Vandali in azione nella notte alla piscina comunale di Tolentino dove si contano danni per parecchie migliaia di euro. I malviventi sono riusciti ad entrare nella struttura forzando una delle porte e una volta dentro hanno dato sfogo al loro istinto bestiale accanendosi sulle suppellettili e arrivando addirittura a sfondare delle pareti. Non paghi, anche per evitare probabilmente di essere riconosciuti, si sono portati via l'intero sistema di videosorveglianza. Preso di mira anche il bar interno dal quale sono stati rubati gli spiccioli del fondo cassa, tutte le bottiglie di superalcolici, un Ipad, caramelle e cioccolata. Sul posto questa mattina sono intervenuti i carabinieri insieme al sindaco di Tolentino e ai dirigenti della Assm, la municipalizzata che gestisce la piscina e che solo pochi mesi fa aveva investito centinaia di migliaia di euro per i lavori di ristrutturazione. Probabilmente sono state le stesse persone che sempre la notte scorsa hanno "visitato" il vicino campo di Sticchi per un bottino e per danni decisamente di minore entità.(FOTO GUIDO PICCHIO)
E’ di oltre 900mila pezzi, il bilancio dei sequestri operati dalle Fiamme Gialle di Macerata nel corso degli ultimi giorni in tutta la provincia.In particolare, visto l’approssimarsi delle festività natalizie e in virtù del conseguente aumento della messa in vendita degli addobbi, sono stati sottoposti a mirati controlli alcuni esercizi commerciali ricadenti nei comuni di Macerata, Monte San Giusto, Montelupone e Civitanova Marche.La coscienza dell’imminente domanda di prodotti elettrici del tipo luminarie natalizie, ha spinto i finanzieri ad effettuare interventi tesi a verificare il rispetto dello spessore minimo obbligatorio per i cavi utilizzati – che ipoteticamente può essere causa di corto circuito ed incendi in appartamenti, qualora non adeguato – disciplinato dalla Norma Comunitaria EN-60598 – 2 – 20.Per tale attività, i finanzieri si sono avvalsi dell’ausilio di tecnici specializzati, i quali hanno proceduto alle misurazioni dei diametri dei cavi elettrici, di cui erano dotate le luminarie, attraverso uno strumento di precisione denominato “Micrometro”, un calibro ad alta precisione in grado di effettuare misurazioni di interni, esterni e profondità.In moltissimi casi, le misurazioni hanno evidenziato la non corrispondenza dei cavi elettrici utilizzati con il rispetto della normativa di settore, che prevede uno spessore di 0,50 mm² in entrata e 0,20 mm² in uscita.Infatti, nella migliore delle ipotesi, i cavi delle luminarie sequestrate avevano uno spessore di 0,16 mm² in entrata e 0,12 mm² in uscita, arrivando in diversi casi ad avere spessori fino a quattro volte inferiori alla legge, con ovvi risvolti di pericolosità nell’utilizzazione per l’alto rischio di infiammabilità.Complessivamente, in cinque diversi interventi, sono stati sequestrati oltre 900 mila pezzi, con la denuncia alla locale Autorità Giudiziaria di 5 responsabili, tutti di etnia cinese, per frode in commercio.L’abusivismo, la contraffazione ed il commercio di prodotti insicuri danneggiano il mercato, sottraggono opportunità di lavoro alle imprese che rispettano le regole, mettono in pericolo la salute dei consumatori. Il sequestro conferma l’attenzione della Guardia di Finanza a tutela dei consumatori, delle imprese oneste e del buon funzionamento dei mercati.
Tra i luoghi simbolo del turismo religioso sui quali sono state rafforzate le misure di sicurezza, troviamo anche Loreto. Ad annunciarlo è stato il ministro dell'Interno Alfano alla Camera, anche per il fatto che nella cittadina dall'8 al 10 dicembre si celebra la Festa della Venuta. Altri siti presidiati come Loreto, sono Assisi, San Giovanni Rotondo, Padova e ovviamente Roma, dove il Viminale ha disposto di aumentare la vigilanza su eventi con afflusso elevato di persone.Loreto è la sede di uno dei più importanti santuari mariani del mondo e come ha detto l'assessore regionale al Turismo delle Marche, Moreno Pieroni: "Non si vogliono creare allarmismi, ma chi ha la competenza saprà gestire la situazione per quanto riguarda il Giubileo" e ha anche annunciato che il 3 dicembre si riunirà il Comitato promotore per il Giubileo nelle Marche.
