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Ferrari contro cinghiale, la regione Marche vince il ricorso: ex sindacalista dovrà risarcire 70mila euro

Ferrari contro cinghiale, la regione Marche vince il ricorso: ex sindacalista dovrà risarcire 70mila euro

Un inatteso regalo di fine anno, decisamente poco gradito, è arrivato dalla Corte d’Appello di Ancona per Rossano Rossetti, ex sindacalista della Cisl oggi in pensione. I giudici hanno infatti accolto il ricorso della Regione Marche e ribaltato la sentenza di primo grado sull’incidente avvenuto a Muccia nel 2018 (LEGGI QUI), quando una Ferrari 360 Modena F1 finì completamente distrutta dopo l’impatto con un cinghiale.

Risultato: niente risarcimento e restituzione dei circa 70mila euro già incassati, oltre alle spese di giudizio. I fatti risalgono a poco prima dell’una di notte del 6 agosto 2018. Rossetti stava rientrando a casa dopo aver accompagnato la compagna a Pieve Torina quando, lungo la vecchia SS77 all’altezza della Maddalena di Muccia, investì un cinghiale. L’auto finì contro un albero e prese fuoco.

Inutili il tentativo di spegnere le fiamme con l’estintore di bordo e il successivo intervento dei vigili del fuoco: della Ferrari non rimase praticamente nulla. Un’auto dal valore soprattutto simbolico per il proprietario, acquistata anni prima grazie a un risarcimento legato a una drammatica vicenda personale.

Assistito dagli avvocati Narciso Ricotta e Fabrizio Giustozzi, Rossetti aveva citato in giudizio la Regione Marche, ottenendo nel febbraio 2023 una sentenza favorevole dal Tribunale civile di Macerata. In primo grado l’Ente era stato condannato a versare circa 70mila euro tra danni all’auto e al conducente, per la mancata adozione di misure adeguate di prevenzione e segnalazione del pericolo legato alla fauna selvatica.

Ma la Regione, difesa dall’avvocato Gabriele Giantomassi, ha impugnato la decisione e la Corte d’Appello ha cambiato spartito: secondo i giudici non è stato dimostrato in modo sufficiente che l’incidente fosse inevitabilmente causato dall’attraversamento del cinghiale né che il conducente avesse adottato tutte le cautele necessarie. Inoltre, la Regione non è proprietaria né custode della strada e, lungo quel tratto, erano presenti cartelli con il limite di velocità a 50 km/h e l’avviso di possibile attraversamento di animali selvatici.

I legali di Rossetti hanno anticipato il ricorso in Cassazione. Intanto, però, sotto l’albero di fine 2025, al posto di un brindisi, è arrivato un conto salato. Un regalo che, a pochi minuti dal nuovo anno, avrebbe fatto volentieri a meno di scartare.

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