui è morto Pasolini è come se fossi morto anche io” , confessa Ferretti nel libro, ricordando con infinita tristezza quella notte al Lido di Ostia, un evento che segna il 2025 con il cinquantesimo anniversario. Come ci spiega David Miliozzi, Ferretti dedica queste pagine a celebrare l'amore e la gratitudine verso Pasolini, con cui aveva un rapporto quasi alchemico. Nonostante la confidenza maturata negli anni, i due si sono sempre dati del “lei”, mantenendo una distanza formale che non ha mai intaccato la profondità della loro complicità. Momenti memorabili, come la visione della storica Italia-Germania 4-3 a Parigi insieme a Maria Callas, testimoniano il legame speciale che li univa. Inoltre nel libro, Ferretti pubblica per la prima volta i bozzetti ei disegni scenografici realizzati per Pasolini, accostandoli ai fotogrammi dei film, a dimostrazione della perfetta sintonia tra i due. “Quando disegnavo un bozzetto, Pasolini girava partendo da quello”, ci spiega Miliozzi, sottolineando la fiducia fra i due e il rispetto reciproco. “Sentire Dante Ferretti raccontare Pasolini è come avvicinarsi al più grande intellettuale del Novecento”, confessa David Miliozzi, che attraverso questo libro ci offre un ritratto intimo e potente di due giganti della cultura italiana. Nato dal sodalizio artistico tra due menti geniali, questo volume non è solo un tributo a un maestro, ma anche una riflessione su un concetto di bellezza autentico, che vive nell'imperfezione e nella libertà creativa. Con bozzetti inediti, materiali fotografici e memorie profonde, lo sceneggiatore tre premi Oscar ci riporta dietro le quinte di un cinema che cercava la verità più che l'estetica, l'anima più che la superficie. Un cinema in cui ogni scena, ogni dettaglio, portava il marchio dell'autenticità, proprio grazie a quella "bellezza imperfetta" che Pasolini gli ha insegnato a riconoscere e a valorizzare. E oggi, a cinquant'anni dalla tragica scomparsa del grande regista, Ferretti ci guida in un viaggio emozionante tra ricordi, set e amicizie indimenticabili, riaffermando che l'imperfezione non è un limite, ma la più alta forma di arte.

20/01/2025 13:20
Civitanova, "Ornitologia e Ornicultura": Giorgio Valentini ai Martedì dell'arte

Civitanova, "Ornitologia e Ornicultura": Giorgio Valentini ai Martedì dell'arte

Dopo la pausa per le festività, riprendono gli appuntamenti dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte, con il Comune e l’Azienda Teatri. Martedì 21 gennaio 2025 salirà in cattedra Giorgio Valentini, che terrà un’interessante lectio su Ornitologia e Ornicultura.  Questa lezione si terrà alle 18, con ingresso libero, in Sala consiliare.  Il calendario di quest’edizione, in programma fino a maggio, vede salire in cattedra ospiti di altissimo profilo. Sono: Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi, Roberto Cresti. Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.   

18/01/2025 11:00
"La cattura lenta di un istante", a Montefano la mostra fotografica di Enrico Maria Lattanzi e Fabrizio Centioni

"La cattura lenta di un istante", a Montefano la mostra fotografica di Enrico Maria Lattanzi e Fabrizio Centioni

