Un incidente stradale si è verificato questa mattina, intorno alle 7:45, alla rotatoria tra via Mattei e via Pesaro, a Macerata. Coinvolta la conducente di una Volkswagen Up che, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo all’altezza dell’incrocio. La vettura è poi andata a schiantarsi contro un palo della segnaletica stradale, situato sullo spartitraffico.
Sul posto è intervenuta una pattuglia della Polizia Locale per i rilievi del caso e per gestire la viabilità. Non si registrano feriti. La conducente dell’auto è stata sottoposta a pre-test alcolemico, risultato negativo.
Il traffico ha subito rallentamenti per alcuni minuti, ma la situazione è tornata rapidamente alla normalità.
Un grave incidente si è verificato oggi pomeriggio a Porto Sant’Elpidio, sulla costa fermana. Intorno alle 16 un parapendista, colto probabilmente da un malore, ha perso il controllo del mezzo ed è precipitato all’interno di una piscina di una struttura ricettiva, l'uomo è morto sul colpo. Nell’impatto è rimasta ferita una giovane donna, fortunatamente non in pericolo di vita.
L’uomo deceduto è Felix Baumgartner, 56 anni, celebre base jumper e paracadutista austriaco. Baumgartner era conosciuto a livello mondiale per il suo iconico salto dalla stratosfera nel 2012, con il progetto Red Bull Stratos, che lo rese il primo uomo a infrangere il muro del suono in caduta libera (Mach 1.25) e gli fruttò tre record FAI: velocità terminale, altezza di uscita (38.969 m) e lunghezza della caduta libera (36.402 m).
L’incidente, avvenuto sotto gli occhi attoniti dei presenti, ha scosso profondamente la comunità: la piscina è stata immediatamente isolata, e sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 (con i militi della Croce Vede e della Croce Azzurra di Porto San Giorgio), i vigili del fuoco e gli agenti locali per i rilievi. Secondo i primi accertamenti, Baumgartner sarebbe stato colto da un malore prima di perdere il controllo del parapendio e precipitare. La donna coinvolta, urtata dal velivolo, è stata soccorsa e trasportata all'ospedale "Murri" di Fermo, ma le sue condizioni non desterebbero preoccupazione.
(Foto Wikipedia)
Un grave episodio di violenza domestica si è consumato ieri a Camporotondo di Fiastrone, in provincia di Macerata, dove i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tolentino, insieme ai colleghi della Stazione di Belforte del Chienti, hanno arrestato un uomo di 37 anni, di origine indiana, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.
L’intervento è scattato in seguito a una segnalazione da parte del personale del 118, giunto sul posto per soccorrere una donna, coetanea dell’uomo e anch’essa di origine indiana, che presentava evidenti ferite al volto. La vittima, poi emerso essere la mogflie del 37enne, è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale di Macerata, dove i medici le hanno riscontrato una frattura delle ossa nasali, una perforazione del timpano sinistro, oltre a numerose contusioni, escoriazioni ed ecchimosi multiple. La prognosi è di 60 giorni.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, la violenza sarebbe avvenuta alla presenza dei tre figli minori della coppia, al culmine dell’ennesima lite domestica. Dagli accertamenti successivi e grazie alla denuncia presentata dalla donna, è emerso un quadro di gravi e prolungati maltrattamenti, che sarebbero iniziati già nel 2014. L’uomo, secondo quanto riportato dalla vittima, avrebbe sottoposto la moglie a continui episodi di vessazioni verbali e violenze fisiche, anche davanti ai figli.
In considerazione delle evidenze raccolte, l’uomo è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso la casa circondariale di Ancona-Montacuto, dove resterà in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Le indagini proseguono per approfondire ulteriormente la situazione familiare e garantire protezione alla donna e ai minori coinvolti.
È finita in Spagna la fuga di Andrea Cavallari, uno dei sei condannati per la strage della Lanterna Azzurra di Corinaldo, evaso nei giorni scorsi dopo aver discusso la tesi di laurea all’Università di Bologna (LEGGI QUI). L’uomo è stato catturato questa mattina a Barcellona, fermato in strada dalla polizia spagnola grazie alla collaborazione con le autorità italiane.
Cavallari, 24 anni, era detenuto in regime di semilibertà: aveva ottenuto lo scorso 3 luglio il permesso di recarsi a Bologna per concludere il suo percorso universitario, ma al termine della cerimonia non aveva fatto ritorno alla struttura penitenziaria, facendo perdere le proprie tracce. Da subito erano scattate le ricerche, durate due settimane ed estese a livello internazionale.
