Nel giorno in cui si celebra in tutto il mondo, ma in Europa in particolare, il Giorno della Memoria, in cui i ricordi dei sopravvissuti tornano a lanciare un monito a chi il nazismo lo ha solo letto sui libri di storia, l’Admo di Macerata ha organizzato un incontro, anche questo incentrato su testimonianze. Non di morte. Anzi. “Ho avuto midollo”, che domani (27 gennaio) sarà ospitato alle ore 16 alla Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, sarà una raccolta di testimonianze di vita: storie di donatori, donazioni e vittorie che vogliono far conoscere, in particolare ai giovani, le possibilità che hanno di aiutare veramente e concretamente chi, senza il trapianto, rischia di morire.
“La battaglia si può vincere”, recita il sottotitolo dell’incontro e di quella battaglia parleranno il primario di Ematologia dell’ospedale di Civitanova, Riccardo Centurioni, e Marta Viola, una ragazza che ha raccontato con un libro fotografico “Sangue bianco” la sua esperienza con la leucemia. Duecento scatti che raccontano un calvario in cui è stata catapultata a 30 anni, fatto di ricoveri e un trapianto di midollo osseo che l’hanno portata a vincere la malattia.
Numeri da grande evento per Versus, la rassegna recanatese di confronti poetici. Al primo appuntamento, in cui è stato protagonista il poeta romano Roberto Deidier, più di sessanta presenze, che collocano Versus tra le rassegne di poesia più seguite in Italia.
Dopo il “botto” iniziale, l’Associazione Lo Specchio ospiterà, sempre con il giovane poeta Piergiorgio Viti come moderatore, Daniele Piccini. Un secondo appuntamento in cui, ancora una volta, il poeta ospitato si confronterà con una delle tematiche fondanti del suo percorso letterario. Stavolta, il tema del Versus sarà “Il rumore dell’assente”.
Chi sono quelle figure in filigrana presenti nei testi di Piccini? Cos’è per il poeta umbro l’assenza? Questi e altri interrogativi faranno da filo conduttore alla serata di domenica 28 gennaio, che si terrà sempre alle ore 17 presso il Circolo di Lettura di Recanati, in via Cesare Battisti.
L’ingresso è, come sempre, gratuito.
Daniele Piccini (1972) è originario di Città di Castello e vive tra Sansepolcro e Milano. Poeta e critico letterario, ha concentrato i suoi studi filologici sulla poesia italiana del Trecento, mentre la sua riflessione critica guarda in prevalenza alla poesia del Novecento. Già collaboratore con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, insegna presso la Seconda Università degli Studi di Napoli. Scrive inoltre sulla rivista "Poesia" della casa editrice Crocetti, su "Famiglia Cristiana" e "Avvenire".
Le Marche e le proprie bellezze protagoniste alla libreria Mondadori di Civitanova sabato 27 gennaio alle ore 18 grazie al libro Racconti di Marche della blogger marchigiana Nadia Stacchiotti. Ci sono tanti modi per far rimanere l’attenzione alta su un territorio e quello del racconto attraverso un blog da cui nasce un libro ne è certamente uno.
Le Marche hanno vissuto un anno intenso e complicato, ma stanno ripartendo, nonostante tutte le difficoltà. Ci sono libri che le raccontano esaltando la bellezza e non le macerie, tra questi Racconti di Marche, nato dallo storico e seguitissimo blog raccontidimarche.it dedicato ai viaggi e alla regione che illustra il territorio utilizzando lo strumento delle classifiche che segnalano ai viaggiatori ben 100 luoghi da visitare.
Un modo insolito per scoprire curiosità, aneddoti e piccoli capolavori custoditi dalle Marche, spesso sconosciuti anche ai suoi stessi abitanti ed al tempo stesso un forte messaggio di rilancio e valorizzazione di un territorio agibile.
Racconti di Marche è scritto dalla blogger marchigiana Nadia Stacchiotti ed edito dalla casa editrice di Recanati Giaconi Editore, specializzata in libri dedicati alle Marche, con un filone importante dedicato ai Monti Sibillini. La letteratura, anche per ragazzi, di racconto delle Marche, sta avendo un ruolo importante nell’aiutare la regione a ripartire a farsi scoprire dai turisti e dai viaggiatori.
Il libro è stato già presentato sia in prestigiosi contesti nazionali (Camera dei Deputati) che nelle aree colpite dal sisma (Amandola, Ussita, Monteleone di Fermo) rappresentando per turisti e semplici visitatori una vetrina per l’intera regione.
Ecco cosa dichiara Nadia Stacchiotti sul suo lavoro editoriale: “L’idea mi frullava in mente da un po’. Sul blog avevo inaugurato una rubrica che piaceva davvero molto: le classifiche. Sui vari portali di viaggio mi incantavo nel leggere le città da visitare almeno una volta nella vita, i borghi più belli d’Italia, le spiagge dove trovare il mare più cristallino in cui tuffarsi e così via. Ovviamente in queste classifiche le Marche non c’erano quasi mai (a parte quelle dei borghi)! E così ho provato a realizzare classifiche tutte marchigiane cercando di inserire gli aspetti più curiosi e meno conosciuti della regione”.
Nadia Stacchiotti: gran parte del tempo lo trascorre sui social network, ma è per lavoro, almeno così dice, a volte capita pure che insegni agli altri, o tenga convegni, su come utilizzare il web e i social al meglio. Nel tempo libero, quando ce l’ha, se ne va in giro per le Marche e per il mondo per poi raccontare quello che ha visto, fatto e soprattutto mangiato, nel suo blog, che guarda caso dà il titolo anche a questo libro.
Anche quest’anno, la 18esima Marcia della Giustizia e della Pace Recanati-Loreto, prende spunto dal Messaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale della Pace, dal titolo: “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”.
Nel Messaggio, infatti, egli dice: «La pace, che gli angeli annunciano ai pastori nella notte di Natale è un’aspirazione profonda di tutte le persone e di tutti i popoli, soprattutto di quanti più duramente ne patiscono la mancanza. Tra questi, gli oltre 250 milioni di migranti. Questi ultimi, «sono uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace». Per trovarlo, molti di loro sono disposti a rischiare la vita in un viaggio che in gran parte dei casi è lungo e pericoloso, a subire fatiche e sofferenze, ad affrontare reticolati e muri innalzati per tenerli lontani dalla meta. Con spirito di misericordia, abbracciamo tutti coloro che fuggono dalla guerra e dalla fame o che sono costretti a lasciare le loro terre a causa di discriminazioni, persecuzioni, povertà e degrado ambientale».