Ripartono le attività al Museo Ghergo di Montefano che ospiterà dal 18 gennaio al 16 febbraio la mostra "La cattura lenta di un istante", un viaggio nella fotografia analogica a cura del professor Vincenzo Izzo, direttore artistico dello spazio espositivo. Protagonisti sono Fabrizio Centioni ed Enrico Maria Lattanzi, due autori che hanno scelto controcorrente di recuperare e valorizzare quell’essenza chimica, materiale e artigianale della fotografia. Nell’era digitale, dominata dalla postfotografia - e caratterizzata dalla smaterializzazione dell’immagine attraverso software, social media e Intelligenza Artificiale - emerge una “nicchia artistica” che rivaluta la fotografia classica, riportandola alle sue origini magiche della camera oscura. Questo affascinante ritorno alle pratiche tradizionali si traduce in una fotografia lenta, pensata e profondamente etica. Fabrizio Centioni ha creato un'esperienza unica, trasformando un vecchio furgone Volkswagen in una vera e propria macchina fotografica mobile e laboratorio itinerante, un tributo ai pionieri della fotografia del XIX secolo. Ogni scatto è il frutto di un processo laborioso e affascinante, dove ogni dettaglio è curato con una precisione quasi maniacale. Dalla preparazione meticolosa del set alla stampa finale, ogni fase è un viaggio che porta la fotografia alle sue origini, a quel fascino nativo, restituendo immagini che raccontano storie ed emozioni senza tempo. Il suo percorso fotografico unisce ricerca formale e concettuale. Dopo gli esordi nella fotografia analogica con pellicola e Polaroid, è passato al digitale per progetti commissionati, senza mai abbandonare la passione per le tecniche tradizionali, che continua ad esplorare per le loro potenzialità espressive. Enrico Maria Lattanzi, chimico esperto, crea artigianalmente le emulsioni fotosensibili che utilizza nei suoi progetti, trasformando ogni stampa in un gesto unico e irripetibile. Con estrema precisione e un amore quasi rituale, seleziona e prepara manualmente le carte, rendendole fotosensibili nel silenzio meditativo del suo laboratorio. Ogni scatto non è solo il frutto di una tecnica magistrale, ma un atto di profonda concentrazione e introspezione, dove la lentezza diventa una scelta artistica e un atto critico verso la frenesia della contemporaneità. In ogni immagine si respira l'essenza del tempo e l'impronta del suo tocco umano, capace di trasformare la chimica in emozione. Cinquant'anni di carriera fotografica, dal passaggio dall'analogico al digitale fino al ritorno alle tecniche antiche. Negli ultimi anni si è dedicato alla camera oscura e alle stampe come platino/palladio, carta salata e cianografia, scegliendo ogni tecnica per esaltare al meglio l'essenza di ogni immagine. Sia Centioni che Lattanzi non sono semplici cultori di antiche tecniche fotografiche. Attraverso i loro processi, le immagini non solo si ri-materializzano, ma diventano portatrici di un significato etico e concettuale. La loro fotografia invita a riflettere sulla velocità e la superficialità del mondo digitale, proponendo un ritorno alla lentezza e alla profondità. La mostra è un invito a riscoprire la fotografia come oggetto fisico, frutto di un processo che richiede tempo, pensiero e dedizione. Un gesto critico verso la contemporaneità della fotografia che in loro si riappropria della forza espressiva della materialità e delle tecniche. La mostra resterà aperta al pubblico dal 18 gennaio al 16 febbraio.  Il Museo Ghergo è aperto nei seguenti orari: sabato e domenica 10:00 – 12:00 e 17:00 – 19:00; biglietto intero € 5,00 - biglietto ridotto € 3,00. La mostra è sempre visitabile sabato e domenica, solo su prenotazione durante la settimana.           

17/01/2025 17:50
Al teatro di Caldarola i Canti di Giacomo Leopardi e Dino Campana

Al teatro di Caldarola i Canti di Giacomo Leopardi e Dino Campana

L' Unione Montana Monti Azzurri, presieduta da Giampiero Feliciotti, presenta la seconda serata della rassegna "Monti azzurri a teatro". Dopo il sorprendente esordio al teatro di Loro Piceno, i Canti di Giacomo Leopardi e di Dino Campana si spostano al teatro comunale di Caldarola, sabato 18, ore 21.00. L' intuizione organizzativa di Feliciotti di rendere gratuito l'ingresso per la generazione z, nati dal 1995 al 2010, (gli adulti pagheranno un modesto biglietto di 8 euro) oltre che essere funzionale per avvicinare i giovani all'ascolto poetico, nel caso specifico è doppiamente importante. Infatti Leopardi e Campana come sono presentati dal Minimo Teatro con la voce di Maurizio Boldrini e la musica dal vivo di Lucio Matricardi è l'occasione rara di scoprire finalmente due massimi poeti italiani affrancati da certe "pappardelle" scolastiche e soprattutto liberati da assurde violazioni biografiche e restituiti al loro fulgido estro musicale, acustico, acrobatico, sensazionale. Quello proposto dal è un viaggio dentro il gesto poetico senza filtri concettuali, senza note a piè di pagina. Proprio per i giovani più assidui nella frequenza degli spettacoli sono previsti consistenti premi in denaro, altra significativa trovata dell' Unione Montana dei Monti Azzurri.

