Cronaca

Treia, strada troppo stretta: camion resta incastrato (FOTO)

Treia, strada troppo stretta: camion resta incastrato (FOTO)

Un bobcat, delle catene, più di un'ora di lavoro e tanta fatica. Solo così si é riusciti, poco fa, a liberare il vicolo d'accesso a via Mazzini, a Treia, dove un piccolo camion é rimasto letteralmente incastrato. Le foto parlano da sole. verosimilmente, l'autista ha calcolato male le misure del suo messo o, più probabilmente, ha sbagliato di pochi centimetri la manovra, senza più riuscire a fare un metro avanti e tantomeno un metro indietro. Solo dopo più di un'ora sul posto é giunto un bobcat che, con l'ausilio di alcune catene, ha trainato il piccolo camion fuori dal restringimento. I danni al mezzo sono significativi. 

03/05/2018 13:30
Corneto, auto sbanda per la pioggia e si ribalta

Corneto, auto sbanda per la pioggia e si ribalta

Grosso spavento intorno alle 12.30 di oggi a Corneto di Macerata per un incidente che ha coinvolto una Vokswagen New Beetle.  L'auto, probabilmente a causa dell'asfalto reso viscido dalla pioggia battente, ha sbandato e poi si è ribaltata in mezzo alla carreggiata. Fortunatamente le persone a bordo del mezzo se la sono cavata con tanta paura e qualche graffio.   

03/05/2018 13:08
22 scosse in 24 ore. Tondi: "Stessa sequenza". Giuliani: "Non é una buona cosa"

22 scosse in 24 ore. Tondi: "Stessa sequenza". Giuliani: "Non é una buona cosa"

La terra ha ricominciato a tremare alle 2,46 di ieri, con un 2,9 che ha avuto per epicentro Pieve Torina. Poi ancora per altre 70 volte nel giro di 24 ore, 22 di magnitudo superiore a 2.0. Sono numeri impressionanti e sono anche i numeri di uno sconforto sempre più profondo per una popolazione che non ne può più. Perché non smette di evocare fantasmi, e sempre sulla stessa zona. Sempre, appunto, con epicentro tra Pieve Torina e Muccia, fino alle 4,56 di questa notte, con una scossa di magnitudo 2,1. Le più forti alle 22,21 di ieri sera e poi ancora alle 23,20, di magnitudo 3,2 e 3,1 Niente a che vedere, per carità, con la forza distruttrice di agosto e ottobre 2016, ma dopo due anni, sentir tremare la terra almeno una volta all'ora, é fiaccante. Anche perché oltre a chi, come il professor Emanuele Tondi e la scienza tradizionale, dice di non preoccuparsi oltre i consueti accorgimenti, c'é chi, come Giampaolo Giuliani, non vede di buon occhio questo nuovo sciame sismico. "Dopo le scosse di Magnitudo tra 4,0 e 5,0 di inizio aprile nella zona tra Muccia e Pievetorina- spiega il professor Tondi - la sismicità era tornata a diminuire, ma negli ultimi due giorni é nuovamente aumentata, come dimostrano le continue scosse delle scorse ore. Si tratta, tuttavia, della stessa sequenza che fa seguito gli eventi principali di fine ottobre 2016. La zona destabilizzata è molto grande e gli aftershocks possono durare anche anni, come successo nelle precedenti crisi sismiche in Italia. E' importante abitare e frequentare edifici sicuri, come lo é sempre stato nelle nostre zone e a cui ormai dovremmo essere abituati. Quanto alla diceria che sono da preferirsi tante piccole scosse per scaricare l'energia, si tratta, appunto, di una diceria. Ogni grado di magnitudo l’energia liberata é trenta volte superiore, quindi, per eguagliare un terremoto di magnitudo 5,0 ce ne vogliono 30 di magnitudo 4,0 e 900 di magnitudo 3,0.“ Preoccupato, invece, Giampaolo Giuliani, ex tecnico dell'Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario distaccato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, divenuto noto, in occasione del terremoto dell'aprile 2009 a L'Aquila a causa di alcune sue dichiarazioni in merito all'asserita esistenza di una sua previsione circa il verificarsi dell'evento sismico.  "Penso che una sequenza di oltre 80/90 accadimenti giornalieri, tutti in una stessa zona epicentrale e con grado sismico crescente, non sia proprio una buona cosa. Credo che bisognerebbe fare molta attenzione ed essere preparati per qualsiasi evenienza" dice Giuliani "anche se quelle strutture storicamente non dovrebbero rilasciare eventi oltre M. 4.8-5.0. Ricordiamo sempre però che, tutta l'energia prodatta dalle repliche, anche se di magnitudo contenuta, è pur sempre energia che va a caricare altre faglie limitrofe di strutture che potrebbero innescare eventi di magnitudo superiore a 5.0/5.5. Oggi, per esempio, nelle ultime 24 ore, sulla dorsale dell'Appennino centrale abbiamo registrato ben oltre 115 eventi, tra questi almeno 7 terremoti di M. da 2.7 a 3.2. Anche i dati sulle variazioni del trend del flussi del gas Radon, osservate dalle nostre stazioni, rivelano livelli alti di poco sotto la soglia di pericolo. Queste osservazioni ci permettono di prevedere nelle prossime 6/24 ore, ancora repliche strumentali nel cratere del centro Italia, dal bacino aquilano fino alle strutture di Camerino. Anche la foto del drum del sismografo della stazione di Coppito, torna a mostrare un incremento dell'attività sismica delle ultime 24 ore".