Secondo Papa Francesco, la questione centrale è: «Offrire a richiedenti asilo, rifugiati, migranti e vittime di tratta una possibilità di trovare quella pace che stanno cercando, richiede una strategia che combini quattro azioni: accogliere, proteggere, promuovere e integrare». E saranno proprio questi quattro verbi che alimenteranno le testimonianze durante il cammino della marcia.
Conclude, Papa Francesco “Ci ispirano le parole di San Giovanni Paolo II: «Se il “sogno” di un mondo in pace è condiviso da tanti, se si valorizza l’apporto dei migranti e dei rifugiati, l’umanità può divenire sempre più famiglia di tutti e la nostra terra una reale “casa comune”». Molti nella storia hanno creduto in questo “sogno” e quanto hanno compiuto testimonia che non si tratta di una utopia irrealizzabile.”
La struttura della serata del 27 gennaio prevede un primo momento di riflessione nella Chiesa di Cristo Redentore a Recanati alle ore 17: ai saluti del sindaco di Recanati Francesco Fiordomo e del Vescovo di Macerata Mons. Nazzareno Marconi seguirà la presentazione del programma da parte di Gabriele Darpetti, incaricato regionale per la pastorale sociale e del lavoro, l’introduzione alla Marcia del prof. Alberto Quattrucci, Comunità di Sant’Egidio con l’illustrazione del progetto “corridoi umanitari” e alcune testimonianze di profughi siriani giunti in Italia in sicurezza.
Il prof. Alberto Quattrucci, Segretario Generale di “Uomini e Religioni”, associazione nata per promuovere e far crescere la mutua conoscenza e il dialogo tra le religioni, che a partire dal 1986 collabora a mantenere viva la rete di rapporti fra uomini e organizzazioni di più di 90 Paesi, rappresentanti di diverse fedi e culture legati dalla comune aspirazione di pace e giustizia, per conto della Comunità di Sant’Egidio è osservatore delle trattative di pace in Mindanao (Filippine) e attualmente impegnato nella missione umanitaria con aiuti di emergenza ai profughi Rohingya in Bangladesh ai quali sarà rivolta una raccolta fondi durante la serata come gesto concreto di solidarietà.
Alle 18,30 prenderà il via il cammino da Recanati a Loretoscandito da tappe con brevi interviste a cura di Graziella Mercuri sui quattro verbi del messaggio del Papa.
ACCOGLIERE: con Giacomo della Comunità Papa Giovanni XXIII di Macerata
PROTEGGERE: con Sammy Kounon dell’Anolf di Macerata;
PROMUOVERE: con Fabrizio Bulleri del Progetto Policoro di Fermo
INTEGRARE: con Ilaria Fioretti assessore ai Servizi Sociali del Comune di Camerano
Al termine ci sarà una breve testimonianza di Asmae Dachangiornalista e scrittrice siriana che risiede nelle Marche.
All’arrivo a Loreto, verso le 20,30 circa, ci sarà il saluto del Sindaco di Loreto Paolo Niccoletti, l’intervento dell'arcivescovo prelato di Loreto Mons. Fabio Dal Cin, preghiere e meditazioni a cura di Don Giordano Trapasso e la meditazione finale del prof. Alberto Quattrucci (Comunità di Sant’Egidio).
L’iniziativa è organizzata da 18 anni da Don Rino Ramaccionidella Parrocchia Cristo Redentore di Recanati, in collaborazione con L’ufficio di Pastorale Sociale e del lavoro delle Marche, la Caritas, Le Acli, l’Azione Cattolica, l’Agesci, ed altri movimenti e associazioni delle Marche.
Il Rotary di Tolentino, presieduto da Stefano Gobbi, ospita in città Maurizio Galimberti. Il 27 gennaio alle 21, al Politeama, il grande fotografo milanese presenterà il docufilm “San Nicola reMade” che verrà proiettato per i soci rotariani, ma anche per tutti i cittadini che vorranno partecipare.
Il docufilm racconta in maniera estremamente appassionante il lavoro di Galimberti che scattando oltre 9mila polaroid, con la sua personalissima tecnica, ha trasformato il capolavoro trecentesco dedicato a San Nicola da Tolentino, opera di Pietro da Rimini, in un suggestivo e grande “mosaico”.
Luca Giustozzi e Massimiliano Sbrolla hanno documentato in uno short film di circa trenta minuti, tutto il progetto, durato quattro anni e che ha coinvolto un team di eccezionali professionisti che si sono misurati con un progetto di grande respiro culturale, ispirato, voluto, finanziato e portato a compimento da Alberto Marcelletti, tra l’altro cittadino tolentinate dell’anno 2017.
Il farmacista, vero mecenate, con la sua consueta modestia, ha realizzato un’operazione di grande pregio sia artistico che culturale, lasciando un segno indelebile, come è stato riconosciuto da più parti, nella storia della fotografia italiana e internazionale. Al termine della proiezione del docufilm seguirà una performance dell’instant artist internazionale. Grazie al Rotary di Tolentino, inoltre, il documentario verrà proiettato anche nel pomeriggio del 27 gennaio, alle 17.30, sempre al Politeama, per dare la possibilità a più tolentinati di partecipare.
Diverse le iniziative promosse nel territorio maceratese per celebrare il Giorno della Memoria, istituto in Italia da una legge del 2000 in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Il Comune di Civitanova Marche effettuerà le seguenti manifestazioni:sabato 27 Gennaio alle ore 12:30 verrà depositata una corona di alloro all’ex Ghetto Ebraico. Lunedì 29 Gennaio il Presidente Claudio Morresi ha convocato un Consiglio Comunale in seduta aperta presso l’Auditorium dell’Istituto d’Istruzione superiore “Leonardo Da Vinci”. L’apertura dei lavori è affidata al presidente del Consiglio Comunale Claudio Morresi, seguiranno nell’ordine gli interventi: del sindaco Fabrizio Ciarapica, del professor Paolo Bascioni, degli alunni degli Istituti comprensivi cittadini, dei Consiglieri e dei partecipanti tutti. In entrambe le giornate saranno presenti alcune scuole di Civitanova. Il coinvolgimento delle scuole su questo tema è fondamentale. Sono stati gli studenti dell’IIS “V. Bonifazi” arealizzare la locandina dell’evento e gli studenti delle scuole che parteciperanno al consiglio interverranno nei dibattiti. La cittadinanza tutta è invitata a partecipare.
