Questa mattina un camion è finito fuori strada lungo la Provinciale 127, l’arteria che collega San Severino Marche a Tolentino. L'incidente, probabilmente causato dal fondo stradale reso viscido dalla pioggia, ha portato il mezzo pesante a uscire dalla carreggiata e ad arrestarsi contro un albero con una fiancata. Il veicolo appartiene a un’impresa edile e verrà recuperato con l'ausilio di una gru di una ditta specializzata.
Per consentire le operazioni di rimozione e recupero del camion, la Sp 127 resterà chiusa al traffico in entrambe le direzioni fino alle 16 di oggi, salvo necessità di prolungamento per completare le operazioni di soccorso. Il tratto interessato dalla chiusura si estende tra via Aristide Merloni, nel territorio del comune di San Severino Marche, e la località San Giuseppe, nel comune di Tolentino.
Gli agenti della polizia locale di San Severino Marche e della polizia locale di Tolentino sono sul posto per gestire la viabilità e garantire la sicurezza durante le operazioni.
Sono previste deviazioni segnalate sul posto: chi viaggia da San Severino Marche verso Tolentino dovrà percorrere la SS. 361 "Septempedana" in direzione Passo di Treia e svoltare a Rocchetta, mentre chi proviene da Tolentino e si dirige a San Severino Marche dovrà transitare per la località di Cantagallo.
Si raccomanda agli automobilisti di prestare attenzione alla segnaletica stradale e di seguire le indicazioni fornite dagli operatori presenti sul posto.
A Porto Recanati denunciato un imprenditore per porto illegale di armi. I finanzieri della locale Tenenza hanno sequestrato all'uomo una pistola automatica, diverse armi bianche e oggetti atti ad offendere illecitamente detenuti.
L'operazione ha avuto inizio nel corso di un'attività di polizia economico-finanziaria, durante la quale le Fiamme Gialle hanno rinvenuto una pistola con caricatore e munizioni, che l'imprenditore portava illegalmente sulla propria persona. Il sospetto che potessero esserci altre armi ha portato le autorità ad effettuare una perquisizione presso la sua abitazione, dove sono stati trovati e sequestrati ulteriori otto armi bianche e un tirapugni in metallo, anch'essi detenuti illegalmente.
A seguito delle attività investigative, l'uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata per porto illegale di armi da sparo e detenzione illecita di armi bianche e oggetti atti ad offendere. Tuttavia, in base al principio di presunzione d’innocenza, la sua responsabilità potrà essere accertata solo con una sentenza definitiva.
Percorre a piedi e di notte la superstrada, poi reagisce all'intervento della polizia stradale con calci e pugni e infine viene denunciato. L'allarme è stato lanciato domenica sera, intorno alle 21, da alcuni conducenti, che hanno segnalato la presenza del pedone. Immediato l’intervento di una pattuglia della polizia stradale, che lo ha rintracciato tra le uscite di Jesi Centro e Jesi Est.
Sin dal primo contatto, il soggetto, un 34enne originario del Mali, si è mostrato poco collaborativo. Invitato a lasciare la strada per motivi di sicurezza, si è aggrappato con forza al guardrail, rifiutando di allontanarsi. Alla crescente insistenza degli agenti, ha poi reagito con violenza, strattonandoli e successivamente colpendoli con calci e pugni. Ne è scaturita una colluttazione, nel corso della quale gli agenti, con difficoltà, sono riusciti a condurlo fuori dalla carreggiata. Solo l’arrivo di ulteriori rinforzi ha permesso di riportare la situazione alla calma.
L’uomo è stato accompagnato negli uffici della polizia stradale di Ancona per l’identificazione. Non ha fornito spiegazioni sul suo comportamento, che gli è costato una denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. Si è inoltre scoperto che aveva già precedenti per lo stesso reato.
Nel corso dell’operazione, due agenti della polstrada del distaccamento di Senigallia, un ufficiale di polizia giudiziaria di 50 anni e un agente 40enne, hanno riportato contusioni. Entrambi sono stati medicati e hanno ricevuto una prognosi di dieci giorni ciascuno.
