Scontro tra un'auto e un camion: donna soccorsa in eliambulanza e traffico in tilt. L’incidente si è verificato, intorno alle ore 15:00, lungo la strada provinciale 78, in direzione Abbadia di Fiastra, a poca distanza dall'uscita della superstrada di Sforzacosta.
La donna alla guida dell'auto, una Toyota, è stata immediatamente soccorsa dai sanitari del 118 che hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza proveniente da Ancona. La paziente, estratta dalle lamiere dai vigili del fuoco, è stata trasferita d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette.
I pompieri hanno anche provveduto alla messa in sicurezza dei veicoli coinvolti. Sul posto, per i rilievi del caso, è intervenuta la polizia stradale di Camerino. Illeso il conducente a bordo del mezzo pesante. Il tratto in cui è avvenuto il sinistro è stato momentaneamente chiuso al traffico.
Spaccia per sette anni ottenendo un guadagno illecito di oltre 160mila euro. I carabinieri della stazione di Macerata nella mattinata di ieri, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, hanno tratto in arresto un pregiudicato 49enne di Macerata, indagato per l’ipotesi di reato di spaccio di sostanze stupefacenti continuata.
A seguito del verificarsi di diversi episodi di overdose da sostanze stupefacenti nel territorio della provincia di Macerata durante il 2022, i militari ha intensificato l’attività preventiva sul territorio.
In particolare, il 2 marzo dello scorso anno, dopo un’overdose senza esito mortale accusata da una giovane maceratese di 21 anni, i carabinieri hanno iniziato a scandagliare gli ambienti della tossicodipendenza, individuando il soggetto arrestato quale potenziale spacciatore sulla piazza maceratese.
In relazione a quanto appurato, è stata avviata una prolungata e articolata indagine di polizia giudiziaria, durante i quali il 49enne è stato visto avere contatti con diversi assuntori abituali di droga. Gli approfondimenti del caso hanno condotto gli investigatori a scoprire che l'uomo svolgeva l’attività illecita prevalentemente all’interno della sua abitazione, sita nel centro storico di Macerata.
L’attività investigativa ha consentito di ricostruire un'intensa e fiorente attività di spaccio attuata dal 49enne Macerata nel periodo compreso tra l’anno 2016 e il febbraio 2023, durante il quale ha ceduto eroina e cocaina a numerosi assuntori abituali.
I carabinieri nel complesso hanno documentato le quantità di droga in quasi 900 grammi di cocaina e in quasi 1,2 kg di eroina, venduta in oltre 3.900 episodi di spaccio dai quali l’indagato ha tratto un illecito profitto superiore a 160mila euro. Al termine dell’operazione e delle formalità di rito l’arrestato è stato condotto e ristretto presso la casa Circondariale di Ancona.
Detenevano sostanze stupefacenti: due denunce a Matelica. I carabinieri della stazione di Matelica hanno deferito due giovani matelicesi di ventiquattro e ventidue anni trovati in possesso complessivamente di oltre quaranta grammi di hashish, uno spinello già preconfezionato, un bilancino di precisione e del denaro proveniente verosimilmente da attività di spaccio.
I militari, a seguito di una perquisizione partita da un controllo su strada e successivamente estesa all’abitazione dei giovani, hanno recuperato lo stupefacente e denunciato entrambi alla Procura della Repubblica di Macerata per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
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Su istruttoria della divisione anticrimine è stato notificato ad un 61enne di Ancona l'ammonimento per stalking, firmato dal questore di Ancona Cesare Capocasa. L'uomo da parecchio tempo, con i suoi comportamenti molesti e persecutori nei confronti della coniuge, l'aveva indotta a lasciare l'abitazione dove convivevano. La donna, di dieci anni più giovane, si è sentita costretta ad allontanarsi per salvaguardare la sua incolumità e di quella dei suoi familiari.