A Tolentino sono stati coinvolti tutti gli istituti scolastici della Città ed è stato predisposto un programma con diverse iniziative ed incontri volti proprio ad approfondire tutte le tematiche legate alla Shoah. Gli eventi rivolti alla cittadinanza e agli studenti degli istituti comprensivi Don Bosco, Lucatelli, Filelfo e Frau sono stati coordinati con la collaborazione dei dirigenti scolastici e degli insegnanti,dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi, dal Presidente del Consiglio comunale Fausto Pezzanesi ed in particolare dall’Assessore all’Istruzione Alessandro Massi.
Questo il programma completo delle iniziative: sabato 27 gennaio, ore 9.45 al Cinema Giometti proiezione del film “Gli Invisibili” per gli alunni dell’Istituto Comprensivo Don Bosco; alle ore 10.30 alla tensostruttura di San Catervo celebrazione della S. Messa; alle ore 11.30 all’Istituto Lucatelli Aula Magna I.C. Lucatelli incontro con la prof.ssa Maila Pentucci co-autrice insieme ad Edoardo Bressan e Annalisa Cegna del libro “Storie di uomini e di donne tra internamento e resistenza”. Lunedì 29 gennaio alle ore 11.00 all’Aula Magna IIS “Francesco Filelfo” al Centro Comm. La Rancia incontro con la Prof.ssa Natascia Mattucci, docente di filosofia politica presso l’Università di Macerata con la partecipazione delle classi quinte dell’IIS “Francesco Filelfo”. Mercoledì 31 gennaio alle ore 11.00 all’Aula Magna ITE, Piazzale Don Bosco, incontro sulla shoah con il prof. Enzo Calcaterra con la partecipazione del biennio IPSIA “Renzo Frau” e classi terze e quarte dell’ITE IIS “Francesco Filelfo”.
A Macerata è stata allestita una mostra sulla retata degli ebrei romani del 16 ottobre 1943. La mostra “16 ottobre 1943. La razzia”, a cura di Marcello Pezzetti, allestita nel Dipartimento di Studi Umanistici in via Garibaldi 20, sarà esposta fino al 28 febbraio. Giovedì 8 febbraio alle 12 si svolgerà l’inaugurazione alla presenza del curatore Marcello Pezzetti e del presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma, Mario Venezia. L’esposizione vuole inquadrare la retata degli ebrei romani del 16 ottobre 1943 ad opera dei nazisti nel suo contesto storico, tracciando il punto della situazione degli eventi relativi alla Shoah attraverso documenti, anche inediti, testimonianze audiovisive, disegni, mappe e fotografie. Le scuole possono organizzare visite contattando l’organizzatrice, la prof. Ferranti, telefonando allo 07332584339 o scrivendo a ferranticlara@gmail.com.
“Non si esce mai, per davvero, dal Crematorio". Sono parole di Shlomo Venezia, ebreo di Salonicco, di nazionalità italiana; è uno dei pochi sopravvissuti del Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau, una squadra speciale selezionata tra i deportati con l'incarico di far funzionare la spietata macchina di sterminio nazista.
Oggi 25 gennaio è stato presentato in sala Giunta l’antologia “Intorno a Sibilla 2” che raccoglie gli elaborati degli allievi della Scuola di cultura e scrittura Poetica “Sibilla Aleramo” sul tema "La città ideale”, facendo proprio riferimento alla tela di autore ignoto unendo arte figurativa e poesia.
«Alla base di tutto c’è un rapporto cultura-scrittura - ha affermato Umberto Piersanti - Non c’è un solo uomo che non affondi le sue radici nella poesia senza avere una vasta cultura alle spalle. La scuola va poi legata a un premio di poesia che ha già caratterizzato Civitanova negli anni passati e che a Civitanova ha portato grandi nomi della poesia come Ada Merini e Mario Luzi».
Annie Seri, invece, si concentra sul tema “la città ideale”: «ha creato molta inquietudini, a differenza di quanto ci si potesse attendere. Nella mente degli allievi sembrava che le strade dovessero essere riempite con i fantasmi. La Scuola, comunque, non punta a creare poeti, ma a vedere le persone che sono dietro alla poesia”.
Soddisfatta anche l’assessore alla Cultura Maika Gabellieri: «tutti gli appuntamenti della Scuola sono stati molto partecipati. Portare avanti la Scuola con le capacità del professor Piersanti è sicuramente un vanto per noi e la sua capacità di dirigerla è senzadubbio rara, vista la sua competenza e professionalità. Civitanova ha avuto e ha tutt’ora grandi personaggi a livello culturale. Io personalmente mi sono avvicinata alla materia grazie ad Antonio Santori che per primo ha aperto la strada alla poesia. Tradizione portata poi avanti dal Professor Piersanti. L’antologia è importante perché testimonia il lavoro che è stato fatto nel tempo”.
Alla fine della conferenza alcune autrici hanno letto il loro componimento. La Scuola ha organizzato 4 incontri al mese, tenuti nella Biblioteca comunale dove una volta al mese era presente un ospite di eccezione. Durante gli incontri ci sono stati laboratori di scrittura poetica e lezioni di poesia contemporanea di poeti prevalentemente italiani, per non perdere la musicalità delle parole.
Prefazione: Umberto PiersantiCasa Editrice: “Affinità elettive”Autori: Cinzia Canale, Annamaria Ragni, Onorina Lorenzetti, Albano Belloni, Silvia Gelosi, Angela Catolfi, Amneris Ulderigi, Marina Baldoni, Emanuel Capodarca, Claudia Foresi, Francesca De Luca, Francesca Mascaretti, Daniela Andreoni, David Chiucconi.
Sabato 27 gennaio al teatro comunale di Petriolo alle ore 21:15 si svolgerà il Concerto "Around Morricone" con lo Stefano Conforti Jazz Quartet.