Un'importante operazione di controllo del territorio è stata condotta nella notte tra sabato e domenica scorsi nella città di Civitanova Marche. L'attività, disposta dal questore sulla base delle decisioni prese in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Isabella Fusiello, ha coinvolto la polizia di Stato della questura di Macerata, il commissariato di pubblica sicurezza di Civitanova Marche, i carabinieri, l’unità cinofila antidroga della guardia di finanza e la polizia locale.
L'operazione è stata organizzata a seguito dei recenti episodi di violenza che hanno coinvolto gruppi di giovani, anche provenienti da fuori città. Il controllo si è concentrato nelle zone più a rischio, tra cui il centro cittadino, l'area nei pressi della stazione ferroviaria e altri luoghi di aggregazione giovanile, con l'obiettivo di prevenire nuovi episodi di scontri.
Nel corso dell’attività, le forze dell'ordine hanno identificato 80 persone, tra cui numerosi stranieri, tutti risultati regolari sul territorio nazionale. Sono stati inoltre controllati 45 veicoli. Grazie al fiuto dell’unità cinofila antidroga della guardia di finanza, un giovane 25enne di origini extracomunitarie è stato trovato in possesso di alcuni grammi di hashish e segnalato alla Prefettura di Macerata.
Durante i posti di controllo istituiti nell’ambito dell'operazione, sono stati fermati numerosi mezzi ed elevate alcune sanzioni amministrative. L'operazione ha rappresentato un'ulteriore misura di prevenzione per garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare fenomeni di criminalità nella città di Civitanova Marche.
Il sindaco Mauro Sclavi, in queste ore, ha seguito le questioni legate alla rissa scatenatasi nei giorni scorsi, in via della Pace, in pieno centro storico della città. Grazie all’immediato intervento dei carabinieri, guidati dal maggiore Giulia Maggi, in pochissimo tempo sono state accompagnate in caserma diverse persone di cui sei arrestate (Leggi qui).
“All’operazione – ha ricordato il primo cittadino - hanno partecipato, dando il loro apporto anche gli agenti della nostra polizia locale a cui va la nostra gratitudine, oltre che i ringraziamenti all’Arma dei carabinieri. Un episodio grave – ha sottolineato il sindaco Sclavi - che non sottovalutiamo ma che riteniamo fine a sé stesso e legato alle dinamiche dei cantieri post sisma in quanto le persone identificate fanno parte di imprese impegnate sul nostro territorio per la ricostruzione”. Il fatto ha giustamente destato preoccupazione nella nostra comunità che comunque deve recuperare la propria tranquillità e sentirsi sicura"– ha sottolineato Sclavi - .
"Le istituzioni e quindi il sindaco e l’amministrazione comunale, le forze dell’ordine assicurano il pieno controllo della situazione e lavorano per prevenire altri episodi. A tal proposito si informa che la Prefettura ha convocato per la mattinata di martedì 25 febbraio un tavolo tecnico sulla sicurezza per analizzare la situazione a cui è stato invitato a partecipare anche il commissario straordinario per la Ricostruzione Guido Castelli".
Momenti di tensione nel centro storico di Tolentino, dove nel primo pomeriggio di sabato si è verificata una violenta rissa che ha richiesto l’intervento immediato delle forze dell'ordine. Intorno alle 13:00, la centrale operativa della Compagnia di Tolentino ha ricevuto le prime segnalazioni relative a una lite tra alcuni uomini. L'alterco si è poi spostato nei pressi di un bar, degenerando in uno scontro fisico che ha coinvolto una decina di persone.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente due equipaggi del nucleo operativo e radiomobile, supportati dai militari della stazione di Belforte del Chienti e da una pattuglia della polizia locale. Nonostante alcuni dei partecipanti abbiano tentato la fuga rifugiandosi in un'abitazione poco distante, le forze dell’ordine sono riuscite a fermare e identificare diversi soggetti coinvolti.
