Prosegue la programmazione, fino a lunedì 26 marzo, di "Metti la nonna in freezer", che passa dal cinema Rossini al Cecchetti. L'irriverente e romantica commedia nera è diretta da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, una coppia di giovani registi e autori materani diventati famosi grazie ad alcuni video virali diffusi sul web e ai cortometraggi realizzati per Sky e Sabina Guzzanti. Con questa pellicola, che vede tra i protagonisti Fabio De Luigi, Miriam Leone, Barbara Bouchet, debuttano sul grande schermo della sala cinematografica.
Orario: giovedì 21.15; venerdì 20.30-22.30; sabato 18.30-20.30-22.30; domenica 16.30-18.30-20.30; lunedì 21.15.
Al Rossini, invece, da sabato 24 a lunedì 26 marzo viene proiettato "Una festa esagerata", versione cinematografica della commedia teatrale omonima di Vincenzo Salemme. Nel cast Tosca D’Aquino, Iaia Forte, Massimiliano Gallo, Andrea Di Maria, Mirea Flavia Stellato.
Orario: sabato 18.30-20.30-22.30; domenica 16.30-18.30-20.30; lunedì 21.15.
Martedì 27 marzo, evento da non perdere, sempre al cinema Rossini. La Royal Opera House di Londra celebra il centenario della nascita di Leonard Bernstein con un programma a lui dedicato, con le coreografie di Wayne McGregor, Liam Scarlett e Christopher Wheeldon. La proiezione è in diretta, alle 20.15. Leonard Bernstein è stato uno dei primi compositori classici statunitensi a ottenere il consenso sia del pubblico che della critica. Artista eclettico, si lasciò ispirare da jazz, modernismo, musica tradizionale ebraica e musical di Broadway e collaborò con Jerome Robbins, con il quale creò Fancy Free e West Side Story.
Il prezzo del biglietto intero è sempre di 5 euro, ridotto 4 (fino a 18 anni, oltre i 65 anni e studenti universitari fino a 24 anni) tutti giorni.
Info: 0733/812936.
C’è anche il prestigioso teatro comunale Feronia di San Severino Marche nei frame del video di Luca Giustozzi “Magnitudini”, lavoro che prende spunto dall’omonimo progetto di dance-film realizzato in alcuni dei luoghi più suggestivi delle Marche con l’obiettivo di mostrare la bellezza delle zone colpite dal sisma. Reso ancor più suggestivo dalle danze di Michela Paoloni e dall’interpretazione di Fabio Bacaloni e Michela Paoloni, il video presenta anche altri luoghi colpiti dal terremoto tra cui il santuario di Macereto, il lago di Fiastra, il centro storico di Camerino.
L’iniziativa rientra nell’ambito di “AbitiAmo le Marche”, un progetto promosso dal MiBACT, dal Consorzio Marche Spettacolo e dall’Amat con il sostegno del Comune e dei Teatri di Sanseverino.
La legge di riforma del Terzo settore, ufficialmente entrata in vigore il 3 agosto dello scorso anno, modifica profondamente gran parte delle norme attualmente vigenti in materia di associazionismo, di volontariato, di promozione sociale.
Per non lasciarsi cogliere impreparate ai cambiamenti appena introdotti e a quelli che arriveranno nei prossimi mesi, le Acli di Macerata organizzano per sabato 24 marzo alle ore 9.00 a Macerata, presso l’Auditorium della Parrocchia del Buon Pastore di Collevario, un incontro rivolto a tutti i dirigenti dei Circoli Acli, ai Presidenti delle Associazioni Specifiche ed ai i Dirigenti, dipendenti ed volontari del Sistema Acli Provinciale.
“Tenuto conto che l’iter della riforma non è ancora concluso – spiega la Presidente Provinciale delle Acli Roberta Scoppa - ci siamo posti come obiettivo innanzitutto di fornire a coloro che operano nella nostra Associazione una chiara ed efficace interpretazione delle linee guida della legge e concrete indicazioni sulle varie novità introdotte. Vogliamo anche far comprendere che, accanto agli obblighi, il nuovo impianto normativo offre anche importanti opportunità da cogliere”.
L’assemblea delle Acli vedrà la presenza del Responsabile Nazionale allo Sviluppo Associativo Marco Galdiolo e del Responsabile del Terzo Settore Stefano Tassinari, entrambi componenti della Presidenza Nazionale dell’Associazione. Interverrà anche Francesca Antolini, Dipendente responsabile dell’Acli Service Macerata Srl per l’area contabilità e servizi per le associazioni e gli enti del Terzo Settore. I lavori saranno introdotti dalla Presidente Provinciale delle Acli Macerata Roberta Scoppa.
A pochi giorni di distanza dall’esclusivo concerto che ha visto insieme il bandoneonista fermano Daniele Di Bonaventura e il contrabbassista norvegese Arild Andersen, questo venerdì (23 marzo) torna Macerata Jazz. Ultima data per la rassegna del Comune di Macerata, con la direzione artistica di Musicamdo Jazz e il contributo fondamentale di sponsor privati capitanati dal cappellificio Hats&Dreams, che anche quest’anno si è confermata di altissimo livello.
A chiudere l’edizione invernale un altro incredibile incontro sul palcoscenico del Teatro Lauro Rossi di Macerata. Alle ore 21.30 infatti il duo meglio noto come Musica Nuda, composto dalla voce di Petra Magoni e dal contrabbasso di Ferruccio Spinetti, incontra gli InventaRio e cioè Giovanni Ceccarelli al pianoforte e Francesco Petreni alla batteria.