Swingano magistralmente sui temi di Morricone. Con perizia, gusto e grande rispetto (amore, direi) per il materiale che usano. Nitidezza melodica, pulizia sonora, senso dell'equilibrio sono i maggiori pregi del loro raffinato lavoro. Con questo commento di JazzItalia vogliamo presentare il gruppo “Stefano Conforti Jazz Quartet” ed il suo “Around Morricone”, un progetto che ha rivisitato in chiave jazz le più note composizioni del grande Ennio.
Swingare un classico come Morricone non è un compito da sottovalutare ma gli arrangiamenti di Conforti hanno fatto centro riuscendo pienamente nell'impresa di offrire sia un'elegante ed originale reinterpretazione sia di conservare il fascino del materiale musicale preesistente arricchendolo di nuova luce. Il sax del musicista marchigiano sarà sicuramente il personaggio chiave di questo affascinante e raffinato viaggio musicale attraverso le bellissime colonne sonore di C'era una volta in America, Mission, La leggenda del pianista sull' oceano, Nuovo Cinema Paradiso, Metti una sera a cena e molte altre.
Accompagneranno il Maestro Conforti in questo splendido concerto il pianista Giovanni Tornambene, il contrabbassista David Padella e il batterista Roberto Bisello.
Ingresso libero.
E’ dedicato a chi ama andare alla scoperta, o anche alla riscoperta, di un territorio con il passo del pellegrino, camminando senza fretta ma con lo sguardo attento ai luoghi, il nuovo saggio dello scrittore e storico settempedano Raoul Paciaroni dal titolo: “Un itinerario scomparso: la strada di S. Eustachio”. La pubblicazione, edita da Hexagon Group per la collana a cura del Comune di SanSeverino Marche, ripercorre un percorso oggi dimenticato ma che nell’età di mezzo e nei secoli successivi congiungeva San Severino Marche a Camerino ed era un segmento dell’importante strada di collegamento fra la Marca e Roma.
“Nel Medioevo questa strada - spiega l’autore del saggio - aveva origine all’altezza di ponte Sant’Antonio ma, anziché oltrepassarlo per immettersi sulla via consolare romana diretta verso Pioraco, volgeva subito a sinistra dopo il piccolo aggregato di case di Cesalonga e costeggiava il corso del fiume Potenza fino alla località Valle dei Grilli. Qui la strada lasciava la vallata del Potenza e si addentrava lungo una valle interna solcata da un esiguo torrente che scorre tra il monte S. Apollinare e il monte di Crispiero, valle che oggi è detta di S. Eustachio e che in antico veniva denominataValle Gabiana”.
L’itinerario aveva una lunghezza di circa 15 chilometri, con un dislivello massimo di 519 metri. Nonostante le asperità di alcuni punti, poteva compiersi a piedi in quattro o cinque ore, a cavallo addirittura in un paio d’ore.
“Anticamente - torna sull’argomento lo storico Raoul Paciaroni - la distanza tra San Severino Marche e Camerino veniva indicata in 7 miglia passato per la via di S. Eustachio e in 12 miglia passando per Castelraimondo”. Fra le località interessate dall’itinerario sicuramente vi era quella dell’eremo benedettino di S. Eustachio: “Esso aveva un ruolo di grande importanza nella logistica perché fungeva da provvidenziale ospizio per i forestieri trovandosi a contatto diretto di quella via assai transitata. Ma il monastero – ricorda ancora Paciaroni – non era l’unico edificio in cui coloro che passavano per quella strada potevano trovare ricovero. Lungo il tracciato scaturiva, e scaturisce tuttora, una ricca sorgente denominata Acqua Lupina. Infine anche sul pianoro dove nel 1381 verrà costruita la torre di Beregna era presente una domis hospitalis gestita dall’Ordine ospitaliere e militare di S. Giovanni di Gerusalemme per offrire accoglienza e ristoro ai viandanti sia che provenissero dalla valle di S.Eustachio, sia da quella opposta valle del Cesolone”.
Il saggio “Un itinerario scomparso: la strada di S. Eustachio” è la trentaseiesima opera, dal 1981 ad oggi, che il Comune di San Severino Marche pubblica a firma dello storico settempedano Raoul Paciaroni.
Atteso ritorno per Dejan Bogdanović (violino) e Gabriele Maria Vianello (pianoforte), che si esibiscono sabato 27 gennaio alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi in occasione del concerto organizzato da Appassionata per il Giorno della Memoria grazie alla preziosa collaborazione della sezione di Macerata dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.
Il celebre duo propone al pubblico maceratese una prima assoluta per l'Italia: l'esecuzione della Grande Valse Brillante op.34 n.2 di Fryderyk Chopin nella versione per violino e pianoforte di Eugène Ysaÿe.
Il programma del concerto prevede anche Sonata 'Gran Duo' in la maggiore op.162 di Franz Schubert, Abodah e Nigun di Ernest Bloch, Sonata n.1 in fa minore op.80 di Sergej Prokof’ev e Valzer-Scherzo op.34 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Pagine musicali scelte da Bogdanović per onorare il Giorno della Memoria, segnatamente con i brani di Bloch, la cui fama si deve soprattutto alle rielaborazioni di temi tradizionali ebraici, e Sonata n.1 che Prokof’ev scrisse negli anni del secondo conflitto mondiale e che per questo, insieme ad alcune altre, definì "Sonate di guerra".
Approfondimenti che Bogdanović e Vianello avranno modo di condividere nell'incontro con gli studenti del corso a indirizzo musicale del Convitto Nazionale 'Giacomo Leopardi' promosso per il Giorno della Memoria sabato alle ore 10, nell'aula magna dell'istituto 'Ivo Pannaggi', da Appassionata in collaborazione con l'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra. Interverranno Gilda Coacci e Daniela Meschini, rispettivamente presidente e vicepresidente della sezione di Macerata dell'Anmig.
Professore onorario per i dottorandi nell’Università di Novi Sad, in Serbia, Dejan Bogdanović è da anni impegnato nell'attività didattica che accompagna con successo e dedizione a quella artistica. Riconosciuto a livello internazionale per la perfetta padronanza dello strumento e per la conoscenza degli stili e la bellezza del suono, Bogdanović viene celebrato dal pubblico e dalla critica quale 'genio del colore' per la sua capacità di cogliere l'essenza musicale nelle composizioni che esegue, aggiungendo un tocco emotivo a rendere personale ogni pezzo. Regolarmente ospite di festival di calibro come quelli di Kuhmo, Casals e Salisburgo, ha tenuto numerosi concerti in duo con pianoforte in Canada, in America Latina, nei paesi dell'ex Unione Sovietica e in Europa dall'Ungheria alla Germania passando per l'Italia in cui risiede da tempo.