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno permesso di ricostruire i drammatici momenti dello scontro: in pochi minuti, una decina di uomini si sono affrontati con violenza, utilizzando bastoni e perfino una sedia come armi improvvisate.
Il bilancio della rissa è stato di tre feriti, trasportati all’ospedale di Macerata per le cure del caso. Due di essi, di 22 e 31 anni, hanno riportato contusioni giudicate guaribili in cinque giorni, mentre un terzo ha subito la frattura del metacarpo, con una prognosi di 30 giorni.
Gli investigatori del nucleo operativo e radiomobile, con il supporto delle stazioni di Belforte del Chienti e Tolentino, hanno avviato immediatamente gli accertamenti per chiarire il ruolo di ciascun partecipante nella rissa. Durante lo scontro sono stati danneggiati anche gli arredi di un locale e un furgone appartenente ad alcuni degli indagati.
Sei uomini, tutti di origine egiziana e impiegati nel settore edilizio tra Macerata e Tolentino, sono stati arrestati in flagranza di reato. Alcuni di loro risultano già noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici. Gli arrestati dovranno ora rispondere dell’accaduto nelle prossime fasi del procedimento giudiziario, avendo la possibilità di difendersi nelle sedi opportune.
Un incidente stradale si è verificato a Civitanova questa mattina, intorno alle 11:00, in via Mameli. Due auto, una Mini e una Maserati, sono state coinvolte in un violento scontro che ha provocato il ribaltamento di una delle vetture, la quale, dopo aver urtato alcune auto parcheggiate, si è fermata su un fianco.
Immediatamente allertati, i vigili del fuoco della squadra di Civitanova sono intervenuti con prontezza sul luogo dell’incidente. Grazie all’intervento tempestivo dei soccorritori, due persone sono state estratte dalle lamiere e affidate alle cure dei sanitari del 118. Un uomo è stato traportato al Pronto Soccorso per gli accertamenti del caso.
Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, è intervenuta anche una pattuglia della polizia locale, che ha provveduto a gestire il traffico e a effettuare i rilievi del caso per ricostruire la dinamica dell'incidente.
Le cause dell'incidente sono ancora al vaglio delle forze dell'ordine.
Un'operazione dei carabinieri del Fermano ha portato alla denuncia di sette persone coinvolte in frodi con l’utilizzo illecito di carte di credito e bancomat. Le indagini, condotte dalle stazioni di Fermo, Porto Sant'Elpidio, Porto San Giorgio e Montegiorgio, hanno permesso di individuare una serie di casi in cui le carte smarrite o trafugate venivano utilizzate per compiere operazioni fraudolente.
Tra i casi emersi, uno riguarda un prelievo illecito effettuato tramite un bancomat smarrito, utilizzato senza autorizzazione per ottenere denaro contante da un Atm. In un altro episodio, un dipendente di un ristorante, mentre effettuava le pulizie, ha trovato una carta di credito sul pavimento e l'ha utilizzata per pagamenti in alcuni negozi locali. Un'altra frode è avvenuta quando un individuo si è fatto accreditare il denaro su un conto, mentre un altro ha usato un bancomat che faceva parte di un bottino rubato da un'auto.
Le persone denunciate sono di diverse provenienze e età. Tra gli indagati si trovano un 42enne del Modenese, un 42enne sangiorgese, un 64enne casertano, un 25enne modenese, un 53enne, un 50enne di origini campane e un 35enne algerino. I carabinieri hanno seguito un intenso lavoro investigativo per identificare i responsabili di questi atti illeciti, raccogliendo prove cruciali attraverso il monitoraggio delle operazioni bancarie e le immagini delle telecamere di sicurezza.
L'operazione, che ha coinvolto diverse stazioni carabinieri locali, è un chiaro esempio dell'efficacia delle forze dell'ordine nel combattere le frodi e i reati legati all’utilizzo fraudolento delle carte di pagamento. L’attività investigativa ha permesso di fare luce su un fenomeno in crescita e di tutelare i cittadini, prevenendo ulteriori danni economici.
