Uno spaventoso episodio quello che si è consumato nel pomeriggio a Tolentino. Intorno alle 16 una donna cinquantunenne, trovandosi in balcone per godersi la bella giornata di sole, per cause ancora da accertare, è precipitata volando nel sottostante cortile da un'altezza di circa sei metri.Nell'impatto la donna ha battuto la testa ma sotto gli occhi increduli e sconcertati di vicini e parenti si è rialzata ed è rientrata in casa. Una volta all'interno i familiari hanno avvertito i sanitari del 118 che prontamente sono arrivati a casa dispensando le prime cure ed effettuando gli accertamenti del caso. Il medico ha poi disposto il trasporto della paziente nell'ospedale di Macerata dove è ricoverata tuttora. Sul luogo dell'incidente anche i carabinieri di Tolentino per gli accertamenti di rito.Le prognosi è riservata. Le sue condizioni sono molto gravi ma non è in pericolo di vita. Nell'incidente la donna ha riportato un trauma cranico di grave entità oltre a numerose ferite e contusioni in alcune parti del corpo.
I carabinieri lo hanno trovato a Civitanova, in un'area dove sono soliti sostare i camper dei nomadi: il 13enne trovato in compagnia della donna arrestata per furto la sera di Pasqua dai carabinieri di Macerata proprio non ne voleva sapere di rimanere nella comunità alla quale era stato affidato in attesa che venissero rintracciati i genitori ed era scappato.Il ragazzino, anche lui di origini rom, la sera di Pasqua si trovava in compagnia della donna che si era introdotta in un appartamento di Macerata per mettere a segno un furto. Nella circostanza il ragazzo, che non aveva apparenti legami con la malvivente, era stato affidato ad una comunità di Macerata in attesa di rintracciare i genitori.Ma il tredicenne, evidentemente insofferente visto il suo spirito “libero”, era scappato dalla comunità stessa la mattina di Pasquetta ed era stato rintracciato nel centro maceratese dai militari della Compagnia di Macerata che lo avevano nuovamente affidato alla struttura.Ma il ragazzino proprio non ne voleva sapere di essere trattenuto in attesa del rintraccio dei parenti, rintraccio reso ancor più difficoltoso visto lo stile di vita “nomade”. Così, erano state diramate le ricerche ed allertate tutte le Compagnie della zona.Nella serata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Macerata e quelli di Civitanova lo hanno individuato in un’area dove sostavano camper di nomadi in quella cittadina. Insieme a lui anche una persona che ha asserito di essere il padre. Dopo le necessarie verifiche il minore è stato affidato al genitore.
I carabinieri di Civitanova lo cercavano da alcuni giorni in quanto a suo carico era stato emesso un ordine di carcerazione per cumulo pene per spaccio di sostanze stupefacenti e reati contro il patrimonio commessi a Civitanova tra il 2010 ed il 2015.Nella mattinata odierna la ricerca, la costanza e la perseveranza dei militari hanno dato i loro frutti: nel centro abitato è stato individuato N.H., cittadino marocchino di 44 anni, che subito bloccato è stato tratto in arresto.Dovrà scontare un anno, quattro mesi e ventisei giorni di reclusione.Dopo le incombenze di rito in caserma a Civitanova, è stato tradotto presso il carcere di Camerino a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento.
