Venerdì 25 maggio, alle ore 17, alla sala Mari di Palazzo Sangallo verrà presentato il libro, inserito nella collana "Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche", la "Città Industre", industria, lavoro e questione sociale a Tolentino tra fine Ottocento e prima metà del Novecento di Franco Biancofiore.
Intervengono Antonio Mastrovincenzo Presidente del Consiglio Regionale delle Marche, Giuseppe Pezzanesi Sindaco di Tolentino, Alessia Pupo Assessore alla Cultura del Comune di Tolentino, lo storico Enzo Calcaterra e l’autore Franco Biancofiore. Coordina la Direttrice della Biblioteca Filelfica Laura Mocchegiani. Ai partecipanti sarà consegnata in omaggio una copia del libro. Tra i "Quaderni del Consiglio regionale delle Marche" - scrive Silvio Minnetti - è stato recentemente pubblicato il libro di Franco Biancofiore La "città industre": industria, lavoro e questione sociale a Tolentino tra fine Ottocento e prima metà del Novecento. È un riconoscimento al nostro studioso che ha compiuto un lavoro silenzioso quanto proficuo di competente e appassionata ricerca presso archivi, biblioteche e raccolte documentali. Al centro dell’excursus, attraverso decenni decisivi della storia nazionale, troviamo Tolentino con la sua storia sociale ed economica. Una storia che si dipana tra “solidarietà” e “fraternità”, e – come afferma l’Autore – "fatta dagli uomini, cioè dall’uomo, in senso complessivo e comunitario, che vive, lavora, lotta e paga di persona per l’emancipazione della sua umanità". In tal modo emergono affinità con vicende regionali, nazionali e sovranazionali. Il volume (di oltre 500 pp.), formato da 20 capitoli e da un’ampia appendice documentaria, contiene anche 200 foto d’epoca, variamente inserite alla fine di ogni capitolo, raffiguranti luoghi e documenti, accompagnate da utili didascalie ragionate. Lo storico Enzo Calcaterra, nella sua lucida prefazione, parte integrante e sostanziale di tutto il lavoro – da lui seguito con grande competenza e raffinata passione di irriducibile studioso – così scrive: "La ricostruzione dei fatti, circoscritta storicamente e storiograficamente come "Storia fatta di storie”, deve restare nella memoria non con richiami nostalgici, ma come luce per il presente”, come afferma l’Autore che enuncia in ogni pagina una precisa dichiarazione di intenti. [….] Il dato che tiene legato tutto questo è la “persona umana”, non intesa come astrazione bensì come soggetto che costituisce il riferimento per eccellenza senza il quale nessuna storia che voglia definirsi tale può avere respiro, energia, credibilità".Antonio Mastrovincenzo, presidente del Consiglio regionale, così afferma nella sua presentazione del volume: "Per limitarci all’ambito regionale, possiamo dire che alcune caratteristiche come lo spirito d’impresa, la vivacità sociale e politica, l’attenzione al progresso, la tendenza a superare forme inadeguate di provincialismo mentale, culturale, economico, fanno di Tolentino un caso che supera i limiti comunali per inserirsi in una prospettiva più vasta e articolata. Nella sua specificità di «città industre», questo centro finisce per rappresentare al meglio l’anima più progressista della nostra regione, quella parte più aperta e sensibile ai grandi passaggi della storia italiana ed europea".Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino sottolinea che "la forza [di questa città] neo industriale si deve alla lungimiranza di quegli uomini, grandi artigiani e politici del tempo, che hanno capito le potenzialità di un territorio geograficamente fortunato e di un popolo estremamente orgoglioso e laborioso che ha saputo fare la differenza anche nei momenti più difficili della storia".
La bella narrazione di Franco Biancofiore ci svela, come ha scritto l’assessore Angelo Sciapichetti, "la fatica [sociale] di uno sviluppo che ha attraversato guerre napoleoniche e mondiali, fascismi e lotte di classe, emancipazioni sociali e femminili". È una linfa vitale, utile anche per l’oggi, specie dopo il sisma del 2016, per comprendere come i nostri predecessori «ce la fecero» in situazioni drammatiche. Determinante, possiamo notare noi come espressione del terzo settore, è stato sempre il supporto delle Associazioni e dei Movimenti civici nell’affrontare la difficile questione sociale, nel costruire una comunità accogliente e solidale. Emerge un’umanità viva, operosa, radicata nella storia con la consapevolezza di esserne protagonista. In questo libro emerge l’anima sociale dell’Autore. Egli evidenzia nel corso dei decenni il progredire di un’economia civile che ha sempre legato insieme la sfera della produzione con quella della distribuzione e della società. A tal riguardo, ancora lo storico Enzo Calcaterra evidenzia che "possiamo aggiungere che il tratto più evidente e ricorrente è dato dal parallelismo tra l’evoluzione sociale, economica e politica della città e quella della società civile contemporanea. Ambedue trovano una sorprendente affinità nel basarsi sulla cultura del lavoro, del progresso, della cooperazione, della solidarietà fraterna, quest’ultima non astratta, bensì prodotto di concrete azioni e premessa per duraturi risultati".
È in calendario per domenica 27 maggio la 25esima edizione del Giro delle Abbazie, manifestazione per auto d’epoca immatricolate entro il 1985, organizzata dal Circolo Automotoveicoli d’Epoca Marchigiano-Lodovico Scarfiotti, la primogenita associazione del settore della regione.
