Matelica si prepara ad accogliere Cristiano De André. L’artista, atteso in città per domani, domenica 11 novembre, con i suoi musicisti e lo staff tecnico, metterà a punto al Teatro Piermarini il nuovo tour “Storia di un impiegato”, fino all’anteprima nazionale in programma sabato 17 e domenica 18 novembre.
Il progetto di ospitare la residenza di allestimento del nuovo attesissimo live di De André si è realizzato grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale, in collaborazione con Amat e con la Flexus. “Siamo particolarmente felici – commenta Cinzia Pennesi, assessora comunale alla cultura – che un artista di grande spessore come Cristiano De André abbia scelto Matelica per una fase così importante del suo nuovo lavoro. La formula della residenza con anteprima nazionale ci consente di proseguire nell’obiettivo di avere un teatro sempre vivo, a disposizione della creatività, e di dare visibilità alla nostra città, legandola a grandi nomi dello spettacolo. Abbiamo già ospitato l’avvio del tour di Ron nel 2016 e abbiamo l’intenzione di cogliere ulteriori opportunità in questo senso".
Cristiano De André porterà in anteprima al Teatro Piermarini e poi in tutta Italia lo storico concept album di Fabrizio De André riarrangiato in chiave rock. Un lavoro che torna a smuovere le coscienze a 50 anni dalle rivolte sociali del 1968, firmato dall’erede del patrimonio musicale deandreiano. Canzoni celebri estratte da “Storia di un impiegato” come “Il bombarolo” e “Verranno a chiederti del nostro amore” saranno affiancate da altri brani di repertorio che hanno affrontato il tema della lotta per i diritti, come “La guerra di Piero”.
I concerti si terranno al Piermarini sabato 17 e domenica 18 novembre alle 21.15.
Per favorire l’acquisto dei biglietti da parte del pubblico la Biglietteria del Teatro effettuerà le seguenti aperture straordinarie: dalle ore 17 alle 20 nei giorni di sabato 10, lunedì 12, mercoledì 14, giovedì 15 e venerdì 16 novembre; nei giorni di concerto dalle ore 17.
I biglietti sono acquistabili anche online a questo link https://www.vivaticket.it/ita/event/storia-di-un-impiegato-opera-rock-de-andre-canta-de-andre/119924 e presso tutti i punti vendita e biglietterie Vivaticket (elenco completo su www.vivaticket.it)
Torna Cioccol'altro, la festa del cioccolato del commercio equo e solidale. L'appuntamento è in piazza Giacomo Leopardi domenica 11 novembre dalle 10 alle 20 ed è patrocinato dal Comune di Recanati. La manifestazione sarà come sempre accompagnata da un fitto calendario di eventi che si è aperto questa mattina con il coinvolgimento delle scuole presso il Liceo Classico G. Leopardi, con un laboratorio rivolto agli studenti a cura di Giacomo Taddeo Traini, autore del graphic novel “Unidos Venceremos, storie dal commercio equo e solidale”. Domenica 11 novembre si comincia alle 10 presso il loggiato comunale, con l'Apertura degli stands del commercio equo, dei produttori del biologico edi artigiani locali. Alle 10.30 seguirà una colazione offerta dalla Bottega Mondo Solidale con biscotti e caffè ealle 11 all'atrio comunale, Letture sull'immigrazione inframezzate da musica: all'organo Francesco Cingolani e al violino Laura Cingolani. Il pomeriggio si apre alle ore 15.30 nel loggiato Comunale, con il Sound di Dj Angel e alle ore 16.00 con il laboratorio creativo per bambini con zucchero e cacao a cura di Ilaria Romagnoli.
Alle 17,30 si prosegue all'atrio comunale con la proiezione del filmato “Zucchero dolce e amaro” di Aldo e Marco Pavan. Diritti umani e commercio equo: la situazione nelle Filippine. Alle 18 gran chiusura in Piazza G. Leopardi, con il Concerto e ballo con i “Two half dogs”. Alla festa parteciperanno Associazioni di volontariato recanatesi con i loro stand, sarà presente un servizio di truccabimbi e all'interno dell'Atrio saràallestita una mostra su storie del commercio equo e solidale. Cioccol'altro è promosso dalla Bottega Mondo Solidale di Recanati, una delle 16 botteghe di Mondo Solidale, la principale organizzazione di commercio equo nelle Marche
Le opere di Osvaldo Licini, Lorenzo Lotto e Mario Vespasi aniche nel corso degli anni vennero poste in dialogo diretto, ora contemporaneamente esposte in tre sedi museali tra Veneto, Marche e Lazio con in comune una pura energia cromatica.
"La quarta dimensione nella pittura" è il titolo delle mostre con cui i tre autori, nel corso degli anni entrarono in contatto diretto. Progetti che coinvolsero varie sedi espositive e numerosi studiosi, ponendo faccia a faccia gli artisti, diversi per temi e stili, ma che hanno in comune l'audacia coloristica che sembra provenire da una stessa area geografica, in cui hanno realizzato molte delle loro opere, posta tra i riflessi del mare Adriatico, azzurro come quei monti Sibillini che lo coronano. Artisti estremi, ribelli e visionari che hanno incarnato il proprio tempo senza appartenere alle varie tendenze, piuttosto creandone di originali e ancora non pienamente comprese. Si pensi alle presenze lunari e all'utilizzo simbolico dei colori, specie nell'uso costante che i tre fanno del rosso e del blu.
A Palazzo Buonaccorsi di Macerata, in un percorso di venticinque opere si può cogliere la forte impronta che Lotto ha lasciato nelle Marche e come il territorio abbia influenzato la sua arte, tanto da averlo eletto per lunghi anni luogo di residenza. Di grande rilievo le due pale con San Sebastiano e San Cristoforo provenienti dal museo di Berlino, il Cristo che conduce gli apostoli sul monte Tabor e la Madonna delle Grazie in prestito dall’Hermitage di San Pietroburgo. Esposta per la prima volta in Italia è la Sacra famiglia con Sant’Anna e San Gerolamo restaurata della Galleria degli Uffizi. La mostra è una delle proposte sul Lotto che si potranno scoprire fino al 10 febbraio, insieme agli altri comuni come Ancona, Cingoli, Jesi, Loreto, Mogliano, Monte San Giusto, Recanati e Urbino, uniti in una sorta di museo diffuso.
A sessant'anni dal Gran Premio per la pittura alla XXIX Biennale di Venezia del 1958 il Guggenheim di Venezia ricorda il grande maestro con una retrospettiva curata di Luca Massimo Barbero. Undici sale espositive, oltre cento opere, ripercorrono il dirompente quanto tormentato percorso artistico di Licini, la cui carriera fu caratterizzata da momenti di crisi e cambiamenti stilistici apparentemente repentini. La mostra Osvaldo Licini. Che un vento di follia totale mi sollevi presenta la sostanziale coerenza di tale percorso che raggiunge risultati di assoluto lirismo e poeticità. La mostra si apre con le tele giovanili, quei paesaggi marchigiani da cui Licini non si distaccò mai e sono queste stesse vedute a fare da sfondo anche alla successiva transizione dal realismo all’astrattismo dei primi anni ‘30. Le sue opere più rappresentative sono tuttavia quelle dedicate all'Amalassunta, del quale ci offre molteplici sfaccettature della sua personalità, silenziosa e contemplativa, come ironica e dissacrante.
Al Museo Diocesano di Gaeta è in corso la mostra di Mario Vespasiani (1978) intitolata Lepanto, inaugurata nei giorno dell'anniversario della celebre Battaglia avvenuta nel 1571. L'artista attento ai simboli e alle date, ha voluto presentare tale progetto proprio in questa sede in quanto è qui conservato lo stendardo originale che sventolava sull'albero della nave ammiraglia della flotta della Lega Santa, ad evocare negli spettatori un flashback temporale e spaziale di notevole originalità. La battaglia di Lepanto nel corso dei secoli ha ispirato alcuni dei più grandi innovatori della pittura occidentale, da Tiziano a Tintoretto, da Veronese fino a Twombly. Dopo 500 anni, il racconto che l'artista introduce non è più quello drammatico che ci perviene dalla storia, non si concentra sulla raffigurazione di distruzioni e perdite, bensì sembra voler unire le differenti sapienze di due civiltà millenarie nella metafora della navigazione, l'interesse comune ad essere portatori di un messaggio di cooperazione nel rispetto delle proprie identità.
Ultimo appuntamento a Civitanova per ricordare la Festa delle Forze Armate e i cento anni dalla fine del primo conflitto mondiale.
Dopo le celebrazioni del 4 novembre, con la cerimonia organizzata insieme all’Arma dei Carabinieri e alle locali Associazioni Combattentistiche e d’Arma, si svolgerà domenica l’ultimo appuntamento organizzato dall’Amministrazione comunale e dalla biblioteca Zavatti, Unuci e Associazione storico modellistica, Accademia di Oplologia e Archeoclub. Le iniziative sono curate da Alvise Manni e Paolo Giannoni, presidente della Biblioteca.
Per commemorare la fine del Primo conflitto, domenica 11 novembre, alle ore 11, con: “Fine o inizio del conflitto?”, conferenza del gen. Augusto Staccioli.
Per i cento anni dalla Grande Guerra l’Amministrazione comunale ha voluto proporre un momento di riflessione e di approfondimento storico a tutta la cittadinanza, proponendo le conferenze del professor Umberto Piersanti, la presentazione del libro di Carla Mascaretti e la mostra Accademia di Oplologia e Archeoclub.
