E' "molto contento" il sindaco di San Ginesio Mario Scagnetti per la visita del premier Paolo Gentiloni nel suo Comune colpito dal terremoto. Il sindaco ha illustrato al presidente del Consiglio la situazione di San Ginesio, che rispecchia quella di un centinaio di altre città delle Marche. "Abbiano 1.930 richieste di verifica su 1.500 nuclei familiari e 3.500 abitanti. Il 50% degli edifici pubblici e privati non è utilizzabile. In particolare nessuno degli immobili pubblici: sede del Comune, dell'Unione Montana, il teatro, le chiese e quattro scuole su sei". Serve la ricostruzione materiale e interventi sulla viabilità. Ma oltre a questo, "abbiamo la necessità di ripartire subito con un progetto condiviso di rilancio e promozione del territorio. Qui non abbiamo zone produttive, la cultura è la nostra unica 'fabbrica' e il nostro futuro è rappresentato dalle scuole". Cultura e istruzione, ma per affrontare questa tragedia immane cui vuole sintonia istituzionale". (Ansa)
Fanno esplodere il bancomat della filiale della Banca di credito cooperativo di Filottrano, all'interno di palazzo Carradori, in centro a Montefano, e poi si danno alla fuga.L'allarme è stato dato ai carabinieri attorno alle 3 della scorsa notte. Secondo una prima stima, il bottino si aggira intorno ai trentamila euro. Notevoli anche i danni causati dall'esplosione alla struttura.
E’ difficilissimo trovare le parole per ricordare un amico che se ne va! Quando con l’amico hai giocato da piccolo un legame speciale ti lega a Lui. E’ il legame che alcuni di noi stabilirono giocando con Gianni Gioia Lobbia per le strade di Pievebovigliana.Oggi che il paese è pressoché deserto a causa del terremoto ci sembra di risentire la sua voce gioiosa di bambino tra i vicoli e gli spazi che Pieve ha sempre offerto generosamente ai suoi giovani abitanti . Molti lo ricorderanno per il suo ruolo importante di professore all’Università di Camerino, istituzione che ha beneficiato per tantissimi anni della sua passione per la chimica e per l’insegnamento.A Pievebovigliana tutti lo ricordamo anche per i suoi genitori e per sua moglie Antonietta prematuramente scomparsa, già perché quando scompare qualcuno c’è come un flash immediato sul passato e nel passato di Gianni nonsi possono non ricordare la signora Anna e il dottor Emanuele, mitico medico condotto che ha curato intere generazioni di paesani.E in questa tradizione del sociale Gianni ha in un certo senso proseguito la missione del papà presiedendo e sviluppando la sezione AVIS di Pieve che è diventata, grazie a Lui, un punto di riferimento nell’intera regione nell'importante settore delle donazioni di sangue!Nella sua lunga carriera di professore universitario è stato autore di una miriade di pubblicazioni , di due brevetti e di alcuni libri didattici facendosi ricordare dai suoi studenti come saggio dispensatore del “sapere”!Ebbe grandi interessi giovanili e quella del calcio fu senz’altro una di queste, ma il ruolo di arbitro federale che rivestì con amore e passione per alcuni anni lo fa ricordare ai moltissimi che lo videro anche come arbitro, in regolamentare divisa nera, di memorabili partite tra "scapoli e ammogliati".E non può essere dimenticata l’altra sua grande passione, quella per la musica “moderna” , in particolare per Elvis Presley le cui incisioni riproduceva a tutto volume nella sua casa di Via Roma accompagnandole con la sua fida chitarra elettrica e poi con la batteria……….un dolcissimo “rumore” per chi vive oggi il silenzio spettrale di Pievebovigliana!Non ultima la passione che Gianni ebbe per il Cinema, una vero e proprio amore che scattò in lui quando Giovanni Bonelli gli regalò uno dei primi proiettori a formato ridotto con molte delle pellicole (allora ancora in formato 9,5 !!) che negli anni ’60 andavano per la maggiore. Educò al cinema una miriade di pieveboviglianesi nel Teatro Marchetti ,locale che fu appositamente attrezzato per le proiezioni e quindi gestì con grande successo fino al 2014 la sala cinamatografica San Paolo di Sanseverino . Molti ricordano ancora Gianni che al capolinea di Pievebovigliana della SAUM attendeva l’arrivo settimanale delle “pizze” 16mm di film che allora duravano anche tre tempi! ! La televisione di allora era ai primi passi e il Cinema costituiva un passatempo di grande successo.Un uomo, Gianni Gioia Lobbia, mai stanco di scoprire le novità e vero motore di iniziative di successo!I funerali si svolgeranno lunedì 26 dicembre alle ore 9,15 circa nella tensostruttura allestita nei pressi della Chiesa dell'Opera Don Orione a San Severino. Subito dopo sarà tumulato a Pievebovigliana nella cappella di famiglia.(Franco Bonelli)