L’evento prenderà avvio da Cerreto d’Esi nell’interno anconetano, dove in Piazza Caraffa confluiranno gli equipaggi partecipanti per le operazioni preliminari, dalle ore 8,30 alle ore 9,30. Alle ore 10 ci sarà la partenza per il trasferimento all’Abbazia di San Silvestro al Subasio. Le vetture d’epoca inizieranno il percorso toccando Collamato, scendendo nel maceratese per Esanatoglia, Fiuminata, poi dal Passo del Cornello per entrare in territorio Umbro lambendo Nocera Umbra, poi dopo Valtopina si arriverà all’Abbazia, ubicata in località Collepino di Spello, alla sommità del Monte Subasio.
L’insediamento risale all’inizio dell’XI secolo, probabilmente sui resti della precedente costruzione di un tempio romano. Nel 1150 divenne Abbazia camaldolese. Vari problemi sorti con le comunità religiose limitrofe portarono alla distruzione voluta da Papa Paolo III nel XVI secolo. Dell’antico complesso si conservano la parte absidale con l’interessante cripta sottostante ed il basamento del campanile. La storia racconta che l’Abbazia di San Silvestro aveva acquisito notorietà per l’acqua di una vicina fonte che favoriva la guarigione, attribuita al Santo, delle madri senza latte. Attualmente in loco è presente la comunità delle “Piccole sorelle di Maria” che si sono insediate nel 1972 nell’Eremo eretto sui resti del Monastero.
Dopo la visita della struttura del Monastero e dell’Abbazia, si potrà vedere anche l’abitato medioevale di Collepino, suggestivo borgo antico a 600 metri d’altitudine, ben conservato ed abitato. Il pranzo finale concluderà la manifestazione, con il consueto saluto a tutti gli ospiti ed agli equipaggi partecipanti. La manifestazione, oltre al patrocinio del Comune di Cerreto d’Esi, ha il supporto di Tecnostampa, GM Meccanica, CA.BI. Gomme e La Taverna San Silvestro
Prima dell’estate un concerto straordinario di San Severino Blues per Terroir Marche, festival del vino biologico che si tiene in centro storico a Macerata sabato 19 e domenica 20 maggio.
Biologico vuol dire naturale. Naturale è l’incontro di due linguaggi universali, quello della musica e quello del vino. Naturale è l’incontro fra radici, quella della vite e quella del blues, e appunto il blues rurale, in chiave rock, sarà suonato dal duo SuperDownHome sabato sera alle 20 nel Cortile di palazzo Conventati, a fianco alla Fiera di Terroir Marche che si tiene agli Antichi Forni in piaggia della Torre.
SuperDownHome nasce nel 2016 da due musicisti bresciani: Henry Sauda, già cantante e chitarrista dei Granny Says e degli Scotch, e Beppe Facchetti, già batterista con Elizabeth Lee’s Cozmic Combo, Louisiana Red, Rudy Rotta e Slick Steve & The Gangsters. Armati di strumenti vintage e artigianali, cigar box, diddley bow, lap steel, cassa, rullante, low-boy e crash, propongono la tradizione del blues rurale, proiettata verso spazi personali e contaminati da rock’n’roll, country, folk e punk. Le loro canzoni vivono di sottrazione, come la loro strumentazione minima indispensabile, ma il sound del duo e la voce di Sauda le rendono potenti e coinvolgenti. Nel 2017 hanno tenuto parecchi concerti, partecipato a diversi festival, con aperture di prestigio a Doyle Bramhall Jr e Andy J Forest, e hanno pubblicato il primo EP. In quattro brani autografi e una cover di “Shake Your Money Maker” di Elmore James hanno creano un rock blues viscerale, terroso, ispirato da maestri riconosciuti come Seasick Steve e Scott H. Biram, giustamente omaggiati durante i live, ma anche da certi Black Keys. Presentano il nuovo disco “Twenty-Four Days”, in cui figura su due brani il contributo del grande Popa Chubby, per il quale hanno aperto tutte le date italiane del recente tour di febbraio 2018.
Sabato 5 maggio si è tenuta l’annuale assemblea dei soci dell’Accademia Georgica che ha visto in questa occasione il rinnovo delle cariche sociali del Magistrato Accademico, l’organo direttivo dell’associazione treiese, e del relativo Collegio dei Sindaci Revisori dei Conti.
Non si è trattato di un rinnovo radicale ma di un’evoluzione dell’assetto organizzativo che ha voluto coniugare l’esperienza del precedente Magistrato con l’inserimento di nuove figure di comprovata esperienza.Per raggiunti limiti statutari, la seduta ha visto il passaggio di consegne del prof. Carlo Pongetti, attualmente Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Universita degli Studi di Macerata, alla nuova presidente prof.ssa Cinzia Cecchini, biologa ricercatrice presso la Synbiotec S.r.L., spin-off dell’Università di Camerino e docente dell’Istituto Tecnico Economico di Macerata, già membro del Magistrato Accademico. Al prof. Pongetti, insieme ai magistrati accademici che si sono succeduti negli scorsi anni, è stato tributato il plauso dell’assemblea quale ringraziamento per aver traghettato l’Accademia verso il terzo millennio attraverso l’attuazione di un concetto nuovo di gestione dei beni culturali. Un’attività avviata e realizzata rispettando tre criteri fondamentali: la messa in sicurezza del patrimonio culturale custodito, la miglior fruizione dello stesso da parte dell’utenza e l’organizzazione del lavoro.
