Arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti di due 19enni della provincia.
I militari della Compagnia di Tolentino hanno tratto in arresto, con la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, due giovanissimi 19enni rispettivamente di Tolentino e di Montecassiano.
A seguito di vari accertamenti conseguenti alla violazione di domicilio della donna tolentinate, i militari, guidati dal capitano Giacomo De Carlini e dal tenente Giuseppe Losito, sono riusciti a risalire all'identità dei due giovani che avevano dato vita a un "droga party" nell'abitazione della malcapitata (LEGGI QUI).
Sequestrati 110 grammi di marijuana, un bilancio di precisione, materiale atto a confezionamento e sette telefoni cellulari appartenenti ad entrambi nell'abitazione del giovane di Montecassiano, T.M., di origine italiana.
I militari hanno accettato che il 19enne tolentinate invece, A.N., di origine bosniaca, si stava specializzando nelle droghe sintetiche come cocaina, MDMA, metanfetamina, ketamina e speed. Quest'ultimo, operaio, in un anno aveva guadagnato dallo spaccio, come accertato dai carabinieri tolentinati, circa dieci mila euro. Tramite le intercettazioni telefoniche i militari hanno infatti scoperto che il giovane avrebbe ceduto droga sintetica agli acquirenti.
“Le indagini sono partite dalla violazione di domicilio avvenuto lo scorso giugno nella casa di una donna di Tolentino – ha spiegato il capitano De Carlini -. Uno dei due arrestati, il 19enne italiano residente a Montecassiano, era anche il fornitore dell’altro.”
Un’attività coordinata con “grande attenzione” dal procuratore Giovanni Giorgio e dal sostituto Enrico Riccioni. “Parliamo di efficacia e di efficienza non solo quindi dell’Arma ma di tutta la filiera della giustizia dalla Procura all’Autorità Giudiziaria” ha spiegato il tenente Losito.
Gli accertamenti dei militari sono partiti dalla visione delle telecamere di videosorveglianza, dal traffico telefonico dei due arrestati e dal monitoraggio degli acquirenti, circa una ventina, alcuni dei quali sono stati accompagnati dalle stesse famiglie in caserma. Un bacino locale quello che interessava gli acquirenti dei due 19enni.
Nel giugno di quest’anno inoltre il giovane residente a Montecassiano aveva anche tentato un’estorsione nei confronti del cittadino bosniaco per riavere indietro una somma di denaro sempre in relazione al traffico di droga.
“Parliamo di persone che sono vittime di un forte disagio personale e familiare. C’è anche da tenere in considerazione che i giovani del cratere fanno utilizzo di sostanze stupefacenti” – hanno spiegato all’unisono il capitano De Carlini e il tenente Losito. Un allarme che non è di certo da sottovalutare.
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