Un viaggio tra emozioni, ricordi e immaginazione: sabato 19 aprile alle ore 21:00 il Teatro delle Logge di Montecosaro ospiterà "Abracadabra, in un mare di stelle", il primo spettacolo scritto e interpretato dall'attrice Maria Elena Matteucci (qui la nostra intervista), civitanovese diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Un monologo intimo e poetico, accompagnato al pianoforte dal maestro Andrea Paniccia, che racconta un viaggio in barca ispirato alla figura del padre dell’attrice, Maurizio Matteucci, scomparso tre anni fa.
"Lo spettacolo è nato come un regalo per lui - racconta Maria Elena - un modo per onorare la sua memoria e condividere ciò che mi ha lasciato: la sua forza, la sua saggezza, la sua gioia di vivere. La protagonista ha i suoi tratti: è avventuriera, vivace, tenace. Attraversa le tappe di un viaggio che parla di tutti noi: la partenza, la gioia, la caduta e un finale che vuole essere un incoraggiamento per chi affronta momenti difficili. Anche nei dolori più grandi, si può fare qualcosa di nobile".
In vista del debutto, Maria Elena è stata ricevuta a Civitanova Marche dal sindaco Fabrizio Ciarapica: "Maria Elena è un orgoglio per la nostra città. Una giovane artista che con talento e sensibilità, partendo da una sua fragilità, ha creato uno spettacolo capace di parlare al cuore delle persone. Abracadabra è un’opera che unisce memoria, arte e speranza, e rappresenta una bellissima testimonianza dell’energia creativa che nasce dalla nostra città. Le auguro il miglior successo per questo esordio e la aspettiamo presto anche a Civitanova con questa emozionante rappresentazione".
"È stato per me un grande onore essere accolta dal sindaco Ciarapica - ha detto l’attrice -. Ho sentito una vicinanza sincera e una partecipazione affettuosa che mi hanno davvero emozionata". Il titolo, Abracadabra, richiama il potere dell’immaginazione: "Un possibilità che tutti abbiamo: quella capacità dei bambini di credere e vedere ciò che vogliono, anche se non esiste e che, spesso, può trasformare il dolore in bellezza - spiega l’attrice -. Ho voluto che questo debutto fosse gratuito - aggiunge - per restituire almeno in parte l’affetto che il pubblico marchigiano mi dimostra sempre, e per tutte le persone che hanno conosciuto e amato mio padre. La mia intenzione e desiderio è chiaramente di portare lo spettacolo anche a Civitanova, dove sono nata".
Infine, Maria Elena ha voluto ringraziare chi ha sostenuto la realizzazione dello spettacolo: “Un grazie sentito al Club Vela di Civitanova, a Retimar, al Cantiere Elio Gaetani per l’aiuto negli oggetti scenografici, e naturalmente al Teatro delle Logge".
In occasione delle festività pasquali e dei ponti del 25 aprile e 1° maggio, Macerata Musei propone un ricco programma di eventi e aperture straordinarie, invitando residenti e visitatori a scoprire e condividere la bellezza del patrimonio artistico cittadino. Questo periodo si preannuncia come un’opportunità unica per valorizzare il patrimonio culturale di Macerata, creando un ambiente ancora più accogliente e fruibile per tutti.
L’assessore alla Cultura, Katiuscia Cassetta, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, ricordando che le festività sono il momento ideale per esplorare e apprezzare i tesori custoditi dalla città. "Vogliamo che i nostri musei e spazi espositivi siano accessibili a tutti, affinché ogni cittadino e visitatore possa godere della bellezza che rappresenta la nostra identità storica e culturale", ha affermato.
I Musei Civici di Macerata offriranno al pubblico un’esposizione eccezionale, con opere provenienti dai depositi che raccontano nuovi capitoli della storia artistica locale. Tra queste, nella Galleria dell’Eneide, i visitatori potranno ammirare un disegno preparatorio di Luigi Garzi, raffigurante Venere nella fucina di Vulcano, un’esemplare testimonianza dell’abilità dell'artista tardo barocco.
Saranno inoltre esposti un bozzetto di Francesco Solimena, "Enea e Didone si inoltrano verso la grotta", e nuove opere provenienti dalla collezione della marchesa Irene Costa Ciccolini Silenzi, inclusi una Madonna di Loreto e una Natura morta.
Per permettere a tutti di approfittare di questa opportunità, i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, l’Arena Sferisterio e la Torre Civica saranno aperti in modalità straordinaria il 20, 21 e 25 aprile, con orari continuati. Anche l’Infopoint Macerata sarà aperto in questi giorni, offrendo un servizio di accoglienza per i turisti e i visitatori. L’Ecomuseo di Villa Ficana e il Museo Civico di Storia Naturale seguiranno orari particolari, e per alcune sedi sarà consigliata la prenotazione.
Non mancheranno poi le visite guidate speciali, tra cui quella di Palazzo Buonaccorsi, sabato 26 aprile, e quella alla Torre Civica il 30 aprile, entrambe comprese nel biglietto di ingresso. Si consiglia di prenotare il proprio posto per partecipare a queste esperienze esclusive.
Nel panorama delle mostre in corso, spicca "Paper carriage: handle with care!", un’opera monumentale realizzata con la tecnica dell’origami dall’artista tedesco Frank Bölter, che ha coinvolto gli studenti della Scuola Superiore Giacomo Leopardi e del Liceo Artistico Cantalamessa.
L’installazione, che raffigura una carrozza a grandezza naturale, sarà visitabile fino al 18 maggio. L’opera è il risultato di un progetto che ha visto la partecipazione attiva della comunità locale, culminando in un corteo simbolico che ha attraversato la città per giungere ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi.
Infine, il Centro Visite Ecomuseo Villa Ficana ospita la mostra personale di Maria Giampieretti, "Pussycat", che sarà aperta fino al 26 aprile, con ingresso libero. L’esposizione esplora in modo intimo e ironico il rapporto tra natura, affetti e memorie, attraverso il disegno e la narrazione visiva.
Con queste iniziative, Macerata si prepara a vivere un periodo ricco di cultura, bellezza e partecipazione, con eventi che valorizzano il patrimonio artistico e favoriscono l'incontro tra arte, storia e comunità.
La città di San Severino Marche ospiterà l’ultima tappa della mostra "Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede", esposizione itinerante promossa dall’Anci Marche e dal Pio Sodalizio dei Piceni che, dopo essere stata accolta nel complesso monumentale di San Salvatore in Lauro a Roma e poi a palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, ha inaugurato la sua seconda edizione alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
Si tratta di un interessantissimo percorso culturale e spirituale che restituisce al pubblico capolavori rinascimentali salvati dalle macerie del sisma e tornati a splendere grazie a importanti interventi di restauro.
Presente alla cerimonia anconetana anche il primo cittadino settempedano Rosa Piermattei, che ha ricordato come San Severino Marche, città fortemente colpita dal terremoto, accoglierà l’evento conclusivo dell’esposizione, un segnale importante di rinascita e valorizzazione del patrimonio artistico locale.