Negli ultimi anni il Magistrato Accademico ha concentrato gli sforzi economici e le proprie risorse umane nella messa in sicurezza dell’importante patrimonio avviando una serie di procedure volte al riordino dell’intero patrimonio archivistico, librario e artistico, utilizzando sistemi convenzionali, anche informatici, finalizzati non solo alla tutela ma anche alla maggiore e moderna fruibilità. Inoltre l’Accademia ha inteso orientare la propria attività offrendo alle giovani generazioni, in possesso di adeguate competenze, la possibilità di una seria esperienza di lavoro volta soprattutto ad arricchire le singole conoscenze ed esperienze: una moderna filosofia adottata tendente a dimostrare come l’ottimizzazione di modeste risorse economiche, l’organizzazione delle abilità di molti volontari e le competenze dei giovani, riescano a valorizzare i beni culturali.Sulla scorta di questa esperienza, la prof.ssa Cecchini ha dichiarato che il nuovo Magistrato intende proseguire il cammino già avviato con una programmazione che vede nella digitalizzazione un elemento di punta nella gestione e fruizione dei beni culturali. Un progetto che oltre all’intrinseco valore scientifico, si distingue per diversi aspetti tra cui quello sociale, con l’impiego di soggetti svantaggiati, economico, con il raggiungimento di spese contenute, e soprattutto per l’importanza della prevenzione e tutela da eventuali eventi calamitosi.L’attività culturale continuerà ad avere una forte attenzione con la realizzazione di convegni di carattere scientifico e attività di ricerca di caratura internazionale. Dopo il recente convegno sullo studio di fattibilità per l’investigazione mediante tecniche neutroniche sulla Sacra Sindone, è stato avviato un progetto di analisi delle statuette di argilla della collezione archeologica dell’Accademia in collaborazione con il Centro Neutronico di Budapest. Entro l’anno è inoltre previsto un evento dedicato a Pio VI, storico benefattore della Città di Treia che appoggiò la realizzazione delle settecentesche Pie Case di Correzione e Lavoro. L’evento intende porre l’attenzione sugli attuali aspetti sociali, legali ed economici dei detenuti. Nella gestione della complessiva attività, continuerà ad essere fondamentale l’impiego di soggetti quali i volontari del Servizio Civile Nazionale, di assegnatari di Borse Lavoro e di giovani studenti attraverso progetti di Alternaza Scuola Lavoro e Tirocini Formativi e di Orientamento attuati attraverso gli Istituti di Istruzione Superiore della provincia e con i diversi atenei universitari convenzionati.La nuova presidenza della prof.ssa Cecchini, unitamente alla nuova presidente del Collegio dei Sindaci Revisori dei Conti Antonia Teloni, costituisce inoltre una svolta inedita dal punto di vista dell’impegno femminile. Infatti solo nel recente passato il Magistrato Accademico ha avuto una presenza femminile con la presidenza di Maria Teresa Fuscà, a lungo componente del Magistrato Accademico.Tra i nuovi soci aggregati durante la sessione si segnala anche il Magnifico Rettore dell’Università di Camerino, il prof. Claudio Pettinari. Un’adesione che fa seguito alla recente collaborazione dell’Accademia con l’ateneo camerte per il progetto di digitalizzazione della biblioteca antica attraverso l’attivazione di stage formativi per studenti della Scuola di Scienze e Tecnologie.L’assemblea dei soci ha inoltre designato l’assegnazione della presidenza dell’adunanza al Sindaco di Treia Franco Capponi, riconoscendo l’impegno dell’Amministrazione Comunale in questa critica fase post-sisma che vede gli storici edifici dell’Accademia completamente inagibili. Il presidente Capponi ha infatti illustrato le problematiche sorte con il terremoto del 2016 ed ha comunicato che l’Accademia Georgica sarà il primo bene culturale da ripristinare per la Città di Treia. Particolare attenzione anche sulle problematiche e sulle prospettive per il futuro, ponendo l’accento sulla difficoltà di reperire risorse da soggetti pubblici che sono sempre più orientati a progetti culturali gestiti in rete da soggetti e associazioni interessate. Gradita la presenza anche dell’onorevole Tullio Patassini, socio dell’istituzione treiese recentemente eletto Deputato alle ultime elezioni politiche, che ha voluto porgere un saluto agli intervenuti.
Sabato 19 maggio a San Severino Marche nella Sala Italia si terrà il convegno “Archeologia a San Severino Marche” organizzato dall’Università di Macerata, dal Comune, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e dall’Associazione Museale della Provincia di Macerata per diffondere i risultati dei numerosi progetti che, negli ultimi anni, hanno riguardato le ricerche, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico settempedano.
Oltre ai risultati delle ricerche archeologiche, verranno presentati la carta archeologica del territorio, lo schema direttore del piano di gestione del Parco archeologico, gli interventi svolti dalla Soprintendenza a tutela del territorio, le stampe tridimensionali dei principali monumenti e l’app con il gioco che riguarda le antichità romane della città realizzati, in particolare, grazie al Progetto Dce coordinato da Unimc in collaborazione con lo spin off PlayMarche.
“Si tratta solo di un esempio - ha dichiarato il rettore Francesco Adornato - di quello che l’attività di ricerca e l’approfondimento sui temi di natura storico-archeologica possono portare alla crescita del territorio, se poniamo solide premesse umanistiche ai processi di gestione e valorizzazione”.
“Senza lo studio - ribadisce Carlo Pongetti, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici di Unimc - e l’approfondita conoscenza dei beni culturali, in questo caso archeologici, qualunque processo di tutela e valorizzazione risulta lacunoso ed inefficace”. “Le ricerche condotte a San Severino - aggiunge Roberto Perna, archeologo dell’Ateneo maceratese - ci hanno consentito di individuare strutture dedicate all’immagazzinamento della ceramica, di analizzare la distribuzione dei siti nel territorio, di indagare la città. Alcuni dei monumenti principali sono stati inquadrati in progetti di valorizzazione finalizzati alla crescita economica del territorio”.
“In particolare, la realizzazione della carta archeologica e quella dello schema direttore del Piano del Parco – sottolinea il soprintendente Carlo Birrozzi - sono due strumenti fondamentali per la gestione e la programmazione del territorio, permettendo il confronto e la sintesi tra diversi interessi nell’ambito dei processi di sviluppo e di tutela”.
