Una ventina di colpi esplosi con il suo fucile calibro 22 colpendo il vetro e la tapparella della finestra del soggiorno dell'abitazione del suo dirimpettaio. Per questo motivo, un 89enne di Tolentino è stato denunciato dai carabinieri.
Ai militari l'uomo ha spiegato di aver sparato contro i piccioni che volavano e si sofferma a o sulle sue finestre. Fortunatamente i colpi esplosi non hanno ferito nessuno. All'anziano sono stati sequestrati altri tre fucili e numerose munizioni, tutte regolarmente detenuti.
Il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi e i responsabili maceratesi del progetto “I Cammini Lauretani” sono vicini all’arcivescovo prelato di Loreto monsignor Fabio Dal Cin, il cui papà Angelo è salito al cielo la notte scorsa all’età di 86 anni.
Assieme alla comunità diocesana si uniranno spiritualmente alla preghiera di suffragio per la sua anima che si alzerà questa sera nella Basilica della Santa Casa alle ore 21 con la recita del Santo Rosario.
La vicenda é a dir poco surreale, ma gli Euro che l'automobilista dovrà sborsare (per pagare o fare ricorso...) sono veri. Così come la multa che un maceratese si é ritrovato sul parabrezza dell'auto nei giorni scorsi, alle 19,40. Ma quella multa, stando al verbale, é stata comminata alle 19,45. Difficile anche da raccontare, se non fosse che la sanzione é stata redatta all'ombra dell'orologio di Piazza della Libertà e che, quindi, l'orologio fotografato dimostra che la multa é stata scritta nel futuro.
"A chi dice che minuto più o minuto bene non cambia - scrive il malcapitato automobilista in uno sfogo su Facebook - rispondo che lo stesso principio dovrebbe valere quando si entra in ztl un minuto dopo".
Il dolore in un applauso, la commozione in un abbraccio.
Così Macerata ha salutato, questa mattina, Pamela Mastropietro e i suoi familiari. Tanta gente, nonostante una pioggia incessante che non ha lasciato tregua e che avrebbe scoraggiato molti. Non i maceratesi, che hanno voluto esserci, per salutare per l'ultima volta quella ragazza che nel Maceratese ci era venuta per salvarsi la vita e che, invece, a Macerata, ha trovato la più atroce delle capitolazioni.
La pioggia caduta durante la notte e in mattinata ha allagato un tratto della Val di Chienti e della Varanese, rendendo le strade molto pericolos (leggi qua l'articolo).
Di seguito alcune foto che ci sono state inviate dai nostri lettori.
La vittima, Bruno Sperandio di 73 anni, era in vacanza sul Mar Morto. Il maceratese, che viveva a Sforzacosta, era in viaggio con un amico e ieri sera è morto stroncato da un malore.
Tempestivi i soccorsi, ma per l'uomo non c'è stato niente da fare.
Grande il dolore degli amici e dei conoscenti che hanno appreso la notizia ieri sera. Tante le frasi e le foto di cordoglio e dolore per ricordare un uomo "allegro e dal sorriso travolgente" come scritto sulla sua bacheca Facebook.
Bruno Sperandio era appassionato di ciclismo.
Diversi disagi riscontrati in mattinata per allamento causato dalla pioggia lungo la superstrada Val di Chienti, da Camerino fino a Caldarola, e lungo la Varanese.
Le pioggie cadute durante la notte e in mattinata hanno reso quasi impraticabile la strada: tanti rivoli di fango soprattutto lungo la Varanese, mentre la Val di Chienti si presenta con grosse pozze d'acqua che causano il fenomeno dell'acquaplaning. Stamattina un'auto, una Django con a bordo una donna, ha avuto un testacoda all'altezza di Caccamo, lungo la superstrada.
"Il 30 gennaio Innocent mi telefonò chiedendomi se volevo andare a stuprare una ragazza che dormiva".