Secondo quanto emerso, Cavallari si trovava nel capoluogo catalano da almeno due giorni. Le autorità italiane, allertate dalla sua fuga e supportate da segnalazioni e attività di intelligence, hanno chiesto il supporto della polizia spagnola, che lo ha rintracciato e fermato nella tarda mattinata mentre camminava per le vie del centro città. Non avrebbe opposto resistenza.
Andrea Cavallari era stato condannato in via definitiva per i tragici fatti del dicembre 2018, quando nella discoteca di Corinaldo, durante un concerto del trapper Sfera Ebbasta, la diffusione di spray urticante scatenò il panico tra la folla. Nella calca persero la vita cinque adolescenti e una madre. Cavallari faceva parte della banda responsabile dell’azione criminale e di altre rapine con spray al peperoncino, e sta scontando una pena a 10 anni e 5 mesi.
MACERATA - La Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata ha concluso una complessa attività investigativa nel settore dei bonus edilizi, portando alla luce una maxi frode sui crediti d’imposta legati al Sisma Bonus acquisti 110% e al Sisma Bonus ordinario.
Al centro dell’inchiesta un gruppo familiare con sede nella provincia maceratese, a cui fanno capo diverse società, tra cui una formalmente attiva nella gestione di parcheggi e autorimesse ma di fatto inattiva. Secondo gli accertamenti dei finanzieri, la società sarebbe stata creata ad hoc per simulare l’acquisto di garages pertinenziali agli appartamenti in costruzione, con l’obiettivo di generare crediti d’imposta inesistenti da cedere o compensare, eludendo le restrizioni previste dalla normativa vigente.
Il meccanismo fraudolento si basava sulla cessione fittizia dei garages dalle imprese costruttrici alla società collegata, che poi ne concedeva l’utilizzo agli acquirenti degli appartamenti. Per mascherare la natura illecita dell’operazione, i contratti di affitto dei box erano intestati a familiari degli acquirenti, allo scopo di confondere i controlli dell'amministrazione finanziaria.
Secondo quanto ricostruito, il valore complessivo dei bonus edilizi non spettanti creati e ceduti con la formula dello "sconto in fattura" ammonta a oltre 1,1 milioni di euro, parte dei quali già compensati dalle imprese cessionarie.
A rendere ancora più grave il quadro, la presenza di false asseverazioni redatte dal direttore dei lavori strutturali e dal collaudatore statico in uno dei cantieri coinvolti. I tecnici avrebbero attestato la conclusione delle opere strutturali in una data non veritiera, permettendo l’accesso al Sisma Bonus 110% – in luogo dell’85% spettante – per un ammontare di ulteriori 360.000 euro di crediti indebiti.
L’attività si è conclusa con la denuncia di due imprenditori, in qualità di legali rappresentanti di tre società edili, per indebita compensazione di crediti d’imposta, e di due professionisti tecnici per falsità ideologica nelle asseverazioni, come previsto dal Decreto Legge n. 34/2020.
In seguito alla ricostruzione dei fatti e alla collaborazione con le autorità, le società coinvolte - cessionarie dei crediti - hanno aderito alla procedura del ravvedimento operoso, restituendo all’Erario l’intero importo dei crediti non spettanti, inclusi sanzioni e interessi, per una somma complessiva superiore a 1,4 milioni di euro.
La Guardia di Finanza sottolinea che, nel rispetto del principio di presunzione d’innocenza, la colpevolezza dei soggetti coinvolti sarà definitivamente accertata solo con sentenza irrevocabile di condanna.
Un incendio ha interessato le campagne di Mogliano, in contrada Sant'Anna: apprensione tra i residenti, richiesto un importante dispiegamento di mezzi di soccorso. Un uomo è stato trasferito d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette in eliambulanza.
Le fiamme si sono sviluppate nel tardo pomeriggio, a partire dalle 19:00 circa. L'odore acre del fumo si è propagato fino al centro storico del comune che dista un paio di chilometri dal luogo del fatto. A essere particolarmente colpito è stato un uliveto, dove il fuoco ha trovato facile esca, minacciando anche alcune abitazioni situate nelle vicinanze.
Sul posto operano senza sosta diverse squadre dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Macerata, impegnate nel contenere il fronte del rogo e mettere in sicurezza l’area.