Sta bene e sta facendo rientro a casa il giovane civitanovese di cui era stata denunciata la scomparsa poco dopo le 13 di oggi. Del ragazzo non si avevano più notizie dall'uscita da scuola, l'I.T.C. di Civitanova Alta, e subito erano scattate le ricerche. Il giovane è stato ritrovato in buone condizioni lungo la strada che da Civitanova Alta scende a Montecosaro. Ignote ancora le cause dell'allontanamento per via del quale erano stati allertati Carabinieri, Polizia e Vigili del Fuoco.
Da qualche ora non si hanno più notizie di F.D., giovane civitanovese scomparso all'uscita da scuola, alle ore 13:05. La foto del ragazzo, in questo momento, sta facendo il giro del web e, grazie ai social network, l'appello si sta diramando in tutta la provincia. Fuori dall'I.T.C Corridoni sono presenti polizia, ambulanza e carabinieri, che stanno proseguendo con le indagini.
Conducono nel Lazio e in Umbria le indagini dei Carabinieri di Camerino avviate a seguito della preoccupante serie di furti messa a segno nel territorio dell'Alto Maceratese. È stata rinvenuta tra Guidonia e Tivoli, infatti, l'Audi A6 utilizzata da tre malviventi per compiere un furto in una abitazione di Vallicelle, popoloso quartiere periferico della cittá ducale. La lussuosa auto, lo ricordiamo, era stata intercettata dai Carabinieri e inseguita per alcuni chilometri da una pattuglia durante un servizio di controllo. A bordo vi erano tre uomini, che però sono riusciti a fuggire. Dagli accertamenti sulla targa i Carabinieri erano tuttavia riusciti a scoprire che risultava rubata ad Arezzo. Il proprietario, a seguito del ritrovamento, è stato avvisato, ma non potrá riavere il veicolo fino quando non saranno ultimati i rilevamenti necessari. Altre due auto rubate a Camerino negli stessi giorni sono state ritrovate (e giá restituite ai legittimi proprietari) ad Amelia e a Scopoli. Ad agire, con tutta probabilitá, sono state bande di professionisti in contatto tra loro.
Aggredito e colpito dal volto da un uomo, Ivo Costamagna, presidente del consiglio comunale di Civitanova, ha esternato il suo pensiero sulla vicenda con un post sul proprio profilo Facebook dove, fra l'altro, in tantissimi hanno voluto esprimergli solidarietà e vicinanza."Nella giornata di sabato 14 novembre" scrive Costamagna "ho subito un'aggressione mentre ero appena risalito a bordo della mia auto. Sono stato colpito al volto di un uomo, sono stato oggetto di sputi e ripetuti insulti, oltre che minacce rivolte a me e ai miei più stretti familiari.L'aggressione fisica, con le ore trascorse al pronto soccorso per accertamenti, antitetanica ed altri esami, il dolore alla testa per il colpo subito, passa in secondo piano. Ancor più dolorosa è la violenza morale, a me, ma più in generale verso la comunità civile. Mai in tanti anni di vita pubblica mi era capitata l'umiliazione di subire sputi in faccia, improperi di ogni genere, sentirmi dare del ladro e del farabutto, io che ho combattuto una vita per il valore dell'onestà e per dimostrare di essere un uomo ed un politico onesto. Un episodio simile non si può derubricare a gesto di uno sconsiderato, a maggior ragione dal momento che il soggetto responsabile di tali azioni è noto per le sue posizioni di estrema destra. Quando si semina odio, qualche testa calda pronta a raccogliere quell'odio si trova sempre. Faccio riferimento, ultimo tra i tanti episodi, agli indegni manifesti in cui il sindaco Corvatta e il vicesindaco Silenzi vengono invitati a dimettersi perché interessati da un'indagine che rappresenta un atto dovuto nel momento in cui una Procura viene raggiunta da esposti. Non pensavo mai di poter sentire minacce come 'spezzo le gambe a tuo figlio'. Credevo e speravo che un lessico e comportamenti del genere appartenessero ad un'altra epoca storica, e per questo vale la pena di riaffermare che il fascismo è un crimine, non un'opinione”.Da parte del sindaco Tommaso Claudio Corvatta, un messaggio di “piena solidarietà ad Ivo, alla persona ed alla carica istituzionale, per l'aggressione subita. L'accaduto non si può ricondurre semplicemente all'azione di una persona alterata. E' inevitabile, lo dico senza vittimismi ma con fermezza, interrogarsi sul legame tra episodi di questo genere e l'abitudine ormai consolidata al linciaggio a cui viene sottoposto chi affronta la gestione della cosa pubblica”.