A pronunciare la frase choc, intercettata dagli inquirenti nel carcere di Ancona, è Lucky Awelima mentre parla con Desmond Lucky. I nigeriani, insieme al connazionale Innocent Oseghale, sono detenuti con l'accusa di aver ucciso e fatto a pezzi la 18enne romana Pamela Mastropietro a Macerata. I dialoghi sono riportati nella nuova ordinanza di custodia cautelare per omicidio a carico di Oseghale che invece è recluso ad Ascoli Piceno. A questa richiesta di Innocent, Awelima avrebbe risposto che non era interessato. In un'altra conversazione, Awelima avrebbe poi detto di aver saputo che Pamela era stata stuprata. Anche questi elementi erano tra quelli posti a fondamento della richiesta della ordinanza di custodia in carcere per Oseghale anche per violenza sessuale.
Addebito non riconosciuto dal gip che pone a fondamento della decisione anche tratti della personalità della ragazza.
(Fonte Ansa)
Cinque chili di hashish e tre etti di coca trovati in un trolley: pusher in manette.
Nell’ambito dei mirati controlli straordinari per contrastare il diffuso fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri hanno arrestato un cittadino marocchino residente a Corridonia, con diversi precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti ed alcune rapine.
L’atteggiamento guardingo del giovane ha insospettitoi militari che hanno effettuato una approfondita perquisizione personale e domiciliare, che ha permesso di rinvenire nel garage dell’abitazione un trolley con all’interno 5 chili di hashish in panetti da 100 grammi ciascuno e circa 350 grammi di cocaina all’interno di 3 involucri, oltre al bilancino elettronico di precisione e a 1.800 euro ritenuti provento di spaccio .
L’uomo è stato portato al carcere di Montacuto.
Un bobcat, delle catene, più di un'ora di lavoro e tanta fatica. Solo così si é riusciti, poco fa, a liberare il vicolo d'accesso a via Mazzini, a Treia, dove un piccolo camion é rimasto letteralmente incastrato. Le foto parlano da sole. verosimilmente, l'autista ha calcolato male le misure del suo messo o, più probabilmente, ha sbagliato di pochi centimetri la manovra, senza più riuscire a fare un metro avanti e tantomeno un metro indietro. Solo dopo più di un'ora sul posto é giunto un bobcat che, con l'ausilio di alcune catene, ha trainato il piccolo camion fuori dal restringimento. I danni al mezzo sono significativi.
Grosso spavento intorno alle 12.30 di oggi a Corneto di Macerata per un incidente che ha coinvolto una Vokswagen New Beetle.
L'auto, probabilmente a causa dell'asfalto reso viscido dalla pioggia battente, ha sbandato e poi si è ribaltata in mezzo alla carreggiata. Fortunatamente le persone a bordo del mezzo se la sono cavata con tanta paura e qualche graffio.
La terra ha ricominciato a tremare alle 2,46 di ieri, con un 2,9 che ha avuto per epicentro Pieve Torina. Poi ancora per altre 70 volte nel giro di 24 ore, 22 di magnitudo superiore a 2.0. Sono numeri impressionanti e sono anche i numeri di uno sconforto sempre più profondo per una popolazione che non ne può più. Perché non smette di evocare fantasmi, e sempre sulla stessa zona. Sempre, appunto, con epicentro tra Pieve Torina e Muccia, fino alle 4,56 di questa notte, con una scossa di magnitudo 2,1. Le più forti alle 22,21 di ieri sera e poi ancora alle 23,20, di magnitudo 3,2 e 3,1
Niente a che vedere, per carità, con la forza distruttrice di agosto e ottobre 2016, ma dopo due anni, sentir tremare la terra almeno una volta all'ora, é fiaccante. Anche perché oltre a chi, come il professor Emanuele Tondi e la scienza tradizionale, dice di non preoccuparsi oltre i consueti accorgimenti, c'é chi, come Giampaolo Giuliani, non vede di buon occhio questo nuovo sciame sismico.