Il 61enne ha quindi cominciato, a causa di una gelosia morbosa ed ossessiva, a tempestarla di chiamate e messaggi, di videochiamate con tono intimidatorio ed ingiurioso. In diverse occasioni le forze dell'ordine sono state chiamate ad intervenire nei luoghi in cui lui la raggiungeva per minacciarla ed offenderla, provocando nella donna un grave stato di ansia e paura.
La misura adottata dell'ammonimento del Questore costituisce un efficace strumento volto a contrastare il fenomeno della violenza di genere e ad evitare degenerazioni in azioni aggressive di tipo fisico. Il messaggio del Questore Capocasa: "Non siete sole. Chiamateci sempre. Aiutateci ad aiutarvi".
Lo stabilimento chiude e il cane viene lasciato abbandonato a sé stesso, malato, a morire. Ma Iside è stata salvata dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) e il proprietario denunciato per maltrattamento ai sensi degli articoli 544 ter e 727, comma 2, del Codice penale. La storia arriva da Ancona dove un allevamento di bovini ha dovuto chiudere dopo l’alluvione del 15 settembre scorso.
«Iside, così l’abbiamo chiamata, è stata considerata uno "scarto" dopo la chiusura dell’azienda perché non serviva più, dato che era usata come cane da guardia», racconta la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Ancona, Luana Bedetti. «L'abbiamo trovata denutrita, in sottopeso di almeno 10 chili, con un'alopecia da dermatite da pulci e un tumore che è stato operato d'urgenza pochi giorni fa. Ora si sta riprendendo ma dovrà affrontare un lungo periodo di cure».
Purtroppo la massa asportata, di oltre un chilo e mezzo di peso, è un tumore al terzo stadio quindi i volontari Oipa la faranno sottoporre a una tac per capire se ha metastasi sparse e, nell’eventualità che non ne abbia, decidere con i veterinari come proseguire le cure.
«È un cane enorme di una dolcezza unica e ha circa sei anni», prosegue Luana Bedetti. «Quando siamo arrivati sul posto per il controllo ci guardava dal cancello della proprietà come a dire "non ve ne andate anche voi". Ora Iside si trova in un rifugio, seguita giornalmente dai volontari dell’associazione Cuori Pelosi che come sempre in questi casi ci aiuta, e speriamo che possa vivere ancora a lungo una nuova vita fatta di amore e serenità».
Indagine per riciclaggio internazionale: denunciate 3 persone ed eseguito sequestro di beni per 720mila euro, una società è stata segnalata per "responsabilità amministrativa". È il risultato di un’operazione condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Macerata, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica.
Secondo gli inquirenti, un imprenditore – non residente nelle Marche - dopo aver depositato il denaro "sporco" sul conto corrente della propria impresa lo ha immediatamente trasferito sul conto corrente intestato ad una società maceratese e ad un altro soggetto.
L'attività di indagine, coordinata dalla locale magistratura e diretta in sinergia con le autorità giudiziarie della Repubblica di San Marino e dello Stato federato della California, ha messo in luce un percorso volto - sempre secondo gli inquirenti - a ostacolare l'identificazione della provenienza illecita delle ingenti disponibilità finanziarie, detenute dall'imprenditore, già segnalato, in un recente passato, per fatti di truffa.
I circostanziati approfondimenti condotti dalle Fiamme Gialle maceratesi, arricchiti con significativi elementi ricavati dall’analisi di tabulati telefonici e, soprattutto, di documentazione bancaria acquisita in Italia ed all’Estero, nonché corroborati da pedinamenti e da sopralluoghi, hanno infatti consentito di accertare l’esecuzione di bonifici bancari, provenienti dalla società maceratese, a favore di due società di diritto straniero, una sammarinese e una californiana, entrambe risultate riconducibili allo stesso imprenditore, giustificati quali pagamenti di operazioni commerciali rivelatesi mai avvenute.
Le attività investigative hanno quindi consentito al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata, su richiesta della locale Procura della Repubblica, di adottare il decreto di sequestro finalizzato alla confisca, anche per equivalente, su due immobili dislocati nella provincia di Ragusa e Fermo e liquidità presenti sui conti correnti riferibili agli indagati, nonché sulle disponibilità economiche dell’impresa segnalata.
