Si svolgeranno domani pomeriggio alle 15 nella chiesa di San Paolo a Borgiano di Serrapetrona i funerali di Sergio Natalini, da tutti conosciuto come "Lorè", il ristoratore scomparso ieri sera all'età di 59 anni a seguito di una tremenda malattia che non gli ha lasciato scampo.Innumerevoli le manifestazioni di affetto giunte in queste ore alla moglie Paola e ai figli Giovanni e Dora, a testimonianza di quanto Natalini fosse amato per la sua simpatia e per il suo essere sempre stato una persona vera.La bacheca Facebook di "Lorè", dove lui stesso l'altra sera aveva augurato la buonanotte a tutti gli amici, è piena di messaggi di cordoglio e affetto verso una persona che ha lasciato un segno indelebile in quanti lo hanno conosciuto.E, sicuramente, la piccola chiesa di San Paolo domani non riuscirà a contenere quanti vorranno salutarlo per l'ultima volta.
Si è spento questa sera all'Hospice dell'ospedale di San Severino Marche, Sergio Natalini, 59 anni, da tutti conosciuto come "Lorè", soprannome ereditato dal padre che dà il nome all'omonimo ristorante a Caccamo di Serrapetrona.Da tempo Natalini lottava con un male tremendo, combattuto sempre con la forza e la serenità che facevano parte integrante del suo carattere e che lo hanno reso nel tempo l'amico di tutti.Era considerato il vero "re della carbonara", il piatto che ha reso celebre il suo ristorante e per il quale ogni giorno arrivano clienti da tutta Italia.Lascia la moglie, i figli e tanto dolore nel cuore di chi lo ha conosciuto. E sono stati veramente in tanti.Alla famiglia di Sergio Natalini le sentite condoglianze della nostra redazione.
Un nuovo intervento di carabinieri, forestale e polizia provinciale in contrada San Valentino a Loro Piceno per porre definitivamente fine al problema di numerosi maiali che pascolavano liberi anche fuori dalle zone a loro dedicate, vagando soprattutto fra rifiuti e sporcizia, è finito con l'arresto dell'allevatore dei suini.L'uomo, A.M., 50 anni, dottore in farmacia che da tempo ha abbandonato la professione per dedicarsi all'allevamento dei maiali, alla vista delle forze dell'ordine, intervenute per chiudere definitivamente la pratica e mettere in sicurezza i circa venti maiali rimasti, ha reagito in malo modo, scagliandosi prima verbalmente contro carabinieri, forestale e polizia municipale e poi arrivando a colpire a una gamba un agente che è rimasto ferito. Malgrado tutti i tentativi bonari di riportare l'allevatore alla ragione, alla fine i carabinieri della Stazione di Loro Piceno non hanno potuto far altro che ammanettarlo e arrestarlo per oltraggio, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. L'uomo si trova ora rinchiuso in carcere a Camerino in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto che dovrebbe tenersi domani mattina in tribunale a Macerata.Il problema dei suini allo stato brado è noto da tempo, ma solo da un paio di mesi si è intervenuti concretamente per risolvere, dopo un’ordinanza comunale di bonifica, una situazione di degrado segnalata anche da diversi cittadini.Ad agosto, dopo un primo intervento delle forse dell'ordine, il gestore l’allevamento non ne voleva sapere della visita non gradita e aveva fatto di tutto – senza riuscirvi, pur non ricorrendo alla violenza – per evitare che le forze dell’ordine portassero via qualcosa. Oggi, invece, la situazione è degenerata ed è scattato l'arresto.
Durante la notte scorsa i soliti ignoti sono penetrati all'interno di un abitazione a Treia. I fatti si sono verificati intorno alle 3, quando i malviventi hanno forzato una delle finestre dell'appartamento per poi entrare al suo interno. Una volta in casa, i ladri, hanno fatto man bassa di diversi spicci di cui si sono appropriati dopo aver perlustrato l'abitazione, incuranti del fatto che i proprietari stavano dormendo. La somma prelevata è ancora da quantificare. I banditi, non contenti del bottino, hanno rubato anche l'auto di uno dei dei proprietari dell'appartamento, appropriandosi delle chiavi che erano state lasciate sul tavolo del soggiorno, per poi darsi alla fuga. Le vittime del fatto dopo essersi accorte dell'accaduto, hanno immediatamente avvertito i carabinieri che hanno subito aperto le indagini e istituito posti di blocco per rintracciare i malviventi.