Come evidenziano Stefano Finocchi e Tommaso Casci Ceccacci, funzionari archeologi per la zona “i numerosi e continui interventi a tutela del territorio condotti dalla Soprintendenza mirano a salvaguardare il ricco patrimonio archeologico della città che, se conservato e valorizzato nella giusta maniera, costituisce una ricchezza per la comunità. Tale attività ha consentito anche di acquisire preziosissime informazioni sulla storia dell’insediamento romano da condividere con la comunità scientifica e con un pubblico più vasto”.
“La valorizzazione del patrimonio culturale della nostra città è forse la più importante occasione e opportunità di crescita economica per la nostra e per tutte le comunità delle aree interne dalla provincia”, aggiunge il sindaco Rosa Piermattei. Per tale motivo, come specifica l’assessore Vanna Bianconi “è imprescindibile per il Comune di San Severino che la ricerca condotta dagli archeologi si realizzi anche in strumenti di divlugazione e valorizzazione, che potranno arricchire l’offerta del nostro Museo, che speriamo di riaprire al più presto, e coinvolgere i più giovani”.
Prima presentazione del nuovo libro “Memorie di marmo e bronzo. Vie e siti tolentinati per ricordare la Grande Guerra”, promosso dall’Accademia Filelfica di Tolentino. L’evento è stato organizzato dal Rotary di Tolentino, presieduto da Stefano Gobbi, che ha contribuito alla realizzazione della pubblicazione. Il libro è stato illustrato ai soci rotariani martedì sera a ”La contrada”.
Era presente Enzo Calcaterra che ha curato i testi del lavoro, mentre Stefano Lucinato si è interessato alla parte editoriale, grafica e fotografica. La pubblicazione, che è una guida ai monumenti ed ai ricordi che la città di Tolentino ha dedicato all’immane tragedia della prima Guerra mondiale, si avvale di ampie notizie storiche, fonti fotografiche, mappe dettagliate, al fine di documentare, valorizzare in modo originale, quanto interessante, tutti i siti del centro storico, le vie, le tappe di un percorso spazio-temporale compiuto da Tolentino all’interno dei momenti storici di portata internazionale.
"L’opera – ha detto Enzo Calcaterra - ripercorre gli eventi accaduti centro anni fa tramite i monumenti presenti in città, scolpiti nel marmo e forgiati nel bronzo affinché nessuno potesse mai dimenticare". In allegato dell’opera c’è un dvd che documenta quanto spiegato nella guida ovvero un reportage sul fregio del Monumento ai caduti, al Famedio e sul Cippo commemorativo e infine attraverso le vie intitolate ai caduti. Nel corso della serata sono state anche proiettate delle immagini che rappresentano importanti momenti storici di Tolentino e della città dal 1917 al 2004.
Mercoledì 23 maggio alle ore 18.30 presso l’aula multimediale di Treia, in Via Cavour 29, incontro organizzato da Coldiretti Macerata, patrocinato dall’amministrazione comunale di Treia.
Interverrà il Direttore di Coldiretti Macerata Dott. Giordano Nasini, accompagnato dai tecnici del settore che illustrerà ai giovani agricoltori le misure del PSR Marche circa gli aiuti all’avviamento per l’insediamento e il bando “Premio giovani agricoltori”.
Il sindaco di Treia Franco Capponi introdurrà le relazioni dei relatori presenti.
La rassegna dell’Associazione Lo Specchio apre la stagione turistica 2018. Quando l’eccellenza della musica incontra l’eccellenza della poesia. Questi sono “I concerti della domenica”, la rassegna portorecanatese che dà il via ad un percorso di esplorazioni e di ascolto in due date.
Il progetto, ideato dall’Associazione Lo Specchio, presieduta da Vanni Semplici, è stata sostenuto dall’amministrazione comunale, in particolare dall’assessore alla cultura Angelica Sabbatini, e fa parte di una programmazione strategica, mirata a offrire una nuova proposta di versi e musica colta. Ha permesso inoltre, all’Associazione, di creare sinergie e collaborazioni anche con altre realtà del territorio, come la nuova associazione di Commercianti “Porto Recanati è”. I “Concerti della domenica” mette in programma in due date che hanno già riscosso un grande successo al primo appuntamento, lo scorso 22 aprile, con la poetessa-performer Rosaria Lo Russo e il gruppo musicale dei “Blanche”. Ora, il programma prosegue con l’ultimo appuntamento, quello del 27 maggio, dove sul palco, alle ore 17:30, a farci da guida in questo viaggio musicale, ci saranno il poeta Jack Hirschman e i quattro musicisti degli Infrared quartet. Hirschman, uno dei padri della beat generation, poeta della controcultura e dell’impegno civile, insieme al quartetto jazz degli Infrared Quartet, darà vita ad un reading-concerto dove musica e parole si fonderanno in uno spettacolo non convenzionale, nella suggestiva location della Piazza Enrico Medi.
Piergiorgio Viti, direttore artistico del progetto, dice in proposito: “Dopo Versus, a Recanati, era giusto dare una continuità a coloro che, con interesse, seguono il mondo della poesia. Se con Versus ci siamo soffermati su alcuni temi fondanti della poesia contemporanea, qui invece, a Porto Recanati, i versi si intersecano alla musica, ne sono complemento. Diamo insomma più spazio alla poesia orale, performativa, che peraltro in Italia è viva e ha i suoi seguaci, penso per esempio agli Slam poetry, ma non solo. Un appuntamento di richiamo addirittura internazionale, l’ultimo, con Jack Hirschman, che con il suo carisma e la sua bravura ammalierà tutto il pubblico portorecanatese che vorrà intervenire”. Un ultimo appuntamento dunque dal sapore internazionale, con un big della poesia mondiale e un quartetto di maghi del pentagramma a chiudere la rassegna portorecanatese, che, tra note jazz e versi memorabili, apre la stagione turistica 2018.
