Oseghale, l'accusa é omicidio, ma non violenza sessuale. Gli inquirenti: "Pamela é stata anche violentata"
Per Innocent Oseghale arriva anche l'incriminazione per omicidio e non vi sono più dubbi sul fatto che Pamela fosse in vita quando é stata accoltellata. Respinta dal giudice, invece, la richiesta di misura cautelare anche per il reato di violenza sessuale. Lo ha annunciato questa mattina in conferenza stampa il Procuratore della Repubblica, Giovanni Giorgio. "Stamattina - ha spiegato - è stata notificata nei confronti di Oseghale l'ordinanza di custodia cautelare per l'omicidio della ragazza. Abbiamo contestato anche il reato di violenza sessuale sotto un duplice profilo, ovvero sotto la forma di abuso nella condizione di inferiorità psichica in cui la ragazza si trovava dopo aver assunto eroina, e sotto il profilo della costrizione ad avere un rapporto completo". Una richiesta che, però, non é stata accolta dal giudice, pur confermando che il rapporto sia stato consumato. Tornando all'omicidio si é quindi ritenuto che si possa configurare l'ipotesi in cui Oseghale si sia trovato di fronte a Pamela in stato di difficoltà psicofisica a causa delle droghe assunte, decidendo di ucciderla per evitare di trovarsi nei guai.
Questa la ricostruzione attualmente ipotizzata, sulla quale pesano anche le parole di Anthony Anianu, il quarto indagato. Quest'ultimo, lo ricordiamo, era stato sottoposto a procedimento penale per i contatti telefonici con Oseghale nel giorno dell'omicidio di Pamela. In quel colloquio, l'inquilino di Via Spalato aveva riferito di trovarsi con una "ragazza bianca che stava male", salvo poi ricontattare lo stesso Anianu per dire che "la ragazza si era ripresa". E' probabilmente in quel frangente, quindi, che si é consumato l'omicidio. Con Oseghale che, forse preso dal panico, ha inferto colpi mortali alla diciottenne.
Il motivo, però, é stato argomento di divergenza tra gli inquirenti ed il giudice chiamato ad emettere le ordinanze, per i primi Pamela potrebbe essere stata uccisa perché si era rifiutata di consumare un rapporto sessuale e in questo senso il procuratore Giorgio ha spiegato che si sta valutando l'ipotesi di procedere in appello presso il tribunale del riesame.
"Abbiamo ritenuto - ha affermato Giorgio - che ci sia stato un rapporto sessuale perché è risultato dalle indagini dei RIS. Oseghale ha avuto un rapporto sessuale completo con la ragazza e sul pavimento, già insanguinato, vi erano delle impronte di Oseghale e anche su uno dei trolley. Il traffico del telefono di Oseghale ha avuto dei momenti di black out significativi. È stato lui a portare il cadavere della ragazza a Pollenza. Il corpo è stato accuratamente lavato con candeggina e le era stata asportata la vagina e lavata anch'essa con la candeggina, proprio per cancellare le tracce del rapporto sessuale".
Particolari agghiaccianti, difficili anche da raccontare e riportare. Particolari che, forse, a questo punto delle indagini, lasciano il tempo che trovano. Quello che rimane da capire é come sia avvenuto l'omicidio e se il principale indiziato possa aver realmente agito da solo. Ma non é un lavoro semplice. Quando i carabinieri sono entrati nell'abitazione di Via Spalato 124, infatti, hanno trovato l'ambiente già alterato rispetto a quando è successa la vicenda. Ma dai tabulati telefonici è emerso che i tre imputati principali si sono sentiti reiteratamente nel corso della giornata del 30 gennaio.
Lucky Desmond, l'altro in carcere anche se per spaccio, in un colloquio dice che le cose fatte a Pamela sono cose da bambini in quanto in Nigeria vengono perpetrate pratiche molto peggiori: lo dice in terza persona. L'interprete ritiene che potrebbe parlare sia di se stesso sia dell'Oseghale. Awelima, invece, avrebbe confidato al suo compagno di cella che nei colloqui con Oseghale era stato invitato ad andare a casa sua per avere rapporti con la ragazza, ma che avrebbe declinato l'invito preferendo guadagnare denaro con l'attività di spaccio.
"Abbiamo sentito molti testimoni - ha concluso il Procuratore della Repubblica, Giovanni Giorgio - tra cui un nigeriano che dice di aver saputo da Awelima che, guardando un tg, disse di aver saputo della ragazza perché era stato nella casa di Oseghale. Quest'ultimo avrebbe infece confidato alla sua convivente, e madre di sua figlia, che quel giorno si era allontanato dalla casa e che quando è tornato ha trovato già la ragazza così. In un'altra intercettazione, invece, affermerebbe che solo in parte ha tagliato il corpo della ragazza e che non ha mai avuto rapporti sessuali con Pamela. Le dichiarazioni sono quindi discordanti".
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