Martedì 13 novembre si apre il sipario sulla nuova stagione del Teatro Persiani di Recanati promossa dal Comune di Recanati con l’AMAT e con il contributo di Regione Marche e MiBAC. L’inaugurazione è affidata a un grande mattatore della scena, Michele Placido in veste di regista e interprete con una numerosa e talentuosa compagine di attori, alle prese con un classico del teatro, Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello. “È la mia passione per tutto quello che è pirandelliano – afferma Michele Placido - che mi ha portato ad accettare la sfida. Questa è la mia terza regia teatrale su un testo del Girgentano, dopo Così è se vi pare e i due atti unici La carriola e L’uomo dal fiore in bocca. In passato ho girato un film La scelta, tratto dalla novella e dalla pièce L’innesto, incentrato sulla violenza che una donna subisce. Anche in Sei personaggi è presente una forma di violenza molto ambigua, attuata dal Padre nei confronti dell’umile moglie che pure ha amato e gli ha dato un figlio, ma con la quale ha poco da condividere sul piano intellettuale. Deciderà perciò di farla innamorare del suo contabile; un piano “diabolico” ma a suo dire “a fin di bene”, almeno per la donna che sarà più felice nel nuovo rapporto da cui avrà altri tre figli. Ma l’uomo muore lasciando in miseria la nuova famiglia. E il Padre incontra in una casa di piacere la Figliastra indotta a prostituirsi. È davvero scabroso l’affair che il sestetto pirandelliano chiede da quasi un secolo di esplicitare in scena. E si spiega perché una siffatta famiglia è stata abbandonata dall’autore, atterrito all’idea di alimentare una vicenda tanto scandalosa. Coerentemente con il metateatro di Pirandello, la richiesta dei “Sei” di dare vita al loro dramma coincide qui, più che mai, con la funzione che è propria del palcoscenico, ossia accogliere la rappresentazione. Una “commedia da fare”, la definisce il suo autore: un inno al teatro che mai abdica alla propria missione. Allo stesso tempo trovo sia presente un senso di ribellione da parte dei “personaggi”, i quali andranno appunto alla ricerca di un’origine e, nel nostro caso, di una Compagnia incline a privilegiare testi che parlano della società di oggi, delle sue drammaticità: il femminicidio, le morti bianche o anche l’impossibilità di un legame sentimentale, dovuta all’alienazione dell’uomo contemporaneo. Che una Compagnia intenta a provare mini-drammi quotidiani venga in qualche modo spiata da presenze o fantasmi, anche se Pirandello era contrario a questa parola, mi rafforza nella convinzione che il testo sia pieno di suggestioni soprannaturali. Un’intuizione affascinante mi ha accompagnato dall’inizio: che un palcoscenico possa sorgere laddove prima esistevano case e giardini, fontane e piccole ville. Luoghi in cui poteva accadere la storia che racconteremo, la storia dei Sei personaggi. Mi voglio anzi illudere che sia realmente accaduta: a cosa serve l’illusione, altrimenti, se non per crearne una messa in scena?” In scena con Michele Placido ci sono Guia Jelo, Dajana Roncione, Luca Iacono, Luana Toscano, Paola Mita, Flavio Palmeri, Silvio Laviano, Egle Doria, Luigi Tabita, Ludovica Calabrese, Federico Fiorenza, Marina La Placa, Giorgia Boscarino, Armando Sciuto. Le musiche di scena sono di Luca D’Alberto, i costumi di Riccardo Cappello e le luci di Gaetano La Mela. Lo spettacolo è prodotto da Teatro Stabile di Catania in coproduzione con Goldenart Production. Per informazioni: biglietteria del teatro 071 7579445. Inizio spettacolo ore 21.
La Galleria Idill’io arte contemporanea è lieta di annunciare la mostra di Enzo Cucchi e Niba a Recanati. Il titolo suggerito da Liliana Maniero al gallerista Pio Monti, identifica una temporalità per designare un’azione che dovrà accadere. E’ bastato solo un accento volato su una o, come un passero “sulla vetta della torre antica”, a creare la dimensione profetica di un’occasione che potrà avvenire.
E sono lo spiazzamento onirico dell’installazione e la sospensione temporale a rendere il senso infinito dell’attesa. Il Leopardi tutto d’oro di Niba si confronta con la statua della piazza che si riflette nella vetrina della galleria. Ben lontano dall'essere creato nella veste di monumento statico e spento, con la sua aurea presenza e la posizione dinamica di cammino, sembra una figura divina, gloriosa e sfolgorante. Al collo spicca l’opera di Cucchi. L’artista in un foglio a quadretti ingabbia, in un solo quadretto, un uccellino e con esso tutta la poesia del canto leopardiano.
Presentata in questi giorni la nuova Stagione del teatro “Giuseppe Verdi” che aprirà i battenti domenica 18 novembre alle 18,00 con uno spettacolo dedicato al ricordo della Prima Guerra mondiale, canti popolari dell’epoca a cura del Coro Sibilla e stralci di testimonianze commoventi scritte da chi visse quegli anni. Si prosegue sabato 24 novembre alle 21,15 con “Un’improbabile storia d’amore” tra due personaggi opposti che si ritrovano a vivere le varie fasi dell’innamoramento; l’opera del promettente Daniele Segalin è messa in scena dalla compagnia Theatre Degart di Giardini Naxos. Per la Rassegna “I Donattori” curata dall’A.I.D.O. provinciale, sabato 1 dicembre alle 21,15 andrà in scena una nuova edizione di “Varietà che passione!”, spettacolo di cabaret curato dal gruppo teatrale Gli Amici di Cantagallo.
Domenica 2 dicembre alle 17,00 si terrà il “Concerto d’inverno” del Corpo Bandistico “Giuseppe Verdi” di Pollenza dedicato al Maestro Elio Sileoni a trent’anni dalla scomparsa; mentre venerdì 14 dicembre alle 21,15 si esibirà Piero Massimo Macchini in “Marche-ting the motivational show”. Questo spettacolo, come tutti quelli precedenti, sarà ad ingresso gratuito. La sera di Natale alle 21,15 si rinnova la tradizione pollentina del gospel: per il San Severino Blues Winter si esibiranno The Anointed Believers Gospel Group, formazione di Atlanta che si è già esibita al fianco dei più apprezzati gruppi del genere. Il 2019 si aprirà a teatro l’11 gennaio alle 21,15 con Giorgio Felicetti e il suo nuovo lavoro “La terra tremano” dedicato all’esperienza drammatica del recente sisma marchigiano.
