Intrappolata nel sottopasso allagato, era già successo: una maceratese racconta la sua drammatica esperienza
Due donne rimaste intrappolate nella loro auto in un sottopasso invaso dall'acqua in via Caduti del Lavoro nella periferia di Ancona e salvate dai poliziotti. È quanto è successo stamattina (leggi qua l'articolo) dopo che una bomba d'acqua si è abbattuta sulla città e nel sottopasso l'acqua ha raggiunto un'altezza di due metri.
Ma stando a quanto racconta una signora, Paola Antonelli, di Macerata, non è la prima volta che un tale incidente colpisce chi si trova in un sottopasso della periferia della città.
"A giugno 2013 ad Ancona, in zona Baraccola - racconta la signora - io e la mia famiglia ci siamo trovati, anche se la situazione era meno grave, nelle stesse condizioni delle due donne intrappolate nell'auto per il sottopasso allagato. Il sottopasso in questione era quello di fronte alla sede anconetana dell'Asia Marche e il problema si è verificato perché il semaforo che deve indicare l'inagibilità del tratto non era in funzione".
"Noi sporgemmo una denuncia per il fatto - continua - al Comune di Ancona il quale rispose che la manutenzione del suddetto semaforo era stata delegata ad una ditta di Genova. Comunque nessuna risposta abbiamo ottenuto né dal Comune di Ancona né da questa fantomatica ditta di Genova. I 600 euro spesi per il carro attrezzi e per la riparazione dell'auto non ci sono stati rimborsati, ma la cosa che più mi sta a cuore è denunciare il fatto perché non si può correre questi pericoli per incuria nella manutenzione dei semafori posti prima dei sottopassi".
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