"La mostra - spiega il sindaco Piermattei - rappresenta un simbolo tangibile della resilienza e della determinazione delle nostre comunità nel preservare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale colpito dal sisma. Le opere esposte, tra cui importanti capolavori, testimoniano non solo la ricchezza artistica delle Marche, ma anche l'impegno profuso nel loro restauro e nella loro restituzione alla collettività".
Curata da Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, la mostra è promossa con il sostegno della Regione Marche, del Ministero della Cultura e di numerosi enti locali e in collaborazione con la Soprintendenza e con Marche Teatro e il contributo del Commissario straordinario alla Ricostruzione sisma 2016, del Comune di Ancona, del Comune di Ascoli Piceno e del Comune di San Severino Marche.
Musicultura svela i nomi dei 16 artisti finalisti della XXXVI edizione del prestigioso concorso che, nell’ambito della canzone popolare e d’autore italiana, valorizza la creatività artistica giovanile e favorisce un ricambio generazionale all’insegna del merito e della trasparenza.
Sono tanti gli artisti che dal 1990 ad oggi hanno trovato nel concorso comprensione e un trampolino di lancio, tra i quali: Gianmaria Testa, Pacifico, Patrizia Laquidara, Simone Cristicchi, Margherita Vicario, Mannarino, La Rappresentante di Lista, Santi Francesi, fino ad arrivare all’artista che oggi è sulla bocca di tutti, Lucio Corsi.
L’augurio è che il futuro arrida anche ai finalisti 2025. Di seguito i loro nomi, con le città di provenienza e i titoli delle rispettive canzoni, delle quali sono tutti autori o autrici:
Alessandra Nazzaro, Napoli - Ouverture; Belly Button e il Coro Onda, Roma - Credo; Distemah, Biella - Apatia; Elena Mil, Milano - La ballata dell’inferno; Frammenti, Treviso - La pace; Ibisco, Bologna - Languore; Kyoto, Bari - Frontiera; ME, JULY, Benevento – Mundi; Moonari, Roma -Funamboli; Abat-jour, Rieti - Oblio; Nakhash, Asti - Gonna; NILO, Sassari - Tutti-Nessuno; Silvia Lovicario, Nuoro - Notte; Simona Boo e Bimbi di Fumo, Napoli - Simun; sonoalaska, Roma - Bimba pazza; ULULA, Verona - Pelle di lupo.
I finalisti saranno ufficialmente presentati in anteprima nazionale a Recanati il 24 e 25 aprile, in collaborazione e con il sostegno dell’Amministrazione comunale; con le loro canzoni saranno i protagonisti assoluti di due concerti che si terranno a partire dalle ore 21 presso il Teatro Persiani, in videostreaming sui social e in diretta su Rai Radio 1, la radio ufficiale di Musicultura. Condurranno le serate John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua.
Entrambe le serate vedranno sul palco un duo artistico di eccezione, composto da Fabrizio Bosso alla tromba e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, garanzia di qualità e di sorprese.
“Ritrovare Fabrizio e Julian Oliver è un vero piacere. Parliamo di due artisti che non solo incantano con la loro bravura, ma che ogni volta che suonano dimostrano come sia fuorviante concepire la musica in termini di generi e stili distinti. – Ha commentato Ezio Nannipieri, direttore artistico di Musicultura - Quanto ai finalisti, siamo davvero molto contenti, ciascuno di loro ha qualcosa da dire. Parliamo di canzoni diversissime l’una dall’altra, nelle tematiche, nel carattere musicale, nell’approccio interpretativo. Significa che esiste una generazione di giovani artisti immune dal male che rischia di ridurre la canzone italiana ad una sola minestra, significa che il bisogno di ricercare ed esprimersi in più direzioni non è spento e che c’è chi ha passione ed entusiasmo per dargli voce. Musicultura è onorata e orgogliosa di sentirsi al servizio di questo modo di concepire e di vivere le canzoni”.
La rosa dei finalisti è frutto di una selezione iniziata nel novembre scorso con il vaglio delle 2.352 canzoni presentate in concorso dai 1.176 artisti iscritti all’edizione 2025. Fra tutte le proposte, 60 sono state convocate a Macerata per partecipare alle Audizioni Live: 10 giorni consecutivi di ascolti dal vivo, seguiti da oltre 2 milioni di visualizzazioni sui social e da un pubblico in presenza di 4 mila persone.
Le canzoni dei 16 finalisti entreranno a far parte del CD compilation della XXXVI edizione di Musicultura e saranno prese in consegna e programmate da Rai Radio 1, la radio ufficiale del festival.
Otto saranno infine i vincitori del Concorso, designati dal giudizio insindacabile dell’illustre Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e Giorgio Caproni, e che in questa XXXVI edizione è composto da: Francesco Amato, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Giulia Caminito, Luca Carboni, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Dardust, Teresa De Sio, Cristina Donà, Giorgia, Mariangela Gualtieri, La Rappresentante di Lista, Ermal Meta, Mariella Nava, Susanna Nichiarelli, Piero Pelù, Vasco Rossi, Ron, Sydney Sibilia, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi e Margherita Vicario.
Gli otto vincitori, insieme a ospiti di spicco del panorama musicale nazionale e internazionale, saranno protagonisti delle serate finali del Festival, in programma nel mese di giugno 2025 allo Sferisterio di Macerata. Lì sarà il voto del pubblico a decidere l’assegnazione del Premio Banca Macerata di € 20mila al Vincitore assoluto. Verranno inoltre assegnati la Targa della Critica Piero Cesanelli (€ 3.000), il premio “La casa in riva al mare” (€ 2.000), il premio PMI (€ 2.000) e il premio per il miglior testo (€ 2.000).
Lunedì 7 aprile, nella suggestiva cornice di Villa Quiete a Montecassiano, si è tenuta la presentazione del Macerata Opera Festival 2025, uno degli appuntamenti culturali più attesi dell’estate marchigiana. L’evento organizzato dal Rotary Club di Macerata ha rappresentato un momento di incontro e condivisione che ha saputo unire cultura, tradizione e solidarietà, come ha sottolineato la Presidente del Club Irene Tedone.
Numerose le presenze istituzionali, tra cui rappresentanti dei Club Service cittadini, autorità Rotariane e Civili che hanno testimoniato l’importanza del Festival nel tessuto sociale del territorio. Il Direttore Artistico Marco Vinco e la Sovraintendente Lucia Chiatti, hanno presentato la 6I Stagione Lirica che si svolgerà dal 18 Luglio al 10 Agosto 2025, nello splendido scenario per la sua unicità, dell’Arena Sferisterio.