17/01/2025 09:50
Macerata, la Form al Lauro Rossi: un viaggio nel Romanticismo tedesco con Alexander Lonquich

Macerata, la Form al Lauro Rossi: un viaggio nel Romanticismo tedesco con Alexander Lonquich

È uno dei due artisti in residenza che caratterizza la stagione sinfonica Form, dal titolo Musicattraverso. Alexander Lonquich, musicista tra i più originali e significativi del nostro tempo, accompagna il pubblico della Form in veste di direttore e pianista lungo un affascinante percorso musicale nei territori del Romanticismo tedesco. Lonquich: Schumann-Mendelssohn è il nome del nuovo programma che domenica 19 gennaio toccherà Macerata, al Teatro Lauro Rossi alle ore 17. Il viaggio musicale parte dalle misteriose brume nordiche dell'Ouverture Le Ebridi (La grotta di Fingal) di Felix Mendelssohn-Bartholdy, ritenuta una delle migliori composizioni scritte dal musicista di Amburgo in questo genere: Wagner la considerava la miglior ouverture di tutta la musica romantica; Lonquich ne eseguirà la seconda versione londinese, del 1832, dove Mendelssohn ripensò diversi passaggi del brano allo scopo di ottenere una maggior efficacia sul piano espressivo. Al centro del percorso, lo splendido Concerto per pianoforte di Robert Schumann, opera di concezione e proporzioni sinfoniche dove lo strumento solista e l'orchestra, uniti in uno stretto abbraccio musicale che li rende una sola cosa, "raccontano" l'amore di Schumann per Clara Wieck, donna e musa della sua vita.  Si torna a Mendelssohn per la chiusura del concerto con la Quarta Sinfonia "Italiana" dello stesso autore, celebre ritratto musicale dei paesaggi, delle atmosfere e dei costumi dell’Italia che il musicista tedesco visitò nel 1830: un vero e proprio omaggio musicale alla nostra penisola. La particolarità è che Lonquich proporrà al pubblico la seconda versione di questa opera, rarissima, cosa che l’artista ha già eseguito insieme al direttore artistico Form, Francesco Di Rosa, (nelle vesti di musicista) a Santa Cecilia, e per la prima volta viene eseguita nelle Marche. Il concerto avrà repliche a Pesaro (Teatro Rossini martedì 21 gennaio alle ore 21, in collaborazione con Ente Concerti) e Ancona (Teatro delle Muse mercoledì 22 gennaio, ore 20.30, in collaborazione con Comune di Ancona, Società Amici della Musica "Guido Michelli", Università Politecnica delle Marche).  

15/01/2025 13:30
Parte la selezione per "What’s Up Doc!": il laboratorio che dà forma al cinema documentario

Parte la selezione per "What’s Up Doc!": il laboratorio che dà forma al cinema documentario