03/05/2018 12:55
Omicidio Mastropietro: gli altri indagati e il quadro investigativo

Omicidio Mastropietro: gli altri indagati e il quadro investigativo

Lucky Awelima ha raccontato di aver sentito una ragazza piangere mentre era al telefono con Innocent Oseghale e che quando ha raggiunto l’appartamento di via Spalato, Pamela stava dormendo. Un particolare, questo, mai reso noto, ma emerso oggi nel corso della conferenza stampa in cui il procuratore della Repubblica, Giovanni Giorgio, ha annunciato la misura cautelare per omicidio nei confronti di Innocent Oseghale. Il quadro investigativo si va facendo sempre più chiaro e sembra da un lato alleggerire la posizione proprio di Lucky Awelima, mai chiamato in causa da Oseghale nei vari interrogatori e nelle varie intercettazioni. Il nigeriano punta spesso, invece, il dito verso l’altro indagato, Lucky Desmond. Racconterebbe di aver lasciato la casa di via Spalato e che, al suo rientro, pamela era morta. Quello che è certo è che Pamela non è morta di overdose. Lo ha affermato il medico legale, Froldi, attribuendo il decesso della giovane alle ferita da arma da taglio. E’ possibile che abbia avuto un malore, ma gli inquirenti sembrano più convinti che ci sia perpetrata una violenza sessuale, come dimostrerebbero le escoriazioni al capo, “segno che la ragazza é stata colpita con un corpo contundente o sbattuta al muro”.

03/05/2018 12:42
Oseghale, l'accusa é omicidio, ma non violenza sessuale. Gli inquirenti: "Pamela é stata anche violentata"

Oseghale, l'accusa é omicidio, ma non violenza sessuale. Gli inquirenti: "Pamela é stata anche violentata"

Per Innocent Oseghale arriva anche l'incriminazione per omicidio e non vi sono più dubbi sul fatto che Pamela fosse in vita quando é stata accoltellata. Respinta dal giudice, invece, la richiesta di misura cautelare anche per il reato di violenza sessuale. Lo ha annunciato questa mattina in conferenza stampa il Procuratore della Repubblica, Giovanni Giorgio. "Stamattina - ha spiegato - è stata notificata nei confronti di Oseghale l'ordinanza di custodia cautelare per l'omicidio della ragazza. Abbiamo contestato anche il reato di violenza sessuale sotto un duplice profilo, ovvero sotto la forma di abuso nella condizione di inferiorità psichica in cui la ragazza si trovava dopo aver assunto eroina, e sotto il profilo della costrizione ad avere un rapporto completo". Una richiesta che, però, non é stata accolta dal giudice, pur confermando che il rapporto sia stato consumato. Tornando all'omicidio si é quindi ritenuto che si possa configurare l'ipotesi in cui Oseghale si sia trovato di fronte a Pamela in stato di difficoltà psicofisica a causa delle droghe assunte, decidendo di ucciderla per evitare di trovarsi nei guai. Questa la ricostruzione attualmente ipotizzata, sulla quale pesano anche le parole di Anthony Anianu, il quarto indagato. Quest'ultimo, lo ricordiamo, era stato sottoposto a procedimento penale per i contatti telefonici con Oseghale nel giorno dell'omicidio di Pamela. In quel colloquio, l'inquilino di Via Spalato aveva riferito di trovarsi con una "ragazza bianca che stava male", salvo poi ricontattare lo stesso Anianu per dire che "la ragazza si era ripresa". E' probabilmente in quel frangente, quindi, che si é consumato l'omicidio. Con Oseghale che, forse preso dal panico, ha inferto colpi mortali alla diciottenne.  Il motivo, però, é stato argomento di divergenza tra gli inquirenti ed il giudice chiamato ad emettere le ordinanze, per i primi Pamela potrebbe essere stata uccisa perché si era rifiutata di consumare un rapporto sessuale e in questo senso il procuratore Giorgio ha spiegato che si sta valutando l'ipotesi di procedere in appello presso il tribunale del riesame.  "Abbiamo ritenuto - ha affermato Giorgio - che ci sia stato un rapporto sessuale perché è risultato dalle indagini dei RIS. Oseghale ha avuto un rapporto sessuale completo con la ragazza e sul pavimento, già insanguinato, vi erano delle impronte di Oseghale e anche su uno dei trolley. Il traffico del telefono di Oseghale ha avuto dei momenti di black out significativi. È stato lui a portare il cadavere della ragazza a Pollenza. Il corpo è stato accuratamente lavato con candeggina e le era stata asportata la vagina e lavata anch'essa con la candeggina, proprio per cancellare le tracce del rapporto sessuale". Particolari agghiaccianti, difficili anche da raccontare e riportare. Particolari che, forse, a questo punto delle indagini, lasciano il tempo che trovano. Quello che rimane da capire é come sia avvenuto l'omicidio e se il principale indiziato possa aver realmente agito da solo. Ma non é un lavoro semplice. Quando i carabinieri sono entrati nell'abitazione di Via Spalato 124, infatti, hanno trovato l'ambiente già alterato rispetto a quando è successa la vicenda. Ma dai tabulati telefonici è emerso che i tre imputati principali si sono sentiti reiteratamente nel corso della giornata del 30 gennaio.  Lucky Desmond, l'altro in carcere anche se per spaccio, in un colloquio dice che le cose fatte a Pamela sono cose da bambini in quanto in Nigeria vengono perpetrate pratiche molto peggiori: lo dice in terza persona. L'interprete ritiene che potrebbe parlare sia di se stesso sia dell'Oseghale. Awelima, invece, avrebbe confidato al suo compagno di cella che nei colloqui con Oseghale era stato invitato ad andare a casa sua per avere rapporti con la ragazza, ma che avrebbe declinato l'invito preferendo guadagnare denaro con l'attività di spaccio.  "Abbiamo sentito molti testimoni - ha concluso il Procuratore della Repubblica, Giovanni Giorgio - tra cui un nigeriano che dice di aver saputo da Awelima che, guardando un tg, disse di aver saputo della ragazza perché era stato nella casa di Oseghale. Quest'ultimo avrebbe infece confidato alla sua convivente, e madre di sua figlia, che quel giorno si era allontanato dalla casa e che quando è tornato ha trovato già la ragazza così. In un'altra intercettazione, invece, affermerebbe che solo in parte ha tagliato il corpo della ragazza e che non ha mai avuto rapporti sessuali con Pamela. Le dichiarazioni sono quindi discordanti".

