Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati dieci decessi correlati al Covid-19.
Nelle strutture ospedaliere della provincia di Macerata si è verificato un decesso all'Ospedale del Civitanova Marche dove è spirato un 79 enne di Sarnano.
Nell' Anconetano si sono registrati due decessi entrambi al nosocomio di Jesi dove si sono spente una 87enne di Fermo e un 80enne jesino. Un decesso invece all'Ospedale di San Benedetto del Tronto dove si registra il decesso di una 99enne originaria di Sarnano.
Sette vittime all'Ospedale del Capoluogo pesarese: si tratta di un 62enne di San Lorenzo in Campo, una 87enne e una 89enne di Mondolfo, una 96enne di Mercatello sul Metauro e infine: una 82enne, una 80enne, e una 88enne originare di Pesaro.
Due decessi al "A.Murri" di Fermo dove sono registrati i decessi di una 86enne di Civitanova Marche e un 68enne fermano.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1594 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (678), mentre sono 269 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
Guida con un tasso alcolemico tre volte superiore al limite: nei guai un 38enne
Questa mattina, I carabinieri della Stazione di Monte San Giusto hanno denunciato un 38enne di Morrovalle per guida in stato di ebbrezza superiore a 1,5 g/L, contravvenzionato anche perché uscito dal proprio comune senza valido motivo ex COVID-19.
Un provvedimento restrittivo è stato invece eseguito da personale della Stazione Carabinieri di Civitanova Marche nel pomeriggio di mercoledì scorso nei confronti di un cinquantunenne civitanovese ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti contro familiari, fatti emersi da circostanziata denuncia querela presentata dalla sua ex compagna e posti al vaglio dell’Autorità Giudiziaria scaligera, tanto che il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Verona D.ssa Paola Vacca ha emesso nei suoi confronti il 29 dicembre 2020 specifica ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con espresso divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la parte offesa.
Nella tarda serata di ieri i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche, dopo serrate ricerche caratterizzate da appostamenti e pedinamenti, sono riusciti a rintracciare e trarre in arresto Houssine Ben Slim, ventottenne tunisino senza fissa dimora, destinatario di un ordine di carcerazione emesso lo scorso 18 dicembre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata poiché condannato in via definitiva alla pena di sei anni e tre mesi di reclusione per tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio.
I fatti erano avvenuti alla fine di luglio del 2016 presso i giardini ‘Caduti del Mare’ di Civitanova Marche, ove al termine di una discussione aveva colpito un conoscente con due fendenti, il primo al torace, l’altro alla schiena. L’uomo dopo la condanna aveva fatto perdere le sue tracce, si spostava frequentemente sul territorio nazionale per evitare di essere rintracciato, fino a quando gli investigatori dell’Aliquota Operativa hanno stretto il cerchio intorno a lui e le sue frequentazioni e sono riusciti ad individuarlo nella citta rivierasca, quindi, dopo il vano quanto inutile tentativo di fuga, lo hanno braccato e, dopo la necessaria identificazione mediante il foto segnalamento e le acquisizioni dattiloscopiche che ne stabilissero la reale identità, lo hanno dichiarato in arresto e trasferito presso la Casa Circondariale di Fermo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
La "zona rossa" imposta dal Governo durante le festività invernali, mirata al contenimento del contagio da Coronavirus, non ha fermato in molti casi la voglia di salutare l'arrivo del nuovo anno con i tradizionali fuochi artificiali.
In occasione dei festeggiamenti questo Capodanno versione 'lockdown' non sono mancati i danni causati da artifici pirotecnici come è accaduto a Montegranaro in provincia di Fermo dove due auto sono state avvolte dalle fiamme proprio a causa di un 'botto di fine anno'.
Il rogo si è sviluppato poco la dopo la mezzanotte nel parcheggio di una abitazione sita in via Anna Kuliscioff e subito è stato lanciato l'allarme da parte dei residenti. Immediato è stato l'arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco che, non in poco tempo, sono riusciti a domare l'incendio ma per le due autovetture (una Renault Clio e una Peugeot 206) c'è stato bene poco da fare in quanto completamente consumate dalle fiamme.