Musica Nuda soffia su una dozzina di candeline. Ben dodici anni di intensa attività concertistica in tutto il mondo, collezionando riconoscimenti prestigiosi e vantando nel proprio palmarès la “Targa Tenco 2006” nella categoria interpreti, il premio per “Miglior Tour” al Mei di Faenza 2006 e “Les quatre clés de Télérama” in Francia nel 2007. Lo spettacolo che il duo Musica Nuda presenta a Macerata si arricchisce del contributo degli InventaRio. Presentatisi al pubblico nel 2010 con un album dal titolo omonimo, il progetto si lascia ispirare dal fitto universo musicale brasiliano.
Un concerto di chiusura che si preannuncia quindi ricco di suggestioni e capace di abbracciare il gusto di molti amanti della musica grazie proprio alla versatilità del progetto.
Come sempre poi il pomeriggio nel segno del jazz si apre alle ore 19.30 al Pozzo quando, con la diretta di Skyline, sarà possibile degustare un aperitivo accompagnato dai vini di Fattoria Forano e godersi tanta buona musica.
Infatti per la serata conclusiva, tutti i musicisti intervenuti al Pozzo nel corso della rassegna si daranno appuntamento nello storico locale maceratese per una maratona musicale nel segno del jazz che proseguirà poi alle ore 23.30 con la consueta jam session.
Tutto esaurito per lo spettacolo del comito, attore e imitatore Neri Marcorè che domani sera (mercoledì 21 marzo), alle ore 20,45, porta in scena al teatro Feronia lo spettacolo “Quello che non ho” evento unico, fuori abbonamento ma con prelazione, della stagione di prosa dei Teatri di Sanseverino.
Marcorè, che sarà accompagnato dalle voci e dalle chitarre di Giua, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini, interpreterà testi di Pier Paolo Pasolini e canzoni di Fabrizio De Andrè e di Massimo Bubola, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, Mauro Pagani. La regia dello spettacolo è a firma di Giorgio Gallione.
“Quello che non ho” è un affresco teatrale che, utilizzando la forma del teatro-canzone, cerca di interrogarsi sulla nostra epoca, in precario equilibrio tra ansia del presente e speranza del futuro. Ispirazione principale di questo percorso sono le canzoni di De Andrè e le visioni lucide e beffarde di Pasolini, apocalittiche, visionarie profezie che raccontano di una “nuova, orrenda preistoria” che sta minando politicamente ed eticamente la società contemporanea. Il riferimento è al film del 1963 “La rabbia”, dove Pasolini costruisce una personale visione del mondo del suo tempo, nel quale convivono grandi utopie e boom economico ma che presenta anche una distruzione dell’etica e del paesaggio e l’inizio del consumismo più sregolato. Storie emblematiche, quasi parabole del presente, raccontano (anche in forma satirica) nuove utopie, inciampi grotteschi e civile indignazione. Storie di sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, di esclusione, ribellione, guerra, illegalità, rilette col filtro grottesco, ghignante e aristofanesco che De Andrè ha utilizzato in “Le nuvole”.
Come può un artista, un intellettuale, raccontare a chi non l’ha vissuto cos'è stato il nostro tempo? Stiamo producendo orrori e miserie ma anche opere meravigliose come quadri, musica, libri. Così, viaggiando “in direzione ostinata e contraria”, si favoleggia del Sesto continente, un’enorme Atlantide di rifiuti di plastica (grande due volte e mezzo l’Italia) che galleggia al largo delle Hawaii; di evoluti roditori, nuovi padroni del mondo, che inaugurano il regno di Emmenthal (dopo Neanderthal); di surreali ma realissime interrogazioni parlamentari che lamentano la scomparsa di Clarabella dai gadget dell’acqua minerale; di guerre civili causate dal coltan, minerale indispensabile per far funzionare telefonini e playstation; di economia in “decrescita felice” che propone la pizza da un euro (una normale margherita, grande però come un euro!), costruendo un mosaico variegato di storie tra satira, racconto e suggestione poetica.
Nelle ultime stagioni Neri Marcorè ha molto frequentato il teatro musicale, esplorando tra l’altro Gaber e i Beatles e costruendo spettacoli che guardano sia al teatro civile che alla bizzarra giocosità del surreale. Con “Quello che non ho” siamo di fronte a un anomalo, reinventato esempio di teatro-canzone (sostenuto e arricchito in scena da tre chitarristi cantanti dal talento virtuosistico) che, ispirandosi a due giganti del nostro recente passato prova a costruire una visione personale dell’oggi.
Recanati celebra la Giornata Mondiale della Poesia. Due gli eventi in calendario domani, mercoledì 21 marzo, patrocinati dal Comune. Nel pomeriggio si rinnova l'appuntamento con "Invasioni poetiche" con la partecipazione degli alunni e degli insegnanti dell'Istituto Comprensivo Badaloni. In calendario incontri e laboratori presso la Biblioteca Comunale dalle 16,45, presso l'Art Gallery in via Roma a cura di Antonella Chiusaroli e Antonella Maggini e presso il Salone della Fondazione Ircer con un incontro di formazione rivolto a docenti e genitori con la docente Francesca Chiusaroli.