“Aprite i vostri occhi” di Roberto Rossetti è uno show teatrale dal sapore fantasy nato dalla collaborazione tra l’artista e Legambiente e verrà portato in scena dalla Compagnia della Marca il prossimo 15 gennaio. Un grande classico come Macbeth non poteva mancare in questa stagione e si terrà il 25 gennaio alle 21,15 a cura di Eleonora Sbrascini e Franco Tomassini in collaborazione con Hip-Notica di Alessandro Pianesi. Il 31 gennaio alle 21,15 si aprirà la serie di spettacoli targati A.m.a.t. con la meravigliosa Ornella Muti che insieme a Enrico Guarnieri reciterà in La governante di Vitaliano Brancati. Il successivo 19 febbraio alle 21,15 Pino Quartullo, Eva Grimaldi, Daniela Poggi e Attilio Fontana porteranno a Pollenza “Amici, amori, amanti” di Florian Zeller. A seguire il 6 marzo alle 21,15 Ettore Bassi e Simona Cavallari saranno impegnati in “Mi amavi ancora…” sotto la guida alla regia di Stefano Artissunch; mentre il 15 marzo alle 21,15 tornerà la Compagnia della Marca con Alkimia, opera che porta sul palco Ilaria e Silvia Gattafoni e s’interroga su cosa succede quando si nasce in compagnia di un altro come noi, ma diverso da noi. Ancora uno spettacolo A.m.a.t. il 6 aprile prossimo, stavolta è il turno de “Il pomo della discordia” con Carlo Buccirosso e Maria Nazionale, un’opera a cavallo tra mitologia antica e modernità estrema.
Gli spettacoli del circuito A.m.a.t. sono acquistabili anche in abbonamento; per abbonarsi occorre recarsi al botteghino del teatro nelle giornate del 2 e 14 dicembre dalle 17,00 alle 20,00. Per ogni informazione sugli spettacoli si può chiamare il numero 0733.549936 oppure dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00 dei giorni feriali il n. 349.4730823.
Domenica 11 novembre si chiude il sipario sulla ventunesima edizione della rassegna teatrale nazionale “Caro Teatro” che prende il nome dall’illustre letterato di Civitanova Alta. Organizzato dall’associazione culturale “Piccola Ribalta” in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune, il cartellone ha riscosso un notevole successo di pubblico nei suoi quattro appuntamenti domenicali pomeridiani, con rappresentazioni per tutti i gusti: dal classico alla commedia degli equivoci, al dialetto maceratese. Per il quinto e ultimo appuntamento della stagione è stato scelto un musical che promette un vortice di emozioni con grandi interpreti. Domenica, la conclusione è affidata a “L’Isola che non c’è”, musical liberamente tratto da Peter Pan di J. M. Barry con l’associazione culturale “Stella” di Porto Potenza Picena. La storia di Peter Pan, riveduta e corretta diventerà per lo spettatore un’esperienza unica ed indimenticabile per adulti e piccini.
“Caro Teatro” è un appuntamento culturale che appartiene ormai alla tradizione civitanovese e per il finale sarà presente un rappresentante dell’Amministrazione comunale per salutare gli attori e gli affezionati spettatori. Come tradizione, prima di lasciare il palco alla produzione musicale, saranno premiati i ragazzi delle scuole che hanno partecipato al concorso “Arnaldo Giuliani”, premio per la migliore recensione degli studenti e “Danilo Venturini” premio gradimento del pubblico.
Dopo il rinvio a causa del maltempo, torna domenica 11 novembre la Festa degli Alberi, stavolta alle ore 10. Il Comune di Civitanova Marche ha individuato la nuova data per la piantumazione degli alberi che vede protagonisti i giovanissimi nati nell’anno 2017 (336 gli inviti diramati dal Comune ndr), che riceveranno un attestato a ricordo della giornata.
L’Amministrazione comunale rinnova dunque l’invito a tutti i cittadini a partecipare alla messa a dimora di 150 giovani piante per fare più bella e verde la città, nell’area tra la nuova chiesa di San Marone e la pista ciclabile del Castellaro.
Una legge del 1992 prevede che ogni Comune pianti un albero per ogni nuovo bambino nato e registrato all’anagrafe. Nel 2010 fu poi istituzionalizzata la “Giornata Nazionale degli Alberi” da celebrare il 21 novembre di ogni anno, con possibilità di deciderne la data.
La festa è organizzata in collaborazione con Leisure YOUNGO del Cuore Adriatico, che organizza per tutti i piccoli partecipanti il laboratorio didattico ‘L’orto del bambino’ e tanti giochi con musica, sculture di palloncini e truccabimbi. Non mancherà anche Yo, la coloratissima mascotte YOUNGO che porta ovunque la sua allegria.
Il Comune di Civitanova ricorda gli italiani caduti a Nassiriya il 12 novembre 2003, vittime di un attacco terroristico in Iraq insieme ad altre nove persone. La cerimonia per il 15° anniversario della strage è organizzata dal Comune, dall’Ufficio Presidenza del Consiglio comunale in collaborazione con l’associazione nazionale Carabinieri ed avrà luogo sabato 10 novembre 2018 alle ore 11,00, presso la Piazza Caduti di Nassiriya.
Il sindaco deporrà una corona di fiori sul monumento situato nella zona commerciale Aurora, esprimendo a nome della comunità civitanovese l’omaggio alla memoria dei caduti.
“L’Amministrazione comunale e la città tutta ricordano chi ha sacrificato la propria vita per la pace – ha detto Ciarapica. Esprimiamo la nostra vicinanza alle famiglie che hanno perduto i loro cari e il nostro pensiero va a chi oggi si occupa della sicurezza e a chi rischia la propria vita nelle missioni di pace”.
In occasione del centenario della fine della Grande Guerra, l’associazione nazionale Bersaglieri, sezione di Civitanova ha donato al sindaco Fabrizio Ciarapica un crest con la riproduzione del Bollettino della Vittoria. Un omaggio che il Primo cittadino ha gradito moltissimo perché ricorda l’eroismo e il sacrificio dei soldati e della cittadinanza e tutte le vicende politiche, culturali, civili legate alla storia nazionale, che l’Amministrazione comunale ha voluto ripercorrere il 4 novembre con una serie di convegni in Biblioteca.
