I carabinieri di Fermo hanno arrestato due pregiudicati per truffa in concorso. Qualche giorno fa, in du distinte occasioni, erano state raccolte denunce di truffa subite da due anziani del posto di 81 e 88 anni: nel primo caso la vittima era stata contattata telefonicamente da persona che, qualificandosi come nipote,le aveva chiesto del danaro per pagare una multa emessa dalla Questura, al fine evitare l'arresto.
Poco dopo, la vittima veniva contattata da un altro soggetto che, presentandosi come operatore della Questura, quantificava la somma in denaro necessaria per evitare l'arresto al nipote, precisando che al ritiro avrebbe provveduto un incaricato recandosi al domicilio.
La vittima, spaventata dalla circostanza, dopo aver raccolto alcuni monili in oro custoditi in casa, nonché denaro in contanti per alcune decine di migliaia di euro, scendeva in strada consegnando tutti i suoi risparmi ad un giovane sconosciuto che l'attendeva sotto casa e che dopo aver ritirato il denaro e i preziosi si era allontanato.
Nel secondo caso, l'88enne, mentre si trovava in casa, era stato contattato telefonicamente da una persona che, dopo avergli riferito di una sanzione pecuniaria a carico del nipote, per un importo di 6mila euro, gli anticipava che di lì a breve sarebbe stato raggiunto da un dipendente di Poste Italiane incaricato del ritiro del denaro.
Poco dopo si era presentato in casa uno sconosciuto, qualificatosi come direttore della Poste Italiane, al quale l'anziano ha consegnato tutto il denaro custodito in casa, circa 3mila euro, dichiarando di non possedere altro. Le indagini dei carabinieri della stazione di Fermo hanno permesso di identificare e fare arrestare gli autori del reato: si tratta di due i napoletani di 48 e 46 anni.
Sono state raccolte testimonianze e analizzati i filmati dei sistemi di videosorveglianza. I militari hanno individuato l'automobile usta dai due: una Fiat Cinquecento, che è stata fermata lungo l'autostrada, con i due a bordo. Perquisiti dalla Stradale sono stati trovati in possesso di monili e denaro contante per una cifra di circa 15mila euro, occultata nel dispositivo delle cinture di sicurezza. Arrestati, i due sono stati posti ai domiciliari.
I carabinieri della stazione di Matelica, al termine di una lunga attività di indagine, hanno denunciato all’autorità giudiziaria quattro persone per i reati di falso e di indebita percezione del reddito di cittadinanza.
Gli stessi, tramite false dichiarazioni nelle quali omettevano i loro precedenti penali e le loro pendenze con la giustizia ancora in corso, erano riusciti a percepire -fin dal 2019 in alcuni casi- migliaia di euro di sussidio.
Nello specifico tra i deferiti vi è una donna pluripregiudicata settantatreenne, residente ad Alba Adriatica, che tra il 2019 e il 2022 aveva ottenuto 39 mensilità per un ammontare di oltre trentamila euro; un sessantaseienne che con 22 mensilità aveva raggiunto la cifra di quindicimila euro; un cinquantacinquenne che arriva ad ottenere quarantamila euro e infine un trentaquattrenne di Silvi che era arrivato alla cifra di ventiduemila euro.
La cifra complessiva di 108.000 euro risultava quindi sottratta dalle casse dello Stato dai soggetti che avevano prodotto artificiosamente la falsa documentazione.
Un uomo è stato accoltellato dal fratello in casa ad Ancona al culmine di una lite: il ferito è stato trasferito in ospedale dai sanitari in codice rosso avanzato. Il fatto è accaduto oggi, poco dopo le 5 della mattina, in un'abitazione in via Jesi, zona Piano San Lazzaro.
Sul posto la Croce Gialla, un'automedica del 118 e la polizia. Secondo una prima ricostruzione, nell'appartamento è scoppiata una furiosa lite per futili motivi tra i due fratelli, di origine tunisina, entrambi di età tra i 25 e 30 anni, e sotto l'effetto di abbondante uso di alcol. Uno dei due è stato ferito a coltellate al collo, al viso, all'avambraccio sinistro e al torace; per questo è stato sottoposto a intervento chirurgico.
Anche l'altro fratello è rimasto ferito ed è stato trasportato in pronto soccorso per essere medicato. La polizia sta ricostruendo la dinamica dei fatti.
Giovanni Petrini, l’uomo di 88 anni accusato di aver ucciso lo scorso 25 febbraio la moglie Giuseppina Traini resta ai domiciliari che trascorrerà in una residenza sanitaria Rsa, dopo le dimissioni dall’ospedale Murri di Fermo, in cui venne ricoverato già la sera dell’omicidio sotto shock.
Un omicidio consumato a Capodarco, all’interno dell’abitazione in cui la vittima 85enne viveva con il marito, costretta a letto dopo una caduta che le aveva procurato diverse fratture. La donna venne ritrovata poco dopo le 21 da uno dei due figli, già priva di vita, colpita in diverse parti del corpo con un coltello rinvenuto poi nell'abitazione, mentre il marito era in stato confusionale e di incoscienza.
Una tragedia familiare, restano ignoti i motivi del gesto, viste le testimonianze dei vicini che avevano descritto la coppia come molto affiatata. L'accusa per Petrini è quella di omicidio volontario aggravato dall’essere stato commesso a danno di un coniuge. Proseguono le indagini, non ancora concluse, come dichiarato dai difensori dell’uomo.
Scontro tra un mezzo pesante e un'auto: muore una giovane donna di 27 anni, originaria di Marina di Altidona. Il tragico incidente si è registrato al km 305+500 dell'A14, Bologna-Taranto, tra San Benedetto del Tronto e Grottammare, in direzione Ancona e in corrispondenza di un cantiere. A causa del sinistro, avvenuto poco prima delle 19, fa sapere Autostrade per l'Italia, il tratto in questione è stato temporaneamente chiuso.
"Dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe che l'automobilista nel percorrere a forte velocità la corsia in deviazione sulla carreggiata opposta - temporaneamente attivata al fine di smaltire gli accodamenti - abbia invaso la corsia dedicata alla marcia nella direzione opposta scontrandosi frontalmente con un mezzo pesante", si legge in una nota di Autostrade. A perdere la vita è stata la 27enne al volante dell'autoveicolo, una Volkswagen Up.
Sul luogo dell'evento il traffico è rimasto bloccato per circa due ore con code sino a 4 chilometri. Sul posto sono intervenuti il personale di Autostrade per l'Italia, i vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto, la polizia stradale e i mezzi di soccorso del 118.
Cade dal palo del telefono: operaio di 48 anni soccorso dall'eliambulanza. L'episodio è avvenuto, intorno alle 16:30 del pomeriggio odierno, a Loro Piceno. A causa del cedimento del palo, l'uomo - dipendente di una compagnia telefonica - è precipitato da un'altezza di circa 4 metri schiantandosi violentemente al suolo mentre stava svolgendo dei lavori di manutenzione.
Lanciato l'allarme, sono giunti sul posto i mezzi di soccorso del 118 con un'automedica e gli operatori sanitari, valutate le condizioni del 48enne, hanno deciso di allertare l'eliambulanza. L'uomo è stato trasferito in codice rosso all'ospedale dorico di Torrette per via dei traumi riportati a seguito della caduta.
Sul luogo dell'incidente presenti anche i carabinieri della locale stazione e gli ispettori dello Spsal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro), a cui spetterà il compito di ricostruire quanto accaduto.
(Foto di repertorio)
Ieri la Cassazione ha reso definitive le condanne nei confronti dell' ex marito di Renata Rapposelli, Giuseppe Santoleri e del figlio Simone, accusati dell'omicidio della pittrice 64enne originaria di Chieti, ma da anni residente ad Ancona, avvenuto nel 2017.
