Come le Giornate FAI di Primavera sono l'occasione per far conoscere o rivivere luoghi e monumenti nel tempo dimenticati e non fruibili, così il Primo Maggio è servito ai montefanesi e non solo, per riappropriarsi dei Giardini Pubblici "da Bora". Abbandonati da quasi due anni, lasciati in una condizione, in cui la poca manutenzione pubblica quotidiana necessaria ad un giardino pubblico, si è fatta sempre più carente da quando la gestione del chiosco non si è rinnovata.
Per cui la situazione di stallo fra Comune e nuovo gestore, così prolungata, ha fatto sì che la fruibilità del luogo, bello di panorami ed orizzonti, oltre ad essere l’unico spazio con verde attrezzato per i giochi dei bambini all’interno di tutto il centro storico, fosse in qualche modo impedita dall’incuria.
Sui social, nel frattempo, la discussione fra i montefanesi si era fatta piuttosto partecipata da molti mesi. È a questo punto, che da una decina di persone, alle quali poi si sono aggiunte altre 15 fra donne e uomini di Montefano, è partita l’idea di organizzare all’interno dei giardini “da Bora”, il Primo Maggio.
Per tradizione la festa del Lavoro ha sempre uniti i montefanesi, sicché quale migliore occasione per una giornata che riunisse tutta la comunità paesana attorno al condiviso desiderio di riappropriarsi di uno spazio civico, caro alla memoria collettiva e cantato magnificamente nelle poesia dialettale di Angelo Cristallini, fin dagli anni ‘50, quando il giardino pubblico stava prendendo forma.
I venticinque montefanesi si sono rimboccate le maniche, presi i necessari permessi, organizzata una festa popolare, a cui è stato essenziale il supporto logistico del Comune di Montefano, guidato dal Commissario Cacciaguerra, che ha provveduto alla manutenzione straordinaria; della Protezione Civile e dei Carabinieri in congedo, per il supporto sulla sorveglianza; e delle forze dell’Ordine.
La giornata così organizzata, un un’area libera dal traffico e sicura per i più piccoli, ha visto la partecipazione di tantissima gente d’ogni età da mattina e notte. La festa popolare si è svolta fra musica, spazi di ristoro, giochi, animazioni per bambini, una bella passeggiata nelle campagna montefanese, e con l’inevitabile mangiata con le tipiche merende del Primo Maggio.
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