Presenti anche i sanitari del 118. Per un uomo di 55 anni è stato necessario il trasferimento in codice rosso all'ospedale regionale di Torrette tramite eliambulanza. Secondo una prima ricostruzione sarebbe stato investito dalla vampata delle fiamme, probabilmente scaturita da un utensile con cui stava lavorando.
(Foto di Giammario Scodanibbio)
Rapida ed efficace la risposta della Polizia di Stato al furto avvenuto nella notte tra sabato e domenica in uno dei locali più frequentati del lungomare sud di Civitanova Marche. Un giovane, vittima dello scippo della propria catenina in oro, ha immediatamente contattato il Numero Unico di Emergenza 112 chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine.
All’arrivo della volante del locale Commissariato, il ragazzo ha raccontato agli agenti quanto accaduto: mentre si trovava all’interno di un locale gremito, è stato avvicinato da un gruppo di giovani. Uno di loro gli ha strappato di colpo la catenina dal collo, mentre gli altri complici si sono frapposti tra la vittima e l’autore del furto, permettendo al gruppo di fuggire rapidamente confondendosi nella folla.
Grazie alla tempestività dell’intervento e alla descrizione dettagliata fornita dal ragazzo, gli agenti sono riusciti a collegare il gruppo a dei soggetti già identificati nel corso dei servizi di controllo notturni. Attraverso l’interrogazione delle banche dati in uso alle forze di polizia, è stato possibile risalire in breve tempo alla struttura alberghiera dove i sospettati avevano trascorso la notte.
La mattina successiva, il gruppo è stato rintracciato nei pressi dell’hotel. Durante la perquisizione personale, gli agenti hanno trovato la catenina sottratta ancora in possesso dei ragazzi.
Si tratta di tre giovani ventenni e un minorenne, tutti cittadini italiani residenti in provincia di Perugia. Uno di loro, maggiorenne e ritenuto l’autore materiale del furto, è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata con l’accusa di furto con strappo. La refurtiva, dal significativo valore economico e affettivo, è stata restituita al legittimo proprietario.
La procura minorile delle Marche, guidata da Cristina Tedeschini dal maggio 2024, ha fatto il punto su reati, strategie e tendenze: «Dall’inizio del 2025 abbiamo aperto 492 nuovi procedimenti, circa 2,5 al giorno, con altri 649 casi pendenti del passato». L’attuale impegno ha ridotto di molto il backlog: oggi i fascicoli attivi sono 283, di cui 247 a giudizio ordinario, 19 immediati, 14 con misure cautelari e 4 arresti in flagranza.
I reati raccontano una fotografia realistica: rapine, estorsioni e spaccio, spesso legati a episodi banali un pacchetto di sigarette elettroniche, pochi spiccioli o un capo in meno. Non si tratta di criminalità organizzata, ma di “compagnie che pensano sia normale delinquere”.
Il caso emblematico riguarda le violenze a Porto Recanati da parte di un gruppo di minorenni che si faceva chiamare “N.S.” (non snitch), coinvolto in rapine, pestaggi e perfino un accoltellamento all’Hotel House. Su otto denunciati, cinque hanno ricevuto misure cautelari: tre obblighi comunitari e due detenuti in un istituto. Per loro è partita la messa alla prova: 12 mesi di volontariato, con l’obiettivo espresso dalla procuratrice: «Non vogliamo buttare via la chiave, ma recuperare vite smarrite».
Con questo approccio, la Procura ottiene un 70 % di esito positivo, grazie a percorsi alternativi come affidamento, comunità o lavori sociali. Nonostante la riservatezza imposta dalla normativa, il messaggio è chiaro: “Non è vero che delinquenti minorenni restano impuniti; il nostro sistema prevede addirittura risposte più rapide e misure che favoriscono la reintegrazione”.
A preoccupare è anche l’abuso di stupefacenti tra gli adolescenti e la presenza di disturbi mentali tra le vittime o i protagonisti dei fatti. La radice del fenomeno va spesso cercata nelle famiglie: “La quasi totalità dei ragazzi proviene da nuclei smembrati o con relazioni fragili — italiani o di seconda generazione — e senza un tessuto familiare saldo si perdono”.
Negli ultimi mesi la Regione Marche ha vissuto altri episodi gravi: violenze di gruppo registrate a Fano, Montecchio, Senigallia e le aggressioni ad Ancona su una sigaretta da poche decine di euro unite alla successiva violenza e riprese virali: «I responsabili sono stati individuati», assicura il capo della Squadra Mobile, Carlo Pinto.
