Crollo al Montani, commento choc su Repubblica: "Un professore aveva lanciato l'allarme. Non è stato ascoltato"
Un commento choc. Una denuncia che lascia non solo perplessi, ma profondamente indignati qualora si rivelasse fondata.
Sulla pagina di Repubblica, sotto l'articolo che racconta del crollo del tetto all'istituto Montani di Fermo avvenuto questa mattina e che solo per un puro caso non si è trasformato in tragedia, una cittadina denuncia senza mezzi termine il fatto che circa due anni fa un professore aveva lanciato l'allarme sul fatto che i palazzi del convitto e del biennio fossero sicuri, mentre quello del triennio (dove è crollato il tetto, ndr) invece no in quanto i lavori post terremoto "erano stati limitati alle stuccature per nascondere le crepe".
Una denuncia gravissima che ora andrà approfondita e verificata in tutte le sedi competenti.
"La colpa è di chi ha sottovalutato" si legge nel commento "Mi sono trovata per puro caso ad assistere alla riunione del Montani circa due anni fa e di un tetto non sicuro ne parlava un professore con tanto di calcoli e prove alla mano. Il professore sottolineava che i lavori post terremoto erano stati limitati alle stuccature per nascondere le crepe e che il tetto era troppo pesante per reggere, nonostante fosse stato recentemente alleggerito. Egli sosteneva che non avrebbe retto altre scosse e che dato il periodo non era il caso di rischiare, che i palazzi del convitto e del biennio erano sicuri mentre quello del triennio no. E' stato preso per esagerato, nonostante la sua accorata richiesta per tutelare l'incolumità degli studenti e del personale. Chi era presente quel giorno dovrebbe parlare, facendo nomi e cognomi!".
Commenti