“EAT ME”: un progetto per lottare contro i disturbi del comportamento alimentare
“La gente dovrebbe capire che non centra l’esteriorità. Pensano che io sia anoressica, sono quella cosa lì, solo se sono magra, quindi non ha senso aver ripreso peso, non ha senso aver fatto tutta questa fatica, sono al punto di prima, non so chi sono, devo recitare la parte di quella che sta male. Che salta i pasti, quindi anche se voglio farlo, perché la mia disponibilità a stare meglio c’è, non riesco, perché non so chi sono…”. Caterina, tratto dal documentario Eat Me. Questa testimonianza mostra l’essenza del docufilm EAT ME, realizzato dal Centro Heta e dalla Fanpia per focalizzare l’attenzione su uno dei temi più attuali e delicati della nostra società moderna. Anoressia, bulimia, sono malattie che colpiscono il 4% della popolazione italiana e che coinvolge bambini, giovani e adulti. E’un dato allarmante che è solo la punta di un iceberg sommerso.
C’è ancora lavoro da fare affinché le istituzioni e l’opinione pubblica prendano pienamente coscienza di questa malattia e per questo saremo ad Esanatoglia il prossimo 28 aprile, un territorio che sta dimostrando desiderio di conoscere ed approfondire. L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Ambito Sociale Territoriale, sostenuto da UNICAM e dalla Cooperativa Co.Gi.To. Interverranno Gianluca Chiappa Presidente Ambito, la Dott.ssa Valeria Polzonetti UNICAM, Federico Paino curatore del progetto. Alla proiezione del video seguirà un dibattito con il regista Ruben Lagattolla, la psicoanalista Cristiana Santini e la presidente dell’Associazione Heta Giuliana Capannelli.
La serata sarà presentata da Paola Giorgi.
La serata di Esanatoglia è inserita in un calendario di incontri che proseguiranno fino alla fine di maggio e le cui date sono disponibili sul sito del Centro Heta (www.centroheta.it/eatme): c’è la consapevolezza che la diagnosi tempestiva e l’informazione siano le armi più importanti per sconfiggere il disturbo alimentare. Sostenere questo progetto è un impegno che il Centro Heta e la Fanpia portano avanti con grande partecipazione da parte dei professionisti, dei genitori e dei volontari. Ma non basta, per completare il documentario Eat me e sostenere le spese di produzione c’è bisogno del contributo di tutti. Per questa ragione dal 10 marzo è partita una campagna di CROWFUNDING sulla piattaforma Ulule: http://it.ulule.com/eat-me. La campagna sarà attiva fino al 7 giugno e c’è bisogno della collaborazione di tutti per raccogliere i 10.000 euro necessari.
Vi aspettiamo ad Esanatoglia
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