"Gazza uno di noi": nel coro degli ultras l'ultimo straziante saluto a Marco Garbuglia
"Prima tra noi ora in cielo. Gazza per sempre un guerriero": con questo striscione appeso all'ingresso della chiesa dell'Emmanuele di Trodica, gli amici hanno voluto salutare per l'ultima volta Marco Garbuglia, il 19enne improvvisamente scomparso mentre stava disputando un torneo di calcio a 7 ad Appignano.
La chiesa, malgrado il grande caldo, era gremita: centinaia le persone che si sono strette intorno ai genitori di Marco, straziati da un dolore atroce, lenito in parte solo dalle straordinarie manifestazioni di affetto di amici e conoscenti. Durante la funzione religiosa diverse persone, cinque ragazze e un ragazzo, hanno accusato dei lievi malori e sono state assistite dai sanitari del 118: per loro non c'è stata fortunatamente la necessità del trasporto in ospedale.
Il feretro del giovane calciatore, tra commossi applausi, è stato portato a spalla fuori dalla chiesa dagli amici, mentre gli ultras del Trodica, le Teste Matte, hanno intonato il coro "Gazza uno di noi". Addosso delle magliette con davanti la foto di Marco e sul retro la scritta Gazza e il numero 5. Erano presenti anche diverse rappresentanze delle società calcistiche maceratesi.
Al termine della funzione religiosa, il feretro è stato tumulato nel cimitero di Morrovalle.
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