Reati fallimentari, PIR e contenzioso bancario questi i temi che saranno affrontati nel secondo convegno annuale sui “Rapporti banca-impresa fra economia e diritto”, accreditato dall’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili e dall’Ordine degli Avvocati, che si terrà presso la Sala Paolo VI del Santuario della Santa Casa di Loreto in data 18 maggio 2018 a partire dalle ore 9,00.
Il convegno è stato organizzato dallo Studio Associato Pietrella-Bruè di Macerata e dallo Studio legale Merlini e Associati. Banca Mediolanum è il maggiore sponsor, accanto ad altri che hanno contribuito all’evento (Della Ceca Infissi Srl, Plurisk di Enzo Cozzolino, Danhera Italy Srl, Cogli l’Attimo di Beatrice Striglio, Management & Research, Filmare Group Srl, Caia Team Srl, Libriprofessionali.it, Confartigianato).
Ospite e relatore di spessore della mattinata sarà l’On. Pier Paolo Baretta, sottosegretario al Ministero delle Finanze, oltre ad altri autorevoli relatori, quali (in ordine di intervento) il Dott. Pierluigi Granata, il Prof. Giuseppe Ripa, la dott.ssa Fabiola Pietrella, il Prof. Mauro Marconi, il Dott. Ubaldo Livolsi e la Dott.ssa Silvia Lazzarini.
Nel pomeriggio interverrà il famoso pubblicista Avv. Roberto Di Napoli oltre ad altri relatori esperti del contenzioso bancario quali (in ordine di intervento) l’Avv. Romualdo Picozzi, L’Avv. Emanuele Argento, il Dott. Luca Mogarelli e l’Avv. Paolo Spacchetti.
Il ruolo di moderatore del convegno spetterà al Dott. Achille Perego, giornalista economico, attualmente caposervizio economia e finanza di QN-Quotidiano nazionale.
A questo prezioso incontro ricco di interventi ed approfondimenti si accompagna il meraviglioso contesto estetico della suggestiva Sala Paolo VI del Santuario della Santa casa di Loreto, situata nel Palazzo Apostolico.
La giornata sarà un punto di incontro per professionisti, banche ed imprese. Un’occasione per mantenere acceso il dialogo tra istituzioni ed imprenditori in una prospettiva di rispetto, etica e professionalità.
Si terrà il 17, 18 e 19 maggio a Roma, presso l'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, il secondo incontro, dopo quello di Verona dell'anno scorso, su "Tocatì un patrimonio condiviso. La rete italiana per la salvaguardia dei Giochi e Sport Tradizionali. Le giornate dell'immateriale".
L'incontro organizzato da Aga (associazione Giochi antichi) vedrà lo svolgimento di un lungo viaggio di scoperta, tra le comunità ludiche locali, che alternerà momenti di pratica, conoscenza reciproca e scambio e riflessioni.
Ecco le comunità presenti: Comunità delle Bijé (Farigliano), della Palla eh/Palla 21! (Ciciano), dello S-cianco (Verona), del Lancio del Maiorchino (Novara di Sicilia), del S'Istrumpa (Ollonai), della Ciaramella (Mede), della Capanna (Santa Fiora), del Trucco di terra (Rialto), del Pizzicantò (Irsina), della Borella (Casale sul Sile), oltre al gioco del pallone col Bracciale di Treia.
Per la città del Bracciale parteciperanno all'incontro l'assessore allo sport David Buschittari, il Presidente della Asd Carlo Didimi Marco Sparapani e l'ex giocatore Marco Palmili.
Saranno presenti alle giornate dell'immateriale il Segretario Generale Mibact, il Direttore Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio Caterina Bon Valvassina, il presidente commissione nazionale UNESCO (CNIU) Franco Bernabé, il dirigente segretariato generale CNIU Giovanni Zanfarino, il presidente di Aga Giorgio Paolo Avigo, il direttore di Federculture Claudio Bocci, il responsabile progetto unpli "l'unione delle pro loco e il ruolo della società civile nella salvaguardia del patrimonio immateriale" Gabriele Desiderio, il coordinatore nazionale piccoli comuni Anci Massimo Castelli e molti altri personaggi del mondo della cultura, dell'università e della ricerca.
Ripartendo dal Manifesto di AGA e dal Protocollo di Verona si è aperta una riflessione sull'esperienza del Tocatì come luogo di auto-fromazione, comunità di comunità e di Verona come casa comune di piccole comunità che vivono lontano dagli occhi delle Istituzioni. La rete di Tocatì si è costruita in una disponibilità all'incontro, con volontà e capacità a tessere relazioni.
Il progetto Tocatì un patrimonio condiviso vuole impegnarsi, ispirandosi all'articolo 18 della Convenzione ICH e ai suoi 9 criteri, in un processo di formazione permanente e cooperazione, sperimentando nuove forme di documentazione partecipativa, ricerca e salvaguardia.
Il lungo percorso che dovrà condurre al prestigioso riconoscimento Unesco per il gioco del Bracciale, è fortemente sostenuto dalla Città di Treia, disponibile ad ospitare i prossimi seminari di lavoro.
Dolce o salato? Antipasto o dessert? A voi la scelta! Stiamo parlando del Calcione di Treia, prodotto tipico del borgo marchigiano dal caratteristico sapore agrodolce, nel cui impasto si uniscono uova, pecorino, olio, zucchero e quel "tocco" magistrale che resta il segreto di ogni ricetta tramandata da generazioni.