Renata Rapposelli era scomparsa nell'ottobre del 2017 da Giulianova; si era recata nell'abitazione dell' ex marito e del figlio che le avevano richiesto un incontro, con il falso pretesto di gravi problemi di salute di Simone, e da lì si erano perse le sue tracce. Il corpo senza vita della donna venne ritrovato un mese dopo a Tolentino, lungo l'argine del fiume Chienti. I sospetti caddero sin dall'inizio sull'ex marito ed il figlio di lei. (leggi qui)
I giudici hanno accertato che Simone Santoleri, di indole violenta, "animato da cupo rancore" e che nutriva un "mai sopito disprezzo per la figura materna", fu l'autore materiale del reato. Il giorno in cui si incontrarono nell'abitazione di Giulianova, scoppiò un'accesa discussione per motivi economici, al culmine della quale il figlio uccise la madre, strangolandola a mani nude. Il padre, presente durante l'omicidio, lo aiutò a disfarsi del cadavere, gettandolo lungo la scarpata del fiume Chienti.
I giudici della Suprema Corte ieri hanno confermato la condanna a 27 anni per Simone Santoleri, e a 18 per l'ex marito Giuseppe, dichiarando inammissibile il ricorso presentato dall’ex marito della pittrice e rigettando quello del figlio.
Il legale di Simone, avvocato Cristiana Valentini, appresa la sentenza definitiva ha dichiarato al Tgr Abruzzo che chiederà la revisione del processo: "La base investigativa del processo è insufficiente e priva del necessario supporto della scienza, da sette mesi raccolgo nuove e schiaccianti prove sull'innocenza di Simone col sostegno di quattro docenti universitari. Di certo non finisce qui".
L'avvocato Mariano Cataldo, che insieme a Federica Di Nicola assiste Giuseppe Santoleri, ha dal canto suo fatto sapere che si rivolgerà alla Corte Europea "perché il mio assistito non c’entra" e comunque, vista l’età e le condizioni di salute dell’ex marito della vittima chiederà per lui gli arresti domiciliari.
Spaccio di eroina: arrestati due giovani. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Macerata, nella mattinata di mercoledì a Montegranaro, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con dispositivo di controllo emessa dal Gip del tribunale di Fermo, hanno tratto in arresto E. D. 26enne di nazionalità nigeriana e A. S. anch’esso 26enne e di nazionalità nigeriana.
I due giovani , fin dai primi giorni del mese di agosto 2022, sono stati individuati dai militari della sezione operativa del N.O.R. di Macerata, quali potenziali spacciatori sulla piazza della provincia.
Infatti durante diversi servizi di osservazione, controllo e pedinamento, le due persone sono state viste arrivare e stanziare per pochi minuti alla volta nei principali luoghi frequentati assiduamente dagli assuntori abituali di droga, i quali intrattenevano sempre contatti fugaci con loro.
Nel prosieguo delle attività, gli investigatori hanno notato che i due provenivano da Montegranaro e viaggiavano sempre con i vari mezzi pubblici, pertanto hanno stretto il campo d’azione intorno alle fermate capolinea dei bus e alla stazione ferroviaria.
Il 19 agosto scorso, intorno alle 12.00 a Macerata in piazza 25 Aprile, i due soggetti sono stati notati intrattenere, in rapida successione, alcuni contatti con diversi tossicodipendenti del luogo, pertanto sono stati fermati e controllati dai carabinieri che li hanno trovati in possesso di 3 dosi pari a 2 grammi di eroina, di un bilancino di precisione e di materiale vario per il confezionamento. A seguito dell’episodio sono stati denunciati in stato di libertà alla procura della Repubblica presso il tribunale di Macerata.
In relazione a quanto rilevato i carabinieri della sezione operativa del N.O.R. di Macerata, hanno avviato una prolungata e articolata indagine di polizia giudiziaria, il cui esito, per competenza territoriale è stato in seguito riferito alla procura della Repubblica presso il tribunale di Fermo.
L’attività investigativa ha consentito di ricostruire un'intensa e fiorente attività di spaccio attuata dai due soggetti nel periodo compreso tra settembre 2020 e settembre 2022, sia a Macerata che e Montegranaro, paese da dove le due persone partivano ogni volta per recarsi in varie località del Fermano e a Macerata.
Durante questo lungo lasso di tempo, entrambi, in concorso tra loro e con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, hanno ceduto eroina a numerosi assuntori abituali. I carabinieri, nel complesso, hanno documentato in 840 i grammi di eroina smerciata in oltre 1.400 episodi di spaccio dai quali i due cittadini stranieri hanno tratto un illecito profitto superiore a euro 50.000,00.