I finanzieri della Compagnia di Macerata hanno portato a termine l’operazione “Lana cinese”, che ha consentito di delineare una frode fiscale di circa 15 milioni di euro nonché una frode in commercio per la vendita di circa 12.000 capi di abbigliamento riportanti la falsa attestazione “Made in Italy” a società nazionali ed estere distributrici di prestigiosi marchi. In particolare, dalle indagini di polizia tributaria e polizia giudiziaria svolte è emerso un caso di evasione fiscale internazionale, posto in essere da un imprenditore locale attraverso la costituzione di una società formalmente di “diritto cinese”, ma di fatto con sede d’amministrazione in Italia, operante nel settore tessile e specializzato nella produzione e vendita di accessori in lana per importanti griffe della moda, nazionali ed internazionali.I due responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, la quale ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di beni fino alla concorrenza delle imposte evase oltre 4 milioni di euro.L’esecuzione del provvedimento ha consentito di sottoporre a sequestro preventivo beni immobili, depositi bancari e quote societarie, nella disponibilità dell’imprenditore italiano e della società di “diritto cinese”.I finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche, invece, hanno scoperto una maxi evasione fiscale per circa € 1,4 milioni di euro da parte di una società operante nel settore della costruzione e vendita di immobili, a capo della quale c’era “di fatto” un imprenditore italiano. Per sfuggire al fisco, a capo della società aveva inserito un cittadino extracomunitario come prestanome, al quale aveva promesso la sua assunzione. I due responsabili sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria, su disposizione della quale sono stati sequestrati, a garanzia del credito erariale, tre appartamenti siti a Francavilla d’Ete, un opificio a Monte San Giusto, un appartamento e un garage ad Ussita, fino alla concorrenza delle imposte evase, pari ad oltre 650.000 euro.L’evasione fiscale produce effetti negativi per l’economia, ostacola la normale concorrenza fra imprese, danneggia le risorse economiche dello Stato ed accresce il carico fiscale dei cittadini onesti.Il sequestro per equivalente è uno degli strumenti più efficaci per contrastare i cosiddetti “grandi evasori”. E’ la migliore risposta per rendere immediatamente esecutivo il prelievo erariale e scoraggiare gli imprenditori disonesti che, confidando anche nelle lunghezze burocratiche, pensano di poterla fare franca spogliandosi dei beni o intestandoli a prestanome. Con questo sistema, avvenuto il sequestro dei beni, l’imprenditore, quasi sempre, si ravvede e procede spontaneamente al pagamento delle imposte non pagate, rendendo così assolutamente efficace l’azione di contrasto all’evasione fiscale.
Comunità diocesana in lutto per la città di Camerino. Questa mattina, presso l’ospedale di Camerino, è morto don Luigi Cardarelli, parroco di Tuseggia e fondatore dell’emittente radiofonica RadioC1inblu, dal 1976. Il sacerdote era malato ormai da diversi mesi e recentemente le sue condizioni si erano notevolmente aggravate. Il dolore e la sofferenza, tuttavia, non gli hanno impedito di esercitare fino all’ultimo il suo ministero ed anche recentemente aveva voluto concelebrare alcune importanti funzioni religiose. Persona di grande cultura, don Luigi Cardarelli era molto conosciuto anche nel giornalismo locale. La sua voce, i suoi servizi sempre garbati e puntuali, ma anche la serietà con cui esercitava il mestiere del giornalismo gli avevano permesso di conquistare in tutti questi anni la stima di colleghi e radioascoltatori. Appassionato di fotografia, i suoi scatti hanno caratterizzato molte pubblicazioni camerti. In giornata la salma sarà trasferita presso la Basilica di San Venanzio, dove sarà allestita la camera ardente. I funerali si terranno domani alle ore 15.