A causa delle avverse condizioni meteo sono state annullate le iniziative previste in centro storico. Il secondo evento è in programma alle ore 21 presso l'Auditorium del Centro Mondiale della Poesia a cura del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e del Centro Mondiale della Poesia con l'incontro dal titolo "Leopardi e la poesia contemporanea". A portare i saluti dell'Amministrazione Comunale saranno il Sindaco Francesco Fiordomo e l'Assessore alle culture Rita Soccio. Apre la serata l'incontro con il Poeta Franco Buffoni, poeta, traduttore e docente universitario di letteratura e dal 1989 direttore della rivista sulla teoria e pratica della traduzione poetica «Testo a fronte» e dal 1991 curatore dei Quaderni italiani di poesia contemporanea, pubblicati ogni due anni. È professore ordinario di Critica Letteraria e Letterature Comparate presso l'Università degli studi di Cassino. L'ospite dell'evento in programma all'Auditorium del Centro Mondiale della Poesia ha pubblicato diverse raccolte di poesie e romanzi e le sue opere sono state incluse in varie antologie di poesia italiana contemporanea.
A Recanati la Giornata Mondiale della Poesia si conclude con "Leopardi e Chopin" con Paola Pitagora, attrice, cantante e scrittrice con oltre 50 anni di brillante carriera alle spalle e divenuta celebre per aver interpretato Lucia Mondella nello sceneggiato Rai "I promessi sposi" e quello più recente di Giovanna Medici nella fiction "Incantesimo". Tra i suoi successi anche il Nastro d'Argento come miglior attrice nel film "Senza sapere niente di lei" di Luigi Comencini e la targa speciale Alghero Donna. Ad accompagnare la sua performance sarà Annalisa Bellini al pianoforte.
La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente. La data, che segna anche il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.
Terza edizione per il Premio fotografico «Arturo Ghergo», presentata ufficialmente oggi al bar Venanzetti di Macerata: la premiazione è fissata per sabato 24 marzo alle 17, e alle 19 sarà inaugurata la mostra del premio con gli scatti dei vincitori. Ospiti d’onore Maurizio Galimberti, noto professionista del settore e già premiato alla carriera, e Sabrina Colle, compagna di una vita di Vittorio Sgarbi. Molto probabile ma non ancora ufficiale la presenza dello stesso Sgarbi, come per la scorsa edizione.
Quest’anno il Premio Ghergo alla carriera è stato assegnato dalla commissione composta da Denis Curti (critico fotografico, direttore de «Il Fotografo» e direttore artistico del premio), Cristina Ghergo (fotografa professionista) e Pasquale Pozzessere (regista) a Piero Gemelli. L’artista di fama internazionale, noto soprattutto per la sua fotografia di moda e di ricerca che è stata celebrata sui principali magazine di moda e in particolare con la stretta collaborazione con Vogue, riceverà il premio sul palco del teatro La Rondinella di Montefano.
Come ogni anno, la consegna del premio vede anche l’inaugurazione della mostra dedicata ai soggetti scelti e alle fotografie delle precedenti edizioni rimaste come patrimonio dell’associazione Effetto Ghergo per una futura mostra permanente. Gemelli esporrà 12 opere, di cui una rimarrà poi all’associazione, insieme a quelle dei giovani talenti premiati. La mostra chiuderà il 3 giugno 2018.
Quello di Gemelli è un nome importante che va ad aggiungersi a quelli dei già premiati Ferdinando Scianna, ideatore delle prime campagne pubblicitarie di Dolce&Gabbana, e Maurizio Galimberti, capofila della scuola sperimentalista italiana.
Il Premio, nato nel 2015 con il progetto regionale A.m.a.m.i. del Distretto culturale evoluto delle Marche, è dedicato al “fotografo delle dive” Arturo Ghergo, nato a Montefano e il cui studio in via Condotti a Roma ha visto immortalate personalità come Sophia Loren, Ingrid Bergman, Luigi Einaudi, Alcide De Gasperi o ancora Papa Pio XII e Vittorio Gassman.
I giovani talenti premiati ex aequo per la prima volta sono due, e oltre alla passione per la fotografia condividono la giovanissima età: Federica Mazzieri, di Treia, classe 1994, ha conquistato la giuria con il progetto fotografico «La Rivière de l’Ophélia» e Matteo Natalucci, di Osimo, classe 1993, ha colpito l’occhio degli esperti con il reportage «Rainbowland».
«Il Premio Ghergo – ha spiegato la presidente dell’associazione Effetto Ghergo, Claudia Scipioni – premia il connubio tra tradizione e innovazione. Per questo scegliamo professionisti che hanno segnato il mondo della fotografia in maniera importante, sia per la moda che per il ritratto, esattamente come fece Arturo Ghergo».
«Dopo la prima edizione, abbiamo deciso di puntare sui giovani talenti marchigiani – aggiunge Andrea Muti, comitato tecnico – che siano professionisti o che abbiano alle spalle scuole d’arte e di fotografia. Quest’anno per la prima volta abbiamo un ex aequo tra la fotografia di denuncia di Matteo e il lavoro di Federica, ispirato dalla pittura preraffaellita».
Tante le attività collaterali al premio. Tra quelle in corso questa settimana, venerdì 23 marzo il «Laboratorio fotografico sul nudo» tenuto da Maurizio Galimberti e Cristina Ghergo: i due professionisti affronteranno con i partecipanti il tema del nudo nella fotografia artistica grazie a due modelle che poseranno per l’occasione nella straordinaria cornice del teatro La Rondinella di Montefano. Il lavoro fotografico dei partecipanti sarà poi oggetto di una mostra a giugno. Quota di partecipazione 350 euro, prenotazione obbligatoria, massimo 10 partecipanti.