Sono ore di grande apprensione quelle che sta vivendo la famiglia di un maceratese di 61 anni, M.A., dipendente di un ufficio postale del capoluogo.Dell'uomo, che vive con l'anziana madre, non si hanno più notizie da mercoledì mattina, quando è uscito di casa per andare a lavorare e di lui si sono perse le tracce.M.A. si è allontanato a bordo della sua Ford Fiesta di colore azzurro, insolitamente utilizzata mercoledì per andare al lavoro, quando solitamente si recava a piedi all'ufficio postale. A dare l'allarme è stata proprio la madre dell'uomo, quando non lo ha visto rientrare per l'ora di pranzo. La preoccupazione è dovuta al fatto che M.A. soffre di una patologia per la quale deve prendere dei medicinali che non avrebbe portato con sé.Sono quindi partite le ricerche da parte delle forze dell'ordine che hanno coinvolto anche i vigili del fuoco, indirizzate innanzitutto ad agganciare la cella telefonica corrispondente al suo cellulare, ma al momento dell'uomo non si hanno notizie.
La Protezione Civile regionale ha diramato una allerta meteo per la giornata di domani, dove le Marche saranno interessate da rovesci intensi.La formazione di una depressione nel Tirreno meridionale, infatti, porterà anche sulla nostra regione un peggioramento del tempo per la giornata di sabato e per la prima parte di domenica con precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio o di temporale, venti forti lungo la costa e mare molto mosso.Si prevedono precipitazioni diffuse con cumulate medie a fine periodo moderate. Localmente i fenomeni assumeranno carattere di rovescio o di temporale con conseguente accumulo moderato su un periodo di tempo che oscillerà fra una e tre ore. Le precipitazioni più intense sono previste dalla mattinata di sabato fino alla serata della stessa giornata. E' previsto un progressivo esaurimento dei fenomeni dalla mattinata di domenica.
I Carabinieri della Compagnia di Tolentino, questa mattina, con l’ausilio di Blitz, un pastore tedesco del Nucleo Carabinieri Cinofili di Pesaro, hanno eseguito controlli presso gli istituti scolastici superiori “F. Filelfo” e “Renzo Frau” e presso la stazione ferroviaria della città.Presso l’Istituto “R.Frau” il controllo è stato effettuato anche durante l’orario della ricreazione.L’operazione, cui hanno partecipato otto militari, ha avuto principalmente finalità preventive e si inquadra - insieme alle attività di formazione e divulgazione della “cultura della legalità” svolta nelle scuole - in un più ampio progetto di perseguito dall’Arma dei Carabinieri in collaborazione anche con gli Istituti di scolastici.Fortunatamente i militari non hanno trovato droga negli zainetti dei ragazzi né sulla loro persona. Blitz ha comunque dimostrato il suo infallibile fiuto quando si è soffermato con insistenza sullo zainetto di uno studente insospettendo i militari. Ma pur non essendoci droga, l’animale aveva tutte le ragioni per accanirsi in quanto, per ammissione dello stesso studente controllato, quello zainetto aveva precedentemente custodito qualche dose di hashish per uso personale.Il plauso all’iniziativa dell’Arma locale è giunta anche dai genitori degli alunni, che hanno commentato favorevolmente i controlli a sorpresa ritenendoli particolarmente utili. Jpeg
Approfittando della buona fede dell'anziana che assisteva, le ha sottratto diversi monili pregiati e poi è andata, non molto furbescamente, a rivenderli in un Compro Oro.A commettere il reato di furto sarebbe stata una 49enne maceratese, ritenuta responsabile di una serie di furti di oggetti preziosi, ai danni di un'anziana residente a Macerata.La donna, nel periodo in cui ha lavorato come badante dell'anziana maceratese, ha fatto man bassa di diversi oggetti preziosi della malcapitata per poi rivenderli a un Compro Oro in provincia, riuscendo a ricavare complessivamente circa duemila euro.I fatti si sono verificati tra i mesi di maggio e settembre.Le indagini effettuate dalla Squadra Mobile della Questura di Macerata, grazie anche alla collaborazione del titolare dell'esercizio commerciale che aveva acquistato l'oro, hanno permesso di risalire alla responsabile dei furti, segnalata a piede libero alla Procura della Repubblica di Macerata, e di recuperare parte dei gioielli rubati.