L'incendio divampato non ha risparmiato nemmeno la palazzina attigua al parcheggio che è stata anch'essa danneggiata sulla facciata esterna
Sul posto sono intervenuti gli uomini della locale stazione dei Carabinieri che hanno svolto i rilievi di rito per ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
Non si registrano persone intossicate o ferite.
E' stata disposta per il 2 Gennaio, alla presenza dei legali di difesa, gli avv. Andrea Netti e Valentina Romagnoli, una nuova ispezione dei carabinieri nella casa di Montecassiano dove la vigilia di Natale è stata trovato il corpo senza vita di Rosina Carsetti
L'ispezione, effettuata dai militari del SIS Sezione investigazioni scientifiche di Ancona, congiuntamente con i colleghi del nucleo investigativo dei Carabinieri di Macerata, per accertamenti tecnici non ripetibili vedrà impegnati gli investigatori nel rinvenimento di ogni traccia utile "per acquisire tracce o cose pertinenti al reato utili alla ricostruzione dei fatti" e quindi tese ad avvallorare o smentire la versione dei familiari e far luce sulla morte di Rosina
Gli avvocati della difesa sostengono di aver gia rinvenuto indizi che confermano la tesi dei familiari secondo i quali si è trattato di una rapina finita male con un malvivente che si era introdotto nell'abitazione.
In particolare la difesa indica dei segni di effrazione su una finestra (giudicate dalla procura "valutazioni difensive") ed un abito che non sarebbe riconducibile a persone della famiglia e che potrebbe quindi essere stato lasciato dal malvivente.
Il procuratore Giovanni Giorgio e del pm Vincenzo Carusi seguono con grande attenzione la vicenda mettendo in atto ogno accertamento che possa essere necessario alla risoluzione del caso.
Nonostante la "zona rossa" imposta dal Governo per evitare il propagarsi della pandemia nei giorni festivi, non sono mancati i danni provocati dai fuochi artificiali in occasione dei festeggiamenti di Capodanno. A Pollenza un ordigno artigianale molto potente - fatto saltare nella piazza, poco dopo la mezzanotte - ha fatto esplodere i vetri e gli infissi delle finestre anteriori del palazzo comunale, di una gioielleria attigua e di alcune abitazioni vicine.
Sul posto sono giunti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Macerata e successivamente il sindaco di Pollenza Mauro Romoli, per constatare i danni.
Il vice-sindaco Andrea Primucci, attraverso un post pubblicato sui social, ha commentato duramente quanto avvenuto allegando le foto dei danneggiamenti provocati dall'esplosione: "La natura non è stata benevola con voi: vi ha dato un cervello grande come l’atomo di una nocciolina. I primi soldi che il Comune di Pollenza spenderà nel 2021 saranno per riparare agli effetti della vostro eroico gesto. Potevano essere utilizzati per sistemare un parco o una strada...li useremo per sistemare le finestre del palazzo comunale, pazienza".
Il bilancio della serata, stilato dai carabinieri, ha fatto registrare molte chiamate nella varie stazioni da parte proprietari di animali domestici per via dello spavento provocato dai botti alle povere bestiole.
"Il 24 dicembre la vita della nostra famiglia è stata sconvolta, anziché poter vivere ed elaborare un lutto siamo stati travolti da una vicenda giudiziaria". Lo scrive Arianna Orazi indagata - insieme al padre e al figlio - per l'omicidio della madre Rosina Carsetti, 78enne, soffocata la sera della vigilia di Natale.
I familiari respingono l'accusa e sostengono che il decesso dell'anziana fu conseguenza di una rapina messa a segno quella sera verso le 19:30 da un rapinatore solitario, mascherato e con i calzari ai piedi, nella loro villetta a schiera a Montecassiano.
"Non abbiamo potuto piangere né stringerci attorno mia madre - prosegue nella nota Arianna Orazi -. Ringraziamo le numerose attestazioni di affetto e vicinanza ricevute, chiediamo agli altri di non giudicare e di rispettare la nostra famiglia. Vorremmo vivere il più possibile in forma privata il funerale e confidiamo nel fatto che presto sarà tutto chiarito. Grazie".