Il colonnello Nicola Ciccarelli e il presidente regionale onorario dell’associazione Bersaglieri Fernando Pezzola hanno poi raccontato al Sindaco la giornata del 1997 in cui l’Unuci donò una copia del primo Tricolore al Comune di Civitanova Marche (nella foto allegata), in occasione del bicentenario della bandiera d’Italia risalente al 7 gennaio del 1797; un simbolo prezioso custodito da quella data nella stanza del Gabinetto del Sindaco.
Tanti giovani e studenti animeranno il Teatro Lauro Rossi di Macerata per il debutto in prima assoluta giovedì 8 e venerdì 9 novembre di Aminta di Antonio Latella, regista della scena internazionale e direttore della Biennale di Venezia Teatro, che ha scelto Macerata per la residenza di allestimento del suo nuovo e atteso spettacolo inserito nel cartellone promosso dal Comune di Macerata con l’AMAT.
Anche in questa occasione grazie al progetto Scuola di platea voluto fortemente dal Comune di Macerata e ideato e condotto da AMAT, la proposta teatrale diventa occasione privilegiata per un progetto culturale di crescita della collettività e delle nuove generazioni: “Avvicinare i giovani al teatro, stimolare la loro curiosità, sviluppare e rendere più acuta la sensibilità critica è un obiettivo per la crescita della città” interviene il vice sindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde.
Il progetto Scuola di Platea si svolge con gli studenti degli istituti superiori di Macerata - Liceo Scientifico, Liceo Classico e Liceo Artistico – e con il coinvolgimento del sistema scolastico. Saranno circa 70 i ragazzi accompagnati dai professori che assisteranno nei due giorni alle rappresentazioni di Aminta dopo aver svolto nelle rispettive scuole incontri di preparazione alla visione dello spettacolo. Il momento conclusivo del progetto sarà venerdì 9 novembre - alle ore 18 presso la Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata - con Gente di teatro, incontro pomeridiano con la compagnia per approfondire la conoscenza dialogando con gli attori in scena.
Allo spettacolo saranno inoltre presenti circa 50 studenti provenienti dal Liceo Scientifico e Classico di Fabriano e partecipanti al corso di formazione Sipario bis bis che si sta svolgendo in questi giorni ad Ancona. Il teatro Lauro Rossi si conferma così luogo privilegiato per la crescita culturale e sociale di una comunità sempre più ampia che travalica i confini della città e si offre alla regione tutta.
Informazioni sullo spettacolo: biglietteria dei Teatri 0733 230735. Inizio spettacolo ore 21.
Due giorni, sabato 10 e domenica 11 novembre, per festeggiare San Martino insieme all’Avis, all’Aido e all’associazione che riunisce i commercianti del Centro storico di Treia. Si inizia sabato sera, alle ore 21.30, con lo spettacolo in programma al Teatro Comunale “Chi è l’ultimo?”, commedia dialettale in due atti portata in scena da Li Sfiguranti de Montesanto. La serata è promossa dall’Avis in favore dell’Aido al fine di ricostituire un gruppo locale. Ingresso gratuito senza prenotazione.
Domenica mattina, a partire dalle 9, passeggiata salutare nel Centro storico con l’associazione Green Nordic Walking. Appuntamento al quale si può partecipare liberamente anche in compagnia dei propri animali domestici. Nel pomeriggio, dalle 17, degustazione di castagne e vin brulè, offerto dai commercianti del Centro storico, con, a seguire, la possibilità di fermarsi a Treia per l’apericena. Sempre nella mattinata, invece, l’Avis di Treia inaugurerà la sua nuova sede in piazza Arcangeli, davanti al teatro, alle ore 12, prima del tradizionale pranzo di San Martino, aperto ai soci, presso il ristorante Il Villino.
L’11 e il 18 novembre torna a Serrapetrona la manifestazione organizzata dall'Istituto Marchigiano di Tutela Vini per promuovere la conoscenza di questo straordinario vitigno
L’incantevole borgo di Serrapetrona si prepara ad accogliere nelle domeniche dell’11 e del 18 novembre “Appassimenti aperti”, l’evento che tra degustazioni e visite in cantina celebra una vera perla del panorama vitivinicolo marchigiano: la Vernaccia nera. La manifestazione, giunta al dodicesimo anno, è organizzata dall'Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt) nell’ambito del piano di promozione sostenuto dal Programma di Sviluppo rurale 2014 – 2020 (misura 3.2).
“Un appuntamento – sottolinea Alberto Mazzoni, direttore di Imt – che anno dopo anno continua a richiamare dalle Marche e da molte parti d’Italia professionisti e semplici appassionati, attirati dalle qualità uniche dei vini da Vernaccia nera: una produzione in alta collina, caratterizzata da una lavorazione complessa e da un processo interamente mantenuto in questi territori. I vini ottenuti hanno caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche non riproducibili altrove, per questo sono la massima espressione della tipicità. Appassimenti aperti – aggiunge Mazzoni - riveste un ruolo importante nella valorizzazione dei territori interni e nel sostegno ai nostri produttori”.
Un doppio piacere quello che da anni decreta il successo di questa manifestazione. Il piacere di degustare vini prelibati direttamente nei luoghi di produzione e quello di conoscere una storia affascinante, un’arte che risale sin al XV secolo e che oggi è tenuta viva dalla passione e dalla dedizione dei produttori. Ecco le cantine protagoniste di Appassimenti aperti 2018: Azienda agricola Alberto Quacquarini, Azienda agricola Lanfranco Quacquarini, Cantine Fontezoppa, Podere sul Lago, Terre di Serrapetrona e Vitivinicola Serboni.
