"Generale" è l'operazione illustrata questa mattina dal Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio, dal Questore Antonio Pignataro e dal Commissario Capo della Squadra Mobile Maria Raffaella Abbate. Le indagini sono state avviate dalla Questura di Macerata successivamente alla morte per overdose di Tamara Giorgetti, avvenuta nel luglio 2018, a Macerata. La giovane era stata trovata senza vita all'interno della propria abitazione in via Illuminati. Da quel momento, è iniziata la fitta attività di indagini indirizzata a dare un volto e un nome allo spacciatore che aveva venduto la dose alla 28enne.
"Sono stati raggiunti da misura di custodia cautelare tre soggetti - ha spiegato il Procuratore Giorgio -. La povera Tamara era deceduta in seguito a un mix di eroina e cocaina e, la fitta attività investigativa della Questura, ha permesso di individuare molte persone consumatrici di sostanze stupefacenti e, partendo da queste, si è risaliti agli spacciatori. Nell'indagine ha collaborato anche una ragazza, deceduta poco dopo aver rilasciato le proprie dichiarazioni, per cause non inerenti gli stupefacenti."
"È stata individuata, in base alle testimonianze dei consumatori, una fitta presenza di cittadini nigeriani che hanno connotato la loro presenza a Macerata e provincia con l'attività di spaccio - ha proseguito il Procuratore -. Un'attività svolta comunque, sul territorio provinciale, da soggetti extracomunitari, comunitari e italiani." A questo proposito, il Procuratore Giorgio ha commentato che si "parla a sproposito di mafia nigeriana in quanto il mercato esiste perché c'è domanda."
Ehiedu Cosmas, classe 1997, è il primo soggetto fermato dalle forze dell'ordine. Già noto alle autorità, "il cittadino nigeriano è stato fermato in Germania, in virtù del mandato di arresto europeo - ha spiegato Giorgio -. L'arrestato è ora rinchiuso nel Carcere di Rebibbia a Roma. Il secondo soggetto fermato è Eremeuno Aaron, di 23 anni, di cittadinanza nigeriana: per procedere all'arresto di quest'ultimo soggetto è necessario il nullaosta della magistratura tedesca. Si tratta di uno spacciatore professionista che, secondo le risultanze investigative, è lo stesso soggetto che ha ceduto la sostanza stupefacente a Tamara Giorgetti"
"Questa operazione tangile dimostra che lo Stato ha vinto sulla criminalità, soprattutto grazie al merito del Procuratore Giovanni Giorgio" il plauso del Questore Pignataro. Complimenti che sono arrivati anche dal Prefetto di Macerata, presente durante la conferenza stampa, Iolanda Rolli.
"L'indagine, iniziata a seguito della morte per overdose di Tamara Giorgetti - ha spiegato la Dottoressa Abbate -, ha permesso di individuare tre soggetti che avevano venduto la sostanza stupefacente sul territorio provinciale, per un totale di 700 cessioni. Ieri la Polizia è intervenuta presso l'abitazione di Safhi Abdel Monumain, 47enne di origine marocchina, residente presso il River Village di Recanati. L'uomo, alla vista degli uomini in divisa, ha opposto resistenza, aiutandosi anche con il suo rottweiler. I poliziotti sono riusciti a fare ingresso nell'abitazione, provvista anche di una barra metallica e di un sistema meccanico che bloccava l'apertura della porta alla base, e si sono subito diretti nel bagno. Con l'aiuto di un guanto, gli operatori sono riusciti a rinvenire 8 dosi di cocacina confezionate e un bilancino di precisione, occultati poco prima nello scarico del bagno. La Polizia ha sequestrato anche 9.750 euro, provento dell'attività di spaccio, dato che l'uomo non ha saputo giustificare la provenienza del denaro."
L’indagine vede coinvolte anche altre due persone che, al momento, sono ricercate.
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