Cronaca

Coronavirus Marche, 14 decessi nelle ultime 24 ore: 3 sono del Maceratese

Coronavirus Marche, 14 decessi nelle ultime 24 ore: 3 sono del Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati quattordici decessi correlati al Covid-19.  Nelle strutture ospedaliere della provincia di Macerata si sono verificati due decessi all'Ospedale di Civitanova Marche dove hanno perso la vita un 83enne di Recanati e una 82enne di Macerata mentre al noscomio civile del Capoluogo si è spenta una 91enne di Recanati  Otto vittime all'Ospedale di Pesaro: si tratta di un 63enne di Acqualagna, una 85enne di Vallefoglia, una 91enne di Mondolfo e una 89enne di Carpegna mentre, originari della città del capoluogo, sono spirati un 94enne, una 85enne e un 80enne. Un decesso anche al nosocomio di Senigallia dove si è spenta una 86enne del posto. Due decessi al 'A.Murri' di Fermo dove hanno perso la vita una 85enne di Petritolo e una 84enne fermana. Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1661 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (707), mentre sono 281 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.  Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:

06/01/2021 18:23
La Mafia non uccide i bambini: falso - Il caso del piccolo Giuseppe Di Matteo

La Mafia non uccide i bambini: falso - Il caso del piccolo Giuseppe Di Matteo

Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.  18 dicembre 2020, la notizia: “Arrestato di nuovo a Custonaci Giuseppe Costa” . Giuseppe Costa era libero da tre anni, dopo essere stato in carcere dal 1997 al 2017. E’ stato arrestato nuovamente 10 giorni fa dai Carabinieri del Comando provinciale di Trapani e dagli uomini della Direzione investigativa antimafia, per associazione a delinquere di tipo mafioso. “L’uomo, durante la sua lunga detenzione, ha ricevuto il sostegno economico del sodalizio mafioso senza mai collaborare con gli inquirenti“, sottolineano i Carabinieri e la Dia. Subito dopo la scarcerazione, ha rinsaldato le sue relazioni con i vertici dei mandamenti di Trapani e Mazara del Vallo e assunto il ruolo di controllore e tutore degli interessi di Cosa nostra su un impianto di calcestruzzi della provincia trapanese.  Il nome di  Giuseppe Costa ci riporta indietro nel tempo, al terribile ricordo dell’uccisione di uno dei 108 bambini vittime innocenti di mafia: Giuseppe Di Matteo. Vogliamo ricordare la storia di questo ragazzino, a pochi giorni di distanza dalla costituzione del Presidio maceratese di “Libera – Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie”,  intitolato a Ciro Colonna, un’ altra giovane  vittima innocente di camorra. Giuseppe Di Matteo aveva 14 anni,  un carattere solare, amava la vita, la sua più grande passione erano i cavalli. Era il figlio del pentito Santino, ex affiliato di Cosa Nostra che, arrestato nel giugno del 1993 iniziò a raccontare al magistrato Giuseppe Pignatone tutto ciò che sapeva sugli attentati di mafia. Da collaboratore di giustizia stava svelando gli affari di Cosa nostra e, soprattutto, stava rivelando i nomi di chi c’era dietro la strage di Capaci. Minacciato per questo, si era rifiutato di ritrattare le accuse mosse ai Capi di Cosa nostra;  ne seguì la terribile rappresaglia contro suo figlio. In quel maledetto 23 novembre del 1993 il ragazzo si trovava proprio nel maneggio ove regolarmente andava a trascorrere quache ora spensierata tra i suoi amati cavalli, quando veniva avvicinato da un gruppo di uomini (mafiosi) che si presentavano a lui come agenti della DIA; lo inducevano a seguirli dicendogli che lo avrebbero portato dal padre, che non vedeva da tempo perchè collaboratore di giustizia. Lui era felice e diceva, seguedo gli uomini  “Papà mio , amore mio”, secondo quanto rivelò successivamente uno dei partecipanti al sequestro, Gaspare Spatuzza. Quel povero bambino non avrebbe più rivisto nè il padre nè i suoi affetti più cari, ma sarebbe morto solo, tra i suoi aguzzini. Fu proprio uno dei Killer a raccontare le modalità del sequestro e come, senza un minimo di pietà, di umanità, in modo atrocemente macabro, fu ucciso il povero Giuseppe. Il rapimento avvenne il 23 novembre 1993 , l’uccisione l’11 gennaio 1996 dopo 769 giorni di prigionia. E’ impossibile anche solo provare ad immaginare lo sconvolgimento del povero ragazzino che, oggi sappiamo, solo, terrorizzato, ha vissuto per tutto il 1994 spostato in masserie ed edifici disabitati;  sino a quando nel 1995 fu rinchiuso in un vano sotto il pavimento di un casolare bunker, ove rimase sino alla sua uccisione. Questa ultima cella fu costruita in muratura proprio da Giuseppe Costa, presso la sua abitazione. Giuseppe fece una fine orribile. Venne strangolato ed il suo corpo disciolto in una vasca di acido nitrico. Un corpo che, descrivera’ successivamente uno dei Killer, la lunga prigionia e l’immobilità protratta per due anni avevano reso “molle, era tenero sembrava di burro” Un gesto vigliacco, atroce, contro un soggetto vulnerabile, per una rappresaglia contro il padre. Il piccolo Giuseppe era innocente, era solo figlio di un uomo che aveva deciso di cambiare vita. Sappiamo che la mafia è presente nel territorio italiano sin dai tempi della nascita dell’Italia unita, ma per decenni se ne è parlato come di un fenomeno legato alla tradizione siciliana. Finalmente negli anni 60 qualcosa cambia e persone coraggiose, spesso a costo della vita,  decidono di combatterla vedendo che è arrivata anche al cuore del potere politico. La vittoria più grande per quel bambino oggi, è la costituzione dell’Associazione “Libera”, una su tutte, che vede riuniti tanti giovani che non vogliono dimenticare, che vogliono lottare per cambiare le cose, e puntare i riflettori sulla realtà della criminalità organizzata che inquina da oramai oltre trent’anni anche il nostro amato territorio marchigiano.