"Dopo le scosse di Magnitudo tra 4,0 e 5,0 di inizio aprile nella zona tra Muccia e Pievetorina- spiega il professor Tondi - la sismicità era tornata a diminuire, ma negli ultimi due giorni é nuovamente aumentata, come dimostrano le continue scosse delle scorse ore. Si tratta, tuttavia, della stessa sequenza che fa seguito gli eventi principali di fine ottobre 2016. La zona destabilizzata è molto grande e gli aftershocks possono durare anche anni, come successo nelle precedenti crisi sismiche in Italia. E' importante abitare e frequentare edifici sicuri, come lo é sempre stato nelle nostre zone e a cui ormai dovremmo essere abituati. Quanto alla diceria che sono da preferirsi tante piccole scosse per scaricare l'energia, si tratta, appunto, di una diceria. Ogni grado di magnitudo l’energia liberata é trenta volte superiore, quindi, per eguagliare un terremoto di magnitudo 5,0 ce ne vogliono 30 di magnitudo 4,0 e 900 di magnitudo 3,0.“
Preoccupato, invece, Giampaolo Giuliani, ex tecnico dell'Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario distaccato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, divenuto noto, in occasione del terremoto dell'aprile 2009 a L'Aquila a causa di alcune sue dichiarazioni in merito all'asserita esistenza di una sua previsione circa il verificarsi dell'evento sismico.
"Penso che una sequenza di oltre 80/90 accadimenti giornalieri, tutti in una stessa zona epicentrale e con grado sismico crescente, non sia proprio una buona cosa. Credo che bisognerebbe fare molta attenzione ed essere preparati per qualsiasi evenienza" dice Giuliani "anche se quelle strutture storicamente non dovrebbero rilasciare eventi oltre M. 4.8-5.0. Ricordiamo sempre però che, tutta l'energia prodatta dalle repliche, anche se di magnitudo contenuta, è pur sempre energia che va a caricare altre faglie limitrofe di strutture che potrebbero innescare eventi di magnitudo superiore a 5.0/5.5. Oggi, per esempio, nelle ultime 24 ore, sulla dorsale dell'Appennino centrale abbiamo registrato ben oltre 115 eventi, tra questi almeno 7 terremoti di M. da 2.7 a 3.2. Anche i dati sulle variazioni del trend del flussi del gas Radon, osservate dalle nostre stazioni, rivelano livelli alti di poco sotto la soglia di pericolo. Queste osservazioni ci permettono di prevedere nelle prossime 6/24 ore, ancora repliche strumentali nel cratere del centro Italia, dal bacino aquilano fino alle strutture di Camerino. Anche la foto del drum del sismografo della stazione di Coppito, torna a mostrare un incremento dell'attività sismica delle ultime 24 ore".
Lucky Awelima ha raccontato di aver sentito una ragazza piangere mentre era al telefono con Innocent Oseghale e che quando ha raggiunto l’appartamento di via Spalato, Pamela stava dormendo. Un particolare, questo, mai reso noto, ma emerso oggi nel corso della conferenza stampa in cui il procuratore della Repubblica, Giovanni Giorgio, ha annunciato la misura cautelare per omicidio nei confronti di Innocent Oseghale.
Il quadro investigativo si va facendo sempre più chiaro e sembra da un lato alleggerire la posizione proprio di Lucky Awelima, mai chiamato in causa da Oseghale nei vari interrogatori e nelle varie intercettazioni. Il nigeriano punta spesso, invece, il dito verso l’altro indagato, Lucky Desmond. Racconterebbe di aver lasciato la casa di via Spalato e che, al suo rientro, pamela era morta.
Quello che è certo è che Pamela non è morta di overdose. Lo ha affermato il medico legale, Froldi, attribuendo il decesso della giovane alle ferita da arma da taglio. E’ possibile che abbia avuto un malore, ma gli inquirenti sembrano più convinti che ci sia perpetrata una violenza sessuale, come dimostrerebbero le escoriazioni al capo, “segno che la ragazza é stata colpita con un corpo contundente o sbattuta al muro”.