Sempre venerdì 23 marzo, il seminario «Costruire un portfolio» con Massimo Mazzoli, utile per gli aspiranti professionisti che saranno quindi messi in grado di realizzare una storia fotografica in grado di catturare l’attenzione di chi guarda.
Sabato 24 marzo letture dei portfolio con premiazione, con Lorenzo Cicconi Massi e Massimo Mazzoli in collaborazione con la Fiaf.
Domenica 25 marzo, alle 10 alla Sala Olivi, inaugurazione della mostra «Una storia di fotografia»: verranno esposte 24 opere di Renzo Tortelli, insieme alla presentazione del libro fotografico «Isolation» di Alessandro Scattolini, con presente l’autore.
"Femminicidio" è il titolo forte e netto dell’evento che si terrà giovedì 22 marzo alle 21.15 al Cineteatro Italia di Macerata: una lezione-spettacolo ideata da Mario Paciaroni, già Procuratore della Repubblica, realizzata in collaborazione con l’Associazione laureati Ateneo Maceratese Alam, l’Ordine degli avvocati di Macerata e il Consiglio delle donne di Macerata con il patrocinio del Ministero della Giustizia, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, del Comune di Macerata e del Comune di Pollenza. Un titolo senza appello, che non lascia alcun margine di leggerezza al tema. “I dati di cronaca - spiega Paciaroni - parlano chiaro: il dramma della violenza di genere si rinnova quotidianamente e, nonostante l’allarme diffuso, cresce ogni giorno. L’esigenza dunque, è quella d’interrogarsi e, se possibile, di comprendere un fenomeno con cui tutti, uomini e donne, siamo chiamati a confrontarci perché il problema riguarda tutti noi, non solo gli altri”.
Paciaroni approfondirà il fenomeno illustrandone le cause, i rimedi e la disciplina giuridica. Ai suoi collaboratori, invece, è affidato il compito di presentare uno spettacolo emozionante, che scuote le coscienze, fatto di musica, danza, canzoni, monologhi, recitazione e poesia. Le arti si uniranno in un grido di dolore per le tante vittime che ogni due o tre giorni contiamo in Italia, per una cultura maschilista che ancora persiste e con cui è obbligatorio fare i conti.
Uno spettacolo ricco d’interventi a dimostrazione di come il cambiamento culturale sia l’unica chiave di volta possibile: ad alternarsi sul palco saranno le attrici Nora Crocetti, Antonella Menichelli, Stefano Crucianelli, Lucia Farroni, i cantanti Greta Guardati, Greco Barbara, Simone Della Ceca, il corpo di ballo della Asd Polisportiva 2008 di Pollenza, i musici Antonio Sileoni e Sofia Cerquetella, il tastierista Bucosse Fabio. Le coreografie sono di Antonella Macellari mentre la regia è affidata ad Aldo Pisani. Un brano musicale con tromba e sassofono concluderà la serata. L’ingresso è gratuito.
Debutta venerdì 23 Marzo alle 21:15 al teatro “Giuseppe Verdi” di Pollenza lo spettacolo "Co na botta sola... venti anni dopo!".
La compagnia teatrale “Massimo Romagnoli” torna sul palco con un testo in vernacolo la cui prima stesura fu curata negli anni Novanta da Antonina Scaduto. Oggi, con un passaggio di testimone è la figlia dell’autrice, Sarah Salvucci, a proporci il seguito del racconto. La regista odierna immagina la strada percorsa dai protagonisti di allora nell’amata Pollenza...il centro del mondo per coloro che hanno il privilegio di vivere in un paese vero.
L’intreccio della vicenda è ricco e divertente. Sul palco tanti attori pollentini che si daranno il cambio sotto la guida di Sarah Salvucci: Roberta Barnabei, Gianluca Ceresani, Arianna Feliziani, Anna Formentini, Andrea Giachè, Laura Panichelli, Jacopo Gardini, Mirco Sperandini, Matteo Ceresani, Lucia Brasca.
Una grande famiglia allargata che si ricongiunge e festeggia una decisione che doveva essere presa da tento tempo... 20 anni appunto!
Per informazioni e prenotazioni si può contattare la Pagina Facebook “Compagnia Massimo Romagnoli” o scrivere via Whatsapp al n. 335/6080462.
Venerdì 23 Marzo la biglietteria del teatro sarà aperta a partire dalle 17:30 e potrà essere contattata al n. 0733/549936.
Secondo appuntamento con “Opera e dintorni” organizzato dall’Associazione Amici dello Sferisterio e patrocinata all’associazione Arena Sferisterio.
Gli Amici dello Sferisterio ospiteranno giovedì 22 marzo alle 17:30 presso il Foyer del Teatro Lauro Rossi la presentazione del libro “Mozart all’Opera” di Giovanni Bietti.
Bietti è considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani, tiene regolarmente conferenze e concerti-conferenze presso molti dei più prestigiosi Enti musicali italiani ed è regolarmente ospite di Rai-Radiotre dove conduce una seguitissima serie di trasmissioni specificamente dedicate alla divulgazione musicale, intitolata "Lezioni di Musica” .
Il noto e apprezzato musicologo, condurrà i partecipanti alla scoperta delle caratteristiche drammatiche e musicali delle opere mozartiane in attesa de "Il Flauto Magico" della prossima estate.