In programma tre grandi titoli: "La Vedova Allegra" di Francesco Lehàr in una nuova produzione che inaugurerà la stagione il 18 luglio, insieme ai due grandi capolavori di Giuseppe Verdi: "Rigoletto" e "Macbeth" firmati rispettivamente dai registi Federico Grazzini e Emma Dante. La serata ha visto un momento particolarmente importante per il Rotary Club di Macerata, infatti è stata presentata la XXVI edizione del "Rotary all'Opera", evento che ogni anno rinnova l’impegno del Club cittadino nella promozione della Cultura e nella valorizzazione del connubio tra Amicizia Rotariana e Solidarietà.
Il 19 luglio con "Rigoletto", sarà la data che ospiterà l’evento 'Rotary all'Opera', dove Rotariani italiani ed internazionali si riuniranno per assistere al capolavoro di Verdi, preceduto come da tradizione, da uno speciale momento conviviale rappresentato dalla Cena di Gala presso il Cortile di Palazzo Buonaccorsi a Macerata.
La serata è stata di grande interesse e molto partecipata e ha anche visto la presenza di Francesca d’Alessandro (vicesindaco e assessore alle politiche sociali, inclusione e pari opportunità) e Katiuscia Cassetta (assessore alla cultura del Comune di Macerata".
Giovedì 10 aprile ultimo appuntamento della stagione sinfonica Form al Teatro Feronia di San Severino Marche. Per questa occasione sul palco ci saranno "Gli Ospiti della FORM": lo scrittore Sandro Cappelletto e il pianista Marco Scolastra con lo spettacolo "The Young Beethoven - Gli artigli di un artista da cucciolo".
Il titolo, che rimanda a quello del romanzo di formazione di Joyce Portrait of the artista as a young man porta il pubblico del Feronia ai primi anni di attività del musicista di Bonn. Prima di Beethoven, nessun musicista era stato per i propri successori una figura così ingombrante con cui confrontarsi, e la narrazione di Cappelletto prova a illustrare le ragioni dell’affermarsi di questa figura titanica per la cultura occidentale.
Scolastra sarà impegnato nell'esecuzione di pagine rare da ascoltare, per lo più attinenti ai primi anni di attività del compositore: Bagatella in mi bemolle maggiore op. 33 n. 1 (Andante grazioso, quasi allegretto); Bagatella in mi bemolle maggiore op. 126 n. 6 (Presto - Andante amabile e con moto - Tempo I); Variazioni sopra una marcia di Dressler WoO 63 (Thema, var. I, VII, VIII); Fuga a due voci WoO 31; Rondo in do maggiore WoO 48; Kurfürstensonate in fa minore WoO 47/2 (Larghetto maestoso, Allegro assai - Andante - Presto); Sonata in do maggiore WoO 51 (Allegro - Adagio); Variazioni sul duetto “Nel cor più non mi sento” WoO 70 (da La Molinara di Paisiello) e Sonata in fa minore op. 2 n. 1 (IV tempo. Prestissimo).
L’appuntamento viene realizzato con la collaborazione di Roberto Valli Pianoforti. Biglietti da 5 a 15 euro, info: 0733 634369.
Macerata celebra un nuovo scrigno per la storia. Da oggi, infatti, il Museo della carrozza di Palazzo Buonaccorsi accoglie in dono dal Lions Club Macerata Host una nuova teca per l’esposizione di alcuni “Nécessaires da viaggio in carrozza”, oggetti che offrono uno sguardo di dettaglio su un’epoca ormai lontana in cui il trasporto a trazione animale aveva uno spazio privilegiato.
Alla cerimonia di inaugurazione, avvenuta alla presenza delle maggiori autorità civili e militari, hanno partecipato l'assessore alla Cultura, Katiuscia Cassetta, il presidente del Lions Club Macerata Host Piergiorgio Parisella, l’architetto progettista della teca, Luca Schiavoni, e Antonio Volpini, alla cui generosità si devono i nécessaires esposti.
“Quello del Lions Club Macerata Host, che ringrazio è un esempio che testimonia la vicinanza delle realtà cittadine al patrimonio culturale e artistico della nostra città – interviene il sindaco Sandro Parcaroli -. È una vetrina che permetterà anche di dare vita a una nuova sezione espositiva dei Musei Civici permettendo una migliore fruizione da parte del pubblico”.
Il Museo della carrozza ospita una preziosa collezione di carrozze d’epoca, finimenti e accessori, offrendo ai visitatori un’immersione nel mondo dei viaggi e dei trasporti del passato e rappresentando di fatto un unicum nel panorama museale del Centro Italia. In tale contesto, la donazione della teca rappresenta un investimento concreto nella conservazione e nell'esposizione di un manufatto di grande valore storico e culturale, il “Nécessaire de voyage in carrozza”, che trova in questo nuovo allestimento una degna e sicura collocazione.
“Grazie alla generosità del Lions Club Macerata Host - ha dichiarato l’assessore Cassetta - possiamo ogni anno ampliare, migliorare e garantire nuovi servizi per il Museo della carrozza che è sempre molto apprezzato dai nostri visitatori. Una collaborazione che ha radici nella fondazione stessa dell’istituzione garantendo costante sostegno e rinnovata partecipazione”.
La sinergia fra pubblico e privato realizza un modello virtuoso che contribuisce in maniera significativa alla salvaguardia e alla promozione del patrimonio culturale; la sensibilità dimostrata verso le esigenze del museo e la volontà di contribuire attivamente alla sua crescita sono un esempio di impegno civico.
Il presidente dei Lions Parisella ha sottolineato come il legame del Club con il Museo, primaria istituzione culturale cittadina, risalga alla sua fondazione: “Tali legami non sono mai venuti meno, avendoci visti impegnati non solo a implementare le dotazioni espositive ma anche a promuovere una collezione, rara nel suo genere, attraverso la pubblicazione di un volume di pregio Carrozze e redini lunghe. Storia, tradizione e sport - Il Museo della carrozza di Macerata, già arrivato alla terza edizione".
"D’altra parte, siamo convinti che l’esposizione, che è parte di un polo museale di indubbia e riconosciuta attrazione, sia di interesse non solamente per gli specialisti del settore e gli storici, ma anche e soprattutto per il grande pubblico e, segnatamente, per i più giovani, i quali, con la loro fantasia e la capacità di emozionarsi difronte ad ogni nuova scoperta, riescono meglio di chiunque altro a figurarsi un passato ben diverso dal nostro quotidiano, che diviene sprone per ripensare l’oggi in una prospettiva diretta a conservare un forte e sano legame con l’ambiente naturale”.
La mostra, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e curata da Sara Tassi (vicepresidente Fondazione CRJ), vuole offrire un ulteriore spazio di riflessione sull’arte contemporanea attraverso le opere di Carlo Iacomucci e Maria Grazia Focanti. Pur nella diversità stilistica ed espressiva della loro produzione, le anime pittoriche dei due artisti restituiscono una corrispondenza rispetto al tema del divenire della corporeità.
L’inaugurazione si terrà giovedì 17 aprile alle ore 17,30 con presentazione degli artisti da parte della curatrice della mostra. L’esposizione sarà visibile al pubblico con ingresso libero, tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30, secondo gli orari di apertura di Palazzo Bisaccioni.
Lo spazio fisico della mostra è definito e distinto in due ambienti separati ma contigui per enfatizzare e valorizzare l’identità pittorica di ognuno e stabilire un contrappunto artistico, una sinfonia in due tempi, una lirica a due strofe.
Il tema della mostra è racchiuso nello stesso titolo Mèta – corporis, che associa due termini di diversa natura ed etimologia: mèta deriva dal greco μετά che significa, tra le tante accezioni possibili, «oltre», mentre corporis, che deriva dal latino corpus, significa più intuitivamente «corpo». L’intera espressione è traducibile in diversi modi ma quella più identificativa è oltre i corpi, richiamando per assonanza e significato il termine metamorfosi, topos della letteratura fin dall’antichità e ispirazione per l’arte di ogni tempo.
Traslando il significato greco a quello di uso corrente, il percorso espositivo è di fatto diviso a metà, in un equilibrio spaziale dove ogni artista può esprimere la propria identità e creatività. Il corpo è soggetto dei dipinti in mostra, affiorando da una gestazione che tenta di fermare il divenire del gesto artistico in forma compiuta.
L’approssimarsi della figura all’umano, il ricordo dell’elemento corporeo che diviene altro da sé e oltre sé stesso, rende l’opera dei due artisti particolarmente affascinante ed evocativa. Le figure dipinte sono posizionate oltre i corpi perché l’apparire della forma si sgancia dalla mimesis per approdare in una nuova versione dell’umano, attraverso una metamorfosi artistica che permette ai corpi di esprimersi oltre il canone apparente.
La gestualità potente e saggia di Iacomucci si contrappone alla pausata e serena conduzione di Focanti. La mano decisa e graffiante di Iacomucci definisce il corpo femminile come la ricomposizione di un caos primordiale, il cui perno è il segno che, dopo aver definito il disegno sottostante alla pittura, decostruisce la figura, ribattezzando con il colore un nuovo cosmos metamorfizzato: è anatomia del negativo che opera coprendo il segno preparatorio, affinché affiori la natura materica del corpo-gestualità.
La visione pittorica di Focanti è l’apertura a un mondo onirico in cui il dato fenomenico si fonde con quello simbolico. L’approssimarsi delle forme e dei colori alla riconoscibilità della natura fa da contrasto ad elementi spuri che appaiono e sostano nella tela: in particolare il volto diventa sineddoche del corpo, una parte per il tutto, un profilo radicato nello spazio che lo circonda in una metamorfosi panteistica dell’umano.
In occasione dell’evento verrà presentato il catalogo della mostra dove sono state inserite venti opere per ogni artista, le stesse allestite nell’esposizione. I testi in catalogo sono di Sara Tassi e di Patrizia Minnozzi.
Giovedì 10 aprile la Scuola di Studi Superiori "Giacomo Leopardi" dell'Università di Macerata ospiterà il regista bosniaco Ado Hasanović per una doppia iniziativa aperta al pubblico, incentrata sul potere del cinema come strumento di memoria e testimonianza.
Il primo incontro è in programma alle ore 18 alla Biblioteca Statale di Macerata, dove Hasanović condividerà la propria esperienza personale e professionale in un dialogo aperto con il pubblico. L’ingresso è libero, fino a esaurimento posti.
In serata, alle 21, al Cinema Italia, verrà proiettato il documentario "My Father’s Diaries / I diari di mio padre", un’opera intensa che ricostruisce la memoria della guerra in Bosnia attraverso le riprese e i diari del padre del regista.
Un viaggio intimo e toccante tra ricordi familiari e storia collettiva, capace di raccontare le ferite della guerra con uno sguardo autentico e personale. Al termine della proiezione, il regista sarà nuovamente presente per un incontro con il pubblico.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività culturali promosse dalla Scuola di Studi Superiori "G. Leopardi", che da anni ospita personalità di rilievo della scena culturale internazionale per offrire momenti di confronto aperti alla cittadinanza e alla comunità accademica.
Un’opera avvolta nel mistero e nella leggenda che continua a esercitare un fascino potente a quasi due secoli e mezzo dalla sua composizione. È il Requiem in re minore K. 626 di Wolfgang Amadeus Mozart che l'Orchestra Filarmonica Marchigiana porta nei teatri della regione e a Montepulciano, con la direzione di Luigi Piovano, artista in residenza che è stato applauditissimo appena 10 giorni fa con il concerto omaggio ad Ezio Bosso.
Benché incompiuto alla morte del genio salisburghese nel 1791, il frammento del Requiem giunto a noi, completato dal suo allievo Franz Xaver Süssmayr, rappresenta una delle vette più toccanti e drammatiche della musica sacra. La partitura, per soli (soprano, contralto, tenore e basso), coro e orchestra, rivela una profondità emotiva e una maestria compositiva ineguagliabili.
Assistere alla sua esecuzione è un'esperienza intensa e catartica. Il ruolo del coro, grande protagonista di quest’opera, viene qui affidato al Coro Giovanile delle Marche, composto da ragazze e ragazzi provenienti da tutta la regione, diretti da Giovanni Farina; la collaborazione tra giovani talenti e musicisti di grande esperienza rappresenta un’importante opportunità di crescita e valorizzazione artistica per tutti gli artisti coinvolti, che hanno l’occasione di confrontarsi con un capolavoro di rara intensità.
I solisti che si esibiscono sono dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo: Antonella Granata (soprano), Nutsa Zakaidze (mezzosoprano), Alessandro Fiocchetti (tenore) e Aleksandr Utkin (basso). La loro virtuosità insieme alla potenza del coro e alla ricchezza timbrica dell'orchestra creano un affresco sonoro che esplora le profondità del dolore, della paura della morte, ma anche della speranza e della fede. È questo il testamento spirituale di Mozart che, pur consapevole della sua imminente scomparsa, ha saputo trasfondere nell’ultima creazione un messaggio di eterna bellezza e commozione.
I cinque concerti in programma sono giovedì 10 aprile, alle ore 21, al Teatro Lauro Rossi di Macerata (in collaborazione con Associazione Musicale Appassionata); venerdì 11 al Rossini di Pesaro (sempre alle ore 21, in collaborazione con Ente Concerti Pesaro); sabato 12 nella Cattedrale di Santa Maria Assunta a Fermo (ore 21, ingresso gratuito); domenica nella Chiesa di San Biagio di Montepulciano (nell’ambito del Festival di Pasqua) e lunedì 14 aprile al Teatro Pergolesi di Jesi (ore 21). Biglietti acquistabili nelle relative biglietterie dei Teatri oppure online su vivaticket.com. Info: www.filarmonicamarchigiana.com.
Rubber sta per "gomma" ed è questo il nome del nuovo spazio espositivo che aprirà nel centro storico di Recanati sabato 19 aprile. "Un materiale naturale o sintetico, caratterizzato da elevata elasticità, ossia in grado di deformarsi sotto l’azione di una forza esterna cessata la quale può tornare alla forma originale": questa la definizione ritagliata dal vocabolario ed eletta ‘manifesto’ dai gestori Gloria Falasco, Marianna Rogante e Andrea Balietti, per descrivere le caratteristiche essenziali del loro progetto.