Al termine dell’operazione e delle formalità di rito, gli arrestati sono stati condotti nelle rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari.
I carabinieri di Tolentino hanno denunciato un uomo e una donna per furto commesso in un supermercato del posto. Gli accertamenti hanno consentito di verificare che i due, domiciliati sulla costa, erano arrivati in città nei giorni scorsi e avevano sottratto della merce all’interno dell’esercizio, occultandola dentro uno zaino.
I successivi accertamenti hanno consentito di verificare che, dal mese di novembre, gli indagati avevano tenuto una condotta analoga in almeno quattro circostanze, e che complessivamente avevano così rubato merce per un valore di 650 euro circa, tra cui bottiglie di superalcolici.
Già gravati da condanne e precedenti di polizia per reati analoghi, i due sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Macerata per furto aggravato. L’Aliquota Radiomobile, inoltre, impegnata in particolare nel controllo alla circolazione stradale, ha segnalato per uso di stupefacenti alla Prefettura di Macerata un ventisettenne del posto, trovato in possesso di due dosi di hashish e un bilancino di precisione.
Incidente sul lavoro: un uomo di 53 anni di San Ginesio, Fabrizio Seri, era caduto da una scala mentre stava lavorando in un cantiere edile a Sant'Angelo in Pontano, il 21 aprile scorso. Purtroppo non ce l'ha fatta ed è deceduto il 28 aprile, dopo una settimana di agonia.
È previsto per domani mattina l’esame autoptico che verrà effettuato all’ospedale Torrette di Ancona, dove l'uomo era stato trasferito nel reparto di rianimazione dall'ospedale di Macerata, visto l'aggravarsi del suo quadro clinico. Affranti dal dolore la moglie, due figli, i genitori e le sorelle.
Fiamme in una tipografia: titolare della ditta ustionato e trasferito a Torrette. I vigili del fuoco sono intervenuti nel pomeriggio di oggi, intorno alle 17:30 a Castelfidardo, per un incendio divampato presso un laboratorio tipografo. A prendere fuoco un bidone con del solvente.
La squadra dei pompieri sul posto, dopo aver domato le fiamme, ha effettuato la messa in sicurezza del locale e collaborato con il personale del 118 per assistere il ferito. L'uomo ustionato - il 43enne titolare della tipografia - è stato trasportato all’ospedale Torrette di Ancona, in eliambulanza, con un codice rosso.
Samanta Marchegiano, la ragazza 24enne trovata priva di vita nella sua abitazione universitaria a Macerata, sarebbe deceduta per un malore a seguito del quale lentamente è scaturito l'annegamento nella vasca da bagno in cui è stata ritrovata.
A stabilirlo l'autopsia, durata circa tre ore, effettuata sul corpo della giovane nella tarda mattinata di oggi dal medico legale Roberto Scendoni e dal tossicologo forense Rino Froldi. Nei polmoni della ragazza, infatti, è stata trovata acqua.
Samanta non si sarebbe sentita bene e, dopo aver perso conoscenza, sarebbe scivolata, vestita, nella vasca in cui si apprestava a fare il bagno. Nel corso degli esami autoptici, sono stati effettuati anche i prelievi per gli esami istologici e tossicologici. Ora per la relazione finale bisognerà attendere altri 60 giorni.
La procura di Macerata ha già dato il nulla osta per la sepoltura e la salma è stata restituita alla famiglia.
Controllati 158 tra autoveicoli e motocicli e identificate 370 persone. È il bilancio dei controlli svolti dai carabinieri della compagnia di Macerata durante il ponte del primo maggio, nel corso dei quali sono state impegnate numerose pattuglie, lungo le principali arterie stradali.
I militari hanno, inoltre, provveduto a sottoporre a misure di sicurezza e arresti domiciliari 42 soggetti. Nel dettaglio, gli equipaggi del nucleo radiomobile, hanno denunciato quattro conducenti per guida in stato di ebbrezza. Per i quattro è scattato anche il ritiro della patente di guida e, per due soggetti, il sequestro del veicolo volto a successiva confisca poiché il tasso alcolico rilevato era rispettivamente di 1,69 g/l (oltre tre volte superiore al limite consentito) e 1,90 g/l (quasi quattro volte superiore al limite consentito).