Tocca sempre più da vicino anche le nostre terre la tragedia di Parigi di venerdì scorso. Una donna di origine romene, Nicoleta Pop, da 15 anni residente in provincia di Macerata dove ha aperto l’agriturismo Il Casolare a San Ginesio, nell’attentato ha perso la sorella e il cognato. La coppia viveva a Parigi da anni: lui, Calciu Ciprian, 32 anni, libero professionista, lei Lacrimioara Mariana Pop, 29 anni. Stavano festeggiando il loro anniversario di matrimonio al ristorante. Lasciano due figli, una di 11 anni e uno di 1 anno e mezzo, che non hanno più risorse e probabilmente dovranno fare ritorno in Romania. Toccanti e sentite le parole che Nicoleta ha scritto sul suo profilo Facebook, dettate dal dolore e dalla rabbia: “Buoni finchè non tocca a noi, perché noi non saremo mai capaci di fare una cosa così, ma loro non sono buoni, perché siamo tutti buoni fino a che non tocca a noi...”. La telefonata con cui venerdì notte è stata avvertita della tragedia l’ha sconvolta e ora è pronta per partire per Parigi dove dovrà sottoporsi allo strazio del riconoscimento ufficiale delle salme. Insieme a lei, probabilmente, partirà anche il fratello, anche lui residente da anni a San Ginesio. Dal sindaco di San Ginesio Mario Scagnetti e da tutta l’amministrazione comunale le è stato inviato un messaggio di solidarietà, mentre in paese è stato proclamato il lutto cittadino. A conferma che questa ennesima, vigliacca tragedia è molto più vicina a noi di quanto si pensi.
Le Fiamme Gialle di Camerino hanno sottoposto a sequestro oltre 9000 accessori per telefonia mobile recanti marchi palesemente contraffatti delle più note multinazionali del settore, come Samsung, Nokia, I Phone ed LG. Nell'operazione è stato denunciato un commerciante originario del Bangladesh.Il controllo esperito dai finanzieri di Camerino, finalizzato al costante controllo economico del territorio e al contrasto alla commercializzazione di prodotti con marchi contraffatti, ha permesso di appurare che il commerciante era intento alla vendita di numerosi articoli per telefonia mobile riportanti i loghi delle più note marche internazionali.I finanzieri sono stati attirati dal prezzo praticato dal negoziante, che era di molto inferiore rispetto a quello degli analoghi prodotti originali ed il successivo approfondimento ha consentito di constatare la contraffazione dei prodotti, tutti privi di confezione e di alcun simbolo che ne attestasse l’originalità e, di conseguenza, anche la loro non conformità alle norme imposte dal Codice del Consumo, in quanto privi del previsto marchio CE.La merce, di notevole valore commerciale, è stata sottoposta a sequestro, mentre l’extracomunitario è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica.L’abusivismo, la contraffazione ed il commercio di prodotti insicuri danneggiano il mercato, sottraggono opportunità di lavoro alle imprese che rispettano le regole, mettono in pericolo la salute dei consumatori.Il sequestro conferma l’attenzione della Guardia di Finanza a tutela dei consumatori, delle imprese oneste e del regolare andamento dell’economia che trova, proprio nella vendita di prodotti contraffatti, una forte restrizione alle regole della libera concorrenza del mercato.
Questa notte due uomini armati hanno rapinato la Royal Slot Gold di Corridonia. I fatti si sono verificati intorno alle 3, quando i malviventi con il volto coperto da un cappello e una sciarpa hanno fatto irruzione nella sala giochi intimando al personale di dare loro l'intero incasso della serata, circa duemila euro, per poi darsi alla fuga. Sul posto è intervenuta una volante della polizia di Macerata, che non lontano dal luogo in cui è avvenuta la rapina, ha rilevato una macchina rubata qualche giorno fa, probabilmente riconducibile ai due banditi. Sono in corso le indagini per risalire ai responsabili della vicenda.
Un misterioso episodio si è verificato questa mattina a Civitanova Marche, dove pare che un'auto non si sia fermata al posto di blocco. All'interno del veicolo ci sarebbe stata una coppia di giovani amici: sembra che lui, alla guida, abbia abbandonato la vettura e sia scappato a piedi. Nel frattempo, i Carabinieri hanno avvertito i Vigili del Fuoco per la potenziale ricerca di una persona scomparsa: un protocollo che non è stato nemmeno avviato perché, giunte sul luogo in cui la macchina era stata abbandonata, le Forze dell'Ordine hanno trovato, circa cento metri più in là, la ragazza in lacrime ed impaurita, accovacciata sul ciglio della strada.
