Manca una manciata di giorni per la prima data del presepe vivente che esordirà quest’anno il 26 dicembre, per poi ripetersi il 6 e il 7 gennaio.
E queste sono le ore di maggior fibrillazione per tutto il grande gruppo che si occupa dell’organizzazione della manifestazione.
“Siamo davvero un grande gruppo – dicono gli organizzatori – con tante figure che si occupano di aspetti specifici dell’organizzazione, sottraendo tempo alle proprie famiglie e attività ma che lo fanno con tanta passione e amore per Potenza Picena”.
Ruolo nevralgico è quello del regista e sceneggiatore Matteo Carlocchia.
E’ stato lui qualche anno fa, su input dell’ex parroco don Andrea Bezzini, a modernizzare e rilanciare il presepe ideando la formula del tema da approfondire e realizzandolo con tecniche innovative. Quest’anno tocca all’”umiltà e all’accoglienza”, con un focus su Santa Teresa di Calcutta.
Un lavoro di pregio e di grandissimo impegno, perché ogni anno si deve ricominciare daccapo pensando un nuovo tema e, su di esso, realizzare i testi, le scene, gli allestimenti, le immagini e i video a supporto, e quant’altro. “Un aspetto di grande interesse e originalità – dicono gli organizzatori - che rende il nostro presepe vivente del tutto singolare rispetto alle altre manifestazioni della categoria, nonché un unicum che cambia ogni anno, che non fa il verso all’edizione precedente e non verrà ripetuta in quella dell’anno successivo”.
Certamente un altro ruolo primario è quello delle costumiste. Son loro che vestono le decine e decine di figuranti che vanno in scena. La passione e cura certosina per questa attività le portano, ogni anno, a rimettere mano ai costumi e, molto spesso, rifarli ex novo. Sono circa 200 i costumi che ogni anno vengono realizzati dalle sapienti mani delle costumiste. Quest’anno le donne addette a questo delicato lavoro sono Dina Pastocchi, la costumista storica del Presepe Vivente, la figlia Antonella Pastocchi e l’attuale responsabile di questo gruppo Catia Campetella. A loro si aggiunge il prezioso lavoro delle collaboratrici Irene, Giovanna e Germana.
Ci sono poi le decine e decine di bravissimi figuranti che vanno in scena; lo scenografo Gianni Ceccotti, responsabile del gruppo che costruisce tutti gli allestimenti; l’infaticabile Antonio Mancinelli, autentico “factotum” che si occupa delle pubbliche relazioni, delle relazioni con le istituzioni, della promozione della manifestazione, delle pratiche burocratiche; come non ricordare Sante Urbanelli, responsabile della parte elettrica dell’allestimento, riferimento dal punto di vista tecnico; il nuovo segretario dell’Associazione Amici del Presepe vivente Massimo Lavini, figura cardine che tiene le fila e che coordina un gruppo tanto variegato; il nuovo presidente dell’Associazione, padre Michele Ardò e il responsabile della comunità potentina dei Frati Minori, padre guardiano Lorenzo Turchi.
Figura chiave del presepe vivente è stato in passato Don Andrea Bezzini, parroco potentino ora trasferito a Montecosaro, che ha segnato una svolta nella manifestazione, dando quella che oggi è la formula vincente.
Il tanto atteso primo appuntamento di questa edizione del presepe vivente potentino sarà il 26 dicembre, dalle ore 17,30 alle 19,30. Solito suggestivo e affascinante scenario, quello della Selva del Convento dei Frati Minori, e come tradizione l’ingresso sarà ad offerta libera. Le date successive saranno il 6 e il 7 gennaio.
Un’edizione storica perché la manifestazione torna dopo un anno di grandi difficoltà per via del terremoto dell’autunno 2016, che ha causato la chiusura del Convento dei Frati Minori.
Dopo il successo di domenica 17 dicembre ottenuto in Abruzzo in occasione di due concerti a Teramo la mattina e a Mosciano Sant’Angelo nel pomeriggio la banda/orchestra Città di Camerino conclude l’attività artistica di questo difficile anno con il Concerto di Natale programmato come sempre per il 26 dicembre e anche quest’anno si terrà presso l’auditorium Benedetto XIII.
Un appuntamento che rientra nella programmazione tradizionale delle iniziative camerti del periodo Natalizio da oltre vent’anni a cui la città si sente oramai legata.
Infatti anche lo scorso anno lo si è voluto proporre nonostante la situazione difficile e non sono mancati momenti particolarmente toccanti.
L’associazione Adesso Musica (Banda e istituto musicale Biondi) non si sono mai fermati: quasi subito dopo il terribile terremoto si sono messi al lavoro continuando ad offrire alla città e al territorio il proprio servizio nonostante la loro sede (Il palazzo della Musica) è andata distrutta. Le loro attività didattiche si svolgono presso l’istituto professionale G.Ercoli di Camerino e le pochissime prove dell’orchestra vengono effettuate ogni volta in luoghi diversi secondo la disponibilità di chi offre la propria collaborazione con inevitabili disagi.
Martedì 26 dicembre alle ore 17,15 sarà un momento speciale per incontrarsi, ascoltare della buona musica, commuoversi, non mancheranno delle sorprese e come annunciato dallo stesso direttore ci sarà anche un momento in cui pubblicamente si porterà a conoscenza la situazione delle donazioni ricevute e la presentazione di due progetti di solidarietà a favore dell’associazione finalizzati alla raccolta fondi per costruire la nuova sede dell’istituto musicale e della Banda Città di Camerino.
Rafforzare e consolidare il legame tra le popolazioni colpite dal terremoto e i loro luoghi, valorizzare e riscoprire il territorio marchigiano, promuovere negli studenti la ricerca della loro identità, della loro storia e del loro essere marchigiani. Sono questi gli obiettivi de “La Valigia del Cacciatore di Sogni”, il progetto unico a livello nazionale realizzato da Legambiente Marche con la collaborazione della Compagnia della Marca, il contributo del Mibact e promosso dalla Regione Marche, che nasce a seguito degli eventi sismici del 2016, presentato questa mattina presso la Sala Raffaello della Regione Marche.
Nel corso del progetto, in cui si fonderanno arte, musica, teatro ed educazione ambientale, saranno coinvolte le classi V delle scuole primarie e le classi I delle scuole secondarie di primo grado delle province di Macerata, Ancona, Ascoli Piceno e Fermo, per un totale di circa 500 alunni. Gli studenti, accompagnati dai volontari dei CEA Legambiente “Fillide” coop. il Chirocefalo di Amandola e “Pettirosso” di Tolentino, creeranno una valigia con materiali di recupero in cui inserire pensieri e ricordi personali legati al territorio. Un percorso alla scoperta delle proprie tradizioni storiche, paesaggistiche, enogastronomiche e culturali, che diventerà la traccia dello spettacolo finale dal titolo “Aprite i vostri occhi” realizzato dal cast della Compagnia della Marca, nel quale verrà messo in scena il cammino di un ipotetico turista in visita nelle Marche, e che sarà presentato il 17 maggio al Teatro Cicconi di Sant’Elpidio a Mare in doppia replica, matinée e serale e il 19 maggio al Teatro Lauro Rossi di Macerata in doppia replica, matinée e serale.
Un viaggio dove realtà e fantasia, concretezza e astrattismo si fonderanno, dando vita ai tre protagonisti che sembrano usciti da un libro di favole o da una sceneggiatura di Ted Elliott e Terry Rossio: Nino (Appennino), Lina (Collina) e Tic (Adriatico). Elementi geologici che caratterizzano in particolare la nostra regione, le Marche, e nei quali l’Italia tutta può riconoscersi. Il grande valore agroalimentare, le passioni e lo spirito del nostro territorio verranno raccontati in uno spettacolo teatrale dal forte impatto emozionale. La nostre cime, le nostre dolci colline e il nostro mare si animeranno e prenderanno vita assumendo sembianze umane. Tre personaggi che, enfatizzati nei loro costumi come nel grande successo di Guillermo Del Toro “Il labirinto del fauno”, vivranno e assaporeranno le emozioni dell’uomo. Uno show teatrale in cui, contrariamente alla realtà, sarà il pubblico ad ascoltare nel silenzio il lamento, la gioia e la vitalità di queste tre entità indispensabili per la vita di ogni italiano e di ogni essere vivente.
“Questo percorso didattico ha il molteplice obiettivo di rafforzare il legame tra i ragazzi e il territorio in cui vivono e di fornire loro nuove consapevolezze in grado di valorizzare e innovare il ruolo delle comunità nella ricostruzione dell’ambiente, dell’economia e del turismo. - hanno dichiarato Vanessa Pallucchi e Francesca Pulcini, rispettivamente presidente nazionale di Legambiente Scuola e Formazione e presidente di Legambiente Marche - L’allestimento e la messa in scena dello spettacolo finale, inoltre, sarà uno strumento di racconto delle Marche, uno spaccato della comunità marchigiana e delle sue prospettive di rilancio delle aree colpite dal sisma, ma anche un importante itinerario per la promozione delle aree interne della nostra regione.”
“Come direttore artistico della Compagnia della Marca sono onorato di poter mettere a disposizione la mia competenza artistica, oltre a quella organizzativa e produttiva della Compagnia, per questo progetto meraviglioso che dà continuazione alla scelta di stile della nostra giovane realtà teatrale. - ha commentato Roberto Rossetti, performer e direttore artistico della Compagnia della Marca - Dopo “Salvatore Giuliano” ed “Edda Ciano: tra cuore e cuore”, spettacoli entrambi apprezzati in tutto il panorama teatrale italiano, prosegue il discorso di cultura e bellezza con “Aprite i vostri occhi”, uno spettacolo che, ci auguriamo, possa avere un futuro luminoso.”
Sono intervenuti alla conferenza: Raimondo Orsetti, Dirigente Servizio Attività Produttive, Lavoro, Turismo, Cultura e Internazionalizzazione della Regione Marche; Vanessa Pallucchi, Responsabile Scuola e Formazione di Legambiente; Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche; Roberto Rossetti, Performer e Direttore artistico Compagnia della Marca; Fabio Tartuferi, Produttore della Compagnia della Marca; Paolo Carlomè, Autore delle musiche; Marcella Cuomo, Legambiente Marche; Gioia Corvaro, Assessore alla Cultura del comune di Sant’Elpidio a Mare. Le scuole che hanno aderito al progetto “La Valigia del Cacciatore di Sogni” sono: per la provincia di Ascoli Piceno, la classe 5°A della Primaria e la classe 1°-2° (pluriclasse) di Montefortino, dell’Ist. Istr. Superiore Omnicomprensivo di Amandola; la classe 5° della Primaria S. Domenico, la classe 5° della Primaria S. Agostino e la classe 5° della Falcone – Borsellino dell’I.C. Ascoli Centro – D'Azelio; le classi 3°- 4°- 5° (Pluriclasse) della Primaria, le classi 1°-2°- 3° (pluriclasse) della Secondaria di 1°, le classi 5°A e 5°B della Primaria di Comunanza e la classe 1°-2° (Pluriclasse) della Secondaria 1° dell’I.C. Interprovinciale dei Sibillini di Comunanza; per la provincia di Macerata, la classe 1°/D della Secondaria di 1° “Don Bosco”, le classi 5°A, 5°B, 5°C e 5°D della Primaria dell’I.C. “Lucatelli” di Tolentino; la classe 5° della Primaria “Simone De Magistris” di Belforte del Chienti; la classe 5° della Primaria “Simone De Magistris” di Caldarola; la classe 5° della Primaria e la classe 1° della Secondaria di 1° “Mons. Paoletti” di Pieve Torina; le classi 5°A e 5°B della Primaria “Ugo Betti” di Tolentino; le classi 5° della Primaria e 1° della Secondaria di Colmurano e la classe 5° della Primaria “Ugo Betti – Val Fornace” della Primaria di Pievetorina.
Lo Juventus Club di Treia venerdì 15 dicembre ha organizzato una cena natalizia, presso il Ristorante Villa Berta di San Severino Marche. Il Club di Treia nella stagione 2017-2018 annovera un gran numero di tesserati, circa 300.
Ogni anno il Presidente Sergio Calamante ed i suoi collaboratori riescono a portare agli iscritti giocatori della Juventus che hanno fatto la storia della Società, dai vari Totò Schillaci, Stefano Tacconi, Fabrizio Ravanelli e infine Michele Padovano che ha raccontato ai presenti i suoi magnifici 3 campionati giocati con la Juventus, protagonista dal 1995 al 1998 vincendo 1 campionato, 2 Super Coppe Italiane, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Super Coppa Uefa. Inoltre ha disputato 3 Finali di Coppa dei Campioni, vincendo ai rigori contro l’Aiax e subendo 2 sconfitte contro Real Madrid e Borussia Dortmund.
E’ stata una bellissima serata, dove tutti gli sportivi si sono scambiati gli auguri di Natale e gli auguri di un 2018 ricco di soddisfazioni sportive.
Teatro Persiani tutto esaurito e pubblico entusiasta per il tradizionale Concerto di Natale della Banda B. Gigli durante il quale sono stati eseguiti brani celebri del repertorio sia classico che moderno/contemporaneo, egregiamente reinterpretati e adattati per banda dal Direttore Maestro Stefano Crucianelli, alcuni dei quali diretti anche dal capobanda Marcello Lorenzetti.
Il concerto anche per questa edizione ha potuto contare sulla partecipazione dei cantanti lirici Antonella Zallocco, Ludovica Gasparri, Mario Leonardi, Franco Corinaldesi e Pierluca Trucchia che hanno accompagnato la banda cantando arie famose e canzoni del repertorio classico/moderno.
Presenti anche gli alunni delle quinte classi della scuola primaria dell’Istituto comprensivo B. Gigli che hanno allietato la serata con alcuni canti natalizi hanno affidato la conclusione del concerto alla famosissima canzone gigliana “Mamma” e all’inno di Mameli.
La banda ha concesso un bis suonando con la famosissima la Marcia di Radetzky accompagnata dal battito delle mani del pubblico. Hanno portato i saluti e gli auguri il Sindaco Fiordomo e l’Assessore alle Culture Soccio .
Lunedì sera alla Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata si è svolta la presentazione del libro di Anna Orazi, nota parrucchiera della città, "Un angelo per capello".
L'evento è iniziato alle 17 con un "aperitivo tra il vegetariano e il vegano, perchè - spiega Anna - servono proteine e sali minerali e vitamine ad esempio zinco e biotina e antiossidanti per mantenere in salute capelli pelle e unghie".
Alle 18, terminata l'accoglienza, è iniziata la conferenza di presentazione alla quale sono intervenuti, oltre all'autrice, l'artista Nazareno Rocchetti, la consulente tecnica Marche e Romagna L'Oréal Mara Caglio e il responsabile area manager L'Oréal Marche e Romagna Marco Grifi.
"Un lavoro che devi fare con passione - ha dichiarato Anna Orazi - "Un angelo per capello" è iniziato proprio da quella. Ho delineato la storia dell'acconciatura nella civiltà dalla Preistoria ad oggi. Ho scritto della moda attuale, di come è fatto il capello, delle patologie e dell'arte. Nel 1999 avevo realizzato un calendario che si è dimostrato attuale ancora oggi grazie alle foto con il bodypainting applicato alle ragazze. Ho scritto di cosa significa occuparsi dell'acconciatura di una sposa e ho trattato il tema dell'alimentazione e del nutrirsi bene soprattutto con oli essenziali e prodotti naturali. Perchè il nutrimento va preso dall'interno e dall'esterno. Per questo ho scritto anche qualche ricetta sana e sfiziosa".
