Cultura

Civitanova, a vincere la 5° edizione del premio "Annibal Caro" è Anna Mioni

Civitanova, a vincere la 5° edizione del premio "Annibal Caro" è Anna Mioni

Per la traduzione di “Mare aperto” di Caleb Azumah Nelson edito da Atlantide si è aggiudicata il riconoscimento che si conferisce a Civitanova nel nome dell’illustre concittadino Annibal Caro.    È Anna Mioni la vincitrice della quinta edizione del Premio Annibal Caro. Per la traduzione dall’inglese di “Mare aperto” di Caleb Azumah Nelson la Cara Giuria dei lettori e delle lettrici le ha assegnato il riconoscimento che porta il nome dell’illustre traduttore dell’Eneide di Virgilio. Nella Sala Ciarrocchi della Pinacoteca Moretti di Civitanova Alta, già casa Annibal Caro, dove si è tornati in presenza dopo due anni di cerimonia virtuale, è stato assegnato il 6 giugno, nel giorno della ricorrenza della nascita del letterato civitanovese, il riconoscimento alla presenza di un folto pubblico composto anche da numerosi studenti dell’Iis Da Vinci della città. Un premio sorto per amore di Annibal Caro, che a Civitanova nacque nel 1507 e fortemente voluto per mantenerne viva la memoria. Gli altri due candidati della terna finalista che si sono aggiudicati ex aequo il Premio della Giuria Tecnica: Gaja Cenciarelli, per la traduzione di "Un brav’uomo è difficile da trovare" di Flannery O’Connor, edito da Minimum Fax e Marco Rossari per la traduzione di "Come governare il mondo" di Tibor Fischer, edito da Marcos y Marcos. "Un libro musicale e insieme un libro poetico – racconta la vincitrice Anna Mioni durante la cerimonia a proposito di “Mare aperto” dell’esordiente Caleb Azumah Nelson - L’ho tradotto con le orecchie - prosegue - senza prescindere ovviamente dal significato, ma è un libro di suoni, è un libro che se tu leggendolo in inglese ti commuovi o hai i brividi dovresti averli anche in italiano. È una traduzione di musica, perché sono andata ad ascoltarmi tutti i pezzi citati nel libro. Uno dei doveri del traduttore è l’esattezza, lo scrupolo".  "Tradurre è un lavoro di fedeltà, di esattezza, dedizione, fatica – sottolinea Marco Rossari tornando ai suoi esordi – Quando ho iniziato ad ascoltare Bob Dylan ho iniziato a tradurre i testi delle sue canzoni e ho scoperto una passione. Di traduzione è bello parlare ma va precisato che è soprattutto una pratica, una cosa che impari facendola, e che in realtà non impari mai".  Gaja Cenciarelli, voce italiana di Margaret Atwood e di Flannery O’Connor, l’autrice americana considerata Maestra del racconto, confida il timore iniziale nell’affrontare la traduzione dell’opera omnia di O’Connor. “Un monumento della letteratura di tutti i tempi – ha precisato Cenciarelli – Quando traduci un’autrice così ti senti parte di qualcosa di grande, parte della letteratura, parte di qualcosa che rimarrà ai lettori dopo di te. È un privilegio. O’Connor fa dell’inglese una lingua viva e intensa". ”Il Comitato Tecnico rappresentato da Rita Baldoni e con in collegamento Elisabetta Bucciarelli e Daniele Petruccioli ha conferito due menzioni speciali: a Paola Messori per la traduzione “sensibile e sapiente” dall’ebraico del testo poetico “Lampo all’alba” di Lea Goldberg, edizione Giuntina e per la traduzione dal russo de “I fratelli Karamazov” di Fëdor Dostoevskij, Einaudi menzione speciale a Claudia Zonghetti che “come una grande «architettrice» rinascimentale...ha saputo ridare a noi una nuova grande esecuzione di un classico immortale”.  Il Premio Annibal Caro alla traduzione, nato nel 2017, dopo alterne vicende che ne avevano decretato la sospensione, è stato voluto e riproposto da un comitato organizzatore che si è fatto portavoce e promotore di una volontà popolare di mantenimento e diffusione dell’iniziativa e si svolge ogni anno nel giorno del compleanno di Annibal Caro, il 6 giugno, a Civitanova Marche.    

08/06/2022 17:10
Musicultura 2022, annunciati i nomi dei vincitori: i conduttori saranno Enrico Ruggeri e Veronica Maja

Musicultura 2022, annunciati i nomi dei vincitori: i conduttori saranno Enrico Ruggeri e Veronica Maja

Presentata oggi a Roma, nella storica sala Rai di via Asiago, la XXXIII edizione di Musicultura Festival in programma a Macerata dal 20 al 25 giugno con il main media partner Rai. Le serate conclusive di spettacolo, il 24 e il 25 giugno si svolgeranno allo Sferisterio, l’arena neoclassica simbolo della regione Marche e saranno condotte da Enrico Ruggeri, alla sua quarta volta consecutiva in veste di anfitrione del Festival. “Musicultura è una grande palestra di vita, la qualità è sempre alta - ha detto Ruggeri - non a caso gli artisti che arrivano allo Sferisterio dopo un lungo percorso di selezione sono quelli che sentono realmente l’urgenza di dire qualcosa e quest’anno in particolare mi piacciono molto".  Affiancherà Ruggeri nella conduzione del Festival Veronica Maya che dopo la bella esperienza dello scorso anno torna sul palco dell’edizione 2022. "Ritorno con grande piacere nella famiglia Musicultura, l’anno scorso mi ha consentito anche di duettare con Enrico Ruggeri - ha affermato la conduttrice -. Questi ragazzi sono fortunati perché qui il clima è no-pressure ed è una grande opportunità di confronto, di dialogo e di crescita". Le due serate finali del 24 e 25 giugno verranno trasmesse in diretta su Rai Radio 1 e andranno in onda il prossimo 8 luglio su Rai 2, in seconda serata, in un programma televisivo che verrà diffuso anche in ambito internazionale da Rai Italia. Annunciati oggi gli otto artisti vincitori dell’autorevole concorso con cui dal 1990 Musicultura tutela la qualità espressiva delle canzoni e favorisce il ricambio artistico generazionale. Ecco i nomi dei vincitori del Festival Musicultura 2022 e le loro città di origine: Cassandra Raffaele (Vittoria, RG); Emit (Lodi); Isotta (Siena); Martina Vinci (Genova); TheMorbelli (Alessandria); Y0 (Ravenna); Yosh Whale (Salerno); Valeria Sturba (Bologna). Già da stasera sarà possibile familiarizzare con le loro canzoni e con le loro storie sintonizzandosi sulle frequenze di Rai Radio 1. La radio ufficiale di Musicultura trasmetterà infatti in diretta, dalla Sala A di Via Asiago a partire dalle ore 21, il concerto rigorosamente live dei vincitori di Musicultura, con Duccio Pasqua, Marcella Sullo e John Vignola alla conduzione. "Musicultura è uno straordinario veicolo per le Marche, per la città di Macerata e per lo Sferisterio in Italia e nel mondo che rinsalda il binomio cultura-turismo che è sinonimo di crescita economica - ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini - La musica è sempre stata ambasciatrice dell'Italia all'estero. In questo modo le Marche continuano a portare il loro contributo a una tradizione straordinaria dando spazio a nuove creazioni artistiche". Ritroveremo i protagonisti e le protagoniste del concorso tra due settimane a Macerata. “Siamo davvero emozionati all’idea di tornare finalmente allo Sferisterio con la capienza massima e farlo insieme a Musicultura è davvero un grande orgoglio e un segnale di forte ottimismo - ha affermato il Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli - Il festival della canzone popolare e d’autore ha dato molto a Macerata: qualità dell’offerta, professionalità, valore aggiunto e un grande ritorno di visibilità e turistico per tutto il territorio. Tutto questo ci stimola, ogni anno, a dare sempre maggiore sostegno a un appuntamento che rappresenta un trampolino di lancio unico per gli artisti”.  Proprio allo Sferisterio, spetterà al pubblico esprimersi e decretare con il voto, nel corso della finalissima di sabato 25 giugno, il vincitore assoluto di Musicultura, al quale andranno i 20 mila euro del Premio Banca Macerata. “È un test democratico che non mi risulta abbia riscontro altrove, come del resto sono unici anche i cospicui premi con cui favoriamo l’indipendenza e la creatività delle nuove leve artistiche - osserva il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri -. Dopo un percorso di selezione tutto incentrato sull’attenzione al merito, alla qualità, al dettaglio, il responso di una giuria popolare composta da 2.400 spettatori fisicamente presenti allo Sferisterio ci sembra la modalità più onesta di confronto diretto e di riscontro con i gusti del pubblico”. L’atmosfera distesa della manifestazione, lontana dalle logiche promozionali, facilita da sempre il libero incontro di idee, parole, musica e voci, così come il confronto generazionale tra i giovani talenti e gli artisti già affermati. Il 24 e il 25 giugno sono confermate ad oggi sul palco dello Sferisterio le partecipazioni di Litfiba, Manuel Agnelli, Ditonellapiaga, Ilaria Pilar Patassini, Silvana Estrada (Messico), DakhaBrakha (Ucraina), Violons Barbares (trio, franco-bulgaro-mongolo) Gianluca Grignani e della cantautrice islandese Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra che a Musicultura farà la sua unica tappa in Italia del 2022.  Molti gli ospiti in cartellone anche a La Controra, il festival nel festival che da lunedì 20 a sabato 25 giugno vivrà nelle piazze e nei cortili del centro storico di Macerata con concerti, recital, incontri, dibattiti, tutti ad ingresso libero. La settimana di Musicultura si aprirà con due attesi concerti nella centralissima Piazza della Libertà. Il 20 giugno “Ivan 25”, il nuovo spettacolo con cui, a venticinque anni dalla scomparsa del padre Ivan, Filippo Graziani rende omaggio alle canzoni e alla genialità del grande cantautore e chitarrista, accompagnato dalla Tommy Graziani band.   

08/06/2022 16:30
"AttivaMente", la giornata di orientamento al mondo del lavoro targata Unimc

"AttivaMente", la giornata di orientamento al mondo del lavoro targata Unimc

“AttivaMente”, in programma per venerdì 10 giugno , è una giornata dedicata a formazione e orientamento al mondo del lavoro organizzato dal dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata. L’iniziativa si terrà nella splendida cornice di Villa Lauri dalle ore 10 alle 18.  L’incontro ha lo scopo di accrescere la consapevolezza dei ragazzi sulle loro capacità e competenze, così da valorizzare il proprio potenziale nel percorso di inserimento nel mondo del lavoro. La giornata sarà suddivisa in due sessioni: la mattinata sarà dedicata alle riflessioni e al confronto con VittoriaVerdenelli e Agnese Ramazzotti di Facciamo31, Scuola di alta formazione aziendale. Attraverso la presentazione di principi psico-sociologici ed organizzativi, studenti e studentesse potranno approfondire le abitudini mentali che producono risultati efficaci. Nel pomeriggio, dopo la condivisione del pranzo insieme, si svolgeranno quattro laboratori per dare concretezza alle competenze che i partecipanti stanno acquisendo nel loro percorso di studi. I professionisti che interverranno e guideranno i laboratori pomeridiani sono: Michele Riva di Roi edizioni; Mattia Piccioni di Clementoni; Valentina Carella, dottore di ricerca e docente; Maia Barilari, tirocinante in Facciamo31; Rosaria Cicarilli di Musei Macerata.   L’evento è rivolto nello specifico a studenti del terzo anno dei corsi di laurea triennale e del secondo anno dei corsi di laurea specialistica, con un limite massimo di 100 partecipanti.

08/06/2022 13:40
Treia, Morena Oro presenta "Non sono figlie di Eva": la disobbedienza come forma conoscitiva

Treia, Morena Oro presenta "Non sono figlie di Eva": la disobbedienza come forma conoscitiva

L’Associazione culturale ArtemisiaLab di Treia si fa promotrice della presentazione del nuovo libro di Morena Oro, una silloge poetica dal titolo “Non sono figlia di Eva”, edito da Le Mezzelane Casa Editrice, con la quale la Oro ha già pubblicato precedentemente “Il sospiro di Medusa”. E già dai titoli che è solita dare alle stampe, si coglie la continuità tematica che l’autrice mantiene nelle sue opere che vedono di sovente composizioni poetiche dove protagoniste sono figure femminili appartenenti alla mitologia, alla storia, ai culti religiosi e al folklore. Dopo Medusa, è la volta di Eva che viene chiamata in causa nel titolo, entrambe legate al simbolo del serpente, ma come si potrà vedere nel susseguirsi della silloge nei versi non v’è traccia di Eva perché, escludendola a priori dal suo humus connaturato, Morena Oro celebra invece l’influenza di Lilith, prima moglie di Adamo, figura narrata dalla tradizione ebraica che potrebbe averla trasposta dalla mitologia babilonesi assimilata durante l’esilio, raffigurazione primigenia della disobbedienza tout court. E proprio sulla disobbedienza come forma mentis e come rivendicazione di autodeterminazione che l’autrice intende discettare. In quanto proprio questi tempi, che ci vogliono tutti omologati e fatti con lo stampo, più di altri sono tempi in cui la disobbedienza può rivelarsi un valore aggiunto e un passaggio obbligato per difendere la libertà, individuale e all’interno della società, intesa come struttura e apparato stratificato. Sicuramente il tema fondante di tutta l’opera di Morena Oro, oramai ampiamente decennale, si regge sull’intenzione inderogabile di svelare la natura dell’essere quanto più fedele a se stessa, senza edulcorazioni facili o ruffiane, correndo il rischio di mettere sul piatto della bilancia anche tematiche scomode o insolite. Le vie che l’autrice propone non sono mai strade maestre ma sempre viottoli defilati e impervi, che richiedono la volontà di giungere se non a destinazione, almeno da qualche parte, dando valore più al viaggio che non alla meta finale. La serata culturale di venerdì 10 giugno inizierà alle 21 e si svolgerà presso la sede dell’Associazione al Centro Storico di Treia: oltre all’incontro, moderato da Edi Castellani, è prevista una performance poetico teatrale dell’autrice incentrata su alcuni testi e personaggi presenti nella silloge, fra cui un tributo ad Artemisia Gentileschi, opera poetica che fu scritta da Morena Oro proprio in occasione dell’inaugurazione dell’Associazione ArtemisiaLab fondata e presieduta da Edi Castellani, nel 2019.      

07/06/2022 17:10
Unimc e PlayMarche, valorizzazione parchi archeologici: Urbs Salvia segue il modello sloveno di Ptuj

Unimc e PlayMarche, valorizzazione parchi archeologici: Urbs Salvia segue il modello sloveno di Ptuj

E’ stata Ptuj, la città più antica della Slovenia riconosciuta dall’Unesco patrimonio culturale dell’umanità, a fare da cornice al quinto incontro del comitato tecnico del progetto europeo “Transfer” sulla gestione dei siti archeologici della Macro Regione Adriatica-Ionica (“Integrated management models for archaeological parks”) coordinato dall’Università di Macerata e finanziato dal Programma Interreg V-B- Adriatic-Ionian Adrion. Tre giornate di studio e confronto tra la delegazione italiana formata dall’Ateneo maceratese e dal suo spin off PlayMarche con i partner europei: Istituto di archeologia e Horizont per l’Albania; Municipalità di Ptuj, Scuola di specializzazione Zrc Sazu per la Slovenia; Eforato delle Antichità di Ioannina e Computer Technology Institute and Press "Diophantus" per la Grecia; la Municipalità di Omišalj e Agenzia per lo sviluppo delle istituzioni pubbliche of Sibenik-Knin County per la Croazia. “Dopo una prima fase in cui si sono sviluppate le linee guida di un modello di Governance, in grado di integrare pianificazione territoriale, sostenibilità economica e utilizzo di strumenti informatici - dichiara il coordinatore e archeologo di Unimc Roberto Perna - verrà applicato a sei Parchi archeologici pilota un modello condiviso che, per la prima volta in area europea, inserisce l’archeologia nella pianificazione urbanistica, facendo uscire i parchi dai limiti delle loro aree recintate”. Tra questi, il Parco archeologico di Urbs Salvia che, come ricordato da Sofia Cingolani della Direzione regionale Musei delle Marche “è recentemente passato sotto la gestione della Direzione Regionale Musei delle Marche, una scelta del Ministero volta a potenziare le attività di gestione e valorizzazione che nell’ambito del Progetto Transfer potranno trovare un importante campo di applicazione”.                                                         I lavori sono stati coordinati da Claudio Carlone dell’Eurocentro di Jesi, che ha ricordato l’obiettivo comune ''condividere esperienze e competenze sulla gestione dei parchi per migliorare la conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico all’interno dell’area Adriatica-Ionica''. “Oltre al momento di confronto, finalmente in presenza dopo due anni, è importante poter studiare buone pratiche e metodi di ricerca differenti da quelli italiani'' afferma l’amministratore delegato di PlayMarche Michele Spagnuolo. ''Interessante vedere come il museo archeologico di Ptuj sia una collina verde a cielo aperto, valorizzata con un percorso ai limiti dell’area nord della città e del Castello, perla culturale di rara bellezza. Alcuni reperti permettono al turista di percepire la storia della città al tempo dell’Impero romano. L’uso delle nuove tecnologie potrà essere un valore aggiunto per restituire virtualmente il passato, in grado di far rivivere luoghi di interesse culturale oggi non accessibili” conlude Spagnuolo.  A quel tempo Ptuj, detta Poetovio, fu un’imponente città e accampamento militare. I soldati provenienti dai paesi orientali portarono con loro la religione persiana detta mitraismo, caratterizzata da riti misteriosi, a cui partecipavano solamente gli uomini. A Ptuj sono stati scoperti cinque santuari dedicati al dio Mitra. Oggi è possibile vedere le fondamenta, gli altari, i bassorilievi e altri elementi del culto nei Mitrei I e III, santuari romani del II e III secolo. Presenti agli incontri anche Ilenia Pierantoni dell’Università di Camerino, Ludovica Xavier de Silva e Francesco Carelli, dottorandi Unimc. Preziosa la collaborazione di Jasmina Krajnc, Tina Zamuda e Simona Kasman del Comune di Ptuj e di Jana Horvat dell’Università di Lubiana per l’accoglienza.    

07/06/2022 12:32
L'assessore Latini lancia la proposta: "Villa Buonaccorsi diventi Academy del Cinema"

L'assessore Latini lancia la proposta: "Villa Buonaccorsi diventi Academy del Cinema"

"Un nuovo corso del Cinema nelle Marche e per le Marche". Si possono sintetizzare così le strategie presentate oggi pomeriggio dall’assessore alla Cultura, Giorgia Latini in un incontro presso il Cinema Giometti di Ancona, con gli operatori dell’audiovisivo. L’occasione era anche quella di presentare le idee e le progettualità del nuovo responsabile della Fondazione Marche Cultura - Marche Film Commission, Francesco Gesualdi, 65 anni, romano, recentemente nominato dopo una selezione. All’incontro, con una folta platea di operatori, erano presenti anche il direttore della Fondazione, Ivan Antognozzi, la dirigente del Servizio Cultura della Regione, Daniela Tisi e l’attore/doppiatore Pino Insegno, direttore artistico del Festival MarCHEstorie. “Vogliamo concretamente rilanciare questo settore, iniziare un 'secondo tempo' – ha esordito Giorgia Latini – e lo facciamo simbolicamente da una sala cinematografica, dopo un periodo buio che ha caratterizzato due lunghi anni. Siamo consapevoli che le Marche costituiscono un set cinematografico ideale, con le loro meraviglie paesaggistiche e architettoniche, anche in chiave di cineturismo". "Abbiamo compiuto scelte nuove – ha proseguito – a partire dal rinnovamento della Fondazione Marche Cultura garantendoci l’esperienza e la capacità di una figura come Gesualdi di grande competenza anche sotto il profilo amministrativo/normativo e non solo creativo. Vogliamo investire nel Cinema ben sapendo quanto indotto convogli questo settore per l’economia dei territori e quanto funga da moltiplicatore degli investimenti".  "A dimostrazione, l’aumento di 5 volte delle risorse che metteremo a disposizione rispetto al passato: attraverso una programmazione comunitaria abbiamo previsto 16 milioni di euro da qui al 2027, riparto ora al vaglio della Commissione Europea - ha precisato l'assessore -. L’obiettivo è quello di rendere strutturale questo Fondo Cinema in modo da poter programmare a lungo termine e con certezze finanziarie". "Altro obiettivo è quello di seguire le orme di altre Regioni che hanno fatto del Cinema e del richiamo di produzioni cinematografiche sul territorio regionale, un settore produttivo e redditizio, sia in termini prettamente economici che di rilancio dell’immagine. In tal senso potrà andare anche la destinazione di Villa Buonaccorsi, una volta restaurata, con una Academy del Cinema e una sede di riferimento per la formazione delle professionalità del mondo cinematografico" ha concluso Latini.  "Un carico di responsabilità molto forte – ha evidenziato Francesco Gesualdi - la presenza di così tanti operatori significa che c’è un comparto che ha sofferto e che ha adesso molte aspettative. Abbiamo molte cose da fare e attività da costruire insieme. Ma il progetto marchigiano per la Film Commission si incardina in un discorso più ampio: considerare cioè da parte della Regione la Cultura un asset fondamentale per creare sviluppo, occupazione e ricchezza". 

06/06/2022 18:10
Macerata, secondo successo internazionale per Lorenzo: virtuoso del pianoforte a 13 anni

Macerata, secondo successo internazionale per Lorenzo: virtuoso del pianoforte a 13 anni

Lorenzo Di Nicola, pianista maceratese che frequenta la Scuola civica di musica Stefano Scodanibbio, 13 anni appena compiuti, lo scorso 28 maggio ha ottenuto il 2° premio al “32° Concorso Internazionale per giovani musicisti ‘Città di Barletta’ Live Edition”.  Era l’unico concorrente italiano nella sua categoria. Dall’età di 7 anni Lorenzo studia il pianoforte sotto la guida del M° Mirthe Goldman alla Scuola civica di musica Stefano Scodanibbio. Nel 2021 ha concluso il corso medio con voto 10 e lode.  Oltre al programma pianistico del corso avanzato previsto dalla scuola, ha suonato musica da camera in diverse formazioni: duo con violino, duo con flauto e un concerto di Bach con un quintetto d’archi.  Nell’ambito dell’International Musical Friendship (IMF), che vede la scuola Scodanibbio gemellata con altre scuole di musica della Polonia, Russia, Lettonia e Germania, Lorenzo ha suonato un concerto di Mozart con l’orchestra dell’IMF (2020) e ha eseguito il Carnaval des Animaux di Saint-Saëns per 2 pianoforti con l’orchestra dell’IMF (2021) sotto la direzione del M° YaWen Koehler-Yang. Si è classificato due volte primo assoluto al Concorso Nazionale Pianoforte e Musicada Camera “Al Chiaro di Luna” di Fermo nel 2018 e nel 2019. In seguito nel 2020 ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale “Baronissiline” di Baronissi. Lorenzo frequenta la seconda media dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri a Macerata e gli piace giocare a calcetto. Qualche settimana fa ha vinto il 1° premio al concorso “Macerata racconta giovani” con un testo che riguardava la bellezza della musica come dono per le persone più deboli.

06/06/2022 15:40
Civitanova, un sito web dedicato ad Annibal Caro

Civitanova, un sito web dedicato ad Annibal Caro

L’Osservatorio Annibal Caro, istituito dal Comune di Civitanova Marche nel 2019, allo scopo di dare piena luce all’illustre e poliedrico concittadino Annibal Caro (Civitanova 1507-Roma1566), può vantarsi di aver raggiunto un altro obiettivo che si somma alle tante iniziative di valore che fino ad oggi sono state realizzate. Per comunicare, divulgare e valorizzare le proprie attività e il patrimonio culturale cariano, incentivandone lo studio e promuovendo la ricerca, è stato creato e attivato il sito web dell'Osservatorio Annibal Caro, realizzato grazie alla collaborazione tecnica dell’Ufficio Cultura del Comune di Civitanova Marche e allo sviluppo della “Task srl”. La sfida e l’ambizione è quella di conseguire, attraverso un miglioramento e crescita in progress del sito, la valorizzazione della figura e dell’opera di Annibal Caro e del suo tempo. Il sito, contenitore ricco di informazioni, notizie e di immagini in continuo aggiornamento, consente, attraverso diversi link, di navigare nel mondo cariano, favorendone la conoscenza ad una diversificata categoria di utenti, non solo esperti e si prefigge anche di favorire quel turismo culturale che ha riscoperto le Marche e le sue eccellenze. “Dopo la realizzazione delle pagine facebook e youtube, l’idea di realizzare un sito web nasce, innanzitutto, dall’esigenza di comunicare in maniera diretta e concreta i piani culturali dell’Osservatorio e dare loro un respiro nazionale e internazionale”, ha dichiarato la dottoressa Mara Pecorari che è componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio con i professori Giulio Ferroni, Marcello Verdenelli, Pier Luigi Cavalieri, Enrico Garavelli, Stefano Papetti e la dottoressa Enrica Bruni. La dottoressa Enrica Bruni, Direttore della Pinacoteca civica Marco Moretti, ha sottolineato “siamo soddisfatti di quanto ad oggi è stato realizzato dall’Osservatorio e il sito web, che andrà implementandosi con un meticoloso lavoro in progress, ci permetterà di avere ancora più visibilità e maggiori contatti, faciliterà e promuoverà le attività dell’Osservatorio che ha come scopo, in nome del Caro, anche quello di educare, oltre che produrre, lavori che abbiano il massimo valore culturale e scientifico. Vogliamo con l’inizio dell’attività del sito, festeggiare il compleanno di Annibal Caro che nasce a Civitanova Alta il 6 giugno del 1507”.  

03/06/2022 11:56
Civitanova, torna in presenza la quinta edizione del ‘Premio Annibal Caro’

Civitanova, torna in presenza la quinta edizione del ‘Premio Annibal Caro’

Tre traduttori, tre libri, un prestigioso Comitato Tecnico, una folta Giuria di Lettori e Lettrici sono i protagonisti della quinta edizione del Premio Annibal Caro che si svolgerà lunedì 6 giugno - nel giorno della nascita del grande umanista, avvenuta nel 1507 - presso la Sala Ciarrocchi della Città Alta a partire dalle ore 18. Una cerimonia di premiazione che annuncerà il vincitore di quest'anno, fra: Gaja Cenciarelli, Anna Mioni e Marco Rossari.  In collegamento telematico anche Elisabetta Bucciarelli e Daniele Petruccioli, che insieme a Rita Baldoni in rappresentanza del Comitato Tecnico, annunceranno due menzioni speciali. La Cara Giuria dei Lettori, con più di 160 gli iscritti, sta esprimendo proprio in questi giorni la preferenza per uno dei tre finalisti. Gaja Cenciarelli. In finale per la traduzione dall’inglese di “Un brav’uomo è difficile da trovare” di Flannery O’Connor, Minimum Fax, vive e lavora a Roma. È scrittrice e traduttrice di narrativa e saggistica. Ha tradotto anche Margaret Atwood, Edith Wharton, Jesmyn Ward, Brendan O’Carroll. Come scrittrice il suo ultimo romanzo è “La nuda verità”, Marsilio 2018 Anna Mioni. In finale per la traduzione dall’inglese di “Mare aperto” di Caleb Azumah Nelson, Blu Atlantide, vive e lavora a Padova. Annovera la traduzione di più di ottanta libri dall’inglese e dallo spagnolo, tra cui Douglas Coupland, Lester Bangs, Sam Lipsyte. Insegna traduzione editoriale a Fusp di Rimini, al SSML diVicenza e all’Università di Padova. Nel 2012 ha lanciato l’agenzia letteraria internazionale AC² Literary Agency. Marco Rossari. In finale per la traduzione dall’inglese di “Come governare il mondo” di Tibor Fischer, Marcos y Marcos, vive e lavora a Milano. È scrittore e traduttore. Ha tradotto tra gli altri Malcolm Lowry, George Orwell, Charles Dickens, Mark Twain, T.S.Eliot, Anthony Burgess, Alan Bennett. Come scrittore è stato selezionato per il Premio Strega 2017 con “Le cento vie di Nemesio”, edizioni e/o. Collabora tra gli altri con Tuttolibri de La Stampa e D di Repubblica. Il Premio Annibal Caro ha ricevuto il Patrocinio della Regione Marche e del Comune di Civitanova Marche. È realizzato grazie al contributo di: Banco Marchigiano, Cantina Boccadigabbia, agenzia letteraria Scriptorama, Caffè del Teatro Cerolini. Ha il sostegno di: agenzia di viaggi MasterKey Travel, osteria La Mangiatoia, Art Hotel Dimorae e il supporto di Centro giardinaggio Pellegrini, stamperia Cool wraps, grafica Valentina Verdini. Si è avvalso della collaborazione dell’ISS Da Vinci di Civitanova, delle Librerie Giunti, Ranieri, Ubik di Civitanova e del Mondadori Point di Porto sant’Elpidio. È organizzato dalla Associazione Culturale La Fabrica Teatro. Del Comitato promotore fanno parte Maria Grazia Baiocco, Anna Maria Domenella, Rosetta Martellini, Antonio Prenna, Lorella Quintabà. Il logo del premio è di Riccardo Ruggeri.  