Tantissima gente ha partecipato oggi pomeriggio ai funerali di Massimo Olivelli, l'avvocato maceratese scomparso improvvisamente nel pomeriggio di venerdì scorso all'età di 76 anni. La cerminonia funebre è stata ufficiata nella chiesa di San Lorenzo a Montecosaro, cittadina dove Olivelli viveva da qualche tempo con la sua famiglia. Parenti, amici e semplici conoscenti hanno voluto stringersi intorno al dolore dei familiari, soprattutto della moglie e dei figli Filippo, Renato e Fabio con una manifestazione di affetto toccante e sincera. Alla cerimonia oltre al dottor Rino Froldi e alla presidente della maceratese Maria Francesca Tardella, erano presenti molti amici e colleghi di Olivelli tra cui il presidente degli avvocati Stefano Ghio, Giancarlo Nascimbeni, Vando Scheggia, Bruno Mandrelli, Gabriele Cofanelli e tanti altri. Al termine della funzione religiosa la salma di Massimo Olivelli è stata tumulata nel piccolo cimitero di Montecosaro.(FOTO SI.SA.)
E’ ricoverato all’ospedale regionale di Torrette di Ancona il 52 enne feritosi gravemente, ieri durante una discesa in mountain bike mentre scendeva da Montelago verso la frazione di Agolla. L’uomo, D.A., residente a Roma e componente dei un gruppo che sta effettuando in questo week-end un corso per istruttori nazionali di mountain bike, organizzato dal comprensorio dell’alta valle del Potenza e dello Scarzito con la scuola di mountain bike Simb di Trento, non sarebbe riuscito a liberarsi dalla bici dopo una brusca frenata. Il mezzo lo ha disarcionato e fatto cadere rovinosamente a terra. Le sue condizioni, sono apparse subito gravi. Il ciclista ha battuto violentemente il capo, riportando una frattura cervicale con schiacciamento midollare. E’ stato chiesto l’intervento dell’eliambulanza, che a causa della nebbia non si è potuto levare in volto. Il ferito è stato prima trasportato in un primo momento all’ospedale di Camerino dove è stato stabilizzato e quindi trasferito in ambulanza con medico anestesista a quello di Torrette per cure e interventi immediati per evitare la perdita della sensibilità agli arti inferiori. Le sue condizioni sono gravi.
A volte ritornano... e non è certamente un piacere. Dopo il furto messo a segno lo scorso 29 ottobre, i ladri sono tornati a colpire la notte scorsa il ristorante Medeaterraneo sul lungomare Piermanni a Civitanova. I malviventi si sono introdotti scassinando una porta laterale che entra nella cucina del locale, in quanto non sono riusciti ad entrare dall'ingresso principale: dopo la precedente disavventura, infatti, il titolare aveva puntellato la porta. Ma non è bastato. Così come la volta scorsa, una volta dentro hanno rovistato ovunque, mettendo a soqquadro il locale fino a trovare all’interno del registratore di cassa meno di quaranta euro lasciati come fondo cassa. Ma non basta. Non paghi e evidentemente anche piuttosto ghiotti, hanno fatto uno spuntino con i gelati, sporcando tutta la cucina e creando non pochi disagi alla riapertura del locale. Anche stavolta il blitz dei malviventi è stato interamente ripreso dalle telecamere di videosorveglianza interne del ristorante e ora sono al vaglio degli inquirenti.
Il Comune di Colmurano è stato "visitato" la notte scorsa dai ladri. L’entità dei danni è in corso di accertamento. Probabilmente più individui, sono entrati dal portone della sala consiliare che si trova nella piazzetta di San Rocco. Hanno provato a scardinare una cassaforte, con scarso successo.L’ufficio che ha subito maggiori danni è quello della polizia municipale, dove sono riusciti a forzare un armadio blindato.Sono usciti dalla porta della sede della Pro Loco, probabilmente perché rimane più isolata, o forse perché infastiditi dall'arrivo di qualcuno.Sul posto, per i rilievi sono intervenuti i carabinieri di Urbisaglia.