Prende il via la selezione per partecipare a "What's Up Doc!", un innovativo laboratorio di sviluppo dedicato ai progetti di film documentari, pensato per sostenere autrici e autori nella creazione di nuove visioni e linguaggi del cinema documentario in Italia. Saranno selezionati nove progetti, offrendo agli autori l'opportunità di intraprendere un percorso formativo gratuito. Il bando è aperto a progetti audiovisivi di documentari di ogni genere e durata, la cui titolarità appartenga all'autore/autrice o sia ceduta a una casa di produzione. Ideato e coordinato dall’autore di film Damiano Giacomelli e dallo sceneggiatore Claudio Balboni, del centro di formazione Officine Mattòli di Tolentino, “What’s Up Doc” si inserisce nell’ambito del progetto Sviluppo Cinema, con il sostegno di Piceni Artforjob, il finanziamento dell’Unione Europea - Next Generation EU e il patrocinio di Fondazione Marche Cultura. Per Damiano Giacomelli, il documentario rappresenta un presidio di sperimentazione e libertà creativa: “Nell’epoca della post-verità e di una progressiva virtualizzazione dell’esperienza quotidiana, l’idea di ‘realtà’ per come l’abbiamo intesa finora è fortemente messa in discussione. Anche per questo oggi è per noi stimolante lanciare un percorso collettivo sul cinema documentario, da sempre presidio di sperimentazione e libertà creativa. Lo faremo in forma itinerante nella zona di confine tra Marche e Umbria, alla giusta distanza dai grandi centri culturali e dai loro trend”. Con un approccio innovativo, il progetto si propone di esplorare il linguaggio del documentario, offrendo agli autori strumenti concreti per trasformare la realtà in racconti coinvolgenti e di grande valore narrativo. Il programma prevede un percorso formativo d’eccellenza, con workshop intensivi e sessioni di mentoring condotti da esperti di prestigio, tra cui il regista e sceneggiatore Bruno Oliviero, la montatrice Aline Hervé, il regista e produttore Matteo Tortone, la producer Eleonora Savi e l’autore e animatore Simone Massi. Da febbraio a novembre 2025, i partecipanti saranno coinvolti in 250 ore di formazione distribuite in diverse città tra Marche e Umbria. Partendo da un’idea per un documentario originale, nel corso dell’anno i partecipanti svilupperanno un dossier e un teaser da presentare a un pitch finale. “”What’s Up Doc’ rappresenta un’importante occasione per promuovere il cinema documentario e il talento creativo delle Marche – Afferma Andrea Agostini, Presidente della Fondazione Marche Cultura - Il documentario non è solo una forma di narrazione, ma un veicolo potente capace di affrontare temi cruciali e stimolare riflessioni profonde sulla società in cui viviamo. Con ‘What’s Up Doc' celebriamo il talento e la creatività del nostro territorio, offrendo strumenti e opportunità per valorizzare storie autentiche, trasformandole in opere capaci di dialogare con un pubblico sempre più attento e sensibile”. Per partecipare al bando di selezione è necessario compilare e inviare il form del progetto What’s up Doc! al link ufficiale https://sviluppocinema.it/products/whats-up-doc-bando-di-selezione, entro il 31 gennaio 2025.

14/01/2025 14:45
Tolentino, Cristiana Capotondi in scena al Politeama con "La vittoria è la balia dei vinti"

Tolentino, Cristiana Capotondi in scena al Politeama con "La vittoria è la balia dei vinti"

Tra l’evocazione fiabesca e la ricostruzione storica, Cristiana Capotondi ricorda a teatro i drammatici momenti dei bombardamenti del ’43. Domenica 19 gennaio alle ore 18:00 va in scena "La vittoria è la balia dei vinti", scritto e diretto da Marco Bonini. Una storia avvincente fatta di coraggio e umanità per ricordare che sotto le bombe non ci sono né vincitori né vinti. Quattro generazioni unite dalla voce di una madre che racconta alla figlia l’esperienza della sua bisnonna quella tragica notte del 25 settembre del 1943.  Una mamma di oggi, Cristiana Capotondi, mette a letto la sua bambina di 6 anni che le chiede, come storia della buonanotte, di raccontarle qualcosa di quando lei, la sua mamma, era bambina. Le viene in mente l'avventura della bisnonna Vittoria e di come il 25 settembre ’43, giorno del bombardamento a Firenze, aveva aiutato due gemelli. Nonna Vittoria è nascosta nel rifugio improvvisato nelle cantine di Palazzo Pitti, dove risiede in quanto moglie del sovraintendente ai beni culturali di Firenze. Non si trova ad affrontare solo l'incubo della guerra, ma anche la vertigine di tabù sociale: allattare i due gemelli della sua balia che per lo shock aveva perso il latte. La guerra è uguale per tutti, sotto le bombe la Signora può servire la serva, sotto le bombe la Vittoria è la balia dei vinti. Cristiana Capotondi è tra le più apprezzate attrici italiane. Esordisce a soli dodici anni nella serie televisiva Amico Mio. La prima apparizione sul grande schermo è del 1995 nel film Vacanze di Natale ‘95. Nel 2004 fa parte del cast di Luisa di Sanfelice (2004) dei fratelli Taviani ed è la protagonista del film Volevo solo dormirle addosso (2004) di Eugenio Cappuccio, presentato alla 61. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione Mezzanotte. Nel 2006 è nella sale con il film "Notte prima degli esami", esordio alla regia dello sceneggiatore Fausto Brizzi. Il film è il più grande successo cinematografico di quell’anno e ottiene 11 candidature ai David di Donatello, inclusa quella per Cristiana come migliore attrice protagonista. Per il film, Cristiana si aggiudica il Premio Diamanti al cinema e il prestigioso Premio Biraghi. Nel 2007 recita nel film "Come tu mi vuoi" e ottiene un’altra candidatura ai Nastri d’Argento come migliore attrice protagonista. Nel 2008 si aggiudica la prima edizione del premio L'Oréal Paris per il Cinema. Successivamente torna in televisione interpretando l'imperatrice Sissi in una miniserie campione di ascolti per cui Cristiana ritira, in Austria, il Premio Romy Schneider. La sua carriera si divide tra teatro, cinema e televisione, la ricordiamo inoltre in "Rebecca, la prima moglie", "Ex", "La mafia uccide solo d’estate", "Succede anche nelle migliori famiglie" e molti altri. Biglietti 30 euro in vendita al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17:00 alle ore 20:00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo https://www.politeama.org/biglietti/. "La vittoria è la balia dei vinti", scritto e diretto da Marco Bonini, con Cristiana Capotondi, musiche di Jonis Bascir e una produzione Stefano Francioni Produzioni. La stagione 2024-2025 del Politeama è sostenuta dalla Regione Marche e organizzata con il contributo di Simonelli Group, Estra Prometeo, BCC Recanati e Colmurano e Gruppo Medico Fisiomed.  