Gabriele Maria Vianello, pianista di chiara fama, svolge intensa attività cameristica nelle sale da musica più prestigiose sia in recital che in formazione. In duo con Bogdanović, condivide brillanti successi in rinomati festival internazionali.
La stagione 2017-2018 dei ‘Concerti di Appassionata’ è organizzata dal Comune di Macerata con la direzione artistica dell’associazione musicale Appassionata con il contributo del MiBACT, Regione Marche, Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, APM, Università di Macerata, Istituto Confucio e Anmig. Main sponsor della stagione è Menghi Shoes.
Biglietti in vendita alla Biglietteria dei Teatri in piazza Mazzini 10 a Macerata (T 0733-230735, lun.-sab. 10.30-12.30; 16.30-19.30; il giorno stesso del concerto anche in teatro a partire dalle 20); online su vivaticket.it. L’acquisto dei biglietti con la Carta del Docente e con App18 è possibile presso la biglietteria dei teatri a Macerata.
Per informazioni comune.macerata.it e appassionataonline.it
Nella foto: Dejan Bogdanović e Gabriele Vianello
Con "Finalmente domenica!" il 28 gennaio, alle ore 16.30, torna al Teatro Lauro Rossi l’appuntamento con il teatro ragazzi per tutta la famiglia promosso dal Comune di Macerata con l’Amat.
Il Comune di Macerata investe sul teatro ragazzi, una rassegna molto apprezzata da grandi e piccini, anche con il teatro nelle scuole, per permettere a tutti di fare un’esperienza di teatro. Infatti, ogni anno oltre tremila bambini partecipano agli spettacoli della rassegna che vede coinvolte 28 scuole, pubbliche e private, dalle materne a quelle dell’infanzia fino alle medie nei teatri Lauro Rossi e Don Bosco.
Quanto è attuale parlare di gentilezza oggi? Proprio nell'era in cui le relazioni sono diventate un problema sociale, nasce Musi lunghi e nervi tesi di ATGTP Teatro Pirata, lo spettacolo in programma domenica, che indaga le emozioni, a partire proprio da quelle negative. Musi lunghi e nervi tesi è un paese dove tutte le persone sono costantemente arrabbiate e maleducate, tanto da far diventare questo sentimento la normalità. Un giorno le cose cambieranno con la nascita di una bambina che non riuscendo a comprendere questo modo assurdo di relazionarsi, intraprenderà un viaggio che la porterà nel paese di Dov'è adesso, un luogo abitato da gente allegra e accogliente. Uno spettacolo d'attore pieno di ironia e divertenti gag in cui la maleducazione e l'aggressività prendono connotati grotteschi, su cui poter ridere per comprenderne l'effettiva natura "alterata"!
Informazioni e prevendita biglietti (8 euro, ridotti 5 euro): Biglietteria dei Teatri 0733 230735. Inizio spettacoli ore 16.30. Info: www.comune.macerata.it.
Attesa per il primo dei tre incontri de "I giorni della merla - Festival d’inverno" la rassegna di fine gennaio, che anticipa l’edizione in programma dal 2 al 6 maggio di Macerata Racconta, dedicata al freddo e diretta da Loredana Lipperini giornalista e scrittrice, oltre a essere affermata conduttrice di Rai RadioTre, e dalla scrittrice Lucia Tancredi.
L’appuntamento con “Una sedia per ascoltare” è per domani venerdì 26 gennaio, alle ore 17.30, nella sala ex cinema Sferisterio che vede protagonista Simona Vinci, vincitrice del Premio Campiello 2016, che parlerà di Paure e Canti, citando il suo ultimo libro "Parla la mia paura". Perché l'inverno, storicamente e simbolicamente, è anche una stagione di buio e di atavici terrori. Simona Vinci ha appena concluso a Bottega Finzioni un laboratorio di scrittura dedicato all'opera lirica. Il racconto e il canto, come rimedi per esorcizzare e rappresentare la paura, vedranno anche la partecipazione del mezzo soprano Gaia Petrone e della pianista Arabella Cortesi, impegnate presso il teatro Stabile di Vienna, nell'interpretazione di Rossini, Mozart, Donizetti e Bellini.
L’ispirazione per questa terza edizione, patrocinata dal Comune di Macerata, è data dalla preziosa collaborazione con Franco Moschini proprietario della Gebruder Thonet Vienna, il marchio che eredita la tradizione delle sedie di faggio curvato e paglia di Vienna che hanno segnato la storia del costume, del gusto e della bellezza.
Il secondo appuntamento con "I giorni della merla" è per sabato 27 gennaio con “Una sedia per regnare”, dedicato alla serie televisiva Games of Thrones con Roberto Arduini, esperto di letteratura fantastica.
L’ingresso agli incontri è gratuito e senza prenotazione. Info www.comune.macerata.it , www.igiornidellamerla.it .
Due giovani talenti marchigiani sono i protagonisti del prossimo concerto di Civitanova Classica Piano Festival, giunto alla decima edizione.
Appuntamento sabato 27 gennaio, nella sala di lettura della biblioteca Zavatti, alle 21.15 con Alessio Falciani, quindicenne di Ascoli Piceno, e Stefano Chiurchiù, ventitreenne di Montegranaro (FM), che si alterneranno al pianoforte, per offrire alcune delle pagine migliori di Johann Bach, Frydéryk Chopin, Maurice Ravel, George Gershwin e Sergej Rachmaninov.
Falciani aprirà la serata con gli scuri movimenti del 3° Scherzo op. 39 di Chopin e proseguirà nell'agilità sognante della Sonatina di Ravel, per concludere poi la prima parte del concerto con quattro delle migliori Ètudes-Tableaux di Rachmaninov. Chiurchiù affronterà, invece, due note Fantasie: la prima del miglior Bach contrappuntistico, la seconda frutto del romanticismo chopiniano, per salutare il pubblico civitanovese con la gioia scherzosa e jazzistica di Gershwin.