Una nuova ispezione dei carabinieri nella villetta a schiera di via Pertini a Montecassiano, dove la sera della vigilia di Natale era stata trovata morta Rosina Carsetti, 78 anni, verrà eseguita il 2 gennaio alle ore 10 per accertamenti tecnici non ripetibili, alla presenza dei legali di difesa, tra cui gli avvocati Andrea Netti e Valentina Romagnoli, e consulenti.
I militari della Sezione investigazioni scientifiche di Ancona e del nucleo investigativo di Macerata procederanno a ispezionare l'abitazione "per acquisire tracce o cose pertinenti al reato utili alla ricostruzione dei fatti".
Tre familiari conviventi dell'anziana, la quale il 19 dicembre si era rivolta a un centro antiviolenza per presunte tensioni in famiglia, - il marito Enrico Orazi, la figlia Arianna e il nipote Enea -, sono indagati dalla procura di Macerata per concorso in omicidio, favoreggiamento e simulazione di reato.
Non ha convinto gli inquirenti la loro versione dei fatti secondo cui la morte della Carsetti sarebbe derivata da una rapina finita male: quella sera, secondo gli indagati, un rapinatore solitario col volto coperto sarebbe piombato in casa dalla portafinestra del cucinino dove la difesa sostiene ci sarebbero segni di effrazione (per la procura sono "valutazioni difensive").
Poi, sempre secondo gli indagati, il rapinatore avrebbe soffocato Rosina, messo fuori causa il marito della vittima (chiuso in bagno) e la figlia (legata), prima di fuggire con circa 2mila euro verso le 19:30. Il nipote della 78enne non sarebbe stato in casa e avrebbe liberato gli altri due dopo essere tornato dal supermercato.
Nella ricostruzione difensiva entrerebbe anche un indumento, forse portato dal rapinatore e rimasto nell'abitazione. Tutti gli elementi sono al vaglio del procuratore Giovanni Giorgio e del pm Vincenzo Carusi determinati a indagare a 360 gradi e a compiere tutti gli accertamenti, anche tecnici, del caso.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati dieci decessi correlati al Covid-19.
Nella provincia di Macerata si è verificato un decesso all'Ospedale del Capoluogo dove è spirato un 83enne originario di Mogliano.
Nelle strutture ospedaliere dell'Anconetano si sono registrati quattro decessi: due all'INRCA, dove si sono spente una 87enne di Loreto e una della medesima età di Ancona mentre al nosocomio di Senigallia ha perso la vita un 96enne del posto. Una vittima anche all'ospedale di Jesi dove ha trovato la morte un 87enne di Monsano.
Tre vittime all'Ospedale di Pesaro: si tratta di un 98enne di Fano, una 82enne di Cantiano e una 89enne pesarese.
Un decesso al nosocomio di San Benedetto del Tronto dove si registra il decesso di un 76enne di Ascoli Piceno così come alla RSA di Macerata Feltria, dove si è spenta una 94enne .
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1581 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (671), mentre sono 266 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
Brutto incidente intorno alle 11 di oggi nelle campagne di Potenza Picena.
Stando a una prima ricostruzione, il conducente di un trattore, mentre era al lavoro su un terreno agricolo, ha perso il controllo del mezzo e, per cause ancora in corso di accertemanto, si è ribaltato.
Immediato è scattato l'allarme e i sanitari del 118, intervenuti prontamente sul posto, hanno prestato le prime cure del caso all'uomo per poi allertare l'eliambulanza che ha successivamente trasportato il conducente del mezzo agricolo all'Ospedale Torrette di Ancona in codice rosso.
Intensificati in tutta la provincia da parte della Questura di Macerata i servizi di prevenzione e di controllo del territorio in occasione delle festività di fine anno con l’obiettivo di contrastare ogni forma di illegalità.
Durante la scorsa nottata, intorno alle 2, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche diretto dal Commissario Capo Dr. Fabio Mazza, hanno intimato l’alt ad un ciclomotore con una persona a bordo, il quale anziché arrestare la marcia, dopo un iniziale tentennamento, ha aumentato improvvisamente la velocità di marcia nel chiaro tentativo di eludere il controllo. Gli agenti si sono lanciati all’inseguimento del mezzo che ha continuato la sua corsa imboccando anche strade contromano, fino a quando, anche a causa del fondo stradale bagnato, il guidatore nel cambiare improvvisamente direzione ha perso aderenza con il pneumatico anteriore cadendo a terra nelle vicinanze del parcheggio dello stadio.