Invece degli infermieri, erano gli addetti alle pulizie e all'assistenza a somministrare i farmaci agli anziani non autosufficienti ospiti di una casa di riposo dell'entroterra. E così, la Guardia di Finanza di Camerino ha denunciato i rappresentanti legali di una società che opera all’interno della struttura e la coordinatrice di fatto della stessa per aver gestito la struttura abusando della professione infermieristica.Durante un controllo volto ad accertare la regolare posizione dal punto di vista lavorativo di una casa di riposo, i finanzieri sono stati insospettiti della presenza di un armadio contenente numerose confezioni di medicinali, data la totale assenza nella struttura di personale sanitario abilitato alla relativa somministrazione ai pazienti.In effetti, nella struttura risultava operare esclusivamente personale addetto ai servizi di pulizie e assistenza agli anziani, facente capo a una società cooperativa di Perugia, non dotata di personale infermieristico né di altro personale sanitario abilitato alla somministrazione dei farmaci.Sono state quindi attivate scrupolose indagini di polizia giudiziaria che hanno confermato i sospetti: la somministrazione dei farmaci ai degenti veniva effettuata dal personale addetto alle pulizie, con grave rischio per la salute e la vita dei pazienti.A conclusione delle indagini sono stati denunciati alla Procura delle Repubblica di Macerata i due legali rappresentanti della società cooperativa e la coordinatrice di fatto della casa di riposo, per aver organizzato e gestito la stessa abusando della professione infermieristica, in quanto priva delle necessarie e prescritte qualifiche professionali.Questa operazione conferma l’importante ruolo della Guardia di Finanza nella salvaguardia della salute dei cittadini e nella tutela delle imprese che operano rispettando le regole.
Oramai quasi non fa più notizia. Anche la notte scorsa, infatti, i soliti ignoti sono andati a fare "bancomat" nei distributori automatici di una scuola di Macerata. E ancora una volta ad essere presa di mira è stata la scuola elementare "Dolores Prato" in via Vincenzo Cardarelli. I malviventi si sono introdotti all'interno dell'edificio scolastico attraverso la forzatura della porta antipanico della mensa. Secondo un'abitudine oramai consolidata, nel mirino dei ladri sono finite le monete contenute all'interno delle macchinette distributori di snack e bevande. E così, dopo aver fatto il solito prelievo, il cui ammontare è ancora da quantificare ma come al solito sarà di poche decine di euro, si sono allontanati senza problemi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Macerata.
Scopre un ladro dentro casa e questi gli scaglia addosso il cassetto di un comodino. E' successo la notte scorsa a Monte San Giusto, quando un uomo è rientrato a casa e si è trovato davanti un ladro che stava rovistando dentro un comodino. Il malvivente, evidentemente sorpreso dall'inaspettato arrivo del padrone di casa, ha estratto un cassetto e lo ha scaraventato addosso al malcapitato, prima di darsi alla fuga a gambe levate. L'uomo è stato colpito dall'oggetto contundente ed è rimasto leggermente ferito, ma impossibilitato a inseguire il ladro che, comunque, prima dell'arrivo del padrone di casa era riuscito a trovare 600 euro in contanti.Sul fatto indagano i carabinieri di Monte San Giusto.
Notte movimentata per sei pattuglie dei carabinieri che ieri sera hanno sventato un furto in un capannone a Pollenza.I fatti si sono verificati intorno alle 2 di questa mattina in un grande capannone adibito a ingrosso fallimenti situato in contrada Piane di Chienti di proprietà di un tolentinate.Il custode, dopo essersi accorto di quanto stava accadendo, ha immediatamente dato l'allarme avvertendo i militari che hanno mobilitato ben sei pattuglie, ma una volta arrivati sul posto, i malviventi si sono dati alla fuga a mani vuote.I militari hanno perlustrato le zone limitrofe, ma i banditi hanno fatto perdere completamente le loro tracce. Sono ancora in corso le indagini per dare un volto agli artefici della tentata rapina.