"In sintesi, la risposta dei nostri uffici è chiara e tempestiva, conclude: prima si interviene, prima si può aprire la via della riabilitazione. Recuperare anche un solo ragazzo è una vittoria per l’intero sistema, spiega la procuratrice Tedeschini, che invita a non confondere emergenza con emergenzialismo, ma a guardare con fiducia a un percorso che coniuga rigore e speranza".
Continuano le attività di controllo sul territorio da parte della Compagnia dei Carabinieri di Macerata, in collaborazione con i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro.
A Monte San Giusto, i Carabinieri hanno scoperto un abuso edilizio all’interno di un capannone artigianale riconducibile a un’impresa edile locale. In particolare, i locali adibiti ad ufficio erano stati trasformati in un appartamento completo di cucina, bagno, soggiorno e camera da letto, il tutto senza le necessarie autorizzazioni urbanistiche. I militari hanno inoltre accertato che l’abitazione abusiva era stata affittata a un cittadino pakistano di 28 anni tramite un contratto di locazione intestato però “per uso ufficio”, con un canone annuo di 2.700 euro.
A conclusione degli accertamenti, il legale rappresentante dell’impresa è stato denunciato per abuso edilizio, mentre l’affittuario è stato segnalato per utilizzo improprio dei locali, senza variazione della destinazione d’uso. Successivamente, su ordinanza del Comune, l’impresa ha provveduto al ripristino dello stato originario dei locali, come richiesto dai Carabinieri.
A Macerata, invece, è stata passata al setaccio una sala scommesse del centro cittadino. Il personale del Nucleo Operativo e Radiomobile, insieme al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, ha rilevato violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. In particolare, è stata contestata all’amministratore della società la mancata custodia del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) all’interno dell’unità produttiva. Per questa infrazione è stata comminata una sanzione amministrativa compresa tra i 2.847,67 e i 9.397,34 euro.
Controlli al Ponte del Diavolo, sei stranieri identificati. Nella mattinata di mercoledì 16 luglio è stata portata a termine un’ulteriore azione di prevenzione. Alle prime luci dell’alba, intorno alle ore 7, la Polizia Locale di Tolentino – guidata dal comandante Andrea Isidori – è intervenuta nell’area sottostante al Ponte del Diavolo, a seguito di una segnalazione. In quella zona, trasformata in riparo di fortuna, erano presenti sei cittadini stranieri, che avrebbero trascorso la notte all’aperto per mancanza di un alloggio.
Gli agenti, con il supporto dei Carabinieri della Compagnia di Tolentino, hanno proceduto all’identificazione dei soggetti e al controllo dei documenti. Due di loro sono stati sottoposti a verifiche più approfondite su permessi e autorizzazioni. Secondo quanto emerso, sarebbero in attesa di iniziare a lavorare nei prossimi giorni in un cantiere situato in un comune dell’Alto maceratese.
Il sindaco Mauro Sclavi ha voluto ringraziare le forze dell’ordine per l’intervento e per l’attenzione costante rivolta ai fenomeni di disagio urbano. «Ringrazio anche il cittadino che ha segnalato la presenza anomala nell’area verde della ex centrale – ha dichiarato –. La collaborazione della popolazione è fondamentale per non abbassare la guardia. Stiamo portando avanti una strategia di controllo capillare che sta dando risultati: queste persone iniziano ad avere difficoltà nel trovare alloggio e questo dimostra che la nostra azione sta producendo effetti».
Il primo cittadino ha ribadito l’importanza del coordinamento tra amministrazione, forze dell’ordine e cittadini, in linea con quanto auspicato anche dalla Prefettura: «Solo con un’azione sinergica e condivisa possiamo garantire un ritorno alla normalità e contrastare in modo efficace i fenomeni di insicurezza».
Ancora tensione nel cuore di Tolentino. Nel pomeriggio di oggi, intorno alle 17:15, una violenta rissa è esplosa in via della Pace, di fronte alla filiale di Banca Intesa. Coinvolti due uomini, uno di origine egiziana e l’altro libica, entrambi sui trent’anni, che hanno rapidamente dato vita a un alterco sempre più acceso.
Secondo le prime ricostruzioni, uno dei due avrebbe utilizzato uno spray urticante e impugnato una spranga prelevata da un vicino cantiere. La lite si è presto trasformata in una zuffa più ampia, con il coinvolgimento di almeno altre tre o quattro persone. Alcuni partecipanti, in preda alla furia, hanno addirittura smontato parte delle impalcature presenti nella zona, trasformandole in armi improvvisate.