03/05/2018 12:10
Tragico volo dal ponte di San Rocco, ancora un gesto estremo a Matelica

Tragico volo dal ponte di San Rocco, ancora un gesto estremo a Matelica

Deceduto questa notte a Matelica il signor B. M. di 71 anni. L'uomo si è gettato nel vuoto per circa dodici metri dal ponte di San Rocco verso l'una di questa notte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Macerata e Camerino, i Vigili del Fuoco per recuperarne il corpo e i sanitari del 118 per i soccorsi che non sono stati però sufficienti a tenere in vita il 71enne.    

03/05/2018 08:53
Oltre 15 scosse in poche ore. L'ultima alle 23,20.

Oltre 15 scosse in poche ore. L'ultima alle 23,20.

Oltre quindici scosse di magnitudo superiore a 2 in pochissime ore. L'ultima alle 23,20, con epicentro a Pieve Torina, ed una magnitudo di 3,1. La più forte di giornata, invece, alle 21,21, che ha toccato i 3,2 gradi, mentre la prima la notte scorsa, alle 2,46 (2,9 ml). Tutte con epicentro tra Pieve Torina e Muccia. È il bilancio di una giornata in cui il terremoto non ha offerto tregua a una popolazione ormai allo stremo delle forze, alle prese con un nuovo sciame sismico cominciato il 10 aprile scorso. Gli esperti rassicurano che si tratta di aftershock, ma la paura torna a farsi sentire. Anche perchè diversi edifici, giá compromessi dopo le scosse dell'ottobre del 2016, hanno fatto assistere a significativi peggioramenti del livello di danno.

03/05/2018 00:05
Sbanda e finisce contro un palo: un uomo trasportato ad Ancona in eliambulanza

Sbanda e finisce contro un palo: un uomo trasportato ad Ancona in eliambulanza

Incidente a Montelupone intorno alle 18 di questo pomeriggio. Un signore sulla sessantina, residente a Montelupone ha sbandato con la sua auto ed è finito contro un palo all'altezza della rotatoria che si trova all'uscita del Comune. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118 con un'auto medica che ha richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza date le gravi condizioni dell'uomo. Per il paziente è stato predisposto il trasporto all'ospedale di Ancona. Ancora da verificare la dinamica dell'incidente.

02/05/2018 19:10
Tolentino, minacciato con un cacciavite scappa con l'aggressore attaccato al cofano dell'auto

Tolentino, minacciato con un cacciavite scappa con l'aggressore attaccato al cofano dell'auto