Rapina questa mattina poco dopo le 10 nella filiale della Banca Popolare di Lanciano e Sulmona in corso Cairoli a Macerata. Un bandito solitario, pistola alla mano, è entrato all'interno dell'istituto di credito e ha intimato a uno dei dipendenti di consegnargli il denaro contenuto nelle casse. Da quanto si è appreso, al momento della rapina non c'erano clienti in banca ma solamente i tre dipendenti. Una volta arraffato il bottino, l'uomo si è dato alla fuga. Immediatamente è scattato l'allarme e sul posto sono intervenuti i carabinieri.Secondo la testimonianza dei dipendenti dell'istituto di credito, il rapinatore parlava un italiano senza particolari inflessioni. Non si esclude, inoltre, che la pistola utilizzata per il colpo fosse un giocattolo.I carabinieri stanno sentendo i testimoni e hanno istituito numerosi posti di blocco in tutta la provincia.Per vedere il video puoi scorrere sotto o cliccare qui.(FOTO SI.SA.)
La morte di un uomo buono. La morte di un generoso. Sono questi i termini più indicati per raccontare del tragico incidente di questa mattina a Porto Recanati dove Lamine Cissè, senegalese di 40 anni e padre di un bambino di 4, portiere all'Hotel House, è caduto dalla tromba dall'ascensore dell'ottavo piano morendo praticamente sul colpo.Lamine era uno dei tre portieri generici del palazzone multietnico, e questa mattina verso le 7, stava cercando di far tornare funzionante uno degli ascensori: “L'ascensore era bloccato ad un piano – spiega Luca Davide, uno dei colleghi di Cissè – e il tutto era stato segnalato all'amministrazione. Ma Lamine era così, un ragazzo generoso, e voleva a tutti i costi sbloccare l'ascensore perché i bambini dovevano andare a scuola e sarebbe stato per loro troppo pesante fare tutti gli scalini del palazzone.E' stato Karim, il ragazzo addetto alle pulizie a trovarlo. Gli aveva detto di non andare perchè era buio e non si vedeva niente. Era troppo pericoloso, ma non c'è stato niente da fare. Il destino ha voluto che a trovarlo poco dopo senza vita fosse proprio lui” aggiunge Luca, visibilmente commosso. “Quel ragazzo aveva un gran senso del dovere – aggiunge G.Z., residente all'Hotel House dal 1989 ma di origini emiliane - e questa è la brutta fine di una gran persona che ha pagato per gli errori degli altri. E dirò questo: qui nel condominio c'è la mentalità del non volersi integrare, e lui era uno dei pochi che voleva integrarsi. Ha pagato per colpe non sue, anzi risolveva i problemi di altri ed ecco il risultato. Gli ascensori sono vecchi e spesso soggetti ad atti di vandalismo. Avrebbero bisogno di una manutenzione importante, ma se la gente non paga le spese condominiali come si fa a mantenerli funzionanti?” Eppure, secondo G. Z. di responsabilità ne avrebbe anche il Comune: “Qui all'Hotel House siamo abbandonati a noi stessi. Con l'amministrazione Ubaldi si cercava di tamponare quanto più possibile le varie problematiche, ma quest'ultima, invece, è praticamente inesistente”. Intanto, un drappello di ragazzi stranieri si raduna fuori dal palazzone, e sommessamente, in un coro attonito, ricordano l'amico Lamine, “un ragazzo che era semplicemente generoso come pochi”. L'ascensore dove è morto Lamine Cissè
Grave investimento nel primo pomeriggio di oggi, verso le 14,30 in località Canepina di Camerino. Due agenti della Polizia Municipale camerte, sono stati travolti da un Suv Jeep mentre erano in servizio. Le condizioni di uno dei due sono gravi, mentre l'altra agente ha riportato la frattura del bacino e varie escoriazioni.I due vigili avevano appena fermato una Citroen C3 con a bordo P.M., una giovane 23 enne di Gagliole,che si stava recando al lavoro, quando è sopraggiunto il fuoristrada condotto da L.B., 68enne di Matelica, che, per cause ancora in corso di accertamento, prima ha colpito la Citroen C3 sullo spigolo anteriore, per finire poi addosso ai due agenti della Municipale e terminare la sua corsa nel fosso a lato della strada. Illesa la giovane della Citroen C3.Immediatamente si è messa in moto la macchina dei soccorsi e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 di Camerino con tre ambulanze e i carabinieri. Uno degli agenti, Carlo Belardinelli 45 anni di Sefro, è stato trasportato all'ospedale di Macerata in gravi condizioni per lesioni al lombo sacrale. L'altra agente Bernardina Rossi di 42 anni, mamma di due ragazzini di 14 e 12 anni, un maschietto e una femminuccia, è stata trasportata all'ospedale di Camerino con una frattura del bacino, trauma cranico e diverse escoriazioni, Nel nosocomio camerte è ricoverato in modo non grave il conducente della Jeep. Allertata anche l'eliambulanza.Sulle cause e la modalità dell'incidente sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri di Camerino.