L’ingresso è libero.
La rassegna Civitanova Classica Piano Festival, diretta da Lorenzo Di Bella, viene realizzata dall’Associazione Arte in Musica, grazie al Comune di Civitanova e all’Azienda dei Teatri, con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata, il patrocinio della regione Marche e con il contributo indispensabile delle aziende: il main sponsor ICA Group e i partner Bastianelli, Tecnolift ascensori, Alfred, Roberto Valli, Dimorae e BCC di Civitanova Marche e Montecosaro.
Info www.civitanovaclassica.it, tel. 0733/812936.
È il dovere della memoria: quello di ricordare e far ricordare l’inferno dei lager. Il 27 gennaio Montecassiano celebra il Giorno della Memoria con i racconti dei propri concittadini. Storie di vita e di lotta dei montecassianesi che hanno parlato di quanto accadde al tempo dell’occupazione. Domani sera (venerdì 26 gennaio) al Cineteatro Ferri sarà proiettato il documentario di Marco Bozzi “Non posso dimenticare - Storie di vita e di Resistenza al tempo dell'occupazione nazifascista a Montecassiano”.
Si tratta dell’ultimo ciclo di proiezioni del progetto audiovisivo del regista Bozzi iniziato nel 2016 e arricchito, in itinere, di nuove testimonianze di chi ha vissuto il dramma della guerra. Il documentario sarà riproposto domenica 28 gennaio dalle ore 9 alle ore 13 all’auditorium San Marco in piazza Unità d’Italia, mentre sabato 3 febbraio al centro socioeducativo a Sambucheto alle ore 17. In quello stesso giorno, ma alle 16.30 al monumento antistante la chiesa di Santa Teresa di Sambucheto ci sarà la commemorazione per il 70esimo anniversario della morte di don Ezio Cingolani “apostolo della libertà”.
“Ringrazio molto – ha affermato il sindaco Leonardo Catena – Marco Bozzi regista del film-documentario ‘Non posso dimenticare’, Doriana Fogante e l’Anpi Montecassiano ‘Oreste Mosca’ per avere insieme a noi sostenuto l’iniziativa, così come tutti coloro che si sono prestati ad essere intervistati per il prezioso contributo alla memoria storica locale. Bisogna ricordare per non dimenticare cosa è stato il nazi-fascismo”.
Domenica prossima (28 gennaio) l’amministrazione comunale di Montecassiano riceverà la visita di una delegazione di Gualdo Tadino, città umbra dove venne ucciso il partigiano montecassianese Oreste Mosca che oggi dà il nome alla sezione locale dell’Anpi.
A partire da venerdì 26 gennaio il Poltrona Frau Museum di Tolentino attiverà “Pelle a colori”, il laboratorio di educazione museale rivolto ai piccoli visitatori.
L’attività progettata si basa sull’approccio educativo di Bruno Munari, adottato dai più grandi musei di arte e design. Per tale motivo, dopo una prima parte esplorativa di visita alla collezione, i partecipanti verranno coinvolti attivamente nella progettazione creativa utilizzando materiali di riciclo come, appunto, i ritagli di pelle.
I bambini che parteciperanno potranno apprendere tecniche artigianali di lavorazione della materia, nonché divenire consapevoli dei processi progettuali utilizzati da architetti e designer.
Sarà presentato venerdì 26 gennaio alle 21.15 al Passepartout, la suggestiva libreria-caffè nel centro storico di Recanati il nuovo romanzo storico di Maurice Beraudy “Il gatto con la coda rotta”.
Dopo il grande successo de “Il domatore di ragni”, ritornano i misteri storici ambientati nella “Marca”.
In un calendario fittissimo di incontri con lo scrittore, la sua “Racanato” rappresenta il luogo ideale per svelare alcuni dei tanti segreti che la storia dei nostri luoghi custodisce e che ha cercato di raccontare dopo anni di intenso studio.
Maurice Pierre Marie Béraudy nasce ad Ancona il 3 agosto 1963, da padre francese e madre italiana. Passa gran parte della sua vita a Recanati, dove svolge anche i suoi studi, assorbendone l’atmosfera e le suggestioni umanistiche ed appassionandosi alla letteratura di tutti i generi. Dopo una parentesi come collaboratore di una rivista sportiva, decide di andare oltre scrivendo un romanzo.
Dopo il grandissimo successo con il romanzo storico di esordio “Il domatore di ragni” (2010), oggi pubblica il suo secondo romanzo ambientato nelle Marche.
"Il gatto con la coda rotta": 217 a.C. - 1369. Più di millecinquecento anni dividono i tre personaggi principali del romanzo storico: Annibale Barca, il console Caio Giulio Flacco Piceno e messer Bartolo, medico di Racanato. I loro destini sono legati da un mistero che si cela nel territorio dell'antica colonia romana di Potentia. Per svelarlo, Bartolo e i suoi amici dovranno affrontare un viaggio che li porterà a scoprire le bellezze e le peculiarità di alcuni dei luoghi più suggestivi delle Marche.
Venti anni dopo Radiofreccia, Luciano Ligabue torna dietro alla macchina da presa per la storia di un uomo che riflette sulle sue scelte passate e decide di dare una svolta alla vita.
Da domani 25 gennaio fino a martedì 30, al cinema Rossini di Civitanova Marche, viene proiettato Made in Italy, pellicola con Stefano Accorsi e Kasia Smutniak. Il terzo film del rocker italiano è ispirato all’omonimo concept album uscito nel novembre del 2016. Orario: giovedì 21.15; venerdì 20.30-22.30; sabato 18.30-20.30-22.30; domenica 16.30-18.30-20.30; lunedì e martedì 21.15.
Al cinema Cecchetti prosegue la programmazione della pellicola di Paolo Virzì, Ella & John – The Leisure Seeker, con il canadese Donald Sutherland (che verrà insignito del premio Oscar alla carriera nel corso della serata di premiazione del 2018) e l’inglese Helen Mirren (che si è portata a casa una nomination ai Golden Globes grazie al ruolo di Ella).
Orario: giovedì 21.15; venerdì 20.30-22.30; sabato 20.30-22.30; domenica 18.30-20.30; lunedì e martedì 21.15.