Brillante operazione portata a termine dagli agenti della Polizia Locale del Comune di Tolentino, coordinati dal Comandante David Rocchetti. Tutto è nato da una segnalazione da parte di alcuni cittadini che hanno allertato la pattuglia in servizio in quanto in via Nazionale stava transitando una Lancia Y con un ragazzo aggrappato al cofano anteriore. Gli agenti si sono subito messi alla ricerca dell’auto all’interno del centro urbano. Mentre perlustravano la zona di viale Cappuccini, la pattuglia si è imbattuta in un ciclomotore con a bordo due ragazzi, di cui uno senza casco seduto sul sellino posteriore, che transitava a forte velocità in senso opposto di marcia. Gli agenti hanno subito intimato l’alt ma il conducente del ciclomotore, malgrado l’auto della Polizia Locale fosse stata messa anche di traverso per bloccare il mezzo, è riuscito a sfuggire. Malgrado i tentativi da parte del passeggero di coprire con una mano la targa dello scooter che era stata anche montata di traverso per renderne difficoltosa la lettura, gli agenti sono riusciti ad annotare la targa del veicolo e quindi sono riusciti a risalire al proprietario del ciclomotore intestato ad una signora straniera, residente a San Severino Marche ed in uso al figlio minorenne. Contemporaneamente, grazie al sistema di videosorveglianza, si è risaliti al proprietario della Lancia Y intestata ad una signora di Pescara e utilizzata dal figlio. Fin da subito è risultato palese che le due cose fossero strettamente collegate, tanto che il passeggero dello scooter era, come evidenziato dalle immagini, la stessa persona aggrappata al cofano della Lancia Y.Il conducente della Y è stato invitato a presentarsi presso gli uffici della Polizia Locale, dove ha dichiarato di essere giunto a Tolentino, nei pressi della stazione ferroviaria, per incontrare una ragazza del luogo con la quale era legato da un rapporto di amicizia. Non appena vista e salutata quest’ultima, si sono subito avvicinati due ragazzi con atteggiamento minaccioso, battendo le mani sul veicolo e intimorendolo, invitandolo subito a spegnere il motore e a scendere. In particolare, uno dei due è salito sul cofano dell’auto, con fare particolarmente intimidatorio, tanto che il conducente in preda al panico è invece ripartito con l’aggressore attaccato allo stesso cofano anteriore della Lancia Y, iniziando a percorre le strade cittadine mentre veniva minacciato anche con un cacciavite oltre a ricevere calci e pugni dati sul parabrezza mentre, nel frattempo, l’altro ragazzo era salito sullo scooter e inseguiva l’auto, accostandola, sferrando calci e pugni sul lato della guida. Dopo alcuni minuti, il conducente è riuscito a far scendere dal cofano il primo aggressore per allontanarsi da Tolentino. Poco dopo si è accorto di avere i pneumatici anteriori forati e quindi ha dovuto far ricorso alla sostituzione per riprendere il viaggio verso casa. Anche il conducente dello scooter è stato convocato presso il comando della Polizia Locale il quale si è presentato, oltre che con la madre, essendo minorenne, con l’altro ragazzo, maggiorenne e straniero, già conosciuto alle forze di Polizia, che spontaneamente ha reso le proprie dichiarazioni. In pratica i due hanno affermato che erano giunti a Tolentino per incontrare la ragazza ed altri amici. Tutti i fatti avvenuti in giro per Tolentino, con l’aggressore aggrappato all’automobile, sono stati confermati dagli occupanti di un’auto che si è trovata subito dietro la Lancia Y e che hanno testimoniato sia il fare minaccioso dei ragazzi che la grande difficoltà che ha avuto il conducente a gestire tutta la situazione mentre veniva vessato con calci e manovre spericolate da parte del guidatore dello scooter. Di tutta la vicenda e dell’attività di indagine è stata informata l’autorità giudiziaria del Tribunale di macerata e del Tribunale dei Minori.Inoltre, sempre in queste ultime settimane, gli agenti della Polizia Locale, nel corso dei normali controlli, hanno provveduto a ritirare e sanzionare tre automobilisti, uno di Tolentino, uno di Belforte del Chienti e uno di San Severino Marche, che utilizzavano permessi per diversamente abili intestati a familiari deceduti.Diverse anche le sanzioni fatte per abbandoni dei rifiuti. Proprio in queste ore, sempre grazie alla videosorveglianza, è stato individuato un residente che il 1° maggio ha lasciato lungo la strada per Paterno, vicino ai contenitori stradali, due televisori e altri rifiuti indifferenziati, contravvenendo al regolamento comunale. A breve l’avvio dei servizi di vigilanza nelle ore notturne, anche con controlli effettuato mediante fonometro per prevenire i rumori molesti.

02/05/2018 16:57
Una panchina rossa ai Giardini Diaz in ricordo di Pamela

Una panchina rossa ai Giardini Diaz in ricordo di Pamela

L’ Associazione "L'esistenza ora" ha chiesto all’amministrazione comunale di Macerata che ha dato la sua disponibilità, di poter avere una panchina da dipingere di rosso ai Giardini Diaz, in ricordo di Pamela Mastropietro. "Un gesto che ci sembra doveroso - spiegano dall'associazione - e un segnale di presenza nella nostra città di chi è dalla parte delle donne sempre. Per questo motivo era stato chiesto all’ amministrazione comunale di Macerata di proclamare  il lutto cittadino, per sabato 5 maggio,in concomitanza a quanto viene fatto a Roma dalla sindaca Raggi. L’ Amministrazione Comunale ha subito aderito. L’ Associazione sarà presente ai funerali di Pamela a Roma,in quanto impegnata per la verità e la giustizia".

02/05/2018 16:39
Giovane madre trovata senza vita. Ieri era stato arrestato il marito

Giovane madre trovata senza vita. Ieri era stato arrestato il marito

Sarà il medico legale a stabilire le cause della morta di J. G. trovata questa mattina morta sul letto di un appartemento del River Village di Porto Recanati. Sul posto sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri poiché la donna di soli 28 anni potrebbe essere deceduta già da diverse ore. Lo ha dichiarata la vicina di casa, la stessa che ha fatto scattare l'allarme, dopo che, questa mattina, aveva incontrato i figli della 28enne che le avevano riferito di non aver fatto colazione e che la mamma non era stata bene. Stando a quento è dato sapere il marito della donna era stato arrestato nella giornata di ieri, ma per ora si esclude il coinvolgimento dell'uomo in quanto sul corpo della donna non vi sarebbero segni riconducibili ad una morte violenta.   (in aggiornamento)

02/05/2018 14:51
Funerali Pamela, anche a Macerata una giornata di lutto cittadino

Funerali Pamela, anche a Macerata una giornata di lutto cittadino

Dopo le numerose sollecitazioni anche Macerata, a due giorni dai funerali di Pamela Mastropietro, annuncia una giornata di lutto cittadino per il prossimo 5 maggio, giorno in cui a Roma verranno, appunto, celebrati i funerali della giovane vittima di un efferato omicidio avvenuto lo scorso 30 gennaio. Ad annunciare la scelta è stato il sindaco Romano Carancini che sabato parteciperà alle esequie della giovane  nella capitale. Con il provvedimento di proclamazione del lutto cittadino il sindaco invita la cittadinanza e le istituzioni pubbliche a manifestare il proprio cordoglio nelle forme ritenute più opportune. Per quanto riguarda il Comune la bandiera negli edifici comunali verrà esposta a mezz’asta  mentre il gonfalone verrà abbrunato.

02/05/2018 14:27
Controlli a Porto Recanati: due denunce ed un arresto

Controlli a Porto Recanati: due denunce ed un arresto

Nella giornata di ieri 1° maggio, nel corso dei controlli che le forze dell'ordine svolgono quotidianamente per la sicurezza del territorio a Porto Recanati, sono stati denunciati due uomini e un terzo è stato invece arrestato. I due denunciati, di sesso maschile, sono un 32enne, già noto alle forze dell'ordine, che è stato trovato in possesso di armi da taglio, e un 36enne, denunciato invece per inosservanza del foglio di via. L'arresto poi, è avvenuto nei confronti di un uomo di 30 anni per evasione.  

02/05/2018 12:39
Cantieri mobili di Storia: un progetto itinerante per far dialogare i paesi del sisma

Cantieri mobili di Storia: un progetto itinerante per far dialogare i paesi del sisma

C’è un duplice rischio nelle nostre terre colpite dal sisma del 2016: le persone che abbandonano, ma anche le persone che vengono abbandonate; colmate di attenzione mediatica nei primi mesi, ricordate nei rituali degli anniversari, oggi esse rischiano di essere relegate nella zona grigia di un lungo, burocratico e poco trasparente processo di ricostruzione.L’Istituto Storico “Morbiducci” di Macerata e il Centro Studi Acli Marche Macerata vogliono  offrire il loro contributo per la rinascita delle comunità appenniniche: lavorare insieme perché non perdano l’identità e la propria storia; perché insieme alle case, strade e paesi,  si ricostruisca quel mondo complesso e immateriale fatto di relazioni, identità, senso di appartenenza, di memorie collettive e condivise.  Per questo il progetto “Cantieri mobili di Storia” è rivolto ai paesi più colpiti dal terremoto e, in particolare,  alle “popolazioni delle casette” che negli ultimi mesi vi hanno fatto ritorno; nel giro di un mese l’iniziativa attraverserà vari centri: da Caldarola a Visso e Pieve Torina, da Camerino a Fiastra. In ognuno di essi verranno attivati incontri di storia locale in collaborazione con storici ed esperti dell’ambiente, dell’economia e della cultura che dialogheranno con le comunità su aspetti del passato legati a quella determinata zona: la lavorazione delle pelli e la pastorizia, gli antichi mestieri della dorsale appenninica e il recupero delle memorie scolastiche.Duplice è lo scopo degli incontri: da una parte creare ambienti partecipativi e interattivi, avviando – se possibile-  una raccolta di memorie, foto e materiale di archivi; dall’altra avviare un confronto  sul presente e sul futuro  dell’entroterra appenninico, su  nuove esperienze di imprenditoria e di  sviluppo sostenibile, ancorate alle antiche radici e alle vocazioni territoriali.Si tratta di un'iniziativa  che ha richiesto mesi di preparazione e di contatti con le istituzioni  dei centri coinvolti e con le  associazioni  e le  aggregazioni che in questi mesi   si sono costituite. Accanto al patrocinio  dell'Istituto Cervi (che sta ponendo molta attenzione al nostro entroterra appenninico), il progetto si avvale della collaborazione della “Rete di storici  per i paesaggi della produzione”, e di "Aristoria", un'associazione che ha sede a Matelica, formata da giovani storici e universitari, tutti delle zone colpite dal sisma, tra il maceratese ed il teramano."Cinque appuntamenti - raccontano quelli dell'organizzazione - cinque domeniche per discutere  del passato e leggere il presente; per discutere sulla ricostruzione e far conoscere paesaggi di straordinaria varietà e storicità. Il primo appuntamento è per domenica 6 maggio alle ore 16 a Caldarola, presso la Sala Tonelli,  dove si confronteranno  il passato e il presente delle concerie e della lavorazione delle pelli, grazie alla presenza del prof. Pirani dell’Università di Macerata e di alcuni lavoratori della ex Conceria del Chienti; domenica 13 maggio alle ore 16.00 saremo nella Scuola di Visso a parlare di “Risorse naturali e pastorizia nella lunga storia del Vissano” con la presenza di Olimpia Gobbi, insegnante e storica, insieme a Michela Paris e Marco Scolastici, due allevatori della zona; domenica 20 maggio alle 16 a Pieve Torina, presso il nuovo edificio scolastico, si discuterà  dei mestieri della dorsale appenninica tra Sette e Ottocento ma anche delle prospettive future  dell’economia appenninica; saranno presenti lo storico Augusto Ciuffetti dell’Università Politecnica delle Marche,  l’imprenditrice Orietta Maria Varnelli e Angelica Bravi della CGIL di Macerata. Domenica 27 maggio presso la Geostruttura (City Park) di Camerino analizzeremo le parole del “Dizionario sociale del terremoto” curato da Marco Giovagnoli dell’Università di Camerino. Concluderemo domenica 10 giugno alle ore 16 a Fiastra presso l’Auditorium San Paolo parlando del recupero e della valorizzazione delle memorie scolastiche con Anna Ascenzi e Lucia Paciaroni dell’Università di Macerata, insieme ai dirigenti scolastici Maurizio Cavallaro, Fabiola Scagnetti e Agata Turchetti". Cinque appuntamenti  per sperimentare nuove forme di narrazioni e biografie di comunità, per far tesoro di quello che emergerà nel corso degli incontri  e ritornare eventualmente in autunno con nuove collaborazioni e nuove idee.