Dopo l’impatto, l’uomo ha continuato la fuga a piedi ma dopo poco è stato bloccato dagli agenti che dopo essersi assicurati delle sue condizioni hanno proceduto all' identificazione. L’uomo, un 33enne residente in città, ha riferito di essere fuggito per sottrarsi al controllo in quanto sprovvisto della patente di guida poiché mai conseguita.
A seguito di altri accertamenti è emerso che il soggetto è risultato avere a proprio carico numerosi precedenti penali e di Polizia per reati contro il patrimonio ed è risultato essere sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale in forza della quale, tra le altre prescrizioni imposte con il provvedimento, sarebbe dovuto rimanere presso il proprio domicilio.
L'uomo è stato segnalto alla competente Autorità Giudiziaria per l’eventuale aggravamento della Misura della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, inoltre lo stesso è stato sanzionato per la violazione delle prescrizioni anti-covid-19 e per le violazioni al codice della strada commesse durante la fuga.
Nella serata di ieri i carabinieri di San Severino Marche, nell'ambito dei controlli svolti nel periodo tra Natale e Capodanno per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio, hanno messo a segno un colpo contro lo spaccio di cocaina.
I militari settempedani, infatti, durante una fulminea attività investigativa, hanno tratto in arresto un 33enne albanese, H.A., da molti anni residente in Italia, operaio, il quale è stato trovato in possesso di 110 grammi di cocaina.
Di questi, circa 80 grammi erano purissimi ed ancora "in sasso", mentre la restante parte era già stata divisa in dosi.
Venduta sul mercato, questa cocaina avrebbero fruttato allo spacciatore circa 8 mila euro. Il pusher aveva intenzione di vendere tutta la cocaina ai suoi acquirenti per la notte di San Silvestro.
Nell'ambito di analoghi servizi, i carabinieri di San Severino Marche, nei giorni immediatamente precedenti il Natale, hanno denunciato a piede libero un altro giovane settempedano di circa trent'anni, il quale all'interno abitazione aveva una vera e propria serra nella quale stava coltivando una dozzina di piante di marijuana.
Il giovane, come detto, è stato denunciato a piede libero per produzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, mentre le piante sono state sequestrate e verranno fatti gli accertamenti per valutarne il coefficiente del principio attivo.
La Procura di Macerata ha concesso il nullaosta per la celebrazione dei funerali della 78enne Rosina Carsetti, trovata morta la sera della vigilia di Natale nella villetta a schiera di via Pertini a MontecassianoI funerali si svolgeranno il prossimo 2 gennaio alle 15 nella chiesa della frazione Valle Cascia di Montecassiano.
Arianna Orazi e il nipote Enea - hanno riferito che nell'abitazione verso le 19.30 sarebbe penetrato un rapinatore solitario per rubare e che l'anziana, trovata senza vita in cucina, sarebbe morta per un malore. Gli inquirenti però hanno indagato i tre - che respingono ogni accusa - per concorso in omicidio, favoreggiamento e simulazione di reato: la ricostruzione dei congiunti, infatti, non li ha convinti anche perché la Carsetti si era rivolta a un centro antiviolenza, lamentando presunti soprusi e tensioni in famiglia.
Un primo nullaosta al funerale era stato dato in precedenza ma la mancanza della firma del procuratore, aveva portato alla revoca e allo slittamento della cerimonia che avrebbe dovuto svolgersi il 28 dicembre a Sant'Egidio di Montecassiano. Ora è arrivato un nuovo nullaosta, come conferma anche il Comune.
Ieri c'è stato un sopralluogo nella villetta a cui hanno partecipato, tra gli altri, inquirenti e due indagati, con i difensori. Uno dei legali, avv. Andrea Netti, ha riferito che sulla portafinestra della cucina che dà sul retro sarebbero stati trovati dei segni di effrazione. Il procuratore Giovanni Giorgio ha parlato di "valutazioni difensive", annunciando che saranno fatti accertamenti, se necessario, anche di tipo tecnico. Gli indagati confermano la versione della rapina.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 14 decessi correlati al Covid-19.