Da Tommaso Golini, coordinatore di Forza Nuova Macerata, riceviamoI drammatici fatti di Parigi che hanno sconvolto l’opinione pubblica mondiale e portato la Francia a chiudere le frontiere non possono non farci riflettere su quanto sta avvenendo a Macerata, dove ormai quasi ogni giorno assistiamo all’arrivo di decine di immigrati extrasbarchi provenienti dal Pakistan. Premesso che nel Paese non ci risulta sia in atto nessun conflitto effettivo, e appreso da alcune testate giornalistiche che sembra vengano indirizzati in città su consiglio di alcuni italiani sconosciuti, incontrati casualmente alle stazioni di Ancona e Civitanova, (dove ovviamente non si sa come arrivano), vogliamo sollecitare le autorità preposte al controllo del territorio a rafforzare la vigilanza sugli arrivi. Non è possibile che questi soggetti vengano a farsi identificare a Macerata dopo essere entrati non si sa come in Italia, e dopo aver girovagato magari in lungo e in largo per tutto il territorio nazionale. Su quest’ultimo aspetto vogliamo soffermarci più approfonditamente. Se invece di rifugiati politici o semplici clandestini stessero arrivando potenziali terroristi? Accadimenti come quelli avvenuti nel Paese D’Oltralpe lasciano presagire che nessuna ipotesi è più da scartare completamente, e che non si può aspettare sempre il fattaccio prima di intervenire. Ricordiamo alla nostra classe politica, locale e nazionale, che non esiste solo l’accoglienza, ma anche la sicurezza e la tutela dei cittadini italiani, sempre più bisognosi di aiuti tra l’altro viste le sfavorevoli congiure economiche del periodo. Nei prossimi giorni manifesteremo in via Prezzolini, che sembra assumere ogni giorno di più i connotati di un centro di accoglienza a cielo aperto; non possiamo restare a guardare mentre intere zone della città stanno diventando off limits per chi ci abita.
Due giovani di Senigallia sono rimasti lievemente feriti nell'attentato al Bataclan a Parigi. Lo ha riferito il sindaco Maurizio Mangialardi: si tratta di una ragazza, raggiunta alla spalla da una scheggia o da un proiettile, che è già stata operata, e di un ragazzo che è stato medicato. I due erano insieme ad altri amici italiani.I due senigalliesi rimasti coinvolti negli attacchi sono Massimiliano Natalucci e Laura Apolloni. Natalucci dovrebbe lavorare nel settore della ristorazione e vive per lo più all'estero, a Londra, Belgrado, mentre la Apolloni ha un negozio di tatuaggi a Senigallia. Al Bataclan ci sarebbe stato anche un altro senigalliese, un cuoco, che sarebbe rimasto illeso.
E’ stata soprannominata la <Banda dell’Audi>, la gang di giovani malviventi che negli ultimi giorni ha messo a segno diversi furti e tentati altri nell’alto maceratese, riuscendo alla fine sempre a scappare malgrado i carabinieri li hanno braccati da vicino. Banda che probabilmente viene da fuori, gli indizi lasciano pensare dalla vicina Umbria, ma che conosce la zona e probabilmente ha basisti e riferimenti in zona per riuscire a dileguarsi in caso di sentirsi braccati dalle forze dell’ordine. Proprio come è accaduto nei giorni scorsi a Camerino prima e Castelraimondo poi. In entrambi i casi sono state utilizzate due potenti Audi, ma di modelli diversi: Per i fatti di Camerino del primo giorno di raid con furto messo a segno in una casa del quartiere di Vallicelle, un’Audi A6 risultata rubata ad Arezzo il 22 ottobre scorso, che è riuscita poi a sfuggire all’inseguimento dopo aver speronato anche un’auto dell’arma. Negli ultimi casi dell’altro ieri, con caccia all’uomo nella campagne di Castelraimondo conclusasi senza esito questa mattina all’alba, è stata utilizzata un’Audi A4 rubata il 20 ottobre a Treia Auto che è stata abbandonata in una via senza sbocco del quartiere Feggiani di Castelraimondo, da dove tre giovani e agili persone di statura medio alta sono riusciti a dileguarsi nelle campagne. L’auto, che in questo caso proveniva da San Severino è stata segnalata mentre si aggirava con fare sospetto nella zona residenziale dei Feggiani. Il grande spiegamento di forze, con uomini in divisa ed in borghese della compagnia dei carabinieri di Camerino e delle stazioni vicine dipendenti, ha braccato i tre fuggitivi, che però sono riusciti a fuggire a piedi. Stessa sorte per altri malviventi la sera prima a Camerino, scoperti dopo un tentativo di furto in una casa di Le Mosse, che sentitisi braccati si sono dati alla macchia, prima di rubare altri due mezzi in località Arcofiato, una Fiat Panda ed un Furgoncino, con quest’ultimo ritrovato poi ieri in provincia di Terni. Proseguono le indagini dei carabinieri, che stanno effettuando rilievi sulle auto utilizzate dai malviventi per colpire e per scappare, al fine di trovare collegamenti.