Per Innocent Oseghale arriva anche l'incriminazione per omicidio e non vi sono più dubbi sul fatto che Pamela fosse in vita quando é stata accoltellata. Respinta dal giudice, invece, la richiesta di misura cautelare anche per il reato di violenza sessuale. Lo ha annunciato questa mattina in conferenza stampa il Procuratore della Repubblica, Giovanni Giorgio. "Stamattina - ha spiegato - è stata notificata nei confronti di Oseghale l'ordinanza di custodia cautelare per l'omicidio della ragazza. Abbiamo contestato anche il reato di violenza sessuale sotto un duplice profilo, ovvero sotto la forma di abuso nella condizione di inferiorità psichica in cui la ragazza si trovava dopo aver assunto eroina, e sotto il profilo della costrizione ad avere un rapporto completo". Una richiesta che, però, non é stata accolta dal giudice, pur confermando che il rapporto sia stato consumato. Tornando all'omicidio si é quindi ritenuto che si possa configurare l'ipotesi in cui Oseghale si sia trovato di fronte a Pamela in stato di difficoltà psicofisica a causa delle droghe assunte, decidendo di ucciderla per evitare di trovarsi nei guai.
Questa la ricostruzione attualmente ipotizzata, sulla quale pesano anche le parole di Anthony Anianu, il quarto indagato. Quest'ultimo, lo ricordiamo, era stato sottoposto a procedimento penale per i contatti telefonici con Oseghale nel giorno dell'omicidio di Pamela. In quel colloquio, l'inquilino di Via Spalato aveva riferito di trovarsi con una "ragazza bianca che stava male", salvo poi ricontattare lo stesso Anianu per dire che "la ragazza si era ripresa". E' probabilmente in quel frangente, quindi, che si é consumato l'omicidio. Con Oseghale che, forse preso dal panico, ha inferto colpi mortali alla diciottenne.
Il motivo, però, é stato argomento di divergenza tra gli inquirenti ed il giudice chiamato ad emettere le ordinanze, per i primi Pamela potrebbe essere stata uccisa perché si era rifiutata di consumare un rapporto sessuale e in questo senso il procuratore Giorgio ha spiegato che si sta valutando l'ipotesi di procedere in appello presso il tribunale del riesame.
"Abbiamo ritenuto - ha affermato Giorgio - che ci sia stato un rapporto sessuale perché è risultato dalle indagini dei RIS. Oseghale ha avuto un rapporto sessuale completo con la ragazza e sul pavimento, già insanguinato, vi erano delle impronte di Oseghale e anche su uno dei trolley. Il traffico del telefono di Oseghale ha avuto dei momenti di black out significativi. È stato lui a portare il cadavere della ragazza a Pollenza. Il corpo è stato accuratamente lavato con candeggina e le era stata asportata la vagina e lavata anch'essa con la candeggina, proprio per cancellare le tracce del rapporto sessuale".
Particolari agghiaccianti, difficili anche da raccontare e riportare. Particolari che, forse, a questo punto delle indagini, lasciano il tempo che trovano. Quello che rimane da capire é come sia avvenuto l'omicidio e se il principale indiziato possa aver realmente agito da solo. Ma non é un lavoro semplice. Quando i carabinieri sono entrati nell'abitazione di Via Spalato 124, infatti, hanno trovato l'ambiente già alterato rispetto a quando è successa la vicenda. Ma dai tabulati telefonici è emerso che i tre imputati principali si sono sentiti reiteratamente nel corso della giornata del 30 gennaio.
Lucky Desmond, l'altro in carcere anche se per spaccio, in un colloquio dice che le cose fatte a Pamela sono cose da bambini in quanto in Nigeria vengono perpetrate pratiche molto peggiori: lo dice in terza persona. L'interprete ritiene che potrebbe parlare sia di se stesso sia dell'Oseghale. Awelima, invece, avrebbe confidato al suo compagno di cella che nei colloqui con Oseghale era stato invitato ad andare a casa sua per avere rapporti con la ragazza, ma che avrebbe declinato l'invito preferendo guadagnare denaro con l'attività di spaccio.
"Abbiamo sentito molti testimoni - ha concluso il Procuratore della Repubblica, Giovanni Giorgio - tra cui un nigeriano che dice di aver saputo da Awelima che, guardando un tg, disse di aver saputo della ragazza perché era stato nella casa di Oseghale. Quest'ultimo avrebbe infece confidato alla sua convivente, e madre di sua figlia, che quel giorno si era allontanato dalla casa e che quando è tornato ha trovato già la ragazza così. In un'altra intercettazione, invece, affermerebbe che solo in parte ha tagliato il corpo della ragazza e che non ha mai avuto rapporti sessuali con Pamela. Le dichiarazioni sono quindi discordanti".