06/01/2021 10:57
Morrovalle, schianto tra tir e furgone in superstrada: un uomo trasportato a Torrette (VIDEO e FOTO)

Morrovalle, schianto tra tir e furgone in superstrada: un uomo trasportato a Torrette (VIDEO e FOTO)

Scontro tra un furgone e un mezzo pesante in superstrada: traffico bloccato.  È quanto avvenuto attorno alle ore 7:45 della giornata odierna, lungo la Strada Statale 77 in prossimità dello svincolo di Morrovalle in direzione mare. A causa del ghiaccio che si era venuto a creare sul manto stradale tre auto ed un furgone hanno sbandato in corsia di sorpasso e sono andati a tamponare un altro furgone che successivamente si è schiantato contro un mezzo pesante tant'è che uno dei veicoli coinvolti è stato sbalzato nel mezzo della carreggiata. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli operatori sanitari del 118 che hanno provveduto a portare le prime cure agli occupanti dei mezzi. Per uno di loro constatati i traumi riportati è stato reso necessario l'intervento dell'eliambulanza che ha provveduto a trasporto in codice rosso al nosocomio dorico di Torrette. Per gli altri 5 soggetti coinvolti (tutti occupanti del furgone) nell'incidente è stato invece disposto il trasferimento agli ospedali di Macerata e Civitanova Marche. Si sono ravvisati notevoli disagi alla circolazione stradale: nel tratto interessato dal sinistro, infatti, il tratto stradale è stato prima chiuso al traffico e poi limitato ad una corsia per consentire tutte le operazioni di soccorso e di messa in sicurezza dei mezzi coinvolti. A svolgere i rilievi del caso, per ricostruire la dinamica di quanto accaduto, è stata la Polizia Stradale congiuntamente ai Carabinieri di Macerata. Presenti sul posto anche gli uomini dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto a mettere in sicurezza i veicoli e l'intera area interessata dallo schianto. Le squadre dell'Anas si sono occupate della gestione della viabiltà .   

06/01/2021 09:38
Addio al regista Francesco Malavenda: dopo il sisma girò un film tra Tolentino e Camerino

Addio al regista Francesco Malavenda: dopo il sisma girò un film tra Tolentino e Camerino