Le indagini sono ancora in corso, e non si escludono ulteriori sviluppi nelle prossime settimane. Intanto, le sette persone denunciate dovranno rispondere delle accuse di frode e utilizzo illecito di carte di pagamento.
Le comunità di Civitanova Marche e Monte San Giusto piangono la scomparsa di Livia Brillarelli, professoressa e musicologa. La donna si è spenta all'età di 77 anni. Brillarelli ha dedicato la sua vita allo studio e alla valorizzazione della figura di Enrico Cecchetti, il celebre ballerino e coreografo, creando il "Fondo Cecchetti" donato alla biblioteca comunale Zavatti di Civitanova, città natale del Maestro. Il suo lavoro ha permesso di raccogliere, catalogare e preservare preziosi documenti, lettere e manoscritti dell’artista, mettendo in luce la vita e l’opera di uno dei più grandi protagonisti della danza del XX secolo.
Oltre al suo impegno nella ricerca su Cecchetti, la professoressa Brillarelli ha contribuito a numerosi altri ambiti culturali. Nel 2015, è stata invitata dall’Accademia Vaganova di San Pietroburgo, in riconoscimento dei suoi studi sul ballerino e per la sua collaborazione alla traduzione russa di una biografia a lui dedicata. Appassionata di storia locale, negli anni '80 ha curato le attività culturali del Comune di Monte San Giusto, dove ha scritto pubblicazioni sulla storia del paese e fondato il Centro Studi Città di Civitanova. Il suo impegno nella promozione della figura di Cecchetti è stato continuo, dando vita a mostre, convegni e contribuendo in modo fondamentale alla valorizzazione della sua eredità culturale.
Tra le sue numerose pubblicazioni, spiccano quelle dedicate a Cecchetti, tra cui un libro tradotto anche in inglese, e quelle sul soprano Francisca Solari e sulla dinastia di Pier Alberto Conti. La Brillarelli ha anche firmato scritti didattici come "Civitanova, dalle babbucce alle scarpe", "Come eravamo", e "I quaderni Cecchettiani", opere che testimoniano il suo incessante lavoro di valorizzazione del patrimonio culturale.
La salma della professoressa Livia Brillarelli si trova presso la sala del commiato Cudini di Monte San Giusto (via dell’Artigianato). I funerali si terranno domani, 25 febbraio, alle ore 15.00, nella chiesa di Santa Maria della Purità (chiesa dei frati) di Monte San Giusto.
Prosegue la campagna di controlli ai Bed & Breakfast (B&B), avviata dal Comando generale dell'Arma dei carabinieri e promossa dal Comando carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute. L'iniziativa, che ha avuto inizio lo scorso novembre, ha visto coinvolti i carabinieri del Nas di Ancona, impegnati in un'attività di monitoraggio e verifica delle strutture ricettive sul territorio delle Marche.
Nel corso delle 54 ispezioni effettuate nelle diverse province marchigiane, sono emerse irregolarità in circa l'11% dei casi, con la contestazione di sanzioni amministrative per un totale complessivo di 2.633,33 euro. Le principali problematiche riscontrate riguardano la mancata applicazione delle procedure legate all'autocontrollo HACCP, la pulizia inadeguata dei locali e il mancato possesso di autorizzazioni amministrative. Ecco nel dettaglio i risultati dei controlli suddivisi per provincia:
Provincia di Ancona: sono state controllate 21 strutture ricettive, di cui una segnalata all’autorità sanitaria e amministrativa. È stata elevata una sanzione di 233,33 euro. Provincia di Macerata: le ispezioni hanno riguardato 12 strutture, una delle quali è stata segnalata all’autorità amministrativa locale per l’uso di un dispositivo di accettazione ("Key Box") in contrasto con le direttive ministeriali. Sanzione di 233,33 euro. Provincia di Pesaro Urbino: i controlli su 10 B&B non hanno evidenziato irregolarità, confermando il rispetto delle normative in vigore.