Si è spento, all’età di 96 anni, il cavalier Umberto Ferroni, già presidente della sezione settempedana dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e per lunghi anni alla guida del Corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani” di cui, dal 2013, ne era divenuto presidente onorario. Figura di spicco della Democrazia Cristiana settempedana era stato anche consigliere comunale e aveva ricoperto diversi altri incarichi. Era stato anche membro della direzione nazionale della Coldiretti e per lunghi anni aveva diretto la federazione locale degli agricoltori. Durante la seconda guerra mondiale, dal 1943 al 1945, era stato deportato in Germania dopo essere stato catturato a Pola nel settembre del 1943. Finì nel campo di concentramento di Wuppertal, la città della cremagliera, dopo essere passato per Bonn e Colonia. Nel giugno del 2000 era stato insignito della medaglia di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri.I funerali si svolgeranno domani (domenica 25 dicembre) alle ore 14 nel tendone della chiesa di Santa Maria della Pieve.
Dopo la visita nei centri maggiormente colpiti dal sisma, il vice presidente della Camera, l’Onorevole Simone Baldelli, ha voluto vedere, in forma ufficiale e da vicino, lo stabilimento cartario di Pioraco, del Gruppo Fedrigoni. C’è da ricordare infatti che in occasione della violenta scossa del 26 ottobre nella fabbrica del piccolo centro dell’alta valle del Potenza, è crollato tutto il tetto che è poi rovinato sugli impianti produttivi danneggiandoli gravemente.Accompagnato dal Prefetto, Roberta Preziotti e dal sindaco Luisella Tamagnini, il parlamentare di Forza Italia è entrato all’interno della cartiera e si è recato in prossimità di tutti e due gli impianti produttivi dove ha potuto verificare i gravissimi danni che essi hanno subito.Poi, dai dirigenti della Fedrigoni presenti all’incontro, si è fatto spiegare le dinamiche del crollo e di come solo la condizione fortunata dello scambio di battute tra il personale – a causa di un sisma precedente - durante il cambio turno, abbia fatto sì che non ci fosse nessuna vittima. Diversamente poteva essere una strage. Baldelli è rimasto molto colpito sia da questa circostanza che dalla gravità della situazione ed ha chiesto lumi ai dirigenti sulle modalità di ricostruzione e sulla tempistica necessaria alle necessarie riparazioni. Infine si è soffermato con i lavoratori, presenti in fabbrica per gli auguri di Natale, promettendo di tornare in occasione del riavvio dei macchinari. Baldelli ha proseguito poi alla volta di Camerino dove è stato ricevuto presso la sede di Contram Spa, per un confronto sulla situazione e per toccare con mano le problematiche della città. L'incontro, a cui ha partecipato anche l'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, è stato per l'onorevole Baldelli anche occasione per augurare buon Natale "ad un sindaco, ma soprattutto - come ha tenuto a sottolineare lo stesso Pasqui - ad un amico di vecchia data come Gianluca, e a tutta la città di Camerino, alla quale sono particolarmente affezionato perché qui mi sono laureato, in un periodo sicuramente difficile, ma dal quale sono certo che i camerti sapranno rialzarsi per costruire, insieme anche alle istituzioni, un grande futuro".Per quello che riguarda gli aggiornamenti sulla situazione di Camerino, c'è da registrare che Vigili del Fuoco, tecnici e Comune stanno lavorando senza sosta per ridurre ulteriormente la zona rossa. Dopo i terribili giorni di ottobre siamo riusciti già sei volte a rivedere i confini della zona rossa e a “riguadagnare” pezzi di centro storico. Dopo il Piazzale della Vittoria, saremo in grado di restituire alla città altre vie. Si sta lavorando, infatti, su tre fronti per la messa in sicurezza di via Antinori, via Ridolfini e via Viviano Venanzi. Per il tratto che va da Piazza San Venanzio a Piazza dei Costanzi (esclusa) l’intervento dei Vigili del Fuoco è stato ultimato proprio in queste ore; per il tratto che va dal monumento Vitalini a Piazza dei Costanzi gli interventi sono in corso di esecuzione e dovrebbero terminare nei giorni immediatamente successivi al Natale; per via Venanzi, infine, è in corso l’intervento di messa in sicurezza di Porta Boncompagni, terminato il quale si affronterà la criticità relativa alla facciata dell’ex chiesa di Santa Caterina.Tutte operazioni, queste, che saranno completate, salvo imprevisti, in circa due settimane e che permetteranno, al netto dei collaudi da parte del Dicomac, di far rientrare in abitazioni già dichiarate agibili a seguito di sopralluogo circa quaranta famiglie che risiedono in quella zona.Contestualmente si sta lavorando per la messa in sicurezza dell’edificio dell’ex chiesa di San Domenico, (un intervento che, considerata la mole del danno provocato dal sisma, i Vigili del Fuoco hanno stabilito effettuando controlli più approfonditi di affidare ad una ditta specializzata) ma ad oggi non è possibile indicare una tempistica certa. Infine, essendo ormai ultimata la demolizione del palazzo di Via Sant’Agostino, anche questo tratto stradale tornerà transitabile nei prossimi giorni. Il sogno è quello di poter ritornare nella centralissima Piazza Cavour, visto che ci sono già due progetti in itinere per la messa in sicurezza dei campanili del Duomo, da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, e per la messa in sicurezza dell’abside della stessa cattedrale, con un progetto a cui sta lavorando il Mibact. Le opere, come già accennato, saranno presumibilmente completate nei primi mesi del 2017 e permetteranno una ulteriore riduzione della zona rossa, con il conseguente rientro di diverse famiglie negli edifici dell’area che saranno dichiarati agibili a seguito di specifici sopralluoghi.Più complesso è invece il quadro sul versante opposto, quello di Piazza Umberto Primo, dove insiste la chiesa di Santa Maria in Via e dove il sopralluogo del GTS (Gruppo Tecnico di Supporto) ha rilevato serie criticità anche su diversi edifici nell’intorno della chiesa.Sopralluogo del Gruppo tecnico di Supporto avvenuto invece ieri pomeriggio per Viale Seneca, nel tratto che va da Piazza Neghelli a Via Aldo Moro, nell’immediata periferia di Camerino, a ridosso delle antiche mura. L’intenzione è quella di riaprire quanto prima l’intero tratto al traffico così da consentire anche alle attività commerciali presenti nell’area di superare anche le ultime difficoltà, dopo gli sforzi già fatti nei giorni dell’immediata emergenza per scongiurare la chiusura. Sempre relativamente a questo tratto di strada è in corso di realizzazione un progetto per la messa in sicurezza del così detto Palazzo dei Carabinieri e di Palazzo Paoletti e a breve si procederà alla cantierizzazione.
Potrebbe essere un regolamento di conti l'episodio che si è verificato oggi intorno all'ora di pranzo a Porto Recanati, dove un uomo, G.P. del posto, è stato assalito a colpi di mazza da baseball lungo il marciapiede di fronte al locale Asso di Cuori.L'aggressore, dopo aver sferrato diversi colpi ala testa della vittima, si è dato alla fuga, lasciando l'uomo sanguinante a terra. Diversi i testimoni che hanno assistito all'episodio di inaudita violenza e che, non avendo avuto la possibilità di intervenire vista la repentinità dell'aggressione, hanno subito soccorso la persona ferita che perdeva molto sangue. L'uomo è stato accompagnato in ospedale a Civitanova per tutti gli accertamenti del caso: non sarebbe in pericolo di vita e quando sarà in condizioni migliori, potrà essere proprio lui a spiegare ai carabinieri le cause dell'accaduto. Da quanto si è appreso, comunque, i militari avrebbero già individuato l'aggressore che potrebbe quindi avere le ore contate.