Sei decessi sono avvenuti all'Ospedale di Pesaro: si tratta di un 81enne, un 76enne e un 61enne orginari del capoluogo, un 94enne di Mondolfo ed infine una 84enne di Mondavio. Una vittima registrata al "A.Murri" di Fermo, dove si è spenta una 56enne di Magliano di Tenna.
Al nosocomio di Senigallia, invece, si sono verificati tre decessi: si tratta una 87enne, una 89enne e un 65enne tutti orginari del posto mentre all'INRCA di Ancona è spirata una 83enne di Falconara Marittima. Una vittima anche alla RSA Villa Serena dove si è una 96enne di Senigallia mentre all'Ospedale di Jesi sono morti una 89enne di Trecastelli e un 88enne jesino.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1571 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (667), mentre sono 265 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati del Servizio Sanità regionale:
Incidente in autostrada, si forma una coda di circa un chilometro. È quanto avvenuto attorno alle 6:30 della mattinata odierna, nel tratto della A14 compreso tra l'uscita di Porto Sant'Elpidio e quella di Civitanova Marche.
A scontrarsi, per ragioni ancora in corso di accertamento, sono stati un furgoncino e un camion.
Sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari della Croce Verde che hanno provveduto a trasportare in pronto soccorso per accertamenti il conducente del furgoncino: ha riportato soltanto lievi traumi. Illeso, fortunatamente, l'uomo a bordo del camion che - dopo i rilievi svolti dalla Polizia Stradale - è riuscito persino a ripartire.
Il traffico è stato momentaneamente deviato su una sola corsia per consentire il completamento delle operazioni di soccorso e messa in sicurezza del tratto interessato dall'incidente, creando qualche rallentamento alla circolazione.
Nel pomeriggio, nella villetta di via Pertini a Montecassiano, dove la sera della vigilia di Natale è stata trovata morta in cucina - forse per asfissia - Rosina Carsetti, 78enne, si è svolto un sopralluogo per l'ispezione dei luoghi. E' stato voluto dal Procuratore di Macerata Giovanni Giorgio; vi partecipano anche il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido, uomini della Scientifica e due dei tre familiari della vittima indagati per concorso in omicidio, favoreggiamento, simulazione di reato.
Durante il sopralluogo eseguito nel pomeriggio, presenti gli inquirenti, un consulente, due degli indagati e i loro legali, sarebbe stato trovato "un segno evidente di effrazione" su una portafinestra della cucina che dà sul retro della villetta. Lo ha riferito, al termine dell'ispezione, l'avv.Andrea Netti, uno dei legali che assistono i tre familiari dell'anziana deceduta: il marito Enrico Orazi, la figlia Arianna, e il nipote Enea indagati per concorso in omicidio volontario della Carsetti - che qualche giorno prima si era rivolta a un centro antiviolenza - per favoreggiamento e simulazione di reato.
Gli indagati hanno riferito che quella sera vi fu una rapina, da parte di un malvivente solitario che, dopo aver messo fuori causa il marito e la figlia della donna, era scappato con circa 2mila euro; durante la rapina la 78enne avrebbe accusato un malore fatale. Il "segno d'effrazione" ha spiegato l'avv. Netti, sarebbe una "scalfittura recente di circa un centimetro all'altezza della maniglia centrale", in sostanza come se qualcuno avesse fatto leva per forzare l'infisso. Sulla questione il procuratore di Macerata Giovanni Giorgio resta cauto e dice : "valuteremo tutte le risultanze emerse nel corso dell'ispezione. Faremo tutti gli accertamenti del caso anche di natura tecnica se necessario". Il procuratore ribadisce di non aver ricevuto alcuna relazione preliminare dal medico legale o indicazioni con lassi di tempo 'ristretti' sull'ora presunta della morte.
(Fonte: ANSA)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati undici decessi correlati al Covid-19.
Nella provincia di Macerata si è verificato un decesso all'Ospedale di Camerino dove è spirata una 87enne originaria di Visso.
Nelle strutture ospedaliere dell'Anconetano si sono registrati quattro decessi: tre a Torrette, dove si sono spenti un 65enne di Castelfidardo, un 67enne di Ancona e una 86enne di Genga, mentre al nosocomio di Senigallia ha perso la vita una 88enne del posto. Una vittima anche all'ospedale di San Benedetto del Tronto dove ha trovato la morte un 84enne originario di Petriolo.
