Aggiornato alle: 17:55 Giovedì, 22 Maggio 2025 cielo coperto (MC)
Cronaca Provincia Macerata

Giro di denaro illecito dalla Guinea: a Macerata denunciati due "banchieri di strada"

Giro di denaro illecito dalla Guinea: a Macerata denunciati due "banchieri di strada"

Antiriclaggio, bloccato meccanismo illecito. Il gruppo di Macerata della Guardia di Finanza, attraverso una specifica operazione, ha appurato che per due anni - dal 2020 al 2022 - due cittadini guineani hanno posto in essere un articolato sistema illegale per trasferire denaro, con un giro complessivo da 100mila euro, bypassando gli intermediari finanziari abilitati, attraverso il metodo "Hawala". 

IL FATTO - Nello specifico, uno dei due soggetti denunciati operava acquisti con la carta PostePay in uso al cognato, sulla quale si faceva accreditare somme di denaro, per poi effettuare illecite movimentazioni finanziarie transfrontaliere. 

Stando agli elementi raccolti durante le indagini, i due cittadini guineani operavano nell’ambito della propria comunità, offrendo un’alternativa al sistema bancario/finanziario nazionale per trasferire denaro da e verso il paese d’origine tramite ulteriori complici localizzati proprio in Guinea. 

Il sistema finanziario informale "Hawala", difatti, si basa sul rapporto fiduciario tra il migrante che dispone la rimessa e il broker che la "materializza" mediante un vero e proprio network diffuso principalmente in Medio Oriente, Africa e Asia.

Il trasferimento di denaro prevede la partecipazione di quattro attori: l'ordinante, cioè il migrante che vuole trasferire il denaro; l'hawaladar, ossia il banchiere di strada che, nel Paese di accoglienza, raccoglie dal migrante (ordinante) i fondi da trasferire; l'hawaladar nel Paese di destinazione dei fondi, che liquiderà il denaro al beneficiario; il beneficiario, colui al quale il denaro è destinato.

In sostanza, il meccanismo di funzionamento è il seguente: l'ordinante, per esempio un migrante che lavora in Italia, consegna il denaro all'hawaladar, cioè all'intermediario abusivo che si trova in Italia.

L'intermediario comunica all'ordinante un codice di autenticazione che questi notificherà (per telefono, e-mail, etc.) al beneficiario che risiede nel Paese di destinazione dei fondi. Il beneficiario con il codice si presenta all'altro hawaladar, cioè l'agente che risiede nel suo stesso Paese, che, una volta verificato il codice, liquiderà il denaro al beneficiario stesso.

La caratteristica peculiare di questi sistemi è l'assenza di trasferimento fisico di denaro, bensì un apparato di trasferimenti, prevalentemente telefonici, che alla fine comportano dei sistemi di compensazione.

Il tutto, al di fuori delle regole che regolano il sistema finanziario italiano, che consente di eseguire movimentazioni transfrontaliere unicamente per il tramite di operatori finanziari abilitati, in modo "tracciato" e previa puntuale "identificazione".

La Finanza ha identificato settantadue soggetti di nazionalità guineana, residenti in Trentino Alto, Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Umbria, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna, che si sono avvalsi del sistema finanziario abusivo.

I due hawaladar ("banchieri di strada"), residenti in provincia di Macerata, sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per abusiva attività finanziaria e violazioni alla normativa antiriciclaggio: rischiano una reclusione fino a quattro anni.

 

Picchio News
Il giornale tra la gente per la gente.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni