Minaccia i passanti con un bicchiere rotto e crea il panico in pieno centro.
E' successo intorno alle 14 a Macerata, in via Don Minzoni, non lontano da piazza Strambi.
La protagonista della vicenda è una donna, sui 35/40 anni. In evidente stato psichico alterato, prima si è tagliata con qualcosa di appuntito, dopo di che si è cosparsa il viso di sangue, gridando qualcosa di difficilmente comprensibile in merito al marito.
Poi, ha iniziato adaggredire e minacciare i passanti con un bicchiere di vetro rotto. Qualcuno ha avvertito la polizia che l'ha trovata in bilico sul muraglione di via Armaroli. Un agente, approfittando di un attimo di distrazione della donna, è riuscito ad afferrarla e a bloccarla.
Sono poi intervenuti anche i sanitari del 118 che l'hanno portata in ospedale. Sul posto anche la polizia locale.
A Civitanova Marche il 2 novembre una donna dell'Est Europa all'ottavo mese di gravidanza è stata portata al Pronto Soccorso perchè picchiata dal proprio compagno. Fortunatamente le condizioni della donna non sono risultate gravi e se l'è cavata con 10 giorni di prognosi. I Carabinieri sono intervenuti prima in ospedale dopo la segnalazione del personale medico e poi presso l'abitazione della donna in centro per accertamenti, dai quali è emerso che la donna aveva sorpreso il compagno e padre del nascituro con un’altra donna in atteggiamenti intimi. E' nata dunque una discussione che è sfociata in violenza quando l’uomo per risposta ha aggredito la donna incinta con alcuni calci e pugni. L’uomo, di 34 anni, anch’esso di origini Est Europa, è stato denunciato a piede libero per lesioni aggravate.
A Porto Recanati continuano i controlli per contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nei primi giorni di novembre i carabinieri si sono concentrati nelle aree intorno al "River Village" e all'Hotel House, entrambi in via Salvo D'Acquisto. Il risultato? Due arresti e tre denunce a piede libero. Il primo ordine di carcerazione è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, a carico di un italiano di 50 anni, residente a Porto Recanati, per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali e dovrà scontare 2 anni e 5 mesi per reati commessi in Ancona nel 2013. Il secondo, su ordine della Procura della Repubblica di Teramo a carico di un Senegalese di 56 anni, residente a Porto Recanati, che dovrà scontare 2 anni e 6 mesi per il reato di spaccio di stupefacenti commesso nel 2007 a Martinsicuro. Entrambi gli arrestati sono stati trasportati al Carcere di Fermo.
Denunciati anche tre uomini nel corso dei controlli. Un italiano di 22 anni di Porto Recanati - trovato in possesso di 22 grammi di Marijuana e 25 grammi di Hashish, divisi in dosi e un “grinder” (tritaerba) - è stato denunciato a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Due uomini, uno di 60 anni e uno di 45 anni, entrambi pregiudicati, residenti a Recanati e a Morrovalle, sono stati denunciati per inosservanza del provvedimento in quanto già sottoposti al foglio di via obbligatorio dal Comune di Porto Recanati.
L'allarme è scattato alle 23:45 del 1 novembre. Un capriolo era stato investito sulla strada di Colbuccaro all'altezza della sede di Agrimeccaniche.
Un operatore dell'Associazione Volontaria di Protezione Civile Macerata Soccorso è sopraggiunto sul luogo dell'incidente notando l'animale a terra sanguinante. E' intervenuto altro personale dell'Associazione con il supporto del Centro Studi per l'Ecologia e la Biodiversità degli Appennini. Il capriolo aveva i due arti posteriori fratturati ed una ferita lacero contusa sul posteriore a seguito dell'investimento da parte di un'autovettura. L'entità dei traumi è subito apparsa compatibile con un impatto ad alta velocità nonostante un limite di velocità di 60 km/h.
Il personale intervenuto ha provveduto a mettere in sicurezza l'animale che è stato immediatamente caricato su un mezzo che lo ha conferito alla clinica veterinaria "Futuravet" di Tolentino ove ha ricevuto tutte le cure possibili e dove sono stati immobilizzati gli arti. L'intervento è durato tutta la notte fino alle sette del mattino grazie alla sollecitudine ed alla perizia della dottoressa di turno.
Del fatto sono stati avvertiti i Carabinieri Corpo Forestale e la Polizia Provinciale che in tarda mattinata ha prelevato, sempre con l'aiuto del personale di Macerata Soccorso, l'animale e lo ha conferito ad un ambulatorio veterinario con competenze sulla fauna selvatica.