Nella struttura Ospedaliera di Pesaro sono deceduti una 84enne di Terre Roveresche, una 76enne di Sant'Angelo in Vado e un 81enne pesarese. Un decesso al "A.Murri" di Fermo si registra il decesso di un 72enne di Porto San Giorgio.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1557 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (661), mentre sono 265 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
Nella tarda mattinata di oggi i Carabinieri della Compagnia di Macerata hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata nei confronti di un 57enne residente in provincia, autore di numerosi atti violenti e minacciosi nei confronti dei fratelli per risentimento personali.
La misura cautelare eseguita oggi è stata disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Macerata in quanto l’arrestato, nell’ultimo periodo, ha ripetutamente violato il divieto di avvicinamento ai propri congiunti a cui era già sottoposto, costringendo i Carabinieri della Stazione competente ad intervenire più volte per esigenze di tutela e sicurezza.
Decisa scossa tellurica, sebbene di modesta intensità, è stata avvertita dalla popolazione marchigiana alle 12.20 di oggi.
Le segnalazioni al servizio dedicato fatte dalla popolazione parlano di un movimento ondulatorio con lampabari ed oggetti pendenti in forte oscillazione.
Il sisma, avvertito in tutto il bacino adriatico ed in particolar modo nella parte centro meridionale, origina da un fortissimo sisma che ha colpito Zagabria, sembrerebbe di intensità 6.3 gradi localizzata a 44 km dalla città.
La situazione registra numerosissime scosse di assestamento avvertite in Veneto.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4229 tamponi: 2653 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1033 nello screening con percorso Antigenico) e 1576 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 19,1%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 508 (38 in provincia di Macerata, 123 in provincia di Ancona, 194 in provincia di Pesaro-Urbino, 83 in provincia di Fermo, 36 in provincia di Ascoli Piceno e 34 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (69 casi rilevati), contatti in setting domestico (97 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (144 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (13 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (29 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (14 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (12 casi rilevati), screening percorso sanitario (8 casi rilevati) e 2 rientri dall'estero. Per altri 120 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1033 test e sono stati riscontrati 39 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 19, 14% oggi, contro il 27,63% di ieri.ù
In aumento di 12 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 526, di cui 61 in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri). Sono, invece, 32 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 114 pazienti (+4 rispetto alle ultime 24 ore): 46 all'ospedale di Macerata, 50 al Covid Hospital e 18 a Camerino.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità regionale:
Un sopralluogo per una prima mappatura delle telecamere di videosorveglianza nella zona intorno alla villetta a schiera di via Pertini a Montecassiano (Macerata) - ora sotto sequestro - per acquisire elementi sugli spostamenti di persone e mezzi. È stato eseguito nel pomeriggio di ieri dai carabinieri e dall'analista forense Luca Russo in attesa di dettagliare le verifiche nella serie articolata di accertamenti sulla morte di Rosina 'Rosy' Carsetti, la 78enne trovata morta la sera della vigilia di Natale nella cucina di casa.
I tre familiari della donna - il marito Enrico Orazi, la figlia Arianna e il nipote Enea, quest'ultimo inizialmente chiamato in causa solo per favoreggiamento - sono indagati con l'accusa di concorso in omicidio volontario, favoreggiamento e simulazione di reato.
Avevano raccontato agli investigatori che nella casa era penetrato un ladro il quale avrebbe portato via circa 2mila euro, non prima di aver chiuso in bagno il marito della vittima, schiaffeggiato e legato ai polsi la figlia: sarebbero stati liberati dal nipote tornato a casa dal supermercato; una situazione per la quale, secondo la loro versione, l'anziana sarebbe stata colta da un malore fatale.
La ricostruzione però non convince gli inquirenti - il procuratore Giovanni Giorgio, il pm Vincenzo Carusi - che vogliono approfondire gli accertamenti: non c'erano segni di effrazione e la vittima si era rivolta pochi giorni fa a un centro anti-violenza per una consulenza legale, prospettando presunte tensioni e liti in famiglia. Gli accertamenti autoptici avrebbero confermato la morte per soffocamento.
(Fonte: Ansa)