L'ingresso è gratuito.
Si è tenuta domenica 18 marzo, nell'ambito del San Patrizio Festival, la terza edizione di "Gusti d'autore" arte e sapori della terra delle armonie. L'iniziativa organizzata dalla Pro Loco di Treia, guidata dal Presidente Francesco Pucciarelli in collaborazione con l'assessorato alle Attività Produttive del Comune di Treia, è inserita (insieme alla sagra del calcione, della carne bovina di razza marchigiana e a quella della polenta di Santa Maria in Selva) nel circuito "Momenti del Gusto", oggi curato dalla Regione Marche.
L'esposizione ha visto la presenza di circa 50 promotori delle produzioni agroalimentari di alta qualità, alcuni provenienti anche da fuori provincia. Una bella manifestazione che, nonostante le condizioni metereologiche avverse, ha avuto una discreta cornice di pubblico. Un ringraziamento doveroso a tutte le aziende partecipanti e alla Coldiretti di Reggio Emilia e Macerata, alla Copagri e al Gruppo CiSci per la fattiva collaborazione espletata.
Dopo Gusti d'Autore, prosegue fazione sinergica dell'Amministrazione Comunale e della Pro Treia per la promozione della Città: tra i prossimi appuntamenti l'assemblea nazionale de "I Borghi più Belli d'Italia" in programma a Norcia dal 6 all.8 aprile, la partecipazione a Fico Eataly World Bologna (attraverso il Consorzio Ecce Italia) nel mese di maggio per promuovere il calcione (la cui sagra è in programma dal 1 al 3 giugno) e attraverso il progetto "Comune Amico del Turismo Itinerante" la partecipazione alla manifestazione turistica "Vita all'aria aperta — Tour.it" nella Città di Carrara alla consueta fiera annuale in programma dal 11 al 13 maggio.
"Tre importanti iniziative di promozione turistica - secondo l'assessore David Buschittari - che insieme all'impegno quotidiano della Pro Loco di Treia per la promozione del territorio, attraverso il proprio servizio di punto di informazione e accoglienza turistica, possono costituire l'esordio ideale per aprire le porte all'estate treiese".
“San Patrizio Festival” ha sfidato il maltempo e, anche quest’ anno, la città di Treia ha vissuto giorni pieni di iniziative ed eventi che hanno coinvolto grandi e piccoli.
Il centro storico di Treia è stato impreziosito dai vivaci colori dei “Giardini di Marzo”, allestiti per l’occasione e curati dall'assessore all'ambiente Luana Moretti. Le vie del centro storico, grazie alla splendida collaborazione di alcune ditte, si sono animate con colori e profumi primaverili, facendo immergere i visitatori in un anticipo di primavera. Un sentito ringraziamento per l'allestimento di piazza della Repubblica viene rivolto dal Comune alle ditte Paolo Fiorani, Ortoflor di Alberto Menichelli, Daniele Bianchi e all'Ente Disfida del Bracciale. Per l'abbellimento di piazzetta Cassera si ringrazia la ditta "Garden 78".
Sabato 17 marzo, giornata clou del San Patrizio Festival, la tradizionale fiera di San Patrizio per le vie del centro e l’immancabile appuntamento Mani in pasta, dedicato ai bambini, che quest’anno si sono cimentati sull’alimento più amato, la pizza; infatti, grazie a “Oggi Pizza", i numerosissimi partecipanti si sono trasformati in "piccoli pizzaioli" per un giorno, grazie alla collaborazione della Ditta Elior.
Dopo il "miracolo di San Patrizio" per l'inaugurazione dell'attracco meccanizzato e le tradizionali cerimonie religiose, in serata l'associazione Arslive di Recanati ha curato una serata musicale al teatro comunale, arricchita da una performance di Sand Art eseguita da Paola Saracini e dalla presentazione del libro di Annunziata Brandoni "I Galletti Bulletti”.
Domenica 18 marzo le vie del centro hanno preso vita, per il terzo anno consecutivo, con la rassegna enogastronomica "Gusti d'Autore 2018 - Arte e sapori Terra delle Armonie”, manifestazione in cui oltre 50 produttori agricoli, hanno proposto prodotti tipici del territorio. Si ringraziano per la collaborazione la Coldiretti Reggio Emilia, la Coldiretti Macerata, Copagri Macerata e CiSei di Tolentino.
Nella edizione 2018 del San Patrizio Festival, un appuntamento che ha lasciato un segno nelle persone che hanno potuto apprezzare questo evento: gli allievi del Conservatorio "G. Rossini" di Pesaro, accompagnati dal maestro Alberto Domizi, hanno eseguito un concerto dedicato alle popolazioni colpite dal sisma, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Filippo. Una idea, quella di tenere una serie di concerti nelle aree più colpite dal terremoto dal 2016, che nasce dalla consapevolezza del disagio e della sofferenza provati dalle persone che vivono in queste zone, e dal desiderio di recare loro momenti di pace interiore e di sollievo.
Il maestro Domizi ha sottolineato come le vicende legate al sisma non abbiano lasciato indifferente l'ambiente del Conservatorio, poiché lo sviluppo della componente umana è un elemento essenziale nella formazione di un musicista. "Noi musicisti – ha ricordato Domizi - ci sentiamo vicini alle popolazioni terremotate e l'idea di regalare un momento di serenità attraverso la musica non poteva che avere un riscontro positivo [...]". Riscontro positivo avuto anche dai ragazzi del Conservatorio che hanno accolto la proposta con sincero entusiasmo.