14/01/2025 11:50
Karussell vince il bando Italian Council del ministero della cultura per la per la promozione dell'arte contemporanea

Karussell vince il bando Italian Council del ministero della cultura per la per la promozione dell'arte contemporanea

Sarà inaugurato il 15 gennaio a Lisbona il progetto di ricerca artistica contemporanea “Anime di Cristallo” dell’artista Silvia Mariotti promosso dall’associazione Karussell_arte contemporanea, che è risultata tra i 12 vincitori dell’Ambito 1, Committenza internazionale e acquisizione di opere, del bando Italian Council della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura (13° edizione 2024). L’obiettivo è realizzare un’installazione che esplori la connessione tra materia organica e inorganica, mettendo in luce i processi di adattamento della natura alle interferenze dell’uomo. Il progetto prenderà forma a partire da un’indagine approfondita sulle peculiarità geologiche, botaniche e culturali dell'arcipelago delle Isole Azzorre, lo scenario centrale della ricerca di Mariotti, e si svilupperà attraverso una residenza artistica presso Re-Act Contemporary Art Laboratory nell’isola di Terceira (Azzorre), e avrà il suo culmine in una serie di mostre internazionali in Portogallo e in Italia tra il 2025 e il 2026. «Il progetto di Silvia Mariotti porta avanti temi di grande attualità quali l’ecosostenibilità, l’impatto delle azioni dell’uomo sulla natura e la capacità di quest’ultima di adattarsi nonostante l’uomo – spiega Matilde Galletti, curatrice di Karussell e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera – La sua ricerca artistica si svilupperà attraverso una residenza nelle isole Azzorre che sono l’emblema di questa capacità di adattamento della natura. Le isole, infatti, sono state per secoli il primo approdo europeo per chi rientrava dalle Americhe portando con sé una ricca varietà di vegetazione esotica, che ha comunque prosperato grazie al clima unico di questo luogo». Dal 15 gennaio al 16 febbraio sarà attivata la prima fase espositiva di “Anime di Cristallo” con una mostra personale di Silvia Mariotti presso il MUHNAC - Museu Nacional de História Natural e da Ciência di Lisbona, a cura di Sofia Marçal, dove sarà presentata una sezione dell’installazione realizzata nella fase iniziale della produzione. «Per la mostra di Lisbona abbiamo attivato una collaborazione con l’Università di Lisbona e con il Museo di Scienze Naturali – conclude Matilde Galletti – Ci è sembrata la location ideale proprio perché l’arte di Silvia Mariotti si occupa di argomenti di questo tipo. Le installazioni saranno esposte nella sala dell’ex laboratorio di chimica, un luogo in passato dedicato alla scienza e alla natura ma dove ora si fanno anche interventi di arte contemporanea». La seconda fase del progetto sarà avviata nell’autunno 2025 con un secondo appuntamento espositivo presso lo IAC - Instituto Açoriano da Cultura ad Angra do Heroísmo, Isola di Terceira (Azzorre) mentre a marzo 2026 sarà ospitata a Fermo (FM) da Karussell_arte contemporanea. Il progetto si concluderà nell’estate 2026 con l’assemblamento finale dell’opera e la mostra conclusiva presso il MACTE - Museo di Arte Contemporanea di Termoli.

10/01/2025 12:25
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