Si è spento a Roma, alle prime luce dell’alba di oggi a causa di un infarto, Francesco Malavenda, 66 anni, celebre sceneggiatore e regista anconetano autore di numerosi film internazionali con cast hollywoodiani. Ad annunciare la triste notizia la compagna Silvia Tubertosi, il fratello Pino Malavenda, la mamma Carmen e la figlia Beatrice, al loro dolore si unisce il cordoglio e l’incredulità dei tanti amici e colleghi dello spettacolo. Francesco Malavenda, occhi azzurri e profondi come il mare e un animo nobile d’altri tempi, dotato di una creatività geniale e di una curiosità e una passione travolgente per la vita, era molto amato e stimato da colleghi e amici, con il suo modo di fare semplice e gioioso e la sua fantasia da ragazzo senza tempo, riusciva a conquistare il cuore di tutti con un sorriso.  La sua ultima sua apparizione in tv è stata sabato scorso, 2 gennaio, su Rete 4 nel programma “Sempre verde” di Luca Sardella con il quale collaborava da anni. Ha offerto al pubblico un suo reportage dall’Africa, amato paese del regista anconetano dove ha realizzato diverse opere tra cui fiction e trasmissioni televisive.  Francesco Malavenda era anche un musicista, note le sue collaborazioni giovanili con Ivan Graziani e con tanti altri importanti musicisti italiani. La passione per lo spettacolo e per il cinema lo avevano portato a Roma dove risiedeva e lavorava da molto tempo con le principali produzioni televisive nazionali. Tante negli anni le sue opere e collaborazioni con la Rai e Mediaset.  In particolare proprio grazie alla richiesta di Francesco Malavenda al produttore Enrico Pinocci il film “Mission Possible” è stato girato nelle Marche nell’area tra Tolentino e Camerino e all’interno del campus universitario di Unicam, per rilanciare le bellezze della sua amata Regione nel mondo con i grandi artisti internazionali del film, dopo il terribile sisma del 2016. E’ del 2020 la  pubblicazione del suo romanzo fantasy “Clarissa” e  il cortometraggio “Distanziamento Sociale” girato durante il lockdown. Una divertente commedia a episodi interpretata da un folto e titolato cast di attori, per esorcizzare il mostro e contrastare la tragicità della pandemia che ha vinto il Premio “Testimonial Sorriso Diverso” al Festival del corto “Tulipani di seta nera”. Francesco Malavenda lascia un vuoto incolmabile nel cuore di amici e parenti, molti sono i messaggi di cordoglio arrivati in queste ore dai colleghi del mondo dello spettacolo, anche sui social. La cerimonia funebre si terrà ad Ancona, giovedì 7 gennaio alle ore 15 nella Chiesa della Sacra Famiglia in Corso Carlo Alberto.  

05/01/2021 19:10
Coronavirus Marche, tredici decessi nelle ultime 24 ore: un tolentinate tra le vittime

Coronavirus Marche, tredici decessi nelle ultime 24 ore: un tolentinate tra le vittime

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati tredici decessi correlati al Covid-19.  Notificata con un giorno di ritardo la morte del tolentinate Elio Barabucci, 82 anni, al Covid Hospital di Civitanova. L'uomo presentava già altre patologie pregresse. All'ospedale di Pesaro hanno perso la vita cinque persone: un 92enne di Pesaro, una 94enne di Urbania, un 83enne di San Costanzo, una 90enne di Mondolfo e un 88enne di Fano.  Nel territorio pesarese si sono registrate altre due vittime: sono una 94enne originaria di Fano all'ospedale di Fossombrone, un 60enne di Trecastelli e una 85enne di Pesaro spirati all'Rsa Galantara, dove si trovavano ricoverati.  Altri due decessi si sono verificati all'ospedale di San Benedetto del Tronto: un 85enne di Grottammare e un 57 sambenedettese, spirate all'ospedale del capoluogo.  Una vittime al "Murri" di Fermo: si tratta di una 81enne di Porto Sant'Elpidio. All'Inrca di Ancona ha perso la vita, causa Covid, un 83enne del luogo.  Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1459 persone. Pesaro-Urbino si conferma la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (699), mentre sono 278 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.   

05/01/2021 18:00
Giallo Montecassiano, rilievi della Scientifica in corso nella villetta: presente il nipote di Rosina (VIDEO e FOTO)

Giallo Montecassiano, rilievi della Scientifica in corso nella villetta: presente il nipote di Rosina (VIDEO e FOTO)

Sono iniziati questa mattina i rilievi e gli accertamenti del SIS Sezione investigazioni scientifiche di Ancona e del nucleo investigativo dei Carabinieri di Macerata all'interno villetta di via Pertini a Montecassiano, dove la sera del 24 dicembre scorso era stata trovata senza vita Rosina Carsetti, 78 anni. Presente nell'abitazione anche uno degli indagati, il nipote della vittima Enea Simonetti, accompagnato dal suo legale Valentina Romagnoli che ha parlato a suo nome. "Il ragazzo è molto dispiaciuto per tutto quello che è successo - ha esordito l'avvocato - la scorsa settimana ha perso una persona cara e oggi sta vivendo una vicenda che dal punto di vista umano lo prova in maniera irreversibile. Questa mattina era presente alla villetta perché era necessaria la presenza".  I rilievi della Scientifica proseguiranno, presumibilmente fino al pomeriggio.  Da ricordare come gli interrogatori degli indagati sono fissati per il 7 gennaio, ma la difesa ha preannunciato che si avvarranno della facoltà di non rispondere. Conferito l'incarico per verifiche tecniche all'analista forense Luca Russo per gli accertamenti sui telefoni e il materiale informatico sequestrato.          

05/01/2021 13:03
Giallo Montecassiano, proseguono gli accertamenti: al vaglio anche PC e cellulari sequestrati

Giallo Montecassiano, proseguono gli accertamenti: al vaglio anche PC e cellulari sequestrati

Proseguiranno domani rilievi e accertamenti dei carabinieri della Scientifica nella villetta di via Pertini a Montecassiano dove la sera del 24 dicembre scorso era stata trovata senza vita Rosina Carsetti, 78 anni. I familiari conviventi della donna - il marito Enrico Orazi, la figlia Arianna Orazi e il figlio di quest'ultima Enea - avevano riferito di una rapina commessa da un malvivente solitario e che l'anziana sarebbe morta forse a seguito di un malore contestuale all'irruzione o soffocata dallo stesso.  La Procura - il procuratore Giovanni Giorgio e il pm Vincenzo Carusi - ha invece indagato i tre per concorso in omicidio, favoreggiamento, simulazione di reato e maltrattamenti: il 19 dicembre, la donna - morta per soffocamento secondo l'autopsia - si era rivolta a un centro antiviolenza lamentando presunte tensioni e soprusi. Gli interessati negano gli addebiti, ribadendo la tesi della rapina finita male: il marito della vittima, secondo la versione difensiva, sarebbe stato chiuso in bagno dal rapinatore, - corpulento, con il viso coperto da una maschera -, la figlia schiaffeggiata e legata per i polsi mentre il nipote li avrebbe liberati appena tornato dal supermercato. Durante un recente sopralluogo nella villetta a schiera, la difesa - rappresentata dagli avv. Andrea Netti e Valentina Romagnoli - aveva rilevato segni di effrazione sulla portafinestra del cucinino che dà sul retro da cui sarebbe entrato il rapinatore. Sul punto, la Procura parla di "valutazioni difensive". In questo contesto vi sono gli accertamenti avviati, che proseguiranno domani nelle restanti parti dell'immobile: riguarderanno anche la portafinestra alla ricerca di impronte o altri elementi utili per l'inchiesta. Gli interrogatori degli indagati sono fissati per il 7 gennaio ma la difesa ha preannunciato che si avvarranno della facoltà di non rispondere. Conferito l'incarico per verifiche tecniche all'analista forense Luca Russo per gli accertamenti sui telefoni e il materiale informatico sequestrato. (Fonte: Ansa)

04/01/2021 20:15
Macerata, tamponamento a catena fra tre auto: due feriti al Pronto Soccorso

Macerata, tamponamento a catena fra tre auto: due feriti al Pronto Soccorso

Tamponamento a catena fra tre auto: intervengono i soccorsi. L'incidente, che ha coinvolto tre veicoli, è avvenuto nel tardo pomeriggio odierno, intorno alle 18, in via Donato Bramante lungo il rettilineo che conduce verso la frazione di Piediripa, all'interno del territorio comunale di Macerata. Ancora da chiarire la dinamica di quanto accuduto. Sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure agli occupanti dei mezzi e per due di loro è stato necessario il trasporto al Pronto Soccorso dell'ospedale di Macerata. Sul luogo del sinistro anche la Polizia Stradale che hanno svolto i rilievi di rito ed hanno provveduto a veicolare il traffico che si era venuto a creare.

04/01/2021 18:31
Coronavirus Marche, 19 decessi nelle ultime 24 ore: 4 sono del Maceratese

Coronavirus Marche, 19 decessi nelle ultime 24 ore: 4 sono del Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati diciannove decessi correlati al Covid-19.  Nelle strutture ospedaliere della provincia di Macerata si sono verificati tre decessi all'Ospedale di Civitanova Marche dove hanno perso la vita un 71enne di Caldarola insieme ad una 90enne e un 76enne, entrambi di Potenza Picena. Al nosocomio di San Benedetto del Tronto invece si è spenta una 99enne originaria di Monte San Giusto. Nell' Anconetano si sono registrati nove decessi: si tratta di una 94enne di Falconara Marittima che si è spenta all'INRCA di Ancona mentre un 79enne di Monsampolo del Tronto, una 73enne di Falconara Marittima, un 55enne di Roccafulvione e un 84enne di Arcevia sono deceduti nel presidio dorico di 'Torrette'. Quattro invece sono le vittime anche all'Ospedale di Senigallia dove si sono registrati i decessi di una 88enne e un 88enne del posto congiuntamente ad una 61enne di Trecastelli e una 59enne di Arcevia. Cinque vittime al nosocomio di Pesaro: si tratta di una 91enne di Mercatello sul Metauro e una 45enne di Mondolfo mentre, tutti originari della città del capoluogo, si sono spenti una 93enne, una 84enne e un 79enne. Un decesso anche all'Ospedale di Fossombrone dove si è spento un 89enne originario di Porto Sant'Elpidio. Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1634 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (692), mentre sono 275 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.  Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:

04/01/2021 18:05
Macerata, caduta rovinosa con la bici: 14enne soccorso in eliambulanza

Macerata, caduta rovinosa con la bici: 14enne soccorso in eliambulanza

Cade rovinosamente con la bici: 14enne soccorso in eliambulanza.  L'incidente è avvenuto, intorno alle 15:45 del pomeriggio odierno, in Contrada Fontescodella a Macerata. Il ragazzino, mentre scorrazzava con la bicicletta, ha perso il controllo del mezzo ed è caduto violentemente a terra. Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell'emergenza, valutata la situazione, hanno ritenuto opportuno allertare l'eliambulanza, che ha poi trasportato il 14enne all'ospedale di Torrette. Il ragazzino presentava un trauma facciale, ma le sue condizioni non risultano gravi.  

04/01/2021 17:55
Civitanova, topi d'appartamento durante le festività: in manette un 27enne e il suo complice

Civitanova, topi d'appartamento durante le festività: in manette un 27enne e il suo complice

Nel periodo delle festività natalizie, a Civitanova Marche sono stati consumati una serie di furti in abitazione. Dall’interno degli appartamenti sono stati asportati televisori, computer oltre a denaro contante ed altri oggetti di valore ed inoltre da un’autofficina sono stati portatati via utensili da lavoro per un valore di svariate migliaia di euro. I furti hanno creato particolare allarme sociale anche perché si sono tenuti tutti in orario notturno e in concomitanza con il periodo delle festività. Immediatamente sono scattate le indagini da parte del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche diretto dal Commissario Capo Fabio Mazza e della Squadra Mobile diretta dal Commissario Capo Matteo Luconi che, nell’arco di pochissimi giorni, attraverso molteplici e ripetuti servizi di appostamento e pedinamento nonché l’utilizzo di sistemi tecnologici, hanno portato all’individuazione del responsabile (e di un suo complice). Le risultanze investigative,   comunicate alla Procura della Repubblica di Macerata, hanno portato alla decisione da parte del GIP presso il Tribunale Dott. Domenico Potetti ,  in totale accoglimento della tesi investigativa, di applicare la misura della custodia cautelare in carcere formulata dal Procuratore Giovanni Giorgio  e dal Sostituto Vincenzo Carusi. L’autore della serie di furti è stato individuato dalla Polizia di Stato in un giovane  27enne originario della provincia di Ascoli Piceno, senza fissa dimora, gravato da numerosi precedenti di Polizia, specie per reati contro il patrimonio.  Da alcuni giorni il giovane aveva fatto perdere le proprie tracce, allontanandosi da Civitanova Marche. Nella giornata di ieri, dopo una intensa attività di ricerca dell’uomo sul territorio nazionale protrattasi per alcuni giorni, condotta anche con l’utilizzo di avanzati sistemi informatici, il soggetto è stato localizzato ad Ancona, nei pressi della stazione ferroviaria, dove verosimilmente l’individuo tentava di allontanarsi dalla regione. Il tempestivo intervento dei poliziotti della Questura di Macerata presso la stazione ha così impedito un’ulteriore fuga, consentendo l’arresto all’interno della Stazione ferroviaria dorica. L’uomo ritenuto responsabile del reato di Furto Aggravato continuato è stato successivamente recluso presso il carcere di Ancona Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Quasi tutta la refurtiva è stata recuperata e riconsegnata ai legittimi proprietari. Oltre all’arresto del 27enne le indagini condotte dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Civitanova Marche hanno consentito anche di individuare e denunciare per gli stessi reati alla Procura della Repubblica di Macerata un secondo soggetto che oltre a concorrere con l’arrestato nei furti scoperti, dava appoggio logistico al 27enne poi tratto in arresto.   

04/01/2021 14:21
Giallo Montecassiano, la Procura: "La scena del crimine non è stata alterata, seguite le procedure"

Giallo Montecassiano, la Procura: "La scena del crimine non è stata alterata, seguite le procedure"