02/05/2018 10:41
Spaccata negli uffici dell'Asur a Piediripa. Ingenti i danni, magro il bottino (FOTO)

Spaccata negli uffici dell'Asur a Piediripa. Ingenti i danni, magro il bottino (FOTO)

Hanno approfittato del ponte del Primo Maggio per agire indisturbati negli uffici dell'Asur Marche di Piediripa. E solo questa mattina i dipendenti, andando al lavoro, si sono accorti di quanto era accaduto. Ora sono in corso rilievi e accertamenti da parte degli uomini della Polizia di Stato, nel tentativo di risalire all'identità dei ladri che hanno messo a segno il colpo. Un colpo che, per la verità, ha creato più danni che bottino, visto che i malviventi, stando ad una prima stima, sono riusciti a mettere nel sacco una modesta quantità di denaro. Quella, per la precisione, contenuta nei distributori automatici di bevande e alimenti. In una stanza sono riusciti anche a trovare la cassaforte, cercando di smurarla con l'aiuto di arnesi da scasso, ma senza riuscire ad aprirla e tantomeno ad asportarla. Ben più consistente, quindi, la conta dei danni, che ammonta a diverse migliaia di euro. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, i ladri hanno agito di notte, forzando una porta antipanico per l'accesso agli uffici. Una volta dentro hanno avuto tutto il tempo di rovistare in ogni dove, visto che nella zona non vi sono abitazioni e che le poche attività commerciali presenti erano ovviamente chiuse.  Sul posto, questa mattina, anche il direttore dell'Area Vasta 3 dell'Asur Marche, Alessandro Maccioni, che ha voluto prendere visione di persona di quanto accaduto. 

02/05/2018 10:15
Non si dica più che il terremoto non ha fatto vittime: il cordoglio  e l'indignazione per la morte di Massimo

Non si dica più che il terremoto non ha fatto vittime: il cordoglio e l'indignazione per la morte di Massimo