02/06/2022 15:54
"27churches", il manifesto di Grandinetti per Potenza Picena: omaggio alla città in un reportage

"27churches", il manifesto di Grandinetti per Potenza Picena: omaggio alla città in un reportage

I rintocchi delle 27 “chiese” di Montesanto, gli antichi mestieri, gli angoli più nascosti e i volti di una storia che, tra passato e presente, abbraccia il futuro: il regista potentino Gianluca Grandinetti ha raccontato così, in un reportage di breve durata, che è vero e proprio manifesto, la sua Potenza Picena. Telecamera e chiavi della città alla mano, Grandinetti ha documentato le tante anime del paese, girovagando tra tradizioni e sentimenti arroccati sulla collina dell’antico borgo.  “È stata l’occasione per tornare a casa un po’ più spesso. – ha commentato il regista e film maker da anni impegnato in importanti produzioni su scala nazionale – Grazie al coordinamento di Claudia Grandinetti e al supporto dell’amministrazione comunale, in particolare dell’assessore alla Cultura, Tommaso Ruffini, sono potuto entrare in luoghi per me inesplorati. Tante porte, davanti alle quali passavo da ragazzino con il pallone in mano, senza mai andare oltre”. “27churces – I’m comin’ home again” questo il titolo del lavoro, verrà presentato alla cittadinanza nel corso di un evento, promosso dall’amministrazione comunale, domenica 5 giugno 2022, alle 21.15 presso il Belvedere “Donatori di Sangue” (Pincio). “Un’occasione per riscoprire la nostra identità tra i fotogrammi prodotti da un grande artista come Gianluca Grandinetti, che non possiamo non ringraziare per questo importante omaggio alla città” commenta l’assessore Ruffini. “Le persone mi hanno aperto le porte delle loro case con il sorriso – racconta ancora Grandinetti - facendomi entrare nella loro più intima dimensione. In questo ‘viaggio’ ho capito che non basta una vita per conoscere davvero un luogo, anche se lì sei nato”. Un regalo a Potenza Picena, ma anche ai suoi cari: “Dedico questo lavoro alla mia famiglia, grazie alla quale ho potuto portare avanti tutto questo. Ogni volta che concludo un lavoro importante è mia madre la prima persona a cui mando l’anteprima. È accaduto anche con questo reportage. Ma stavolta è stato diverso: mi ha chiamato in lacrime, profondamente commossa. È stato bellissimo”. 

02/06/2022 12:51
Il Maestro Iacomucci lascia la sua amata Macerata per stare più vicino ai nipoti

Il Maestro Iacomucci lascia la sua amata Macerata per stare più vicino ai nipoti

Dopo 36 anni di permanenza nella città di Macerata, suo luogo di adozione e di elezione, il Maestro Carlo Iacomucci ha recentemente preso residenza a Monsano, in provincia di Ancona, più nello specifico nella Vallesina. Trasferimento dettato da motivi affettivi e da esigenze familiari che, in seguito alla pandemia, lo hanno visto sempre più spesso spostarsi.  Già nei due anni di pandemia gli spostamenti verso Monsano erano sempre più frequenti: Iacomucci si recava spesso presso la casa della figlia per poter essere più vicino ai nipoti e durante i periodi di permanenza ha iniziato a maturare il desiderio di rimanere stabilmente vicino alla famiglia. Durante la quarantena, il Maestro ha prodotto oltre 60 opere originali, nonostante l'assenza degli strumenti necessari come il suo prezioso torchio calcografico. Oltre che per rimanre vicino agli affetti, quindi, Iacomucci si trasferisce anche per ritrovare un nuovo slancio artistico e seguire le nuove ispirazioni che hanno riacceso il suo percorso negli ultimi anni. A non cambiare è la predisposizione a dipingere su carta e a stampare le incisioni su carte speciali, caratteristiche derivanti dalla sua formazione giovanile alla Scuola del Libro di Urbino, sua citta' natale e di studi. Proprio in questi giorni, il Maestro è particolarmente impegnato a sistemare il suo nuovo studio/atelier nei pressi di Jesi, situato in una posizione panoramica che si affaccia su di un bellissimo cortile verde. Lasciando Macerata per trasferirsi a Monsano, Iacomucci ha voluto affrontare una nuova sfida: un viaggio spirituale dentro di sé, per mettere a nudo i sentimenti più profondi dell'animo umano e dar loro vita con la sua colorata poetica. Un lunghissimo viaggio fatto di incisioni, dipinti, illustrazioni, tanti anni di vita vissuta e dedicata all’arte, sia come professore di discipline pittoriche che come artista.    

01/06/2022 15:09
Tolentino, maratona no-stop al teatro Vaccaj: rimarrà aperto per 36 ore, dall'alba al tramonto

Tolentino, maratona no-stop al teatro Vaccaj: rimarrà aperto per 36 ore, dall'alba al tramonto

La Compagnia della Rancia ha accolto con entusiasmo la proposta lanciata dal Consorzio Marche Spettacolo, nell’ambito di "Tohc! - Teatri Oggi Hub di Comunità": il Teatro Vaccaj (sede storica della Rancia e riferimento per le sue residenze di allestimento) sarà al centro di una maratona no-stop per vivere il teatro oltre le consuete attività di spettacolo dal vivo. Venerdì 1 (dalle ore 12) e sabato 2 luglio (fino alle 24) il Teatro Vaccaj aprirà le sue porte per 36 ore e si metterà al servizio della comunità: un nuovo modo di pensare e vivere il teatro, che mette al centro la relazione persone-comunità attraverso uno spazio messo a disposizione di tutti, per conoscerlo e amarlo. Il Teatro Vaccaj si trasforma così in un luogo da vivere come esperienza personale e unica, in un’atmosfera intima o collettiva, dall’alba a notte fonda, proprio come si fa nella propria casa, grazie alla quotidianità di gesti e azioni ordinarie come leggere, scattare una foto, ascoltare musica, disegnare, ricamare, giocare o fare colazione. "Abbiamo accolto con piacere - dichiara la presidente del Consorzio Marche Spettacolo Katiuscia Cassetta - l'originale e inconsueta proposta della Compagnia della Rancia di tenere aperto il Teatro Vaccaj per trentasei ore. Queste sono, infatti, le azioni che confermano il forte spirito di comunità intorno ai tanti teatri storici delle Marche, ora candidati come patrimonio mondiale dell'umanità Unesco”. “La Compagnia della Rancia - continua il direttore del CMS Lucia Chiatti - si distingue ancora una volta per l'originalità delle proposte e il forte senso di appartenenza al territorio dando la possibilità a tanti di avvicinarsi, incuriosirsi e visitare un luogo identitario e radicato nel territorio, un luogo che accoglie e restituisce emozioni.” Il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, nel corso del suo intervento, ha confermato il personale entusiasmo per l’iniziativa proposta: "Il progetto presentato consente di ampliare la percezione del Teatro Vaccaj come un luogo in cui ogni cittadino deve sentirsi a proprio agio, come a casa sua. Tutti potranno emozionarsi vivendo anche in modo inconsueto gli straordinari spazi del Vaccaj". 