"Tutti gli accessi alla villetta sono stati effettuati nel pieno rispetto delle regole procedurali e correttezza scientifica, indossando calzari e solo dopo che il personale specializzato dei carabinieri di Ancona aveva isolato i dati materiali ritenuti di interesse investigativo e senza mai che il difensore abbia mosso rilievi nei verbali appositamente redatti anche con la sua partecipazione o comunque in memorie scritte". Lo precisa, in una nota, il procuratore Giovanni Giorgio riguardo l'omicidio di Montecassiano, rispondendo all'avvocato Andrea Netti che difende i familiari della vittima.  Il legale aveva sostenuto, nei giorni scorsi, che la scena del crimine sarebbe stata compromessa dall'eccessivo numero di persone entrate all'interno della villetta, da qui le puntualizzazioni della Procura di Macerata.  L'avvocato Netti aveva inoltre parlato di un indumento, trovato all'interno della villetta,  che sarebbe potuto appartenere solo al presunto rapinatore e anche su questo c'é la risposta del procuratore Giorgio:  "Del presunto indumento indossato dal rapinatore, il difensore ha preferito parlare genericamente  - afferma Giorgio - solo ai rappresentanti della stampa e mai nel corso delle ispezioni sinora effettuate anche con dettagliate videoriprese, all'interno della villetta in presenza dei suoi assistiti, o comunque nelle opportune sedi istituzionali con le modalità previste dal codice di procedura penale".  L'attività investigativa- conclude il procuratore nella nota - continua a svilupparsi con il massimo impegno nel rispetto del segreto investigativo ., consentendo agli indagati e ai loro difensori di esporre pienamente il loro punto di vita anche in occasione dei loro programmati interrogatori" .

04/01/2021 09:18
Coronavirus Marche, 8 decessi nelle ultime 24 ore: una vittima nel Maceratese

Coronavirus Marche, 8 decessi nelle ultime 24 ore: una vittima nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 8 decessi correlati al Covid-19.  All'ospedale di Macerata è avvenuto il decesso di una 86enne di Civitanova Marche.  Due vittime sono state registrate all'ospedale Inrca di Ancona, dove hanno perso la vita un 84enne di Falconara Marittima e una 98enne originaria del capoluogo.  Sono stati, invece, cinque i decessi avvenuti al noscomio di Pesaro:si tratta di un 89enne di Pietrarubbia, una 91enne, una 86enne e una 94enne del capoluogo di provincia e infine un 72enne residente a Fossombrone.  Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1615 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (687), mentre sono 273 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.  Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche

03/01/2021 17:47
Riverso a terra con il cranio sfondato ex esponente della Lega Nord: arrestato il figlio

Riverso a terra con il cranio sfondato ex esponente della Lega Nord: arrestato il figlio

È sabato 2 gennaio, un uomo viene trovato nel cortile della sua abitazione a Brembo di Dalmine, in provincia di Bergamo, con il cranio fracassato, sfondato. La vittima è Franco Colleoni, 68 anni, era stato un esponente di spicco della Lega Nord, per cinque anni segretario provinciale della Lega a Bergamo, attualmente gestiva il ristorante trattoria “il Carroccio” . In un primo momento gli inquirenti hanno pensato ad una rapina finita male, poichè l’appartamento dell’uomo era stato messo a soqquadro, se pur non erano stati sottratti denaro nè oggetti di valore presenti nell’abitazione. Una pietra ed un bastone insanguinati sono stati posti sotto sequestro. La furia omicida con cui l’assassino ha agito, accanendosi sulla vittima, colpendola violentemente alla testa ed al volto , aveva lasciato aperta la strada del movente personale. Nella notte sono stati sentiti presso il comando locale dei Carabinieri amici e parenti della vittima per cercare eventuali soggetti che nutrissero nei confronti dell’uomo gravi risentimenti, data la violenza con cui si è consumata l’aggressione terminata in omicidio, sino a che, questa mattina, si è proceduto all’arresto del figlio, Francesco Colleoni, 34 enne. Padre e figlio, che svolgeva le mansioni di cuoco nel ristorante di famiglia,  avevano avuto una discussione, che sarebbe culminata in una colluttazione.Francesco avrebbe ripetutamente colpito il padre, sino a farlo cadere a terra, per poi sbattergli violentemente e ripetutamente la testa su una pietra del cortile e sfondargli il cranio. Il movente sarebbe la gestione del ristorante di famiglia. Nella notte Francesco avrebbe confessato agli inquirenti il litigio con il padre, riferendo poi di aver avuto un black out e di non ricordare più nulla. (In foto Franco Colleoni) 

03/01/2021 15:11
Montecassiano porge l'ultimo saluto a Rosina: funerale aperto solo a familiari e amici stretti

Montecassiano porge l'ultimo saluto a Rosina: funerale aperto solo a familiari e amici stretti