Urla, calci e pugni hanno attirato l’attenzione dei residenti e dei passanti, creando panico e un grande assembramento in strada. L’intervento tempestivo dei Carabinieri e della Polizia Locale ha permesso di riportare la calma, anche se con non poca difficoltà.
Due persone sono state accompagnate in caserma per l’identificazione, mentre altri partecipanti alla rissa sono riusciti a darsi alla fuga. Le forze dell’ordine stanno ora lavorando per identificare i responsabili e accertare le rispettive responsabilità penali. Sul posto si è recato anche il sindaco Mauro Sclavi, preoccupato per l’ennesimo episodio di violenza che riporta l’attenzione sulla sicurezza urbana nel centro storico di Tolentino.
Questa sera, intorno alle ore 18:30, la Polizia è intervenuta nella piazza San Marone di Civitanova Marche a seguito di un'accesa lite tra una ragazza e un giovane. La discussione, iniziata con spintoni in centro alla folla, ha visto la giovane tentare di ripararsi, mentre il ragazzo ha mantenuto un atteggiamento più composto.
Secondo quanto riportato da testimoni oculari, la tensione è continuata anche dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, con la ragazza che ha continuato a essere agitata e a urlare, attirando l’attenzione dei presenti. Gli agenti di polizia sono intervenuti prontamente per separare i due protagonisti della lite, ma la situazione si è protratta per circa mezz’ora.
Al termine dell'intervento, una squadra della Croce Verde ha soccorso la ragazza, la cui agitazione non accennava a calmarsi. È stata quindi accompagnata al Pronto Soccorso per accertamenti. Il giovane è invece rimasto sul posto in attesa dei rilievi delle forze dell’ordine.
Le circostanze che hanno innescato la lite non sono ancora del tutto chiare, e le indagini sono in corso per ricostruire dinamica e motivazioni.
Tentato furto sventato a Mogliano grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri. Nella mattinata di ieri, un cittadino polacco di 60 anni, senza fissa dimora, è stato denunciato in stato di libertà per tentato furto aggravato ai danni di un noto autodemolitore della zona.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo si è introdotto nell’area dell’azienda attraverso un varco nella recinzione posteriore, approfittando dell’assenza momentanea degli addetti. Una volta all’interno, ha cercato di sottrarre un dispositivo satellitare da un veicolo parcheggiato, ma è stato colto sul fatto dal titolare dell’attività.
Scoperto, il 60enne è immediatamente fuggito a bordo della propria auto, parcheggiata all’esterno. L’allarme è scattato poco dopo, con una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Mogliano prontamente giunta sul posto per raccogliere la testimonianza del proprietario e avviare le ricerche.
Le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare il sospettato nella frazione di Villa San Filippo di Monte San Giusto, dove è stato bloccato e condotto in caserma per l’identificazione. Al termine degli accertamenti, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per tentato furto.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche hanno denunciato un 23enne per furto con strappo avvenuto nella notte di domenica all’interno della discoteca “Shada”.
Il giovane, originario di Bolzano e residente a Genova, è stato riconosciuto come autore del gesto ai danni di un 20enne di origini moldave residente a Macerata. Durante la serata, al malcapitato è stata strappata dal collo una collana in oro con crocefisso. La vittima ha prontamente reagito riuscendo a bloccare il responsabile grazie anche all’intervento del personale di sicurezza del locale.
Sul posto è arrivata una pattuglia del 112 Nue, che ha identificato il 23enne e lo ha denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria. Dalle ricerche effettuate è stato possibile recuperare solo il crocefisso in oro, subito restituito al legittimo proprietario che ne ha confermato il possesso.
I carabinieri della stazione di Porto Recanati hanno tratto in arresto un uomo di 41 anni, residente nella provincia di Bari e già noto alle forze dell’ordine, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale del capoluogo pugliese.
Il soggetto, che era sottoposto alla misura di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Bari, si era reso irreperibile dallo scorso aprile. La sua latitanza è terminata nelle ultime ore, quando è stato individuato e fermato dai militari dell’Arma nel corso di un controllo del territorio.
A seguito degli accertamenti, è emerso che sull'uomo pendeva un ordine di carcerazione: deve infatti scontare una pena residua di 2 anni, 7 mesi e 26 giorni di reclusione per una serie di furti aggravati commessi tra il 2017 e il 2020 nella provincia di Bari.