Titolo di guida ritirato anche per un quinto automobilista, che è stato sanzionato amministrativamente per guida in stato di ebbrezza, poiché risultato positivo alla verifica con l’etilometro che ha evidenziato un tasso alcolico di 0,79 g/l.
Sempre i militari del nucleo radiomobile hanno deferito all’autorità giudiziaria in stato di libertà una sesta persona per guida in stato di ebbrezza alcolica e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il conducente, nel transitare lungo la provinciale 485 a Corridonia, ha perso il controllo del mezzo fuoriuscendo dalla sede stradale e rimanendo anche ferito. Una pattuglia dei carabinieri intervenuta per i rilievi ha provveduto a far eseguire i prelievi ematici per le successive analisi, i cui esiti sono stati positivi per l’etanolo (tasso alcolemico accertato di 1,50 g/l) e per i cannabinoidi e per la cocaina. Il ferito ha riportato 15 giorni di prognosi.
Segnalato alla Prefettura di Macerata per la violazione amministrativa relativa all’uso personale di droga un conducente trovato in possesso di 0,95 grammi di hashish mentre era al volante della sua auto in via Garibaldi, nel capoluogo. All’uomo è stata ritirata la patente. I militari della Stazione di Pollenza hanno, infine, denunciato un automobilista trovato al volante con una patente di guida di nazionalità spagnola, risultata falsa, in quanto sprovvisto del titolo di guida italiano (gli era stato revocato).
I carabinieri della stazione di Camerino hanno arrestato un ventisettenne di origini albanesi residente a Castelraimondo, in esecuzione di un'ordinanza di arresti domiciliari e contestuale applicazione del braccialetto elettronico emesso dalla Procura della Repubblica di Macerata.
Il giovane, nel periodo tra il dicembre 2022 e l’aprile 2023, aveva molestato e minacciato a più riprese l'ex compagna dopo il termine della loro relazione sentimentale, provocando in lei uno stato di ansia e paura. Grazie all’applicazione del dispositivo elettronico applicato al giovane, il 27enne non potrà avvicinarsi alla donna ad una distanza inferiore ai 200 metri e non potrà più contattarla in alcun modo.
È stata condannata ieri a 6 anni di reclusione la mamma di 41 anni accusata del tentato omicidio della figlia di 4 anni. Era il primo maggio dello scorso anno quando la donna indiana che si trovava nella sua abitazione di via Dante Alighieri a Macerata, aveva ferito con un coltello la sua piccola al collo e poi l'aveva lasciata cadere dalla finestra, minacciando subito dopo di gettarsi anche lei.
La bambina, trasferita d'urgenza in ospedale con numerose fratture, ora sta bene e vive in città con il padre. La madre, tuttora in carcere, è stata ritenuta con perizia psichiatrica parzialmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto.
Un malessere che, secondo quanto emerso, avrebbe avuto origine da traumi subiti nel passato dalla donna, e sarebbe esploso di fronte all'imminente partenza della figlia con il padre per l'India. Nonostante il viaggio fosse stato programmato e condiviso tra i coniugi, la donna al momento della separazione sarebbe crollata manifestando i suoi disturbi.
Controlli straordinari alla circolazione stradale dei carabinieri di Camerino: 13 multe, una denuncia e 200 persone fermate. Sono i risultati - resi noti oggi - del servizio svolto dai militari durante il ponte del primo maggio lungo le principali arterie che attraversano i Monti Sibillini.
Impiegate ben 59 pattuglie, che hanno visto impegnati 120 carabinieri per il controllo di 119 mezzi e 196 persone a cui è seguita l’esecuzione di 13 verbali al codice della strada e di una sanzione amministrativa (depenalizzata) per ubriachezza.
I verbali al codice della strada in particolare spaziano dal mancato uso delle cinture di sicurezza, all’utilizzo del cellulare alla guida, dalla non copertura assicurativa dei mezzi fino al sorpasso su striscia continua. Resta alta l’attenzione dell’Arma nell’entroterra maceratese allo scopo di evitare e prevenire incidenti stradali.