Al termine delle indagini sono stati denunciati tre soggetti per il reato di riciclaggio, mentre una società è stata segnalata per "responsabilità amministrativa" in relazione al reato di riciclaggio commesso dall’amministratore unico a vantaggio della stessa, avendo omesso di dotarsi di un modello di organizzazione e di gestione atto a prevenire il delitto di riciclaggio in questione.
Incidente sul lavoro stamattina in una cava di Cingoli. Un operaio 42enne stava sostituendo la gomma di un escavatore quando, per cause in corso di accertamento, la stessa gli è caduta su una gamba.
Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. gli operatori dell'emergenza, valutata la situazione, hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza che ha trasportato il ferito all'ospedale regionale di Torrette. L’uomo non sarebbe in pericolo in vita.
Nel corso dei controlli effettuati nel pomeriggio di venerdì scorso, i poliziotti hanno intercettato un motociclo segnalato poco prima come oggetto di furto perpetrato nel Fermano da un soggetto di cui era stata diffusa la descrizione fisica.
Alla vista dell’auto della polizia, e dopo che gli era stato intimato l’alt, l’uomo prima ha tentato di scappare, dopodiché avendo imboccato una via chiusa, ha arrestato la marcia gettando lo scooter a terra nel tentativo di sottrarsi alla presa dei poliziotti.
Subito fermato, lo stesso è stato identificato per un 40enne di origini pugliesi, residente in città, già noto alle forze di polizia in quanto gravato da numerosi pregiudizi penali per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.
Nel corso del controllo sul 40enne, gli è stato rinvenuto un piccolo frammento di sostanza stupefacente del tipo hashish, fatto per il quale l’uomo è stato segnalato alla competente autorità quale assuntore di sostanze stupefacenti. Inoltre, a seguito di approfondimenti specifici, è emerso nel 2019 gli era stata revocata la patente di guida.
Il 40enne è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di ricettazione e per guida senza patente poiché revocata mentre il motociclo oggetto del furto è stato riconsegnato al proprietario.
Lo stesso pomeriggio, i poliziotti hanno fermato un soggetto in sella a uno scooter che alla vista della “volante” ha aumentato notevolmente la velocità di marcia costringendo gli operatori ad un breve inseguimento al termine del quale hanno raggiunto il mezzo per sottoporlo al controllo.
Nel corso dell’inseguimento, l’uomo si è disfatto lanciandoli in terra, al fine di non essere trovato in possesso, di quattro involucri in cellophane trasparente contenenti hashish che sono recuperati dagli agenti e posti in sequestro. Il soggetto è stato identificato per un 30enne residente in città.
A seguito della perquisizione operata sul 30enne, è stato rinvenuto, inoltre, un involucro contenente hashish dello stesso tipo di quello lanciato poco prima a terra. L’uomo è stato, quindi, denunciato all’autorità giudiziaria anche per le infrazioni al codice della strada e per non essersi fermato all’Alt imposto dagli operanti.
Dagli accertamenti è emerso, inoltre, che il 30enne era in possesso di una patente non idonea alla guida del motociclo, in quanto lo stesso era di cilindrata superiore a quanto consentito con la propria licenza di guida.
Durante i servizi, i poliziotti hanno proceduto, altresì, al controllo di un’autovettura a bordo della quale viaggiavano due soggetti rispettivamente di 21 e 22 anni, entrambi residenti a Civitanova Marche, i quali hanno mostrato da subito segni di nervosismo.
La successiva perquisizione effettuata, estesa anche all’autovettura, ha consentito di ritrovare sulla persona di uno dei due un contenitore in plastica all’interno del quale sono trovati diversi frammenti di hashish.
Inoltre, sempre lo stesso uomo, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico occultato sotto la cintura dei pantaloni. Per tali motivi, il giovane è stato denunciato per il reato di possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Nel corso dei servizi sono state identificate 346 persone e sottoposti a controllo 211 veicoli.