L'ultimo saluto a Massimo Dell'Orso, morto ieri ad Alba Adriatica a seguito di un gesto estremo e disperato (qui il nostro articolo) si celebrerà domani, 3 maggio, alle ore 15, al cimitero di Castelsantangelo sul Nera. Ne ha datto notizia la moglie, attraverso un post pubblicato sulla sua bacheca Facebook. Parole intrise di dolore per una perdita inaspettata quanto feroce, una perdita dovuta allo sconforto che il sisma ha portato con sé. Un terremoto che dopo due anni, a differenza di quello che viene detto, continua a fare vittime. Massimo Dell'Orso, sfollato, stava cercando di delocalizzare la propria attività, gestita a Castelsantangelo insieme alla moglie. Attivo fin da subito dopo il sisma, Massimo aveva anche scritto un libro isnieme a Maria Cristina Garofalo per raccontare il sisma. "La notte della polvere", questo il titolo, è un originale racconto sul terremoto tra natura, storia e leggenda dei Monti Sibillini che narra il passato e il presente del nostro territorio e la tenacia e resistenza dei suoi abitanti per continuare a viverci. E proprio la co-autrice del libro ricorda Massimo con un post che racconta il dolore per la perdita. "Troppo il dolore che il tuo grande cuore doveva sopportare - scrive - Non siamo riusciti a lenirtelo, l'affetto dei tuoi amici e l'amore della tua famiglia, non ce l'hanno fatta da soli contro il mare di ingiustizie che hai dovuto fronteggiare. La tua generosità e il tuo candore sono stati schiacciati dall'incuria e dall'abbandono di chi avrebbe potuto e non fatto, da chi ha solo promesso e non mantenuto, barricato dietro montagne di burocrazia e passerelle politiche. Grazie per tutto ciò che ci hai insegnato, continueremo a seguire le tue orme insieme a quelle di Lupo Merlino. Anche lui, oggi, è molto solo". Ingiustizie che hanno avuto il sapore di vere e proprie angherie per Massimo e la sua famiglia: sfollati, senza più fonti di reddito e alle prese con una burocrazia che uccide più di quanto non abbia fatto il terremoto. E si susseguono i tanti messaggi di chi ha conosciuto Massimo e di chi lo ha visto darsi da fare e preoccuparsi per la sua terra devastata."La scomparsa di Massimo Dell'Orso ha lasciato sconvolti tutti noi - Così scrive l'azienda agricola "La sopravissana dei sibillini"  - Il terremoto del 26 e del 30 ottobre 2016 non aveva causato nessuna vittima per crolli. Da quei maledetti giorni ad oggi, però, sono 9 le persone che di fronte all impossibilità di tornare nei loro paesi, di far ripartire le loro attività produttive, si sono tolte la vita. Omicidi veri e propri. Omicidi dichiarati suicidi. Perché la parola forse stona meno. Non stride. Per anni avevamo osservato e letto i lavori di Massimo, per anni avevamo avuto modo di 'seguire da lontano' ciò che faceva e l'amore che metteva nelle sue ricerche. Oggi Massimo non c è più. Ha deciso di lanciarsi da quel maledetto balcone di Hotel dove viveva da sfollato da un anno e mezzo. Non gli è stato possibile riprendere a vivere, da persona normale e non come ospite. Ospite perché la sua casa, il suo lavoro non c'era più. Vogliamo ricordare Massimo con le parole di ammirazione che ci aveva rivolto, quando lo abbiamo conosciuto perché commensali allo stesso tavolo, proprio a Castelsantangelo sul Nera, nell' unico punto ristoro rimasto agibile dopo il sisma, in una calda sera d'estate. Ci chiese: 'avete danni da lupo sul gregge?'. No, gli abbiamo risposto, al lupo pensano i cani. E noi si dorme. Ammirato e soddisfatto, ci promise di venirci a trovare. Non ha avuto il tempo. Riposa Massimo, riposa in pace tra i giusti. E che qualcuno, più di qualcuno, rifletta su questa perdita". Una perdita ancor più dolorosa forse perché avvenuta lontano da quelle montagne che Massimo tanto amava, come ricordano in un altro post le Brigate di Solidarietà Attiva - Terremoto Centro Italia"Ciao Massimo - si legge - oggi per chi di noi ti aveva conosciuto è stata una giornata molto triste. Massimo Dell'Orso, 56 anni, si è tolto la vita gettandosi dall'abitazione sulla costa nella quale viveva da sfollato, lontano dalle sue montagne e dal Parco che tanto amava. Quanto abbia inciso il dramma del terremoto e l'assenza di prospettive, non sta a noi dirlo. Certo è che il tempo dilatato che ti logora, il muro di gomma di una burocrazia impassibile, l'inettitudine della gestione post sisma sono una coltre che pesa nell'animo di ogni terremotato. Noi vogliamo ricordarti così, insieme a noi mentre ancora ridi. Insieme a noi rimarrai". Anche il senatore (Fi) Andrea Cangini si esprime sulla morte di Massimo Dell'Orso: "Massimo Dell'Orso, 56 anni, si è buttato dalla finestra del residence di Alba Adriatica dove viveva da sfollato. Il terremoto che ha spezzato le Marche gli ha distrutto casa e attività economiche, lentezze e burocrazia hanno fatto il resto. Attendeva il via libera alla delocalizzazione delle proprie attività, un'attesa ingiustificata e insostenibile. Invece di perseguitare con l'accusa di abusivismo chi ha dovuto sopperire alla lentenza pubblica, Governo e Regione Marche mettano mano alle regole, si sveglino dal torpore e affrontino con decisione l'emergenza di migliaia di famiglie senza casa, di centinaia di piccoli Comuni a rischio spopolamento e della conseguente desertificazione economica del cuore un tempo florido d'Italia". Anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle sono intervenuti sulla vicenda. "La tragedia di Alba Adriatica - il commento in una nota congiunta dei deputati e dei senatori marchigiani del M5S - ci ha lasciati profondamente scossi lasciandoci grande sgomento e sconforto. Questa è una sconfitta per tutti che deve farci riflettere: tutti ne portiamo il peso. Di fronte al gesto estremo compiuto dal signor Massimo possiamo solo rivolgere le nostre sentite condoglianze alla moglie, ai suoi cari e alla comunità di Castelsantangelo sul Nera”.     