Concluse le formalità di rito, il 41enne è stato trasferito presso la casa di reclusione di Fermo, dove resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Un violento scontro frontale tra un furgone e un’automobile si è verificato questa mattina, 14 luglio, lungo la strada provinciale SP361, all’altezza del Comune di Castelraimondo, intorno alle ore 8.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i soccorsi del 118, che hanno prestato le prime cure ai feriti. La passeggera dell’automobile, Rita Pioli, 78 anni, è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona in condizioni critiche a causa dei gravi traumi riportati nell’impatto. Purtroppo, la donna è deceduta poco dopo il trasporto. Ferito anche il marito, 85enne e conducente dell’auto, mentre il conducente del furgone è rimasto illeso.
I Carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente. Nel frattempo, i Vigili del Fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area interessata per garantire la sicurezza della circolazione.
Potenza Picena - Blatte morte nei locali interni, sporco stratificato in cucina e gravi carenze igienico-sanitarie: è quanto hanno riscontrato i militari del NAS di Ancona nel corso di un’ispezione a uno stabilimento balneare di Porto Potenza, nell’ambito della campagna nazionale “Estate Tranquilla 2025”, disposta dal Comando Carabinieri Tutela della Salute di Roma.
L’intervento ha riguardato in particolare l’area ristorazione dello stabilimento, dove sono emerse situazioni incompatibili con i requisiti minimi di igiene previsti dalla normativa vigente.
Durante il sopralluogo, gli ispettori hanno trovato pavimenti sporchi e unti, attrezzature e cappe incrostate di grasso, nonché scarti alimentari sotto il mobilio della cucina. All’interno dello spogliatoio e del bagno destinato al personale sono state inoltre rilevate blatte morte, segno evidente di una precedente infestazione non correttamente gestita.
L’ispezione ha inoltre evidenziato il mancato rispetto di alcune procedure del sistema HACCP, tra cui la pulizia degli ambienti e la registrazione delle temperature, elementi fondamentali per garantire la sicurezza alimentare.
A fronte della gravità delle condizioni riscontrate, i Nas hanno richiesto l’intervento del personale dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata, che ha confermato la necessità di intervenire. L’esito è stato la sospensione immediata dell’attività di ristorazione, che potrà riprendere solo a seguito del ripristino completo delle condizioni igienico-sanitarie previste per legge.
Al termine dell’ispezione sono state inoltre elevate sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro. La struttura è stata anche segnalata all’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona per ulteriori inadeguatezze minori.
Tolentino - Si è spento nelle prime ore di questa mattina, all’età di 91 anni, nella sua casa di Tolentino, il cavalier Franco Moschini, figura di spicco dell’industria italiana e simbolo indiscusso dell’eleganza e dell’eccellenza artigianale nel mondo.
Moschini è stato per decenni il cuore pulsante di Poltrona Frau, marchio divenuto emblema del Made in Italy in tutto il mondo. La sua visione imprenditoriale, unita alla passione per il design e l’arte manifatturiera, ha reso l’azienda un punto di riferimento internazionale nel settore dell’arredamento di alta gamma.
Una vita dedicata all’impresa e al design
Il percorso imprenditoriale di Moschini inizia nel 1962, quando, dopo aver sposato Isabella Brandi, viene coinvolto dal suocero Nazareno Brandi — allora a capo della Nazareno Gabrielli — per occuparsi di una situazione complessa: la gestione della torinese Poltrona Frau, in difficoltà economiche.
Moschini accetta la sfida e nel 1963 trasferisce l’azienda a Tolentino, intuendo il potenziale che poteva nascere da una nuova direzione e da una rete di collaborazioni con grandi maestri del design italiano.
Sotto la sua guida, Poltrona Frau collabora con architetti e designer di fama mondiale: Gio Ponti, Luigi Massoni, Gae Aulenti, Renzo Piano, Ferdinand Porsche, Richard Meier, solo per citarne alcuni.
Nel 2012, in occasione del centenario dell’azienda, nasce per sua volontà il Poltrona Frau Museum, progettato da Michele De Lucchi.
Negli anni successivi amplia la propria attività attraverso la Moschini S.p.A., holding familiare attiva in vari settori: biotech, aerospace, automotive, finanza, energie rinnovabili e start-up.
Un’eredità culturale e industriale
Franco Moschini non ha mai smesso di investire nella cultura e nel design. Nel 2011 fonda l’associazione Casale delle Noci, poi divenuta Fondazione Design Terrae, impegnata nella valorizzazione dell’artigianato d’eccellenza e dello sviluppo territoriale nell’alto maceratese.