31/05/2022 15:50
Musicultura 2022, annunciati gli ospiti de "la Controra": Filippo Graziani e Gino Paoli a Macerata

Musicultura 2022, annunciati gli ospiti de "la Controra": Filippo Graziani e Gino Paoli a Macerata

Si avvicina la settimana conclusiva della XXXIII edizione di Musicultura, a Macerata dal 20 al 25 giugno e il festival si fa in due: da un lato le serate di spettacolo allo Sferisterio, dall’altro La Controra con i concerti, le performance, gli incontri con gli autori e i recital in piazze e cortili del centro storico, tutti ad ingresso libero. I primi ospiti de La Controra 2022 sono stati annunciati oggi dall’Associazione Musicultura. “Ci aspetta un’apertura che direi folgorante – dichiara il direttore artistico Ezio Nannipieri – “due gioiose feste nella centralissima Piazza della Libertà nel nome delle espressioni più alte della canzone popolare e d’autore”. Lunedì 20 giugno si apriranno le danze con “Ivan 25”, la prima nazionale del nuovo,  atteso spettacolo con cui,  a venticinque anni dalla scomparsa del padre Ivan, Filippo Graziani attinge alla sua duplice  sensibilità di figlio e di artista  per rendere omaggio alle canzoni e alla genialità del grande cantautore e chitarrista. Il bravissimo Filippo (voce e chitarra), sarà accompagnato dalla Tommy Graziani band, guidata alla batteria dall’altro talentuoso figlio di Ivan Graziani, Tommaso. La sera dopo, martedì 21 giugno, a salire sul palco sarà Ron che a Macerata ripercorrerà a suon di canzoni fissate nella memoria collettiva del nostro Paese i cinquant’anni di una strepitosa carriera artistica, per l’occasione in un’inedita e suggestiva formazione orchestrale. Sul versante della canzone d’autore c’è un'altra primizia da segnalare, un appuntamento appositamente dedicato a colui che a ragione può definirsi il “padre dei cantautori”, nonché il più noto discografico italiano di sempre, Nanni Ricordi, nel decennale della scomparsa. Giovedì 23 giugno sarà proiettato in prima nazionale il docufilm Nanni Ricordi – L’uomo che inventò i dischi, scritto e diretto da Roberto Manfredi. Alla serata interverranno tra gli altri il figlio di Nanni, Camillo Ricordi, e Gino Paoli che con Giorgio Gaber, Ornella Vanoni, Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Luigi Tenco, Enzo Jannacci fu tra gli artisti che Nanni, sul finire degli anni ‘50 e l’inizio dei ‘60 scoprì, produsse e lanciò con la sua Dischi Ricordi. “La Controra” 2022 dà appuntamento anche a genitori e bambini, mercoledì 22 giugno, per uno stimolante incontro con Elisabetta Dami, la “mamma” di Geronimo Stilton. Le storie per ragazzi che hanno per protagonista il famoso topo intellettuale, di professione giornalista ed editore, hanno conquistato più generazioni, i libri della serie sono stati tradotti in 50 lingue e hanno venduto nel mondo oltre 153 milioni di copie, ma poco si sa della loro autrice. Scopriremo un personaggio ed una personalità fuori dal comune, un’editrice ed una narratrice di successo, una donna avventurosamente innamorata della vita. Torna a Musicultura Michele D’Andrea, che nella passata edizione riuscì nell’impresa di sintetizzare per il pubblico dello Sferisterio la storia del nostro inno nazionale con competenza e passione tali da suscitare un canto corale ed una standing ovation che per la qualità e l’intensità della partecipazione rimarranno nella memoria della manifestazione. Questa volta lo storico affabulerà gli spettatori de “La Controra” martedì 21 giugno con le vicende e le curiosità che si nascondono dietro gli inni nazionali del mondo. In primo piano anche il concerto serale giovedì 23 giugno di Violons Barbares. Il trio franco-bulgaro-mongolo formato da Fabien Guyot (percussioni, voce), Dimitar Gougov (gadulka, voce) e Dardaanvaarchig Enkhjargal (moorin koohr, overtone singing) arriva a Macerata dopo avere elettrizzato critica e spettatori di tutti i continenti. “La loro formula sonora, ritmica e vocale è davvero originale e multiforme – osserva Nannipieri - sembra impossibile che tre strumenti acustici e tre voci possano spaziare così suggestivamente dalla dimensione energica del rock, alla complessità ritmica del jazz, alla purezza dei suoni world e folk. Il virtuosismo e la nitida visione musicale di Violons Barbares consente loro di creare un piccolo, grande miracolo musicale al quale suggerisco fortemente di assistere”. La settimana del Festival vedrà il suo apice nelle serate finali del 24 e 25 giugno allo Sferisterio, in diretta su Rai Radio 1, radio ufficiale di Musicultura, con le esibizioni dei grandi ospiti tra cui già annunciati ricordiamo i Litfiba, Ditonellapiaga, DakhaBrakha, Violons Barbares, Manuel Agnelli, Silvana Estrada, Gianluca Grignani, Pilar, Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra e gli 8 vincitori del concorso che si sfideranno per il titolo di vincitore assoluto e il Premio Banca Macerata di 20 mila euro.

31/05/2022 12:05
Civitanova Marche, torna il dibattito filosofico con ''La filosofia in città''

Civitanova Marche, torna il dibattito filosofico con ''La filosofia in città''

Dopo l’apertura dedicata alle sfide del futuro, la rassegna “La Filosofia in città”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche con la consulenza scientifica della Società filosofica italiana, torna venerdì nella Sala del Consiglio comunale, alle ore 17 (ingresso gratuito), per affrontare il tema: “Dipende anche da noi la vita sulla terra? Che fare per darle un futuro?”. A condurre il dibattito ci saranno le professoresse Bianca Maria Ventura e Silvia Gaetani. Il ciclo di conferenze si conclude il 10 giugno 2022, con un dibattito su: “Verso quali prospettive future si muove l’organizzazione del nostro lavoro?” con Silvia Gaetani e Renato Scatragli. “Immaginare il futuro” è un ciclo di incontri aperti a tutta la cittadinanza ed è valido ai fini dell’aggiornamento docenti. “La formula degli incontri è, ancora una volta, quella della pratica filosofica, una forma di comunicazione molto coinvolgente'' come evidenziato dalla prof.ssa Bianca Maria Ventura, presidente della Società Filosofica Italiana sez. di Ancona e vice presidente nazionale SFI. ''Infatti - aggiunge Ventura -  non prevede una relazione esperta da parte di chi parla ad un pubblico che ascolta, ma una riflessione condivisa intorno ad un problema di rilevanza “vitale” che ciascuno – non solo gli addetti ai lavori – in qualche misura ritrova dentro di sé. Le grandi questioni della filosofia, difatti, sono le stesse questioni che uomini e donne affrontano ogni giorno nel loro vivere quotidiano”.    