Continua incessante la scia di furti nel maceratese. Questa volta le località colpite sono Appignano e Treia.Intorno alle 5 di questa mattina, i soliti ignoti sono penetrati all'interno dell'abitazione di M. G., residente ad Appignano in via IV Novembre. I malviventi, passando da una scala esterna, sono entrati attraverso una porta finestra del terrazzo e successivamente hanno forzato la serratura della porta d'ingresso dell'abitazione. Una volta dentro la casa, i banditi si sono mossi con destrezza e indisturbati, incuranti del fatto che il padrone di casa stesse dormendo. Il bottino ammonta a circa 160 euro, 80 dollari e un paio di scarpe da tennis. Solo al risveglio, dopo essersi accorto dell'accaduto, l'uomo ha denunciato il fatto alle autorità competenti che indagano per individuare i malviventi.Gli altri due furti invece, si sono verificati a Treia, ai danni di due fratelli M.B. e E.B., residenti rispettivamente al primo e al secondo piano di una palazzina in via S. Marco Vecchio. In questo caso i malviventi hanno agito fra le 22 e le 23 di ieri notte. I ladri si sono intrufolati all'interno del primo appartamento arrampicandosi dalla grondaia e aprendo la finestra della cucina, per poi rovistare all'interno della camera da letto. Sono riusciti a rubare circa 600 euro in contanti, un fucile appoggiato al muro della camera da letto e 2 orologi per un danno ancora da quantificare. Lo stesso procedimento è avvenuto anche per il secondo appartamento: qui i malviventi hanno asportato 1200 euro in contanti e alcuni monili in oro. Indagini in corso da parte dei carabinieri.
Decidono di “marinare” la scuola per andare a comprare la droga ma vengono “pizzicati” dai Carabinieri. Protagonisti della vicenda due studenti diciassettenni, regolarmente iscritti al IV anno delle superiori, i quali, nella mattinata di ieri, approfittando anche delle temperature miti del periodo, decidono di non andare a scuola e quindi, zainetto in spalla, di recarsi in un centro commerciale di Matelica. Fin qui tutto potrebbe apparire quasi normale se non fosse per il fatto che i due amici sono andati al centro commerciale per fare sì un acquisto, ma di droga. Infatti, i Carabinieri della compagnia di Camerino, che già da qualche tempo erano stati allertati circa la presenza di giovanissimi studenti dediti allo spaccio di droga, hanno sorpreso M.C. e M.G. all’uscita del centro commerciale mentre detenevano un panetto di hashish del peso di circa 150 grammi e un bilancino di precisione, il tutto occultato all’interno dei rispettivi zaini per la scuola. Immediatamente sono scattate le indagini da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni di Camerino, Fiuminata ed Ussita al fine di risalire a coloro che avevano ceduto ai minorenni lo stupefacente rinvenuto. I militari, infatti, riuscivano ad individuare altri due giovani, C.L. 18enne nullafacente e C.T. 19enne disoccupata, un uomo e una donna entrambi di Matelica, a carico dei quali sono stati raccolti specifici indizi di colpevolezza in ordine allo spaccio dell’hashish sequestrato ai due minorenni.A conclusione del blitz, i quattro ragazzi sono stati tutti denunciati per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Gli accertamenti condotti dai Carabinieri nell’immediatezza dell’accaduto hanno fatto emergere che la droga era destinata al consumo da parte di giovanissimi gravitanti nel mondo della scuola. Resta alta quindi l’attenzione al fenomeno del consumo e dello spaccio di droga, specie tra i più giovani, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Camerino guidata dal Capitano Orlando. Intanto, anche per quest’anno l’Arma dei Carabinieri, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, ha organizzato degli specifici incontri con i giovani presso le scuole secondarie per parlare di legalità e dei problemi che affliggono il mondo giovanile, quali il “bullismo” e la diffusione delle droghe tra i teen-agers e dei danni che esse possono provocare.