A due mesi dall'apposizione delle transenne, rimane chiuso al traffico il ponte sopra Fosso Valteglia che collega il quartiere di Corneto con la Strada Carrareccia. Dopo l'iniziale chiusura dovuta all'installazione della rotonda in prossimità della nuova sede della Banca della Provincia di Macerata, il tratto di strada non è più stato riaperto e i cittadini hanno iniziato a manifestare il loro disagio.
Diverse, infatti, le segnalazionii dei residenti, i quali lamentano l’assenza di operai e il forte traffico causato dalla chiusura del ponte: “Le auto si imbottigliano tutte nelle altre arterie della città, provocando file lunghissime per chi viene dalle zone di Tolentino o Sarnano”.
La chiusura del ponte induce molte persone a preferire le altre due vie d’accesso principali - il passaggio a livello in via Roma e via Pancalducci, davanti al cimitero - andandole ad intasare ulteriormente "la rotonda di Corneto, in questa situazione, è una bagarre di prima mattina” - dichiarano i residenti - .
Abbiamo esposto le lamentele e le perplessità dei cittadini all’assessore ai lavori pubblici di Macerata, Andrea Marchiori, il quale ha così chiarito la situazione: “Il ponte che attraversa il Fosso Valteglia è stato danneggiato dall’alluvione. Stiamo ultimando il progetto di restauro e i lavori potranno partire solo con l’arrivo della bella stagione”.
“Inizialmente la strada era stata chiusa per la rotatoria della Banca di Macerata e solo successivamente è stato rilevato lo smottamento del terreno sottostante. Abbiamo quindi deciso di prolungare la chiusura per evitare danni e abbiamo chiesto l’indennizzo della protezione civile, che ci verrà presto accordato. Trattandosi di un ponte, è necessario operare d’estate quando il fosso è inattivo”.
“Per l’inizio dei lavori sul fosso e di consolidamento dell’arcata del ponte, bisognerà dunque attendere almeno fino a inizio giugno, con il termine previsto non entro il mese di agosto, data la mole degli interventi da effettuare. I danni sono consistenti e localizzati nella parte inferiore della struttura: il transito con le auto potrebbe essere pericoloso, per questo il varco rimane chiuso”.
Fermo - La tragedia si è consumata ieri, di prima mattina, quando, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, un giovane 30enne di Fermo ha perso la vita precipitando dal balcone di casa. Intorno alle 7.45 un familiare ha allertato i soccorsi che, prontamente intervenuti sul posto, non hanno potuto fare altro se non constatare il decesso: l'impatto con il suolo, da un'altezza di circa 6 metri, ha provocato traumi di gravità tale che ogni tentativo di rianimare la vittima è stato vano.
La Procura ha aperto un'inchiesta per tentare di ricostruire la dinamica dell'accaduto, nonostante l'assenza di testimoni oculari.
Nel pomeriggio di venerdi 06 maggio, alle ore 15:30 circa, una pattuglia dei Carabinieri Forestali di Montemonaco è intervenuta per un sopralluogo alle gole dell'Infernaccio per verificare le conseguenze di una frana avvenuta nel primo pomeriggio, dopo aver ricevuto una segnalazione da parte di un turista.
I Carabinieri Forestali, giunti nell'immediatezza sul posto, hanno rilevato che a quota 1800 m era avvenuto un distacco di roccia di grandi dimensioni su una parete verticale dal versante Capotenna perpendicolare alla gola dell'Infernaccio.
Il movimento franoso in zona è pressoché continuo dal sisma dell'ottobre 2016 che ha provocato il distacco dal Monte Sibilla di una grande massa di roccia. Il Comune di Montefortino ha vietato con ordinanza il transito anche ai pedoni oltre il bivio per l’Eremo di San Leonardo. L'evento franoso avvenuto nel pomeriggio non ha causato danni a persone o cose.