Un furto è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri a Cingoli, in un'abitazione privata all'interno della quale ignoti si sono introdotti dopo aver rotto una porta finestra.I ladri sono riusciti ad aprire la cassaforte con le chiavi trovate all'interno dell'abitazione e a rubare due pistole lì custodite.Intervenuti i Carabinieri di Cingoli che stanno svolgendo le indagini e gli accertamenti del caso.
Aveva 37 anni Sara Bruni, artista e fotografa di Macerata, morta stamattina dopo una lunga malattia. Si è spenta all'ospedale di Macerata dove era ricoverata perché malata da tempo.Apprezzata da tutti per il suo sorriso e la sua creatività, ha lottato con il sorriso aiutata da una forte carica di ironia. Sul suo profilo Facebook si leggono stati in cui esorcizzava la sua malattia e scherzava sulla sua permanenza in ospedale: " Bollettino ... notte fantastica... S'è dormito ... Poesia annessa "So de Trodica Fra" La vicina trodichese nun se regge manco fra un mese Parla solo de li piedi sua come se li mali adè tutti solo su lia... Logorroica a non finire ripete le robbe sue ad ogni dire Na mazzolata gliela darei così in pace un po' starei!!!!!"Il 20 novembre scorso aveva ricevuto il premio "Musa d'Argento 2016" dopo aver conquistato il primo posto nella categoria "fotografia artistica".Oltre la figlia Marlene di 11 anni, lascia il padre, ex dipendente comunale e la mamma, insegnante in pensione e il fratello Marcello. I funerali si svolgeranno domani 24 dicembre alle 15 presso la chiesa del Sacro Cuore.
Si è spento ieri mattina mentre era a lavoro Luciano Pacioni, uno dei titolari della ditta Mc Ricambi di Piediripa.L’uomo, si stava recando in magazzino per cercare un pezzo per un cliente quando è stato colto da un malore improvviso che lo ha ucciso istantaneamente, sono stati infatti inutili i soccorsi del 118 che ne hanno solo accertato il decesso.L’uomo aveva fondato la ditta Mc Ricambi con due soci: Maurizio Calcagni e Claudio Giorgetti, grazie al duro lavoro dei tre l’azienda ha aperto filiali anche a Passo San Ginesio e Recanati. Sposato con due figli viveva a Pollenza.Domani mattina i funerali per l’ultimo addio a Luciano.
Furto alla Laminox di Sarnano. Nella notte tra mercoledì e giovedì i ladri si sono introdotti nello stabilimento in contrada Callarella e hanno rubato oltre 250 stufe a pellet, per un valore di quasi 400 mila euro.Dalla ricostruzioni delle indagini basate sulle telecamere, i ladri sono entrati tagliando la catena del cancello per far entrare i camion dove hanno caricato la refurtiva. Hanno iniziato a svaligiare l’azienda dalle 20.50 fino alle 4 di mattina.L’azienda, da oltre 50 anni sul mercato, un’azienda di riferimento del mercato delle stufe a gas e dei radiatori elettrici ad olio dagli anni settanta poi nel 2005 ha aperto al riscaldamento ecologico con le stufe a pellet diventando subito leader nel settore.