Nel 2013, attraverso la Moschini Spa, rileva il marchio Gebrüder Thonet Vienna, contribuendo al suo rilancio internazionale. Partecipa inoltre in aziende simbolo del design italiano come Venini, Zanotta e Tecno.
Nel 2014 cede la sua quota di Poltrona Frau al gruppo americano Haworth, mantenendo però salda la sua attenzione per la cultura: fonda infatti la Fondazione Franco Moschini per il recupero del Politeama Piceno di Tolentino, trasformato in centro culturale e inaugurato nel 2017.
Il cordoglio del sindaco Mauro Sclavi, del Gruppo Moschini e delle Fondazioni
“Franco Moschini è stato uno dei nomi più illustri del Made in Italy. Grazie alle sue doti imprenditoriali e al suo coraggio, Poltrona Frau, di cui era presidente, è diventata un marchio noto in tutto il mondo come sinonimo di eleganza, stile e alta qualità artigianale".
"Appassionato di musica, amante della natura, amico sincero e uomo attento agli altri – così lo definiva Luca Cordero di Montezemolo – Franco Moschini è il protagonista di una lunga stagione di successi imprenditoriali che hanno fatto grande Tolentino nel mondo."
"A nome mio personale, dell’Amministrazione comunale e della città tutta, esprimo tutto il mio commosso cordoglio per la morte di Franco Moschini. Interpretando anche il sentimento dell’intera comunità tolentinate, ci stringiamo con affetto alle figlie Melania, Erika e al nipote Leonardo, a cui porgiamo le nostre più sentite condoglianze".
"Uomo di grande sensibilità e intelligenza, Moschini è stato un amico sincero, un esempio da seguire. I suoi consigli – mai invadenti, sempre garbati – erano di grande valore e aiutavano a fare la scelta giusta per il futuro".
"Credeva profondamente nel lavoro artigianale e nel talento dei giovani. Ha sostenuto iniziative culturali, editoriali ed educative spesso in silenzio, senza voler apparire. Grazie alla sua generosità, è nata la guida alla storia e all’arte di Tolentino e, soprattutto, il Politeama, oggi uno dei più bei centri culturali del centro Italia".
"Lo ricorderemo per il suo sorriso, la sua cordialità d’altri tempi, la sua capacità di relazionarsi con semplicità sia con i concittadini sia con i grandi protagonisti del mondo economico, politico e culturale".
"Per far capire l’affetto dei tolentinati, basti ricordare che, qualche anno fa, durante il Carnevale cittadino, gli fu persino dedicato un carro allegorico. Caro Franco, ci mancherai tantissimo. Ma Tolentino non ti dimenticherà: resterai per sempre uno dei suoi uomini migliori, e la città ti sarà sempre riconoscente per ciò che sei stato e per quanto hai donato alla comunità”.
"Con profondo e commosso cordoglio tutti noi collaboratori del Gruppo Moschini, della Fondazione Franco Moschini e della Fondazione Design Terrae apprendiamo con dolore della scomparsa di Franco Moschini", si legge in una nota del Gruppo.
"Porteremo per sempre con noi il ricordo indelebile del genio imprenditoriale, della vivida umanità, allegria e lungimiranza che lo hanno sempre contraddistinto in tutta la sua vita". "Alle figlie Melania ed Erika, al nipote Leonardo, le nostre più sincere condoglianze".
Funerali e lutto cittadino
Le esequie di Franco Moschini si terranno mercoledì 16 luglio alle ore 10, presso l’Abbadia di Fiastra, celebrate da don Rino Ramaccioni. In occasione del funerale, il Comune di Tolentino proclamerà il lutto cittadino e l’evento “Mercoledì dello Shopping” sarà annullato.
La camera ardente sarà allestita al Poltrona Frau Museum, messo gentilmente a disposizione dal Ceo Nicola Coropulis, nel luogo simbolo della visione imprenditoriale e culturale di Moschini. Sarà aperta dalle ore 9.00 e fino alle ore 20.00 di martedì 15 luglio.
"La scomparsa di Franco Moschini rappresenta una perdita profonda, personale e collettiva. Ho avuto l’onore di lavorare al suo fianco per molti anni, imparando ogni giorno da una visione imprenditoriale lucida, e sempre proiettata verso il futuro. Franco ha saputo trasformare Poltrona Frau in un simbolo del saper fare italiano nel mondo, mantenendo salde le radici marchigiane e credendo fermamente nella forza della cultura, dell’innovazione e della bellezza. La sua eredità va ben oltre il design: è una lezione di passione, coraggio e responsabilità verso il proprio territorio e il proprio tempo", ha sottolineato Nicola Coropulis, Ceo di Poltrona Frau, nel ricordare la figura di Moschini.