Il sindaco Franco Capponi, dal canto suo, ringrazia il Conservatorio di Pesaro che ha patrocinato l'iniziativa, il maestro Alberto Domizi, i ragazzi e i loro genitori per il sostegno dimostrato in questo progetto. Un sincero ringraziamento, da parte del sindaco, va infine al presidente del Conservatorio, Giorgio Girelli e al direttore Ludovico Bramanti.
Nel pomeriggio il percorso naturalistico e culturale "La via del verde", promosso e realizzato dall'assessore Alessia Savi e dal vicesindaco Edi Castellani, ha permesso di scoprire i meravigliosi giardini ed orti presenti nella città, per i quali si ringraziano i proprietari che hanno messo a disposizione dei visitatori i loro giardini privati.
Il torneo di bigliardino organizzato dall’Acacs (associazione commercianti e artigiani del centro storico) presso il mercato coperto, ha riscontrato anche quest’anno un particolare successo.
Non è poi mancato un momento di divertimento e svago con “Li Matti de Montecò”, gruppo folcloristico che promuove e valorizza le tradizioni popolari marchigiane.
L’ultimo degli appuntamenti, in ordine cronologico, nell’ambito della rassegna teatrale "Domeniche da Favola" è stato lo spettacolo "Il Pifferaio Magico" portato in scena dalla compagnia Teatro dei Colori di Avezzano.
Un bilancio assolutamente positivo anche per questa edizione, nonostante i capricci del tempo.
Continua su oltre 1500 schermi cinematografici di tutto il mondo la stagione 2017-2018 del cartellone della Royal Opera House di Londra al cinema, che include gli incantevoli capolavori prodotti da The Royal Ballet.
Il decimo appuntamento, previsto per mercoledì 4 aprile in diretta via satellite alle 20.15 sugli schermi di tutto il mondo (elenco delle sale italiane a breve su www.nexodigital.it) compreso quello del cinema teatro Divina Provvidenza di Porto Potenza Picena, è con il Macbeth.
L’amore sempre vivo di Verdi per le opere di Shakespeare iniziò proprio con Macbeth, la tragedia che il Maestro considerava “una delle più grandi creazioni umane”. Insieme al librettista Francesco Maria Piave, Verdi si accinse a fare “una cosa almeno fuori del comune”. Il loro successo fu confermato da una partitura che emana ancor oggi un’energia demoniaca, dimostrando tutta la forza teatrale dell’opera di Verdi.
Macbeth è un generale dell’esercito del re di Scozia, ma quando una congrega di streghe profetizza che diventerà a sua volta re, una spietata ambizione induce lui e la moglie a compiere misfatti orribili. Macbeth diventa re ricorrendo all’assassinio, mentre intrighi e carneficine caratterizzano il suo breve, infausto regno. Però, anche un’altra profezia delle streghe si avvera: Macbeth e sua moglie muoiono e la giustizia viene ripristinata.
L’allestimento creato da Phyllida Lloyd del 2002 per la Royal Opera è pervaso di ricche sfumature di nero, rosso e oro. Le streghe, immaginate dallo scenografo e costumista Anthony Ward come creature bizzarre dai turbanti scarlatti, sono onnipresenti messaggere del destino. La Lloyd identifica nel matrimonio senza figli di Macbeth e sua moglie l’origine dell’oscura tristezza insita nei loro terribili delitti. La produzione della Royal Opera adotta la partitura modificata da Verdi per la rappresentazione parigina del 1865, che include la coinvolgente aria “La luce langue” di Lady Macbeth.
Bis e tanti applausi per i protagonisti del concerto di ieri di Civitanova Classica Piano Festival. Auditorium San Francesco gremito di persone che hanno acclamato, per l’esecuzione dei Carmina Burana di Carl Orff, il Coro del Teatro della Fortuna “M. Agostini" di Fano, il coro di voci bianche “Incanto”, Lorenzo Di Bella e Gianluca Luisi ai due pianoforti, Matteo Fratesi, Stefano Manoni, Giacomo Sebastinalli e Francesco Vichi alle percussioni, il soprano Yuliya Poleshchuck, il tenore Antonio Alcaide Garés, il baritono Quianming Dou e il direttore Mirca Rosciani.
“Su Civitanova Classica ci sono sempre grandi aspettative che anche stavolta non sono state deluse - afferma l’assessore alla Cultura, Maika Gabellieri -. Il maestro Lorenzo Di Bella ha portato a Civitanova artisti di grande qualità. Per il primo anno è stata sfruttata la chiesa di San Francesco, una bellissima cornice per questo evento, una location quasi fiabesca dove si sono potute proiettare delle opere d’arte che, unite alla musica, formano un bel connubio artistico. Numerosissime le richieste di partecipazioni, purtroppo non abbiamo potuto accontentare tutti, ma ci prepariamo per il prossimo grande appuntamento”.
Concorde sulla bellezza del luogo il direttore artistico Di Bella: “Un posto incantevole, dove la musica nasce e va verso il cielo. Voglio ringraziare tutti i protagonisti di questo spettacolare concerto e gli sponsor che, anche con il loro contributo, permettono di realizzare serate prestigiose ed uniche come questa”.
