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Cultura San Severino Marche

Arte e cultura per il primo maggio: resta aperta la mostra “amare un’ombra” dedicata a un inedito Montale

Arte e cultura per il primo maggio: resta aperta la mostra “amare un’ombra” dedicata a un inedito Montale

 La mostra “Amare un’ombra”, allestita dall’associazione Archivio storico tipolitografia “C. Bellabarba”, con il patrocinio del Comune di San Severino Marche, nelle sale della pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi” di viale Salimbeni, si appresta a vivere il lungo ponte del 1 Maggio con una visita d’eccezione.

Oggi (domenica 30 aprile), con ritrovo alle ore 10, l’Accademia Filelfica di Tolentino ne ha fatto meta di un tour guidato dal prof. Paolo Gobbi, docente di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Macerata.

L’esposizione, messa in piedi a cinquant’anni dalla pubblicazione degli Xenia di Eugenio Montale avvenuta nel lontano 1966 proprio a San Severino Marche, trae spunto da una citazione di un verso che il poeta genovese dedicò alla moglie Drusilla Tanzi, detta Mosca, ma è anche una occasione unica per conoscere una parte “in ombra” del premio Nobel per la Letteratura del 1975: quei segni e disegni, quelle figure, quegli autoritratti, quelle marine e quei paesaggi che egli tratteggiò con una mano ancora indecisa - Montale fu un illustre poeta ma certamente non un grande pittore - ci parlano di una lingua inedita che forse, in parallelo, potrebbe stimolare ulteriori approfondimenti critici.

Nel 1966 il poeta scelse la tipografia settempedana dei fratelli Bellabarba per stampare gli Xenia, opera che ad oggi risulta essere uno dei suoi componimenti più celebri. L’aver scelto questa periferica e “autorevole” tipografia, ponendola al “centro” della memoria poetica, questo sentimento forte e autentico che Eusebio (così gli amici più intimi chiamavano Eugenio) volle “stampare” non è solo casuale o una “occasione”, è in qualche modo un tributo e una “ricordanza” per la nostra terra dell’Infinito.

 

La storia degli “Xenia”, infatti, lega il poeta alla città di San Severino Marche in modo indissolubile. Il 20 ottobre 1963 moriva Drusilla Tanzi, moglie e compagna di tutta una vita di Eugenio Montale; per il tramite del settempedano Giorgio Zampa, professore universitario e germanista amico di Montale, il 20 ottobre 1966 la Tipografia Bellabarba stampava a San Severino la prima edizione assoluta della raccolta “Xenia”, che il poeta premio Nobel dedicava alla moglie, pochi esemplari da regalare ad amici e parenti in una edizione semplice “da curato di campagna”, opera di enorme importanza per i temi e il linguaggio. La mostra “Amare un’ombra” offre la possibilità di visionare una delle prime stampe ma anche occasione per conoscere, appunto, una parte “in ombra” del premio Nobel per la Letteratura.

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