Tragedia sul lavoro questa mattina verso le ore 7,30 all’Hotel House di Porto Recanati. Un addetto alla manutenzione del palazzone multietnico è precipitato accidentalmente nella tromba dell’ascensore dall’ottavo piano ed è morto praticamente sul colpo. Si tratta di Lamine Cissè, 40 anni, papà di un bambino di appena quattro anni. Sul posto sono intervenuti il 118, i carabinieri di Porto Recanati e i Vigili del Fuoco di Civitanova. Con l’aiuto dei pompieri il medico del 118 è riuscito ad arrivare al corpo e constatare il decesso dell’uomo.
Dopo diversi anni, sembrerebbe riprendere piede l'ipotesi di un porto darsena a Porto Recanati. E a dirlo è Andrea Marcelli, vice presidente del Comitato Porto Recanati Nord, che ci spiega: “Ai tempi della giunta Ubaldi era stato presentato questo progetto di darsena - con tanto di plastico - dalla ditta romana Donati. Poi il tutto fu accantonato dalla giunta Montali che non la ritenne un'impellenza degna di nota. Ora, invece, stiamo formando un comitato per prendere in mano questo antico progetto: oltre a me, tra gli altri, è coinvolto anche Enzo Ascani (il presidente del Comitato Porto Recanati Nord, ndr) e il giornalista Aurelio Bufalari”. I motivi di questa adesione, infatti, non sarebbero scevri dalle problematiche delle mareggiate a Scossici: “Sulle carte di questo progetto – prosegue Marcelli – ci sarebbe una clausola che obbligherebbe, qualora si realizzasse la darsena, a rafforzare la zona nord. Questo perché una darsena altererebbe il profilo della costa, provocando una maggiore erosione del litorale, quindi bisogna per forza di cose rafforzare la nostra spiaggia con delle scogliere”. Conclude il vice presidente del Comitato Nord con una visione molto entusiasta del progetto: “Per noi di Scossicci sarebbe un vantaggio; inoltre sarebbe un vanto per la nostra città, che si chiama Porto Recanati e finalmente avrebbe questo sedicente porto”. Andrea Marcelli, vice presidente del Comitato Porto Recanati NordDi tutt'altro parere è il portavoce del Movimento 5 Stelle di Porto Recanati, Giammario Poeta: “A me pare che la recente questione del porto stia diventando falsamente l'emblema della salvezza di Porto Recanati, come era capitato similmente con la questione Burchio. Ora, a Porto Recanati nord ci sono dei rischi idro-geologici pazzeschi, mettere altra carne al fuoco, modificando il profilo della costa, non è la salvezza”. E andando più nello specifico, il grillino ci spiega meglio: “Dobbiamo ricordare che si parla di un porto darsena, quindi è più piccolo di un porto normale come può essere ad esempio quello di Numana, ed è adibito per ospitare piccole-medie imbarcazioni”. E il tutto comporterebbe, a detta di Poeta, a dei danni irreparabili: “Con questa darsena rischiamo di bruciare il litorale: perché già Scossicci ha tanti problemi, questo progetto ne creerebbe altri, e non porterebbe nemmeno a un afflusso turistico tale da poter dire di aver fatto bene a sacrificare la costa”, è il responso definitivo del pentastelle. Giammario Poeta, segretario del Movimento 5 Stelle di Porto Recanati
Continuano gli atti di teppismo sciocco e volto a imbrattare e sporcare la Città. La bravata dei “soliti maleducati” questa volta ha interessato un angolo della Tolentino più antica. Infatti recentemente l’Amministrazione comunale aveva provveduto a riaprire la piccola passeggiata sulle mura urbiche che sovrastano via Filzi e da cui si accede dal piccolo vicolo Salnitrari, proprio sotto la collegiata di Santa Maria della Tempesta, nel piccolo quartiere detto del “Fondaccio”. Purtroppo il luogo, che regala una bellissima vista sull’alta valle del Chienti, fino ai Sibillini, è stato sporcato con rifiuti e con scritte che hanno imbrattato sia le mura storiche che quelli delle case che si affacciano su questo suggestivo quanto sconosciuto belvedere cittadino. L’Amministrazione comunale è subito intervenuta e in questi giorni sta provvedendo alla pulizia della passeggiata come predisposto dal Consigliere delegato all’Ambiente Antonio Trombetta e dall’Ufficio Manutenzioni comunale. L’intento è quello purtroppo di chiudere nuovamente l’accesso evitando quindi atti di vandalismo gratuito.