Il grande repertorio della musica barocca settecentesca rivive a Recanati. Lo farà nel contesto del prestigioso Festival "Recanati '700 - Storia, musica, lettere, sociale", lanciato dal Sistema Regionale del Barocco Musicale, progetto che mira a valorizzare un genere forse poco conosciuto al grande pubblico, ma dall’importanza storico-artistica di forte respiro.
L'iniziativa, promossa da Fondazione 'Alessandro Lanari' di Jesi e regione Marche con il sostegno del comune di Recanati, è stata presentata oggi (11 novembre, ndr) con una conferenza stampa a cui hanno partecipato Ettore Pelati, assessore alla Cultura del comune leopardiano, e Gianni Gualdoni, sovrintendente del Sistema Regionale e direttore di Fondazione Lanari.
Il nuovo Festival di musica e cultura prenderà avvio, dunque, proprio nella nuova 'sede produttiva' di Recanati, scelta dal Sistema in virtù di una caratterizzazione identitaria culturale e letteraria afferente al XVIII secolo, l'epoca storica che ha visto trionfare il barocco come genere letterario e, appunto, musicale. Il '700, infatti, ha visto il culmine del movimento barocco e ha aperto le porte ad una ridefinizione delle sensibilità letterarie, culminate con il Secolo Nuovo rappresentato dallo stesso Giacomo Leopardi. Da cui il sottotitolo della rassegna, il '700 come "alba dell’Infinito".

"Un progetto già affermato a livello regionale - ha commentato l'assessore Pelati - che siamo ben contenti di accogliere nella nostra città che, attraverso questo viaggio negli stili e nella ricchezza del barocco, offre anche l’occasione di ammirare alcune chiese tra le più belle della città dando un impulso fondamentale ad un turismo non solo di tipo culturale ma anche spirituale. Grazie a Gianni Gualdoni e alla rete di Sistema del Barocco Regionale per questa opportunità".
"Abbiamo molto interesse verso Recanati per il suo ricchissimo patrimonio culturale – ha spiegato Gualdoni – che non nasce direttamente con Giacomo Leopardi, ma riprende da vestigia sei-settecentesche. Abbiamo così pensato di congiungere il periodo precedente del barocco, pensandolo come culla degli stimoli e delle sensibilità letterarie e artistiche subito successive, al tempo nuovo incarnato da Leopardi. Continueremo ad investire su Recanati, centro ideale per una produzione continuativa delle iniziative promosse dal Sistema con nuovi e inediti eventi".
Un set naturale, pertanto, quello della città leopardiana, con quattro date che si avvicenderanno dal 13 novembre al 7 dicembre prossimi in cornici d’arte e storia diverse, ciascuna di rilevante significato e rarità di fruizione, aggiungendo all’alta offerta musicale la rarità della condivisione di spazi inconsueti.
Ad aprire la rassegna sarà, giovedì 13 novembre alle 17:30, un momento di riflessione con il convegno "Recanati tra ‘600 e ‘700 – Teatro, musica, cultura, socialità", condotto dalla musicologa Paola Ciarlantini e tutto incentrato sull’ambiente culturale della Recanati settecentesca, terra fertile proprio per la formazione e la nascita della produzione leopardiana. Poi, spazio alla grande musica, con i concerti che vedranno alternarsi repertori da Haendel a Scarlatti, da Vivaldi ad Arcangelo Corelli.
Il secondo appuntamento di venerdì 21 novembre sarà segnato, nella cornice della chiesa di San Francesco alle ore 21, dalla partecipazione dell’Orchestra Barocca delle Marche, che accompagnerà la voce del mezzosoprano Ilaria Scarponi e il violino solista del concertatore Federico Guglielmo. Oltre alle celeberrime sonate dai ‘Concerti per violino e orchestra dalle stagioni’, meglio noti come ‘Le quattro stagioni’, al pubblico presente saranno proposti in apertura brani tratti dal ‘Siroe re di Persia’ di Vivaldi, opera perduta ma di cui esistono brani recuperati secondariamente dalla produzione del compositore veneziano.
Seguirà, sabato 29 novembre alle ore 17:30, una delizia musicale per chi è alla ricerca di suoni raffinati e delicati, con il concerto per arpe storiche tenuto dall’arpista Margherita Burattini, che eseguirà un repertorio davvero raro di Frescobaldi, Pasquini, Quagliati e tanti altri: antichi Maestri del ‘500 e ‘600 oggi obliati, ma che hanno ancora molte emozioni da trasmettere al pubblico. Scenario della serata sarà la chiesa di S.ta Maria in Montemorello, un tempo cappella privata della Famiglia Leopardi e luogo simbolo per la rappresentazione di un repertorio di così alto valore artistico.
Si chiuderà in bellezza domenica 7 dicembre alle 17:30, con il ritorno dell’Orchestra Barocca delle Marche e del violino di Federico Guglielmo, che questa volta accompagneranno il soprano Jiayu Jin, artista cinese di scuola italiana, vincitrice dei maggiori concorsi di canto barocco europei. Sede eccellente, la Chiesa San Filippo Neri, scrigno d’arte barocca aperto al pubblico per l’occasione. Sarà un concerto dedicato alla produzione ‘arcadica’, con musiche di Haendel, Corelli e Scarlatti, che vedrà l’esecuzione del ‘Concerto grosso per la notte di Natale’ proprio di Arcangelo Corelli, eseguito nel Palazzo Apostolico Vaticano nel 1690. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione è obbligatoria al numero 338 8388746 o all’indirizzo mail info@fondazionelanari.it.

cielo sereno (MC)
Stampa
PDF