Nel fine settimana il film si alterna con Il vegetale, di Gennaro Nunziante, che vede la presenza di Fabio Rovazzi e Luca Zingaretti. Spettacolo unico: sabato 27 gennaio alle 18.30 e domenica 28 gennaio alle 16.30.
Il prezzo del biglietto intero è sempre di 5 euro, ridotto 4 (fino a 18 anni, oltre i 65 anni e studenti universitari fino a 24 anni).
Allestita presso il locale Di Gusto nel centro storico di Macerata, per tutto il mese di gennaio, la personale del Maestro marchigiano William Medori. Questa mostra rappresenta il primo di dodici eventi che caratterizzeranno un anno ricco di arte e cultura per tutti i clienti di Di Gusto.
William Medori realizza un astrattismo materico adottando una tecnica di "metallizzazione della tela", un effetto specchio che riflette da ogni angolazione la luce. L’osservatore rimane da qualsiasi punto abbagliato e allo stesso tempo attirato dalle ombre che si creano sempre nuove e d’intensità mutevole. Assenza di spazio, di prospettiva, di disegno, i frammenti di reimpiego che utilizza rappresentano gli elementi distrutti dalla realtà in una contestazione di questa società alla deriva.
La trasformazione di frammenti e piccoli oggetti provenienti dal riciclaggio plasmati in maniera irriconoscibile si rinnovano e diventano Arte. L’Arte di William Medori!
Ancora successi per il progetto dei Cento Mecenati dell’Associazione Arena Sferisterio che si è posizionato al quarto posto del concorso Progetto Art Bonus promosso da Ales, società in house del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo di supporto alla tutela del patrimonio culturale Italiano e responsabile di Art Bonus, con Promo PA Fondazione – LuBeC.Il progetto dello Sferisterio è risultato fra i dieci finalisti, quarto sui 101 progetti selezionati (sugli oltre 1.100 totali) che sono stati votati sulla piattaforma www.concorsoartbonus.it. Nei primi tre posti la Sala del campionario dei Marmi (Accademia di Belle Arti di Carrara), il restauro delle Terme Centrali del Sito archeologico di Aquinum (Frosinone), la riqualificazione dell’ex Centro Balneare Caimi di Milano. Questo ottimo piazzamento è ancora più importante perché il progetto dei Cento Mecenati è l’unico non destinato a un bene culturale immobile, a un restauro o a una riqualificazione, legato all’opera e finalizzato a un coinvolgimento diretto del mecenate in una attività produttiva come il Macerata Opera Festival.Una grande soddisfazione, dopo la menzione speciale al premio nazionale Cultura + Impresa 2016 (nella categoria Art Bonus), che gratifica tutti coloro che sostengono l’attività dello Sferisterio, molti dei quali hanno già mostrato interesse a riconfermare il proprio ruolo o hanno già confermando la propria adesione, come nel caso di Giovanni Fabiani, titolare del calzaturificio che porta il suo nome, fra i più sensibili e attivi sostenitori del festival maceratese.Giovanni Fabiani, il più longevo dei Mecenati dello Sferisterio, dimostra così di credere ancora una volta nel binomio musica-imprenditoria, scegliendo di sostenere l’Arena maceratese per il sesto anno consecutivo, dimostrandosi modello virtuoso per una partecipazione sempre più attiva dell’industria marchigiana verso una sua eccellenza musicale: «La rete di collaborazioni tra aziende del territorio e la cultura deve essere sempre più stretta. Seguite il mio consiglio – non si stanca mai di ripetere Fabiani – investite in cultura. Se le persone sono educate al bello, saranno più pronte a riconoscerlo e a sceglierlo».Oltre ad essere stato il primo aderente del progetto Cento Mecenati, nel corso degli anni Giovanni Fabiani ha finanziato diverse iniziative. Già nel 2015, in occasione dell’Anno Incrociato del Turismo Italia-Russia, l’Ambasciata Italiana in Russia e il Consolato Generale d’Italia avevano rilasciato gratuitamente i visti ai cittadini russi in possesso dei biglietti per lo Sferisterio, azione resa possibile grazie alla profonda conoscenza che l’azienda ha del panorama russo e che si è sviluppata con una esclusiva luxury experience.
Altra importante iniziativa, è stata una masterclass su dizione e stile delle opere italiane tenuta da Francesco Micheli al Teatro Bolshoi di Mosca; e ancora la creazione di modelli per le protagoniste femminili dei titoli in scena – Carmela Remigio nel 2015 e Maria José Siri nel 2016. Nel 2017 invece si è fatto promotore di un educational tour per i vertici di “Rendez-vous” (la più prestigiosa catena russa di negozi di scarpe e accessori) incentrato sia sulla conoscenza dell’azienda che delle Marche, portando allo Sferisterio il patron del retailer insieme alle 50 migliori store manager dei punti vendita presenti in tutte le grandi città russe alla seconda recita di Madama Butterfly.Per informazioni sui Cento Mecenati: mecenati@sferisterio.it, tel. 346 8581624.
Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria che coincide con l’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e con cui si ricordano la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione nazifascista sfociata nello sterminio di undici milioni di persone, tra ebrei, rom, omosessuali, oppositori politici e internati militari. Le iniziative organizzate e promosse dal Comune di Macerata, in collaborazione con l’Istituto Storico di Macerata, l’Istituto Gramsci Marche, l’Anpi e l’associazione musicale Appassionata, con il patrocinio della Prefettura di Macerata, in occasione della Giornata della Memoria sono un invito a una riflessione, individuale e collettiva, con la convinzione che non si deve ridurre alla sola commemorazione di un giorno, ma deve essere consapevolezza profonda del passato e impegno nella costruzione di un futuro di pace.
Gli orrori della guerra, la vergogna delle leggi razziali, la violenta aberrazione del nazi-fascismo, l’umiliazione di un popolo sono un’occasione per ricordare la forza di tanta gente che, nonostante la tragedia della guerra, ha saputo resistere e lottare per la libertà fino all’estremo. Ricordare il dramma di Auschwitz, oggi, soprattutto alle giovani generazioni, significa rinnovare l’impegno per lottare, per continuare a sperare e costruire una società dove non esistano differenze. E la memoria è il filo conduttore che lega le generazioni e soltanto portando alla luce le testimonianze, le verità di quel frammento di storia sarà possibile tramandare anche ai più giovani il valore della libertà, della tolleranza, dell’equità sociale, della pace.