Le due domeniche, organizzate anche grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale e della Pro Loco, prenderanno il via alle ore 11 nella piazzetta del paese, dove presso gli stand dei produttori si potranno degustare le due espressioni del vitigno autoctono Vernaccia nera: la Vernaccia di Serrapetrona Docg, versione spumantizzata, e il Serrapetrona Doc, vino fermo. A pochi passi dalla piazza, sarà attivo a partire dalle ore 14 un servizio navetta che accompagnerà i visitatori nelle diverse cantine, dove sono in programma degustazioni e visite agli appassimenti, i suggestivi spazi dove i grappoli riposano per mesi dopo la vendemmia.
E per “Appassimenti aperti”Serrapetrona indosserà il suo vestito migliore. Non solo per il paesaggio mozzafiato reso ancora più bello dai colori autunnali, ma anche perché saranno in mostra tutte le eccellenze del territorio. In piazza, accanto ai vini ci saranno le prelibatezze della gastronomia locale, con i produttori di salumi e formaggi, dolci e olio coroncina tipico di queste terre; mentre nelle vie circostanti si snoderà il mercatino dell’artigianato locale. Aperti e visitabili i siti culturali di Serrapetrona: da Palazzo Claudi con le mostre in corso alla Chiesa di San Francesco.
L’evolversi delle problematiche ambientali e sociali ci chiama ad agire in maniera concreta e condivisa!
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile sottoscritta da 193 paesi membri dell’ONU contiene in sé un programma di azione per il pianeta e per le persone, sintetizzato nei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile del Millennio (SDGs).
Ovunque noi siamo e qualsiasi lavoro facciamo, tutti possiamo contribuire con un piccolo gesto al raggiungimento di questi obiettivi!
Water Explorer – Gli Esploratori dell’Acquavuole promuovere e sollecitare il cambiamento partendo proprio dalle nuove generazioni!
Water Explorer fa appello a tutti i ragazzi tra gli 8 ed i 14 anni, affinché si attivino in prima persona per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile attraverso la partecipazione ad un programma di attività divertenti, educative ed inclusive!
Il progetto è iniziato nel 2015 e continua ad essere implementato ancora nell’anno scolastico 2018-2019 con contenuti nuovi e sempre in aggiornamento!
WATER EXPLORERS si sviluppa su una piattaforma online www.waterexplorer.org/italiadove ciascun insegnante/referente del gruppo può effettuare la registrazione, scaricare i materiali ed iniziare ad implementare le attività con i propri alunni.
Il programma è una vera e propria competizione nazionale e internazionale a chi risparmia più acqua, sono previsti riconoscimenti e premiazioni alle squadre più attive nei vari contesti locali coinvolti.
Obiettivo finale è quello di sensibilizzare le giovani generazioni alle tematiche dello sviluppo sostenibile, attraverso delle sfide e delle attività da compiere a scuola, in famiglia e all’interno della propria comunità locale. Sono previsti inoltre festival e premiazioni a livello nazionale e internazionale.
Water Explorer è un programma gratuito e internazionale promosso dalla GLOBAL ACTION PLAN (GAP UK)ed implementato in Italia dalla società InEuropa srl.
Essendo di carattere internazionale, ciascuna squadra potrà entrare in contatto con le altre squadre di altri paesi partecipanti, avendo in questo modo la possibilità di scambiare e condividere esperienze con partecipanti da tutto il mondo!
La registrazione aperta e gratuita per ciascun insegnante di scuola primaria e secondaria inferiore, nonché per referenti di gruppi giovanili, si effettua attraverso il link https://www.waterexplorer.org/registrati.
Alcune scuole marchigiane hanno già partecipato nelle precedenti edizioni del programma, in particolare: l’Istituto Comprensivo Beniamino Gigli di Recanti, l’Istituto Comprensivo Anna Frank di Pesaro e l’Istituto Comprensivo Rodari –Marconi di Porto Sant’Elpidio. Abbiamo bisogno di molti altri Esploratori dell’Acqua marchigiani per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio!!!
Le scuole e gruppi giovanili interessati si possono iscrivere direttamente sul sito o contattare il team di WATER EXPLORER in Italia
Sabato prossimo, 10 novembre, si svolgerà a Camerino (Palazzo Sabbieti, Piazza dei Costanti, a partire dalle 9.45) il Laboratorio di Monitoraggio e Azione Civica organizzato da ActionAid e rivolto a cittadini e comitati locali. L’obiettivo è promuovere un percorso di trasparenza nella ricostruzione post sisma nel territorio di Camerino e dell’Alto Nera.
La scelta del tema su cui concentrare la giornata di lavori è giunta dopo una fase di ascolto e concertazione con le realtà locali condotta da ActionAid in collaborazione con Métis Community Solutions. Al termine del percorso, che è stato realizzato attraverso riunioni con rappresentanti di organizzazioni locali, un confronto con il comitato Concentrico di Camerino e anche l’invio di un questionario, è stato individuato come focus il monitoraggio delle opere pubbliche.
Il laboratorio punta a fornire ai partecipanti conoscenze teoriche e strumenti pratici per il monitoraggio civico e a creare un network di soggetti attivi sul territorio per il monitoraggio della ricostruzione di opere pubbliche.
ActionAid ha già realizzato nel 2017 una Scuola di Monitoraggio e Azione Civica (SMAC 17), diretta a cittadini e rappresentanti di associazioni e comitati dei territori del cratere 2016-2017, mentre quest’anno ha condotto, nel mese di maggio, un laboratorio di monitoraggio ad Amatrice, incentrato sul tema dei servizi socio-sanitari.