Caro Babbo Natale, sono ancora io. Ti ricordi di me? Ti avevo scritto un po' di tempo fa per chiederti la stazione di polizia dei Lego per regalo. Te lo giuro: ho fatto ancora il buono e faccio sempre i compiti. Ma devo chiederti un favore grande: non voglio più la stazione di polizia dei Lego. Vorrei tanto un'altra cosa.Lo so che è tardissimo e so anche che forse ti arrabbierai... ma se hai un minuto da dedicarmi posso spiegarti tutto.Non sono un bambino capriccioso, ma invece del gioco che ti avevo chiesto vorrei tanto che tu potessi portare ai miei genitori il Cas (Contributo Autonoma Sistemazione, ndr). Non so cosa sia e spero tanto che non sia una parolaccia, ma te lo chiedo con tutto il cuore... porta il Cas ai miei genitori e lascia stare la stazione di polizia. Sai, dopo che ti avevo scritto la prima letterina, sono cambiate tante cose dentro casa mia. Anzi, dentro quest'altra casa dove mi hanno portato senza neanche chiedermi niente i miei genitori qualche giorno dopo che c'è stato il terremoto. Non stiamo male qui, veramente. Ma mi manca tanto casa mia... E come ti dicevo prima, dopo che siamo arrivati in questa nuova casa sono cambiate tante cose. Io sono piccolo, ma li sento i miei genitori parlare. E vedo anche che sono tanto tristi e preoccupati. Sento papà che dice sempre che ha dovuto spendere un sacco di soldi per venire ad abitare qui e che un po' ha dovuto anche farseli prestare da un amico, perchè la banca non glieli dava... Lui lavora tanto ma non ha uno stipendio fisso e anche quando è stato male non gli hanno riconosciuto neanche un centesimo perchè non ha, come la chiama lui, "la busta paga". E anche la mia mamma prima lavorava un po' di più, ma adesso, con i tempi che corrono la chiamano sempre meno e guadagna pochi soldini.L'altra sera li sentivo mentre parlavano fra di loro e dicevano sempre che aspettano questo Cas per poter respirare un po' di più. Erano sicuri che almeno per Natale qualcuno avrebbe portato loro questo Cas per trascorrere delle festività più tranquille e magari poter fare anche qualche pensiero. Dicevano anche che comunque a me non avrebbero fatto mancare niente, ma erano tanto tristi. Papà diceva anche che qualcuno gli aveva detto che non avrebbe dovuto pagare le bollette per qualche tempo e che invece la mattina stessa erano arrivate in banca e aveva dovuto pagarle... Loro hanno fatto tanti sacrifici per comprarsi la casa dove vivevamo, ma il terremoto ce l'ha rovinata e adesso per stare in quest'altra casa dobbiamo pagare: ti pare giusto Babbo Natale? Perchè non c'è nessuno che regala ai miei genitori il Cas? Ho capito che è una cosa che gli devono dare per forza ma che se non arriva fra poco non sapremo neanche come fare la spesa... Sono anche un po' arrabbiati perchè li ho sentiti che dicevano che a qualcuno qui intorno forse un altro Babbo Natale come te il Cas lo ha portato, ma a noi che siamo fuori casa da fine ottobre non lo porta mai nessuno... Ti prego Babbo Natale, ti prego con tutto il cuore: non mi importa più della stazione di polizia dei Lego, ma porta il Cas a papà e mamma perchè non posso più vederli così tristi. A me penserai l'anno prossimo. Grazie Babbo Natale, ti voglio tanto bene.P.S.: l'anno prossimo non sbagliare casa, mi raccomando! Spero tanto che saremo di nuovo a casetta nostra!
Interessante tavola rotonda quella organizzata dalla FILLEA-CGIL nella mattinata di giovedì 22 a Muccia, presso la tensostruttura adibita anche a mensa. “Radici da ricostruire” era il titolo ed ovviamente si parlava della prossima ricostruzione dei territori seriamente danneggiati dagli innumerevoli eventi sismici. L’iniziativa è stata presa appunto dal sindacato di categoria della CGIL che si occupa dei lavoratori del legno, dell’edilizia e delle attività estrattive, guidato, a livello provinciale, da Massimo de Luca, che ne ha aperto i lavori.Vi hanno partecipato Lara Ricciatti, parlamentare marchigiana di Sinistra Italiana, Daniele Salvi, capo di gabinetto della Presidenza del Consiglio delle Regione Marche, Claudio Pettinari, prorettore di Unicam, Antonio Barboni, dirigente del servizio di prevenzione Asur della zona 10, Fabio Montanini, dirigente del dipartimento lavoro della Regione Marche e Mario Baroni sindaco di Muccia. Moderatore il nostro Fabrizio Cambriani. Assente giustificata, perché influenzata la parlamentare maceratese del PD Irene Manzi. Ha tirato le fila di quanto emerso dal dibattito Graziano Gorla della segreteria nazionale FILLEA.Molti gli spunti e le idee che i relatori hanno condiviso così da poter affrontare, nel migliore dei modi possibili, il momento delle ricostruzioni non solo materiale dei centri montani. Unanimemente riconosciuto