Civitanova, Sgarbi presenta "la solitudine delle cose", mostra di Massimo Listri (FOTO)
Alla conferenza stampa che si è tenuta, ieri, al teatro Annibal Caro di Civitanova Alta è stata presentata la mostra "La solitudine delle cose", ideata dal professor Vittorio Sgarbi in collaborazione con i Teatri di Civitanova sull'artista Massimo Listri, che si terrà dal 26 giugno al 30 settembre nello spazio multimediale della chiesa di San Francesco.
In esposizione 20 scatti del fotografo Massimo Listri che mostrano luoghi in abbandono, parti nascoste di posti meravigliosi.
Hanno presenziato il sindaco Fabrizio Ciarapica, Vittorio Sgarbi e il professor Stefano Papetti.
Sindaco Ciarapica: "Dopo un anno e mezzo molto difficile, dobbiamo ripartire. Abbiamo voluto ripartire dalla cultura chiamando il piu grande critico d'arte italiano che è Vittorio Sgarbi. E' una mostra che farà parlare molto di sè, che abbiamo voluto perchè volevamo qualcosa di moderno e innovativo, come Civitanova che è dinamica; ma che raccontasse qualcosa di antico, perchè non è solo la città moderna che conosciamo ma è anche molto attenta alla cultura, lo dimostra non solo questa mostra ma altre iniziative che avremo quest'anno. Vogliamo valorizzare il patrimonio culturale che la città ha, ecco perchè abbiamo voluto che Vittorio Sgarbi inaugurasse la mostra che ci sarà tra qualche giorno".
Vittorio Sgarbi espone il tema principale della mostra: "Listri aveva questa euforia di immagini meravigliose, dense di particolari, dettagli. Listri si è sempre più espanso, ha cominciato a fare il fotografo d'arte, con qualche competizione con altri molto bravi che hanno seguito l'idea dell'opera d'arte per se stessa, quindi ha cominciato ad essere un artista, partendo dalla documentazione della meraviglia del mondo, meraviglia del mondo potrebbe essere il titolo di un libro di Listri.
Nei suoi percorsi si è a volte trovato davanti a spazi desolati e ha fotografato anche quello. Quelle immagine perfette, hanno come una declinazione più intima, domestica e solitaria che di per sè ha odore di poesia. Un altro titolo è capriccio, perchè lui è andato lì per fotografare la parte ufficiale e già che c'era ha fatto qualche scatto a una parte disadorna. Capriccio perchè non gli è stata richiesta, non documenta niente ma lui l'ha individuato. E' venuto fuori qualcosa che ha un poesia in sè stessa, fare una fotografia con grande centralità e per esempio in alcuni luoghi rappresentano la desolazione. Scopre il segreto dell'abbandono, perchè l'abbandono ha in se qualcosa di poetico.
Il 26 immagino che avrete emozioni grandi di fronte a questi enormi pannelli fotografici e spero che la mostra abbia il successo che merita".
Il professor Papetti conclude: "Non posso che ricordare quanto Civitanova sia avanti nella scelta delle mostre, indubbiamente la selezione di foto di Listri rappresenta una dimensione inedita di questo grande fotografo, ma anche nel passato Civitanova ha proposto mostre su temi che soltanto dopo gli altri hanno scoperto: qui si sono tenute le prime mostre dedicate alle donne della pittura, qui si è tenuta la bellissima mostra di Tullio Crali.
Quando mi hanno detto che ci sarebbe stata una mostra sulle foto di Listri non avevo visto le immagini e avevo pensato a un'altra tipologia di foto e avevo preparato un testo, poi mi sono arrivate le foto e ovviamente quel testo è stato accantonato e ho fatto qualcosa di diverso.
Sono mille quindi le ragioni per venire a Civitanova, è all'avanguardia perchè a Civitanova si vede prima di altrove quello che conta per la cultura, quindi siamo sicuri che questa mostra girerà per il mondo e arriverà chi sa dove. ma è partita da San Francesco a Civitanova".
Una volta conclusa la conferenza il professor Sgarbi ha ricevuto in dono una bottiglia di vino dalla direttrice Bruni e ha visitato le chiese di San Francesco e San Paolo a Civitanova Alta.
(Foto di Lucia Montecchiari)
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