Arriva al cinema Cecchetti il nuovo film di Paolo Virzì: Notti Magiche. Il regista livornese firma una commedia gialla tesa a osservare l'intreccio profondo tra esistenze individuali e storia collettiva. Notti Magiche è anche un documentario che ripercorre le tappe più interessanti dei campionati mondiali di calcio del 1990, purtroppo amari per l'Italia con l'eliminazione in semifinale per mano dell'Argentina di Maradona. In programmazione fino a domenica 11 novembre. Orario: giovedì 21.15; venerdì 20.30-22.30; sabato 18.30-20.30-22.30; domenica 16.30-18.30-20.30.
Al Rossini, invece, sabato 10 (20.30 e 22.30) e domenica 11 novembre (20.30) c'è Ti presento Sofia, il film diretto da Guido Chiesa che vede protagonisti Fabio De Luigi e Micaela Ramazzotti. La proiezione è anticipata alle 16.30 e alle 18.30 da Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni, nuova e incantevole versione dello Schiaccianoci che mescola il racconto fantastico scritto da E.T.A. Hoffmann nel 1816 e il gioioso balletto natalizio musicato da Čajkovskij, quasi un secolo dopo. Una nuova produzione della Walt Disney che vede insieme per la prima volta i registi Lasse Hallström e Joe Johnston. Tra i protagonisti Keira Knightley, Morgan Freeman, Matthew Macfadyen, Mackenzie Foy, Helen Mirren, Sergei Polunin.
Il prezzo del biglietto intero è di 5 euro, ridotto 4 (fino a 18 anni, oltre i 65 anni e studenti universitari fino a 24 anni) tutti i giorni.
Per informazioni è attivo il numero TDiC informa: 351/5715757, dalle 11 alle 23, tutti i giorni ci sarà sempre un operatore a disposizione.
La Settempeda ha ospitato il secondo dei sei incontri in programma dedicati all’aggiornamento tecnico/tattico degli istruttori del settore giovanile. L’aula è stato il terreno dei gioco del “Gualtiero Soverchia”, gli alunni alcuni dei giovani calciatori biancorossi, la lezione sulla metodologia di allenamento e dimostrazione pratica in campo. Professore d’eccezione Massimo De Paoli.
L’allenatore delle giovanili del Brescia(ha avuto con sé anche un giovanissimo Andrea Pirlo), con trascorsi anche all’Inter, è considerato uno dei migliori istruttori del panorama calcistico italiano a livello giovanile e poterlo ascoltare e vederlo in azione è stato sicuramente un privilegio per chi era presente. L’iniziativa, che terminerà a marzo 2019, è stata possibile grazie alla disponibilità di quattro società che hanno voluto regalare questo corso di aggiornamento ai propri tecnici. Oltre alla Settempeda, i club interessati sono Aurora Treia, Caldarola e Appignano. Dopo una introduzione teorica, mister De Paoli ha portato tutti in campo per una lezione tattica che ha toccato vari aspetti e durante le due ore di lezione, l’allenatore bresciano ha messo in mostra tutta la passione che lo accompagna e che è stata la spinta vitale per gli oltre trenta anni di attività. Grande personalità, grinta, intensità: insomma una forza della natura De Paoli che ha coinvolto al massimo istruttori e ragazzi, quest’ultimi entusiasti per l’esperienza vissuta. Prossimo incontro a dicembre, mentre a San Severino la giornata verrà ripetuta il giorno 8 gennaio.
Sabato 10 novembre si inaugurerà la seconda edizione di “Potenza delle Parole”, una rilevante rassegna culturale, letteraria, organizzata dalla Biblioteca comunale, dall’Accademia dei Calaginosi, con il contributo e patrocinio del Comune di Potenza Picena.
Un evento-servizio con presentazioni di autori e libri per promuovere la lettura e il territorio.
Le autrici e gli autori che verranno a Potenza Picena saranno Alberto Maggi, Maria Lenti e Umberto Piersanti di cui la biblioteca comunale potentina detiene vari titoli e sono materia per il gruppo adulto di lettura da pochi mesi costituito nella stessa struttura. Corposa d’altronde è la bibliografia di ciascun ospite, soltanto per dare qualche titolo ad esempio del famoso teologo controcorrente Maggi: “Roba da preti”; “Parabole come pietre”; “La conversione dei buoni”; “Versetti pericolosi. Gesù e lo scandalo della misericordia”; “Come leggere il vangelo (e non perdere la fede)”; “La follia di Dio. Il Cristo di Giovanni”; “Nostra Signora degli eretici. Storia di Maria di Nazaret”; i titoli che ha presentato a Potenza Picena l’anno scorso “Chi non muore si rivede. Il mio viaggio di fede e allegria tra il dolore e la vita” e “L'ultima beatitudine. La morte come pienezza di vita”. Ecco invece alcuni titoli della scrittrice urbinate Lenti: “Un altro tempo”; “Albero e foglia”; “Sinopia per appunti”; “Versi alfabetici”, “Cambio di luci”; “Giardini d’aria” (presentato a suo tempo alla Biblioteca comunale di Potenza Picena); “Amore del Cinema e della Resistenza”; “In vino levitas. Poeti latini e vino”. Inoltre l’autrice è stata anche presidente del Premio di poesia “VersoMonteSanto” a Potenza Picena, di cui ne da conto anche nella sua raccolta di scritti diversi “Effetto giorno”. Infine di seguito alcuni titoli del noto autore Piersanti: “L'uomo delle Cesane”; “L'estate dell'altro millennio”; “Olimpo”; “Cupo tempo gentile” (presentato a suo tempo a Potenza Picena); “L'ambigua presenza”; “I luoghi persi” (titolo scelto per il gruppo adulto di lettura), “Nel tempo che precede”; “L'albero delle nebbie”; il pluripremiato “Nel folto dei sentieri” (presentato l’anno scorso).