I carabinieri di Porto Recanati e quelli di Porto Potenza Picena, insieme ai colleghi della Compagnia civitanovese, nelle prime ore della mattinata odierna hanno tratto in arresto tre cittadini tunisini: M.B.K. di anni 30; S.B.S. di anni 28; I.B.J. di anni 27.I tre erano colpiti da una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Ancona – Sezione Riesame ed Appelli, in quanto il 9 novembre 2015, nottetempo, all’interno dell'Hotel House, avevano picchiato selvaggiamente un connazionale di 47 anni, "reo" di non averli ospitati nel proprio appartamento. Il malcapitato riportava la perdita di alcuni denti, un trauma cranico facciale oltre a ferite e contusioni varie.La vittima non ha saputo fornire i nominativi delle persone che lo avevano aggredito, ma, le indagini dei carabinieri di Porto Recanati, agevolate dalla conoscenza della maggior parte degli occupanti del condominio, hanno permesso di individuarli quali autori dell’aggressione.L’Autorità Giudiziaria ha concordato pienamente il risultato investigativo emettendo i provvedimenti.I Carabinieri di Porto Recanati, ricevute le ordinanza di custodia cautelare, verificato che gli stessi si erano allontanati da Porto Recanati, supportati dai colleghi delle varie Stazioni limitrofe, in particolare quelli di Porto Potenza Picena, sono riusciti a rintracciarli in un condominio, nella zona periferica a nord proprio di Porto Potenza.Nelle prime ore della mattinata odierna è scatta l’operazione che ha permesso di sorprenderli nel sonno, evitando qualunque reazione.I tre tunisini dopo le incombenze di rito, sono stati tradotti presso il carcere di Camerino a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Fingendo di avere problemi finanziari, due persone originarie di Civitanova chiedevano denaro ai preti che, mossi dalla compassione, acconsentivano al versamento delle somme richieste, ma sono stati scoperti e denunciati dai carabinieri di Siena.A far scattare le indagini, l'ennesima truffa avvenuta lo scorso mese di dicembre quando uno dei due ha telefonato a un parroco della provincia di Siena chiedendogli 775 euro, come aiuto per riparare urgentemente la sua auto e, soprattutto, per l'intervento del carro attrezzi. Il sacerdote ha creduto all'uomo che per mettere in pratica il raggiro ha raccontato che nella zona dove si trovava faceva freddo e le sue bambine in macchina piangevano.Mosso a compassione, il sacerdote ha acconsentito al versamento della somma richiesta con una tradizionale carta di pagamento elettronico. Ma non solo. Il giorno successivo il parroco ha ricevuto una nuova telefonata nella quale una persona che si è qualificata come comandante dei carabinieri, gli confermava di conoscere la persona alla quale aveva mandato i soldi decantandone l'onestà.L'episodio ha avuto un seguito, perchè al sacerdote sono arrivate ancora richieste di denaro per circa 7000 euro complessivi. Poi il sospetto del raggiro e la denuncia ai carabinieri di Siena che dopo alcune indagini hanno scoperto di avere a che fare con due soggetti che già in passato e più volte erano stati denunciati per truffa, sempre a danno di sacerdoti.
Tragedia nella notte, intorno alle due, lungo la strada che da Piediripa porta a Macerata, nei pressi del polo didattico "Luigi Bertelli". Un uomo di 68 anni di Civitanova che lavorava per un servizio di noleggio con conducente ha perso la vita a seguito di un malore a cui è seguito un incidente stradale che, solo per puro caso, non si è trasformato in una strage.L'uomo, al volante di una Kia, probabilmente a causa di un malore ha perso il controllo del mezzo all'altezza di una curva: l'auto è andata a sbattere contro il guard rail. Per l'autista non c'è stato niente da fare: a ucciderlo, quasi certamente, l'improvviso malore, vista la lieve entità dell'incidente. Il conducente, malgrado il malore, è infatti riuscito a rallentare e ad evitare che le conseguenze dell'incidente fossero drammatiche. A bordo c'erano tre ragazze straniere, due polacche e una canadese, tutte studentesse universitarie che si trovano a Macerata per il progetto Erasmus. Le tre giovani sono uscite miracolosamente illese dall'incidente.Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri.
Un'agonia lunga quattordici anni quella di Ramiro Ezequiel Simboli, un giovane di Porto Recanati di 33 anni che nella serata del 29 marzo è venuto a mancare all'Hospice di Loreto "Abitare il tempo".Nel 2002 Ramiro in seguito ad un drammatico incidente stradale entrò in un stato vegetativo persistente. All'epoca dei fatti aveva 19 anni. Il ragazzo dopo una giornata al mare si era fatto dare un passaggio da un conoscente per tornare a Recanati, città in cui nel 2002 abitava. Tragico l'epilogo: il conducente sbagliando traiettoria della curva finì brutalmente contro un altro mezzo. Il frontale è stato fatale soltanto per il giovane. L'amico è ora indagato per omicidio colposo.Quattordici lunghi anni di cure e di speranze, che hanno costretto il giovane a letto. Ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. La salma è stata trasportata all'ospedale regionale di Torrette dove sarà disposta un'autopsia.