da tutti il valore e l’efficacia della ricostruzione immediatamente posteriore al sisma del ’97, che ha evitato, in queste sia pur sfortunate circostanze, il doloroso prezzo di vite umane. Un modello, quello del ’97, che dovrebbe essere ripreso – sia pure con i necessari miglioramenti – come esempio da seguire. Un monito, in questo senso, è stato lanciato dall’organizzazione sindacale per tutta la fase della ricostruzione. Che cioè, non si abbiano a verificare nei tantissimi cantieri che saranno presto allestiti, vittime di infortuni sul lavoro.Ma il filo comune che in qualche maniera ha tenuto tutti uniti è stato quello della rilevanza sul mantenimento della vitalità nei piccoli centri montani. Non avrebbe senso – si è detto - una ricostruzione senza una realizzazione di infrastrutture, non solo materiali, ma anche di ordine sociale e ricreativo.Il pericolo che la montagna possa spopolarsi, in questa occasione, è realmente serio e fondato, per cui le istituzioni e gli attori sociali devono, ciascuno per le proprie competenze e capacità, mettere in piedi immediatamente azioni e risorse economiche adeguate affinché lo si possa scongiurare.Si è trattato, come ha sottolineato Daniel Taddei, segretario generale provinciale della CGIL, di uno dei tanti incontri di cui il sindacato vuol farsi promotore nei territori, soprattutto per ascoltare le voci di chi in montagna ci vive e ci lavora.
"Oggi sono arrivati i rimborsi che stavamo attendendo da tempo. Eravamo un po' pressati perché la gestione cominciava a diventare pesante: basti pensare, che forniamo 1.200 pasti al giorno". Lo ha detto Daniele Gatti, direttore del Centro Turistico Holiday di Porto San'Elpidio che ospita 500 terremotati dell'entroterra maceratese.Gatti si riferisce ai rimborsi dovuti alle strutture ricettive, alberghi, camping e villaggi turistici della costa dove sono stati trasferiti i terremotati marchigiani rimasti senza casa. Il contratto con la Protezione civile scade il 30 aprile. (Ansa)
Ancora furti a Macerata. I soliti ignoti, nel tardo pomeriggio di ieri, si sono introdotti in due abitazioni nel quartiere “Vergini". I malviventi sono riusciti ad entrare dopo aver forzato le porte di ingresso e hanno rubato oggetti e monili in oro. In un caso il bottino è risultato magro, mentre nell'altro si aggira intorno a diverse migliaia di euro.Nella zona non sono presenti impianti di videosorveglianza.Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Macerata.
La pagina Facebook “Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera”, è diventata da venerdì scorso anche un’associazione senza scopo di lucro chiamata sempre “Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera”.Dato l’aiuto che fin ora sono riusciti a portare grazie ai followers, gli amministratori della pagina hanno pensato di tentare qualcosa di ancora più vitale per il loro bellissimo paesino martoriato da ben quattro terribili terremoti. Lo scopo primario dell’associazione sarà aiutare le piccole attività commerciali distrutte a riaprire. Procureranno supporto sia concretamente acquistando beni necessari alle riaperture, sia fornendo consulenze tecniche e amministrative facendoci carico delle spese relative. La potenzialità di queste azioni, dipenderà solo dalla solidarietà attiva di chi ci segue e crede nella rinascita di Castelsantangelo. Se avranno successo, allargheranno le iniziative a qualsiasi azione possa promuovere la ripartenza del nostro territorio e il supporto a chi si trovasse in situazioni di grave disagio. Abbiamo dimostrato in tutti questi mesi una volontà ferrea nel cercare una strada per riportare alla luce Castelsantangelo, senza risparmiare nessuna energia. L’appello quindi è quello di creare, con umiltà, un regalo di Natale, aiutandoli a condividere al massimo questo messaggio, a far conoscere la pagina al maggior numero possibile di persone. Riaccendiamo tutti insieme le luci di Castelsantangelo sul Nera.Ecco i dati per eventuali donazioni:IBAN : IT53N0605568850000000000821 CAUSALE: Riaccendiamo le luci di Castelsantangelo sul Nera BENEFICIARIO: Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul NeraInvitiamo tutte le persone che vorranno supportare questa impresa con una donazione, a scrivere una mail con allegata la copia del bonifico a: unaiutopercastelsantangelo@gmail.comDopo la donazione verrà spedito una volta al mese il resoconto esatto e aggiornato dell’estratto conto e delle ricevute di qualsiasi operazione verrà fatta. La trasparenza sarà prioritaria, nel pieno rispetto di chiunque doni qualcosa. Verranno pubblicate anche nella pagina le azioni concretamente effettuate, sarà fatto tutto ciò sia necessario a compensare la fiducia.
Già dalla scossa del 24 agosto la Cna è scesa in campo a sostegno delle piccole imprese e artigiani. La situazione è poi drasticamente peggiorata per la provincia di Macerata dopo le terribili scosse di ottobre e nonostante il tempo si è ancora in una situazione di emergenza, sia a livello di comunità sociale e a livello economico. Particolare attenzione, nella conferenza stampa di questa mattina, sull'argomento dei beni culturali patrimonio fondamentale per l'economia e la bellezza della provincia. Purtroppo molte opere dopo le scosse sono state portate fuori dal territorio e c'è la proposta della sovrintendenza a portare le opere alla Mole Vanvitelliana di Ancona per conservarle e restaurare. Tutto ciò, come sostenuto da tutti i presenti, impoverisce il nostro territorio e non aiuta la ripresa dell'economia maceratese. Grazie al lavoro e all'impegno di Milko Morichetti, porta voce dei restauratori, l'attenzione sui beni culturali maceratesi è diventata di dominio pubblico a livello nazionale: "siamo ancora in emergenza e non si sta facendo abbastanza - dichiara Morichetti - l'economia di questo territorio che si basa sui beni culturali non serve ad Ancona, serve al nostro territorio. Bisogna creare dei magazzini visitabili dai cittadini in ciascun comune, possibilmente, dove poter mantenere vivo l'interesse grazie a piccolo eventi che rispecchiano le anche comunità locali. Il terremoto ha creato danni anche a opere restaurate dopo il '97 quindi ci siamo resi conto che le tecniche utilizzate nel ricreare lo stesso materiale non sono valide. Se ricostruiamo di nuovo siamo sicuri che non verrà nuovamente lesinato con un altro sisma? Il terremoto ha aperto enormi problematiche e bisogna fare delle scelte condivise e consapevoli". "La tempistica è l'altro grande problema - interviene Federica Carosi di Cna - c'è bisogno di avere risposte precise, capiamo la burocrazia ma ci sono persone le persone fuori di casa e i beni da recuperare. Purtroppo ancora non ci sono le reali risposte di cui questo territorio ha bisogno". Presente al tavolo dei relatori anche l'assessora Stefania Monteverde per ringraziare la Cna e appoggiare il lavoro che stanno portando avanti, ma soprattutto per sostenere questa battaglia del territorio: "Il nostro territorio è stato ferito qui, si soffre qui e qui bisogna ripartire. Ogni comune vuole ripartire e cercare di avere un futuro, la cultura è fondamentale per la nostra economia. Per questo abbiamo sottoscritto il Manifesto della Marca Maceratese, per difendere i beni culturali, gli artigiani e i tecnici che possono ridare loro una nuova vita, una nuova casa. Dobbiamo ripartire da questo, siamo vivi e operativi nonostante tutto e vogliamo avere i nostri tesori sul nostro territorio". Anche il presidente della Cna Ligliani e il direttore Ramadori hanno sostenuto l'importanza di sviluppare un piano strategico che possa salvaguardare il futuro economico e culturali di un territorio fortemente ferito e che avrà bisogno di tempo per ripartire, ma che soprattutto ha bisogno di normative chiare e semplici che diano il giusto impulso alla ripartenza.
''A San Ginesio il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni vedrà il 'cuore' dei danni che il terremoto ha fatto nelle aree interne svantaggiate: e cioè 500 sfollati su 3.500 abitanti, il 70% delle case e dell'edilizia pubblica lesionati. Non abbiamo più il Municipio, le chiese, il teatro, e abbiamo dovuto chiudere 4 scuole su 6''. Il sindaco di San Ginesio Mario Scagnetti si prepara a ricevere il 24 dicembre la visita del premier sperando che i riflettori ''si accendano anche sui comuni più piccoli, come il nostro'', un pò ''trascurati dai grandi media''. Anche se, sottolinea, ''chi deve sapere come stanno le cose per nostra fortuna lo sa: mi riferisco a Fabrizio Curcio, Vasco Errani, la Regione Marche e lo stesso Governo''. A 40 giorni di distanza dalle terribili scosse del 26 e 30 ottobre alcune difficoltà sono in via di superamento, come ''l'accelerazione nelle verifiche sulla vulnerabilità degli edifici impressa dall'ordinanza del 16 dicembre''. Altre problemi invece sono ancora tutti sul tavolo: ''non abbiamo né tempo né personale per occuparci della viabilità rurale'', spiega il primo cittadino, e ''dovremmo trovare presto soluzioni alternative per riportare qui i 184 studenti che hanno trovato ospitalità presso il Liceo scientifico di Sarnano''. Quanto agli sfollati, la gran parte è in autonoma sistemazione o alloggia negli hotel della costa e nelle strutture approntate dal Comune: ''il centro di aggregazione, l'ostello, il teatro parrocchiale''. Scagnetti ha anche fatto richiesta di due moduli abitativi da 48 posti, in previsione che ''l'esito delle verifiche Fast possa comportare un aumento repentino delle persone costrette ad abbandonare l'abitazione''. Le aree individuate per i container sono due, e una ha già superato i test di idoneità, anche se i lavori di urbanizzazione non sono ancora iniziati. ''Prematuro'' invece stabilire se saranno necessarie anche alcune casette. Anche San Ginesio si prepara a celebrare il Natale in tono minore: ''la messa si farà in una tensostruttura; il pranzo tutti insieme nell'ostello''. (ANSA)
"Radici... da ricostruire." E' questo il titolo dell’iniziativa, promossa Fillea Cgil Marche, che si svolgerà giovedì 22 gennaio a Muccia (Mc), a partire dalle ore 9, presso la tensostruttura-mensa.Oggetto dell’incontro sarà la prossima ricostruzione post sisma. I lavori saranno aperti dalla relazione di Massimo De Luca, segretario Fillea Cgil Macerata, che farà il punto della situazione, quindi si proseguirà con una tavola rotonda alla quale parteciperanno, tra gli altri, gli onorevoli Irene Manzi e Lara Ricciatti, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, i sindaci del “cratere” e l’Unicam.Le conclusioni, intorno alle ore 11,30, sono affidate a Graziano Gorla, segretario Fillea Cgil nazionale
E' stato denunciato stamattina il furto avvenuto nella scuola elementare "Fermi" di Montecassiano.Il personale dell'istituto ha denunciato ai carabinieri il furto probabilmente avvenuto durante il weekend appena trascorso. La denuncia è stata fatta contro ignoti che si sono introdotti nella scuola di Montecassiano attraverso una porta "antipanico" e che, dall'istituto, hanno prelevato un televisore, una macchina fotografica e denaro proveniente dalle macchinette distributrici di cibo e bevande.Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri.
Nel primo semestre 2016, secondo uno studio dell'Osservatorio Crif, in Italia sono state rilevate poco meno di 8.000 frodi creditizie (+1,5% rispetto al corrispondente semestre 2015) a fronte di un incremento notevole (+66%) dell'importo medio, che si è attestato a 9.893 euro.Per quanto riguarda le Marche, sono stati rilevati 219 casi (+54,5%): il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Ancona, con 57 casi. È stata però la provincia di Macerata ad aver fatto registrare la crescita più consistente rispetto al primo semestre 2015, con un significativo +90% (47 casi), seguita dalla provincia di Ancona con +74,5%, Ascoli Piceno (41 casi, 65%), Pesaro e Urbino (52 casi, 24,9%) e Fermo (22 casi, 23,7%). (ANSA)