Le gole dell'Infernaccio, scavate dal fiume Tenna tra il Monte Priora e il Monte Sibilla, nel territorio comunale di Montefortino (FM), rappresentano una tra le località più suggestive all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Sono inoltre una popolare meta di escursioni e passeggiate turistiche, tra le più frequentate del Parco.
Per andare in montagna in sicurezza è necessario rispettare alcune regole di base, principalmente quelle indicate dall'Ente Parco, come ad esempio: informarsi sulla normativa, sui regolamenti e sulle disposizioni vigenti, perché con un comportamento sbagliato potremmo inconsapevolmente arrecare danni all'ambiente ed incorrere in sanzioni; restare sempre lungo i sentieri, infatti, oltre ad essere più sicuri, consentono di affaticarsi di meno.
È fondamentale inoltre prestare grande attenzione alla segnaletica posta lungo i percorsi e non inoltrarsi in strade o sentieri in presenza di divieti di accesso o transito, tali indicazioni vengono apposte per tutelare l'incolumità degli escursionisti.
Gatto intrappolato sotto un tombino nel centro cittadino di Fermo viene soccorso dai Vigili del Fuoco. Il fatto si è verificato questa mattina, quando un’incessante miagolio proveniente dal sottosuolo ha attirato l'attenzione di un passante che ha subito allertato la sala operativa del capoluogo.
La squadra giunta sul posto ha provveduto a sollevare il tombino del pozzetto di raccolta delle acque piovane in cui era intrappolato il felino, individuato con l'ausilio di una termocamera ed una sonda di profondità. Si è dunque proceduto con il salvataggio dell'animale in pericolo, ricondotto all'esterno in salvo.
L’amministrazione comunale di Caldarola informa che sono stati recentemente avviati alcuni cantieri nell’ambito dei progetti Sisma, P.N.C. e P.N.R.R., elencati di seguito.
Parcheggio in via Faleriense: il progetto prevede la realizzazione di 21 posti auto, dei quali 2 per disabili ed 1 dotato di stazione di ricarica per veicoli elettrici oltre a stalli per biciclette. Le opere di sostegno saranno realizzate nel rispetto dell’ambiente, con impiego di tecniche di ingegneria naturalistica. L’importo totale dei lavori di €. 345.000 e la consegna delle opere è prevista entro il prossimo mese di ottobre.
Area Camper in località Piandassalto: il progetto prevede la realizzazione di 14 piazzole per la sosta breve dei Camper. L’area sarà attrezzata con servizi di elettricità, acqua, scarichi e wifi. L’importo totale dei lavori è di €. 175.000 e la consegna è prevista entro il prossimo mese di agosto.
Ex Spitfire in località Madonna della Croce di Pievefavera: l’area è stata bonificata dall’amianto e sono state rimosse le vecchie e precarie strutture che vi insistevano. Il progetto prevede la demolizione e ricostruzione dei fabbricati e la riqualificazione dell’intera area, da affidare poi tramite bando ad un gestore. L’importo totale dei lavori è di €. 684.000 e la consegna è prevista per il mese di Giugno del prossimo anno.
Ampliamento della nuova Sede Comunale: nell’ambito della delocalizzazione delle attività strategiche, il progetto prevede l’ampliamento degli Uffici Comunali-Coc e la realizzazione di un archivio, nonché in via temporanea la sede della Caserma dei Carabinieri, in attesa del ripristino post Sisma di quella originaria. In seguito alla risoluzione del contratto con la ditta affidataria, è stata indetta una nuova gara e l’impresa vincitrice ha già ripreso i lavori, che termineranno entro il prossimo mese di settembre. L’importo totale dei lavori è di € 1.090.000,00.
Scivola in un dirupo mentre raccoglie asparagi. I vigili del fuoco sono intervenuti, alle ore 12:00 circa, per soccorrere un uomo di circa 80 anni caduto in una scarpata, nel territorio comunale di Castorano (Ascoli Piceno) .