Un rapido blitz e l'incasso, frutto del lavoro duro di una famiglia, sparisce. E' successo verso l'una di notte, quando sono entrati i ladri nel ristorante EmaSi di Montelupone.Silvia Rapicano ha scritto un accorato post sul profilo Facebook dell'attività: "Purtroppo ci hanno rubato tutto l'incasso! Emanuele Marzola, il titolare, se l'è trovato d'avanti, indossava un passamontagna, statura un metro e sessanta circa, sui trent'anni.Il lurido infame è subito scappato dileguandosi nel buio.Le sensazioni che si provano in questi frangenti sono impossibili da spiegare! Chiunque tu sia, hai giocato sporco con il duro ed estenuante lavoro che quotidianamente sosteniamo ed affrontiamo per sopravvivere, per andare avanti, per mantenere nostro figlio, Sebastiano! Chiunque tu sia ti sei impossessato del frutto dei nostri continui sacrifici! Mai ho augurato del male alle persone che ci hanno fatto del male e non lo farò neanche con te. Ma una speranza viva ce l'ho: spero tu venga preso prima o poi, spero tu possa pagare per ciò che hai fatto!È uno dei peggiori vizi quello di impossessarsi delle sudate risorse altrui! TU PAGHERAI PER IL MALE A NOI FATTO! Di questo sono certa!Silvia".
C'è tempo fino al 25 maggio per firmare presso l’Ufficio Segreteria o Anagrafe nel comune nel quale si risiede, una raccolta di firme finalizzata all'approvazione del disegno di legge per potenziare la tutela della persona, della propria casa, dei propri beni e dei propri cari. La proposta di legge è volta a modificare art.614 del codice penale, in particolare degli art.1 e art.2:Art. 1 (Modifiche all’articolo 614 del codice penale) 1. All’articolo 614 del codice penale sono apportate le seguenti modifiche:a) Al primo comma le parole “da sei mesi a tre anni” sono sostituite dalle seguenti ”da uno a sei anni”;b) Al terzo comma sono aggiunte le seguenti parole: "Ma si procede d’ufficio se il fatto è stato commesso per eseguire un delitto perseguibile d’ufficio”;c) Al quarto comma le parole “da uno a cinque anni” sono sostituite dalle seguenti “da due a sette anni”;d) Dopo il quarto comma è inserito il seguente: “Colui che ha posto in essere una condotta prevista dai commi precedenti non può chiedere il risarcimento di qualsivoglia danno subìto in occasione della sua introduzione nei luoghi di cui al primo comma”.Art. 2 (Modifiche all’articolo 55 del codice penale)1. All’articolo 55 del codice penale, in fine, è aggiunto il seguente paragrafo: “Non sussiste eccesso colposo in legittima difesa quando la condotta è diretta alla salvaguardia della propria o altrui incolumità o dei beni propri o altrui nei casi previsti dal secondo e dal terzo comma dell’articolo 52”.Tutti gli interessati posso firmare presso l'ufficio anagrafe del proprio comune munito di un documento d'identità in corso di validità.
Quasi certamente c'è un malore alla base del decesso di un uomo di 55 anni, M.L, residente a Loreto.Intorno alle 9,30 di questa mattina, nella sua casa di campagna, in località Chiarino l'uomo stava tinteggiando l'interno dell'abitazione. Colto da un arresto cardiaco, è caduto dalla scala sulla quale si trovava in quel momento.Il corpo senza vita è stato trovato dalla moglie che lo aveva raggiunto per passargli una telefonata e ha fatto la macabra scoperta.I sanitari del 118 giunti sul posto non hanno potuto fa altro che constatare il decesso dell'uomo. Per i rilevi di rito sono intervenuti anche i carabinieri di Recanati.