Provincia di Fermo: sono stati verificati 7 B&B, di cui uno è stato segnalato all’autorità sanitaria e amministrativa per irregolarità. La sanzione ammonta a 2.000,00 euro. Provincia di Ascoli Piceno: su 4 strutture ispezionate, una è stata segnalata alla locale Azienda Sanitaria Territoriale (AST) e sanzionata per aver superato la capacità ricettiva. La multa è di 167,00 euro.
La campagna di controlli, che si inserisce in un più ampio piano di vigilanza sulla sicurezza e la salute pubblica, ha l’obiettivo di garantire che tutte le strutture ricettive rispettino gli standard igienico-sanitari previsti dalle normative vigenti.
Mattinata intensa per gli uomini del soccorso alpino e dei vigili del fuoco, impegnati in due distinti interventi di emergenza nei boschi della provincia di Ascoli Piceno.
Il primo episodio si è verificato lungo il sentiero dei Longobardi, nei pressi di Castel Trosino, dove un biker settantenne ascolano ha subito una rovinosa caduta mentre percorreva il tracciato in mountain bike. L’uomo è stato prontamente soccorso dagli uomini della stazione di Ascoli del Soccorso Alpino e Speleologico Marche, che hanno allertato anche l’elicottero Icaro 02 per il recupero.
Nel frattempo, una squadra di terra, in collaborazione con i vigili del fuoco, ha stabilizzato il ferito e lo ha trasportato in una zona idonea per il recupero tramite verricello. Il biker è stato poi valutato dal medico anestesista-rianimatore a bordo dell’elicottero e successivamente trasferito all’ospedale Torrette di Ancona per accertamenti e cure.
Quasi in contemporanea, un’altra squadra del Soccorso Alpino e Speleologico Marche è stata chiamata a intervenire nei boschi tra le frazioni di Faete e Spelonga per un escursionista che, in compagnia di altri tre compagni, ha accusato un malore e non è stato più in grado di proseguire il cammino.
Gli operatori del soccorso, insieme ai vigili del fuoco, hanno raggiunto l’uomo con un mezzo fuoristrada, lo hanno stabilizzato e accompagnato in una zona sicura dove è stato preso in carico dai sanitari del 118 per ulteriori accertamenti.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Civitanova Marche hanno denunciato un 20enne marocchino, residente a Fermo, per violazione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal comune di Civitanova Marche.
Durante un controllo di routine nelle vie del centro, il giovane, già segnalato alle forze dell'ordine, è stato identificato come destinatario del provvedimento emesso nel novembre 2023.
Il ragazzo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per non aver rispettato la misura del foglio di via.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Camerino, durante un controllo del territorio, hanno fermato un'Opel Zafira con a bordo un giovane di 24 anni, di origini egiziane e residente a Brescia.
Durante il controllo, il ragazzo è stato trovato in possesso di una patente di guida egiziana contraffatta e di una tessera del codice fiscale intestata a una donna, per la quale non è riuscito a fornire spiegazioni sul possesso.
Il giovane è stato denunciato per falsità materiale e furto. I documenti sono stati sequestrati e sono ora a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Oggi, intorno alle ore 13:00, la stazione di Pesaro del Soccorso Alpino e Speleologico Marche è stata attivata per un intervento di soccorso a un mountain biker caduto in una zona impervia, nelle vicinanze di Montiego (PU). L’elicottero Icaro 01, operativo per operazioni di elisoccorso, è stato rapidamente inviato sul posto.
L’equipaggio dell’elisoccorso proveniente dall'Aeroporto di Falconara, ha raggiunto la zona dell'incidente con l’aiuto di un Tecnico di Elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico Marche, il quale si è diretto autonomamente verso il luogo dell'incidente per garantire un rapido intervento.
Una volta sul posto, il personale sanitario ha stabilizzato e imbarellato il paziente, con l’ausilio di tre tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico. Dopo le prime cure, il mountain biker è stato imbarcato sull'elicottero e trasportato all'ospedale di Torrette per le cure del caso.
Dramma a Matelica. Intorno alla 11 di questa mattina, è stato rinvenuto il cadavere di una donna di 62 anni, originaria del posto, nei pressi del fiume Esino, in località Valche. Le prime indagini suggeriscono che la vittima possa essere precipitata dal ponte situato nelle vicinanze.