31/05/2022 11:00
Il programma Rai 'Linea Verde' nel Maceratese: alla scoperta di tradizioni e prodotti tipici locali

Il programma Rai 'Linea Verde' nel Maceratese: alla scoperta di tradizioni e prodotti tipici locali

È andata in onda ieri la puntata del programma Tv di Rai 1 “Linea Verde” tutta dedicata alle Marche e in particolare al Maceratese; i presentatori Beppe Convertini e Giuseppe Calabrese hanno viaggiato tra i territori della provincia mostrando prodotti e materie prime locali. L'avventura è iniziata dal suggestivo borgo di Treia, dove gente del posto ha spiegato ai telespettatori l'antico gioco del pallone col bracciale ancora praticato; non poteva mancare come seconda tappa una dimostrazione della produzione del ciauscolo marchigiano, che i presentatori hanno potuto degustare nelle aziende di Belforte del Chienti. Spazio anche alla spiritualità, Convertini e Calabrese sono andanti a visitare il 'Tibet delle Marche', il piccolissimo comune di 7 abitanti Elcito, meta amata per la sua pace e la sua natura anche dai buddisti, che arrivano qui diretti verso la faggeta di Canfaito. Osimo, Montalto e Crispiero sono stati invece i borghi visitati dai presentatori per la produzione di una materia prima fondamentale per le Marche: il grano. Alla scoperta dell'agricoltura marchigiana, da antichi mulini in disuso fino alla storia di Nazareno Strampelli, l'agronomo di Crispiero di Castelraimondo che riusciva a seminare e far crescere il cereale anche con freddo e intemperie grazie ad accurati studi. Il tour è proseguito nelle campagne di Macerata, dove aziende agricole coltivano frutta antica come giuggiole e visciole per produrre poi ottime confetture; il percorso non poteva non terminare sulla balconata dello Sferisterio, dove Convertini e Calabrese accompagnati da due cuoche hanno scoperto la differeneza tra i piatti tipici “princisgrassi” e “vincisgrassi”.

30/05/2022 10:37
Penna San Giovanni, arriva "Viva Falcone" al Festival Storie: Antonio Lovascio protagonista assoluto

Penna San Giovanni, arriva "Viva Falcone" al Festival Storie: Antonio Lovascio protagonista assoluto

“Viva Falcone”: il Festival Storie propone lo spettacolo dedicato alla strage di Capaci. Nella Sala Polifunzionale (ex cinema) di Penna San Giovanni, sabato 28 maggio (ore 21.30), l’attore e regista Antonio Lovascio sarà il protagonista assoluto. Partendo da una storia autobiografica, il racconto del monologo “Viva Falcone” passa attraverso la carne di Salvatore San Filippo, vero e proprio eteronimo di Antonio Lovascio. Salvatore narra il viaggio in Sicilia, con ironia, attraverso ricordi e azioni che lo porteranno a trasformarsi continuamente, ad entrare e uscire da molteplici personaggi e da diverse situazioni. Salvatore si trasforma nel ragazzo delle granite il cui grido sembra un antico canto arabo, in un pupo siciliano che recita versi della Gerusalemme Liberata, nel boss Michele Greco che minaccia subdolamente Giovanni Falcone. Con lui si attraversa la suggestiva processione dei Cassari e si approda al drammatico momento della strage di Capaci per concludere senza concludere il viaggio, lasciando aperto ogni dialogo, ogni confronto sulla Sicilia, sulla vita. Il Festival Storie, diretto da Manu Latini, mette in rete otto borghi (Belmonte Piceno, Montappone, Montefalcone Appennino, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Monte San Martino, Penna San Giovanni e Sant’Angelo in Pontano), la Regione Marche, le Province di Fermo e Macerata, le Unioni Montane dei Monti Azzurri e dei Sibillini, i Sistemi turistici Marca Maceratese e Marca Fermana, la Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, la Fondazione Carifermo, la Bcc Banca del Piceno, il Rotary Club Alto Fermano Sibillini. Antonio Lovascio, laureato in Lettere Moderne, svolge la professione di attore, regista e drammaturgo. Si è formato e ha lavorato con diversi artisti tra i quali Dario Fo, Franca Rame, Lino Capolicchio, Saverio Marconi, Giorgio Barberio Corsetti, Francesco Niccolini, Eugenio Allegri, Dacia Maraini. Nel 2016 proprio con “Viva Falcone” ha vinto il premio nazionale di drammaturgia “Riviera dei monologhi”.  

28/05/2022 10:28
Macerata, Dante Ferretti in visita al liceo artistico: "Ragazzi inseguite i vostri sogni"

Macerata, Dante Ferretti in visita al liceo artistico: "Ragazzi inseguite i vostri sogni"

Dante Ferretti – La fabbrica dei sogni è il primo progetto triennale (2022/2024) dedicato al Maestro e ideato dal Liceo Artistico di Macerata, la stessa scuola da lui frequentata quando era un giovane studente della Scuola di Arte e Mestieri. Un progetto aperto, che nasce dalla collaborazione con  la Fondazione Carima e l’Università Politecnica delle Marche. “Che piacere vedervi” sorride il Maestro. “Ragazzi inseguite i vostri sogni. Sempre. Questa è stata la mia scuola ed è davvero emozionante essere qui”. A proposito del progetto che lo ha visto protagonista con i suoi bozzetti: “Avete proprio fatto una bella cosa. L’ho detto tante volte, sono a disposizione, anche per il museo”. Il progetto è curato dal professor David Miliozzi e dalla professoressa Lucia Indellicati, insieme al professor Marco Baldi dell’Università Politecnica delle Marche, e vede la collaborazione di molti docenti della scuola, tra cui il professor Marco Bozzi, il professor Jacopo Caggiano, la professoressa Cristiana Torresi, la professoressa Valentina Baldelli, la professoressa Mariangela Malvaso, la professoressa Lucia Spagnuolo, la professoressa Paola Ruffini, la professoressa Giulia Compagnucci, il professor Adriano Sandroni, il professor Loris Frenquelli e la professor Paola Consolati. “Ringraziamo di cuore il Maestro per questa visita. Una gioia grandissima per tutti noi” afferma il dirigente scolastico Claudio Mengoni. “In attesa di quello reale, vogliamo dedicargli uno dei primi Musei virtuali delle Marche. Presto istituiremo il comitato scientifico del Premio Dante Ferretti, rivolto a tutti i giovani che si sono distinti nell’ambito creativo”. L’opera di Dante Ferretti nasce qui, tra i nostri paesaggi, ed è di ispirazione ovunque. “Studiare l’arte di Dante Ferretti significa avvicinarsi a un artista che rappresenta il meglio del Made in Italy nel mondo” dicono il professor David Miliozzi e la professoressa Lucia Indellicati. “Un artista strepitoso, un campione di umiltà, generosità e genialità, che si mette a disposizione dei giovani per condividere le sue enormi competenze. La Fabbrica dei sogni è solo il primo passo verso il progetto del Museo, un progetto che rilancerebbe un intero territorio, un modo innovativo per raccontare e valorizzare la bellezza della nostra terra, quel saper fare che ci rende attraenti da sempre”. "L’arte e la cultura trovano sempre maggiori punti di incontro con la tecnologia digitale. Sono moltiplicate le possibilità di realizzazione e di fruizione delle opere d’arte”, conclude il professor Marco Baldi, “Strumenti nuovi come i token non fungibili (nft) basati sulla tecnologia blockchain permettono di trasportare l’unicità di un capolavoro anche nel mondo digitale, creando innumerevoli nuove opportunità”. Una mattinata di festa e di incontro con uno dei più grandi artisti della storia del Cinema, un momento indimenticabile per tutti i presenti. Dante Ferretti, tre premi Oscar, ha ricordato la sua lunga collaborazione con Pierpaolo Pasolini (da Il Vangelo secondo Matteo a Salò, il suo ultimo film) di cui ha recentemente inaugurato, a cent’anni dalla nascita, la mostra Conoscenza carnale, i film di Pierpaolo Pasolini, organizzata a Los Angeles dall’Academy Museum in collaborazione con Cinecittà,.