(Foto di repertorio)
Ieri si sono recati a Macerata i genitori di Samanta Marchegiano, giovane studentessa di 24 anni di San Vito Chietino, Abruzzo, ritrovata dalla coinquilina senza vita nell'abitazione che condividevano al sesto piano di una palazzina in via Severini a Macerata, nella vasca da bagno, vestita.
Insieme a loro il legale della famiglia che ha dichiarato: "Siamo in fase di indagini, e i motivi della morte di Samanta devono ancora essere chiariti. Sarà fondamentale l'autopsia. C'è l'ipotesi di un suicidio forse compiuto ingerendo dei farmaci. Ma lo ripeto sono troppi i punti oscuri: non capiamo ancora cosa sia realmente accaduto".
L'autopsia è in programma per oggi alle 11:30 all'obitorio di Macerata e ci si aspetta possa chiarire le cause della morte di Samanta. I carabinieri non avevano rinvenuto segni di violenza sul corpo della giovane e ciò avrebbe fatto pensare al malore o a ragioni ad ora rimaste sconosciute.
Samanta viene descritta come una giovane sempre sorridente, serena e piena di amici. Frequentava il corso di laurea in Scienze dei Servizi giuridici nel dipartimento di giurisprudenza. Tutta la comunità universitaria si è stretta intorno alla famiglia di Samanta, partecipando al terribile dolore da cui è stata colpita, in "una tragedia che nessuna parola può attenuare", come ha detto il rettore dell'Università John McCourt.
L’intera Università di Macerata è sconvolta per l’improvvisa scomparsa della studentessa Samanta Marchegiano. Il rettore John McCourt si è tenuto informato sulla situazione con le forze dell’ordine e ha sentito il padre per esprimere la vicinanza dell’Ateneo.
“In un momento di così grande dolore – dice - tutta la nostra comunità universitaria è vicina ai genitori di Samanta, alla sorella, ai suoi compagni di studi, alle sue amiche e ai suoi amici. La perdita di una persona così giovane, di una figlia, è una tragedia che nessuna parola può attenuare. Non possiamo far altro che metterci a servizio per qualsiasi forma di supporto".
Samanta era appassionata di pallacanestro: la Gio basket Ortona, sulla sua pagina Facebook, ha postato una sua foto in completo da gioco. "I dirigenti, lo staff tecnico e tutti gli atleti ed atlete della Gio basket Ortona, con sgomento ed incredulità, apprendono della prematura scomparsa della giovane Samanta Marchegiano, ricordandola nei suoi trascorsi cestistici all'interno della nostra società, come una ragazza piena di gioia di vivere, serena e sorridente".
"Ai familiari tutti, in particolare alla sorella Gabriella, anch'ella nostra ex atleta, rivolgiamo le più sentite condoglianze, in un momento così difficile da accettare. Ciao Samanta, non ti dimenticheremo mai".
Scontro tra un'auto e un camion: un ferito e traffico in tilt. L’incidente si è verificato, intorno alle ore 11:00 circa a Macerata, all'ingresso della SS 77 nella frazione di Sforzacosta. Per cause in fase di accertamento, i due mezzi sono venuti in collisione frontalmente
La squadra dei vigili sul posto ha provveduto alla messa in sicurezza degli automezzi coinvolti. La persona alla guida dell'auto è stata poi trasportata all'ospedale di Macerata. L'uscita della superstrada è rimasta chiusa per circa due ore. Sul posto, per i rilievi del caso, è intervenuta la polizia stradale.
Colto da malore in strada: muore un uomo di 78 anni. Il tragico episodio si è verificato, intorno alle 11 della mattinata di oggi, in via Adriano Ariani a Macerata. Stando alla ricostruzione l'uomo, Emolo Impagnatiello, ha accusato un malore mentre stava camminando nei pressi della clinica Marchetti, in compagnia della moglie, e si è accasciato al suolo.
Lanciato l'allarme è giunto sul posto il personale del 118. I sanitari – dopo avergli praticato il massaggio cardiaco - hanno subito caricato il paziente nell’ambulanza per il trasporto in ospedale, ma poco dopo il cuore del 78enne ha cessato di battere. Il rito funebre è stato fissato per domani, 4 maggio, alle ore 16:00 presso la chiesa del Sacro Cuore.