Essendo autori marchigiani si possono facilmente seguire nelle loro attività culturali (ad esempio Maggi ha un Centro di studi biblici a Montefano e Piersanti dirige la Scuola di cultura e scrittura poetica a Civitanova Marche, entrambe ben frequentati).
Gli appuntamenti da non perdere allora sono i seguenti:
Sabato 10 novembre alle ore 18 al Teatro Mugellini di Potenza Picena (in piazza Matteotti) Alberto Maggi presenterà “Di questi tempi. Un inno alla vita per riscoprire la gioia di ogni giorno” (Garzanti editore). L’autore con la sua gioia contagiosa ci dimostra che la nostalgia dei bei tempi passati non ha ragion d’essere, e che invece si può e si deve vivere serenamente il presente e andare incontro fiduciosi al futuro. Perché infinite sono le piccole e grandi bellezze che costellano la nostra esistenza ma che troppo spesso ci ostiniamo a trascurare. Grazie alle riflessioni raccolte in questo libro, riscopriremo la voglia e la capacità di aprire gli occhi e il cuore, così da saper accogliere le novità come opportunità e non come pericoli.
Sabato 17 novembre alle ore 18 alla Sala Boccabianca (sotto la Biblioteca comunale di Potenza Picena, in via Trento, 3) sarà la volta Maria Lenti, che presenterà due libri “Ai piedi del faro” (La vita felice edizioni) libro di versi che è testimonianza e vissuto reale, una sorta di confessione scritta ai piedi di un faro in cui non c’è luce ma dove ancora è possibile, anzi necessario, ricompitare l’esistenza attraverso sempre nuovi percorsi di senso e “Certe piccole lune” (Fara editore) libro invece di racconti che offre emozioni e preziosi insegnamenti per governare la nostra barca in questa temperie storica e sociale così fluida e inquieta, ma ricca al tempo stesso di sorprese, magari piccole e quotidiane.
Sabato 24 novembre alle ore 18 alla Sala Boccabianca (sotto la Biblioteca comunale di Potenza Picena, in via Trento, 3) verrà Umberto Piersanti verrà a presentare “Anime perse” (Marcos y Marcos). Diciotto storie vere, raccolte e sviluppate nei centri di recupero del Montefeltro, qui arrivano ospiti da tutta Italia: si lasciano dietro vicende inquiete, storie spesso atroci, quindi le vicende sono state trascritte e interpretate dall’autore; diciotto lampi di vite smarrite che non sempre hanno trovato la pace.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero e moderati da Roberto Marconi.
Il 2018 è l’anno Europeo del patrimonio culturale. Un anno per riflettere e dialogare sul valore che il patrimonio culturale riveste per la nostra società, per imparare ad averne cura. Non ci poteva essere anno migliore per il Comune di Serrapetrona per far tornare a risplendere 26 opere d’arte salvate dal sisma del 2016. Immagini ed arte sacra recuperate dalle chiese inagibili del territorio comunale, verranno esposte in mostra nella Chiesa di Santa Maria di Piazza, che riapre al pubblico dopo i restauri del terremoto del 1997.
Un progetto ambizioso per il quale hanno lavorato in sinergia l'Assessorato alla Cultura del Comune di Serrapetrona, con il coordinamento scientifico della Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio delle Marche, l’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche e la Parrocchia di San Clemente. Fondamentale il sostegno della Regione Marche e della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata. Sabato 17 novembre alle ore 17,00, durante l’evento “Il Bello…della ricostruzione. L’arte salvata si mostra”, verranno rese visibili le opere e la Chiesa. Si tratta di una vera e propria restituzione alla città di tele e crocifissi a cui i residenti sono molto devoti, immagini patrimonio culturale e sociale della comunità, entrate a far parte per tanti anni della vita quotidiana dei cittadini, tornano ad essere nuovamente fruibili. Serrapetrona è il primo comune ricadente nel cratere sismico maceratese a realizzare un contenitore culturale unico, capace di accoglierle in sicurezza per garantirne la corretta salvaguardia e rendendole inoltre disponibili al pubblico, in attesa che i luoghi di provenienza, dopo la ristrutturazione, possano tornare ad ospitarle. Grande è la soddisfazione dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco Silvia Pinzi, che ha voluto fin dai primi recuperi avvenuti a pochi giorni dai grandi terremoti, che le opere restassero in paese per farle tornare nuovamente ai cittadini.
Un progetto che si è potuto realizzare anche grazie alla professionalità e alla cura impiegate nella messa in sicurezza delle tele e degli oggetti sacri, dai Carabinieri del Nucleo Tutela Beni Culturali, dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, dai Vigili del Fuoco e dagli stessi dipendenti comunali. Per Don Aronne Gubinelli, parroco di San Clemente, questo è un momento importante per la vita dell’intera cittadina. L’unico rammarico che ha il Parroco è quello che purtroppo quadri e crocifissi non si potranno venerare, presumibilmente ancora per molto tempo, nel luogo che li ha accolti per anni o secoli, anche se alcune tele rientreranno nella stessa Chiesa di Santa Maria, come la pala d’altare “l’Assunzione della Madonna con putti e gli Arcangeli Michele e Gabriele”, opera del Valeri del XVIII secolo. Il dipinto verrà riposizionato nella sua cornice di gesso originaria.