Nonostante i forti traumi subiti, l'animale è apparso in condizioni generali accettabili. Si tratta di un maschio giovane, intorno ad un anno e mezzo di vita.
Nelle prossime ore subirà un intervento chirurgico per la ricomposizione delle fratture delle quali quella all'arto posteriore destro appare la più grave con frammentazione del femore.
Una volta ristabilito dovrebbe essere ospitato in una struttura dove, lentamente, potrà tornare in condizione di essere autonomo e, se la situazione lo permetterà, essere restituito alla sua libertà.
Ancora una volta si è dimostrata la validità del volontariato con un intervento rapido e professionale, a supporto degli Enti Pubblici preposti alla tutela e gestione del patrimonio faunistico.
Per Macerata Soccorso, sul posto sono intervenuti l'Operatore Robertino Papa, il responsabile della logistica Diego Cicconofri e lo zoologo Dott. Giampaolo Pennacchioni, direttore scientifico del Centro Studi per l'Ecologia e la Biodiversità degli Appennini.
Un particolare ringraziamento va anche alle numerose persone che con la loro presenza hanno protetto l'animale in attesa dei tempestivi soccorsi.
L'ex consigliere comunale Livio De Vivo, civitanovese di 35 anni, è stato condannato ad un anno di prigione per simulazione di reato.
Il 12 settembre del 2012 l'uomo scomparve per un paio di giorni e i familiari preoccupati ne denunciarono la scomparsa. Dopo qualche giorno De Vivo si presentò al commissariato di Civitanova affermando di essere stato sequestrato da due uomini di origine albanese mentre rientrava a casa e che venne portato da questi a Pescara. Dalle indagini emerse al contrario che l'ex consigliere si era allontanato volontariamente nascondendosi nell'abitazione della zia materna. Partita immediatamente la denuncia per simulazione di reato.
Oggi il giudice del Tribunale di Macerata, Claudio Bonifazi, ha emesso la sentenza di condanna e pena ad un anno di reclusione.
Ancora sciacalli sulle macerie. Ad un anno dal sisma non solo restano i disagi per i tanti sfollati ancora senza casa, ma l'ombra degli sciacalli continua ad aggirarsi tra le macerie e quel che resta di case disabitate.
Martedì mattina è successo a Tolentino quando ignoti hanno preso di mira un’abitazione inagibile in contrada Santa Croce, nelle campagne di Tolentino. Una casa disabitata di proprieta di un anziano che, ogni giorno, si reca lì per controllare la situazione. Martedì la brutta sorpresa: i ladri avevano infatti trafugato un fucile regolarmente tenuto e una Vespa 150 Piaggio d’epoca risalente al 1960.
Un incidente oggi pomeriggio intorno alle 16 a Treia, in via Carlo Didimi.
L'auto, una Lancia Ypsilon nera, si è ribaltata per motivi ancora da verificare, probabilmente per un malore. L'uomo alla guida è stato trasportato all'ospedale di Macerata dopo essere stato estratto dall'auto grazie all'intervento dei vigili del fuoco.
Sul posto 118 e vigili del fuoco.
Un infortunio in campagna, a Monte San Giusto, ha coinvolto oggi, intorno alle 13, un signore che lì stava lavorando.
L'uomo è stato travolto da un trattore che con il cingolo gli è passato sopra ad una gamba. Sul posto l'eliambulanza che sta provvedendo allo nspostamento dell'uomo verso l'ospedale Torrette di Ancona a causa del trauma importante riportato all'arto.
Tanta paura ma per fortuna solo contusioni per il card. Edoardo Menichelli, finito fuori strada ieri sera con la sua Panda, mentre rientrava a casa a Serripola di San Severino Marche.
L'ex arcivescovo di Ancona è andato a sbattere contro un guard-rail e la sua auto si e' ribaltata. Soccorso dai carabinieri e da un'ambulanza del 118, è stato medicato nell'ospedale di San Severino e subito dimesso. Il primo agosto scorso, Menichelli, che ha lasciato la guida della Diocesi di Ancona ad ottobre per limiti di età, era rimasto coinvolto in un altro incidente stradale lungo la Statale 361 San Severino-Macerata. La sua Nissan Qashqai, condotta in quel caso dall'autista, un 78enne, era uscita di strada all'altezza di Treia, dopo aver incrociato una vettura con i fari abbaglianti accesi. La Nissan si era ribaltata, ma Menichelli e l'autista erano rimasti illesi, e avevano rifiutato di andare in ospedale.