Il locale storico sito in via Roma 6, entro il quale avrà sviluppo Rubber, rappresenterà un riferimento in fatto di arte contemporanea e modernariato, con particolare interesse verso design, editoria, musica e abbigliamento; un luogo di ricerca e diffusione capace di accogliere linguaggi molteplici dalla cultura pop alla controcultura underground, dal novecento ad oggi; una ‘wunderkammer’ in continuo allestimento dove indagare il passato e promuovere il presente come maglie intrecciate dello stesso tessuto.
In occasione dell’apertura, l’artista Niba sarà la prima a plasmare Rubber portando in mostra una selezione delle sue celebri sculture realizzate dal 2002 ad oggi. Fascino dell’artificio; seduzione dell’inorganico, feticismo simbolico, pop-surrealismo, iperrealismo sono alcuni dei contenuti radunati al cospetto di erotismo e bellezza sotto forma di corpi femminili, gatti, conigli, pezzi di design rigorosamente ornati e abbigliati secondo i dettami dell'estetica fetish.
I responsabili di Rubber fanno da co-curatori dell’esposizione insieme all’artista e l’allestimento prevede pezzi dalle collezioni "Plastic Pleasure"; "Plastic Pleasure, design"; "In the Mirror", "FeLish" e, per finire "Rubber Rabbit", come se l’incontro tra Niba e il nascente Rubber fosse avvenuto dentro lo specchio dell'arte, grazie a un coniglietto in tutina di lattice.
Ieri sera, Dante Ferretti è stato l'ospite d'onore a Che Tempo Che Fa, in un'intervista speciale con Fabio Fazio. Il maestro del cinema, collegato direttamente da casa, ha condiviso con il pubblico una serie di aneddoti e riflessioni, mostrando anche un dettaglio inaspettato: sullo sfondo, ben visibili sulla mensola, c’erano i sei premi Oscar, (tre suoi, tre di sua moglie Francesca Lo Schiavo), simboli di una carriera straordinaria.
Durante l'intervista, Ferretti ha raccontato il suo rapporto di lunga data con Pier Paolo Pasolini, con il quale ha collaborato in ben otto film e ha costruito una solida amicizia durata dodici anni.
Il maestro ha poi parlato del suo nuovo libro, Bellezza Imperfetta, curato da David Miliozzi. Un libro che, partendo dal suo rapporto con Pasolini, riflette sulla bellezza del cinema e sulla sua visione artistica, lontana dalla perfezione formale ma ricca di emozione e autenticità. Ferretti ha anticipato che insieme a Miliozzi sta lavorando a una trilogia di libri che si concentreranno su altri grandi registi. Dopo Bellezza Imperfetta, uscirà il libro dedicato a Federico Fellini, seguito da quello su Martin Scorsese, continuando così a celebrare la carriera di un ragazzo partito da Macerata e arrivato a collaborare con i più grandi cineasti di sempre.
Tanti i temi che verranno trattati dall’8 all’11 maggio per l’edizione nazionale del festival della Pop filosofia. Incontri dal pomeriggio a mezzanotte in tutte le sale delle Muse con tanti artisti, filosofi e scrittori e tre nuovi spettacoli serali con musica dal vivo dedicati all’esoterismo di Battiato, al mondo del Fantasy e al Realismo Magico nel cinema. Ingressi gratuiti con prenotazione dal 28 aprile.
Se la magia fosse più di un trucco? Se fosse un ponte tra filosofia, esoterismo e cultura pop? È questa la formula di Popsophia 2025, che dall’8 all’11 maggio porta al teatro delle Muse, mescolati come in un calderone alchemico, gli ingredienti che danno vita alla pozione che unisce cultura, intrattenimento, arte e nuove tecnologie.
Abracadabra, tema dell’edizione 2025 si snoda attraverso un calendario fitto di incontri, spettacoli e approfondimenti per esplorare il legame tra filosofia e magia nella contemporaneità.
Il cuore del festival sono le quattro giornate, dalle 17 a notte fonda, con tanti incontri pomeridiani e tre nuovi philoshow serali. Ogni sala e spazio delle Muse verrà allestito per il festival: dal teatro principale che ospiterà i grandi spettacoli musicali prodotti da Popsophia con la direttrice artistica Lucrezia Ercoli, la regia di Riccardo Minnucci, le esecuzioni live della band “Factory” composta da 11 musicisti e le coreografie del corpo di ballo di “Espressione Arte Danza”, al Ridotto, palcoscenico degli incontri pomeridiani. Ma “Abracadabra” apre anche spazi meno noti del teatro dorico come le sale Melpomene, Clio e Talia che ospiteranno i laboratori, installazioni artistiche, mostra virtuale coi visori VR e perfino il foyer diventerà contenitore speciale per le rassegne del festival.
Tra gli ospiti attesi molti artisti, scrittori e filosofi che si misureranno con questioni di grande fascino: dall’astrologia ai virtual influencer, dall’intelligenza artificiale ai tarocchi, dagli sciamani antichi ai maghi contemporanei. Ogni giornata sarà contraddistinta da un tema diverso: si inizia con le “arti magiche” per far emergere l’importanza del pensiero magico nell’arte visiva, il venerdì si indaga l’“Italia magica” tra le ricerche dell’antropologo Ernesto de Martino e i misteri dello scrittore Dino Buzzati; il sabato è il momento dei nuovi “dei digitali” per comprendere le tecnomagie della realtà virtuale che ci affascinano e ci preoccupano; domenica si chiude con il tema “esoterismo pop” per scrutare la persistenza di tradizioni antiche come la lettura degli astri nel mondo disincantato in cui viviamo. Tra gli ospiti che interverranno: Paolo Agaraff, Giacomo Binnella, Guerini Nucci Bovalino, Giulia Ciarapica, Giorgiomaria Cornelio, Annalisa Di Nuzzo, Massimo Donà, Fabio Filippetti, Evita Greco, Alessandro Morbidelli, Melissa Panarello, Marco Rocchi, Davide Sisto, Vincenzo Valentino Susca, Ivan Talarico, Valentina Tanni, Emanuele Trevi, Matteo Trevisani.
Tre i philoshow inediti, uno dedicato al misticismo esoterico delle canzoni di Franco Battiato con Carlo Massarini, uno sul tema cardine del festival il Realismo magico nel cinema da David Lynch a Federico Fellini con Gennaro Carillo e infine uno sull’immaginario pop delle saghe dal Signore degli Anelli a Harry Potter, insieme a Licia Troisi e Simone Regazzoni.
Un pre-festival con la rassegna e presentazione di libri in collaborazione con la libreria Fogola dedicata all’Ancona Esoterica tra architettura e letteratura. Tornano, potenziati, anche i laboratori della consulenza filosofica a cura di “Sophratica” con le pozioni di filosofia per bambini e per adulti.
«E’ un programma densissimo che riempie completamente il teatro delle Muse – commenta la direttrice artistica Lucrezia Ercoli – con i nostri temi che per l’occasione affrontano vari aspetti del mondo magico. Siamo felici di essere riusciti a coinvolgere tantissime realtà e aver radicato ancora di più il festival ad Ancona. Tutti gli incontri saranno ad ingresso gratuito con prenotazione dal 28 aprile e vogliamo rassicurare tutti gli spettatori perché la nuova location consentirà un afflusso maggiore permettendo davvero a tutti di usufruire dei nostri appuntamenti».
«Popsophia si inserisce nel panorama culturale di Ancona come un evento di primaria importanza - ha sottolineato il sindaco Daniele Silvetti - fortemente voluto e sostenuto dall’Amministrazione comunale. Non solo un appuntamento atteso, ma un’iniziativa che l’amministrazione ha scelto con l’obiettivo di rendere la città protagonista di una manifestazione culturale di rilievo nazionale. Il festival trova la sua cornice ideale nel Teatro delle Muse, luogo simbolo della città e tempio della cultura e apre la stagione culturale e turistica non solo di Ancona, ma dell’intera regione Marche. Popsophia rappresenta quindi un segnale forte e chiaro della volontà del Comune di posizionare Ancona al centro del dibattito culturale, rendendola un punto di riferimento nella riflessione sulle idee che attraversano il panorama contemporaneo».
«Popsophia 2025, con il suo tema "Abracadabra", incarna la vocazione della cultura che, attraverso un sapiente gioco di narrazione e sperimentazione, diventa magica e popolare - ha aggiunto Marta Paraventi assessore alla Cultura del comune di Ancona - capace di influenzare il dibattito pubblico e l’immaginario collettivo. Il Comune di Ancona ha voluto che questo evento trovasse nel Teatro delle Muse la sua casa naturale, un luogo che esalta il valore del festival e ne amplifica il messaggio, rendendo Ancona il palcoscenico di un confronto culturale di portata nazionale. L’amministrazione comunale non si è limitata a sostenere l’iniziativa, ma ha lavorato attivamente per integrarla nel tessuto culturale cittadino, riconoscendone il valore e il potenziale di attrazione per il grande pubblico. Il festival infatti non è solo un momento di spettacolo, ma un laboratorio di idee che si sviluppa attraverso format innovativi, capaci di coniugare filosofia, musica e multimedialità in un linguaggio accessibile e coinvolgente».
Un cortometraggio d’autore firmato dalla storica Accademia Poliarte di Ancona, punto di riferimento nazionale per la formazione dei nuovi talenti artistici e parte del Gruppo Rainbow, sarà presentato in anteprima mondiale ad Expo Osaka 2025 il 2 giugno 2025 nel Padiglione Italia durante la settimana della Regione Marche, alla presenza delle istituzioni e del fondatore di Rainbow, Iginio Straffi.
L’opera si inserisce nel prestigioso progetto Metaverso Raffaello, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dall’Unione Europea nell’ambito di Next Generation EU, iniziativa che mira a valorizzare il patrimonio culturale marchigiano attraverso l’uso delle nuove tecnologie e del linguaggio cinematografico.
Il progetto è stato presentato all’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Marche, Andrea Maria Antonini e coordinatore delle regioni per Expo e trova il supporto di Marche Film Commission - Fondazione Marche Cultura. Il corto, scritto da Sergio Ramazzotti con la regia di Paolo Doppieri, e la produzione esecutiva di Genesis Srl, nasce per promuovere le Marche nel contesto internazionale, valorizzandone il patrimonio culturale, paesaggistico e produttivo attraverso il linguaggio universale della musica e della bellezza.
Un road movie interiore ed esteriore della durata prevista di 15 minuti, che intreccia memoria e presente, Oriente e Occidente, trascinando il pubblico in un viaggio nei tanti volti delle Marche. Girato interamente nelle Marche, il film attraversa infatti location d’eccezione come il Teatro dell’Aquila e il Palazzo dei Priori a Fermo, l’Arco di Traiano al porto di Ancona, l’Eremo dei Frati Bianchi a Cupramontana, lo Sferisterio di Macerata, Urbino, il Parco del Conero, i Monti Sibillini e i vigneti del Verdicchio.
A portare in scena l’essenza della cultura marchigiana un cast di interpreti d’eccezione: Dharma Mangia Woods, Taiyo Yamanouchi, Isabella Carloni, Alfredo Sorichetti, Yukari Ishibashi, Giuseppe Lorenzo Quagliano e William Zhang.
Ogni dettaglio, dall’ideazione, alla scenografia alla fotografia, è realizzato con il contributo dei migliori esperti del settore, maestranze e talenti del territorio, e sarà accompagnato da una campagna di comunicazione internazionale tra Italia e Giappone e partecipazione a festival cinematografici.
“Vogliamo raccontare l’Italia che emoziona, che sorprende e che sa parlare al mondo” – ha commentato Iginio Straffi, presidente del Gruppo Rainbow – “I nostri talenti ci hanno permesso di dare vita ad un’opera che unisce arte e design, amore per il territorio e narrazione cinematografica. Un racconto per immagini che avvicina le Marche al Giappone nel segno della bellezza. Il cortometraggio è un tributo alla contemplazione, all’ascolto dell'altro e al miracolo del cambiamento che può trasformare una vita: valori in cui ci riconosciamo pienamente”.
"Design, Moda e Cinema: nelle Marche l'industria della creatività è una risorsa economica importantissima oltre che un giacimento culturale poco conosciuto. La stessa Poliarte è una eccellenza di livello nazionale con i suoi 52 anni di storia, una delle istituzioni più antiche nel settore Design” - ha dichiarato Michele Capuani, direttore Accademia Poliarte – “Guardando al futuro credo che studiare le discipline della creatività nelle Marche - non solo a Poliarte ma in tutte le eccellenti Università, Accademie e Conservatori del territorio - sia una grande opportunità. Il Ministero degli Esteri ha premiato il nostro lavoro dandoci la possibilità di raccontare il genio marchigiano a Padiglione Italia. Siamo consapevoli che, parlando delle Marche, ci si chieda di rappresentare l'Italia intera. Una parte per il tutto. Abbiamo pensato, invece di congressi accademici o documentari scientifici, di raccontare una semplice storia che parla di fallimenti e riscatto, di sostenibilità, inclusione e resilienza, di come un paese tanto lontano come il Giappone, sia in realtà tanto vicino".
“Il corto ben s’inserisce – ha dichiarato il coordinatore della Task Force per Expo 2025 Osaka, assessore Andrea Maria Antonini – nel denso programma di talk, seminari ed eventi che, come sistema regionale, andremo a realizzare durante la Settimana della Regione Marche che va dal 1 al 7 giugno. I temi presentati dalla Poliarte s’intrecciano perfettamente con quelli della mostra che andremo ad allestire in Padiglione il cui concept sarà incentrato sull' ARS per mostrare ai visitatori dell'Expo 2025 il saper fare del territorio delle Marche esponendo alcuni prodotti di aziende marchigiane come opere d'arte: la tradizione e la conoscenza acquisita si trasformano in oggetti iconici ed allo stesso tempo innovativi".