La squadra dei pompieri, proveniente dalla centrale di Ascoli Piceno unitamente al personale del Soccorso Allpino, ha raggiunto la zona particolarmente impervia e ha recuperato l’uomo con tecniche Saf (Speleo Alpino Fluviali). L’80enne è stato successivamente trasportato in eliambulanza al Pronto Soccorso per accertamenti.
I carabinieri di Fermo hanno arrestato due pregiudicati per truffa in concorso. Qualche giorno fa, in du distinte occasioni, erano state raccolte denunce di truffa subite da due anziani del posto di 81 e 88 anni: nel primo caso la vittima era stata contattata telefonicamente da persona che, qualificandosi come nipote,le aveva chiesto del danaro per pagare una multa emessa dalla Questura, al fine evitare l'arresto.
Poco dopo, la vittima veniva contattata da un altro soggetto che, presentandosi come operatore della Questura, quantificava la somma in denaro necessaria per evitare l'arresto al nipote, precisando che al ritiro avrebbe provveduto un incaricato recandosi al domicilio.
La vittima, spaventata dalla circostanza, dopo aver raccolto alcuni monili in oro custoditi in casa, nonché denaro in contanti per alcune decine di migliaia di euro, scendeva in strada consegnando tutti i suoi risparmi ad un giovane sconosciuto che l'attendeva sotto casa e che dopo aver ritirato il denaro e i preziosi si era allontanato.
Nel secondo caso, l'88enne, mentre si trovava in casa, era stato contattato telefonicamente da una persona che, dopo avergli riferito di una sanzione pecuniaria a carico del nipote, per un importo di 6mila euro, gli anticipava che di lì a breve sarebbe stato raggiunto da un dipendente di Poste Italiane incaricato del ritiro del denaro.
Poco dopo si era presentato in casa uno sconosciuto, qualificatosi come direttore della Poste Italiane, al quale l'anziano ha consegnato tutto il denaro custodito in casa, circa 3mila euro, dichiarando di non possedere altro. Le indagini dei carabinieri della stazione di Fermo hanno permesso di identificare e fare arrestare gli autori del reato: si tratta di due i napoletani di 48 e 46 anni.
Sono state raccolte testimonianze e analizzati i filmati dei sistemi di videosorveglianza. I militari hanno individuato l'automobile usta dai due: una Fiat Cinquecento, che è stata fermata lungo l'autostrada, con i due a bordo. Perquisiti dalla Stradale sono stati trovati in possesso di monili e denaro contante per una cifra di circa 15mila euro, occultata nel dispositivo delle cinture di sicurezza. Arrestati, i due sono stati posti ai domiciliari.
I carabinieri della stazione di Matelica, al termine di una lunga attività di indagine, hanno denunciato all’autorità giudiziaria quattro persone per i reati di falso e di indebita percezione del reddito di cittadinanza.
Gli stessi, tramite false dichiarazioni nelle quali omettevano i loro precedenti penali e le loro pendenze con la giustizia ancora in corso, erano riusciti a percepire -fin dal 2019 in alcuni casi- migliaia di euro di sussidio.
Nello specifico tra i deferiti vi è una donna pluripregiudicata settantatreenne, residente ad Alba Adriatica, che tra il 2019 e il 2022 aveva ottenuto 39 mensilità per un ammontare di oltre trentamila euro; un sessantaseienne che con 22 mensilità aveva raggiunto la cifra di quindicimila euro; un cinquantacinquenne che arriva ad ottenere quarantamila euro e infine un trentaquattrenne di Silvi che era arrivato alla cifra di ventiduemila euro.
La cifra complessiva di 108.000 euro risultava quindi sottratta dalle casse dello Stato dai soggetti che avevano prodotto artificiosamente la falsa documentazione.
Un uomo è stato accoltellato dal fratello in casa ad Ancona al culmine di una lite: il ferito è stato trasferito in ospedale dai sanitari in codice rosso avanzato. Il fatto è accaduto oggi, poco dopo le 5 della mattina, in un'abitazione in via Jesi, zona Piano San Lazzaro.