Deceduto questa notte a Matelica il signor B. M. di 71 anni. L'uomo si è gettato nel vuoto per circa dodici metri dal ponte di San Rocco verso l'una di questa notte.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Macerata e Camerino, i Vigili del Fuoco per recuperarne il corpo e i sanitari del 118 per i soccorsi che non sono stati però sufficienti a tenere in vita il 71enne.
Oltre quindici scosse di magnitudo superiore a 2 in pochissime ore. L'ultima alle 23,20, con epicentro a Pieve Torina, ed una magnitudo di 3,1. La più forte di giornata, invece, alle 21,21, che ha toccato i 3,2 gradi, mentre la prima la notte scorsa, alle 2,46 (2,9 ml). Tutte con epicentro tra Pieve Torina e Muccia. È il bilancio di una giornata in cui il terremoto non ha offerto tregua a una popolazione ormai allo stremo delle forze, alle prese con un nuovo sciame sismico cominciato il 10 aprile scorso. Gli esperti rassicurano che si tratta di aftershock, ma la paura torna a farsi sentire. Anche perchè diversi edifici, giá compromessi dopo le scosse dell'ottobre del 2016, hanno fatto assistere a significativi peggioramenti del livello di danno.
Incidente a Montelupone intorno alle 18 di questo pomeriggio. Un signore sulla sessantina, residente a Montelupone ha sbandato con la sua auto ed è finito contro un palo all'altezza della rotatoria che si trova all'uscita del Comune.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118 con un'auto medica che ha richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza date le gravi condizioni dell'uomo. Per il paziente è stato predisposto il trasporto all'ospedale di Ancona.
Ancora da verificare la dinamica dell'incidente.
Brillante operazione portata a termine dagli agenti della Polizia Locale del Comune di Tolentino, coordinati dal Comandante David Rocchetti.
Tutto è nato da una segnalazione da parte di alcuni cittadini che hanno allertato la pattuglia in servizio in quanto in via Nazionale stava transitando una Lancia Y con un ragazzo aggrappato al cofano anteriore. Gli agenti si sono subito messi alla ricerca dell’auto all’interno del centro urbano. Mentre perlustravano la zona di viale Cappuccini, la pattuglia si è imbattuta in un ciclomotore con a bordo due ragazzi, di cui uno senza casco seduto sul sellino posteriore, che transitava a forte velocità in senso opposto di marcia. Gli agenti hanno subito intimato l’alt ma il conducente del ciclomotore, malgrado l’auto della Polizia Locale fosse stata messa anche di traverso per bloccare il mezzo, è riuscito a sfuggire. Malgrado i tentativi da parte del passeggero di coprire con una mano la targa dello scooter che era stata anche montata di traverso per renderne difficoltosa la lettura, gli agenti sono riusciti ad annotare la targa del veicolo e quindi sono riusciti a risalire al proprietario del ciclomotore intestato ad una signora straniera, residente a San Severino Marche ed in uso al figlio minorenne.