Sabato 19 e domenica 20 maggio, l'Osteria dei Borghi più belli d'Italia presente a Bologna all'interno di Fico Eataly World, ospiterà i maestri fornai di Treia per la preparazione dal vivo di questo prodotto unico nel suo genere, proposto in degustazione, come special del giorno al ristorante e confezionato "a portar via".
Un'anteprima della vera e propria sagra che Treia dedica ogni anno a questo protagonista della migliore tradizione locale e regionale - in programma dal 1 al 3 giugno - con la partecipazione del Comune e dei produttori del Borgo. Prenderanno parte all'evento l'assessore alle attività produttive David Buschittari, i volontari della Pro Loco di Treia, la Società Agricola Villa Lazzarini srl, l'Azienda San Martino e Franco Verdicchio, la Fattoria Vigneti e Le Delizie del Forno per la dimostrazione di preparazione del calcione. Anche la Pizzeria Da Pietro darà il proprio contributo con i propri calcioni.
Il calcione di Treia già riconosciuto dal circuito "Momenti del Gusto", assoluto protagonista della sagra in programma dal 1 al 3 giugno, come ogni organizzata dalla Pro Treia, punta ora all'ottenimento del marchio "sagra di qualità" recentemente disciplinato da una specifica legge regionale.
Si è tenuta venerdì 11 maggio alla Bottega del Libro di Macerata la presentazione ufficiale della seconda edizione di Scarabò, una città per educare, il festival maceratese tutto dedicato ai bambini.
Dopo il successo del primo anno, il 19 e 20 maggio 2018 il centro di Macerata tornerà a riempirsi di tantissime proposte dedicate ai più giovani.Scarabò è la prima rassegna d’Italia che propone attività e laboratori educativi di diverso genere: teatro, illustrazione, musica, danza, riciclo creativo e molto altro. Un festival dell’educazione a 360 gradi, un’occasione di crescita condivisa e partecipata.
Laura Copparoni è l'insegnate maceratese che ha ideato, progettato e diretto fin dall'inizio questo grande appuntamento, realizzato insieme alla nuova associazione“Scarabò”, di cui è presidente. Moltissime le realtà, associazioni, professionisti, istituzioni del territorio coinvolte, infatti Scarabò nasce con lo scopo comune di collaborare per offrire alla cittadinanza opportunità di crescita significative negli spazi cittadini, che si riempiranno di sorrisi, di idee, di creatività, di voglia di crescere insieme divertendosi.
Piazze, vie, palazzi comunali e molti altre location si animeranno per accogliere tutti e fare della città un contesto ricco di vivacità culturale e sociale! A “Scarabò. Una città per educare” si svolgeranno laboratori educativi e attività ludiche all’aria aperta che saranno principalmente rivolte ai bambini, ma aperte e vivamente consigliate anche agli adulti.
Oltre 40 esperienze in due giorni, disseminate negli spazi pubblici del centro storico di Macerata, che animeranno vie, vicoli, piazze e varie location. A rendere unica l’iniziativa è il desiderio di andare oltre le varie proposte commerciali e di integrare varie teorie e approcci pedagogici per creare una pratica condivisa del vivere comune in una città autenticamente educante.
Scarabò ha il patrocinio del Comune di Macerata, dell'Università degli Studi di Macerata, del Garante dei Diritti di Adulti e Bambini (Ombudsman delle Marche) e del Consiglio Regionale delle Marche.
Una festa straordinaria dedicata all’arte e alla cultura. In occasione della Notte europea dei musei anche Recanati prepara il suo grande evento. Sabato 19 maggio nella splendida cittadina leopardiana si svolgerà La Notte dei Musei, uno straordinario evento tra arte, poesia e musica organizzato da Sistema Museo, società che gestisce i musei civici della città leopardiana, in collaborazione con il Comune di Recanati, Spazio Cultura, WhatsArt, Villa Incanto, la Civica scuola di Musica Beniamino Gigli e l’Associazione Riviera del Conero. Il ricco programma dell’evento notturno è stato presentato alla stampa mercoledì 16 maggio nel Museo Beniamino Gigli dal primo cittadino di Recanati Francesco Fiordomo, l’assessore alle Politiche culturali Rita Soccio e il direttore area Marche di Sistema Museo Silvano Straccini.
Per una notte Recanati apre le porte dei musei civici che, per l’occasione, proporranno visite guidate, musica e spettacoli teatrali per tutti i visitatori notturni. Quattro le location che, fino alle 1, accoglieranno i curiosi e gli amanti dell’arte in attività nel nome del bello e della cultura: il Museo di Villa Colloredo Mels, il Museo Beniamino Gigli, la Torre del Borgo ed il museo dell’Emigrazione marchigiana. La maggior parte degli eventi sono ad ingresso gratuito mentre per alcuni è previsto un piccolo contributo. Per le visite guidate, le lezioni nei musei e gli spettacoli è necessaria la prenotazione all’Ufficio Iat Tipico – tips a Recanati al numero 071 981471.
Non sono convegni, ma incontri e dialoghi con le comunità; non si svolgono nelle aule universitarie, ma in tensostrutture o sistemazioni provvisorie; non sono solo studio del passato, ma anche –e soprattutto- laboratori del tempo presente. Stiamo parlando dei “Cantieri mobili di Storia”, organizzati dall’Istituto Storico di Macerata con il Centro Studi Acli Marche, che ogni domenica pomeriggio, a partire dal 6 maggio, fanno tappa in una località via via diversa, tra quelle più colpite dai terremoti.
Vari sono i temi affrontati, ma unica è l’idea o, meglio, la convinzione che sta alla base di questa iniziativa: la riflessione sulle trasformazioni sociali ed economiche vissute dai territori appenninici nel corso della storia è fondamentale per affrontare i problemi del doposisma.