Il programma delle iniziative per celebrare la Giornata delle Memoria – frutto di un lavoro sinergico e di rete, presentato questa mattina dall’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, dal presidente e dalla direttrice dell’Isrec Paolo Coppari e Annalisa Cegna e da Andrea Trettaccione per Appasionata - iniziano oggi, mercoledì 24 gennaio, alle ore 16.30, alla Cala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti con un momento di riflessione sul tema “I bambini, la guerra e la Soah” prendendo spunto dal volume “L’infanzia nelle guerre del Novecento” di Bruno Maida. Ne parleranno, oltre all’autore, Sabina Pavone e Gennaro Carotenuto dell’Università di Macerata e Annalisa Cegna direttrice dell’Istituto Storico di Macerata. Nel corso del ‘900, i bambini diventano veri e propri attori dei conflitti armati.
È un processo progressivo e differenziato a livello mondiale sul piano dei tempi, della geografia, delle dimensioni e delle caratteristiche stesse delle guerre, da quelle di massa della prima metà del Novecento a quelle locali, fino ai conflitti asimmetrici postnovecenteschi. Bruno Maida, nel suo volume, intende raccontare quelle vicende, ponendo una particolare attenzione ad alcuni temi specifici: la legislazione internazionale per la protezione dei bambini nelle guerre, che si è però accompagnata a un loro crescente coinvolgimento; il trauma e la resilienza, attraverso i quali i bambini si rivelano non semplici soggetti passivi ma persone capaci di profonda rielaborazione e adattamento; i linguaggi per raccontare quelle esperienze, dalle parole ai giochi ai disegni.
Giovedì 25 gennaio, al cine teatro Italia proiezione per le scuole del film “Gli invisibili” di Claus Räfle . Un racconto corale, accurato e commovente di un capitolo poco conosciuto della storia tedesca che narra la storia di quattro ragazzi ebrei che sono riusciti a salvarsi dal terrore della Berlino nazista della Seconda Guerra Mondiale. Una storia vera, raccontata tra film e documentario. La sera alle 21 il film verrà proiettato al Multiplex. Sabato 27 gennaio, invece, alle ore 11.30, alla galleria degli Antichi forni verrà inaugurata la mostra “Filo spinato. Dalla grande guerra al tempo presente - I reticolati dai fronti del primo conflitto mondiale alle frontiere europee odierne”.
Come noto il filo spinato è stato uno dei principali protagonisti della Grande Guerra. La sua efficacia, massima per un prezzo minimo, ne ha fatto uno straordinario strumento di inclusione ed esclusione, il filo spinato figura tra le invenzioni che segnarono la storia del Novecento. Il suo impiego tradisce uno dei segreti “meglio custoditi dell’economia biopolitica: ciò che si applica alle mandrie si applica all’uomo”. Durante la prima guerra mondiale l’utilizzo del filo spinato è stato per così dire “puro” e non accessorio, rivelando la sua “portata attivamente politica”, che contribuì all’assurdo bagno di sangue della Grande Guerra. Ma la mostra fa riferimento anche ai giorni d’oggi con le frontiere europee, che traccia i “muri” e la drammatica attualità dell’uso del filo spinato.
La mostra rimarrà aperta fino al 9 febbraio con visite guidate per gli studenti a cura dell’Istituto Gramsci Marche. La Giornata della Memoria è anche musica. Infatti, sempre sabato 27 gennaio alle 21 al Teatro Lauro Rossi l'Associazione musicale Appassionata, in collaborazione con la sezione di Macerata dell'Associazione Nazionale di Mutilati e Invalidi di Guerra, propone in concerto il duo Dejan Bogdanović (violino) e Gabriele Vianello (pianoforte). Nella mattinata, invece, alle ore 10, Gilda Coacci, presidente Anmig Macerata, e Daniela Meschini, vicepresidente Anmig Macerata, incontreranno gli studenti del corso a indirizzo musicale del Convitto Nazionale "Giacomo Leopardi"; nell'aula magna dell'Istituto "Ivo Pannaggi". Durante l'incontro verrà proiettato un video - racconto sul campo di concentramento di Dachau e il violinista Bogdanović e il pianista Vianello eseguiranno pagine musicali del compositore ebreo Ernest Bloch.
Un'occasione fortemente voluta dalle due associazioni coinvolte nel profondo convincimento che l'opera di sensibilizzazione nei confronti della Shoah debba essere indirizzata innanzi tutto alle generazioni di giovani e giovanissimi. Lunedì 29 gennaio, alle ore 17, alla sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti ci sarà la presentazione del volume “Storie di uomini e di donne tra internamento e Resistenza nelle Marche” per la collana Eum dell’Isrec di Macerata Spazi e culture del Novecento con Marisa Borraccini dell’Università di Macerata e Presidente EUM, Angelo Ventrone ed Edoardo Bressan dell’Università di Macerata, Carlo Spartaco Capogreco dell’Università della Calabria e Annalisa Cegna dell’Isrec.
Il volume documenta gli studi compiuti fino ad oggi in merito all'internamento civile fascista nelle Marche e ai suoi rapporti con la resistenza. I saggi proposti offrono vari spunti di riflessione, non solo per quanto riguarda il contesto regionale, ma anche per un approfondimento metodologico sul piano generale. La scelta è stata quella di raccontare esperienze personali e collettive e, al tempo stesso, di interrogarsi sul rapporto fra scritture autobiografiche e storiografia. Il calendario degli eventi organizzati in occasione della Giornata della memoria si concluderà mercoledì 31 gennaio, alle ore 21, al Cine Teatro Italia con la proiezione del film “Un sacchetto di biglie” di Christian Duguay che verrà introdotto da Claudio Gaetani dell’Istituto storico di Macerata.
Il film narra la vera storia di due giovani fratelli ebrei nella Francia occupata dai tedeschi che, con una dose sorprendente di astuzia, coraggio e ingegno riescono a sopravvivere alle barbarie naziste e a ricongiungersi alla famiglia. Una straordinaria storia vera sull’Olocausto tratta dal romanzo classico di Joseph Joffo, che ha venduto milioni di copie nel mondo. Il film sarà proiettato anche sabato 27 gennaio alle ore 21.30 e domenica 28 gennaio e domenica 28 alle ore 18 e 21.30.