Contemporaneamente, grazie al sistema di videosorveglianza, si è risaliti al proprietario della Lancia Y intestata ad una signora di Pescara e utilizzata dal figlio. Fin da subito è risultato palese che le due cose fossero strettamente collegate, tanto che il passeggero dello scooter era, come evidenziato dalle immagini, la stessa persona aggrappata al cofano della Lancia Y.Il conducente della Y è stato invitato a presentarsi presso gli uffici della Polizia Locale, dove ha dichiarato di essere giunto a Tolentino, nei pressi della stazione ferroviaria, per incontrare una ragazza del luogo con la quale era legato da un rapporto di amicizia. Non appena vista e salutata quest’ultima, si sono subito avvicinati due ragazzi con atteggiamento minaccioso, battendo le mani sul veicolo e intimorendolo, invitandolo subito a spegnere il motore e a scendere. In particolare, uno dei due è salito sul cofano dell’auto, con fare particolarmente intimidatorio, tanto che il conducente in preda al panico è invece ripartito con l’aggressore attaccato allo stesso cofano anteriore della Lancia Y, iniziando a percorre le strade cittadine mentre veniva minacciato anche con un cacciavite oltre a ricevere calci e pugni dati sul parabrezza mentre, nel frattempo, l’altro ragazzo era salito sullo scooter e inseguiva l’auto, accostandola, sferrando calci e pugni sul lato della guida. Dopo alcuni minuti, il conducente è riuscito a far scendere dal cofano il primo aggressore per allontanarsi da Tolentino. Poco dopo si è accorto di avere i pneumatici anteriori forati e quindi ha dovuto far ricorso alla sostituzione per riprendere il viaggio verso casa. Anche il conducente dello scooter è stato convocato presso il comando della Polizia Locale il quale si è presentato, oltre che con la madre, essendo minorenne, con l’altro ragazzo, maggiorenne e straniero, già conosciuto alle forze di Polizia, che spontaneamente ha reso le proprie dichiarazioni. In pratica i due hanno affermato che erano giunti a Tolentino per incontrare la ragazza ed altri amici.
Tutti i fatti avvenuti in giro per Tolentino, con l’aggressore aggrappato all’automobile, sono stati confermati dagli occupanti di un’auto che si è trovata subito dietro la Lancia Y e che hanno testimoniato sia il fare minaccioso dei ragazzi che la grande difficoltà che ha avuto il conducente a gestire tutta la situazione mentre veniva vessato con calci e manovre spericolate da parte del guidatore dello scooter. Di tutta la vicenda e dell’attività di indagine è stata informata l’autorità giudiziaria del Tribunale di macerata e del Tribunale dei Minori.Inoltre, sempre in queste ultime settimane, gli agenti della Polizia Locale, nel corso dei normali controlli, hanno provveduto a ritirare e sanzionare tre automobilisti, uno di Tolentino, uno di Belforte del Chienti e uno di San Severino Marche, che utilizzavano permessi per diversamente abili intestati a familiari deceduti.Diverse anche le sanzioni fatte per abbandoni dei rifiuti. Proprio in queste ore, sempre grazie alla videosorveglianza, è stato individuato un residente che il 1° maggio ha lasciato lungo la strada per Paterno, vicino ai contenitori stradali, due televisori e altri rifiuti indifferenziati, contravvenendo al regolamento comunale.
A breve l’avvio dei servizi di vigilanza nelle ore notturne, anche con controlli effettuato mediante fonometro per prevenire i rumori molesti.
L’ Associazione "L'esistenza ora" ha chiesto all’amministrazione comunale di Macerata che ha dato la sua disponibilità, di poter avere una panchina da dipingere di rosso ai Giardini Diaz, in ricordo di Pamela Mastropietro.
"Un gesto che ci sembra doveroso - spiegano dall'associazione - e un segnale di presenza nella nostra città di chi è dalla parte delle donne sempre. Per questo motivo era stato chiesto all’ amministrazione comunale di Macerata di proclamare il lutto cittadino, per sabato 5 maggio,in concomitanza a quanto viene fatto a Roma dalla sindaca Raggi. L’ Amministrazione Comunale ha subito aderito. L’ Associazione sarà presente ai funerali di Pamela a Roma,in quanto impegnata per la verità e la giustizia".
Sarà il medico legale a stabilire le cause della morta di J. G. trovata questa mattina morta sul letto di un appartemento del River Village di Porto Recanati.
Sul posto sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri poiché la donna di soli 28 anni potrebbe essere deceduta già da diverse ore. Lo ha dichiarata la vicina di casa, la stessa che ha fatto scattare l'allarme, dopo che, questa mattina, aveva incontrato i figli della 28enne che le avevano riferito di non aver fatto colazione e che la mamma non era stata bene.
Stando a quento è dato sapere il marito della donna era stato arrestato nella giornata di ieri, ma per ora si esclude il coinvolgimento dell'uomo in quanto sul corpo della donna non vi sarebbero segni riconducibili ad una morte violenta.
(in aggiornamento)