Una sala piena di gente attenta all'argomento, con persone arrivate anche da fuori regione. "Ringrazio Nazarena Luchetti che ha curato la forma del mio libro e Elisa Pettinari che ne ha curato la sintesi. Grazie anche a mia cugina Rita Orazi per la splendida idea di questo aperitivo alternativo. Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato al mio progetto e al mio team. E una menzione speciale a mio fratello, al quale ho dedicato il libro, che soffre della sindrome di Down".
Il libro è acquistabile sul sito www.annaoraziwellness.com.
Centotrenta pagine di immagini e racconti per omaggiare l'immane lavoro svolto dai vigili del fuoco in provincia di Macerata dalla prima scossa di terremoto del 24 agosto 2016 fino ad oggi.
E' il libro "Passi di speranza fra le macerie" del fotoreporter Guido Picchio e del giornalista Roberto Scorcella in uscita in questi giorni. Il volume è suddiviso in quattro sezioni e raccoglie gli scatti e i racconti più emozionanti dei protagonisti durante l'emergenza sisma.
Si passa dalla fase di emergenza e dei primi soccorsi alla popolazione al salvataggio delle opere d'arte, dalle demolizioni alla messa in sicurezza degli edifici. Attualmente, nelle zone colpite dal sisma tra Ascoli Piceno e Macerata, i vigili del fuoco continuano ad effettuare circa 35 interventi al giorno.
Il volume sarà presentato ufficialmente giovedì 21 dicembre alle 19 presso le Tenute Muròla in contrada Villamagna ad Urbisaglia, alla presenza degli autori e dei vertici provinciali dei vigili del fuoco.
Una settimana ricca di eventi quella che precede il Natale per Macerata d’Inverno. Una casa accogliente, il programma delle iniziative organizzate e promosse dal Comune di Macerata in collaborazione con le associazioni cittadine per le festività.
Si inizia giovedì 21 dicembre, alle ore 17, con l’inaugurazione del presepe artistico Annunciatelo dai tetti allestito dal Centro Italiano Femminile comunale San Giuliano nelle vetrine di palazzo Rota in corso della Repubblica. La serata di giovedì sarà caratterizzata da due appuntamenti di rilievo con la musica e il teatro. Alle 21, infatti, al Teatro Lauro Rossi Concerto di Natale dell’orchestra El Sistema a cura della Scuola civica di musica Stefano Scodanibbio e alla stessa ora al Teatro Don Bosco il Teatro della Comunità di Marco Di Stefano. Alle 21.30 da Hab, in via Gramsci, Bar cogitans – Caffè filosofici al bar con “La verità mi fa male, lo so. Perché diciamo le bugie?” a cura della Scuola popolare di filosofia.
Ancora musica venerdì 22 dicembre alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi con il tradizionale Concerto gospel di Natale a cura della Banca della Provincia di Macerata mentre alle 21.15, alla chiesa del Sacro Cuore nc’è In dulci jubilo, concerto per soli, coro e quintetto d’archi a cura dei Pueri Cantores. Alle 21.15 al Teatro Don Bosco Sorridi che ti passa… la malinconia, eventi teatrali di solidarietà sociale a cura dell’associazione R.E.Ma.Re. Alle 18 per Evento Avvento in piazza Mazzini, alle ore 18, Natale in…canto con Franco Di Girolamo e balli con l’associazione Danza storica Quam Puklchra Es.
Sabato 23 dicembre torna nel pomeriggio, alle ore 16, a Palazzo Buonaccorsi Riflessi d’arte con Carrozze&cavalli un viaggio chiamato Grand Tour (prenotazione obbligatoria allo 0733.256361) a cura di Macerata Musei. In piazza Mazzini per EventoAvvento alle 17 Magico Mirko Marcolini. Alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi in programma lo spettacolo finalizzato alla raccolta fondi per l’AOM, Aspettando Natale,a cura dell’associazione Solidalcanto.
La vigilia di Natale, al mattino alle 11.30, visita guidata alla mostra Capriccio e natura Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. Percorsi di rinascita a cura di Alessandro Delpriori e Anna Maria Ambrosini Massari, realizzata da Macerata Musei. La mostra, che rimarrà aperta fino al 13 maggio 2018, è parte del progetto Mostrare le Marche, un progetto regionale nato dal protocollo d’intesa tra Regione Marche, Mibact, Anci, Conferenza Episcopale e i Comuni di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Loreto, Matelica, Fabriano, che si propone un ciclo di sei mostre tra il 2017 e il 2018 per promuovere la conoscenza e lo sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 2016. Sempre il 24, alle ore 16, in piazza Mazzini, Spiazzati invita tutti, nell’ambito dell’iniziativa Evento Avvento, a “Auguri e…portiamo tutti un dono da scambiare”.
Dal 21 al 24 dicembre Mercatino natalizio in via Garibaldi a cura del Comune dove si potranno trovare prodotti artigianali ed enogastronomici del territorio a cui si aggiungerà il 23 e 24 dicembre la mostra-mercato Natale in festa a cura di Confartigianato Imprese Macerata. Nella sola giornata del 24 in piazza Mazzini Fiera di Natale a cura del Comune di Macerata. Il programma completo del Natale nel sito www.comune.macerata.it e nell’app CityUser.
La Mostra di antiquariato e collezionismo “Curiosando” si presenta per la prima volta al pubblico di Civitanova il 22 e 23 dicembre 2017 nel nuovo Ente Fiera. Una proposta prestigiosa che si tinge di Natale in occasione delle imminenti festività natalizie. Saranno presenti circa 80 professionisti dei settori dell’Antiquariato, del Collezionismo e del Vintage.
Promossa dal Comune di Civitanova Marche, Assessorati al Commercio e alla Cultura, la mostra è organizzata dalla Ditta Brandozzi A. & C snc di Gianni Brandozzi, specializzata da oltre vent’anni in mostre mercato di antiquariato con esperienze di successo nelle principali località turistiche d’Italia come Cortina d’Ampezzo, Milano Marittima, San Benedetto del Tronto.
Curiosando è un logo conosciuto in tutt’Italia per la qualità che ha sempre offerto e continua ad offrire al vasto pubblico di appassionati e curiosi. Le passate edizioni in diverse località italiane hanno registrato una straordinaria partecipazione del pubblico non solo locale ma di un turismo a livello nazionale, sorpreso dalle tante occasioni che la mostra ha proposto come arredamenti vintage di firma, collezionismo cartaceo marchigiano e non, mobili e quadri di alto antiquariato.
In occasione del Mercatino sarà inoltre presentata un’esposizione di oltre 200 rare borse da collezione tra Ottocento e Novecento, “Di Moda. Le Borse di lusso che hanno fatto la storia”, dal “Museo delle Borse e delle Borsette” del collezionista Giancarlo Bucci, esposta con successo anche al MIPEL di Milano. Una mostra di particolare importanza anche per il territorio che è particolarmente sensibile alla storia della pelletteria e della moda. Tra le tante opere preziose incontreremo la cartella in coccodrillo appartenuta a Walt Disney, la busta sempre in coccodrillo nero della “divina” Maria Callas, una borsetta che è stata stretta tra le mani di Judy Garland. E ancora circa 80 bauli e cappelliere da viaggio con le originali etichette degli hotel che li hanno ospitati dal 1890 al 1940.
Un’occasione da non perdere per lasciarsi avvolgere dalla calda atmosfera natalizia e per scovare strenne originali per i propri cari.
Ingresso libero Orario: dalle 9 alle 20
Per info: Brandozzi A. & C snc 0736.256956 – 393.9862023, www.mercatiniantiquari.com info@mercatiniantiquari.com, FB @mercatino.antiquario
Indirizzo: Nuovo Ente Fiera, Via S. Costantino, 62012 Civitanova Marche MC - zona Centro Commerciale “Il Cuore dell’Adriatico” e Palasport, Uscita A14.
Il Comune di San Severino Marche, la Pro Loco settempedana e l’associazione Help hanno messo insieme diverse iniziative per un “Natale Insieme” da vivere in città. Sabato 23 dicembre, dalle ore 16,30, in piazza Del Popolo e nelle vie del centro, musica, animazione, artisti di strada con il supporto della Ludoteca Arcobaleno per un pomeriggio - sera a tema: “Benvenuti nel segno di Babbo Natale”. Domenica 24 dicembre “Vin brulè sotto l’Albero” a cura dell’associazione Scout di San Severino Marche, subito dopo la messa di mezzanotte, nella suggestiva cornice di piazza Del Popolo. Martedì 26 dicembre, al teatro Feronia a partire dalle ore 17,30, “Festeggiamo Nicole e il suo Nunù!” con la partecipazione straordinaria della piccola Nicole Marzaroli, seconda classificata al 60esimo Zecchino d’Oro. Alle ore 19 “Arriva Babbo Natale” con una renna carica di doni per tutti i bambini.
L’appuntamento è promosso con il contributo dell’agenzia Sunrise Management di Rimini. Mercoledì 27 dicembre, dalle ore 18 alle 20, “Aperitivo sotto l’Albero” con le musiche di Max Ruggeri e Kabubi e dj set. Per chiudere in bellezza il 2017 domenica 31 dicembre gran veglione al Palasport comunale “Star Dust” con l’animazione di Mas Flow e Free Monkey. Una serata all inclusive con live performance by Andrea Cioli e poi il the big show di Rabiosa con JaynAr. Cena dalle ore 21,30 servita con tavolo dedicato con menù della tradizione, bevande incluse ed estrazione di una lotteria. Disponibile anche servizio bus navetta, su prenotazione, da diverse città del Maceratese. Per salutare il nuovo anno anche brioches del mattino. Tante altre le iniziative in programma, info tel. 0733638414.
Il Corpo Bandistico “G. Verdi” di Pollenza (Macerata) è uno dei più antichi delle Marche. A testimonianza di ciò il Maestro Giovanni Romagnoli, presidente onorario, ritrovò anni addietro nell'archivio comunale una nota della prima metà del XVIII secolo riferita a spese destinate al maestro per la scuola di banda.
Nell’ottobre del 1913 il Corpo Bandistico, assieme all’Amministrazione Comunale, commissionò all’artista Vittorio Morelli un busto dedicatorio a Giuseppe Verdi in occasione del primo centenario della nascita del Maestro. Questo è a tutt’oggi l’unico monumento al grande compositore di Busseto presente nelle Marche.
La banda ebbe i suoi alti e bassi e, dopo la seconda guerra mondiale, sotto il nome di “Corpo Bandistico G. Verdi” rinacque a seconda vita grazie al Maestro Elio Sileoni, padre dell'attuale maestro Fernando Sileoni e simbolo di una tradizione famigliare in cui nel Corpo Bandistico generazioni diverse suonano insieme o gli strumenti passano da padre in figlio.
Quest’anno il concerto di Natale del Corpo Bandistico “G. Verdi” di Pollenza si terrà martedì 19 dicembre 2017, con inizio alle ore 21.15. L’ingresso è come sempre gratuito e l’evento avrà luogo, come da tradizione, presso il Teatro Comunale Verdi.
Nel repertorio della serata tornerà, a distanza di anni, la grande fantasia da “La vedova allegra” (“Die lustige Witwe”) di Franz Lehár (1870 – 1948), nella classica trascrizione del Maestro Piero Vidale (1902 – 1976) del 1958. Il brano vuole essere il nostro umile omaggio a quell’indimenticata, grande stagione artistica pollentina che fu il Festival dell’Operetta. La manifestazione, che ebbe inizio nel 1967 e durò fino al 1999, fece di Pollenza la tappa fissa delle più prestigiose compagnie di canto nazionali e le fece meritare l’appellativo di “paese delle operette”.
Ulteriori informazioni sul Corpo Bandistico “G. Verdi” di Pollenza sono reperibili all'indirizzo bandapollenza.wordpress.com.
In uscita il nuovo disco del gruppo Li Matti de Monteco' "Racconti di un tempo...10 anni di FolkLore", frutto di un attento lavoro di ricerca che racchiude brani canzoni popolari inedite del territorio maceratese.
In molti hanno contribuito alla sua realizzazione: Monia Scocco (voce, nacchere, triangolo), Claudio Scocco fondatore e presidente del gruppo (organetto, fisarmonica, tamburello), Donatella Natalini (voce, cembalo), Michele Offidani (voce, organetto, taburello, triangolo, caccavella), Elisa Offidani (voce, cembalo), Sebastiano Zeppilli (organetto, nacchere). Introduzione ad alcuni canti: poesie di Egidio Mariotti.
Il cd può essere acquistato al costo di 10 euro agli spettacoli del gruppo, richiedendolo on line a limattidemonteco@libero.it o prenotandolo telefonando ai numeri 338-6788504 oppure 328-1648971.
Venerdì 29 dicembre alle ore 21:30 il disco sarà presentato presso il Teatro delle Logge di Montecosaro Alto.
Il gruppo ha raccontato come è nato il nuovo album. “Il presente del passato deve essere il ricordo, il presente del presente la realtà, il presente del futuro la speranza. Bisogna ricordarsi del tempo passato, di quello che accadeva molti anni fa, innestarlo nel presente, nella realtà in cui viviamo, affinchè i giovani lo proiettino nel futuro. Oramai gli antichi riti della nostra tradizione popolare, come la quasi totalità della cultura orale marchigiana, vanno inesorabilmente scomparendo, a causa delle profonde trasformazioni della società e della scomparsa della civiltà contadina. Essi sopravvivono solo nella nostra memoria, senza più alcun riscontro nella realtà attuale.Nel corso di questi primi 10 anni di attività, attraverso il nostro decennale lavoro di ricerca abbiamo contribuito a promuovere, valorizzare e mantenere vive le tradizioni popolari marchigiane al fine di ritrovare, riprendere e ritrasmettere le nostre tradizioni delle quali ormai ci si “vergognava”. Il nostro desiderio è far rivivere il Folklore marchigiano, in particolare del territorio nel quale viviamo, che si ricollega alla civiltà contadina del ‘900, ovvero la “storia dell’agricoltura/ storia della gente antica” ( La parola “foklore” è stata coniata nel 1846 dagli inglesi ed è composta da Folk più Lore: “Folk” significa gente di campagna e “Lore” sta ad indicarne la storia). Quindi il Folklore è quel sostrato che ci ricollega al nostro passato e che ci definisce nel presente.
Finora è stato calpestato come se non ci fosse, invece il Folklore ha un’importanza fondamentale ed è per questo che attraverso questa raccolta di brani, vogliamo far rivivere i ricordi dei nostri nonni, recuperando i canti rituali di questua della cultura orale marchigiana, contribuendo alla rivitalizzazione e alla diffusione delle nostre prestigiose tradizioni. Nonostante la totale disattenzione dei media, il feroce condizionamento ed appiattimento della nostra civiltà, senza più memoria, senza più identità, senza più storia, né futuro, siamo convinti che la tradizione non si deve perdere.
Abbiamo suddiviso il nostro lavoro di ricerca rispettando il modo con cui venivano intonati i canti rituali di una volta, ovvero seguendo lo svolgimento calendariale dell’anno agricolo, in quanto erano strettamente connessi e legati al ciclo della natura che nasce, muore e risorge. Ogni lavoro agreste aveva le sue melodie: la mietitura, la trebbiatura, la fienatura, la potatura, la spannocchiatura, la vendemmia, ecc. Tali canti, sorti spontaneamente in funzione dell’opera stessa, non hanno alcuna attinenza con i lavori stessi nel senso che la poesia non è descrizione o esaltazione dell’opera stessa, ma il più delle volte espressione amorosa. Attraverso questi brani rievochiamo le situazioni nella famiglia e i lavori tipici di un tempo, come lo "mete" (mietere), lo "scartoccia" (la raccolta del granoturco), lo "velegnà" (la vendemmia), lo "fienà" (la tagliatura del fieno), e le feste sull'aia che a quelli facevano seguito, oltre ad alcune tra le feste tipiche come la "Pasquella" e il "Cantamaggio".
La storia del gruppo
Il fondatore del gruppo folk "Li matti de Montecò" è Claudio Scocco, figlio di Scocco Franco, organettista e uno dei fondatori del Gruppo Val di Chienti di Montecosaro Scalo. I primi componenti del gruppo sono stati la figlia di Claudio, Monia Scocco, ballerina da quando aveva 10 anni, cantante, organettista e insegnante di ballo del gruppo, oltre a Giogio Giusepponi di Montecosaro.
Il gruppo folkloristico “Li Matti de Montecò” di Montecosaro (MC), è nato nel gennaio 2007, su iniziativa di alcuni giovani, mossi dal desiderio di promuovere, valorizzare e mantenere vive le tradizioni popolari marchigiane. La tradizione folkloristica marchigiana si fonda sulla società contadina del XIX secolo, economicamente molto povera e dalle rare occasioni di svago e divertimento. Alcuni componenti hanno fatto parte negli anni ’70 – ’80 del rinomato, ma ormai estinto, gruppo “Val di Chienti”. Il gruppo vuole far rivivere e conoscere il nostro paese, Montecosaro, nell’aspetto della sua vita quotidiana di un tempo ormai lontano, quando non esistevano ancora la frenesia e lo stress dei tempi moderni, ma soltanto la dura fatica dei campi, ricompensata dalla tanta energia sprigionata poi nell’aia, dove tutti insieme magiavano, bevevano e ballavano fino a notte fonda. “Li Matti” è il nome simpatico e scherzoso con cui vengono chiamati gli abitanti di Montecosaro. Infatti il gruppo ha preso nome da un antico detto popolare: “A Montecò chi non è matto non ce lo vò e chi non è matto bè, non ce lo vò pè ‘gnè”. Questo risale al periodo della peste quando, si tramanda che Montecosaro accolse tutti gli sfollati dentro le proprie mura e questa leggenda con il passare egli anni è rimasta viva, tanto da venir riproposta ogni qual volta si menziona questo simpatico appellativo.
ll gruppo è composto da circa 30 elementi, dai 3 agli 80 anni e dal 2009 è affiliato alla F.I.T.P.(Federazione Italiana Tradizioni Popolari), che comprende più di 300 gruppi folklorici nazionali. Nel 2015 il presidente del gruppo Claudio Scocco ha ricevuto il prestigiosissimo riconoscimento di “Padre del Folklore: persona benemerita delle Marche”, premio consegnatogli dal Presidente Nazionale, sottolineando la preziosa opera in favore del recupero e della promozione della cultura locale, che porta avanti da oltre trent’anni con entusiamo, competenza e dedizione.
Quest'anno il gruppo ha organizzato il 1° FolkLore Festival a Grottazzolina (FM) con la collaborazione dell’associazione Papa Giovanni XXIII : un festival che racchiude tutte le arti popolari delle MARCHE divise in diverse categorie: il ballo con la gara di saltarello e il suono con la gara di organetto. Per il prossimo anno si prevedono novità nell’organizzazione della manifestazione.
Il 21 dicembre alle ore 21 a Trodica di Morrovalle inaugura la mostra di pittura dell'artista Giovanni Garbuglia. Dotato di uno spirito fervido, brillante ed inquieto, ha raggiunto da tempo elevati livelli espressivi, esplorando campi, temi e materiali d’arte sempre nuovi, sempre rielaborati , sempre personalizzati .
Il colore, la luce e la forma ha definito i sentieri del proprio percorso artistico, sempre pronto a rinnovarsi, a trasformarsi, a focalizzarsi su input creativi ed effetti espressivi originali. Un percorso proteso alla ricerca intima e profonda di offrire al pubblico un‘arte dinamica, sentita, vissuta.
Lontano da correnti precostituite, l’artista non si presenta mai uguale nemmeno a se stesso, esaminando le varie fasi, che caratterizzano la sua personalità. Al centro dell’arte di Garbuglia ci sono le emozioni, il prodotto artistico vuole centralizzare lo spettatore in un momento di contaminazione, durante il quale tutti i sensi vengono coinvolti, fino ad immergerlo in quel vortice espressivo che, nei suoi intenti ideali, deve trasfondersi dall’artista al visitatore.
"123 tracieloeterra3" sembra voler subito prendere le distanze dal se stesso reale con espressioni ancestrali , stavolta veramente autobiografico profondo, radicato. In queste opere cattura l’anima, è diverso da ciò che appare o che altri vorrebbe far apparire, quindi privo di realtà, finto, immaginario.
La mostra potrà essere visitata fino al 10 gennaio 2018.
Pubblicato l'ultimo libro di Fabio Strinati, giovane scrittore marchigiano. Ha 34 anni e vive ad Esanatoglia. Ha già pubblicato altri libri e alcuni sono stati tradotti in romeno e spagnolo. Si occupa di poesia e musica visiva, scrive, compone e suona il pianoforte. Insomma, un vero e proprio talento eclettico made in Marche.
La sua ultima creatura s'intitola "Aforismi Scelti vol.2". La prefazione, scritta da Michela Zanarella, spiega perfettamente chi è Fabio e cosa ha inteso fare scrivendo questo libro.
"Per iniziare a parlare della nuova prova letteraria di Fabio Strinati - scrive Zanarella - è necessario capire cosa porti un poeta ad occuparsi di aforismi. Forse bisogna partire proprio dalla definizione stessa del termine. Cos’è un aforisma? E’ una breve frase che condensa un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale. La parola chiave in questo caso è ‘breve’. Il giovane autore marchigiano ci ha abituato ad una continua metamorfosi della sua scrittura, ma ciò che accomuna le sue opere è l’essenzialità.
Non troviamo mai una lunghezza esasperata nei testi ed è per questo che non sorprende una raccolta di aforismi. Entrando nel vivo del libro è giusto soffermarsi sull’immagine di copertina, che racchiude significati importanti. Il tratto sfumato di un uomo che cerca di aprire una porta, è di per sé ciò che l’autore compie ogni volta che lascia sul foglio determinate parole. Strinati ci dice che “Il modo migliore per iniziare una giornata è iniziarla” e qui c’è un mondo che si apre e ci racconta del grande valore dell’esistenza. Ogni giorno l’essere umano ha il privilegio di poter cominciare a respirare, di essere parte del cosmo. Quindi al di là delle difficoltà, la cosa migliore è sentirsi vivi, qualunque cosa accada. Il sole è elemento importante per l’autore che scrive: “Una giornata senza sole è una crepa in più nell’anima”. La simbologia è fondamentale: Il sole è una forza cosmica, è un astro luminoso che dà vita. La sua assenza provoca sofferenza, smarrimento. Strinati attraverso gli aforismi lancia schegge di pensiero di grande potenza, alcuni arrivano come schiaffi a svegliarci l’anima, a renderci consapevoli delle cose che accadono.