Dopo l’incontro di domenica 13 maggio a Visso - dove il racconto storico di Olimpia Gobbi, dedicato alla pastorizia nella lunga storia del vissano, ha acceso i ricordi, le riflessioni, le preoccupazioni e le domande dei numerosi presenti- i cantieri storici si sposteranno domenica 20 maggio a Pieve Torina presso il nuovo edificio scolastico; qui si discuterà dei mestieri appenninici tra Sette e Ottocento ma anche delle prospettive future dell’economia locale; saranno presenti lo storico Augusto Ciuffetti dell’Università Politecnica delle Marche, l’imprenditrice Orietta Maria Varnelli e Angelica Bravi della CGIL di Macerata.
Si intitola “Arathia” il nuovo romanzo dell'autore civitanovese Enrico Tassetti, che torna questo mese in libreria con una storia di streghe che affonda le proprie radici in una perduta (e ritrovata) città picena. Pubblicato da Giaconi editore, il romanzo verrà presentato il prossimo sabato 19 maggio alle ore 18:30 all'Aperitivo Letterario del Caffè Cerolini di Civitanova Alta.
Si tratta di un nuovo thriller esoterico ad altissimo grado d'adrenalina, corredato da tavole originali nelle quali il lettore potrà rintracciare gli indizi che lo porteranno alla soluzione dell'enigma celato tra le pagine. La protagonista Sara, un'antiquaria di Firenze, tormentata da sogni inquietanti in seguito all'acquisto all'asta di un libro di Leland, si spinge fino a Cessapalombo, ai piedi dei Sibillini, per cercare delle risposte. Ma degli omicidi rituali sconvolgono le tranquille valli, e Sara dovrà venire a capo di ben altri misteri, legati al nome di Arathia.
Anche questo romanzo, come già i precedenti “Il segreto della Sibilla Pastora” e “La porta dell'Angelo”, nasce a seguito di ricerche sul territorio e le sue leggende svolte da Tassetti, di cui è nota la passione per il folklore e le tradizioni popolari, da sempre al centro dei suoi studi. Proprio a Montalto di Cessapalombo, e in particolare nei suoi boschi, nasce la storia, che trae origine da verità celate nel territorio dei Monti Azzurri e narra una leggenda picena di innegabile fascino, all'inseguimento dell'immagine della Dea Madre.
Enrico Tassetti è già al lavoro su un nuovo romanzo, che stavolta toccherà alcune delle città più esoteriche d'Italia, e sulla nuova edizione ampliata della sua raccolta “Dei fantasmi ed altri strani incontri, leggende della campagna civitanovese”, con inedite storie che abbracciano il porto e la marina, in uscita quest'estate.
Si svolgerà a Macerata la prima edizione del convegno nazionale del Forum Lacaniano italiano. L'evento, dal titolo "Una formazione umana", si svolgerà, sabato 19 e domenica 20, nella Sala Convegni dell'Hotel Claudiani. L'appuntamento ha il patrocinio del dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata, ed è organizzato da Icles, Istituto per la clinica dei legami sociali, con la partecipazione di Punto Inc, Consultorio psiconanalitico Macerata, e Icab, Istituto per la clinica dell'anoressia e della bulimia. L'argomento si declina su vari versanti, cosa umanizza un bambino, quali legami umani sono possibili oggi e saranno trattati sia dal lato della psicoanalisi che della filosofia.
Tutto pronto per l’estate maceratese targata La Filarmonica. Il ristorante e la piscina gestiti come l'anno scorso da Stefania Cittadini (foto), stanno per riaprire i cancelli della piscina in via Ghino Valenti e dare così il benvenuto alla bella stagione per un’estate da passare “a mollo” per ritemprare il corpo e lo spirito.
L'apertura della piscina è stata fissata per venerdì 1 giugno e anche quest'anno non mancheranno le novità. L'orario di apertura è continuato tutti i giorni dalle 8 alle 20. Il biglietto d'ingresso sarà differenziato a seconda delle fasce orarie, con la possibilità di un biglieto ridotto al prezzo di 3 euro per chi sceglie di trascorrere in piscina la pausa pranzo dalle 13 alle 15. Per due week end al mese, la Filarmonica offrirà la possibilità per i più piccoli di divertirsi con dei gonfiabili appositamente posizionati.
La parte tecnica delle piscina è stata affidata in questa stagione alla Giessemme di Piediripa. Lo staff bagnini è composto da Simone Bruzzesi (istruttore e responsabile dello staff), Maria Sara Mirabile, beatrice Scocco, Luca Ilari e Luca Paoletti.
Sempre dal primo giugno, sarà possibile usufruire del pranzo a buffet presso il ristorante de La Filarmonica. Il bar della piscina, invece, resterà aperto dalle 8 alle 20. E' possibile effettuare convenzioni con enti, associazioni e squadre sportive.
Inizia ad avvicinarsi l’estate e molti sono già gli eventi di intrattenimento in programma che il nostro territorio ci propone per i mesi a venire.
Anche i piccoli paesi colpiti dal terremoto stanno muovendosi per poter ridare vigore e movimento al nostro entroterra.
Tra i primi ad avviare l’estate locale si posiziona il piccolo ma bellissimo borgo di Colmurano, già noto agli avventori del divertimento maceratese per il famosissimo festival di artisti di strada “Artistrada” che quest’anno si terrà dal 19 al 22 luglio.
Infatti grazie all’attivissima Pro Loco, Colmurano proporrà un altro festival già nel prossimo mese di giugno. Dall'8 al 10 giugno presso il campo sportivo di Colmurano si terrà infatti la prima edizione di "We will rock you", festival dedicato alla musica rock nazionale ed internazionale con la partecipazione di diversi gruppi.
