Acqua putrida. Vaste distese di olio in mare. Stivali, bottiglie e bicchieri di plastica galleggianti, reti e attrezzatura da pesca ormai in disuso. Ma anche salvagenti per bambini, gonfiabili e vecchie cassette di legno abbandonate sugli scogli. Il molo sud del porto di Civitanova Marche - come dimostrano le immagini realizzate da Picchio News - è una piccola discarica a cielo aperto.
E’ uno spettacolo desolante quello che accompagna i turisti che visitano i murales realizzati sulle protezioni di cinta e ammirano lo splendido scenario del volo dei gabbiani che si posano nei pressi delle imbarcazioni dei pescatori di ritorno da una notte di mare in tempesta. Le acque e gli scogli del molo che si congiunge con il lungomare Piermanni, meta estiva di alcuni tra i migliori locali della riviera adriatica, sono diventate luogo di smaltimento di rifiuti.
Le mareggiate e i forti venti che soffiano dai Balcani verso l’Adriatico hanno fin qui giocato un ruolo chiave nel riportare a riva ciò che l’uomo ha gettato in mare. Ma non tutto può essere frutto di casualità, e le macchie d’olio e di quelli che sembrerebbero essere carburanti che si allargano nei pressi dei pescherecci lo dimostrano. Con flora e fauna marine vittime designate di noncuranza e inquinamento. Per tentare di risolvere in parte il problema e per ripulire dai rifiuti galleggianti il bacino portuale, la Giunta comunale ha approvato il progetto per la fornitura e la posa in opera di quattro cestini subacquei per un importo complessivo pari a 47.820,00 euro.
L’obiettivo, dichiarato anche da parte del Comune di Civitanova, è quello di intrappolare microplastiche e altri oggetti che, oltre che ad inquinare le acque costituiscono un pericolo per le specie che popolano le coste marchigiane. I lavori per la messa in posa dovrebbero cominciare nei prossimi mesi.
Le immagini realizzate da Picchio News all'interno del bacino portuale di Civitanova:
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