02/05/2018 10:13
Lacrime dei Socialisti per la scomparsa di Conti, Costamagna: "Perdo un fratello maggiore". Giovedì il commiato a Camerino

Lacrime dei Socialisti per la scomparsa di Conti, Costamagna: "Perdo un fratello maggiore". Giovedì il commiato a Camerino

La scomparsa dell'ex segretario provinciale di Macerata del Psi Dario Conti (qui) ha colpito e addolorato profondamente tutti i socialisti, non solo maceratesi. Il segretario nazionale del Psi Riccardo Nencini ha ricordato Conti con un post su Facebook: "Il giorno migliore per lasciarci, il giorno peggiore per andartene. Un caro amico, un ottimo sindaco di Camerino, un compagno galantuomo. Ciao Dario". In lacrime Ivo Costamagna, attuale segretario provinciale di Macerata del Psi, che aveva con Dario Conti un rapporto speciale. "Oggi perdo un fratello maggiore" ha detto Costamagna, aggiungendo "Non credo che la figura di Dario Conti sarà dimenticata: io e tutti i socialisti faremo di tutto per continuare a far vivere le sue idee e il suo coraggio. Perdiamo un grande uomo, una persona straordinaria, un ottimo amministratore e un vero socialista. Dario ha ogni giorno, anche grazie al suo lavoro all'Inail, combattuto battaglie per la gente e dopo il terremoto era diventato un vero e proprio punto di riferimento. Le avversità degli ultimi anni, compreso lo stesso terremoto dove anche lui aveva perso la casa, non lo avevano sconfitto: ha sempre reagito come un leone, ma stavolta il suo grande cuore si è fermato". La salma di Dario Conti è stata trasportata a Camerino dove, nell'attuale sede del Comune presso la Contram, è stata allestita la camera ardente che resterà aperta fino a giovedì 3 maggio alle 15. Successivamente, verrà salutato da amici e parenti con una cerimonia civile. 

01/05/2018 20:05
Fiuminata, 15enne cade nella scarpata: salvato dalle squadre di soccorso

Fiuminata, 15enne cade nella scarpata: salvato dalle squadre di soccorso

Momenti di tensione nel pomeriggio per un giovane di Fiuminata che durante un'escursione con gli amici è scivolato in un canalone roccioso ed ha riportato un trauma alla spalla sinistra. Allertata dal 118 la squadra di Soccorso Alpino e Speleologico di Macerata, subito accorsa per concludere il recupero dall'alto con una manovra con corde. Il ragazzo è stato immobilizzato, imbragato e riportato sul sentiero.  L’intervento ha permesso di recuperare F.O., nato a San Severino Marche nel 2003 e residente a Fiuminata. Successivamente il giovane è stato riaccompagnato insieme ai compagni ed affidato alle cure dell'autoambulanza sopraggiunta successivamente insieme ai volontari di protezione civile, carabinieri e vvff.

01/05/2018 19:33
E' morto Dario Conti: è stato sindaco di Camerino, consigliere provinciale e segretario del Psi

E' morto Dario Conti: è stato sindaco di Camerino, consigliere provinciale e segretario del Psi

Profondo cordoglio in tutta la provincia di Macerata per la scomparsa di Dario Conti. L'ex sindaco di Camerino aveva 74 anni e si è spento all'ospedale di Macerata dove, dopo alcune complicazioni della malattia contro cui combatteva, era stato ricoverato alcune settimane fa Conti, da sempre socialista, è stato consigliere comunale di Camerino dal 1970 al 1995, assessore al Comune di Camerino dal 1970 al 1972, vicesindaco di Camerino negli anni ‘80,  segretario provinciale del Psi dal 1984 al 1989, consigliere provinciale di Macerata dal 1999 al 2001. assessore provinciale di Macerata dal 2002 al 2006 e sindaco di Camerino dal 2009 al 2014. Il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ha commentato così la scomparsa del suo amico e predecessore: "Ho appena appreso la tristissima notizia della morte di Dario Conti. A nome mio personale e come sindaco di Camerino, esprimo il più profondo cordoglio per la perdita di un uomo che come pochi altri ha visceralmente amato questa cittá e questo territorio. Sindaco di Camerino nella precedente amministrazione, la cittá perde un personaggio indimenticabile e una guida saggia. Tanti i ricordi di Dario e con Dario che porto nel cuore, su tutti la tenacia e la voglia di esserci, oltre che la vicinanza personale, nei giorni immediatamente successivi al sisma".

01/05/2018 15:16
Civitanova, ancora un'auto a fuoco nella notte

Civitanova, ancora un'auto a fuoco nella notte

Ancora un'auto a fuoco nella notte a Civitanova. Una Ford Mondeo, infatti, ha preso fuoco nel cuore della notte a Civitanova, in via Friuli. I vigili del fuoco sono stati allertati intorno alle 3.30 di questa notte per una Ford Mondeo in fiamme in via Friuli e sono giunti sul posto dove hanno proceduto a spegnere il fuoco e a mettere in sicurezza la zona. L'auto, utilizzata come taxi, era parcheggiata in un posteggio pubblico. L'incendio ha coinvolto anche un veicolo parcheggiato vicino alla Mondeo. Le cause del rogo sono al vaglio delle autorità inquirenti. 

01/05/2018 12:23
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