Ogni giorno si esibiranno varie formazioni musicali fino a notte inoltrata. Da contorno ma non di minore importanza, in un evento del genere, non mancheranno mercatini, stand gastronomici e birra di ogni tipo.
Importante e significativa l’idea della Pro Loco di Colmurano, coadiuvata quest’anno per i propri eventi dagli Inventori di Divertimento, che oltre a rinvigorire il già famoso festival degli artisti di strada ha ben pensato di allargare l’offerta anche con questo speciale evento che potrà accogliere un pubblico a 360 gradi, dai giovanissimi fino alle famiglie. Tutti gli amanti del rock e della musica, sono quindi invitati a partecipare al We will rock you a Colmurano dall'8 al 10 giugno.
Countdown per Musicultura 2018, in programma dall’11 al 17 giugno a Macerata: il cartellone della XXIX edizione del festival della canzone popolare e d’autore italiana si arricchisce con l’annuncio di nuove importanti adesioni, come quelle di Brunori Sas, domenica 17 giugno, e di Sergio Cammariere, venerdì 15 giugno. I loro nomi vanno ad aggiungersi a quelli dei Procol Harum, Lo Stato Sociale, Willy Peyote, Ron Padget, Adriana Asti, Gianni Amelio, già confermati nei giorni scorsi.
Dario Brunori, in arte Brunori Sas, torna a Musicultura a distanza di qualche anno, nel frattempo il grande successo di pubblico e di critica ha definitivamente consacrato l’intelligenza e il talento che contraddistinguono questo poliedrico artista fin dai primi passi della sua fortunata carriera. “Dario viene da un tour di oltre trenta date tutte esaurite, - commenta il vicepresidente di Musicultura Ezio Nannipieri - da un originale programma televisivo in onda il mese scorso su Rai 3 che ha scritto e condotto, sapevamo che aveva intenzione di riposarsi un po’, ma non abbiamo resistito al desiderio di chiedergli una preziosa testimonianza al Festival ”.
Musicultura incassa anche un’altra adesione importante, un graditissimo ritorno al a distanza di oltre dieci anni, quello di Sergio Cammariere.
“Di Cammariere, fin dall’inizio, ci colpirono subito la pienezza e la peculiarità del suo orizzonte stilistico-espressivo - racconta il direttore artistico Piero Cesanelli – è un artista che traccia nel panorama della canzone e della musica italiana una di quelle traiettorie nitide e solitarie, di cui col passare del tempo si apprezzano sempre più la profondità e le sfaccettature”. Cammariere si esibirà all’Arena Sferisterio venerdì 15 giugno accompagnato dalla sua storica band.
Musicultura annuncia oggi anche i primi due vincitori del concorso eletti dal pubblico al termine di una votazione su Facebook, che ha coinvolto 47.026 utenti: Pollio, già distintosi alle Audizioni live aggiudicandosi il Premio Antonello Ieffi per la migliore performance e Rakele. La canzone del milanese Pollio si intitola “Generico” ed è una nitida istantanea di una generazione che sfocia in un appello accorato, in bilico tra disillusione e speranza. Rakele, giovanissima cantautrice napoletana, è in concorso con il brano “La forma del tuo abbraccio”, un flusso di appunti rapidi e spiazzanti che evocano la profondità e la tenerezza dell’aprirsi incondizionato all’amore. I due artisti si aggiudicano un posto al sole alla XXIX edizione di Musicultura. Gli altri vincitori, in tutto saranno otto, saranno a breve designati dal prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura composto da : Vasco Rossi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Paolo Benvegnù, Brunori Sas, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Giorgia, Alessandro Mannarino, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Ron, Enrico Ruggeri, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti, Giovanni Veronesi, Sandro Veronesi, Federico Zampaglione.
Nelle serate finali del Festival, all’Arena Sferisterio di Macerata, il 14, 15 e 17 giugno prossimi, gli otto vincitori di Musicultura si esibiranno insieme ai big della canzone italiana ed internazionale. Al vincitore assoluto, scelto dal pubblico dell’arena, andrà il Premio finale del valore di 20 mila euro.
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti su Musicultura festival 2018 sono disponibili su www.musicultura.it .
I biglietti da 8,00 a 48,00 euro sono disponibili sul circuito Vivaticket e presso la Biglietteria dei Teatri di Macerata.
Se nei decenni passati i genitori evitavano spesso di affrontare argomenti considerati tabù, come la sessualità, oggi è giunto il momento per gli educatori di assumersi le proprie responsabilità per evitare che i figli recepiscano informazioni sbagliate ed incomplete – e in maniera irrispettosa dell'integrità della persona – da parte dei media o da agenti esterni alla famiglia. Le persone più adeguate per educare i figli alla sessualità sono i genitori. Chi più di loro, infatti, dovrebbe conoscere le domande, la sensibilità, i tempi della crescita del figlio?
Ma come affrontare in famiglia certi argomenti? Quali sono i tempi giusti? Quali le modalità?
Queste domande troveranno risposta negli incontri conclusivi di venerdì 18 maggio (ore 15-19) e sabato 19 maggio 2018 (ore 8.30-12.30) del percorso di educazione all'affettività e alla sessualità, organizzato deal'A.Ge. (Associazione Genitori) di Civitanova Marche, che si svolgeranno presso l'auditorium della scuola primaria “S. Giovanni Bosco”.
Relatore del corso di formazione sarà il dottor Ezio Aceti – psicologo dell'età evolutiva, accattivante formatore ed autore di numerosi libri di successo – che fornirà agli educatori gli strumenti per impostare una educazione alla sessualità capace di integrare i suoi aspetti psicologico, affettivo, sociale e valoriale.
Per info e iscrizioni: agecivitanova@libero.it