Sono riflessioni pungenti, cariche di verità e ci consentono di conoscere ancora meglio la personalità di chi scrive. C’è il mondo del poeta che osserva e che non si stacca mai dalla sua interiorità complessa, fatta di ombre e di luci in alternanza. “L’aria di montagna è una violenta carezza”, ecco che si sente sulle guance la forza di un’aria che lascia il segno, che non passa inosservata. Prima di conoscere il mondo bisogna conoscere se stessi, questo ci vuole dire l’autore con l’aforisma: “Una volta esplorati se stessi si è pronti per esplorare il mondo”. E’ necessario compiere un viaggio interiore, andare anche negli angoli più oscuri, fino a scavare in profondità. Solo allora sarà possibile guardarci intorno con occhi coscienti. Non manca il riferimento alla musica. Strinati oltre ad essere uno scrittore di talento è anche un compositore, e ci spiega che “Il pianoforte non ha bisogno di pianisti, ma di mani sensibili”. La sensibilità è sicuramente una caratteristica che gli appartiene, poiché l’artista, il poeta, il musicista, sa che è dote indispensabile per sentire e creare cose di alto valore. E’ anche critico verso il sistema Strinati, quando afferma quasi con una sentenza: “La burocrazia italiana è semplicemente feticismo”, troviamo parole forti, il feticismo consiste nell’adorazione di feticci, ovvero oggetti carichi di potenza sacra. La sua è una provocazione ovviamente verso una società che sembra non avere vie di cambiamento. Strinati spazia tra diversi argomenti con destrezza, ci parla di eleganza, geografia, colline, amore, piacere, sesso, curiosità, poesia, musica, tempo, Stato.
Insomma, è molto ampio il suo raggio di azione riflessiva. E’ interessante come affronta prima di tutto se stesso mettendosi ancora una volta in gioco con uno stile diverso. I suoi pensieri riescono ad avere una funzione ‘meditativa’ nel lettore. E’ inevitabile lasciarsi prendere per mano dalle parole e farle proprie. C’è una maturità espressiva legata ad un’attenzione quasi maniacale verso le parole scritte. Nulla è lasciato al caso, nulla è scontato, Strinati sa esattamente dove vuole arrivare. Tutti hanno diritto ad una svolta, ci insegna l’autore e attraverso questo libro ha sicuramente fatto un lavoro di ricerca notevole, calibrando perfettamente razionalità e fantasia".
Sabato 16 dicembre si è svolto a Treia un evento dedicato ad Elvidio Farabollini (1930-1971), grande artista treiese prematuramente scomparso. L’evento è inserito nell’iniziativa “Grand Tour Cultura”, promossa dalla Regione Marche, assessorato alla cultura, in collaborazione con la Fondazione Marche Cultura e con il MAB Marche (Coordinamento marchigiano tra Musei, Archivi e Biblioteche), un'iniziativa cui il comune di Treia aderisce da tempo.
L’evento, articolato in due momenti, ha avuto inizio alle ore 9, con un convegno presso l’Aula Didattica Multimediale del Museo Archeologico, luogo in cui sono state allestite in esposizione molte bellissime opere in ceramica che raccontano anche il nostro territorio.
Numerosi gli interventi del convegno: ha aperto i lavori il Sindaco di Treia Franco Capponi; a seguire l'Assessore alla cultura Edi Castellani, il Presidente del Circolo Ricreativo Cittadino Vittorio Antolini Broccoli, il Dirigente Scolastico Laura Vecchioli e il figlio dell'artista, Piero Farabollini, docente universitario presso l'Università di Camerino, hanno ricordato e tratteggiato la figura di questo grande artista, cui è dedicata una delle vie più importanti della Città. Presente anche la figlia maggiore dell’artista, Franca Laura, che nel corso del convegno è intervenuta in diversi momenti per ricordare il padre.
L’evento ha visto anche la partecipazione di alcuni soci storici del Circolo, fra cui Nazareno Crescimbeni, Franco Bora, e Pacifico Balloriani, a cui si deve, tra l'altro, il recupero dalla collocazione originaria delle ceramiche, dopo anni di custodia da parte del Circolo cittadino, ed ora esposte nella sala dell'Aula Didattica Multimediale del Museo Archeologico. Un ringraziamento particolare è stato indirizzato a Luciano Sileoni, per il grande sostegno economico offerto a quel tempo per il taglio delle piastrelle ed il trasporto.
Presenti all'evento le classi seconde della scuola secondaria, accompagnati dal dirigente scolastico Laura Vecchioli e dai docenti. Il secondo momento si è svolto presso una Sala dell'Hotel Grimaldi, luogo in cui sono stati esposti alcuni dipinti, opere preziose realizzate con diverse tecniche pittoriche: olio su tela, acquarello, matita, china, ma anche incisione. Un ringraziamento particolare ai proprietari di tali opere che generosamente hanno messo a disposizione.
Entrambe le mostre, ad ingresso gratuito, si potranno visitare fino al prossimo 29 dicembre (ore 9.00-12.30 e ore 15.30-18.30). Per apertura rivolgersi alla Proloco, (C.so Italia Libera n.11 – Tel. 0733 217357- 0733/215919). Un obiettivo ambizioso, quello perseguito dall’assessorato alla cultura del Comune di Treia: restituire, nonostante le difficoltà post-sisma, alla città ed ai visitatori, un patrimonio artistico di grande valore, frutto del genio creativo di Farabollini.
Accanto al convegno e alle due mostre, anche un progetto scolastico: in questo periodo la figura di Elvidio Farabollini è infatti protagonista di un progetto teorico-pratico, che si innesta nel più ampio progetto di educazione al patrimonio culturale, già avviato da tempo dall’assessore alla Cultura e che prevede laboratori didattici sulla decorazione della ceramica, curati dal prof. Daniele Duranti, docente dell’Istituto Paladini di Treia.
Tanta partecipazione a Porto Potenza Picena nonostante le avverse condizioni atmosfericge per il Concerto di Natale per soli, coro ed orchestra, svoltosi sabato sera e giunto alla 17esima edizione.
Gremitissima la maestosa chiesa del Corpus Christi. Ad esibirsi la locale Corale Sant'Anna con il solista Bruno Garbuglia accompagnati da un'orchestra di musicisti professionisti.
Graditissimi ospiti i simpatici e bravi ragazzi del Mugellini Junior Voice diretti dalla M° Loredana Giacobbi. Le esibizioni dei brani musicali prevalentemente a carattere sacro-natalizio - con musiche di A.Vivaldi, F. De Andrè, J.S.Bach, B.Marcello, F.Gruber, L.Bàrdos, I.Berlin, K.Jenkins, J.Lennon - sono state intervallate da citazioni e poesie in armonia al periodo natalizio.
Il tutto sotto l'ottima guida del M° Manuela Belluccini al suo secondo anno a dirigere la Corale Sant'Anna.
Varie richieste di bis di un pubblico attento, partecipe ed entusiasta, che nel finale ha meritatamente tributato agli esecutori, dopo il brano Happy Christmas, una lunga standing ovation.
Il prossimo martedì 19 dicembre si terrà la giornata conclusiva di Make In Marche Open Day 2017, terza edizione dell’importante appuntamento con la manifattura e l’artigianato digitale, l’Innovazione e la Stampa 3D, l’Impresa 4.0.
Porte aperte a tutti coloro che vogliono partecipare, per conoscere le nuove tecnologie, gli scenari di cambiamento del produrre e fare impresa, promozione di corsi ed attività di innovazione digitale diretti ad imprenditori, agli artigiani ed ai giovani del territorio.
L’appuntamento di quest’anno è particolarmente significativo perché si rivolge anche ad un territorio segnato, oltre che dalla lunga crisi economica, anche dagli eventi pesantissimi del sisma.
Un territorio che fatica a riprendersi e ripartire ma che per farlo deve assolutamente investire sul futuro, partendo certamente dalla sua importante vocazione manifatturiera ma indirizzandola verso le nuove frontiere dell’innovazione digitale.
Dopo la giornata iniziale, tenutasi lo scorso sabato con workshop e incontri sulla Stampa 3D, martedì 19 dicembre alle ore 17 sarà la volta dei Talks di Make in Marche, un incontro ricco di comunicazioni e dialoghi efficaci e coinvolgenti sulle esperienze già in atto di innovazione. A raccontarle saranno le botteghe artigiane ed i loro consulenti digitali, designer e giovani creativi, startuppers e makers, imprese manifatturiere del legno, vetro, ceramica, gioielleria, moda e calzatura.
Ecco i protagonisti:
Gaia Segattini, conosciutissima designer e consulente per l’handmade , cioè per il “fatto a mano”, blogger di “Vendetta Uncinetta”, ideatrice e organizzatrice della frequentatissima manifestazione anconetana Weekendoit, laboratori e talk sulle tecniche artigianali, sia tradizionali che innovative, Coach di “Botteghe Digitali” (progetto nazionale nato da Stefano Micelli e sostenuto da Banca IFIS, giunto quest’anno alla seconda edizione) ci racconterà delle criticità e dei successi riscontrati nella sua attività professionale di accompagnamento in percorsi di innovazione di Crafters e Makers (artigiani digitali che usano abitualmente ed in modo professionale tecnologie e canali di comunicazione ed e-commerce), micro e piccole imprese manifatturiere.
Cristina Franceschini, designer fermana di accessori moda, racconterà la sua personale attività di prototipazione e di produzione di piccole e personalizzate serie di accessori per calzatura donna realizzate con le innovative Stampanti 3D, destinate sempre più ad entrare di diritto all’interno delle tradizionali imprese calzaturiere.
La “fusione” intelligente di tradizione e Innovazione continuerà ad essere il filo conduttore di tutto il pomeriggio. Riccardo Visentin, attualmente designer digitale e fondatore della lombarda Aureaservice ma con un lungo passato da artigiano “tradizionale”, parlerà di “manualità digitale”, un’apparente contraddizione ma in realtà il segreto per coinvolgere i detentori di abilità creative e artistiche quali ad esempio gli orafi nell’apprendimento di nuove tecnologie di design e produzione.
Daniele Frison e Matteo Silverio, giovani product designers e architetti veneti, ci racconteranno le loro esperienze eccellenti di come il design computazionale e la manifattura digitale abbiano introdotto significative innovazioni nei settori artigiani ed in particolare nella delicatissima ed antica lavorazione del vetro, Murano su tutti.
Emilio Antinori, di Design For Craft, interverrà sulla manifattura additiva (stampanti 3D potremmo dire per semplificare) e delle sue numerose applicazioni nei settori manifatturieri, artigianali e industriali. Tra le altre cose Antinori illustrerà l’utilizzo della Stampante 3D per restaurare opere artistiche danneggiate da sisma del 2016. In collaborazione infatti con Nova Arte, Design For Craft ha iniziato a ricostruire il fregio della chiesa del SS. Cuore di Gesù di Tolentino prima modellandolo in 3D e poi stampandolo in ABS, impiegando tecniche del restauro classico per restituire l’aspetto originario del bene storico distrutto.
“Make in Marche – Talks” tratterà anche temi riguardanti più in generale l’innovazione 4.0, di cui tanto sentiamo parlare. Ospiti d’eccezione saranno l’Assessora Manuela Bora della Regione Marche, il Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, Damiano Pietri, Il Digital Consultant Paolo Manfredi. Insieme ai Dirigenti e Tecnici di Confartigianato Macerata affronteranno il tema delle risorse pubbliche regionali ed europee, delle reti e degli strumenti di sostegno ed accompagnamento delle imprese alla rivoluzione digitale e manifatturiera che è già in atto. Strumento d’elezione per accompagnare artigiani e piccole imprese verso il futuro saranno i Digital Innovation Hub, cioè realtà territoriali specializzate nelle nuove tecnologie ma soprattutto nelle soluzioni innovative adeguate ai processi produttivi dei distretti e delle filiere del Made In Italy.
Con l’occasione Confartigianato presenterà il proprio Digital innovation Hub. MArKE è il nome che è stato scelto, proprio a voler sintetizzare il “Make in Marche”.
Due uomini eccezionali, atipici, dall’intelletto tormentato. “Solo, senza fidel governo et molto inquieto de la mente. Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi”: è questo il titolo della mostra, a cura di Vittorio Sgarbi, che inaugurerà a Recanati mercoledì 20 dicembre alle ore 18.
L'evento espositivo, che sarà visitabile a Villa Colloredo Mels fino all'8 aprile 2018, intende mettere in rapporto due personaggi emblematici per la città: l'artista veneto Lorenzo Lotto, la cui splendida Annunciazione è conservata nel museo civico di Villa Colloredo Mels, e il poeta di casa Giacomo Leopardi. Due anime inquiete e figure di grande sensibilità che, pur affrontando mondi artistici differenti, hanno espresso l'esigenza di raccontare la realtà e il conflitto interiore.
La mostra è promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Recanati, con il contributo della Camera di Commercio di Macerata e in collaborazione con Casa Leopardi, Università degli Studi di Macerata e Centro Nazionale Studi Leopardiani. La mostra è organizzata dalla Società Sistema Museo in collaborazione con Spazio Cultura.
Per l’occasione il museo civico di Villa Colloredo Mels inaugura anche ilnuovo ed importante progetto di allestimento delle sale dedicate a Lorenzo Lotto, a cura dell’architetto Bruno Mariotti dello studio CH Plus, in grado di valorizzare le opere del patrimonio e quelle ospitate per il periodo della mostra.
Non è una singolare coincidenza che Lorenzo Lotto abbia lasciato alcuni dei suoi capolavori a Recanati, dove si tormentò e si espresse Giacomo Leopardi, manifestando uno spirito improvvisamente nuovo, aperto all’infinito della natura. A ripensarne le vicende umane e le singolari esperienze estetiche, è come se per entrambi ci fosseun passaporto che va oltre il loro tempo. Lotto è finalmente “compreso” nel Novecento, ma anche Leopardi sarà interpretato compiutamente soltanto in tempi recenti, con le moderne letture de La ginestra, deI tramonto della luna, delle poesie della piena maturità. Anche questo può essere uno stimolo: sentire insieme i due artisti, il pittore e il poeta, che tra l’altro poteva vedere in casa un’opera di Lotto acquistata dal padre Monaldo. Entrambi a Recanati hanno lasciato il loro segreto.
Al percorso del Lotto a Villa Colloredo Mels si unirà strettamente quello su Leopardi con l’esposizione straordinaria di documenti, manoscritti e cimeli del poeta. Una vera e propria riscoperta del patrimonio leopardiano che torna dopo molti anni a disposizione di tutta la cittadinanza, dei turisti e degli studiosi.
Lo scorso mercoledì 13 dicembre si è inaugurata a Roma, nelle sale del Complesso di Vicolo Valdina, una delle sedi istituzionali della Camera dei Deputati, la mostra di arte contemporanea "Una solida leggerezza", dedicata alla figura della donna. Tra le opere in mostra, è stato selezionato anche un quadro della pittrice maceratese Pina Fiori, docente di Discipline Grafiche e Pittoriche e di Progettazione nella sezione di Arti Figurative del Liceo Artistico “Cantalamessa” di Macerata.