Sul luogo del ritrovamento sono tempestivamente intervenuti i soccorritori del 118, insieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco, che hanno avviato le procedure per il recupero della salma e per chiarire le circostanze dell'accaduto. Al momento, non sono emerse ulteriori informazioni sulle motivazioni che hanno portato a questo tragico evento, ma dalle prime indagini sembra sia trattato di un gesto volontario.
Le autorità continuano le indagini per confermare le prime ipotesi e fare luce su eventuali dettagli che possano aiutare a comprendere meglio la dinamica dei fatti.
Operazioni di controllo notturno a Macerata. Servizi di controllo ad ampio raggio hanno visto impegnati, nella serata di giovedì 20 febbraio, dalle 19 all’una di notte, gli agenti della polizia locale di Macerata. Al centro delle operazioni la tutela dei residenti in centro storico controllando l’occupazione irregolare dei parcheggi a loro riservati, la movida per assicurare un divertimento senza eccessi e la tranquillità di chi abita nel cuore della città, monitoraggio di diversi quartieri, passaggi anche al pronto soccorso dell’ospedale cittadino come prevenzione così come richiesto dal prefetto Fusiello in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica (CPOSP) e infine verifiche per controllare lo stato di ebrezza dei guidatori effettuate nell’ambito del progetto #LifeAddicted che mira alla prevenzione e informazione come strumenti fondamentali per contrastare l’incidentalità stradale connessa all’uso di alcol e droghe.
“Le operazioni di controllo messe in atto dalla nostra polizia locale sono fondamentali per mantenere un ambiente sicuro e vivibile per tutti – dichiara l’assessore alla Sicurezza e al Decoro urbano Paolo Renna che ribadisce l'impegno dell’Amministrazione verso politiche di sicurezza proattive e inclusive, ponendo i cittadini al centro delle strategie di prevenzione e controllo e ringrazia gli agenti per l’impegno profuso -. Questi interventi non solo mirano a reprimere comportamenti illeciti, ma anche a promuovere una cultura del rispetto e della legalità tra i nostri concittadini, a garantire la loro sicurezza e il rispetto delle normative vigenti”.
“I recenti interventi e in generale le attività che svolgiamo – afferma il comandante Danilo Doria - mirano a garantire un ambiente sicuro e vivibile per tutti. Il nostro impegno vuole andare oltre il semplice controllo e le attività che mettiamo in campo mirano ad avere una funzione preventiva e deterrente”. Il servizio, iniziato dopo una segnalazione pervenuta alla Centrale operativa per una persona in stato di ebrezza che si aggirava nel quartiere Pace la cui ricerca però ha dato esito negativo, è proseguito con il controllo del centro storico in merito alle soste selvagge a tutela dei residenti che ha portato all’elevazione di 12 sanzioni per soste irregolari di veicoli in quanto non muniti di permesso residenti.
Gli agenti hanno proseguito con l'attività di monitoraggio e controllo del pronto soccorso dell'ospedale a tutela degli operatori sanitari dove però la situazione è risultata essere regolare. Sono stati poi effettuati controlli nelle zone varie zone periferiche per servizi di prossimità alla cittadinanza e tutela della sicurezza e del decoro urbano, nello specifico a Piediripa e Sforzacosta. Successivamente sono stati effettuati 2 controlli di polizia stradale lungo le mura, in particolare, in piazza Nazario Sauro e in viale Leopardi dove sono state elevate diverse sanzioni. Nello specifico, 2 per mancato rispetto della segnaletica stradale, 2 per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, 1 per alterazione delle caratteristiche costruttive e funzionali del veicolo, 1 per mancanza della revisione dell’auto ed infine 1 perché il veicolo non era coperto da assicurazione. Durante le attività di controllo, è stato anche fermato un veicolo con a bordo un giovane di 23 anni risultato positivo all’alcoltest che, di conseguenza, è stato sanzionato e deferito all'autorità giudiziaria.