(Fonte Ansa)
Fumo e fiamme nella notte scorsa all'Hotel House di Porto Recanati. Intorno a mezzanotte, infatti, sono divampate le fiamme in un appartamento al nono piano del palazzo multietnico. Molto probabilmente l'incendio è partito dalla camera da letto e avvolgendo tutto l'appartamento, un bilocale di circa 40 metri quadri.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i quali sono riusciti a domare le fiamme dopo un lungo lavoro. Fortunatamente l'abitazione era vuota e gli appartamenti circostanti erano stati evacuati. Tutti i condomini sono potuti rientrare a casa solo dopo aver spento le fiamme. Non ci sono vittime. Al momento stanno indagando i Carabinieri per ricostruire l'accaduto e scoprirne le cause.
Un fuoristrada è rimasto incastrato in un passaggio a livello tra Morrovalle e Civitanova, poco dopo la stazione di Morrovalle.
L'auto ha sfondato la sbarra del passaggio a livello ed è restata incastrata e in bilico con due ruotesfonda . Proprio in quel momento stava passando un treno che fortunatamente ha fatto in tempo a fermarsi.
Il fuoristrada è stato portato via grazie l'ausilio di un trattore. Sul posto la Polizia Stradale. Il treno, fermo da un'ora, non è ancora ripartito.
Anche una ragazzo di Sant'Angelo in Pontano, Giacomo Berdini, a New York, in queste tragiche ore che ha visto la minaccia del terrorismo abbattersi ancora una volta sul cuore dell'America, Giacomo Berdini.
Ieri infatti, alle tre del pomeriggio, un pick-up è piombato su una delle più affollate piste ciclabili di Manhattan facendo una strage: almeno otto morti e una quindicina di feriti.
Giacomo, a New York con sua moglie Sara Munafò,che si trovava a pochi isolati da dove c'è stato l'attentato, fa sapere dai social che stanno bene nonostante il grossissimo spavento e il caos in cui versa la città.
"Noi tutto ok, stavamo a pochi isolati e abbiamo visto tantissima polizia, ambulanze e vigili" scrive Giacomo su Facebook in risposta ai tanti messaggi preoccupati di amici e conoscenti.
Giacomo Berdini è consigliere comunale di Sant'Angelo in Pontano.
Un incidente ha visto coinvolta un'auto a Morrovalle dalla quale è stata estratta una persona dai vigili del fuoco.
È successo oggi pomeriggio, in Via XXIX giugno, salendo da Trodica a Morrovalle, in zona stazione. L'auto si è ribaltata da sola e sono dovuti intervenire i pompieri per estrarre la persona che era al volante.
Sul posto anche il 118 per il soccorso della persona coinvolta che è stata trasportata all'ospedale di Civitanova.
Un infortunio domestico, mentre stava lavorando in una abitazione a Corridonia, in via Lorenzo Lotto.
È quanto è accaduto oggi pomeriggio intorno alle 16 ad un signore di 78 anni che stava lavorando con un frullino che gli è scivolato dalle mani ferendolo al volto.
Subito intervenuti i soccorsi è stata coinvolta anche l'eliambulanza con la quale l'uomo, che fortunatamente non versa in gravissime condizioni, è stato trasportato ad Ancona.
Mille euro in tre parcometri. Questo il bottino che i tre uomini romeni arrestati ieri avrebbero rubato se non fossero stati individuati dai Carabinieri. E' successo a Macerata, intorno alle 2 del mattino, ma la notizia è stata divulgata solo oggi. Tra viale Trieste e via Morbiducci, tre giovani romeni hanno cercato di rubare mille euro facendo dei fori in tre parcometri. Un bottino cospicuo, di quasi mille euro, ma il colpo non è andato a buon fine.
Infatti, i tre erano tenuti sotto controllo dalla Compagnia dei Carabinieri di Osimo, i quali li avevano seguiti fino a Maceratao. Quando i malviventi se ne sono andati verso la superstrada, i militari li hanno intercettati, li hanno inseguiti per poi riuscirli a fermare al casello dell'A14 di Civitanova. Il trio è stato arrestato e al momento si attende la convalida da parte del Tribunale.
Continuano incessantemente i controlli della squadra mobile lungo la fascia costiera, in particolare nei dintorni del noto condominio Hotel House di Porto Recanati. Cinque le denunce partite nel pomeriggio di lunedì 30 ottobre.