"A nome dell’intera amministrazione Provinciale e mio personale esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Moschini. Imprenditore, uomo di grande cultura, ma soprattutto un mecenate che ha amato profondamente il territorio dov’è nato e cresciuto, a cui ha voluto lasciare un’importante eredità non solo imprenditoriale, ma di crescita culturale ed economica: basti pensare al progetto di recupero del Politeama di Tolentino e, più recentemente, quello di Interno Marche", lo afferma in una nota di cordoglio il presidente della provincia di Macerata, Sandro Parcaroli.
"Uomo di grande sensibilità e profonda intelligenza, Moschini era un vero sostenitore della bellezza culturale e artistica in tutte le sue forme e alcuni segni indelebili rimarranno non solo nella città di Tolentino, ma anche oltre i confini delle Marche, perché il marchio Frau contribuisce a rappresentare, ogni giorno di più, l’eccellenza del Made in Italy in tutto il mondo - aggiunge Parcaroli nella nota -. Moschini è stato un grande sostenitore dei giovani che devono guardare al suo impegno e alla sua dedizione costante come ad un esempio da seguire. La sua presenza continuerà ad essere forte e determinante negli spazi a cui ha ridato vita, nelle storie di chi ha avuto la fortuna di lavorare al fianco di un imprenditore così lungimirante, nei tanti ragazzi e ragazze che continueranno a trarre ispirazione dalla sua maestria".
Le montagne non vanno mai affrontate con leggerezza, ma sempre più spesso l’escursionismo estivo si accompagna a superficialità, anche lungo itinerari tecnici e impegnativi. A lanciare l’allarme è il Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche, che nelle ultime settimane è stato chiamato a intervenire in diversi scenari critici nel comprensorio dei Monti Sibillini.
Due gli episodi più recenti: un escursionista rimasto bloccato su una parete esposta, incapace di proseguire o rientrare, e una cordata disorientata in una zona impervia, vittima di una grave sottovalutazione dell’itinerario.
“I Sibillini non sono montagne facili”, ammoniscono i tecnici del Soccorso Alpino. “Molti dei percorsi classici della zona richiedono preparazione tecnica, capacità di lettura del terreno, gestione del rischio e una buona tenuta psicologica. Non si tratta di vie plaisir, come vengono definite in gergo alpinistico quelle attrezzate in modo sicuro e accessibile. Qui serve esperienza, consapevolezza e rispetto per l’ambiente montano”.
Ogni intervento è gestito con prontezza e professionalità, ma per il Soccorso Alpino ogni operazione è anche un’occasione per ribadire un messaggio fondamentale: la prevenzione è il primo vero strumento di sicurezza.
“Affrontare un’ascensione solo perché il meteo è favorevole o si ha una giornata libera è un errore che può costare caro. Serve invece conoscere i propri limiti, studiare l’itinerario, dotarsi di attrezzatura adeguata e tenere sempre conto delle condizioni ambientali. La montagna non fa sconti”.
Il Soccorso Alpino continuerà a garantire la propria presenza e il proprio intervento, ma invita chi frequenta l’alta quota a farlo "con rispetto e preparazione". Perché in montagna, l’imprudenza non è mai un’opzione.
I Carabinieri della Stazione di Corridonia hanno denunciato all’A.G. un giovane di 19 anni, residente nella provincia di Napoli, che si è reso responsabile della truffa perpetrata, ai danni di un 54enne residente a Corridonia, con la tecnica del “phishing”.
Ad aprile scorso, il cittadino di Corridonia ha ricevuto sulla sua utenza telefonica cellulare, un sms contenente un numero telefonico da contattare per disconoscere e interrompere un’operazione bancaria relativa al suo conto corrente.
Il malcapitato, preso dal panico, ha contattato immediatamente quell’utenza telefonica dalla quale ha risposto un finto operatore telefonico che, con artifizi e raggiri, lo ha indotto a effettuare due bonifici dell’importo complessivo di euro 1.980,00. Il 54 enne, accortosi poco dopo del raggiro, ha sporto immediatamente denuncia presso la Stazione Carabinieri che ha permesso ai militari operanti di avviare le indagini telematiche e bancarie e, quindi, giungere all’identificazione del truffatore che è risultato intestatario del conto corrente sul quale è stato versato l’importo totale dei due bonifici effettuati dalla vittima.