27/05/2022 09:23
Recanati, al 'Villaggio delle Ginestre' la presentazione del libro 'La buona notizia' di Giorgio Terrucidoro

Recanati, al 'Villaggio delle Ginestre' la presentazione del libro 'La buona notizia' di Giorgio Terrucidoro

"Ho difficoltà a sintetizzare, vista la loro molteplicità, i sentimenti che provo dentro di me data l'imminenza della seconda presentazione del mio libro ‘La buona notizia’. Provo a farlo servendomi di tre parole: responsabilità, gratitudine, profezia". Così l'autore, Giorgio Terrucidoro, racconta la vigilia dell’evento che si svolgerà sabato 28 Maggio, alle 17.30, presso l'Istituto Figlie Santa Maria della Divina Provvidenza “Villaggio delle Ginestre” (Via Nazario Sauro, 44 Recanati). "Il primo sentimento che avverto nitidamente è la responsabilità - spiega Terrucidoro -. Per comprendere pienamente questo primo sentimento è necessario soffermare brevemente la nostra attenzione sulla tematica centrale, il filo conduttore, di questa presentazione: disabilità e gioia". Un connubio possibile o una mera utopia? "Io sono disabile, affetto sin dalla nascita da una tetraparesi spastica, quindi confrontarmi pubbllicamente con il quesito sopra citato mi tocca sul vivo, direttamente e personalmente, elevando così notevolmente la responsabilità, appunto, in merito al mio intervento". "Il secondo sentimento, unito strettamente al primo, è la gratitudine nei riguardi delle persone che hanno reso possibile questo evento che si svolgerà", aggiunge Terrucidoro. "Penso, in primis, alla direttrice dell'Istituto: Suor Barbara Brunalli. La direttrice ha accettato immediatamente la mia proposta. Ho avvertito subito, da parte sua, disponibilità e fiducia in me e, soprattutto, nel libro".  "La seconda persona alla quale voglio dire grazie è il dottor Fabio Corvatta per l'amicizia e la stima che sempre mi dimostra - dice l'autore -. Conosco Fabio da molto tempo, circa un quarantennio, ho avuto modo di frequentarlo in diversi momenti storici e con compiti differenti. Consigliere comunale, presidente della Cooperativa “Terra e Vita”, sindaco della nostra amatissima Recanati. Sono veramente felice, non nascondo una punta di emozione ed orgoglio, che abbia accettato di condividere con me, in qualità di direttore sanitario del 'Villaggio delle Ginestre', la presentazione del mio secondo libro". "Rivolgo, inoltre, un sentito ringrazimento a Don Mario Menghini. Attualmente, per ragioni di età, svolge il Suo Ministero Sacerdotale nel 'Villaggio delle Ginestre', celebrando la S. Messa che quotidianamente anima e sostiene la vita dell'Istituto stesso e si relaziona costantemente con persone disabili", ricorda Terruccidoro. Infine, la natura profetica dell'evento come auspicio. "Spero vivamente che questa presentazione sia l'inizio di un nuovo approccio, autenticamente evangelico, sia del disabile nei confronti della propria menomazione che, più in generale, delle persone normodotate che vivono, per qualsiasi ragione, con le persone disabili" conclude Terrucidoro. L'ingresso all'evento, causa covid, è consentito in base alle normative vigenti.    

26/05/2022 10:10
Macerata, scompare il conte Flavio Buonaccorsi. Era l'ultimo discendente della storica famiglia

Macerata, scompare il conte Flavio Buonaccorsi. Era l'ultimo discendente della storica famiglia

Si è spento ieri, 23 maggio 2022, alle ore 17 Flavio Buonaccorsi, figlio del conte Americo e ultimo discendente della storica famiglia presente nella provincia – tra Macerata, Potenza Picena e Civitanova – sin dal 1200. Nato 1929 presso il Palazzo di via Don Giovanni Minzoni (MC), viene ricordato dalla comunità come una persona retta e morale, distinta e riservata, dedita alla famiglia, progressista e custode di una memoria storica contrassegnata anche dall’esistenza di ben due cardinali – fra questi Bonaccorso Buonaccorsi (1620-1678, a lui si deve il portico del Santuario della Madonna di San Luca a Bologna). Sposò nel 1961 Anna Maria Arcangeli, da cui ebbe i figli Domitilla e Lorenzo. Resta “memorabile” il mancato invito da parte dell’ex amministrazione comunale di Romano Carancini in occasione dell’inaugurazione dei Musei Civici, il 21 marzo 2014. Un fatto grave secondo molti, ma che non turbò l’eleganza e la dignità del già conte Castel San Pietro in Sabina, patrizio romano, nobile di Macerata e Civitacastellana e coscritto romano Sono attesi per domani 25 maggio (ore 17) i funerali a Pollenza, per rendere l’ultimo omaggio a Flavio Buonaccorsi.

24/05/2022 13:05
Civitanova all’Opera entra nel vivo con "Cavalleria rusticana"

Civitanova all’Opera entra nel vivo con "Cavalleria rusticana"

Cavalleria rusticana ha appena festeggiato 132 anni. Era infatti il 17 maggio del 1890 quando l’Opera, prima fatica di Pietro Mascagni, andò in scena al teatro Costanzi di Roma, segnando un immediato successo che si propaga fino ai giorni nostri. Tanto che Cavalleria rusticana, tratta dall’omonima novella di Verga, è riconosciuta come una delle più importanti Opere veriste di tutti i tempi. Questa maestosità verrà fedelmente riproposta durante Civitanova all’Opera, la Stagione Lirica civitanovese, che presenterà Cavalleria rusticana sabato 28 maggio al teatro Rossini (inizio ore 21.15). È possibile acquistare i biglietti per Cavalleria rusticana, per Il Barbiere di Siviglia (in programma l’11 giugno) e per l’abbonamento alle due opere oltre che online (QUI) anche direttamente alla biglietteria al teatro Rossini, da mercoledì 25 a sabato 28 maggio tutti i giorni dalle 18 alle 20. “In quest’edizione torniamo finalmente a mettere in scena rappresentazioni di qualità - le parole del Maestro Alfredo Sorichetti, direttore artistico della rassegna - e, grazie ad un cast di altissimo livello, faremo rivivere l’emozione di una storia intramontabile come Cavalleria rusticana. Civitanova all’Opera è nata nel 2018 proprio per riportare in città l’opera lirica, che mancava da quasi cinquant’anni, e siamo orgogliosi di continuare a lavorare su produzioni originali, realizzate in esclusiva per il nostro pubblico”. La serata avrà un’appendice con l’esecuzione in prima assoluta per orchestra dell’Adagio op. 4 del compositore civitanovese Gilfredo Cattolica: del resto, il 2022 della rassegna è dedicata al ricordo di questo straordinario compositore: “Vogliamo - ammette Sorichetti - dare il nostro apporto nel riportare all’attenzione una figura di caratura come Gilfredo Cattolica, purtroppo spesso poco conosciuta ai più in città”. Da segnalare un messaggio di forte speranza per la pace. I due personaggi comprimari di Lola e Lucia sono stati affidati a due artiste che stanno vivendo direttamente, seppur da parti opposte, la tragedia della guerra: sono la russa Aleksandra Meteleva e l’ucraina Diana Ziabchenko.  

24/05/2022 09:30
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