Si sono svolti oggi alla 15 nella chiesa della frazione Valle Cascia di Montecassiano i funerali della 78enne Rosina Carsetti, trovata morta la sera della vigilia di Natale nella villetta a schiera di via Pertini. Il rito religioso avrebbe dovuto svolgersi il 28 dicembre a Sant'Egidio tant'è che inizialmente il nullaosta era anche stato concesso ma la mancanza della firma del procuratore, aveva portato alla revoca e allo slittamento della cerimonia che nel primo pomeriggio di oggi è stata celebrata da don Franco Pranzetti. Nella chiesa sono state ammesse circa 15 persone tra familiari e amici stretti. Oltre Arianna Orazi e Enea Simonetti, rispettivamente figlia e nipote di Rosina, al funerale hanno partecipato anche il marito Enrico Orazi e il figlio della coppia Enea Orazi. La funzione religiosa è durata circa mezz'ora dopodiché il carro funebre, attorniato da una piccola folla di amici e conoscenti, venuti a porgere l'ultimo saluto a Rosina, ha trasportato il feretro verso il cimitero per la sepoltura. Oltre al funerale questa mattina si è anche svolta, alla presenza dei legali di difesa, gli avv. Andrea Netti e Valentina Romagnoli, una nuova ispezione dei carabinieri nella casa di Montecassiano . L'ispezione, è stata effettuata dai militari del SIS Sezione investigazioni scientifiche di Ancona, congiuntamente con i colleghi del nucleo investigativo dei Carabinieri di Macerata, i quali hanno effettuato accertamenti tecnici non ripetibili utili "per acquisire tracce o cose pertinenti al reato utili alla ricostruzione dei fatti" e quindi tese ad avvallorare o smentire la versione dei familiari e far luce sulla morte di Rosina.  

02/01/2021 19:16
Coronavirus Marche, 13 decessi nelle ultime 24 ore: 3 sono del Maceratese

Coronavirus Marche, 13 decessi nelle ultime 24 ore: 3 sono del Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati tredici decessi correlati al Covid-19.  Nelle strutture ospedaliere della provincia di Macerata si sono verificati tre decessi: due all'Ospedale Civile del Capoluogo Marche dove hanno perso la vita una 89 enne di Sarnano e una 91enne civitanovese mentre un 75enne di Potenza Picena è spirato al nosocomio di Civitanova Marche Nell' Anconetano si sono registrati due decessi: si tratta di una 84enne di Osimo che si è spenta all'INRCA di Ancona e un 84enne di Senigallia è deceduto nel presidio dorico di 'Torrette'. Due vittime anche all'Ospedale di San Benedetto del Tronto dove si sono registrati i decessi di un 90enne di Acquaviva Picena un 82enne sambendettese. Quattro vittime al noscomio di Pesaro: si tratta di un 91enne di Mondavio, una 75enne di Tavullia, una 82enne di Urbania e un 84enne pesarese. Un decesso anche al "A.Murri" di Fermo dove si è spenta una 92enne del posto mentre sempre nella provincia fermano è spirato, presso la sua abitazione un 84enne di Monte Urano. Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1607 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (682), mentre sono 272 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.  Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:

02/01/2021 18:26
San Severino, un albero pericolante minaccia le auto in transito: viabilità bloccata

San Severino, un albero pericolante minaccia le auto in transito: viabilità bloccata

Gli agenti della Polizia Locale del Comune di San Severino Marche sono intervenuti oggi pomeriggio, intorno alle 16:15, lungo la strada 361 “Septempedana”, all’altezza del Km. 59+300 in località Cicconi, per un albero pericolante che minacciava di finire sulle auto in transito. La viabilità è stata bloccata per alcuni minuti, il tempo necessario per permettere ai Vigili del Fuoco, intervenuti sul posto, di rimuovere alcuni rami e riportare la situazione in sicurezza.  

02/01/2021 17:50
Montefano, in fiamme la canna fumaria di un'abitazione: Vigili del Fuoco al lavoro

Montefano, in fiamme la canna fumaria di un'abitazione: Vigili del Fuoco al lavoro

Canna fumaria del camino di un'abitazione in fiamme: intervengono i Vigli del Fuoco E' quanto accaduto nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16:40 in una abitazione sita in Contrada Imbrecciata a Montefano. Sul posto sono prontamente intervenute delle squadre dei Vigili del Fuoco di Macerata con diversi mezzi che hanno subito spento il rogo che si era propagato su una parte del tetto in legno dell'immobile e hanno provveduto a mettere in sicurezza l'intera zona. Ancora incerte le cause di innesco dell'incendio. Non si registrano persone intossicate o ferite. Intervento ancora in fase di completamento. (Servizio in aggiornamento)

02/01/2021 17:36
Un lupo resta intrappolato in una corda di acciaio: salvato dai Carabinieri Forestali

Un lupo resta intrappolato in una corda di acciaio: salvato dai Carabinieri Forestali

Un lupo finisce in una trappola utilizzata dai bracconieri: grazie alla segnalazione di un cittadino, i Carabinieri Forestali riescono a salvarlo.  IL FATTO - Nei giorni appena trascorsi il signor Z. K., nativo di  Zhe Jiang (Cina) e regolarmente residente in Italia, ha segnalato alla Stazione Carabinieri Forestale di Sarnano la presenza di un cane intrappolato in una corda di acciaio nel Comune di Sant’Angelo in Pontano. La pattuglia di Carabinieri Forestali, composta da due militari, è intervenuta immediatamente sul posto della segnalazione, constatando l’effettiva presenza di un animale ancora in vita rimasto intrappolato in una corda di acciaio, posizionata e utilizzata solitamente dai bracconieri come laccio per la cattura di fauna selvatica, cinghiali in particolare. Il laccio, che costituisce mezzo di caccia illecito, risultava essere stato collocato in prossimità di un sentiero interno ad una fascia boscata, non lontano da una strada comunale.  All’occhio esperto dei Carabinieri Forestali è apparso subito evidente come l’animale intrappolato di cui era stata segnalata la presenza non fosse un cane, bensì un lupo, specie che la legge classifica come “particolarmente protetta”. L’animale, impossibilitato a muoversi a causa della stretta del laccio, si presentava comunque in buone condizioni di salute. L'INTERVENTO - Per procedere all’intervento di liberazione è stato richiesto l’immediato intervento del Personale del Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Fermo. Giunti sul posto, gli operatori del CRAS hanno proceduto, tramite l’intervento di un medico veterinario, ad anestetizzare l’animale al fine di procedere in sicurezza alla sua liberazione dal laccio. Una volta “addormentato”, due operatori del CRAS hanno provveduto al recupero dell’animale per trasferirlo nel “Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica di Monte Adone” di Sasso Marconi in provincia di Bologna, il quale è centro specializzato di riferimento per la cura degli esemplari di lupo. La procedura seguita è in conformità alle direttive della Regione Marche che prevedono, oltre le cure, lo svolgimento di successivi accertamenti del DNA e rilievi biometrici per scopi scientifici. Una volta verificato lo stato di salute del lupo e somministrate le eventuali terapie medico-veterinarie presso il Centro di Monte Adone, l’animale, come in tanti altri casi, verrà nuovamente posto in libertà nel suo ambiente naturale. LE INDAGINI - Sono subito partite le indagini di polizia giudiziaria da parte dei militari della Stazione Carabinieri Forestale di Sarnano per la ricerca di elementi utili al fine di poter identificare il responsabile dell’illecito, che costituisce reato punito ai sensi della legge 157/1992, articolo 30, comma 1 lettera b (pena dell'arresto da due a otto mesi o dell'ammenda da euro 774 euro a 2.065 euro) e lettera h (pena dell'ammenda fino a 1.549 euro), dell’articolo 544-ter del codice penale (pena della reclusione da tre a diciotto mesi o della multa da 5.000 a 30.000 euro) e articolo 727-bis sempre del codice penale (pena dell’arresto da uno a sei mesi o dell’ammenda fino a 4.000 euro). Da evidenziare con un plauso, il senso civico e la prontezza del cittadino che - con la sua tempestiva chiamata - ha permesso di salvare la vita al lupo, la cui fondamentale presenza quale predatore contribuisce a garantire gli equilibri dell’ecosistema.    

02/01/2021 13:17
Pollenza - Petardi frantumano finistre Municipio, individuato l'autore: è un 48enne del posto

Pollenza - Petardi frantumano finistre Municipio, individuato l'autore: è un 48enne del posto

In data odierna, a conclusione delle indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Pollenza e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata, è stato denunciato all’autorità giudiziaria un artigiano 48enne di Pollenza che, allo scoccare della mezzanotte del primo giorno dell’anno ha fatto esplodere un grosso petardo nelle vicinanze del Palazzo Comunale, provocando danni oltre che agli infissi del Municipio anche a quelli delle vicine abitazioni e attività commerciali (leggi qui). I Carabinieri, viste le immagini dei sistemi di video sorveglianza e sentiti alcuni testimoni oculari, hanno accertato che l'uomo, dopo avere assemblato numerosi petardi unendoli con del nastro adesivo, li faceva esplodere provocando l’onda d’urto che causava la rottura dei vetri delle finestre affacciate sulla piazzetta del Comune. Lo stesso 48enne, dopo circa un’ora, ha fatto esplodere un altro ordigno - di eguale potenza - in via Ungaretti, sempre a Pollenza, senza però creare ulteriori danni. Il pollentino, che ha ammesso le proprie responsabilità rendendosi disponibile a risarcire i danni arrecati, oltre alla denuncia per esplosioni pericolose e danneggiamento è stato anche sanzionato per la violazione del divieto di spostamento senza giustificato motivo oltre le ore 22:00.  

02/01/2021 10:44
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