"Rappresentare le Marche all’Expo di Osaka è motivo di grande orgoglio” – ha evidenziato Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura. “Questo cortometraggio è molto più di un’opera audiovisiva: è un racconto di territorio, capace di esaltarne autenticità e potenzialità. La collaborazione tra formazione, creatività e istituzioni è la chiave per portare le Marche nel mondo con uno sguardo nuovo e contemporaneo".
“L’opera è un’occasione preziosa per raccontare l’identità delle Marche attraverso il linguaggio del cinema e portarla sulla scena internazionale” - ha aggiunto Francesco Gesualdi, direttore di Marche Film Commission - “Abbiamo sostenuto la fase di location scouting perché crediamo nel valore di una narrazione che nasce dai luoghi e dalle persone del nostro territorio, capace di coniugare valore artistico e promozione culturale”.
L'artista di Pioraco, Gian Domenico Negroni, in mostra a Milano. Dal 1985 al 2005,negroni ha sviluppato una ricerca pittorica che si distingue per la continua sperimentazione e l’approfondimento di linguaggi espressivi innovativi. La sua arte si nutre di suggestioni che spaziano dall’astrattismo informale al paesaggio astratto, creando opere che, oltre a rivelare una straordinaria qualità tecnica e cromatica, offrono un’esperienza visiva profonda e coinvolgente.
L’approccio gestuale e formale dell’artista racconta una pittura che evolve costantemente, giocando con la materia e la forma, capace di dar vita a composizioni di grande impatto visivo. Negroni utilizza la materia acrilica su carta e multistrato per arricchire la superficie, conferendo così un senso di spazialità che rende le sue opere ancora più suggestive. L'uso di colori vivaci e di segni incisivi, intrisi di contenuti simbolici ed emozionali, definisce un linguaggio personale e distintivo, che cattura l'attenzione e stimola la riflessione.
Nel corso degli anni, Gian Domenico Negroni ha esposto le sue opere in numerosi eventi di rilevanza nazionale e internazionale, tra cui manifestazioni prestigiose come “Art Innsbruck” (Gennaio 2018), “Art Prague” (Febbraio 2020), “Arte Venezia” (Settembre 2020), “Poesia della luce” a Mantova (Maggio 2022) e “Arte Bratislava” (Giugno 2023), dove ha presentato il suo lavoro al pubblico di appassionati e critici.
Dal 7 al 13 aprile 2025, Negroni parteciperà a una nuova importante mostra collettiva dal titolo “Sinergie Multidimensionali”, curata dalla gallerista Elena Jelmoni. L’esposizione, che avrà luogo presso il Centro Culturale Milano, vedrà l’artista presentare due delle sue opere più significative: “Mare d’inverno” e “Sui prati di Chernobyl”. Questi lavori, come tutte le sue creazioni, sono espressioni intense di una ricerca che affonda le radici nella memoria, nel paesaggio e nelle emozioni, in una fusione di elementi naturali e simbolici che non lasciano indifferenti.
Con la sua pittura, Gian Domenico Negroni invita lo spettatore a entrare in un mondo in cui il colore e la materia diventano veicoli di emozioni e riflessioni, costruendo un dialogo tra l’arte e la percezione individuale che, attraverso il tempo e lo spazio, riesce a toccare corde profonde dell'animo umano.
L'Assessorato alle Politiche giovanili del comune di Civitanova Marche vuole dare l’opportunità ai giovani residenti a Civitanova di avvicinarsi a professioni quali tecnico del suono, videomaker o dj, frequentando in maniera completamente gratuita i laboratori curati dall’associazione "Il Palco Laboratorio musicale", con il coinvolgimento di grandi esperti che lavorano nel mondo delle professioni musicali. Si tratta di un punto di partenza importante per chi sogna una carriera nel mondo della musica ed è in cerca di nuove opportunità lavorative.
Il progetto, denominato “Tra le quinte della musica”, è stato avviato a febbraio, ed ora viene rilanciato per dare maggiori possibilità di adesione, allargando sia la fascia d’età per le iscrizioni (dai 16 ai 35 anni) con richiesta di un’adesione minima di 8 partecipanti e massima di 15. La partecipazione ai percorsi formativi è completamente gratuita. I corsi avranno inizio presumibilmente tra maggio e giugno 2025, per due ore settimanali consecutive di lezione, per un totale di 30 ore, da svolgersi presso la sede dell’associazione in via Guerrazzi.
Le attrezzature saranno fornite dall’organizzazione. Gli iscritti si potranno cimentare in registrazioni audio e mixaggio eventi live e in streaming (Progetto “Laboratorio di Tecnico del suono”); realizzazione riprese video di eventi live e in streaming – montaggio video (Progetto “Corso di Videomaker”); realizzazione di mixaggi in eventi live e in streaming (Progetto “Laboratorio per DJ”).
Il bando con le specifiche per aderire è disponibile sulla rete civica del Comune di Civitanova Marche e su tutti i canali social dell’Ente. Le domande dovranno essere presentate compilando l’apposito modulo entro il giorno 30 aprile 2025 all’Ufficio Protocollo del Comune di Civitanova Marche – Piazza XX Settembre 93, via e-mail all’indirizzo: protocollo@comune.civitanova.mc.it oppure via PEC all’indirizzo: civitanovamarche@pec.it. Potrà essere inviata una sola domanda con scelta di un solo corso (nel caso in cui fossero presentate più domande verrà presa in considerazione l’ultima).
La rassegna MountEcho Volume 10 chiude con un momento di grande musica: sabato 5 aprile alle 21:30, il Teatro delle Logge ospiterà una serata di raffinata introspezione sonora con la compositrice e pianista Shida Shahabi. Con il suo stile minimalista e suggestivo, Shahabi è una delle voci più affascinanti della scena contemporanea, capace di evocare emozioni profonde attraverso un linguaggio musicale essenziale e avvolgente.
Un viaggio musicale tra cinema e arti performative. Nata e cresciuta a Stoccolma, Shida Shahabi ha debuttato nel 2018 con l’album Homes, pubblicato dall’etichetta FatCat 130701 e accolto con entusiasmo dalla critica. Da allora, ha continuato a costruire un percorso artistico solido, pubblicando lavori come Shifts e Living Circle, opere che esplorano la relazione tra spazio, memoria e suono.
Oltre alla sua attività discografica, Shahabi è un’apprezzata compositrice per il cinema e le arti performative. Ha firmato le colonne sonore di film come Else di Thibault Emin (presentato al TIFF 2024), Lovely, Dark and Deep di Teresa Sutherland (2023) e Falcon Lake di Charlotte Le Bon (2022), ottenendo un ampio riconoscimento per la capacità di tradurre le immagini in un paesaggio sonoro emotivamente coinvolgente.