Nel pomeriggio e nella serata di ieri, la Compagnia carabinieri di Macerata ha svolto un ampio e coordinato servizio di controllo del territorio, mirato ad intensificare le attività di prevenzione. L'operazione, che ha avuto come obiettivo principale la prevenzione e la repressione di reati, ha visto il coinvolgimento delle stazioni carabinieri locali e del nucleo operativo e radiomobile, con particolare attenzione ai crimini predatori.
Durante l'operazione, i militari hanno effettuato numerosi posti di controllo lungo le principali arterie stradali e in prossimità di obiettivi considerati particolarmente sensibili. Sono state impiegate 13 pattuglie che hanno controllato un totale di 89 persone, tra cui 18 con precedenti di polizia, e 69 veicoli. Inoltre, sono stati sottoposti a verifica anche diversi esercizi pubblici, un'azione volta a monitorare e contrastare eventuali attività illecite nel settore.
I carabinieri della Stazione di Macerata hanno arrestato un sessantaduenne italiano, residente in provincia, con precedenti alle forze dell'ordine, accusato di furto aggravato. L'arresto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, all’esterno del supermercato “Oasi” nel capoluogo, dove l’uomo è stato colto in flagrante dopo aver sottratto alcune bottiglie di alcolici.
L'individuo, approfittando della distrazione degli altri clienti, ha nascosto le bottiglie all'interno di uno zaino e si è diretto verso l'uscita del negozio, cercando di allontanarsi senza pagare la merce. Tuttavia, il suo tentativo non è sfuggito alla vigilanza dei dipendenti del supermercato che, dopo averlo notato, lo hanno immediatamente fermato e trattenuto fino all’arrivo dei carabinieri.
La pattuglia della Stazione di Macerata, giunta prontamente sul posto, ha identificato l'uomo e trovato il maltolto nello zaino. L'arrestato è stato quindi condotto in caserma, dove è stato formalmente accusato di furto aggravato.
Il sessantaduenne è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria di Macerata, che ha disposto per lui il giudizio direttissimo, programmato per la mattinata odierna.
Prosegue l’attività della polizia di Stato finalizzata al contrasto dell'immigrazione clandestina. Nell'ambito delle operazioni di controllo del territorio, due giorni fa a Civitanova Marche è stato rintracciato un cittadino argentino risultato irregolare sul territorio nazionale.
Dopo le verifiche effettuate, il questore di Macerata ha disposto l’accompagnamento immediato alla frontiera in base al provvedimento di espulsione emesso dal prefetto di Macerata. Convalidato il provvedimento dall’autorità giudiziaria, l'uomo è stato scortato da personale specializzato della Questura di Macerata fino allo scalo aereo di Roma Fiumicino, dove è stato imbarcato su un volo diretto in Argentina, suo paese d'origine.
Un 56enne residente a Cingoli è stato denunciato all'autorità giudiziaria per il reato di danneggiamento aggravato. L'uomo sarebbe responsabile di aver vandalizzato l’auto di un 32enne, ex fidanzato di sua figlia, a seguito di un gesto presumibilmente dettato da vecchi rancori.
L'episodio risale allo scorso settembre, quando il 32enne ha presentato denuncia ai carabinieri di Treia per il danneggiamento della sua vettura, parcheggiata nel piazzale antistante l’azienda presso cui lavora. Le indagini condotte dai militari hanno permesso di risalire all'autore del gesto, identificandolo nel 56enne cingolano.
Secondo quanto emerso, il movente del danneggiamento sarebbe riconducibile alla fine della relazione sentimentale tra il 32enne e la figlia del denunciato, avvenuta cinque anni fa. Un rancore mai sopito che avrebbe spinto l’uomo a compiere l’atto vandalico.
Ora il 56enne dovrà rispondere del reato di danneggiamento aggravato davanti alla giustizia. Le indagini sono state condotte con scrupolo dai carabinieri della stazione di Treia, che hanno raccolto gli elementi necessari per l’identificazione e la denuncia dell’indagato.