Sul posto la Croce Gialla, un'automedica del 118 e la polizia. Secondo una prima ricostruzione, nell'appartamento è scoppiata una furiosa lite per futili motivi tra i due fratelli, di origine tunisina, entrambi di età tra i 25 e 30 anni, e sotto l'effetto di abbondante uso di alcol. Uno dei due è stato ferito a coltellate al collo, al viso, all'avambraccio sinistro e al torace; per questo è stato sottoposto a intervento chirurgico.
Anche l'altro fratello è rimasto ferito ed è stato trasportato in pronto soccorso per essere medicato. La polizia sta ricostruendo la dinamica dei fatti.
Giovanni Petrini, l’uomo di 88 anni accusato di aver ucciso lo scorso 25 febbraio la moglie Giuseppina Traini resta ai domiciliari che trascorrerà in una residenza sanitaria Rsa, dopo le dimissioni dall’ospedale Murri di Fermo, in cui venne ricoverato già la sera dell’omicidio sotto shock.
Un omicidio consumato a Capodarco, all’interno dell’abitazione in cui la vittima 85enne viveva con il marito, costretta a letto dopo una caduta che le aveva procurato diverse fratture. La donna venne ritrovata poco dopo le 21 da uno dei due figli, già priva di vita, colpita in diverse parti del corpo con un coltello rinvenuto poi nell'abitazione, mentre il marito era in stato confusionale e di incoscienza.
Una tragedia familiare, restano ignoti i motivi del gesto, viste le testimonianze dei vicini che avevano descritto la coppia come molto affiatata. L'accusa per Petrini è quella di omicidio volontario aggravato dall’essere stato commesso a danno di un coniuge. Proseguono le indagini, non ancora concluse, come dichiarato dai difensori dell’uomo.
Scontro tra un mezzo pesante e un'auto: muore una giovane donna di 27 anni, originaria di Marina di Altidona. Il tragico incidente si è registrato al km 305+500 dell'A14, Bologna-Taranto, tra San Benedetto del Tronto e Grottammare, in direzione Ancona e in corrispondenza di un cantiere. A causa del sinistro, avvenuto poco prima delle 19, fa sapere Autostrade per l'Italia, il tratto in questione è stato temporaneamente chiuso.
"Dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe che l'automobilista nel percorrere a forte velocità la corsia in deviazione sulla carreggiata opposta - temporaneamente attivata al fine di smaltire gli accodamenti - abbia invaso la corsia dedicata alla marcia nella direzione opposta scontrandosi frontalmente con un mezzo pesante", si legge in una nota di Autostrade. A perdere la vita è stata la 27enne al volante dell'autoveicolo, una Volkswagen Up.
Sul luogo dell'evento il traffico è rimasto bloccato per circa due ore con code sino a 4 chilometri. Sul posto sono intervenuti il personale di Autostrade per l'Italia, i vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto, la polizia stradale e i mezzi di soccorso del 118.
Cade dal palo del telefono: operaio di 48 anni soccorso dall'eliambulanza. L'episodio è avvenuto, intorno alle 16:30 del pomeriggio odierno, a Loro Piceno. A causa del cedimento del palo, l'uomo - dipendente di una compagnia telefonica - è precipitato da un'altezza di circa 4 metri schiantandosi violentemente al suolo mentre stava svolgendo dei lavori di manutenzione.
Lanciato l'allarme, sono giunti sul posto i mezzi di soccorso del 118 con un'automedica e gli operatori sanitari, valutate le condizioni del 48enne, hanno deciso di allertare l'eliambulanza. L'uomo è stato trasferito in codice rosso all'ospedale dorico di Torrette per via dei traumi riportati a seguito della caduta.
Sul luogo dell'incidente presenti anche i carabinieri della locale stazione e gli ispettori dello Spsal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro), a cui spetterà il compito di ricostruire quanto accaduto.
(Foto di repertorio)