Prima del concerto c’è stato il saluto della direttrice della Pinacoteca civica, Enrica Bruni, che ha ricordato la lunga collaborazione con il professor Stefano Papetti. Il critico d’arte ha citato la mostra Recuperata Ars, allestita fino al 25 febbraio scorso proprio in questo spazio da Marco Pipponzi, e ha elogiato Civitanova per aver investito dagli anni Novanta sul recupero dei suoi beni architettonici e di opere per la galleria moderna.
Civitanova Classica Piano Festival torna domenica 15 aprile con A concerto per l’ANT. Al pianoforte Natalia Troull; è previsto anche l’intervento del regista Michele Mirabella.
Si avvicina un grande giorno per Civitanova Marche. Venerdì 23 marzo, alle 21, al Teatro Rossini torna l’opera lirica grazie a Civitanova all’opera, con la direzione artistica di Alfredo Sorichetti. In scena uno dei titoli più rappresentativi dell’opera lirica: La traviata di Giuseppe Verdi.
Sul palco Paola Antonucci è Violetta Valery, Valerio Borgioni è Alfredo Germont, mentre Gianpiero Ruggeri è Giorgio Germont. La regia è di Fabrizio Angelini, le scene sono di Luigi Ciucci e i costumi di Arianna sartoria. La direzione d’orchestra è affidata al Maestro Alfredo Sorichetti.
Il cast si completa con Mara Gaudenzi (Flora Bervoix), Liliana Aiera (Annina, serva di Violetta), Stefano Consolini (Gastone, Visconte di Létorières), Michele Soldo (il barone Douphol), Davide Filipponi (il marchese), Niccolò Pelusi (Il dottor Grenvil), Francesco Amodio (Giuseppe, servo di Violetta), Andrea Ghiglia (un domestico di Flora), Alessio De Vecchis (un commissario), i ballerini Cristian Cesinaro, Nyreen Di Sante, Giovanni Di Tizio, Arianna Fabiani, il Coro Associazione Ventidio Basso diretto da Giovanni Farina e l’Orchestra Sinfonica Puccini.
“È un momento storico per la nostra città - afferma Sorichetti -, ci riempie di emozione e di orgoglio. L’importante tradizione lirica che Civitanova ha, considerati i suoi più illustri figli, l’abbiamo voluta consacrare in una stagione di qualità che portasse nella nostra città eccellenze internazionali, ma che potesse anche realizzare nei suoi teatri quei principi di condivisione e sostegno al nostro territorio”.
Biglietti disponibili su http://www.liveticket.it/teatridicivitanova. I possessori del Bonus Cultura possono acquistarli scegliendo la tariffa riservata 18app e Carta Docente.
Biglietti da 30 a 50 euro, ridotti da 25 a 45 euro; si possono comprare nei tre giorni precedenti lo spettacolo dalle ore 18.30 alle ore 20.30 e in tutti i giorni di apertura del cinema Teatro Rossini.
Info: 0733/812936, www.civitanovaallopera.it.
Lunedì 26 marzo, a chiudere una grande stagione del teatro Don Bosco di Tolentino, sarà il simpaticissimo Lello Arena con il divertente e cinico Parenti Serpenti, conosciuto al grande pubblico grazie all’’omonimo film di Mario Monicelli con Paolo Panelli. Lo spettacolo - vincitore del premio Camera di Commercio delle Riviere di Liguria 2017, al Festival di Borgio Verezzi - è un viaggio nell’animo umano dissimulato in una commedia dai toni scherzosi e dai tratti umoristici.
Parenti Serpenti riflette le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci.
Un Natale in famiglia come ogni anno. Ricorrenza piena di ricordi e di regali da scambiare, in un rito stanco che resta l’unico appiglio per tenere unita la famiglia nelle abitudini e nelle tradizioni. Ma l’annuncio, da parte di Trieste, della volontà di andare a vivere da uno dei figli sarà l’elemento scatenante che porterà figli e consorti ad accapigliarsi tra loro smascherando ipocrisie, manifestando rancori sopiti e rivelando sconvolgenti segreti inconfessati, fino a diventare “serpenti” che, viscidi e striscianti, arriveranno alla terribile decisione finale.
Appuntamento lunedì 26 alle 21.15. Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Don Bosco venerdì 23 e sabato 24 marzo dalle 18, alle 20; lunedì 26 marzo dalle 18.15.
I biglietti, inoltre, sono in vendita presso tutte le biglietterie del circuito A.M.A.T. e on line su www.vivaticket.it. Per informazioni 340 7028078 – 338 4353550 – www.teatrovaccaj.it - info@teatrovaccaj.it
Stefano Papetti, direttore dei Musei Civici di Ascoli Piceno e docente di museologia presso Unicam, presenterà il fotolibro “Camerino, la bellezza in tasca” presso la libreria Libriammare, piazza E. Cecchetti 4, Civitanova Marche, venerdi 23 marzo, alle 17,30.
Il fotolibro, creato con il contributo di diverse persone grazie alla professionalità del disegnatore grafico e fotografo John Grain, con il sostegno del Circolo Fotografico di Camerino “Progetto Immagine” e dell’associazione culturale Orizzonti della Marca, offre un ricordo di come fosse la vita a Camerino prima del terremoto del 26 ottobre 2016.
Le foto accompagnano il lettore a fare una passeggiata virtuale nel tempo e nello spazio attraverso le vie del centro storico, incontrando momenti di vita quotidiana e manifestazioni, come la celebre “Corsa alla spada”. I testi, in italiano e in inglese, portano il lettore ad immergersi nella storia della cittadina e ad immedesimarsi con la vita degli abitanti e degli studenti.