E' successo a Civitanova Marche ai danni di Emanuele Concetti, un cantante e musicista civitanovese che nella serata di pasquetta si è visto derubato dei suoi strumenti musicali e delle sue attrezzature.Concetti aveva parcheggiato il furgone con tutto il materiale e, nel giro di pochi minuti, un ladro sicuramente appostato nelle vicinanze, riesce a portargli via attrezzature e strumenti per un valore di circa duemila euro. Ha dichiarato il musicista : “Avevo parcheggiato il furgone in via Indipendenza ed ero sceso dal mezzo per recarmi in un negozio a ritirare una giacca. Ero a cinque metri dal negozio e, tra l’altro, avevo parcheggiato dal lato del conducente. Tempo un minuto e mezzo e qualcuno ha forzato la serratura del furgone e ha fatto sparire la strumentazione. Computer, hard disk, schede audio, mixer. Insomma tutto il lavoro di una vita. Il valore economico si aggira sui 1500-2 mila euro. Ma il valore reale è inestimabile”.Un vero e proprio furto effettuato da professionisti. “Non c’era più nulla. Probabilmente si tratta di un furto su commissione, un mese fa era stato vittima un mio collega. Forse sono stato seguito, di sicuro qualcuno era appostato”.Epilogo tuttavia non totalmente negativo ha avuto questa assurda e amara vicenda ai danni del civitanovese Emanuele Concetti. La solidarietà degli amici non è venuta meno dimostrando al povero malcapitato il significato dell'amicizia. I suoi amici musicisti infatti lo hanno prontamente aiutato prestandogli ognuno quello che poteva riuscendo così a fare lo spettacolo. Scrive Concetti sul suo profilo Facebook: "Voglio ringraziare tutti i miei amici musicisti per la solidarietà che mi hanno dimostratoSono stati i miei angeli custodi e mi hanno aiutato. È questa la solidarietà tra musicisti veri ma soprattutto tra amici veri, grazie di cuore amici miei!"
Sono ormai diverse settimane che una sorta di voragine crea problemi non indifferenti in borgo Peranzoni a Villa Potenza.Si tratta di una grossa buca pericolosa sia per gli automobilisti che per i pedoni, segnalata da tempo dai residenti ma, per la quale, ad oggi, nulla ancora è stato fatto.La richiesta è quella di un intervento rapido da parte delle autorità competenti, che consenta la messa in sicurezza della buca.Le immagini confermano la pericolosità della buca.
Due nomadi minorenni sono stati sorpresi in flagranza di reato dai carabinieri di Macerata dopo che erano entrati in un appartamento del capoluogo in via Domenico Rossi, al civico 30, e stavano per svaligiarlo.A far cadere i trappola i due piccoli malviventi è stato il sistema di allarme dell'abitazione, silenzioso ma collegato con la caserma , che ha consentito il tempestivo intervento dei militari.I titolari sono stati subito avvisati dai carabinieri di quanto era accaduto e sono subito rientrati a casa.I due nomadi, invece, sono stati portati in caserma in attesa che l'autorità giudiziaria competente prenda decisioni in merito.
Uno stato di calma apparente. Interrotto ieri sera da un nuovo blitz dei ladri in una abitazione di Tolentino in via Nenni dove i malviventi hanno messo completamente a soqquadro l'appartamento. Con l'aggiunta che la padrona di casa è rientrata insieme al figlioletto mentre i ladri erano ancora dentro. Tutto è successo verso le 19.30 della vigilia di Pasqua.Il racconto della donna è sconvolgente: "Erano ancora dentro quando sono rientrata. Uno di loro si è buttato letteralmente dal bancone davanti i miei occhi. Sono fuggita chiudendomi la porta dietro. Ero sola con il bambino. Tremavo di paura. Li ho rincontrati di sotto appena uscita dall'ascensore. Mi hanno guardata in faccia con tono minaccioso. Se ne sono andati passeggiando verso la loro macchina parcheggiata sotto casa, una Mercedes scura e hanno insultato i vicini dicendo loro di scendere per vedersela a quattr'occhi".E aggiunge, postando sul suo profilo le foto della casa devastata: "il problema non sono i soldi, i gioielli e cose che nemmeno ricordavo di avere in quel cassetto... ciò che mi devasta è che si son portati via la tranquillità".