La mostra è una celebrazione dell'universo femminile e vede il coinvolgimento di molte artiste, provenienti da tutta Italia, le quali hanno voluto interpretare la tematica dell'esistenza delle donne nel mondo secondo il proprio linguaggio e le proprie emotività. Il titolo dell’evento, “Una solida leggerezza”, attraverso un gioco di parole vuole porre l’accento su due aspetti fondamentali dell’essenza femminile: la delicatezza della donna e al contempo l’ineguagliabile forza d’animo che la contraddistingue e le permette di rialzarsi sempre e di lottare per sé stessa e la sua prole, anche nelle situazioni più difficili. Di fronte ad una attualità che ci addolora ogni giorno con notizie di donne vittime di violenza, la mostra vuole essere un modo per celebrare il mondo femminile con tutte le sue potenzialità.
L'evento è stato inaugurato dalla Vice Presidente alla Camera, On. Marina Sereni, che in un suo commento scrive: “Ho inaugurato con piacere nella sala del Cenacolo del complesso di Vicolo Valdina della Camera dei deputati la mostra "Una solida leggerezza". In una legislatura che finalmente ha raggiunto una significativa presenza femminile in Parlamento, in un palazzo della politica che ha aperto una “Sala delle donne” - dove, immagine dopo immagine, possiamo vedere le ‘madri della Repubblica’ accanto alle figure femminili che hanno fatto grande e democratico il nostro Paese - è quasi naturale dare spazio a tante artiste che hanno scelto di rappresentare l’altra metà del cielo. Le opere raccontano un universo sfaccettato, tanto quanto può esserlo la personalità delle pittrici e del mondo femminile che vogliono raccontare. Perché dietro ogni quadro, figurativo o astratto che sia, ci sono altrettante donne – pochissime ‘di mestiere’ – che ogni giorno fanno di tutto e vengono da dovunque. Dall’Italia, dalla Sicilia a Bolzano, ma anche dal mondo, da Ginevra alla Corea del Sud. Mi piace il titolo scelto per questa mostra internazionale “Una solida leggerezza”, perché penso descriva davvero come siamo: solide e leggere al tempo stesso, capaci per questo di immaginare e costruire il cambiamento con gli strumenti della politica o con il linguaggio dell’arte, bandendo la violenza e la guerra.”
La mostra, ideata dal critico d'arte Monica Ferrarini, curata da Anna Isopo e allestita con il patrocinio della Regione Lazio e della Camera dei Deputati, è visitabile gratuitamente fino al 20 dicembre.
Alla professoressa Pina Fiori vanno le congratulazioni di tutto il Liceo Artistico “Cantalamessa”: dirigente, colleghi, personale e soprattutto studenti, tutti orgogliosi di essere ancora una volta attivamente partecipi degli eventi e dei fenomeni culturali ed artistici del nostro tempo.
Dopo il grande successo dell'estate scorsa, Sferisterio Live Macerata consolida nel 2018 la sua vocazione di palcoscenico internazionale, annunciando il primo concerto della nuova stagione, che porterà il 4 luglio in Arena il celebre gruppo dei Simple Minds, una delle band più importanti al mondo, in un'esclusiva tournée estiva. L'appuntamento è promosso dal Comune di Macerata, organizzato dalla Best Eventi in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio.
Si rialza così il sipario su una rassegna che ha acquisito una notorietà importante, rilanciando Macerata e il suo territorio in chiave culturale, turistica e di sviluppo economico. La scorsa edizione ha fatto registrare 19 mila presenze per 11 giorni di spettacolo, per un incasso di 776 mila euro e lusinghieri giudizi da parte degli spettatori e degli addetti ai lavori.
Entusiasta il sindaco Romano Carancini: “Lo Sferisterio torna a respirare la storia della musica mondiale: Simple Minds dopo Radiohead è l’immaginario new wave che più ha appassionato e coinvolto intere generazioni. Hanno scelto lo Sferisterio di Macerata, per una delle poche tappe del loro tour in Italia, perché lì la musica si trasforma in emozione. È la strada della reputazione internazionale per il nostro Sferisterio Live, battezzato da Radiohead e ora abbracciato dai Simple Minds, capaci di vendere 60 milioni di dischi e che il 4 luglio 2018, dentro la magia dello Sferisterio, torneranno a far sognare la nostra anima romantica”.
“Con Sferisterio Live Macerata ci prepariamo a un’estate internazionale – afferma l’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde - Un’occasione per i turisti di fermarsi e riscoprire la Marca Maceratese e per i maceratesi di godere di musica di grande qualità.”
Dopo aver girato l’Italia nei mesi scorsi con uno speciale e intimo acoustic tour, in compagnia di KT Tunstall, i Simple Minds tornano dunque nuovamente in Italia con nuova musica. Alla vigilia dell’uscita di “Walk Between Worlds”, il 2 febbraio, la band di Glasgow annuncia il nuovo tour, che toccherà il nostro Paese con sei date nel prossimo mese di luglio. Prima dello Sferisterio la band sarà al Festival Acquedotte di Cremona e all’Auditorium Parco della Musica di Roma, successivamente al Marostica Summer Festival, in piazza Castello a Udine, e al Porto Antico, Arena del Mare, di Genova. (www.simpleminds.com, www.facebook.com/simpleminds, www.twitter.com/simplemindscom ).
Prezzo biglietti:
PLATINO: € 80,00 + diritti di prevendita
ORO: € 70,00 + diritti di prevendita
VERDE: € 60,00 + diritti di prevendita
BLU: € 55,00 + diritti di prevendita
ROSSO: € 50,00 + diritti di prevendita
GIALLO: € 40,00 + diritti di prevendita
Balconata: € 35,00 + diritti di prevendita
(diritti di prevendita 15%)
I biglietti saranno disponibili dalle 12.00 di mercoledì 20 dicembre su www.vivaticket.it, www.ticketone.it e www.ticketmaster.com.
In esclusiva per gli iscritti di Io Vado Club e MyLivenation, la vendita inizierà a partire dalle 12.00 di martedì 19 dicembre
IMPORTANTE:
- I biglietti sono in vendita dalle ore 12:00 del 20 dicembre 2017 presso la biglietteria dei Teatri di Macerata (piazza Mazzini 10), su ticketone.it, vivaticket.it, e in tutti i punti vendita TicketOne, Vivaticket e Amat.
- Il nome dell'acquirente sarà stampato su ogni biglietto. Il biglietto non può essere ceduto a terzi.
- L'acquirente deve mostrare la foto ID per accedere al luogo del concerto. Si accettano le foto di passaporto, patente, o carta dìidentità.
- Non si può accedere senza documento valido e con foto.
- Se l'acquirente non sarà presente con i suoi ospiti all'ingresso del concerto, gli ospiti non potranno accedere.
- I biglietti non potranno essere rivenduti. Qualsiasi biglietto rivenduto non sarà valido per l’accesso.
- I biglietti non possono essere scambiati o rimborsati.
- I biglietti acquistati su piattaforme secondarie non saranno validi.
- Non è previsto l’annullamento del concerto in caso di maltempo.
- Non sono previste agevolazioni per i bambini al di sopra dei 3 anni.
- Non sono accettate prenotazioni telefoniche.
- Alle persone con disabilità saranno riservati dei posti che possono essere prenotati scrivendo all’indirizzo mail veronica.antinucci@sferisterio.it.
I posti riservati ai disabili sono così ripartiti:
• persone con disabilità con carrozzina 6 posti gratuiti “fuori sedie” (3 per lato) settore rosso platea; accompagnatori seduti dietro alle carrozzine, costo biglietto 25 euro;
• persone con disabilità senza carrozzine (e con invalidità superiore al 70%) posti gratuiti settore rosso platea per un massimo di 10 posti; accompagnatori 25 euro.
I posti verranno assegnati in base all’ordine di arrivo delle mail.
Vi ricordiamo che il sito Vivaticket mantiene la transazione del biglietto per un’ora. Nel caso in cui la vendita non venisse completata entro il tempo stabilito, il posto tornerà libero e sarà acquistabile da altri utenti.