Nel 2023 ha collaborato con la coreografa islandese Halla Ólafsdóttir per il pezzo di danza Sylph, la cui colonna sonora è stata pubblicata dalla sua etichetta Still Light. Un suono evocativo tra minimalismo e sperimentazione. Shida Shahabi si muove in un territorio sonoro che fonde elementi di minimalismo, ambient e neoclassicismo.
Il suo pianismo delicato, spesso accompagnato da sottili manipolazioni elettroniche, crea atmosfere sospese e intime, ideali per l’ambiente raccolto di un teatro come quello delle Logge di Montecosaro. Le sue esibizioni dal vivo, sempre misurate e profondamente espressive, hanno incantato il pubblico di festival e sale prestigiose come il Barbican di Londra, l’Elbphilharmonie di Amburgo e il Silent Green di Berlino.
Un appuntamento imperdibile. Il concerto si terrà sabato 5 aprile alle 21:30 presso il Teatro delle Logge di Montecosaro. La biglietteria aprirà alle 20:30 e i biglietti sono già disponibili in prevendita su Vivaticket. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 3663574080. L’evento è organizzato in collaborazione con @vonderhaardt.
Per gli amanti della musica dal vivo che sanno apprezzare la bellezza dei dettagli e la potenza della semplicità, questa sarà un’occasione unica per immergersi nel mondo sonoro di Shida Shahabi.
Le vecchie regole del gioco del pallone di Matelica del 1800, studi su arti contadine maceratesi e approfondimenti su archeologia e reperti della provincia di Macerata. Sono solo alcuni titoli dei 50 volumi sistemati lo scorso fine settimana nei rinnovati locali della Pro Loco di Matelica.
I libri, editi dalla Provincia di Macerata negli anni passati, sono stati consegnati dal consigliere provinciale con delega Enti Locali Giorgio Pollastrelli, alla presenza del sindaco Denis Cingolani e dell’assessore Graziano Falzetti e, da ora, saranno a disposizione gratuitamente di cittadini, turisti, studiosi e di quanti saranno curiosi di poterli sfogliare.
“Prima della riforma Delrio del 2014 la Provincia, avendo tra le sue competenze anche il settore Cultura e Turismo, ha realizzato moltissimi libri di studio e approfondimento sul nostro territorio – spiega il presidente Sandro Parcaroli – che ci piace possano essere messi a disposizione dei cittadini. Ringrazio il consigliere Pollastrelli per aver preso contatti con il Comune di Matelica e spero che i libri possano essere uno strumento in più di incontro e confronto nei rinnovali locali della Pro Loco”.
“La lettura aiuta ad allargare le proprie conoscenze e porta ad acquisire nuove consapevolezze, aumentando la sicurezza di sé – aggiunge il consigliere Pollastrelli -. Sono molto contento che alcuni dei libri editi dalla Provincia abbiano trovato una nuova collocazione e ora possano essere a disposizione di tutti i cittadini”.
In occasione del decimo anniversario della sua inaugurazione, il Museo Terre Artigiane riapre le sue porte a Mogliano grazie all'impegno dell'amministrazione comunale. L’evento si terrà venerdì 28 e sabato 29 marzo in via Adriani e prevede un programma ricco di iniziative dedicate sia agli studenti che al pubblico.
Le mattinate di venerdì e sabato saranno riservate agli alunni della scuola primaria e secondaria, i quali, accompagnati da guide volontarie, potranno approfondire il valore della conservazione e della tutela del patrimonio culturale e paesaggistico. Un’occasione educativa preziosa per sensibilizzare le nuove generazioni alla conoscenza e al rispetto delle tradizioni locali.
Sabato pomeriggio il museo sarà invece aperto al pubblico, con visite guidate programmate alle ore 16:30, 17:30 e 18:30. Il percorso espositivo offre un viaggio nella storia e nell’artigianato del territorio, mettendo in luce l’identità locale e il legame profondo tra passato e futuro.
Ispirato all’articolo 9 della Costituzione Italiana, che promuove la tutela del patrimonio culturale e ambientale, il museo Terre Artigiane rappresenta una risorsa fondamentale per la comunità. La sua riapertura è un’opportunità per riscoprire la ricchezza della tradizione artigiana e per valorizzare il territorio, con uno sguardo attento all’innovazione e alla trasmissione della memoria storica alle generazioni future.
Dopo la giornata inaugurale, Unifestival 2025 prosegue mercoledì 26 marzo con nuove iniziative che esplorano il tema "Le espressioni della creatività" attraverso incontri, laboratori e performance. Il festival, organizzato dagli studenti dell’Università di Macerata con il patrocinio del Comune, trasforma la città in un laboratorio di idee, offrendo occasioni di confronto e sperimentazione aperte a tutta la comunità.
Nel pomeriggio, alle 17, gli Antichi Forni ospiteranno il laboratorio "Trame di sostenibilità", un viaggio nell’arte della tintura naturale a cura delle studentesse Alice Salta, Viola Ciocchini e condotto da Giulia Alberti della Fattoria La Rocca. L’incontro si aprirà con una panoramica sulla storia della tintura nel settore tessile e proseguirà con un’attività pratica in cui i partecipanti potranno sperimentare l’estrazione di pigmenti da piante, portando con sé un piccolo manufatto realizzato con le tecniche apprese.
Sempre alle 17, nella sede di via Garibaldi 20 la serie di incontri proposta da Officina Universitaria "LiberaMente: Mani che Creano, Menti che Cambiano" accende i riflettori su Scopertine, il progetto artistico che ha conquistato il web con la sua capacità di reinterpretare le copertine dei libri in chiave ironica e provocatoria.
Alla stessa ora, alla Loggia del Grano, prenderà vita un’esperienza partecipativa unica con il workshop "University of Unfolding Unity of Macerata". L’artista Frank Bölter, in residenza all’Università e noto per realizzare le sue performance grazie alla cooperazione creativa del pubblico, guiderà i partecipanti in un esperimento collettivo per riflettere sulle connessioni tra persone, saperi e culture attraverso l’uso della carta come medium espressivo.
Prosegue al Dipartimento di Giurisprudenza la mostra "1914: Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale", a cura di Obiettivo Studenti, che racconta la Tregua di Natale del 1914. La giornata si concluderà alle 21 al Teatro Don Bosco con "Tutto bene talk", un evento che intreccia musica, arte e storytelling per raccontare storie di talento e trasformazione.
Tra gli ospiti attesi, l’attore Ettore Belmondo, la cantautrice maceratese Camilla Ruffini, Giulio Gigli, giovane talento della sartoria artigianale, e Giacomo Seri, mago che trasforma ogni palco in un universo parallelo, pronti a condividere con il pubblico i loro percorsi e le loro passioni. A condurre la serata sarà lo studente Francesco La Gala. L’ingresso agli eventi è libero fino a esaurimento posti. Per lo spettacolo serale di mecoledì, è possibile prenotarsi sul sito festival.unimc.it/tbt.