Il ricavato della vendita sarà devoluto ai commercianti di Camerino, che devono sostenere le ingenti spese di gestione del City Park, la tensostruttura divenuta l’unico punto di incontro dei cittadini da quando tutto il centro storico di Camerino è zona rossa e, quindi, non accessibile.
Il professor Papetti ha insegnato nel Liceo Classico di Camerino e prenderà spunto dal fotolibro per aiutarci ad apprezzare la bellezza che ci circonda, veicolata da arte, paesaggi e persone per capirne l’importanza al fine di preservarla e custodirla.
Interverrà anche il Rettore dell’Università di Camerino, il prof. Claudio Pettinari, che ha sostenuto la stampa della seconda edizione del fotolibro per testimoniare ai nuovi studenti e docenti di Unicam come fosse la vita nella cittadina, convinto che occorra ripartire dalla bellezza che Camerino ci ha offerto e che può ancora offrire per una ricostruzione rispettosa della storia, della cultura e della popolazione.
Il fotolibro è disponibile a Civitanova presso la libreria Libriammare ed in varie librerie della regione, può anche essere ordinato direttamente all’Associazione Culturale Orizzonti della Marca responsabile per la distribuzione (email: orizzontidellamarca@gmail.com).
Martedi 27 marzo si celebrerà il 30esimo anniversario della morte dei carabinieri Giovanni Liberto Corinto e Donato Chiarelli, uccisi il 27 marzo 1988 e medaglie d'argento al Valor Civile.
Sarà celebrata una santa messa nel centro sociale San Paolo alle 10.30, dopo la messa, alle 11.30, vi saranno alcuni interventi delle autorità per poi depositare una corona di alloro, alle 12, alla lapide nella caserma provvisoria della compagnia dei carabinieri di Camerino in via Madonna delle Carceri.
L'evento è organizzato dal Comune di Camerino, insieme alla locale Associazione carabinieri "Antonio Bonsignore" e dalla compagnia dei carabinieri di Camerino
Domani, martedì 20 marzo, il professor Mauro Mandozzi prosegue le lezioni su “Storia, estetica e curiosità delle opere in cartellone allo Sferisterio 2° op.”. L'iniziativa si svolge nell'ambito della rassegna “I Martedì dell'Arte” patrocinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova e ideata dall'artista Anna Donati dell'associazione Arte.
Il corso avrà inizio alle ore 18, nella sala del Consiglio comunale, ed è ad ingresso libero.
Asier Sanz, dopo aver vinto il “Premio Luigi Mari”, con l’originalissima caricatura di “Kim Jong-Un”, fa di nuovo centro con la sua “Fast Food Trump”. “Un vero capolavoro dell’arte caricaturale - secondo il direttore Evio Hermas Ercoli - con la sua grottesca e affascinante interpretazione del Presidente degli Stati Uniti”.
Il caricaturista spagnolo (Bilbao, 1969), che ha ormai raggiunto una notorietà mondiale, conquista anche il premio del pubblico della 29° edizione della Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte.
Il premio viene assegnato a chiusura degli eventi del concorso dal voto dei tantissimi turisti che hanno visitato le opere in mostra.
Il richiestissimo illustratore di libri e l’umorista ufficiale del giornale il “Diario”, si aggiudica l'abbinata grazie all’unanime gradimento dei votanti con la sua caricatura per la riconoscibilità del carattere non fisiognomico dell'opera e per il gioco irriverente sull’equivoco Donald - Mac Donald.
In queste ultime settimane numerosi sono stati i visitatori che hanno apprezzato la mostra, che presentava caricature di personaggi famosi e opere umoristiche provenienti da tutto il mondo sul tema scelto per la 29° edizione: "Onestà!Onestà!".
Con questo ultimo atto della giuria popolare, dopo le numerose visite da parte delle scuole e di diverse istituzioni, viene archiviata la fortunata esposizione a Palazzo Sangallo di Biumor 2017.
La 29° edizione si è caratterizzata per il grande interesse internazionale e per aver lanciato la futura sfida dell’innovazione, incentrata sulle forme dell’arte umoristica contemporanea, dai social network a youtube.
Un nuovo percorso di successo che si potrà intraprendere con il convinto sostegno dell’Amministrazione Comunale di Tolentino: “Tantissimi i cittadini e i turisti da tutta Italia, che hanno visitato la mostra a Palazzo Sangallo e che hanno accolto con grande entusiasmo la sfida culturale proposta dalla 29° edizione della Biennale Internazionale dell’Umorismo – ha dichiarato il sindaco, Giuseppe Pezzanesi – Per questo, a nome di tutta la città, sono dispiaciuto della fine di un percorso che ci ha donato tanto, ma questo successo ci fa guardare avanti verso nuovi traguardi e nuovi progetti”.
Particolarmente entusiasta anche Alessia Pupo, Assessore alla Cultura: “La Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte ha dimostrato di saper cogliere nel segno, centrando una tematica attuale non solo a livello nazionale ma anche e soprattutto internazionale, portando a Tolentino artisti e turisti provenienti da tutto il mondo. Non vediamo l’ora di partire con la prossima sfida culturale che proporrà al Castello della Rancia a fine agosto il festival di “Biumor”, splendida realtà della nostra programmazione culturale, che con la filosofia dell’umorismo riesce a valorizzare tutte le ricchezze e le risorse del nostro territorio”.