Anche la notte della Vigilia di Pasqua, i controlli dei carabinieri della Compagnia di Macerata non si sono fermati e sono stati diversi i risultati conseguiti dai militari del maggiore Luigi Ingrosso.A Corridonia i carabinieri hanno fermato un giovane di 22 anni che di fronte ai militari è apparso piuttosto nervoso. Questo atteggiamento ha spinto i carabinieri ad un approfondito controllo del mezzo e, infatti, il ragazzo nascondeva alcuni grammi di marijuana in macchina: è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria di Macerata.Anche a Monte San Giusto i militari hanno fermato una vettura, ma il conducente, prima di fermarsi, ha aperto il finestrino ed ha gettato qualcosa. Il gesto non è sfuggito ai carabinieri che hanno trovato lo “scomodo” pacchetto al cui interno c'erano alcuni grammi di hashish. L’uomo, uno straniero, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria.Infine, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno controllato un automobilista residente in provincia di Macerata. L'uomo evidenziava chiari segni di ingestione smodata di alcol. La sensazione dei militari è stata confermata dalla prova con l’alcol test che ha segnalato un eccesso di alcol nel sangue dell’automobilista che è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza.
Ancora furti in provincia di Macerata.Nella serata di ieri è toccato a un'anziana di Corridonia essere vittima delle sgradite attenzioni dei ladri.I malviventi hanno forzato la porta d'ingresso della sua abitazione e una volta dentro hanno rubato soldi e oro per un bottino complessivo di circa 400 euro.Sul fatto indagano i militari della Stazione di Corridonia.
Paura nella notte in viale Bruno Buozzi a Tolentino, dove un vecchio furgone è andato completamente distrutto dopo aver preso fuoco.L'allarme è scattato intorno alle 4.10, quando sul posto sono stati chiamati ad intervenire i vigili del fuoco. Il mezzo, ormai, era stato completamente avvolto dalle fiamme e i pompieri non hanno potuto far altro che mettere in sicurezza la zona ed evitare che il fuoco si propagasse anche ai mezzi parcheggiati vicino al furgone.Indagini in corso per capire se il furgone sia stato incendiato da qualcuno o se le fiamme siano scaturite da un corto circuito.
Nuovo tentativo di assalto al self service di un distributore, ma stavolta a vuoto.E' successo la notte scorsa, quando i malviventi hanno tentato di portare via la colonnina self service di una stazione di rifornimento di carburante a Piediripa. Il tentativo è stato compiuto con l'ausilio di due furgoni rubati a Fermo.Il colpo è sfumato grazie all'attivazione del sistema d'allarme e all'arrivo tempestivo dei carabinieri della Compagnia di Macerata. I due mezzi usati per cercare di portare via la colonnina sono stati ritrovati nella zona. I carabinieri del Nucleo operativo maceratese hanno già provveduto a visionare i filmati della videosorveglianza. I ladri sono stati ripresi dalle telecamere.
Urbisaglia sotto choc per l'assurda tragedia dove ieri sera ha perso la vita il 31enne Manuele Pantanetti.Manuele è stato vittima di un incidente verificatosi intorno alle 19.30 sul raccordo che dalla Statale Adriatica, nei pressi del ponte sul Tenna, porta al casello dell’A14.Il giovane era diretto con la sua Panda verso il casello: all’improvviso ha sbandato sulla destra finendo contro il guardrail. A causa della violenza dell’urto, la vettura è rimbalzata sulla corsia opposta: nel frattempo il giovane è stato sbalzato fuori, rompendo con il capo il finestrino accanto alla guida e finendo sull’asfalto proprio nel momento in cui l’utilitaria si girava su stessa, schiacciandolo con la gomma anteriore sinistra. L’auto ha poi terminato la sua corsa contro il guardrail della corsia che porta verso la Statale.Manuele lascia il padre Erminio, artigiano, la mamma Maria, infermiera, e due fratelli.
Dopo oltre due ore di ricerche è stato ritrovato all'Abbadia di Fiastra tra Urbisaglia e Tolentino un anziano di nazionalità inglese di 80 anni, F. R., di San Ginesio.La Polizia Locale durante il pattugliamento del territorio è stata allarmata dalla moglie dell'uomo, che dalle informazioni riferite, risultava sofferente di demenza senile. Dopo varie ricerche è stato individuato da una pattuglia del Comando della Polizia Locale di Tolentino. Si trovava in uno dei sentieri meno frequentati del Parco dell'Abbadia ed era arrivato li perdendo completamente l'orientamento. All'arrivo degli agenti le prime parole dell'anziano, visibilmente sollevato, dette in un italiano stentato sono state: "Bravi polizia, siete arrivati ha appena in tempo" L'anziano era comunque in buone condizioni e dopo.essere stato reidratato in accordo con la moglie ha rifiutato l'intervento dei sanitari del 118.