Non si arresta l’assedio di cinghiali e lupi agli agricoltori maceratesi. A lanciare ancora una volta l’allarme è la Coldiretti provinciale, con i campi di cerali che continuano ad essere devastati dai selvatici, mentre a Belforte del Chienti un cane pastore è stato sbranato vicino casa, a poca distanza dall’azienda agricola dove due settimane fa sono stati trovati quattro lupi nel giardino. Una situazione ormai insostenibile dinanzi alla quale monta la rabbia degli agricoltori, mentre i danni ai campi si iniziano a non segnalare neppure più, vista l’incertezza sulla possibilità di vedersi risarcire. “L’impressione è che si stia cercando di eliminare il problema, non attuando le misure necessarie a frenare la proliferazione degli animali selvatici, ma semplicemente spingendo le aziende a non fare più le denunce attraverso tempi burocratici sempre più biblici – accusano Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata, e il direttore Giordano Nasini -. E’ ora che la Regione Marche dia risposte, a partire da quelle attese sulla nostra proposta di legge per il contenimento della fauna”. La pdl prevede tra le altre cose la possibilità per gli agricoltori di effettuare gli abbattimenti, una “zonizzazione” delle attività individuando a livello regionale una vera e propria mappatura di quelle aree e colture che necessitano di maggior tutela, il sostegno a forme di assicurazione
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