I controlli negli appartamenti dell'Hotel House hanno portato all'individuazione di un cittadino di origini tunisine di 24 anni denunciato per reati inerenti lo spaccio, di un uomo di origini pakistane di 30 anni al quale sono stati sequestrati 15 grammi di hashish e di una donna di origini rumene di 21 anni - residente in provincia di Ancona - trovata in possesso di due flaconi contenenti metadone e appartenenti ad un altro cittadino extracomunitario. La donna è stata denunciata per detenzione a fini di spaccio nonchè per inottemperanza al foglio di via obbligatorio dal comune di Porto Recanati emesso nei suoi confronti dalla Questura di Macerata.
I controlli sono avvenuti anche nel centro di Porto Recanati, dove gli agenti hanno sorpreso una donna italiana di 24 anni segnalata alla locale A.G. per la violazione del foglio di via obbligatorio dal comune di Porto Recanati emesso dalla Questura di Macerata e un cittadino di origini pakistane di 28 anni domiciliato all’Hotel House segnalato alla competente Autorità poiché trovato in possesso di alcune dosi di eroina.
Denunciato un uomo di 50 anni di origine tunisine che il 13 ottobre scorso aveva rubato a Civitanova Marche una bicicletta del valore di 300 euro di proprietà di una cittadina.
Le indagini sono iniziate immediatamente e attraverso un sistema di controllo di alcune telecamere private, i Carabinieri sono riusciti a vedere l'uomo e a identificarlo. Partita la denuncia a piede libero nei confronti del tunisino con l'accusa di furto aggravato.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Forza Nuova Macerata.
L'ultima tragedia della disperazione avvenuta a Colmurano (Macerata) ha visto coinvolto un terremotato italiano di 79 anni, in attesa, da più di un anno, di rientrare nella sua casa lesionata dal sisma: questo è stato il dolore insormontabile che lo ha portato a togliersi la vita.
In quell'abitazione, lesionata e resa inagibile dal terremoto del 24 agosto 2016, era nato e vissuto, ma che la burocrazia e l'assenza dello Stato gli hanno negato di trascorrere in pace il resto della sua vita.
"Parlare di un suicidio è sempre estremamente complicato e soprattutto merita il massimo del rispetto, per la disperazione che vi è dietro, ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla famiglia", è intervenuta così Martina Borra, vice coordinatore per Forza Nuova nelle Marche.
"Quello che esula, in questo caso, dal concetto di scelta umana, sono le motivazioni che hanno portato a compiere il gesto: la disperazione di un nostro fratello Italiano, marchigiano, distrutto nella sua dignità di essere umano. È in piena regola un omicidio di cui questo stato dovrebbe rispondere. Fuori dai vagoni del "Treno del PD" c'è un bollettino di guerra senza fine, padri e madri di famiglia che si tolgono la vita, per il dolore di non saper cosa dare da mangiare ai propri figli, e che non hanno più motivi di sorridere come i politici nelle loro visite ufficiali.
In questo paese, c'è una categoria di persone che misura la civiltà con l'attenzione e i servizi che si offrono ai "migranti", ed un'altra categoria, la nostra, di Donne e di Uomini che non cesserà la lotta fino a quando l'ultimo Italiano non avrà un tetto ed un lavoro di cui vivere".
Un incendio questa mattina ha interessato la zona industriale di Porto Sant'Elpidio, precisamente la fabbrica di suole Euroinga Group S.p.a. in via delle Fratte.
L'incendio è partito da una termopressa: gli operai la stavano riparando senza averla spenta ed ha preso fuoco. Le fiamme hanno coinvolto varie termopresse e sono stati rilevati pertanto dei danni ai sistemi aspiranti e ad alcune porzioni del tetto dell'azienda.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Macerata, Civitanova Marche e Fermo.
In manette un uomo di 37enne, di origine albanese, noto alle cronache per maltrattamenti, lesioni aggravate e violenza sessuale. All'uomo è stata notificata oggi un'ordinanza custodiale agli arresti domiciliari per aver usato violenza sulla moglie.
Tutto è iniziato quando la moglie dell’uomo, una cittadina comunitaria 33enne, si è rivolta al centro antiviolenza competente territorialmente che l'ha supporta anche nella denuncia che ha sporto ai Carabinieri per segnalare aggressioni e violenze da parte del coniuge, commesse da anni nei suoi confronti.
Le indagini svolte dai militari hanno permesso di acquisire un quadro probatorio che, vagliato dalla Procura, è stato determinante per richiedere l’ordinanza, poi di fatto emessa. I magistrati hanno contestato all’uomo il malrattamento, le lesioni e la violenza sessuale. La donna è stata subito traferita in una struttura protetta.